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Condizioni necessarie del

secondo ordine in

Per ! = 2, se f è di classe % e ]\ = *\ , ,\ , si ha

Bóó *\ , ,\ Bóî *\ , ,\
Û÷ B *\ , ,\ = 8 2B *\ , ,\ = Bóó *\ , ,\ Bîî *\ , ,\ − Bóî *\ , ,\ .
Bîó *\ , ,\ Bîî *\ , ,\

Possiamo allora precisare il Teoremi 7.5 e il Teorema 7.6 nel caso bidimensionale.
Teorema 7.6(Condizioni necessarie del secondo ordine in ℝ÷ ) Se B: { ⊆ ℝ; → ℝ è <!> B<!F%D!8 G% F=>PP8 % %! <! %!ID/!D G% <! *<!ID *\ , ,\ interno
ad A. a8 *\ , ,\ è <! *<!ID G% y%!%yD /8=>I%HD *8/ B in A.
Allora
Bó *\ , ,\ = 0, Bî *\ , ,\ = 0,

Bóó *\ , ,\ ≥ 0, Bîî *\ , ,\ ≥ 0

2B *\ , ,\ ≥ 0.

a8 *\ , ,\ è <! *<!ID G% y>PP%yD /8=>I%HD *8/ B%! {. Allora


Bó *\ , ,\ = 0, Bî *\ , ,\ = 0,

Bóó *\ , ,\ ≤ 0, Bîî *\ , ,\ ≤ 0

2B *\ , ,\ ≥ 0.

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Teorema 7.7(Condizioni sufficienti del secondo ordine in ℝ÷ )
Sia B: { ⊆ ℝ; → ℝ <!> B<!F%D!8 G% F=>PP8 % %! <! %!ID/!D G% *\ , ,\ . *<!ID %!I8/!D >G { a8 /%P<=I>

Bó *\ , ,\ = 0, Bî *\ , ,\ = 0,

Bóó *\ , ,\ > 0,

2B *\ , ,\ > 0,

allora *\ , ,\ è <! *<!ID G% y%!%yD /8=>I%HD *8/ B %! {. a8 %!H8F8

Bó *\ , ,\ = 0, Bî *\ , ,\ = 0,

Bóó *\ , ,\ < 0,

2B *\ , ,\ > 0.

allora *\ , ,\ è <! *<!ID G% y>PP%yD /8=>I%HD *8/ B %! {.

85
a8 %!B%!8

Bó *\ , ,\ = 0, Bî *\ , ,\ = 0,
!
2B *\ , ,\ < 0.

allora *\ , ,\ è <! *<!ID G% P8==> *8/ B P< {.

Inoltre se

Bó *\ , ,\ = 0, Bî *\ , ,\ = 0,
!
2B *\ , ,\ = 0.

abbiamo il "caso dubbio": si deve studiare la funzione in un intorno del punto *\ , ,\ , utilizzando altre vie.

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Esercizio 7.1
Determinare e classificare i punti critici della funzione
B *, , = 3* + , − * b ,.
Soluzione
Bó *, , = 0 6* − 3* , = 0 * = 0 ⋁ * = 2⁄,
! ⇔! ⇔
Bî *, , = 0 2, − * b = 0 2, − * b = 0.

Le soluzioni sono 0,0 , 2, 2 e − 2, − 2 .

Ora è Bóó *, , = 6 − 6*,, Bó} *, , = Bîó *, , = −3* e B}î *, , =2.

Bóó *, , Bó} *, , 6 − 6*, −3*


Û÷ B *, , = =
Bîó *, , B}î *, , −3* 2

6 0
Û÷ B 0,0 = ⇒ Bóó 0,0 = 6 > 0 ∧ 2B 0,0 = 12 > 0 ⇒ 0,0 è un punto di minimo relativo.
0 2
Non può essere di minimo globale poiché, per esempio B *, 1 ⟶ −∞ se * ⟶ +∞.

Nel punto 2, 2 abbiamo che

−6 −6
Û÷ B 2, 2 = ⟹ 2B 2, 2 = −48 < 0 ⇒ 2, 2 è un punto di sella.
−6 2
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Infine, nel punto − 2, − 2 abbiamo ancora

−6 −6
Û÷ B − 2, − 2 = ⟹ 2B − 2, − 2 = −48 < 0 ⇒ − 2, − 2 è un punto di sella.
−6 2

Esercizio 7.2
Determinare e classificare i punti critici della funzione
B *, , = FDP * + , .
Soluzione
Bó *, , = 0 −2 cos * sen * = 0 sen 2* = 0 2* = úÕ FD! ú ∈ ℤ
! ⇔ ⇔ ⇔
Bî *, , = 0 2, = 0 , = 0. , = 0.

ÿ(
Le soluzioni sono i punti Nÿ = , 0 , ú ∈ ℤ.
Inoltre
Bóó *, , = −2 cos 2*, Bó} *, , = Bîó *, , = 0 e B}î *, , =2.

Bóó *, , Bó} *, , −2 cos 2* 0


Û÷ B *, , = = ⟹ 2B *, , = −4 cos 2* ⟹ 2B Nÿ = −4 cos úÕ = −4 −1 ÿ
Bîó *, , B}î *, , 0 2

quindi
−4 P8 ú = 2Q, Q ∈ ℤ,
2B Nÿ =
4 P8 ú = 2Q + 1, Q ∈ ℤ.
88
Essendo inoltre,
Bóó N Ññz = −2 cos 2Q + 1 Õ = 2 > 0.
Cosi i punti N Ññz sono punti di minimo mentre i punti N Ñ sono punti di sella.

Esercizio 7.3
Determinare e classificare i punti critici della funzione
B *, , = * b − 6*, + 3, + 3*.
Soluzione
Bó *, , = 0 3* − 6, + 3 = 0 3* − 6, + 3 = 0 * − 2* + 1 = 0 *−1 ÷ = 0
! ⇔! ⇔! ⇔ ⇔!
Bî *, , = 0 −6* + 6, = 0 , = *. , = *. , = *.

Il sistema ammette un'unica soluzione data dal punto N ≡ 1,1 .

Inoltre Bóó *, , = 6*, Bó} *, , = Bîó *, , = −6 e B}î *, , =6.

Bóó *, , Bó} *, , 6* −6
Û÷ B *, , = = ⇒ 2B 1,1 = 0.
Bîó *, , B}î *, , −6 6

In questo caso si deve studiale il segno di ∆B *, , = B *, , − B 1,1 in un intorno del punto N ≡ 1,1 .
89
Osserviamo innanzitutto, che la funzione f può essere scritta come
b b
B *, , = * − 1 +3 ,−* +1
e B

B 1,1 = 1. 1
Preso allora un intorno qualunque, ad esempio circolare, del punto N ≡ 1,1 , si ha
A
i) nei punti di tale intorno del tipo *, * con 0 < * < 1, ∆B *, * = B *, * − B 1,1 = * − 1 b < 0,
b
ii) mentre nei punti di tale intorno del tipo *, * con * > 1, ∆B *, * = B *, * − B 1,1 = * − 1 > 0. 1
Ciò basta per concludere che N ≡ 1,1 è un punto di sella.

Osservazione 7.1 A volte un problema di massimo o minimo può essere modificato per semplificare i calcoli. SiaB: { ⊆ ℝ; → ℝ di cui vogliamo trovare il
valore minimo e il valore massimo e siano ]z ∈ { punto di minimo, ] ∈ { punto di massimo, assoluti, cioè
B ]z ≤ B ] 8 B ] ≥ B ] ∀ ] ∈ {.
Se E: ℝ → ℝ è una funzione monotona crescente si avrà
E B ]z ≤ E B ] 8 E B ] ≥ E B ] ∀ ] ∈ {.
Quindi il punto di minimo (e non il valore di minimo) di E ∘ B: { → ℝ è lo stesso della funzione B (stesso discorso per il punto di massimo).
In particolare, se la funzione E è strettamente crescente, i punti di estremo relativo di E ∘ B sono tutti e soli i punti di estremo relativo della funzione B.
Di conseguenza il problema può essere trasformato nel cercare il punto di massimo o il punto di minimo per una funzione E ∘ B per un'opportuna E.

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Esercizio 7.4
Calcolare la minima distanza dal punto 1,2,0 alla superficie del cono di equazione T = * + , con T ≥ 0.
Soluzione
Sia *, ,, T il generico punto della superficie del cono. La distanza dal punto 1,2,0 al punto *, ,, T è

G *, ,, T = *−1 + ,−2 +T .
Dobbiamo minimizzare la funzione G *, ,, T . Poiché G > 0 è sufficiente minimizzare la funzione G , e ricordando che T = * + , , si ha
G = *−1 + ,−2 +T = *−1 + ,−2 + * + , = 2* + 2, − 2* − 4, + 5.
Posto
B *, , = 2* + 2, − 2* − 4, + 5.
si ha
Bó *, , = 0 4* − 2 = 0 * = 1⁄2
! ⇔ ⇔
Bî *, , = 0 4, − 4 = 0 , = 1.

z
Il sistema ammette un'unica soluzione data dal punto N ≡ ,1 .

Inoltre Bóó *, , = 4, Bó} *, , = Bîó *, , = 0 e B}î *, , =4.

Bóó *, , Bó} *, , 4 0 1
Û÷ B *, , = = ⇒ 2B , 1 = 16.
Bîó *, , B}î *, , 0 4 2
91
1 1 1
Bóó , 1 = 4 > 0 ∧ 2B , 1 = 16 > 0 ⇒ , 1 è un punto di minimo relativo.
2 2 2

Verifichiamo che

1
B *, , ≥ B , 1 ∀ *, , ∈ ℝ .
2

Infatti, essendo

1 5
B ,1 = ,
2 2
si ha
1 5 2* − 1 + 2, − 2
B *, , − B , 1 = 2* + 2, − 2* − 4, + 5 − = ≥ 0 ∀ *, , ∈ ℝ .
2 2 2

Infine,

5 10
min G = min B *, , = = .
2 2

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Esercizio 7.5
Determinare e classificare i punti critici della funzione

1 1
B *, ,, T = + , + + *T.
* T
Soluzione
La funzione è definita nell’insieme { = *, ,, T ∈ ℝb ∶ * ≠ 0 8 T ≠ 0
1
Bó *, ,, T = 0 − +T = 0
*

Bî *, ,, T = 0 ⇔ 2, = 0

B~ *, ,, T = 0 1
− + * = 0.
T

Il sistema ammette un'unica soluzione data dal punto N\ ≡ 1,0,1 . Inoltre

2
Bóó *, ,, T Bó} *, ,, T Bó~ *, ,, T 0 1
*b
Û÷ B *, ,, T = Bîó *, ,, T Bîî *, ,, T Bîó *, ,, T = 0 2 0 ,
B*ó *, ,, T B*î *, ,, T B** *, ,, T 2
1 0
Tb
da cui

2 0 1
Û÷ B N\ = 0 2 0 .
1 0 2

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L’equazione caratteristica della matrice { = Û÷ B N\ è
det { − ê+ = 2 − ê 2−ê − 1 = 0;
Essa fornisce le ter soluzioni êz = 1, ê = 2 e êb = 3. Pertanto la matrice hessiana di B in N\ è definita positiva e quindi N\ è un punto di minimo locale.

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Massimo e minimo assoluto di una funzione su un insieme compatto
SiaB: u ⊆ ℝ; → ℝ una funzione continua definita sull’insieme compatto u. Per il teorema di Weierstrass la funzione f è dotata di valore minimo e di valore
massimo assoluti. Per determinare il punto (o i punti) dove ad esempio, la f assume il massimo assoluto, osserviamo che se tale punto cade internamente al
dominio u esso è anche un punto di massimo relativo e perciò deve trovarsi o tra i punti dove si annulla il gradiente o fra i punti dove la funzione non è
parzialmente derivabile.
Se invece non cade nell'interno di u esso allora ovviamente deve ricercarsi fra i punti della frontiera di u.
Diciamo ˆz il primo insieme di punti, cioè l'insieme dei punti interni a u dove si annulla il gradiente della funzione; ˆ il secondo insieme di punti cioè l'insieme
dei punti interni a u dove non esiste almeno una delle derivate parziali prime della funzione; ˆb l'insieme dei punti che formano la frontiera di u.
Possiamo dunque dire.
Il punto (o i punti) di massimo assoluto della funzione continua f definita sul compatto u, si deve ricercare fra i punti dell'insieme ˆ = ˆz ∪ ˆ ∪ ˆb .
In pratica la ricerca viene facilitata dal fatto che di solito ˆz ∪ ˆ si compone di un insieme finito di punti.
Inoltre ammesso, ad esempio, che la frontiera del dominio D si possa rappresentare mediante le equazioni parametriche ] = ” I = ”z I , ” I , ⋯ ”; I con
I ∈ >, Æ lo studio della funzione B ] in ˆb equivale allo studio della funzione, della sola variabile I:
Ê I =B ” I
nell'intervallo >, Æ .
Considerazioni del tutto analoghe valgono per la ricerca del punto (o dei punti) di minimo assoluto della funzione f.

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Esercizio 7.6
Calcolare il massimo e minimo della funzione continua
B *, , = 2* + , − *
nel cerchio chiuso T che ha il centro nell'origine e raggio 1.
Soluzione
Si osservi innanzi tutto, che la funzione è derivabile, quindi l'insieme dei punti di non derivabilità è vuoto.
Risolvendo il sistema:
Bó *, , = 0 4* − 1 = 0
! ⇔
Bî *, , = 0 2, = 0.

z
Il sistema ammette un'unica soluzione data dal punto N ≡ ,0 .

Il punto P cade internamente a T, ed è l'unico punto critico per f nell'interno di T.


Si ha poi

1 1
B , 0 = − (%)
4 8

La frontiera di T è la circonferenza ” che può essere rappresentata parametricamente da


” I = * I , , I = cos I , sen I I ∈ 0,2Õ .
Perciò, su ”la B *, , si riduce alla seguente funzione della sola variabile I
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Ê I = B cos I , sen I = 2cos I + sen I − cos I = 1 + cos I − cos I.
Cerchiamo allora il massimo e il minimo assoluto della funzione Ê I nell'intervallo 0,2Õ . Agli estremi si ha:
Ê 0 = 1, Ê 2Õ = 1 (%%)
mentre la derivata, studiata nell'intervallo aperto 0,2Õ
Õ 5
Ê S I = sen I 1 − 2cos I ⟹ Ê S I = 0 ⇔ I = Õ ∨ I = ∨ I = Õ,
3 3
risultando
Õ 3 5 3
Ê Õ = 3, Ê = , Ê Õ = (%%%)
3 4 3 4
Dalle (i), (ii), (iii) segue che il massimo assoluto della funzione B *, , su T vale 3 ed è conseguito nel punto di frontiera che corrisponde a I = Õ ossia nel
z z
punto ” Õ = cos Õ , sen Õ = −1,0 , mentre il minimo assoluto vale − - ed è conseguito nel punto interno al cerchio T, ,0 .

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