Direttore
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“Sapienza” Università di Roma
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Arianna D’O
“Sapienza” Università di Roma
Giuliano L
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Federico M
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Matilde M
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Paola O
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Cristina S
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Raffaele T
“Sapienza” Università di Roma
NUOVA SAPIENZA ORIENTALE
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Laura Guazzone, Sapienza Università di Roma
1
Questo articolo è una rielaborazione della prima parte della relazione presentata al
seminario “L’evoluzione dell’islamismo arabo”, tenuto il 2-3 ottobre 2014 presso il Diparti-
mento di studi orientali dell’Università di Roma La Sapienza, nell’abito dell’omonima ricerca
di Ateneo diretta dall’autrice.
2
Per un’analisi critica del termine “primavera araba” e dei suoi usi v. Achar 2013.
3
Questa riflessione si evidenzia nella ripresa del dibattito sulla questione della democra-
tizzazione, sui movimenti sociali e sull’effetto del neo-liberismo nel mondo arabo: v. ad
esempio Stepan 2013, Ben Nefissa 2011, Bogaert 2013.
179
180 Laura Guazzone
4
In L’Islamisme au Maghreb Burgat dedica ben due capitoli all’analisi delle defini-
zioni/interpretazioni del fenomeno offerte dagli specialisti e da una serie di intellettuali dei
movimenti islamisti magrebini [Burgat 1988, pp. 11-55].
182 Laura Guazzone
Questo libro tratta della lotta nella sfera pubblica americana [Usa],
specie dopo l’11 settembre 2001, per capire e definire l’ascesa e il
ruolo della politica religiosa islamica sulla scena mondiale. Questa di-
scussione è dominata in particolare da un termine e un concetto:
l’islamismo. […] Tuttavia sembra esserci ben poca chiarezza, e ancor
meno consenso, sul significato e l’accuratezza di questa eti-
chetta…Questa evidente ambiguità ha motivato gli autori di questo
volume a cercare di scoprire le implicazioni… del termine islamismo
[…]. Tra i sedici studiosi che hanno scritto in questo volume, non ce
ne sono due che sostengono uno stesso significato del termine islami-
smo, tuttavia [gli autori] tendono a convergere su alcuni approcci ge-
nerali [Martin e Barzegar 2010, p. vii-viii].
5
Per una bibliografia ragionata sull’argomento v. comunque Voll et al. 2010 e le
bibliografie degli studi citati in questo articolo.
6
Gli intrecci tra interessi politici e dibattito sul rapporto tra Islam, politico e non, e
Occidente sono molteplici e terribilmente concreti: per un inquadramento teoretico v. Euben
1999; per un inquadramento storico-politologico rimandiamo, tra l’altro, a Guazzone 2004;
per uno studio di caso v. Baker 2012.
Studi sull’«islamismo»: approcci e definizioni 183
2. La terminologia dell’islamismo.
Prima di passare a considerare questi approcci prevalenti ci sembra
utile accennare, almeno rapidamente, all’origine e all’uso dei termini
islamismo/islamista in arabo e nelle principali lingue occidentali. Per
quanto riguarda l’uso del termine in arabo, notiamo in sintesi che
mentre taluni attivisti e studiosi arabi, soprattutto partire dalla fine de-
gli anni ’70, hanno usato talvolta il termine islāmiyyūn per “islamisti”
[ad es. al-Ǧuršī et al. 1989], il termine astratto corrispondente a “isla-
mismo” non sembra attestato. In sua vece è d’uso frequente, specie tra
gli osservatori critici (ma non solo), l’espressione islām siyāsī (islam
politico),7 mentre studiosi e attivisti sembrano preferire, per definire il
concetto e l’insieme dei movimenti, termini come “ḥaraka islāmiyya”
(“movimento islamista” ) o, più raramente, “tiyār islāmī” (“corrente
islamista”),8 specie in Egitto e nella Penisola.9 Per quanto riguarda
l’origine dell’uso in arabo del termine “islāmiyyūn” (islamisti) da
parte dei militanti stessi notiamo che Tareq Ramadan, il noto e di-
scusso intellettuale musulmano europeo, alla domanda “Come defini-
rebbe il termine islamismo?” in una recente intervista ha risposto:
7
V. ad esempio al-Ašmawī 1992 e Musṭafa 1992.
8
La scelta di tradurre con “islamista” l’aggettivo islāmī è dettata dal contesto e
confermata dall’uso fatto dagli stessi soggetti dell’aggettivo “islamista” quando si esprimono
sulla stessa materia in lingue occidentali.
9
V. la voce “ḥaraka islāmiyya” di Wikipedia http://ar.wikipedia.org., ma v. anche al-
Anani 2011 e al-Ġannūšī 2013, dove il leader del partito islamista tunisino Ennahda (al-
nahḍa) afferma la sua preferenza per la definizione di “movimento islamista” piuttosto che
“islam politico”.
184 Laura Guazzone
fare con una visione politica dello stato, ma anche con una visione
della società.10
3. Le definizioni dell’islamismo.
Come già detto, le definizioni dell’islamismo che possiamo rilevare
dalla letteratura scientifica e dalla pubblicistica sull’argomento va-
riano e divergono e questo fatto ha impedito sinora lo sviluppo di un
quadro analitico adeguato per lo studio del fenomeno e, di conse-
guenza, anche di un’agenda di ricerca condivisa dagli studiosi [Bayat
2013, p. ix; Wictorowicz 2004, p. 3-4] come pure di una rilettura sto-
rica complessiva del fenomeno.
Le definizioni esistenti possono però essere raggruppate in modo
da evidenziare alcuni approcci interpretativi prevalenti caratterizzabili
in base a due criteri principali: l’obbiettivo metodologico e l’orienta-
10
V. Tareq Ramadan – intervista all’emittente televisiva Al-Jazeera English del 3 aprile
2014, video e trascrizione all’indirizzo http://www.aljazeera.com/programmes/headtohead-
/2014/03/transcript-tariq-ramadan-201432820219269232.html.
11
Nel 1980 Souhayr Belhassen riportava che le militanti tunisine usavano il termine fran-
cese “islamiste” per indicare la scelta di un’ideologia, preferendolo a “musulmane” [Belhas-
sen 1980, p. 77]; v. anche il numero monografico della rivista Esprit del gennaio 1980 intito-
lato “Khomeinisme, islamisme, tiers-monde” .
12
Ad esempio Ibrahim 1980 e Dekmejian 1980.
13
V. ad esempio p. 5 della prima edizione (1985) di Dekmejian 1995; secondo il
traduttore in inglese di Kepel Le Prophète et Pharaon [Kepel 1984] il passaggio da Islamicist
a Islamist è consolidato nel 1985 [Kepel 1985, p. 22].
14
Per una documentata (benché polemica) analisi dell’alterna fortuna dei termini “Islamic
fundamentalism” e “Islamism” in inglese v. Kramer 2003.
Studi sull’«islamismo»: approcci e definizioni 185
15
Nel suo The Society of the Muslim Brothers, il primo e a tutt’oggi tra i principali studi
sulla storia dei Fratelli Musulmani, Mitchell attribuisce ad al-Banna l’adesione all’
“islamismo” inteso nel senso di pan-islamismo: “azione per la nazione islamica (al-watan al-
islami)” [Mitchell 1993, p. 269-270]; Mitchell spiega anche che i FM iniziarono come una
delle tante associazioni religiose della capitale fino a diventare “uno dei più importanti attori
politici della scena egiziana” [Mitchell 1993, p. 12, enfasi nostra].
16
Il concetto di revival o rinascita islamica considera collegati tra loro gli esempi di
attivismo politico islamico emersi dalle Filippine all’Asia sovietica e al Marocco dalla fine
degli anni ’70 C; v. ad esempio Ibrahim 1980, Dekmejian 1980; Clement 1980, p. 38.
Studi sull’«islamismo»: approcci e definizioni 187
teoria della politica e dello Stato” [Ayubi 1991, p. iv]. Nel 1995 la
scrivente definiva l’islamismo:
17
Sui contenuti e lo sviluppo dell’islamofobia v. Sayyid 2007, Halliday 1999; Rana 2007
e le opere ivi citate.
18
Per un esempio delle definizioni della sfera politica dell’islamismo che comprendono
anche “la politica del quotidiano” [Bayat 2009] oltre alla politica istituzionale v. più sotto la
citazione da Ismail nella sezione 4.2 [Ismail 2006].
Studi sull’«islamismo»: approcci e definizioni 189
19
Per una sintesi della concezione di Hasan al-Banna del niẓām islāmī (elaborata
sopratutto nei suoi Messaggi [al-Bannā n. d.]), v. Mitchell 1993 p. 231-236.
190 Laura Guazzone
20
V. sopra sezione 3.
21
Secondo Roy il fallimento dell’islam politico sarebbe stato seguito dallo sviluppo del
post-islamismo, da lui inteso (diversamente da Bayat 2007) come trasformazione della re-
islamizzazione in modelli di comportamento individuali ma globalizzati [Roy 2002, p. 7].
22
Esempi di questi diversi tipi di antologia sono rispettivamente: Calvert 2008, Donhue e
Esposito 2007; Euben 1999, Abdelkader 2011; Esposito 1983, Kurzman 1998.
Studi sull’«islamismo»: approcci e definizioni 191
23
In proposito v. più sotto la sezione 4.3.
24
Per un esempio degli studi sulla prima tematica citiamo Gerges 2005; sul secondo e
terzo tema, rispettivamente, Roy 2002 e Baker 2006.
25
sul primo tema v. ad es. (con approcci differenti) Roy 1999 e Bayat 2007; sul secondo
v. Rougiers 2008 e Meijer 2014b.
192 Laura Guazzone
26
Per un esempio dell’approccio “islamofobico” alla questione v. Bukay 2007; per un
approccio scientifico v. Sadowski 1993, Krämer 1995 e Bayat 2007.
Studi sull’«islamismo»: approcci e definizioni 193
Anche Abdul Monem Abul Futuh, quando era ancora membro del
maktab al-iršād (l’Ufficio Direttivo) dell’Associazione dei Fratelli
Musulmani egiziani, ha corretto la terminologia degli studiosi occi-
dentali:
27
“Risāla bayna al-ams wa al-yawm” [Ḥasan al-Bannā s. d., p. 62].
194 Laura Guazzone
28
Per un’introduzione agli studi sui movimenti sociali v. Della Porta e Dani 2006; per una
dettagliata analisi della convergenza tra i due filoni di studi e la relativa bibliografia v.
Wictorowicz 2004, p. 3-19.
196 Laura Guazzone
31
Un’eccezione è rappresentata dal sociologo egiziano Ibrahim Saad Eddin, che già nel
1980 parlava di attivismo islamico e definiva movimenti sociali i gruppi come Takfir wal-
hijra da lui studiati [Ibrahim 1980, p. 426].
32
Si v. ad esempio Hasan al-Banna nella lettera a re Faruk del 1946 “naḥwa al-nūr”
(“Verso la luce”) [al-Bannā s.d., p. 147] e al-Ġannūšī 1995.
198 Laura Guazzone
33
Per una sintesi degli studi su questo tema v. Schwedler 2011 e la letteratura ivi citata; v.
anche Cavatorta e Merone 2013; El-Said e Harrigan 2012.
Studi sull’«islamismo»: approcci e definizioni 199
34
Nel più ampio alveo degli studi sulle interpretazioni dell’Islam compatibili con, o
fondate su, i principi del liberalismo, mostrano un particolare interesse per il contributo degli
islamisti a questo dibattito Abdelkader 2011, Baker 2006 e Kurzman 1998.
200 Laura Guazzone
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