Sei sulla pagina 1di 3

Surrealismo

Joan Mirò 1893 - 1983

 Per il poeta Jacques Prévert, Joan Miró (1893 - 1983) è “un innocente col
sorriso sulle labbra che passeggia nel giardino dei suoi sogni”. Una splendida
descrizione che evidenzia alcune caratteristiche dell’artista spagnolo: la
semplicità, la curiosità e l’incredibile estro creativo, che l’hanno reso uno dei
più ferventi esponenti del surrealismo.
 Su consiglio del padre il giovane Joan Miró intraprende gli studi di economia e
va a lavorare come contabile in una drogheria ma in seguito a un esaurimento
nervoso a 18 anni lascia il lavoro e decide di cambiare vita per dedicarsi
all’arte a tempo pieno.
Studiò alla Scuola di belle arti di Barcellona e frequentò l'ambiente dadaista.
Dopo un primo periodo caratterizzato da uno stile drammatico ed
espressionista, Mirò elaborò una sorta di realismo estatico, venato di un
sofisticato primitivismo ( es L’orto con l’asino. 1918)

 Nel 1920 Miró si trasferisce a Parigi. Lì conosce Picasso e frequenta il circolo


dada di Tristan Tzara.
Già in questo periodo cominciò a delinearsi il suo stile decisamente originale,
influenzato inizialmente dai dadaisti ma in seguito portato verso l’astrazione
per l’influsso dei surrealisti.
La trasformazione della su arte si completa nel Dialogo d'insetti (1924-25.) e
nel Carnevale di Arlecchino (1924-25)

Miró fu uno dei più radicali teorici del surrealismo, al punto che André Breton,
fondatore di questa corrente artistica, lo descrisse come “il più surrealista di noi
tutti”. Tornato nella casa di famiglia, Miró sviluppò uno stile surrealista sempre più
marcato; in numerosi scritti e interviste espresse il suo disprezzo per la pittura
convenzionale e il desiderio di “ucciderla”,“assassinarla” o “stuprarla” per giungere
a nuovi mezzi di espressione.

Gli anni intorno al 1936 segnarono profondamente il percorso artistico di Miró e si


può affermare che la guerra lo attraversò dilaniandolo e lasciando in lui una
profonda inquietudine che, tuttavia, si tradusse in un linguaggio poetico e
sorprendente, un dialogo con il cielo in ascolto. Iniziò a dipingere la serie delle
Costellazioni, frutto di uno spazio interiore in cui non c’era posto per la guerra, per
la morte, per le lacrime e per la disperazione. Lo stesso artista affermerà: «Sentivo
un profondo desiderio di evasione. Mi rinchiudevo liberamente in me stesso. La
notte, la musica e le stelle cominciarono ad avere una parte sempre più importante
nei miei quadri»

“Ciò che conta non è tanto un’opera,- sosteneva il grande maestro – ma la


traiettoria dello spirito che attraversa la totalità della vita, non ciò che si è riusciti a
fare durante il suo corso, ma ciò che essa lascerà ad altri in un giorno più o meno
lontano“.

Negli ultimi anni della sua vità si dedicò anche ad altre forme artistiche, come
scultura e ceramiche (Dona i ucell) e a nuove tecniche pittoriche.

http://www.treccani.it/enciclopedia/joan-miro/

http://www.touringclub.it/notizie-di-viaggio/la-vita-e-le-opere-di-joan-miro-in-10-
punti-e-una-mostra-a-mantova

http://restaurars.altervista.org/joan-miro-larte-di-un-innocente-col-sorriso-sulle-
labbra/

RENÉ MAGRITTE

René Magritte (Lessines,  1898 – Bruxelles,  1967) è stato un pittore belga.

Dopo iniziali vicinanze al cubismo e al futurismo, il suo stile s'incentrò su una tecnica
raffigurativa accuratissima basata sul trompe l'oeil,[3] alla pari di Salvador Dalí e di
Delvaux

Il trompe-l'œil è un genere pittorico che, attraverso espedienti, induce


nell'osservatore l'illusione di stare guardando oggetti reali e tridimensionali, in realtà
dipinti su una superficie bidimensionale. Il trompe-l'œil consiste tipicamente nel
dipingere un soggetto in modo sufficientemente realistico, da far sparire alla vista la
parete su cui è dipinto.
Figlio di un mercante, il giovane René si trasferì a Châtelet con la famiglia, dove sua
madre Adeline morirà gettandosi nel fiume. Secondo una versione ricorrente, di cui
non è chiara la veridicità, venne ritrovata annegata con la testa avvolta dalla camicia
da notte; questo fatto sarebbe rimasto particolarmente impresso in alcuni suoi
dipinti come L’histoire centrale, Les amants e Le fantasticherie del passeggiatore
solitario.

http://www.francescomorante.it/pag_3/313b.htm

https://it.wikipedia.org/wiki/Ren%C3%A9_Magritte

http://www.settemuse.it/pittori_scultori_europei/rene_magritte.htm

http://restaurars.altervista.org/rene-magritte-mistero-natura/

http://www.tuttomagritte.altervista.org/?p=4

Potrebbero piacerti anche