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L’ UNIONE EUROPEA

ORIGINI, FUNZIONI, ISTITUZIONI

Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, tutti sentono il bisogno di una pace duratura. Nasce l’idea di una
federazione di stati europei, anche per contrastare il potere di due grandi paesi: Stai Uniti e URSS.

•1948: Nasce l’Organizzazione Europea di Cooperazione economica per favorire la riscostruzione


dell’Europa distrutta dalla guerra

•1951: nasce la Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio - CECA

•1957: con il trattato di Roma sei stati (Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi)
prevedono la nascita della Comunità Economica Europea – CEE : essa prevede l’unione doganale, cioè
l’eliminazione delle tasse nello scambio delle merci tra i vari paesi aderenti

•Nel 1973 aderiscono nuovi stati : Gran Bretagna, Irlanda e Danimarca. Nel 1986 aderiscono Spagna e
Portogallo

•1992 con il Trattato di Maastricht nasce L’Unione Europea: i paesi aderenti non sono solo legati
economicamente ma condividono una politica estera di sicurezza comune, gli affari interni e la giustizia.

•1995 con la CONVENZIONE DI SCHENGENI i paesi dell’Unione Europea permettono la libera


circolazione delle persone (non ci sono più i controlli doganali per passare da uno stato all’altro) e adottano
politiche di controllo dell’immigrazione.

•2002 UNIONE MONETARIAA a partire dal 1 gennaio 2002 è entrata in vigore la moneta unica (euro).E’
stata anche creata una Banca Centrale Europea per controllare la regolare circolazione del denaro.

TUE: I VALORI (ART. 2), GLI OBIETTIVI (ART. 3)

Dopo la Seconda guerra mondiale il mondo era diviso in due. Da una parte vi erano gli Stati che subivano
l’influenza dell’Unione Sovietica, Paese comunista in cui non era ammessa la proprietà privata e tutta
l’attività economica era organizzata direttamente dallo Stato. Dall’altra parte vi erano gli Stati che subivano
l’influenza degli Stati Uniti, un Paese capitalista, che favoriva la proprietà privata e nel quale gran parte
dell’attività economica era organizzata dai privati. Anche l’Europa, che aveva conosciuto due guerre
mondiali nel giro di trent’anni, era divisa tra queste due visioni diverse del mondo. Alcune nazioni europee
iniziarono a capire che i conflitti in Europa potevano essere superati attraverso una maggiore unione dei
sistemi politici ed economici europei.
Il primo passo fu compiuto da sei Stati (Francia, Germania, Italia, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo), che
nel 1951 crearono la Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA), per gestire insieme queste
due risorse che in quegli anni erano fondamentali per lo sviluppo dell’industria.
Nel 1957 la collaborazione si intensificò: con i Trattati di Roma venne creata la Comunità Economica
Europea (CEE) che aveva il compito di dare vita a un mercato unico tra i sei Paesi aderenti. Ciò significava
che le merci, i soldi e le persone potevano circolare senza limitazione. Il successo di questo accordo spinse
molti altri Stati europei a entrare nella CEE. Nel 1973 aderiscono nuovi stati : Gran Bretagna, Irlanda e
Danimarca. Nel 1986 aderiscono Spagna e Portogallo.
Nel 1992 il Trattato di Maastricht ha istituito la cittadinanza europea. A ogni cittadino di ogni Stato
europeo è assicurata la protezione da parte dello Stato europeo in cui si trova. Il Trattato ha anche
trasformato la CEE nell’Unione europea (UE), cioè una vera e propria istituzione sovranazionale Il suo
obiettivo è quello di promuovere un’unione politica ed economica dei Paesi europei: i paesi aderenti non
sono solo legati economicamente ma condividono una politica estera di sicurezza comune, gli affari interni e
la giustizia. Molti passi sono stati compiuti in questa direzione, soprattutto da un punto di vista economico.
L’UE conta oggi, dopo l’uscita della Gran Bretagna, 27 Stati membri.
Dal 1° gennaio 2002, infatti, molti Stati utilizzano una moneta unica, l’euro, e hanno ceduto il potere di
prendere decisioni in campo monetario alla Banca Centrale Europea che prende decisioni di tipo
economico e monetario e il suo scopo principale è di vigilare sulla stabilità dei prezzi. (BCE). È importante
sapere che non tutti i Paesi dell’Unione hanno aderito all’euro; per esempio, Svezia, Romania e Polonia ne
sono fuori.
Il processo di integrazione fra gli Stati membri è ancora in atto. È possibile comunque provare a valutare
quali conseguenze concrete ha portato per noi cittadini. Oggi i cittadini europei possono circolare, abitare e
lavorare liberamente in tutti i Paesi membri. Inoltre, nel 2000 è stata approvata la Carta dei diritti
fondamentali, che riconosce i diritti e le libertà fondamentali della persona in 54 art. divisi in 6 sezioni:
dignità, libertà, uguaglianza solidarietà, diritti dei cittadini e giustizia.

Obiettivi e valori dell’UE


Obiettivi
Gli obiettivi dell’Unione europea sono:

• promuovere la pace, i suoi valori e il benessere dei suoi cittadini


• offrire libertà, sicurezza e giustizia, senza frontiere interne
• favorire lo sviluppo sostenibile basato su una crescita economica equilibrata e sulla stabilità dei prezzi, su
un’economia di mercato altamente competitiva, con la piena occupazione e il progresso sociale, e la
protezione dell’ambiente
• lottare contro l’esclusione sociale e la discriminazione
• promuovere il progresso scientifico e tecnologico
• rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale e la solidarietà tra gli Stati membri
• rispettare la ricchezza della sua diversità culturale e linguistica
• istituire un’Unione economica e monetaria con l'euro come moneta unica.
Valori
I valori dell’UE sono condivisi dagli Stati membri in una società in cui prevalgono l’inclusione, la tolleranza,
la giustizia, la solidarietà e la non discriminazione. Questi valori sono parte integrante del nostro modo di
vivere europeo:

• Dignità umana
La dignità umana è inviolabile. Deve essere rispettata e tutelata e costituisce la base stessa dei diritti
fondamentali.

• Libertà
La libertà di movimento conferisce ai cittadini il diritto di circolare e soggiornare liberamente nell’Unione
europea. Le libertà individuali, quali il rispetto della vita privata, la libertà di pensiero, di religione, di
riunione, di espressione e di informazione, sono tutelate dalla Carta dei diritti fondamentali dell’UE.

• Democrazia
Il funzionamento dell'UE si fonda sulla democrazia rappresentativa. Essere cittadino europeo significa anche
godere di diritti politici. Ogni cittadino adulto dell’UE ha il diritto di eleggibilità e di voto alle elezioni del
Parlamento europeo. I cittadini dell’UE hanno il diritto di candidarsi e di votare nel loro paese di residenza o
in quello di origine.

• Uguaglianza
Uguaglianza significa riconoscere a tutti i cittadini gli stessi diritti davanti alla legge. Il principio della parità
tra uomo e donna è alla base di tutte le politiche europee, ed è l'elemento su cui si fonda l’integrazione
europea. Si applica in tutti i settori. Il principio della parità di retribuzione per lo stesso lavoro fu inscritto nel
trattato del 1957. Anche se le diseguaglianze persistono, l’UE ha compiuto notevoli progressi.

• Stato di diritto
L'Unione europea si fonda sul principio dello Stato di diritto. Tutti i suoi poteri riposano cioè su trattati
liberamente e democraticamente sottoscritti dai paesi membri. Il diritto e la giustizia sono tutelati da una
magistratura indipendente. I paesi membri hanno conferito alla Corte di giustizia dell'Unione europea la
competenza di pronunciarsi in maniera definitiva e tutti devono rispettare le sentenze emesse.
• Diritti umani
La Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea tutela i diritti umani, fra cui il diritto a non subire
discriminazioni fondate sul sesso, la razza o l’origine etnica, la religione o le convinzioni personali, la
disabilità, l’età o l’orientamento sessuale, il diritto alla protezione dei dati personali e il diritto di accesso alla
giustizia.
• Questi obiettivi e valori, che costituiscono le fondamenta dell’UE, sono sanciti dal trattato di Lisbona e
dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea

LE NORME e le COMPETENZE DELL’ UNIONE EUROPEA

L’Unione europea si fonda sui trattati. Questi derivano da un accordo fra gli Stati che rinunciano a una parte
del loro potere, trasferendolo agli organi europei. I Trattati determinano le competenze dell’Unione,
all’interno delle quali essa può emanare norme giuridiche che hanno validità in tutti i Paesi che ne fanno
parte.
Queste norme sono principalmente i regolamenti e le direttive.
I regolamenti sono emanati dall’Unione e sono direttamente applicabili all’interno degli Stati membri.
( es. l’Unione ha emanato un regolamento sulle etichette dei prodotti alimentari. I singoli Stati applicano
direttamente il regolamento, vigilando che tutte le aziende lo rispettino.)
Le direttive sono atti rivolti agli Stati membri che non sono direttamente applicabili. Sono gli Stati che
devono emanare delle leggi nazionali che riprendano il contenuto della direttiva rendendolo obbligatorio per
i propri cittadini ( es. l’Unione ha emanato una direttiva sui diritti dei consumatori per aumentare la loro
tutela: l’eliminazione dei costi nascosti in internet. Ogni Stato adotta una legge per dare attuazione a questi
principi, rifacendosi alla direttiva europea.
Con questi importanti strumenti, l’Unione regola le materie di sua competenza. Le competenze dell’UE sono
esclusive quando riguardano materie che solo essa può disciplinare, in particolare quelle di natura
economica, che mirano ad assicurare all’interno dell’Unione la libera circolazione delle persone, delle merci
e del denaro.
Le competenze sono concorrenti, invece, quando riguardano materie che possono essere disciplinate dagli
Stati membri, se l’Unione ha scelto di non intervenire (esempio quelle che riguardano l’ambiente o la salute).

GLI ORGANI DELL’UNIONE EUROPEA

Gli organi dell’Unione europea sono:


• Consiglio dei ministri;
• Commissione;
• Parlamento europeo;
• Corte di giustizia;
• il Consiglio europeo.

Il Consiglio dei ministri ha sede a Bruxelles ed è formato dai ministri degli Stati membri. Anche se il nome
fa pensare al governo, il Consiglio dei ministri è l’organo legislativo, cioè approva i regolamenti e le
direttive.
A seconda della questione affrontata, ciascuno Stato membro è solitamente rappresentato dal ministro
competente in quella materia (istruzione, affari esteri, affari sociali, trasporti, agricoltura ecc.). Es. se il
Consiglio dei ministri si riunisce per discutere un problema di natura economica, è di solito formato dai
ministri dell’economia di tutti i Paesi membri dell’Unione.
La Commissione, che ha sede a Bruxelles, dura in carica cinque anni ed è formata da 27 commissari
nominati dai Governi di ogni Stato membro (uno per ogni stato membro). Ha il compito di difendere
l’interesse generale dell’Unione europea. Per far ciò, è dotata di un ampio potere d’azione. In modo
particolare:
• rappresenta l’Unione europea;
• ha la funzione di proporre atti legislativi (iniziativa legislativa);
• presenta il progetto annuale di bilancio;
• vigila sull’esatta applicazione dei trattati e delle norme giuridiche comunitarie.

Il Parlamento europeo, chiamato anche Europarlamento, è composto da deputati eletti direttamente dai
cittadini degli Stati membri ogni cinque anni. Attualmente, i parlamentari europei sono 751, di cui 73
italiani, e sono organizzati in gruppi parlamentari. L’Europarlamento funziona come un Parlamento
nazionale, quindi i suoi membri si siedono in aula a seconda dell’appartenenza a un gruppo politico, al quale
ci si iscrive in base alle proprie idee politiche.
Il ruolo del Parlamento è diventato sempre più importante. Oggi detiene due poteri fondamentali:
• esercita la funzione legislativa, insieme al Consiglio dei ministri;
• ha poteri di controllo sulle spese dell’Unione e sull’operato della Commissione.

La Corte di giustizia è l’organo giudiziario dell’UE e ha il compito di assicurare il rispetto del diritto
nell’interpretazione e nell’applicazione dei trattati e degli atti legislativi europei. La Corte, pertanto, è
l’organo che fa valere il diritto europeo. Ha sede in Lussemburgo ed è formata da 28 giudici (uno per ogni
Stato) nominati di comune accordo dai Governi degli Stati membri fra persone esperte di diritto. Es.la Corte
ha applicato nei confronti dell’Italia sanzioni di diversi milioni di euro perché in molte occasioni il nostro
Paese non ha rispettato il diritto europeo.

Il Consiglio europeo è un organo formato dai Capi di Stato e di governo dei Paesi membri. Esso svolge
importantissime funzioni d’indirizzo e di impulso politico per costruire un’Europa in cui gli Stati siano
sempre più integrati.
Si riunisce quattro volte all’anno a Bruxelles per discutere questioni complesse e delicate. Ultimamente ha
affrontato i problemi dell’immigrazione e del terrorismo internazionale.
ALTRE ISTITUZIONI EUROPEE

Mediatore europeo
Si occupa dei reclami riguardanti i casi di cattiva amministrazione da parte delle istituzioni UE
Per esempio: ingiustizie, discriminazioni, abusi di potere, ritardi ingiustificati, mancate risposte o procedure
non conformi
Tutti i cittadini dell'UE possono presentare un reclamo
La Corte dei conti europea: dove va il denaro dei contribuenti , 27 membri indipendenti

• Controlla l’uso corretto dei fondi dell’UE


Può esaminare qualunque persona od organizzazione che gestisce fondi UE

La Banca centrale europea: la gestione dell’euro

Garantisce la stabilità dei prezzi


Controlla la massa monetaria e fissa i tassi d’interesse
Vigila sulla sicurezza delle banche
Agisce in modo indipendente dai governi
Christine Lagarde
Presidente della Banca centrale

Il Comitato economico e sociale europeo: la voce della società civile


• Rappresenta sindacati, datori di lavoro, agricoltori, consumatori e così via
• Formula pareri sulle nuove leggi e le politiche dell’UE
• Promuove la partecipazione della società civile alle questioni europee

Il Comitato delle regioni: la voce degli enti locali

• Rappresenta le città e le regioni


• Formula pareri sulle nuove leggi e le politiche dell’UE
• Promuove la partecipazione degli enti locali alle questioni europee

Stabilità, moneta unica, mobilità e crescita

Fattore di pace, stabilità e prosperità da oltre mezzo secolo, l'UE ha contribuito ad innalzare il tenore di vita e
introdotto una moneta unica europea: l'euro. Oltre 340 milioni di cittadini dell'UE in 19 paesi attualmente lo
usano come valuta e ne traggono benefici.
Grazie all'abolizione dei controlli alle frontiere tra i paesi membri, le persone possono ora circolare
liberamente in quasi tutto il continente. È diventato inoltre molto più facile vivere, lavorare e viaggiare in un
altro paese dell'UE. Questo assicura a tutti i cittadini la certezza dei propri diritti e la libertà di scegliere in
quale Stato membro lavorare, studiare o trascorrere gli anni della pensione. Ciascun paese membro, quanto al
lavoro, alla sicurezza sociale e alle tasse, ha il dovere di trattare i cittadini dell'Unione in maniera identica ai
propri cittadini.

Il principale motore economico dell’UE è il mercato unico, che consente alla maggior parte delle merci, dei
servizi, dei capitali e delle persone di circolare liberamente. L'UE intende sviluppare questa immensa risorsa
anche in altri campi, quali quelli dell'energia, della conoscenza e dei mercati dei capitali, per consentire ai
cittadini europei di beneficiarne pienamente.
L'UE nel mondo
Commercio
L’Unione europea è il più grande blocco commerciale del mondo. È il primo esportatore al mondo di
manufatti e servizi e il più grande mercato di importazione per oltre 100 paesi.
Il libero scambio fra gli Stati membri era uno dei principi fondanti dell’Unione europea. Ciò è possibile
grazie al mercato unico. Al di là delle sue frontiere, l’UE si adopera anche per liberalizzare il commercio a
livello mondiale.
Aiuti umanitari
L’UE è impegnata ad aiutare le vittime di catastrofi naturali o provocate dall’uomo in tutto il mondo e
sostiene oltre 120 milioni di persone ogni anno. Insieme l'UE e i suoi Stati membri rappresentano il primo
donatore di aiuti umanitari del mondo.

Sicurezza e diplomazia
L’UE svolge un ruolo importante nella diplomazia e lavora a favore della stabilità, della sicurezza e della
prosperità, della democrazia, delle libertà fondamentali e dello Stato di diritto a livello internazionale.
Le organizzazioni Internazionali

L’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite) è stata fondata nel 1945, dopo la Seconda guerra mondiale, dai
Paesi vincitori con lo scopo di mantenere la pace e la sicurezza internazionale. All’inizio ne facevano
parte 50 Stati, ma oggi rappresenta quasi tutti i Paesi.
Comprende, infatti, 193 Stati su un totale di 205.I principali organi dell’ONU sono:
• l’Assemblea generale;
• il Consiglio di sicurezza;
• il Segretario generale;
• la Corte internazionale di giustizia.
L’Assemblea generale è composta da tutti gli Stati membri. Può interessarsi di qualunque questione, ma i
suoi poteri sono limitati. Con l’obiettivo di mantenere la pace, l’Assemblea generale può infatti
raccomandare a un Stato un certo comportamento, ma quest’ultimo non è obbligato a obbedire.
Il Consiglio di sicurezza è l’organo che prende le decisioni. Ha quindi la responsabilità maggiore nel
mantenimento della pace internazionale. È formato da 15 membri. Fra questi, dieci sono eletti ogni due anni
dall’Assemblea generale in modo da rappresentare le diverse aree geografiche. Gli altri cinque, invece, sono
permanenti. Si tratta degli Stati che hanno vinto la Seconda guerra mondiale: Stati Uniti, Russia, Francia,
Gran Bretagna e Cina. Il Consiglio di sicurezza approva un provvedimento quando votano a favore almeno
nove Stati, fra i quali però ci devono essere tutti e cinque i membri permanenti.
Ogni membro permanente ha pertanto un grandissimo potere di veto. È sufficiente cioè che un membro
permanente sia contrario perché il Consiglio di sicurezza non possa prendere quella decisione, anche se gli
altri quattordici Stati votano a favore. Questo metodo di votazione può paralizzare l’attività del Consiglio di
sicurezza e proprio per tale motivo si ritiene necessaria una sua riforma.
Il Segretario generale è eletto dall’Assemblea generale e rappresenta l’ONU. Formalmente non è dotato di
molti poteri, ma in concreto svolge spesso importantissimi compiti di mediazione per risolvere le liti fra gli
Stati.
La Corte internazionale di giustizia è composta da 15 giudici. Essa svolge la funzione di giudice quando
due Stati devono risolvere una lite. Sono però gli stessi Stati a dover accettare di sottoporsi al giudizio della
Corte.

La difesa della pace


L’obiettivo principale dell’ONU è quello di mantenere la pace internazionale. Se due Stati sono in lite fra
loro, l’ONU cerca di arrivare a una soluzione per vie pacifiche, evitando in ogni modo una possibile guerra.
Gli strumenti utilizzati dal Consiglio di sicurezza possono essere di vario tipo. Per risolvere la situazione,
può tentare un’opera di mediazione fra gli Stati, oppure cercare di far firmare loro dei trattati.
Negli ultimi anni, di fronte alle situazioni più complicate, l’ONU ha deciso anche di attuare un embargo
contro un determinato Stato. L’embargo è un provvedimento con cui uno Stato o un gruppo di Stati vieta la
vendita di armi o di qualsiasi prodotto che possa servire ai Paesi in guerra a prolungare il conflitto armato.
L’embargo può riguardare anche la fornitura di merci necessarie alla popolazione che vive in quel
determinato Paese (come grano e petrolio). Spesso l’effetto di questa modalità di intervento è quello di
condannare alla fame i civili e in particolar modo le persone più povere.
Esiste anche un provvedimento più estremo. In alcuni casi, infatti, il Consiglio di sicurezza ha deciso per
l’uso della forza, attuando un interventomilitare. Questo provvedimento è possibile solo se un Paese è
colpevole
di un’aggressione nei confronti di un altro o quando c’è una guerra civile in corso.
L’ONU non ha un proprio esercito e quindi nei casi di intervento militare si avvale dei soldati messi a
disposizione volontariamente dai singoli Stati. Questi soldati sono chiamati “caschi blu” dal colore dei loro
elmetti.
La difesa dei diritti umani
e le agenzie dell’ONU
Un altro compito fondamentale dell’ONU è la tutela dei diritti umani.
In modo particolare, esso lavora per assicurare nel mondo il rispetto delle libertà fondamentali di tutti gli
uomini e di tutte le donne. A tal proposito, già nel 1948 l’Assemblea generale ha adottato la Dichiarazione
universale dei diritti dell’uomo, che contiene principi a difesa della dignità umana, ancora oggi non
rispettata in molte zone del mondo.
L’ONU ha istituito, inoltre, numerose agenzie che intervengono in campi specifici, perseguendo gli stessi
obiettivi generali di difesa della pace e dei diritti umani. Tra esse troviamo:
• l’UNICEF (Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia): nato con lo scopo di aiutare i bambini vittime
della Seconda guerra mondiale, oggi tutela i diritti dei bambini e degli adolescenti, soprattutto nei
Paesi più poveri del mondo;
• l’UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura):
promuove la pace attraverso la cultura e l’istruzione. Una funzione particolare dell’UNESCO è
quella di individuare i patrimoni dell’umanità, cioè luoghi da proteggere per il loro alto valore
culturale e naturalistico. L’Italia è in testa alla classifica con 51 siti;
• l’UNHCR (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati): si occupa della protezione e
dell’assistenza ai rifugiati e a tutte quelle persone che sono costrette a lasciare la propria casa e la
propria terra a causa delle guerre;
• FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura): ha sede a Roma e ha
come obiettivo quello di combattere la fame nel mondo. I suoi progetti mirano soprattutto a
migliorare l’agricoltura nelle zone più povere.

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