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LA FILIERA OLIVICOLO-OLEARIA
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MERCEOLOGIA DEI PRODOTTI ALIMENTARI II°
L’OLEACINA
Negli estratti acquosi di foglie di olivo è stata
identificata una nuova sostanza: l’oleacina.
L’oleacina ha la capacità di inibire l’enzima ACE
(Angiotensin Converting Enzyme).
Questo è l’enzima che, nel sistema renina-
angiotensina, converte l’angiotensina in
angiotensina II, un potente agente
vasocostrittivo, capace anche di aumentare la
forza e la velocità di contrazione cardiaca.
Elevati livelli circolanti di angiotensina II
promuovono la ritenzione di sodio e acqua e
aumentano la gittata cardiaca. Per questo una
diminuizione di tali concentrazioni migliora la
performance cardiaca e aiuta il rene ad eliminare
sodio e acqua.
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MERCEOLOGIA DEI PRODOTTI ALIMENTARI II°
LE OLIVE
La drupa è costituita,
dall’esterno verso l’interno,
dall’epicarpo o buccia, dal
mesocarpo o polpa, da cui si
ricava circa il 70% di olio, e
dall’endocarpo o nocciolo
che contiene il seme.
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MERCEOLOGIA DEI PRODOTTI ALIMENTARI II°
LA FILIERA OLIVICOLO-OLEARIA
L’olivo è una specie caratterizzata da un elevato
numero di varietà; ne sono state descritte oltre
1.200 in tutto il mondo.
In Italia ne risultano 476 con 1599 sinonimi.
Le diverse varietà sono classificate secondo
l’utilizzo delle drupe in varietà:
- da olio (frutti piccoli <3,5 g., resa in olio>20%);
- a duplice attitudine (frutti medio grandi 3,5-4,5 gr.,
resa in olio >17/18%);
da mensa (frutti grossi >4,0 g., resa in olio <16,0%).
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LA FILIERA OLIVICOLO-OLEARIA
LE OLIVE DA TAVOLA
LE OLIVE DA TAVOLA
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MERCEOLOGIA DEI PRODOTTI ALIMENTARI II°
LA FILIERA OLIVICOLO-OLEARIA
DATI PRODUTTIVI OLIVE DA TAVOLA IN ITALIA
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LA FILIERA OLIVICOLO-OLEARIA
LA FILIERA OLEARIA
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MERCEOLOGIA DEI PRODOTTI ALIMENTARI II°
Le olive da mensa sono classificate nelle seguenti
tipologie:
Olive verdi: ottenute dai frutti raccolti prima
dell’invaiatura, quando hanno terminato la fase
d’ingrossamento;
Olive cangianti: ottenute da frutti colorati rosa,
rosa-vinaccia o marrone,prima che abbiano
raggiunto la completa maturazione;
Olive nere: ottenute da frutti raccolti in prossimità
della maturazione o in piena maturazione.
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LA FILIERA OLEARIA
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LA FILIERA OLEARIA
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MERCEOLOGIA DEI PRODOTTI
ALIMENTARI II°
Il principale scopo dei processi di
trasformazione delle olive da tavola è il
rimuovere, almeno parzialmente, il
naturale contenuto di composti che
determinano il gusto amaro del frutto e
che non lo rendono edibile quando è
appena colto.
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Una delle interazioni tra microrganismi ed
alimenti è data dalle fermentazioni.
La conservazione degli alimenti per via
fermentativa è una pratica che affonda le sue
radici nei secoli passati.
Tutti i prodotti fermentati sono nati quasi
casualmente ed erano accettati per le loro
caratteristiche organolettiche, senza che se
ne avesse alcuna conoscenza sulle
caratteristiche igienico-sanitarie.
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MERCEOLOGIA DEI PRODOTTI
ALIMENTARI II°
Fermentazione lattica – E’ compiuta da
diversi batteri e muffe, soprattutto batteri
acidogeni come i lattici e gli streptococchi.
Si distinguono una fermentazione omolattica,
quando gli zuccheri sono trasformati
esclusivamente in acido lattico, e una
fermentazione eterolattica, quando i prodotti
finali della fermentazione sono, oltre all’acido
lattico, anche l’alcol etilico e la CO2.
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MERCEOLOGIA DEI PRODOTTI ALIMENTARI II°
Fermentazione propionica - E’ operata dai
batteri del genere Propionibacterium con
produzione di acido propionico, acido acetico,
anidride carbonica ed acqua. Questa
fermentazione è causa di gonfiore tardivo nei
formaggi, ma viene invece sfruttata per la
produzione dell’Emmenthal. Essendo gli agenti di
questa fermentazione, consumatori di acido lattico,
la loro attività può diventare problematica quando
contribuisce ad aumentare il pH di un alimento
rendendolo meno sicuro.
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MERCEOLOGIA DEI PRODOTTI
ALIMENTARI II°
LA FILIERA OLIVICOLO-OLEARIA
LA FILIERA OLIVICOLO-OLEARIA
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Olive da tavola verdi trattate in salamoia
Per produrre questo tipo di preparazione, le olive dovrebbero
essere raccolte quando hanno una tonalità verde o giallastro-
verde. Sono anche conosciute come "olive verdi", "stile
greco”.
Trattamento con soda e lavaggio
La concentrazione della soluzione di NaOH è fissata in modo
che il trattamento abbia una durata di 5-7 giorni. Un adeguato
trattamento si ha quando la salamoia è penetrata per due terzi
o tre quarti dello spessore della polpa. Generalmente, la
concentrazione della soda varia tra 1.3 e 2.6 % (p/v);
l'eccesso di soda presente nella polpa delle olive deve essere
rimosso. Per questo motivo, i frutti vengono lavati con acqua.
Il numero e la durata dei lavaggi sono importanti .
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Olive al naturale schiacciate
Le olive, rotte parzialmente per mezzo di una
macchina schiacciatrice, vengono immesse in
fusti di 220 litri. Subito dopo viene aggiunta una
salamoia del 10 / 12%. Le olive "al naturale
schiacciate" si possono commercializzare dopo
circa 2-3 mesi dalla concia. Vengono consumate
condite con olio, aceto, aglio, sedano e vari
aromi a seconda della preferenza dei
consumatori.
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LA FILIERA OLIVICOLO-OLEARIA
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LA FILIERA OLEARIA
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Merceologia dei prodotti alimentari II°
LA FILIERA OLIVICOLO-OLEARIA
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LA FILIERA OLIVICOLA-OLEARIA
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LA FILIERA OLIVICOLO-OLEARIA
LA DEACIDIFICAZIONE
Si esegue trattando l’olio con una
quantità stechiometrica di soda o
potassa caustica, a titolo noto. In tal
modo si vengono a formare, nella
massa oleosa, una certa quantità di
saponi che vengono allontanati dall’olio
per successive estrazioni con acqua.
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LA FILIERA OLIVICOLO-OLEARIA
LA DECOLORAZIONE
Si effettua sbattendo l’olio con carbone
attivo ( o nero animale). Detto carbone ha un
elevato potere adsorbente; si riesce, in tal
modo, ad eliminare dall’olio tutti quei
pigmenti intensamente colorati, che passano
in esso, soprattutto quando questo viene
estratto con dei solventi (come si verifica
normalmente per gli oli di sansa greggi).
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LA FILIERA OLIVICOLO-OLEARIA
LA DEODORAZIONE
Si esegue insufflando l’olio con una
corrente continua di vapore acqueo
surriscaldato (130 -150°C).
Si ottiene, così, l’allontanamento,
mediante strippaggio, di tutti i prodotti
volatili maleodoranti inizialmente
contenuti nell’olio.
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LA FILIERA OLIVICOLO-OLEARIA
LA DEMARGARINIZZAZIONE o WINTERIZZAZIONE
Si fa avvenire ponendo l’olio in un ambiente
sufficientemente freddo (generalmente 0/-5°C).
In tal modo si favorisce la precipitazione di tutti quei
trigliceridi solidi (le margarine vegetali), già a
temperatura ambiente, e il loro successivo
allontanamento per filtrazione.
Ciò allo scopo di evitare che presenza di una certa
opalescenza nell’olio o, peggio ancora, di un precipitato
possano rappresentare elementi poco rassicuranti per il
consumatore.
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Dalle olive all’olio
miscelazione
EXTRAVERGINE OLIO DI OLIVA
VERGINE
molitura
OLIVE
miscelazione OLIO DI SANSA
E DI OLIVA
LA FILIERA OLIVICOLO-OLEARIA
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DENOMINAZIONE DELLE VARIE CATEGORIE DI OLI
regolamento C.E.del 23/7/’01- G.U.C.E. del 26/7/’01
OLIO EXTRAVERGINE di oliva di gusto “assolutamente” perfetto con
acidità, espressa in acido oleico, inferiore allo 0,8%, ottenuto da una
lavorazione effettuata con l’esclusivo impiego di mezzi fisici;
OLIO di OLIVA composto da una miscela, con oli vergini d’oliva, di oli di
oliva rettificati, ossia di oli vergini lampanti (con acidità iniziale > 2%) che
hanno subito un processo di raffinazione, ed avente acidità finale inferiore
all’1,5%. Non è previsto un contenuto minimo di oli vergini da addizionare;
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I Gliceridi sono costituiti principalmente da:
Trigliceridi (96,4-95,8 %)
Digliceridi (2,0 -3,0 %)
Acidi grassi liberi(<2%)
I Gliceridi
oleico saturi
73,1% 16,5%
linoleico
8,1%
altri
0,6% palmitoleico
1,0%
linolenico
0,7%
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L’olio di oliva
L’acido oleico
acido cis-9-ottadecenoico
30
L’acido oleico
acido cis-9-ottadecenoico
Placca
Ostruzione dell’arteria
L’acido linoleico
31
Componenti principali dell’olio
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Gli Idrocarburi
GLI STEROLI
Sono stati identificati nell’olio extravergine di oliva più
di 40 fitosteroli in quantità compresa tra 113-265
mg/100g.
Il principale sterolo (circa 94-97%) è il β-sitosterolo.
Ha buona protezione per i tumori del colon-retto e
della prostata che si manifesterebbe mediante un
aumento dell’apoptosi, cioè della morte programmata
delle cellule;
Studi clinici hanno dimostrato un buon effetto
ipocolesterolemizzante.
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I POLIFENOLI
I POLIFENOLI
34
I POLIFENOLI
35
Danni prodotti dalle reazioni radicaliche
36
+
37
LIGNANI
Sono presenti nel nocciolo dell’oliva ed hanno
mostrato forte attività anticancerogena per i tumori
cutanei, mammari, del colon-retto e polmonari
38
.
Altri
146,50
5,2%
Marocco
67,5
2,4% Italia
699,5
Turchia 32,7%
UE
119 Spagna
2175,9
4,2% 1033,4
77,2%
48,2%
Siria Grecia
137,5 396,3
4,9% 18,5%
Tunisia
Altri
170,5
12,6
6,1%
0,6%
39
Consumo mondiale di olio di oliva
migliaia di tonnellate
Italia
837
43,5%
Altri
Marocco 701
60 UE
24,3%
2,1% 1925
66,8% Spagna
660
Grecia
Turchia 34,3%
266
50
13,8%
1,7% Altri
Siria 162
95 8,4%
3,3%
Tunisia
50
1,7%
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LA FILIERA OLIVICOLO-OLEARIA
Andamento della produzione mondiale per paese (.000 ton)
04/05
Paesi 96/97 97/98 98/99 99/00 00/01 01/02 02/03 03/04 TMCA MEDIA
provv.
ITALIA 370 620 403 735 509 657 634 685 879 2,9% 610
SPAGNA 947 1.077 792 669 974 1.411 861 1.412 980 3,6% 1.014
GRECIA 390 375 473 420 430 358 414 308 435 -1,4% 400
PORTOGALLO 45 42 35 50 24 34 29 31 46 -0,9% 36
TUNISIA 270 93 215 210 130 35 70 280 130 -2,8% 159
TURCHIA 200 40 170 70 175 65 140 79 145 -0,7% 120
SIRIA 125 70 115 81 165 92 165 110 175 2,9% 122
MAROCCO 110 70 65 40 35 60 45 100 50 2,5% 60
ALGERIA 50 15 54 33 26 25 15 69 33 1,3% 36
FRANCIA 2 3 3 4 3 4 5 5 5 4,9% 4
LIBIA 6elaborazione
Fonte: 3 Ismea su7dati COI 5 6 5 6 12 12 6,6% 7
ARGENTINA 11 8 6 11 4 10 11 13 10 5,3% 9
ALTRI PAESI 69 49 64 46 69 100 70 101 4,3% 72
MONDO 2.595 2.465 2.402 2.374 2.565 2.825 2.495 3.174 3.001 2,0% 2.655
(1)Tasso di variazione media composta annua dal 1997 al 2005 in % su medie quadriennali
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Produzione e consumo mondiale di
olio di oliva
16
14
12
10
8
6
4
2
0
SA
lia
us ia
Tu a
a
a
e
Fr a
ia
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G
Sp
re
er
S
A
G
G
n
G
41
L’Italia,nella campagna 2004/05, ha esportato 328.000 t
di olio, per un giro d’affari di oltre 1miliardo di €, diretto
principalmente in USA, Canada, Inghilterra, Germania,
Australia
42
Produzione di
SAU olio di Quota SAU Quota prod.
Regioni
pressione
ha q % %
Puglia 363.457 2.388.455,3 33,6 40,9
Calabria 183.411 1.926.246,5 16,9 33,0
Sicilia 155.363 487.342,3 14,3 8,3
Campania 68.555 383.728,5 6,3 6,6
Abruzzo 43.893 235.642,5 4,1 4,0
Lazio 85.959 225.369,5 7,9 3,9
Toscana 95.925 151.462,0 8,9 2,6
Sardegna 35.976 90.493,8 3,3 1,5
Basilicata 28.849 72.579,0 2,7 1,2
Umbria 27.511 67.364,5 2,5 1,2
Molise 13.730 50.058,0 1,3 0,9
Liguria 13.710 41.421,3 1,3 0,7
Marche 7.742 40.415,0 0,7 0,7
Veneto 4.609 12.149,8 0,4 0,2
Emilia Romagna 1.917 7.050,3 0,2 0,1
Lombardia 2.322 4.969,8 0,2 0,1
Trentino Alto Adige 377 1.610,5 0,0 0,0
Friuli Venezia Giulia 136 687,8 0,0 0,0
Piemonte 10 28,5 0,0 0,0
Italia 1.083.135 5.842.940,3 100,0 100,0
43
E’ necessaria una vigorosa politica di svolta
che tenda a svincolare la nostra olivicoltura da
una situazione storica di grande eterogeneità.
Bisogna agevolare, in tutti i modi possibili:
• La modernizzazione delle coltivazioni;
• La trasparenza del mercato.
• L’associazionismo;
• La tutela e la valorizzazione dell’autentico “Made in Italy”;
•Il processo di modernizzazione deve essere indirizzato in
favore:
•Di una coltivazione intensiva o superintensiva;
•Di una più intensa applicazione di tutti i moderni mezzi
agronomici (meccanizzazione, fertilizzazione, irrigazione,
difesa sanitaria, ecc.)
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La nuova forma di allevamento superintensivo
dell’olivo, con coltivazione a “sieponi”, è stata
proposta in Spagna sul finire del 2000.
45
Per rilanciare il “Made in Italy” l’Unaprol ha
ottenuto un finanziamento, nell’ambito dei
piani operativi U.E, per il triennio 2006/08.
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La Lilt
(Lega italiana per la lotta contro i tumori)
ha scelto proprio
l’olio extravergine di oliva
come prodotto simbolo
per la prevenzione e la
lotta contro i tumori
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