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La presente opera vuole richiamare Iattenzione degli em- bienti scientifici e del grande pubblico su uno dei pill grossi enigmi di tutti i tempi: lesistenza di una civilta altamente evoluta sviluppatasi su un continente oggi scomparso, ma di cui ci restano testimonianze rilevanti in Egitto, nel Mediter- raneo orientale, nell'America del Sud. Andrew Tomas, scrit- tore e studioso australiano, ha raccolto e esaminato con com- petenza e appassionato interesse oggetti preistorici, testi sacri, miti, concezioni scientifiche dell'antichita, giungendo alla conclusione che attraverso uno sforzo continuo condotto coi mezzi pid moderni — in particolare il sondaggio ai raggi X delle piramidi di Giza e della Sfinge — sara foree possibile trovare le prove di cid che oggi appare ancora sospeso tra fantasia e realta. tn copert clare dela carte di ir Reis (1520) re 2.500 Nazionale i Poi ieee) 13738 ANDREW TOMAS | SEGRETI yA NEN 3 DALLA LEGGENDA ALLA SCOPERTA DELLE TRACCE DEL CONTINENTE MISTERIOSO I segreti dell’ Atlantide A Nicolas Roerich (1874-1947), pittore,esploratore ¢ flosofo, autore di ‘questi versi dedicati a una raza dimenticaa Noi nom sppiamo. Ma esse sanno. Le pietre sanno, E ricordano, Macchine attraversarono Varia Un fuoco liguido apparve, Ul cielo sinfammd della rua luce La scintilla della vite e della morte La forza dello spirito Fece sorgere grandi masse di pietre | Le scritture custodivano i loro saggi segrett E ora tutto ci @ rivelato. Robert Lafont, 1369 © 1976 Anoido Moles Elio S pA, Milero “Titolo dell opers originale The treture ofthe Sohine Tiole delfeditione foncere Len recrets def fantde 1 edicene Oscar Mondadortdicembre 1976 Triitanps Oncor Mondadori marta 178 Prefazione Le pagine che seguono corrono lungo quella fragile frontiera che separa la scienza dalla fantasia, Heinrich Schliemann trovd Ja leg- gendaria Troia grazie all'Tliade di Omero, Il professor Hermann Oberth mi confess un giorno che fu proprio Ja lettura del romanzo Dalla terra alla luna di Jules Verne a ispirargli le formule matema tiche per la propulsione dei razzi. Quello che oggi & finzione e fan- asia, domani pud divencare realtd, La presente opera vuole richiamare Pattenzione degli ambienti scientifici e del grande pubblico su uno dei pid. grossi enigmi di tut- ti i tempi. E vero, come sostiene un’antica tradizione, che lAtlantide i ha lasciato intere volte d'oro e altri tesori sepolti sotto le Pira- midi e 1a Sfinge? In occasione dell'Esposizione Internazionale del 1964, a testimo- rianza della nostia epoca, fu collocata nel sottosuolo di New York tuna capsula contenente quarantaquattro oggetti. Allo stesso modo, i nostri progenitori pos ymandato alle generazioni future suppellettili e documenti d'inestimabile valor. Nel 1967 la Repubblica Araba Unita e gli Stati Uniti d’America hanno elaborato di comune accordo un progetto per sottoporre le Piramidi a un bombardamento di raggi cosmici e stabilire Meventuale presenza e I'esatts ubicazione di cripte segrete. Una serie di esplo- rarioni nel anttasuolo di Giza potrebbe siservarci grosse sorprese. Tn questa nostra epoca di progresso scientfico, & arrivato il mo- ‘mento di esplorare campi sconosciuti per anticipare e stimolare nuove scoperte. Nel corso delle ricerche Pautore si 8 costantemente ispirato al pre- cetto di Galileo: “Indagare liberamente ¢ liberamente rispondere”. Premessa ‘A Citta del Messio, tanti anni fa, un giovane osservava la statue di ‘Quetzalcoatl e rifltteva sul rapport tra quell’eroe leggendario ¢ la civilta della perduta Atlantide, In seguito, il giovane frequentd le biblioteche di Los Angeles i Hollywood ¢ studid le cronache dei conquistadores. spagnoli e degli indiani d’America. Tn Giappone intese parlare di un mito secondo il quale la Terra cera un tempo collegata al cielo da un ponte, e questo gli fece pen- sare alla possbiliti di viaggi preistorici attraverso lo spazio. In Cina dei menaci taoisti gli narrarono del luogo dove abitava- no “gli immortali dellovest” e di “Shambala, la citth degli uomini delle stelle” In Australia gli raccontarono del “Tempo dei Sogni”, una lontana epoca in cui uomini ed esseri divini vivevano insieme’ sulla Terra. Poi I'uomo vide sulla frontiera del Tibet il possente massiccio del Kanchenjunga, una montagna chiamata anticamente “I Cinque Te- sori sacti della Grande Neve”, dove da tempi immemorabili, gli dis- sero, erano sepolte ricchezze misteriose, In India ammird la catena dell'Himalaya ¢ ascoltd leggende che parlavano di palazzi sorcerranei e di nascondigli segreti, di sexpenti volanti e di lampade che ardevano di una luce perpetua nelle viscere delle montagne. ~ Lruomo visse per qualche tempo nel villaggio himalayano di Ma- nali, fondato, secendo le Scritture bramine, da quel Manu che ave- va salvato dal Diluvio i saggi della sua gente trasportandoli su una imbarcazione fino alla lontana India. a In Egitto visitd la piramide di Cheope e interrog® la Sfinge, spe- rando di ottenere una risposta al suo antico enigma, In Austria cercd di ritolvere il mistero di un cubo di lucente ae- iaio trovato in una falda di carbone vecchia di miglisis d’anni. A Patigi, vicino alla piazza della Bastiglia, nella Biblioteca del- PArsenale, Puomo sfoglid i volumi de L’astronomo del Re, redatti nel XVIIT secolo da Jean-Sylvain Bally. E al Louvre ritrovd Vantico Zodico egiziano di Denderah. ‘A Londra, nella sala di lettura della biblioteca del British Mu- seum, si immerse nello studio di innumerevoli libri ¢ manoscriti dedicati al mondo antico. Tnfine, Yuomo condusse laboriose ricerche nella grande Bibliote- ca Lenin di Mosca, visitd il Museo dell’Ermitage di Leningrado ed ebbe conversizioni appassionanti con scienziati e studios: russ, Quell'uomo 2 Yautore di questo libro. 1 Ul destino dell’ Atlantide I! mare e il vulcano si scatenano contro la terra “In un istante il cielo si fece tutto nero e Fistante dopo parve in- cendiarsi del bagliore di mille fuochi. Lroscurita e il successive ra- pido passaggio alla luce erano al di la di qualsiasi immaginazione. Se cercassi di descrivere quello spettacolo tertificante nessuno mi crederebbe.” Cost si esprimeva un testimone dell’eruzione del Kra- keatoa, avvenuta nel 18834, Liisola di Krakatoa, tra Giava e 8. fu strappata dal sotto- suolo marino e letteralmente sollevata in atia, Un’onda alta pit di trenta metri scaglid sulle collie rivierasche grosse navi e piccole im- arcazioni, 11 boato delleruzione si ripercosse fino all’Australia, ‘mentte su tutto il globo si registrarono perturbazioni atmosferiche. “La fitta pioggia di sabia e pietre, la totale oscurita, interrotta soltanto dallincessante balenare dei fulmini, il contiruo brontolio del vulcano ci facevano un'impressione tremenda” racconta un ma- rinsio che sssistette al cataclisma, Una notte del febbraio 1966 mi trovavo su un pircscafo che fa- ceva servizio nelle isole della Sonda. Le strana luce del Krakatoa gettava rossi bagliori sul mare e sulle nuvole intorno. Ricotdo che in quel momento ripensai alla furia del fuoco vuleanico ¢ allenor- ‘me ondata abbattutasi sulle coste dellisola. Ma con I'andar del tem- po, la memoria di quel cataclisma si afievolisce lentamente in futuro non rimarranno che i racconti popolari-a tramandare i ri- cordo di quella tremenda eruzione, Forse, lo stesso & avvenuto per la Ieggendaria Atlantide. T continenti rappresentano veramente Ia sede permanente delle: attuali nazioni? Gli oceani non abbandoneranno mai loro letto? B ‘A. queste domande, rifscendoci alle numerose testimonianze del passato, non possiamo che rispondere negativamente, La storia, cost come Ia conoscimo, 2 ancora t:oppo giovane per poterci fornire dati attendibili sulle diverse exe geologiche, perd i offte una vasta documentazione su importanti mutamenti geolo- ici € morfologici del passato. La citta etrusca di Spina, ricordara da Plinio il Vecchio ¢ da Strabone, un tempo importante centro di commercio e di civilta, ‘oggi ® completamente sommersa dalle acque. Dioscuriade, la citth toccata dai leggendari Astronauti in rotta per il Mar Nero, fu anche essa inghiottita dalle acque. Fanagoria, un importante nodo di co- municazione sulle tive del Mar Nero in epoca ellenica, & sprofon- data nel golfo di Taman. ‘Ma oltre alle cittd, scompaiono costantemente negli sbissi degli ‘oceani anche immense distese di terra, mentze su tutto il globo i movimenti tettonici si susseguono senza poss, Sulla base di queste conoscenze, la scomparsa dell’Atlantide nelle profonditd marine non dovrebbe poi apparitci un fenomeno cos} assurdo. La terta si inabissa nel mare € ne riemerge in tempo relative mente molto breve. Il Tempio di Giove Serapide, innalzato nella baia di Napoli nel 105 .C., sprofond® lentamente nel Mediterraneo, pet poi riemergere nel 1742. Attualmente sta di nuovo inabissan- dosi. La fortezza del Caravanserraglio fu costruita su un isolotto del Mar Caspio nel 1135, Con l'andar dei secoli scomparve lentamente sotto le acque, Cosi le antiche cronache che facevano riferimento a ‘quella fortezza furono considerate leggende. Ma nel 1723 Visolotto riemerse ed @ visibile ancor oggi Port-Royal, il porto giamaicano che per lungo tempo offt) rifu- gio ai pirati, nel 1962 fu sconvolto da un terremcto e parzialmente sommerso dalle acque. Durante il tertemoto di Lisbona del 1755, le onde raggiunsero un'altezza di dieci metsi. Gran parte della citta fa distrutta e mo- rirono 60.000 abitanti. Lisola di Falcon (Uattuale Nukualofa), nel Pacifico del sud, fu scoperta verso il 1780 dall’esplotatore spagnolo Maurelle. Nel 1892 il governo di Tonga vi fece piantare 2000 palme da cocco, ma due “4 | | | | | | anni pid tardi, in seguito a un'eruzione sottomarina, Visola scom- parve nell'oceano, Attualmente sta riemergendo. Nel 1819 un violento terremoto squarcid il delta dell'Indo. Un vasto tetritorio fu inondato e solo gli edific pid alti non furono sommersi dalle acque. Tea il 1822 e ill 1853 Ia costa del Cile si sollevd di nove metri in seguito a una serie di violente scosse tellurche. Nella seconda meta del XIX secolo Visols di Tuanaki nell’arci- pelago di Cook si inabissd con i suoi 13.000 abitanti nell’oceano Pa- ifico, Quella mattina diversi pescatori erano usciti in mare con le loro imbarcazioni e quando a sera ritornarono non trovarono pit Ia loro isola Nel 1957, non lontano dalle Azzorre, una montagne fumante cemerse improvvisamente dalle profonditi dell’Atlantico. Sempre nelle Azzorte, sette anni dopo, un terremoto devastd l'isola di So Jorge; la catastrofe raggiunse tali proporzioni che 15.000 abitanti Farono costretti ad abbandonare isola. Il vulcano Tristan da Cunha, che tutti ritenevano spento, riprese Ja sua attivitd nel 1961, € di conseguenza tatta a popolazione fa evacuata in Inghilterra, ‘Ma non si tratta solo di isole e regioni costiere, inteti continenti, si inabissano ed emergono. La Francia, ad esempio, sprofonda trenta centimetti ogni secolo, II territorio tra il Garge e ’Himalaya si sol- Teva ogni anno di diciotto millimetri. Si suppone che dall’epoca di Cristoforo Colombo le Ande dell’America del Sud si siano solle- vate di un centinaio di metri. Nella regione delle isole Aleutine, il fondo dell'oceano Pacifico sale lentamente verso la superficie, Se- condo il professor Lynch, dell'Universita Forcham di New York, un nuovo continente starebbe per emergere sulla superficie dell’oceano Atlantico. Non potrebbe trattarsi della leggendaria Atlantide? Le rilevanza dei fenomeni geologici nelle profondita degli ocea- ri fu messa in evidence dai tecnici della Western Telegraph che nel 1923 effettuarono delle ricerche su un cavo posato nelle acque dell’Atlantico, Ebene, essi scoprirono che in soli venticinque anni il cavo era stato proiettato su un’altura di 3620 metti in seguito allinalzamento del fondo marino. Se si riuscisse a prosciugare d'un sol colpo Voceano Atlantico, ro sul fondo si vedrebbe una lunge catena montuosa snodatsi dall'Islan- da all’Antartico, A sud delle Azzorre si trova una protuberanza chia. mata Atlantide: & la spoglia mortale della leggendaria Atlantide, Nel 1949 il professor M. Ewing, dell'Universita di Columbia, effettud lesplorazione della catena che sorge sul fondo dell’Atlan- tico. A una profondita che andava dai 3000 ai 5500 metri sco- ppt della sabbia costiera di origine preistorica, e si trovd di fronte un enigma, dato che Ia sabbia, un prodotto delPerosione, non ‘siste assolutamente sul fondo del mare. Una sola conclusione si pud trarre da quella scoperts: Ia zona cera sprofondata sul fondo dell’Atlantico, a meno che in quelPepo. ca remota le acque delloceano non si trovassero a un livello infe. rote. Ma accettando quest’ultima ipotesi resta il problema di dove si trovasse tutta l'acqua supplementare. Numerose vallate sottomarine dell’Atlantico altro non sono che Ne valli di antichi fiumi, il che significa che in certe zone V'attuale fondo del mare era un tempo terra ferma, Nel 1898 una nave francese attrezzata per posare dei cavi sul fondo marino scopri, a una profondita di 3160 metri, uno strato di lava vetrosa, Ja tachilite, che si forma solo sopra il livello del mare, Logico dunque coneludere che in quel punto si fosse pro- dotta un’eruzione vulcanica in un’epoca in cui proprio I, al posto delloceano, c'era la terra ferma. Le Ande debbono essere sorte all'improvviso in epoca relativa- mente tecente, quando gia si conosceva la navigazione per ma altrimenti la presenza di un porto marittimo sul lago Titicaca a uun'altezza di 3800 metri ¢ a una distanza di 322 chilometri dal Pacifico & assolutamente inspiegabile. Gli anelli infissi sulla ban- ‘china per Iegarvi Je cime erano talmente enormi che soltanto delle vere e proprie navi destinate ad attraversare gli oceani avrebbero potuto servirsene, In questo strano porto delle Ande si trovano ancora tracce di alghe marine © di conchiglie, ci sono spiagge so- prelevate, ¢ ancor oggi Pacqua della parte meridionale del lago salata. Altrettanto misterioso & il porto megalitico di Ponapé nelle Ca- roline, Nan-Matal & una piccola Venezia sorta in mezz0 all’oceano. Gli indigeni’ non sostengono che siano stati i loro antenati a co- 16 struire quel porto, ma parlano dei Re Sole che regnavano sullisola ¢ mandavano battelli in terre lontane. Cos’era Nan-Matal? Proba- bilmente una vasta isola, inghiottita quasi completamente dalle acque nell'epoca in cui sorse il porto del lago Titicaca Gli indios Quechuss sostengono che ls coltivazione dei cereali bbe inizio vicino al lago Titicaca; ma ai giorni nostri il mais non eresce pitt a quelle altezze. Tutto questo ci lascia suppotre che un tempo la costa occidentale dell’America del sud avesse un livello pid alto, L'inabissamento dell'Atlantide potrebbe aver causato il sollevamento delle Ande. Leesploratore messicano José Garcia Payon trovd nella Cordi- aliera due capanne ricoperte di uno spesso strato di ghiaccio, Trac- ce di conchiglie indicavano, in quel punto, la presenza di una spiag- gia marittima sulla quale erano state costruite le due capanne, Co- spiega che siano state ritrovate a un’altezza di 6300 metri sul livello del mare? Parla Neit di Sais Se consideriamo la letteratura, la mitologia ¢ il folklore del’anti chitd, PAdlantide ci appare subito come una possibilita storica, 1 Timeo e il Crizia di Platone contengono una cronace dell’Atlan- tide attribuita a Solone, legislatore dell'antica Grecia, il quale com- ppl un vieggio in Egitto verso il 560 a.C. Liassemblea dei sacerdoti della dea Neit di Sais, protettrice delle scienze, riveld a Solone che tra Ie antiche carte in suo possesso ve nerano alcune, vecchie di miglisia d’anni, in cui si accennava a un continente oltre le Colonne 4'Ercole, inghiottito dalle acque verso i1 9560 a.C. Platone non commette lerrore di confondere I'Atlantide con I'A- rmetica: dice chiaramente che a ovest dell’Atlantide c'eta un secon- do continente, Parla poi di un oceano oltre lo stretto di Gibilterra e dice che il Mediterraneo “non & che un porto”. E in quell’oceano, TAdlantico, situa un'solecontinente pid vasta della Libia € d Asia Minore messe assieme Al centro dell’Adlantide, racconta Platone, cera una pianura v7 fertile protetta dai venti settentrionali da un'alta catena di monta- gne, In questa pianura regnava un clima subtropicale e gli abitanti potevano fare due raccolti all’snno. I! paese era ricco di mineral, metalli preziosi e prodotti agricoli. Vi fiorivano Vindustria, i mestieri e le scienze, Il paese era fiero dei suoi numerosi porti, canali e cantieri. Accennando ai rapporti ‘commerciali dell’Atlantide con ill mondo esterno, Platone ci sugge- tisce l'uso di navi capaci di attraversare l'oceano. Gli abitanti dell’Atlantide costruivano i loro edifici in piette r0s- se, bianche ¢ nere. Il tempio di Cleito e Posidone era decorato con ‘ornaménti d'or0; i muti erano dargento e Ja cinta che lo racchiude- va eta d’oro. In quel tempio i dieci re dell’Atlantide tenevano le Joro riunioni. Sempre secondo Platone I’esercito e la marina erano forti di 1.210.000 uomini, Prendendo per base questa cifra, si deve con- cludere che Vintera popolazione ammontava a diversi milioni, Du- ante Tultimo periodo della storia dell’Atlantide, dice Platone, Ja nazione era governata dai discendenti di Posidone. Poco prima della sua scomparsa questo impero imboced la via dellimperilismo onde crearsi delle colonie nel Mediterraneo. Sembra tuttavia, stando al racconto di Platone, che in epoca anteriore gli abitanti dell’Atlantide fossero saggi e affabili, “Tutto disprezzavano” sostiene il filosofo “tranne la virti.” Non si cura- vano del “possesso dell’oro e delle altte ricchezze, che apparivano loro come un fardello; non erano intosticati dal Jusso e la ricchezza non li privava della saggezza”. La gente dell’Atlantide metteva il cameratismo ¢ I'amicizia al di sopra di tutti i beni terreni. Chissi, forse 2 lecito dedurre, tenendo conto di questo disprezzo per la proprieta privata e di questa socievolezza, che gli abitanti di quel continente scomparso applicassero gia allora una forma di sociali- smo, In questo caso si spiegherebbe i] tipo di economia senza si- ‘stema monetario praticata dagli Inca, deto che il Peri era un fram- mento, com’e logico supporre, dell’Atlantide Secondo le Georgiche di Virgilio ¢ le Elegie di Tibullo, antica- mente la terra era possesso comune. II ricordo di una democrazia esistita un tempo nell’antica Grecia nell'antica Roma si perpetrava. nei Saturnali, feste durante le quali padroni e schiavi bevevano € 8B danzavano assieme per una giornata intera. Nell’Engidu, vecchio di cinguemila anni, e nel poema di Utz, i Sumeri lamentano la scom- parsa di una struttura sociale in cui’ “non cera né menzogna, né malattia, né vecchiaia” Platone parla della decadenza morale prodottasi tra gli abitanti dell’Atlantide quando Pavatizia ¢ Vegoismo preseto il sopravvento. Fu allora che Zeus, “accorgendosi che una razza superiore era cx- data tanto in basso” € che quel popolo “prendeva sconsideratamen- te le armi contro tutta Europa ¢ Asia”, si decise a infliggergli una punizione terrible. “Quegli uomini animati da uno spitito goer rieto sprofondarono sottoterra ¢ V'isola di Atlantide scomparve an- Prevedendo le reazioni scettiche dei suoi futuri lettori, Platone afferma che il suo racconto “pur suonando strano, corrisponde alla pura verita”. Ai giorni nostri la scienza non fa altro che confermarlo. Lesplorazione del letto dell’Atlantico ci rivela Tesistenza di una cresta che si estende da nord a sud in mezzo all'oceano, Le Azzorre potrebbero essere le cime pitt alte di quelle montagne sommerse che, secondo il racconto di Platone, proteggevano a piana centrale dai venti freddi del nord. E se nel Crizia si parla delle case costruite dagli abitanti dell'Atlantide con piette nere, bianche € rosse, que- st'affermazione 2 confermata dalla scoperta di terreni calcarei bian- chi ¢ di rocce vulcaniche nere ¢ rosse nelle Azzorre, ultimi resti dell’Atlantide, ‘Trattando il problema dell'Alantide non & superfluo ricordare 1a teoria della cosiddetta “spinta continentale” formulata dal profes- sor Alfred Wegener, in base alla quale 225 milioni di anni fa tutti i continenti erano uniti. I contorni delle Americhe ¢ quelli dell Eu- ropa e dell’Africa si inserivano gli uni negli altri Questa teoria non esclude la possibile esistenza dell’ Atlantide 12.000 anni fo, per Ia semplice ragione che la “spinta continentale” cccupd milioni di anni. All'epoca dello sprofondamento dell’Atlantide, 'Buropa ¢ I’Ametica erano pitt vicine di soli due chilometri. Nell’ocea- ro Atlantico c’era quindi tutto il posto per V’Atlantide, Un’altra teoria non deve essere trascurata. E opinione del profes- 1» sor Galanopoulos che l'Atlantide di Platone fosse identificabile con ThiraSantorino, Quest'isola del Mar Egeo sorse durante un som- movimento geologico intorno al 1400 a. C. Platone raccolse indirettamente Ia storia originale dell’ Atlantide da Solone, il grande statista e 'uomo pit ricco dellantica Grecia Secondo Solone, I’Atlantide scomparve 9000 anni prima del viag- ‘io che eali compl in Egitto, cio’ nel 9560 a. C. Il professor Galanopoulos, tuttavia, ritiene che Solone, Onassis, dell'antichita, non fece bene’i conti. “Non si trattava di 9000, ma i 900 anni” egli sostiene, © aggiungendo 900 al 560 a.C., la data del viaggio di Solone in Egitto, ottiene 1460 a.C., la data del ca- taclisma di Santorino, Ma tale equazione ha basi molto deboli. Platone sctive nel Timeo che “in quei tempi Atlantico era na- vigabile da un'isola posta a occidente dello stretto chiamato le Co. lone d'Ereole (Gibilterra). L'sola era pitt grande della Libia e del Medio Osiente”. Platone chiama I'Atlantico un “vero oceano”. E quello a cui allude non & certamente il mar Egeo. L’Atlantide di Piatone aveva un’estensione di circa 600.000 mi- alia quadrate, L’AtlantideSantorino di Galanopoulos ¢ grande solo 75 miglia quadrate. Platone scrive che in Atlantide c'erano dieci governatori, Ma come potevano esistere dieci province a Santorino? Le coniraddizioni sono fin troppo evidenti. E pit che probabile ‘che Platone ¢ Solone fossero pit: nel giusto di Galanopoulos. L’Atlantide e la scienza Le nozioni acquisite dalla scienza attuale confermano l’ipotesi che jin mezzo all’Adantico fosse esistito nel pussato un centro di civilta particolarmente evoluta. V. A. Obrutchev, membro dell’Accade- mia delle Scienze dell’U.R.SS., ritiene da molti anni che la leggen- da del’Atlantide “non sia né impossibile né inaccettabile dal punto i vista della geologia®, Di fatto ha avuto il coraggio di affermare che dei sondaggi effertuati nella parte settentrionale dell'oceano Atlantico “potrebbero rivelare, sotto le acque, la presenza di rovi- ne d’edifici e altri resti di una civilta antica” Il protessor N. Lednev, fisico e matematico moscovita, dopo 2» vent’anni di ricerche, 2 giunto alla conclusione che 1a favolosa ‘Atlantide non pud essere considerata un mito, Eli sostiene che documenti storici e monumenti culturali dell'antichitt dimostrano che PAtlantide era “un'immensa isola vasta centinaia di chilomett situata a ovest di Gibilterrat”, Un’altra esponente del mondo sci tifico sovietico, Ekaterina Hagemeister, scriveva nel 1955 che die- cimila 0 dodicimila anni fa le acque della Corrente del Golfo arti- ‘vavano fino all'oceano Artico e che Ia barriera dell’Atlantide le fece deviare verso sud. “L’Atlantide dunque spieghezebbe T'inizio dellera glaciale. E PAtlantide sarebbe responsabile della sua fine” afferma Ja scienziate. 1La Groelandia & coperta di uno strato di ghiaccio, dello spessore di 1600 metti circa, che non si scioglie mai. Eppure Ia Norvegis situata alla stessa latitudine, possiede d’estate una ricca vegetazione. Questo perché la Corrente del Golfo tempera il clima della Scandi- navia e del resto dell’Europa. Giustamente questa cotrente & defi nita il “riscaldamento centrale” del nostro continente. ‘Mentte procedeva a dei sondaggi sul letto dell’Atlantico equato- tiale, il battello svedese Albatross scopti, a una profondita di oltre 3219 metri, tracce di piante d’acqua dolce. Il professor Hans Pet- tersson, capo della spedizione, espresse il parere che in quel punto dovesse essere stata sommersa un’isola’. 1 foraminiferi sono piccolissimi animali marini testacei 0 protetti da una conchiglis. Si distinguono in due famiglie principali: le Globorotalia menardii e le Globorotalia truncatulinoides. La ptima famiglia, che si distingue per le spirali della conchiglia con anda mento verso sinistra, vive nelle acque calde. La seconda famiglia, con andamento delle spirali verso destra, vive tanto in acque calde quanto nelle acque fredde del’oceano. Queste due famiglie di ani- mali marini, dunque, possono costituire un indice del clima caldo freddo di un determinato ambiente. Tl foraminifero d'acqua calda non esiste assolutamente al di sopra della linea ideale che congiunge le Azzorte alle Canatie. foraminifero d'acqua fredda vive nel quadrilatero nord-est del- TAtlantico, La zona media dell’Atlantico, dall’Aftica occidentale all'America centrale, & popolata dalle Globorotalia menardii d'acqua calda. Ep- a pure, questa stessa famiglia ricompare nell'Atlantico equatorial id porta a pensare che i foraminiferi 'acqua calda si siano aperti un varco in una barriera in direzione est. Questa barriera non avrebbe potuto essere I’Atlantide? Le ricerche scientifiche condotte negli Stati Uniti dall'Osservato- tio Geologico Lamont hanno permesso di fare un'importante sco- perta fondata sulla distribuzione dei foraminif circa diecimila anni fa dovette prodursi sulla superficie delle acque atlantiche un riscaldamento improvviso. E quel che pitt conta, la trasformazione dei foraminiferi da famiglia d'acqua fredda in famiglia d'acqua calda non dovette darare pid d'un centineio d’anni. Come non trat- ne Ia conclusione che verso l’anno 8000 a. C. si produsse nell’Ocea- no Atlantico un cambiamento catastrofico di clima? ‘Durante un sondaggio sottomarino effettuato nel 1949 dalla So- cieti Geologica d’America, dal letto dell’Atlantico, a sud delle Az- zorre, fu ripescata una tonnellata di dischi di pietra. Tl loro dia- metro medio era di 15 centimetri e il loro spessore di 3,75 centi- metti. Al centro di questi dischi cera una strana cavita, tutta rugo- sa all’interno, mentre il resto era relativamente liscio. Questi “I scotti di mare”, dificili da identificare, non parvero comunque di formazione naturale. Secondo !'Osservatorio Geologico Lamont del- TUniversita di Columbia “Pattuale stato di litifeazione della pietra lascia supporre che la litificazione sia avvenuta in ambiente all’s aperta su un'isola in mezzo al mare, circa 12.000 anni fa‘”. Volendo stabilire V'epoca approssimativa dell’inabissamento del- T’Atlantide, non dobbiamo dimenticare che Vorigine della cascata del Niagara risale a 12.500 anni fa, Come pure & un dato di fatto che il sollevamento della Cordigliera a 5700 metri d’altezza si produsse circa 10.000 anni fa. Liuso del radiocarbonio nello stabilize la data d'origine dei di- hha dato risultati molto signifcativi. Un tempo cera nelle Grandi Bermude una vaste foresta di cedri, oggi completa. mente sommersa dalle acque. Un esame col carbonio-14 ci ha rivelato che 1a foresta scomparve dalla superficie circa 11.000 anni orsono, Analogamente si & potuto constatare che I’eti di un cumulo di fan- ‘go del lago Knockacran in Irlanda, appartenente all'ultimo strato di ghiaccio, era vecchio di 11,787 anni. Una foresta di abet! nei pressi 2 di Two Crecks, nel Wisconsin, fu distrutta dall'avanzata dei ghiac- ci circa 11,000 anni fa. E circa 10.800 anni fa nel nord della Ger- ‘mania delle betulle furono stadicate da blocchi di ghiaccio semoventi. Un esame al radiocarbonio ci dice che Ia civiltd di Gerico risale 6800 anni prima di Cristo. Eppure a Gerico sono state trovate delle riproduzioni artistiche in gesso di crani umani appartenenti ‘una razza egiziana molto progredita vissuta 8000 anni aC. Da tutti questi dati risulta che circa 11.000 0 12.000 anni f si verificd una penettazione minore di strati di ghiaccio. Dopo questa ultima avanzata del fronte dei ghiacci provenienti dal polo il clima si mitigd. Verso V'anno 8000 a.C., nell’era cosiddetta mesolitic, il fronte dei ghiacci si ritird, lasciando libere nuove terre per gli uuomini, gli animali e le piante. Ricapitolando, si pud dire che i climi assunsero i loro tratti ca- ratteristic attuali tra il 10,000 e 1'8000 a. C. L’Europa e America del Nord godetteto di un’atmosfera considerevolmente pitt tempe- rata che in precedence. La teoria secondo la quale l'irabissamento- dell’Atlantide avrebbe sbarrato l'accesso della Corrente calda del Golfo verso il nord spiegherebbe appunto questo cambiamento di lima, Ma contrariamente all’Europe, vasti territori dell’Asia erano de- stinati a subire un cambiamento di clima in senso opposto. Nel 1958 Iarcheologo russo V. A. Ranov scoptl nelle grotte del Pamir, a 4.200 metri d'altezza, delle pitture murali che forniscono un esempio dell'arte preistorica in uno det punti pid alti di tutto- il mondo, In particolare, nella grotta denominata Chakhta, ci sono dei disegni, realizzati con una pittura minerale rossa, che rappre- sentano un orso, un cinghiale € uno struzzo, tre snimali, insomma, che oggi non potrebbero assolutamente sopravvivere nelle tempera- ture artiche del Pamir. Una chiave per risolvere Venigma dell’eta di quelle pitture murali 2 stata trovata a Markansu, dove furono rinvenuti utensili e ceneri di abitanti preistorici. Le ceneri, in particolare, risultarono prove: rire da betulle e cedri che attualmente non potrebbero vivere in quella regione, Un esame col carbonio-14 consentl di stabilire che quelle ceneti avevano 9500 anni. L'improvviso abbassamento di temperatura nel Pamir, allora, potrebbe essersi verificato in seguito 2 un repentino inalzamento della crosta terrestre, conseguenza di uuno sconvolgimento geologico. In prossimitd del lago Sevan, sulle montagne dell’Armenia sovie- tica, ® stato rinvenuto un cranio di renna. Ebene, la presenza di questo animale di pianura tra le montagne del Caueaso meridiona- le & assolutamente inspiegabile. A meno che non si accetti per buo- zna Pipotesi che in quella zona anticamente si sia verifcato un catacli- sma geologico di proporzioni tali de trasformare una pianura in una vasta regione montuosa. E ben dificile che gli esperti accettino una ipotesi del genere, eppure si & stablito che quel cranio risale a 12.000 anni fa, data che coincide col presunto inabissamento del- VAtlantide. Un esame al carbonio-14 sullo scheletro di un mammut rinvenu- to nella parte settentrionale della Siberia dimostrd che quelle ossa ferano vecchie di 12,000 anni. In quell'epoca miglisia di mammut debbono essere morti improvvisamente, come sta a dimostrare il fatto che alcuni esemplari sono stati trovati ritti in piedi con del- Yerba nella gola e nello stomaco. E interessante nétare, d'altronde, che il mammut non era un ani- male polare. Se non fosse per il lungo pelame, la struttura e lo spes sore della sua pelle assomigliano a quelle dellelefante delle Indie tropicali. Inoltre, la pelle degli esemplari trovati congelati ® piena i patticelle di sangue rosso, prova evidente che dovettero morire soffocati dall’acqua o dal gas. Per secoli e secoli l'avorio ottenuto dalle spoglie dei mammut stato fatto oxgetto di commercio, Secondo Richard Lydekker, cir. cc 20,000 paia di zanne in perfetto stato furono vendute negli ulti ‘mi decenni prima del 1899: questo ci da un’idea approssimativa del gran numero di mammut congelati e dissotterrati. Occorre sotto- Iineate che soltanto Pavorio delle zane di animali uccisi di fresco © congelati si presta al taglio, mentre l'avorio esposto per Iungo tempo all’aria dopo che I'animale & morto si secca e diviene inutiliz- zabile, Decine di migliaia di mammut sono stati scoperti nelle re- gioni settenttionali dell’America e dell’Asia. E poiché per ill com- ‘mercio si usava soltanto lavorio di mammut della miglior qualita, 2 evidente che gli esemplari ritrovati dovevano tutti essere petti di morte improvvisa. Secondo i calcoli del professor Frank C. Hibben, soltanto nel- America del Nord dehlbona essere perit, alla fine dellere glaciale, quaranta_milioni di animali. “Fu una morte catastrofica” serive Hibben “che non ris di vita umana, Fu il leggendatio Diluvio a cancellare dall'America del Nord la raza umana? ‘Accettands questa ipotesi, Je cifte della popolazione mondiale assumono particolare importanza. 2000 anni fa la popolazione com- plessiva delle due Americhe raggiungeva appena i dieci milion Nella stessa epoca gli abitanti dell’Africa si aggiravano sui ventisei milioni, quelli dell'Europa sui trenta milioni e quelli dellAsia sui centotrentatré milioni. Queste cifse indicano che il bacino atlanti- -

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