te stessa e di noi.

Se mantieni scrupolosamente
il segreto, puoi salvare dalla catastrofe
imminente te stessa, la tua casa, lo sposo e
questo nostro bambino. Quelle donne perfide
che non ti è concesso chiamare sorelle, dal
momento che con il loro mortalissimo odio
hanno calpestato i vincoli di sangue, non dovrai
né vederle né ascoltarle mentre, alla maniera
delle Sirene12, faranno risuonare le rocce della
loro voce sporgendosi dalla rupe.»

Psiche parlò, facendo un discorso

spezzettato, soffocato dai singhiozzi e dalle
lacrime: «Da tempo, ormai, mi sembra, hai
potuto sperimentare quanto io sia fedele e di
poche parole; ora avrai anche modo di provare
quanto il mio animo sia fermo di propositi.
Solamente, devi ordinare ancora una volta al
nostro Zefiro che si metta a mia disposizione e
consentire che al posto della tua immagine
sacrosanta che mi viene negata io possa almeno
rivedere quella delle mie sorelle. Te ne prego
12
II riferimento è all'Odissea, in cui le Sirene sono presenti come degli
esseri mostruosi con il corpo metà di donna e metà di uccello, che con il
loro melodiosissimo canto tentano di sedurre i marinai per trarli in
rovina.