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Parrocchia S. Eustachio, via Quintino Di Vona, Pastena-Salerno Centralino: 089 334484 redazione@parrocchiasanteustachio.

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Anno 1 – Numero 2
Dicembre 2020

Natale:
la passione
di Dio per l’uomo!
Un Natale diverso, ma, in fondo,
ogni Natale deve essere diverso, sebbene
con la sola ed unica certezza: l'amore del
Dio bambino.
Quest’anno è diverso per le condizioni par- Quest’anno, la Santa Messa della notte di Natale
ticolari che viviamo. Perseguitati dal Covid, è fissata alle ore 20:00.
sembrerebbe che siamo costretti a vivere nel Il 25 dicembre, le Sante Messe seguono l’orario
“fort apache” della nostra vita. (p. 2) domenicale: ore 8:30, 10:00, 11:30 e 18:00.
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Natale: la passione di Dio per l’uomo!


Un Natale diverso, ma, in fondo, ogni Natale deve essere diverso,
sebbene con la sola ed unica certezza: l'amore del Dio bambino.
Quest’anno è diverso per le condizioni particolari che viviamo. Persegui-
tati dal Covid, sembrerebbe che siamo costretti a vivere nel “fort apache”
della nostra vita. Una sorta di dorata solitudine, contraddizione che de-
molisce la dimensione propria del Natale. Pertanto, anche se le condizioni
ambientali non sono favorevoli, noi desideriamo vivere il Natale nella di-
mensione giusta: amore verso Dio e amore verso gli altri. La prigione a cui
siamo sottoposti, non deve farci demordere dalla certezza che Dio non è
il Signore della solitudine ma è l’Emanuele, il Dio con noi e noi con gli altri.
La tentazione del rinchiudersi è dietro l’angolo, ma la certezza che
noi siamo gli uomini dell’amore, del prossimo, della vicinanza, è tanto più
forte da superare questa pericolosa tentazione. Guardare la storia con gli
occhi di Dio, significa discendere dalle proprie paure per incontrare. Un
incontro non fisico, ma che passa attraverso la strada dell’amore. Il di-
stanziamento sociale non ci appartiene, quello fisico certamente sì in que-
sto periodo, perché è innegabile che la brutta bestia del virus miete vit-
time e infonde timore. Ricordiamo che Gesù, scegliendo di entrare nel mondo, ha perseguito i canoni della po-
vertà e dell’accoglienza anche dei malfattori, dei delinquenti; infatti i primi ad essere destinatari del messaggio
di Gesù sono stati i pastori, che certo non erano stinchi di santi.
Un Natale diverso dunque; per tutti noi, l’occasione per depurarlo da incrostazioni, da inutili orpelli che ne
hanno fatto smarrire il senso autentico. Insomma una potatura di rami secchi, che spesso hanno occultato il
senso profondo di questa festa.
Il nastro che confeziona il prossimo Natale sarà, ancor più di sempre, la certezza che Gesù continua a
nascere, a portare all’uomo un messaggio di pace, che non è sinonimo di indifferenza, ma di una mobilitazione,
per creare un mondo pieno di gioia, quella gioia che nasce dall’essere inginocchiato davanti al Dio bambino e
ad agni uomo, particolarmente all'uomo fragile.
A nome, anche, di don Roberto, don Alfonso e del diacono Peppe auguri di un Natale diverso: profondo, sem-
plice, sereno. Buon Natale!
Don Nello
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AT T E N D E R E: i n f i n i t o d e l v e r b o
A M A R E … (don T. Bello)
AVVENTO, tempo di attesa, nonché di spe-
ranza… Questo il tempo che andiamo a vivere; sicu-
ramente quest’anno sarà un Natale più essenziale e
spirituale, rivolto alla riflessione e alla consapevo-
lezza che ogni giorno è un dono e va vissuto nella sua
interezza. Come le nostre case e le strade cambiano
il loro look, anche nelle chiese osserviamo muta-
menti nell’addobbare il presbiterio. Notiamo l’al-
tare vestito di un colore insolito: “MORELLO”, co-
lore che indica l’attesa, la speranza, non il viola della
penitenza che vedremo in Quaresima. Altro segno
particolare che caratterizza l’Avvento è la corona con
le quattro candele, ciascuna con un significato pro-
prio. La prima è la candela della speranza, la se-
conda è quella della pace, la terza della gioia, la
quarta dell’amore. Ed allora che la luce delle candele
sia luce ai nostri passi e trasformi il cuore di tutti in
un cuore di carne per trovarci pronti ad accogliere
con gioia la “Nuova Nascita”. Buona attesa
nell’AMORE del Dio Bambino…
Il Gruppo Liturgico

Camminiamo “cantando” incontro al Signore


Avvento, tempo di attesa e di speranza! Infatti
è proprio la Speranza, in questo anno particolare
che stiamo vivendo a causa della pandemia, a con-
durci nel cammino verso il Natale. Noi cantori e
strumentisti dei Cori parrocchiali cerchiamo di con-
tribuire con la musica e il canto a preparare il cuore
di ciascuno ad accogliere “Gesù”, il dono più pre-
zioso che Dio ha fatto all’umanità. Consapevoli che il
canto non è un mero elemento ornamentale ma che
è parte integrante della liturgia, ci impegniamo a
scegliere con cura i canti da eseguire tenendo conto
delle indicazioni del nuovo Messale Romano, del
tempo liturgico in corso, nonché della fruibilità dei
canti da parte dell’assemblea, per cui si cerca di pri-
vilegiare canti maggiormente conosciuti. I Cori, anche se in forma ridotta e nel rispetto delle
nuove disposizioni emanate da S.E. Mons. Bellandi,
a turno animano tutte le celebrazioni liturgiche domeni-
cali e festive nonché Novene e Adorazione eucaristica.
Questo è un Natale diverso, ma pur sempre un Na-
tale, e noi vogliamo renderlo più bello e solenne con
canti tradizionali che hanno il potere di riportare ognuno
di noi in uno stato d’animo predisposto a ricevere tutta
la meraviglia di questa festa tanto amata da grandi e pic-
cini. Anche tu, se vuoi, puoi unirti a noi e offrire il tuo
canto di lode al Signore. Il canto è preghiera e, come dice
S. Agostino, “chi canta prega due volte”.
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MARIA NEL PRESEPE


Il presepe rappresenta la nascita di Gesù, ma vi andarle incontro, le si inchinò, poi si risedette sul trono
è un carico di motivazione teologica. Tutto corrisponde e fece collocare un trono per sua madre. Questa gli se-
a simboli e significati. Ci fermeremo, come LEGIO dette alla sua destra” (1 RE 2,19).
MARIAE, che vive sotto l’egida della Madonna, sulla La parte sinistra della chiesa, guardando l’altare, è nota
collocazione della Vergine Maria nel presepe. come il “lato del Vangelo”. “In cornu Evangelii”, è
In tutti i presepi la Madonna è disposta alla destra di quindi Maria a sinistra ed è considerata biblicamente la
Gesù, a sinistra guardandola di “nuova Eva” con il suo incarico
fronte. Tante sono le motiva- principale nella Storia della Sal-
zioni. Una si radica nella tradi- vezza.
zione ebraica: la Vergine Maria Insomma, come ha affermato
è la Regina Madre. PIO X “Gesù siede alla destra
Nel passato del popolo della Maestà divina nell’altezza
d’Israele, la Regina Madre era dei cieli e Maria siede Regina
sempre posta alla destra del Re, alla destra di Suo Figlio, rifugio
così come riportato nelle Sacre così sicuro e ausilio così fe-
Scritture nel primo Libro dei dele…” Auguri.
Re: “Betsabea si presentò al re LEGIO MARIAE
Salomone… Il re si alzò per

La “statuina” di San Giuseppe


Chi era San Giuseppe, figura che troviamo in
ogni presepe? Dai Vangeli sappiamo che: era della stirpe
del re Davide, era un uomo giusto ed era un carpen-
tiere/falegname. Sembra verosimile che al matrimonio
con Maria abbia avuto intorno ai 18 anni, mentre la sua
sposa 14/15. La tradizione di presentare la figura di Giu-
seppe come un anziano risale al racconto apocrifo del
Protovangelo di Giacomo, il cui intento era duplice: da
un lato intendeva presentare Giuseppe più come un tu-
tore che come un come vero sposo, dall’altro cercava di
spiegare la perpetua verginità di Maria.
L’iconografia cristiana occidentale partendo pro-
prio dagli apocrifi ha iniziato a presentarci quasi sempre
Giuseppe vestito con un abito viola o verde avvolto in un
manto giallo o marroncino. L’arte, si sa, ha un linguag-
gio evocativo, didattico e con questi colori spenti, terrei
è come se volesse ricordare all’uomo la sua transitorietà;
a controbilanciare ciò interviene la cosiddetta “mazza
fiorita” cioè un bastone raggrinzito che improvvisamente
fiorisce. Questo “straordinario” sbocciare di fiori – nel
linguaggio evocativo dell’arte – ricorda all’uomo che di-
cendo sì con fede al progetto di Dio, inesorabilmente ci
si apre a un destino di eternità.
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Uno sconosciuto nel Presepe


Così è stato definito: il Grande Sconosciuto… Sapevate che per secoli i cristiani hanno dimen-
ticato di inserirlo nei loro bei presepi? Eppure è stato proprio Lui a dare l’impulso a tutta la vicenda!
Lc 1,35: “… scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo… e Colui che
nascerà sarà Figlio di Dio!”. Sempre Lui aveva plasmato il cuore di Maria e l’aveva modellato fin dalla
sua fanciullezza per aprirlo al suo totale “fiat”. E ancora Lui suscitò in lei il desiderio di correre da
Elisabetta per portarle l’annuncio dell’imminente nascita dell’Emmanuele e per mettersi umilmente a
servizio dell’anziana cugina. E chi suscitò nel cuore dei pastori il desiderio di andare ad adorare il
Bambino? O chi illuminò la strada e guidò i Re Magi fino alla grotta? Potremmo continuare ancora a
lungo… Ma ci preme chiudere con i nostri auguri: che questo Natale sia per noi l’occasione per cono-
scere la Potenza d’Amore, Colui che suscita nei cuori l’abbandono nella fede, la gioia del servizio, la
Vita nuova: lo Spirito Santo! E che possa operare in noi le meraviglie che ha operato in tutti coloro
che hanno saputo fargli spazio nel “presepe” del proprio cuore. Buon Natale!
Il PdS del gruppo RnS “Carovana di Dio”
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Non rinunciamo
alla gioia del Natale
Il Natale è la festa cri- per essere pronti ad acco-
stiana che tutti noi, grandi e gliere Gesù. “Dare il meglio
piccoli, attendiamo con di sé” nelle azioni quoti-
gioia. Quest’anno il Natale diane. “Solidarietà” nella
sarà un po’ diverso dal solito, condivisione. “Collaborare
ma l’attesa della festa e la con semplicità” prendendo
speranza della nascita del Fi- esempio da Maria che con il
glio di Dio ci danno la forza suo Sì è diventata la madre
di affrontare serenamente del Salvatore. Ciò che il Si-
questo momento. Per aiutare gnore ci chiede in questo mo-
i bambini a vivere in modo mento è proprio la capacità di
creativo il vangelo delle do- ritrovare la gioia nei piccoli
meniche di Avvento abbiamo gesti personali, familiari e
consegnato a ciascuno di essi comunitari, pertanto acco-
un presepe da completare con immagini e parole che gliamo con lo stesso stupore l’annuncio festoso dell’an-
esprimono i veri valori del Natale. Ogni domenica, gelo “è nato per voi un Salvatore, che è il Messia,
inoltre, abbiamo chiesto loro di prendersi un piccolo il Signore”.
impegno settimanale: “Allenamento nella preghiera” Gruppo catechisti

INTERNET AL TEMPO DEL COVID 19: È STATO UN BENE


OPPURE UN MALE PER LA FAMIGLIA?
Non era mai successo, nell’era moderna, mente deve rimanere fisico, ma MAI sociale!
(da quando internet è diffuso) di vivere una condizione Noi del gruppo famiglia, in questo modo, avvalendoci
di isolamento come quella di questi ultimi mesi. di una piattaforma di riferimento, non abbiamo rinun-
La pandemia globale ci sta abituando ad una forma ciato al piacere dello stare insieme; così, ogni sabato,
di quotidianità completamente diversa! abbiamo sostituito alla solita uscita tra amici la condi-
Il Covid-19 ci ha imposto di ritornare visione via schermo di argomenti di vita vissuta, di
a vivere pienamente la nostra casa e fede, di esperienze personali.
la nostra famiglia, ritrovando molto Le persone, comunque, hanno necessità di in-
tempo libero e riscoprendo anche contrarsi fisicamente; le emozioni devono essere con-
l’enorme ruolo che gioca la divise dal vivo, con un ab-
rete nelle nostre vite. braccio o un bacio.
Al tempo del coronavirus, In mancanza, internet è uno
internet ci fa sperimentare strumento e come tale va
anche una “insaziabile vo- usato con intelligenza e
glia di cultura” e per for- cautela, prima e dopo il co-
tuna sono nate tante piatta- ronavirus; soltanto così può
forme volte a ridurre le di- semplificare la nostra vita,
stanze interpersonali, fa- senza diventarne schiavi.
cendoci sentire vicini, an- Ed allora, diciamolo ad alta
che se distanti: il distacco, voce, meno male che
infatti, al momento sicura- Habemus Internet!
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6 g e n n a i o : ordinazione
diaconale di

Stefano Pesce
In occasione della prossima ordinazione diaco- nel corso dei secoli, aveva conosciuto un lento declino.
nale del nostro accolito Stefano - il 6 gennaio 2021, alle Il documento conciliare descrive tale ministero con la
ore 18:00, Epifania, nella parrocchia di Santa Maria a triade “diaconía della liturgia, della predicazione e
mare, Mercatello - può essere importante conoscere me- della carità”, con cui serve “il popolo di Dio, in comu-
glio la figura del diacono e comprenderne il ruolo nione col vescovo e con il suo presbiterio”.
nell’ambito di una comunità parrocchiale. Pertanto il diacono, che ha una propria veste liturgica
Il diaconato è un grado del sacramento dell’Ordine; gli (la dalmatica), può amministrare il battesimo, conser-
altri due sono il presbiterato e l’episcopato. Può costi- vare e distribuire l’Eucaristia, benedire il matrimonio,
tuire una tappa intermedia verso il sacerdozio (diaco- portare il viatico ai moribondi, leggere la Sacra Scrit-
nato transeunte) o rimanere un ruolo di “servizio” nella tura ai fedeli, istruire ed esortare il popolo, presiedere
vita liturgica e pastorale e nelle opere sociali e caritative al culto e alla preghiera dei fedeli, amministrare i sa-
(diaconato permanente). cramentali (le benedizioni, ad esempio), presiedere al
Il Concilio Vaticano II (Lumen Gentium 29) ha ridato di- rito funebre e alla sepoltura, oltre a dedicarsi, rispon-
gnità al servizio del diacono nella Chiesa, già documen- dendo alla sua missione di servizio, alla carità e all’as-
tato (Atti 6,1-7) fin dai tempi degli apostoli, ma che, sistenza.
Paola Pedullà
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La storia della chiesa di Sant’Eustachio


Nel 985, nella periferia orientale di Salerno, nasce la chiesa di S. Eustachio in Pastena, la data è ricavata dal
documento del codice diplomatico Cavense.
In un documento successivo, ovvero del 999, si narra che Giovanni II offre la sua corte di Luciniano alla chiesa di
Santa Maria de Domno facendo sì che nel documento 1025 fosse citata come Chiesa Santa Maria de Domno.
Il nome parrocchiale ricompare sia nel 1086, quando Sicone, un nobile salernitano, fa una donazione alla chiesa di
alcune terre, e anche nel 1164, quando era appartenente all’Abbadia di Cava dei Tirreni, dalla quale susseguiva la
chiesa di Domno.
La chiesa definisce la sua identità di parrocchia solo in una bolla del 1529 e in una lettera del 1563.
Elementi architettonici e decorativi basandosi sui documenti attualmente in possesso, non è possibile ritrovare una
descrizione ben precisa della chiesa di S. Eustachio.
La facciata lineare è composta da due finti contrafforti che giungono fino al timpano. Il portale e il finestrone sono
di pietra dura. Sul lato destro esterno vi è un corpo aggiunto di sostenimento ed il campanile svetta con due aperture.
Attraverso il portale ligneo si accede alla chiesa e si ha la visione globale con stucchi riproducenti ghirlande e stelle.
Sulla controfacciata del portale d’ingresso vi è il coro, chiuso da una balaustra lignea decorata con pannelli realizzati
da un artigiano locale. L’organo è stato parzialmente restaurato e al più presto tornerà in sede.
Sul retro del portale d’ingresso è situata un’acquasantiera.
All’interno della chiesa vi sono varie statue e dipinti, realizzati in fogge ed epoche diverse.
Sul fianco destro della navata s’incontra una prima cappella dove è situata anche una tela raffigurante S. Antonio,
racchiusa in una cornice dorata. Alla prima cappella segue una nicchia sovrastante un altare marmoreo. La nicchia
accoglie la statua in legno di S. Eustachio. La seconda cappella di destra è la tela raffigurante la presentazione di
Gesù al tempio; segue poi una parete nuda, nella quale sono inserite due lapidi.
A questo punto s’incontra l’arco trionfale, che fa da cornice all’altare maggiore; sovrasta l’altare una tela
raffigurante la Madonna del Carmelo, con S. Matteo.
Sul lato destro si trova una vaschetta sacrale in marmo, poco sopra sono disposti tre angeli e rami fioriti.
Sul lato sinistro dell’altare maggiore si apre una nicchia utilizzata per conservare le ampolle contenenti l’olio santo.
Sottostante vi è una piccola acquasantiera.
In questo spazio è stata sistemata una vetrata per mostrare gli scavi archeologici effettuati.
Il lato sinistro della navata risulta meno ricco. Alla prima parete segue una cappella contenente un Cristo deposto,
mentre al di sopra vi è una tela raffigurante la vergine assunta in cielo tra S. Eustachio. Nella nicchia è affisso un
quadro della madonna di Pompei, segue una cappella priva di un altare al qui posto è stato situato un confessionale
ligneo. Sovrasta il confessionale una tela che raffigura la Madonna con un bambino e S. Giuseppe; a sinistra, S.
Elisabetta con S. Giovannino e S. Zaccaria. Nella parte inferiore S. Lucia e un altro santo non identificabili.
Interessanti nella chiesa sono il fonte battesimale e le piastrelle restanti della pavimentazione originaria.
In sacrestia sono infine presenti due sculture raffiguranti S. Giuseppe e la Madonna con bambino ed una terza scul-
tura raffigurante Cristo risorto.
Alla antica chiesa afferisce anche un salone e una piccola casa canonica, che attualmente sono destinate alle attività
parrocchiali, che ormai necessitano di un intervento urgente e massiccio per renderle adeguate ad accogliere le
iniziative pastorali.
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Progetto esecutivo dei lavori


Finalmente si dà corso ai lavori presso la ex casa canonica della chiesa antica; dopo circa un anno dalla
presentazione del progetto preliminare dei lavori necessari al recupero degli ambienti abbiamo avuto l’autorizzazione
a procedere con le opere di ristrutturazione, finanziate dalla Conferenza Episcopale Italiana. Un vivo ringraziamento
all’Arcivescovo Bellandi, al direttore don Antonio Pisani e all’architetto De Chiara. È stato un lungo lavoro e un
estenuante impegno da parte dei sacerdoti, coadiuvati dai tecnici che hanno preso a cuore il problema, ing. Morello
e arch. Loria.
Finalmente si pone rimedio alla situazione di degrado che per troppi anni ha trascinato la struttura verso un
lento logorio. Questo intervento che si mette in campo farà in modo che gli ambienti che si andranno a creare ver-
ranno messi a disposizione dell’intera comunità parrocchiale per svolgere le varie attività magisteriali e aggregative.
Verranno recuperati e riattivati gli ambienti sia a piano terra che al primo piano.
In particolare quindi, la creazione di servizi igienici per disabili, il rifacimento degli impianti idrici sanitari, nonché
quelli elettrici ed elettronici, unitamente alla realizzazione di idoneo impianto termico, eliminando gli annosi pro-
blemi di infiltrazione a cui da tempo la ex casa canonica è soggetta.
Anche gli infissi esterni andranno rifatti perché si presentano in forte stato di degrado.
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ECCO IL NOSTRO “SÌ”

Dicembre!!! Mese dell'attesa, mese del compimento.


Il Mistero s'incarna; Dio diventa uomo e viene ad abitare fra
gli uomini. Il Padre dona suo Figlio per la salvezza
dell'umanità…
Con l'inizio del nuovo anno liturgico anche l'Azione Cattolica
riceve il suo dono: "la Tessera di Adesione all’Associazione".
Un appuntamento che vede ogni anno noi tesserati pronti a
confermare, con rinnovato entusiasmo, la nostra appartenenza
all’A.C. sotto lo sguardo amorevole di Maria. Il rinnovo
dell'"Eccomi" nel giorno dell'Immacolata è accettare senza ri-
serve il progetto di Dio, mettersi al servizio della Chiesa, del
prossimo, portare il Vangelo ai fratelli e sorelle amati dal Si-
gnore, non solo a parole ma con la testimonianza di vita, se-
guendo la strada dell'amore che Gesù Cristo è venuto a trac-
ciare per ognuno di noi. L'Azione Cattolica forte del proprio
"SÌ", è presente con la preghiera, con le opere di carità, con la
partecipazione e il discernimento. Viviamo intensamente que-
sta attesa preparando il nostro cuore a ricevere il dono di Gesù.
Buon Natale!

Il decoro che fa luce


Siamo tutti in attesa, attesa di tempi mi-
gliori… Il gruppo decoro chiesa quest'anno do-
vrà fare a meno del mercatino di Natale. Infatti
non splenderà con i suoi magnifici manufatti
che parlano di una comunità che si stringe in-
torno a tavoloni su cui preparare palline, albe-
relli e biancheria natalizia, dando campo libero
alla fantasia di simpatiche signore che dedicano
parte del loro tempo alla vita di parrocchia. In
questo tempo ci si dedica maggiormente, come
un po' tutti, alla riflessione, all’introspezione,
alla preghiera. Il decoro continua il suo servizio
umile e discreto di “servo di tutti” e gioisce nella
preparazione attenta e meticolosa di tutto ciò
che riguarda il presbiterio e le sue suppellettili.
Tante volontarie si aprono all’acco-
glienza per poter offrire il proprio servizio
quanto più preciso possibile con tutto l’amore
dovuto al nostro Dio Bambino che, tra qualche
giorno, vedremo rinascere nella sua culletta po-
sta ai piedi dell’altare.
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Teatro: continuano i lavori


Questo tempo di obbligata chiusura del
nostro teatro, ci ha particolarmente impegnati
nell’organizzare meglio gli spazi e le attrezzature
per poter offrire, alla riapertura, un’accoglienza
ancora più calda. Abbiamo pensato, infatti, di rea-
lizzare un punto ristoro all’ingresso del nostro
teatro “Annabella Schiavone”, che dia sicura-
mente lustro ad esso ma, soprattutto, che sia spe-
ranza del ritrovarci presto e trattenerci insieme.
Accanto al punto ristoro, abbiamo completato il
nostro impianto luci e suono con attrezzature di
ultima generazione, così da poter offrire un ser-
vice all’altezza di spettacoli di ogni genere. La pas-
sione per l’arte e la cultura impongono un
grado di vita alto e intenso, tanto da spingere le
nostre forze verso questa direzione. I lavori sono
ancora in fieri, ma l’entusiasmo che ci appartiene
e ci accomuna ci lascia sperare che questo sia il
nostro regalo di Natale per la comunità, cioè il
buon auspicio di poter condividere nuovamente
la prossima stagione teatrale e con essa tante al-
tre iniziative che coinvolgano giovani, meno gio-
vani e tanto altro…
Vi aspettiamo!

Auguri a Francescone
buon Natale e…
buona salute.
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Ehilà,
che piacere ritrovarci tutti insieme, anche se solo con lo spirito che ci unisce!
Il nostro entusiasmo non è diminuito anzi cresce perché non vediamo l’ora di avviare le attività che vi abbiamo
raccontato!
Cominciamo con “il presepe” (diorama), a partire da quest’anno, grazie al contributo di don Roberto, il presepe che
ognuno di voi porta nel cuore durante le feste natalizie, verrà ampliato durante l’intero arco dell’anno grazie
ai contributi creativi di tutti.
Seguiranno corsi di pittura dell’accademia Graziano che coloreranno i momenti grigi e proseguiranno con tante
altre attività che avete iniziato a conoscere a partire dal teatro, che si arricchirà di spettacoli importanti e corsi
per imparare la recitazione.
Non abbiamo dimenticato la melodia del coro e degli strumenti musicali che accompagneranno tutti i momenti
liturgici, ma anche quelli goliardici, con la possibilità di aggregare tanti giovani e non.
Ovviamente dietro esiste anche un mondo tecnico che gestiamo autonomamente e che ci piacerebbe mostrarvi,
tra cui la regia audio-video e le attività al computer.
Per noi anche un banale pezzo di carta ha un valore, lo dimostrano “il giornalino” e “gli origami”!
Ma se guardate in alto, vedrete il modellismo dinamico: i “droni”.
Guardando invece verso il cielo, potrete osservare le stelle attraverso il CANA (Centro Astronomico Neil Armstrong);
e che dire dello sport che farà tanto bene a tutti?
“Comunicare” è bellissimo e si può fare in tanti modi!

Ti aspettiamo per aiutarti ad amplificare le tue potenzialità.


Te lo dice il gruppo “COMUNICAZIONE”!

Vi aspettiamo!
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È una nuvola? Ho gli occhiali appannati?


No, è una cometa!
Il cielo è un gigantesco contenitore di meravi- si sono staccati. Per questo motivo noi osserviamo la
glie, tra i tanti oggetti astronomici che abbiamo sentito famosa “coda”. Non sempre, però, le nostre amiche
nominare nei film, nella televisione e nei giochi, uno dei ghiacciate riescono a sopravvivere all’avvicinamento
più suggestivi è rappresentato dalle comete. drastico verso il Sole: spesso succede che, al perielio,
Sono asteroidi composti per la maggior parte di ghiaccio. la cometa non sopravvive e si sublima completamente,
Dovete pensare ad una cometa come ad una gigantesca distruggendosi senza permettere al nucleo di prose-
palla di neve che vaga nel Sistema Solare, arrivando tal- guire la sua orbita e di lasciare dietro di sé la scia.
volta al punto della sua orbita più vicino al Sole (il co- Quest’anno abbiamo avuto la fortuna di ammirare la
siddetto perielio). Quando la nostra palla di neve com- famosa NEOWISE, un’incantevole cometa che con la
posta di rocce, ghiaccio e gas congelati si avvicina sua lunga scia ha inaugurato l’inizio del mese di ago-
troppo al Sole è costretta a subire il destino che toccò alle sto. Gaetano Scuoppo, socio storico del Centro Astro-
“ali di Icaro”. nomico “Neil Armstrong” (C.A.N.A.) di Salerno, ha
A differenza della cera, però, i componenti della cometa immortalato la cometa NEOWISE.
“sublimano” (ovvero, passano dallo stato solido diretta- Questa foto è stata scattata proprio nel retro della
mente a quello gassoso) e si disperdono nello spazio ri- Parrocchia S. Eustachio, sede del progetto culturale
manendo indietro rispetto al nucleo della cometa da dove di cui potete leggere in questo giornalino.

Cosa aspettate a farci visita?


Non limitatevi a sognare le stelle, vivetele con noi!
Il Centro Astronomico “Neil
Armstrong” di Salerno è attivo in
città e provincia dal 1982, anno
della sua fondazione. Da allora, ab-
biamo portato la conoscenza delle
stelle e dell’astronautica a tutti.
Nonostante il difficile momento
storico e le pregresse esperienze,
non riteniamo assolutamente che la
nostra missione sia conclusa. Con-
tinueremo a divulgare, facendo del
nostro meglio. Ci trovate alla Par-
rocchia Sant’Eustachio, Via
Quintino di Vona snc, per un caffè
ed una sbirciata al telescopio!
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Vieni a giocare con noi, facciamo origami.


Cosa è l’origami?
Soltanto “carta”, piegata senza tagli né colla.

In origami si può riprodurre tutto


(o quasi tutto), ecco “il presepe”.
Tutti i pezzi sono fogli unici (quadrati o
rettangolari) senza tagli né colla. Anche
la Madonna e il suo Santo Bambino è un
solo foglio di carta, come pure la palma e
tutti gli altri pezzi. L’ideatore del presepe
è l’artista Pasquale D’Auria che lo pre-
senterà ad una mostra di origami a Rimini
dopo averlo ultimato con i nostri ragazzi
qui post Covid! Nel frattempo D’Auria si
sta dedicando ai modelli da esporre nella
mostra “Maestri italiani”.
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La semplicità di una stalla espressa


con una tecnica pittorica
Cari Ragazzi,

abbiamo deciso di mostrarvi una tecnica di disegno a matita che potrete venire a sperimentare presso il nostro
oratorio S. Eustachio appena ritorneremo alla normalità!
Ciò lo facciamo riportando i tratti salienti del Presepio coralmente allestito quest’anno, dentro la chiesa, da alcuni
giovani della parrocchia, sotto la supervisione del nostro Vicario don Roberto.
Trattasi perciò di un semplice bozzetto, volutamente incompleto, che lascia la sensazione di rustico,
senza privilegiare la componente estetica. “I tratti” ed i colori sono stati applicati molto delicatamente, lasciando
alcune parti del bozzetto sospese, da completare.
Un disegno per quanto possa apparire complesso, può essere suddiviso in blocchi geometrici più piccoli
che ne riducono la complessità; e proprio queste tecniche saremo lieti d’illustrarvele appena le attività oratoriali
riprenderanno.
Per ora, siamo lieti di augurare a tutti gli artisti… consapevoli e non, il nostro affettuoso
Buon Natale!

Se Tu che leggi sei curioso ed ami il bello, e ti piacerebbe scoprire i sentimenti che potresti suscitare
in chi poi “ti guarderà”, vieni a provare a disegnare e colorare la tua gioia di vivere, “parlando” con immagini
e colori.
Troverai ad accoglierti alcuni “ragazzi” un po’ più cresciuti, che hanno appreso tale meraviglia presso
La Bottega del Maestro di pittura e di vita Raffaele Graziano.
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Il modellismo” oltre ad essere un hobby è una vera e propria arte che sposa creatività e ingegno!
Il cocktail è così accattivante da tenere impegnati giovani ed anziani al punto d’abbattere qualsiasi barriera sociale
in favore della creazione di gruppi.
Il modellismo può essere “statico” se gli oggetti sono immobili e “dinamico” se gli oggetti sono mobili.
Il “modellismo statico” tipicamente comprende riproduzioni in scala della realtà destinate ad esposizione,
quindi oggetti da tenere fermi!
Il “modellismo dinamico” è un’evoluzione dello statico perché lo rende “vivo”.
Per esempio, se ad un modello in scala di: un’automobile, una barca, un trenino, un aeromodello, etc., aggiungiamo
parti elettriche ed elettroniche, potremmo farli muovere ed anche volare con un telecomando!
Nel modellismo è possibile anche creare delle scene realistiche, basta pensare al caso dei diorami.
Quindi si comprende che nel modellismo è possibile coinvolgere molte discipline che possono interagire tra loro;
provate a pensare al “presepe” (diorama) a cui aggiungiamo la fontanella con il getto d’acqua, le luci che si accen-
dono e si spengono, il pastore che si muove, in sostanza arte e tecnologia!
Ognuna di queste materie costringe indirettamente i suoi appassionati a studiare stando lontani dalla pigrizia!
Studiando e sperimentando sul campo si fa teoria e pratica e non ci si sazia mai!

Qui sotto potete ammirare alcuni momenti goliardici in compagnia dei “droni”.
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