A.A. 2016/2017
Esercizi svolti sulla trasformata di Fourier
Marco Bramanti
Politecnico di Milano
December 15, 2016
Esercizi
A. Esercizi sul calcolo di trasformate
1
(Suggerimento per il calcolo di fb in (b) ; (d) e (h): usare la formula per il calcolo
di F ( 2 ixf (x))).
Fx (f (x + y)) ( ) = e2 iy
fb( ) ; (1)
che sarà utile in questo esercizio, e tenendo conto di quanto studiato nella
risoluzione dell’equazione del calore in Rn , si risolva mediante trasformata di
Fourier il problema di Cauchy per l’equazione di di¤usione, trasporto e reazione
in Rn :
ut D u + v ru + u = 0
u (x; 0) = f (x)
dove D; sono costanti positive e v è un vettore costante n-dimensionale. [Sug-
gerimento: dopo aver calcolato ub ( ; t), ci si riconduce al problema di sola di¤ u-
sione (cioè con v e nulli), che è stato trattato nel corso, utilizzando l’identità
(1) e il fatto che l’operazione di moltiplicazione per una funzione della sola
variabile t si può portare “dentro e fuori” dalla trasformata di Fourier].
ut D u + v ru + u = 0 = F (t; x)
u+u k =f
2
a. Assegnata f 2 L1 (R), si può garantire che esisterà sempre una soluzione
u 2 L1 (R)? Sotto quali eventuali ipotesi aggiuntive su f questo si potrà a¤ er-
mare? Si può garantire che l’eventuale soluzione u 2 L1 (R) sia unica? Sotto
quali eventuali ipotesi aggiuntive su f questo si potrà a¤ ermare?
b. Se invece supponiamo che f 2 L2 (R), si può garantire che esisterà sempre
una soluzione u 2 L2 (R)? Si può garantire l’unicità in L2 (R)?
2
c. Se ora k non è la funzione xe x ma una generica funzione L1 (R), le
conclusioni precedenti sono ancora vere? Quali ipotesi aggiuntive su k occorre
fare?
d. Si consideri ora l’equazione integrale di Fredholm di prima specie:
u k=f
[
(T f ) ( ) = a ( ) fb( ) :
u00 + ! 2 u = 0
3
Svolgimenti
Esercizio 1.
(a) Ci aspettiamo: fb reale, pari, all’in…nito tende a zero più rapidamente di
ogni potenza, è almeno C 2 (R).
Sapendo che è pari, calcoliamo solo per < 0 (e poi simmetrizziamo pari)
Z
1
fb( ) = 4
e 2 i x dx
R 1 + x
(fatti i calcoli...)
p
2
p p
=p e cos 2 sin 2 :
2
Questo vale per < 0. Per simmetrizzare pari sostituiamo = j j, ottenendo
p p p
fb( ) = p e j j 2
cos j j 2 + sin j j 2
2
4
(b) Ci aspettiamo: fb immaginaria pura, dispari, all’in…nito tende a zero più
2
velocemente di 1= j j , è C 1 (R).
Per il calcolo, ragioniamo così. Abbiamo già calcolato la trasformata di
f (x) = e jxj :
2
fb( ) = :
4 2 2+1
Sappiamo anche che:
0
(b
g ) ( ) = F ( 2 ixg (x)) ( )
quindi
!
0 2
jxj 1 2 1 2 4 2 i8
F xe ( )= 2 2
= 2 = 2
2 i 4 +1 2 i (4 2 2 + 1) (4 2 2 + 1)
Gra…co di Im fb:
5
p p
1+i 3 1 i 3
e avendo la funzione 2 poli del prim’ordine nei punti z1 = 2 ; z2 = 2 ;
8
>
< 2 i 2z+1 1
e 2 iz p se < 0
b =z= 1+i 3
f( )= 2
>
: 2 i 2z+1 1
e 2 iz p se > 0
1 i 3
=z= 2
( p ( p
2
p e (i+ 3) se <0 2
p e 3
(cos ( ) + i sin ( )) se <0
= 3 p = 3 p
2
p
3
e (i 3)
se >0 2
p
3
e 3
(cos ( ) + i sin ( )) se >0
2 p
3 j j
=p e (cos ( ) + i sin ( )) :
3
Gra…co di Re fb, Im fb:
p
j j 2
p p
gb ( ) = p e cos j j 2 + sin j j 2
2
Sappiamo anche che:
0
(b
g ) ( ) = F ( 2 ixg (x)) ( )
quindi
p p p 0
x 1 j j 2
F ( )= p e cos j j 2 + sin j j 2 :
1 + x4 2 i 2
Data la simmetria, eseguiamo il calcolo con > 0 in modo da non dover derivare
il modulo, alla …ne simmetrizzeremo
i p h p p p p p p p i
2
= p e 2 cos 2 + sin 2 2 sin 2 + 2 cos 2
2 2
p
2
p
= ie sin 2 :
6
Ora simmetrizzando dispari abbiamo
p p
fb( ) = ie j j 2
sin 2
Gra…co di Im fb:
2a cos (2 a ) sin (2 a )
=i :
2 2 2
7
(f ) Ci aspettiamo: fb reale, pari, all’in…nito tende a zero lentamente, è
C 1 (R).
Z 2
Z 2
fb( ) = (cos x) e 2 i x
dx = 2 cos x cos (2 x) dx
2 0
(fatti i calcoli...)
2
2 cos
= 2 2
:
1 4
La regolarità di fb non è evidente (il denominatore si annulla in 2
1
), ma in
questi punti si annulla anche il numeratore, e il limite è …nito.
Gra…co di fb:
(fatti i calcoli...)
2
4 cos
=i :
4 2 2 1
8
Gra…co di Im fb:
Gra…co di Im fb:
Esercizio 2. Calcoliamo:
Z 1
(f f ) (x) = ( 1;1) (x y) dy:
1
9
Si osserva che (f f ) (x) è pari e (f f ) (x) = 0 se jxj > 2: Quindi possiamo
limitarci a calcolare l’integrale assumendo 0 < x < 2: Si ha:
Z 1
(f f ) (x) = dy = 2 x:
1+x
Complessivamente è:
2 jxj jxj 2
(f f ) (x) = :
0 jxj > 2
Calcoliamo ora:
Z 1 Z 1 1
b 2 ix sin (2 x ) sin (2 )
f( )= e dx = 2 cos (2 x ) dx = 2 = :
1 0 2 0
Perciò:
2
sin (2 )
f ) ( ) = fb( ) =
\ 2
(f :
\
sin2 x
Per calcolare x2 usiamo le proprietà: se g = f f;
2
sin
gb =4
2
gb = gb1=2 ( ) = g[
1=2 ( )
2
\ 2
sin x 1 \ 1 1
= 1=2 ( ) = g1=2 (
g[ )= 2 g( 2 )
x2 4 4 4
= (2 j2 j) ( 1
;1) ( )= (1 j j) ( 1
;1) ( ):
2
Esercizio 3. Calcoliamo:
Z Z
Fx (f (x + y)) ( ) = f (x + y) e 2 ix
dx = f (t) e 2 i(t y)
dt = e2 iy
fb( ) ;
R R
2 2
bt + 4
u b+v 2 i u
Dj j u b+ u
b=0
2 2
bt + 4
u D j j + 2 iv + b=0
u
10
2
Dj j2 +2 iv +
b ( ; 0) e (4
b ( ; t) = u
u )t
2
Dj j2 t
= fb( ) e 4
e 2 iv t
e t
:
Ricordando ora che, come visto nella risoluzione dell’equazione del calore su
tutto lo spazio,
!
1 jxj2 2 2
F n=2
e 4Dt ( ) = e 4D j j t kt ( )
(4D t)
si ha:
2
Dj j2 t
fb( ) e 4
= (k\
t f) ( )
2 2
fb( ) e 4 Dj j t
e 2 iv t
= (k\
t f) ( ) e
2 iv t
= F ((kt f ) (x v xt)) ( )
2
Dj j2 t
fb( ) e 4
e 2 iv t
e t
= F ((kt f ) (x v xt)) ( ) e t
t
=F e (kt f ) (x v xt) ( )
da cui
t Z
t e jx v xt yj2
u (x; t) = e (kt f ) (x v xt) = n=2
e 4Dt f (y) dy:
(4D t) Rn
da cui
Z t
(t )
u (x; t) = e (kt F ( ; )) (x v x )d
0
Z t (t t) Z
e jx v x(t ) yj2
= n=2
e 4D(t ) F ( ; y) dyd :
0 (4D (t )) Rn
11
Esercizio 5.
a. Trasformando l’equazione abbiamo
b( )b
b( ) + u
u k ( ) = fb( )
fb( )
b( ) =
u :
1+b k( )
Quindi la funzione
1
h( )
1+b
k( )
è continua e limitata su R. Se esiste soluzione u 2 L1 (R) ; questa è unica perché
b = 0 e quindi u = 0:
la di¤erenza risolve l’equazione con f = 0 e per f = 0 si ha u
Se f 2 L1 (R) ; il procedimento precedente porta a
b ( ) = fb( ) h ( )
u
u k=f
otteniamo
fb( )
b( ) =
u :
b
k( )
Ora il denominatore bk ( ) potrebbe annullarsi; certamente tende a zero all’in…nito,
b
quindi il quoziente f ( ) può essere integrabile o L2 solo assumendo che fb tenda
b
k( )
12
a zero all’in…nito molto rapidamente, cioè che f sia molto regolare, e invece b
k
all’in…nito tenda a zero lentamente. Ad ogni modo il problema è più di¢ cile.
Esercizio 6.
(a) Se f 2 L2 (Rn ) si ha fb 2 L2 (Rn ) e poiché a 2 L1 (Rn ) ; anche afb 2
[
L2 (Rn ). Dunque esiste una e una sola T f 2 L2 (Rn ) tale che (T f ) = afb, ossia
l’operatore T è ben de…nito. T è ovviamente lineare, e si ha:
perciò T è continuo su L2 e
kT k kakL1 (Rn ) :
u00 + ! 2 u = 0
si trova
2 2
4 b + !2 u
u b=0
b ( ) !2
u 4 2 2
= 0;
13