Opere
Fra le opere in prosa vi è lo Zibaldone, una sorta
di diario dove si trovano le sue considerazioni
anche con data. Bisogno anche ricordi biogra ci
ed è un vero e proprio diario di un intellettuale.
Scrisse anche le operette morali spesso in forma
dialogica. Queste si fanno a Luciano di Samosa-
tra, autore latino che spesso scrisse dei dialoghi
la personalità di spicco morte. Nelle operette
morali vi è un forte risvolto loso co, che si trova
particolarmente nel "dialogo della natura e di un
islandese". Leopardi non crede in Dio quanto
nella natura che è vista come una forza che di-
spone di tutti gli esseri viventi, ma nessuno di
questi è messo in una condizione di privilegio. E
matrigna nei confronti di tutti gli esseri viventi
compreso l!uomo. Dunque chi cerca la felicità è
destinato alla delusione, poiché tutto ciò è solo
un!illusione dell!uomo perché tutti sono costretti
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a scontrarsi con questa natura matrigna che fa sì
che l!uomo nasca e muoia nella sua completa
indi erenza. Egli va a riprendere la loso a lu-
creziana chi a erma che è la realtà è formata
soltanto da atomi e da vuoto, che si aggregano
Per Venere e si disgregano per Marte. Le altre
cose sono semplicemente illusioni dell!uomo, fra
queste vi è anche l!amore il quale è visto da Lu-
crezio come un inganno della natura per conti-
nuare la specie. Lucrezio muore suicida e molti
vedono questo gesto come conseguenza della
sua loso a senza luce, Per alcuni invece è la ri-
nascita di Lucrezio nel usso degli atomi.
A Silvia
Silvia era Teresa fattorini, glia del cocchiere di
casa Leopardi ma è l!assume diverse immagini
simboliche, rappresentando le illusioni che tutti
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noi abbiamo in giovinezza e le nostre speranze.
E il simbolo anche di tutto ciò che abbiamo per-
so senza però saperlo. È un oscillazione conti-
nua. Quasi sempre negli vi è anche un paesag-
gio