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La Sezione Aurea
Sin dai tempi più antichi, dagli egiziani ai più moderni frattali, esiste una proporzione divina (o
sezione aurea) che è stata presa in considerazione
per ottenere una dimensione armonica delle cose. Dalla geometria all'architettura, dalla pittura
alla musica, fino alla natura del creato possiamo osservare come tale rappresentazione corrisponda
ad un rapporto che è stato definito pari a 1,618...(numero d'oro)
- La piramide egizia di Cheope ha una base di 230 metri ed una altezza di 145: il rapporto
base/altezza corrisponde a 1,58 molto vicino a 1,6.
- Nei megaliti di Stonehenge, le superfici teoriche dei due cerchi di pietre azzurre e di Sarsen, stanno
tra loro nel rapporto di 1,6.
- La pianta del Partenone di Atene è un rettangolo con lati di dimensioni tali che la lunghezza sia
pari alla radice di 5 volte la larghezza, mentre nell'architrave in facciata il rettangolo aureo è
ripetuto più volte.
- Anche nella progettazione della Cattedrale di Notre Dame a Parigi e del Palazzo dell'ONU a New
York sono state utilizzate le proporzioni del rettangolo aureo.
- Nelle arti del passato, in molte opere di Leonardo da Vinci, Piero della Francesca, Bernardino
Luini, Sandro Botticelli, si ricorreva spesso alla sezione aurea (la
la divina proportione), considerata
quasi la chiave mistica dell'armonia nelle arti e nelle scienze.
Un largo contributo alla conoscenza ed alla divulgazione di questo metodo di suddivisione armonica
è stato dato dal matematico Luca Pacioli con la pubblicazione del libro De divina Proportione
Proportione,
testo illustrato con disegni di Leonardo Da Vinci.
Negli oggetti quotidiani, possiamo trovare alcuni esempi di sezione aurea:dalle schede telefoniche
alle carte di credito e bancomat, dalle carte SIM dei cellulari alle musicassette: sono tutti rettangoli
aurei con un rapporto tra base ed altezza pari a 1,618.
In natura il rapporto aureo è riscontrabile in molte dimensioni del corpo umano. Se moltiplichiamo
per 1,618 ladistanza che in una persona adulta e proporzionata, va dai piedi all'ombelico, otteniamo
la sua statura. Così la distanza dal gomito alla mano (con le dita tese), moltiplicata per 1,618, dà la
lunghezza totale del braccio. La distanza che va dal ginocchio all'anca, moltiplicata per il numero
d'oro, dà la lunghezza della gamba, dall'anca al malleolo.Anche nella mano i rapporti tra le falangi
delle dita medio e anulare sono aurei, così il volto umano è tutto scomponibile in una griglia i cui
rettangoli hanno i lati in rapporto aureo.
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Dato un segmento (AC), si ottiene una sezione aurea quando il tratto più corto (BC) sta al tratto più lungo
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(AB) come il tratto più lungo (AB) sta al segmento intero (AC).
BC: AB=AB: AC
Per avere l'idea della proporzione se consideriamo la misura del segmento pari all'unità, possiamo
calcolare la misura dei due tratti AB e BC:
AB + BC= 1 e BC = AB*AB/AC
- Le prime 12 frazioni con numeratore sino a 1000, che più si avvicinano a questo rapporto
sono:
C'è un metodo per ottenere dei numeri che se rapportati tra loro danno come
risultato un numero che si avvicina sempre più al numero d'oro man mano che i
numeri diventano grandi.
Questi numeri sono quelli appartengono alla serie di Fibonacci una serie in cui ogni
termine si ottiene dalla somma dei due precedenti.
I primi elementi sono pertanto:
1,1,2,3,5,8,13,21,34,55,89,144,.......
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1/1; 2/1; 3/2; 5/3; 8/5; 13/8; 21/13; 34/21; 55/34, 89/55; 144/89 ecc.
1; 2; 1,5; 1, 666; 1,6; 1,625; 1,615; 1, 619; 1, 617; 1, 6181; 1, 6180 ecc.
Dal punto C, tracciare con il compasso un semicerchio fino ad incontrare in D il segmento AC. Puntando
infine il compasso in A con raggio AD, si ottiene il punto E che divide il segmento in due parte con
proporzione aurea (AE/EB= 1,618).
Dato un triangolo isoscele i cui angoli alla base misurano 72° ciascuno, e l’angolo
al vertice misura 36°, la bisettrice di un angolo alla base divide il lato obliquo
opposto nel punto d’intersezione in due segmenti in modo tale da creare una
sezione aurea. Infatti il triangolo ABC è simile al triangolo BCD. E da questo
risulta che:
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Dato un triangolo isoscele i cui angoli alla base misurano 36° ciascuno, e
l’angolo al vertice misura 108°, il lato obliquo e la differenza tra la base e il
lato obliquo danno vita a una sezione aurea. Infatti il triangolo CDE è
simile al triangolo ABD della figura precedente.
RETTANGOLO AUREO
AE:EB=AB:AE
All’interno di un pentagono, ogni lato forma con due diagonali (il segmento che
unisce due punti non adiacenti) un triangolo dagli angoli con misura 72°, 72°, 36°,
con le proprietà spiegate in precedenza. Ogni lato forma, con il punto d’incontro di
due diagonali consecutive, un triangolo dagli angoli 36°, 36°, 108°, con le proprietà
descritte in precedenza. Cioè il lato del pentagono regolare è la sezione aurea di
una sua diagonale e il punto d' intersezione tra due diagonali divide ciascuna di
esse in due segmenti che stanno nel rapporto aureo.
Il pentagono stellato è sicuramente la figura geometrica che più di ogni altra rappresenta, all'infinito, la
sezione aurea. E' forse per questo motivo che questo fu scelto come simbolo della scuola pitagorica.
SPIRALE AUREA
Se all’interno di un rettangolo aureo si disegna un quadrato con lato uguale al lato minore del rettangolo,
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