Sei sulla pagina 1di 12

POLIOMIELITE

• L’agente causale è un
virus a RNA della ETIOLOGIA
famiglia dei
Picornavirus.
• Viene distrutto dal
disseccamento, dal
calore ( a 50 – 55°C in 30
minuti ), dalle radiazioni
ultraviolette, dallo iodio
e cloro.
• Il virus comprende 3 tipi
immunologici i cui ceppi
prototipi sono stati
denominati :
• Tipo 1 “ BRUNHILDE”
• Tipo 2 “ LANSING “
• Tipo 3 “ LEON “
Nell’infezione naturale il virus
penetra nell’organismo PATOGENESI
per via orale; nel faringe e
nell’intestino tenue con
interessamento delle
tonsille e delle placche di
PEYER, subisce una
moltiplicazione primaria; si
diffonde quindi ai linfonodi
regionali dove si verifica
una moltiplicazione
secondaria ( fase linfatica)
in seguito si può avere
l’invasione del circolo
sanguigno (fase ematica)
e l’eventuale diffusione
agli “Organi Bersaglio”, ed Li dove la distruzione delle cellule
in particolar modo del nervose provoca la paralisi
S.N.C.
L’infezione induce la comparsa di anticorpi ematici
neutralizzanti che persistono forse per tutta la vita
QUADRO CLINICO
In genere la sintomatologia insorge dopo un
periodo d’incubazione di 7 – 12 giorni, ma
oscillante anche da 3 a 5 giorni e comprende
febbre, cefalea, mal di gola, vomito, rigidità del
dorso e della nuca, dolori muscolari e paralisi
flaccide.
Questi sintomi sono variamente combinati a
seconda della forma clinica; le paralisi,
tipicamente asimmetriche, colpiscono con
maggiore frequenza gli arti inferiori e risultano
essere più gravi negli adulti che nei bambini.
EPIDEMIOLOGIA
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA :
La malattia è diffusa in tutto il mondo ma la sua
epidemiologia è molto influenzata da fattori
ambientali come le condizioni igienico – sanitarie
ed economico – sociali, con grandi differenze da
un paese all’altro.
DISTRIBUZIONE PER ETA’ :
Nelle popolazioni in condizioni economico – sociali
scadenti, la malattia colpisce per lo più i bambini
tra il 6° mese ed il 4° anno di vita. Al contrario,
cioè nelle regioni ad alto livello socio –
economico l’incidenza massima si verifica nella
classe d’età compresa tra i 5 e 14 anni.
EPIDEMIOLOGIA
ANDAMENTO STAGIONALE :
Nelle zone Tropicali i casi di poliomielite sono
distribuiti uniformemente in tutti i mesi dell’anno
mentre in quelle temperate la malattia è più
frequente in estate ed in autunno.
RISERVE D’INFEZIONE e PERIODO di
CONTAGIOSITA’ :
L’uomo è la sola riserva d’infezione nota.
Il virus è dimostrabile nelle secrezioni faringee e
nelle feci entro 1 – 3 gg. dall’infezione, cioè 1 – 2
settimane prima dell’insorgenza dei sintomi nei
casi clinicamente manifesti.
EPIDEMIOLOGIA
RISERVE D’INFEZIONE e PERIODO di
CONTAGIOSITA’ :
L’escrezione faringea persiste per circa una
settimana dopo la comparsa della malattia
mentre quella intestinale persiste più a lungo.
I dati epidemiologici indicano però che la
contagiosità è più elevata nei 7 – 10 gg. prima e
dopo l’insorgenza del quadro clinico, cioè nel
periodo in cui il virus è presente nel faringe e la
sua concentrazione fecale è massima.
EPIDEMIOLOGIA
MODALITA’ di TRASMISSIONE :
Circa le modalità di trasmissione c’è discordanza
sul ruolo da attribuire alle feci ed alle secrezioni
orofaringee. Probabilmente nelle popolazioni a
basso livello igienico – sanitario potrebbe
prevalere la prima modalità, mentre in quella ad
alto tenore di vita la trasmissione potrebbe
verificarsi con la seconda.
L’acqua, il latte ed altri elementi sono stati di rado
incriminati come veicoli del virus anche se è
possibile la loro contaminazione da parte di
persone infette, mosche e liquami.
EPIDEMIOLOGIA
FATTORI FAVORENTI :
L’incidenza della poliomielite paralitica sembra essere in rapporto
con :
• Il tipo di virus ( maggiore per il I°, minore per il II° e III° );
• La costituzione del soggetto;
• La virulenza del ceppo infettante;
• L’età, essendo l’incidenza più alta negli adulti che nei bambini;
• Il sesso prevalendo quello maschile;
• La Tonsillectomia e l’Adenoidiectomia che oltre ad essere fattori
favorenti, possono predisporre all’interessamento bulbare se
effettuate nel mese che precede l’infezione;
• Le iniezioni di antigeni adsorbiti o di altre sostanze irritanti;
• L’eccessivo affaticamento muscolare nel periodo prodromico;
• La gravidanza.
PROFILASSI
DENUNCIA OBBLIGATORIA

Per 4 settimane
ISOLAMENTO dall’apiressia

Continua delle secrezioni faringee


delle feci e degli oggetti da esse
contaminate. Si consiglia la
DISINFEZIONE disinfezione della stanza
occupata dal malato
PROFILASSI IMMUNITARIA
La VACCINAZIONE è la sola misura preventiva
efficace.
Il vaccino attualmente utilizzato è il SABIN o vaccino
trivalente, costituito dai polivirus 1, 2, 3 vivi attenuati
per coltivazione su cellule di rene di scimmia.
Esso e termosensibile è và conservato a + 4°C, viene
somministrato per via orale in somministrazioni
ripetute, la dose può essere ingerita direttamente o
mescolata ad un liquido oppure fatta assorbire su
una zolletta di zucchero.
VACCINAZIONI
In Italia la VACCINAZIONE antipoliomielitica è
obbligatoria per legge.
Il calendario attualmente consigliato è :
• I° dose nel corso del terzo mese di vita;
• II° dose a distanza di non meno sei settimane e non
più di otto dalla prima dose;
• III° dose dal 10° all’11° mese di vita e comunque non
prima di 120 giorni dalla dalla prima dose;
• IV° dose nel terzo anno di vita e comunque con un
intervallo non inferiore ad 1 anno dalla terza dose.

Potrebbero piacerti anche