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LUBOMIR ZAK
Tutte le cose che sono distinte tra di loro in forza delle proprie
specifiche peculiarità sono però unificate secondo il genere dalle
identità universali e comuni e vengono ridotte ad essere uniche
e identiche tra di loro da un logos generale di natura 1 •
1
Massimo il Confessore, Ambigu um 41 (1312 C), in Ambigua. Problemi
metafisici e teologici su testi di Gregorio di Nazianzo e Dionigi Areopagita
Bompiani, 2003, p. 461.
2
F. Dostoevskij, I fratelli Karamazov , Milano, Mondadori, 1994, vol. 1, p. 444.
3
Recentemente ha cominciato a essere letto e conosciuto anche in Brasile,
ctt.1'· f\o
dove è comparsa la traduzione della sua opera: La prospettiva rovesciata • -
renski, A perspectiva inversa , São Paulo, Editora 34, 2012. Tra gli studiosi brasiliani
che finora hanno manifestato interesse per il pensiero e l'opera di Florenskij vanno
segnalati G. Safra, A po-ética na clínica contemporânea , Aparecida, Editora Idéias &
Letras, 2004, e M.L. Fernandes, A perspectiva invertida: a estética teológica em Pavel
Florenskij , in C. Peretti, Filosofia
....
do género em face da teologia , Curitiba, Cham -
pagnat, 2011, pp. 311-321. E di prossima uscita, nella rivista brasiliana «Pistis e
Praxis», I'articolo: L. ak, M.L. Fernandes, O «canto do cisne» do Leonardo da Vinci
russo. Introdução à obra carcerdria de Pavel A. Florenskij
' NELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA
SOGGETTO E REALTA
4
Ciò nonostante, uno dei più autorevoli studiosi di Florenskij rammenta
che il crescente interesse per il pensatore russo in Italia è, purtroppo, ancora «mol-
to settoriale e non privo di resistenze e pregiudizi culturali, gli stessi che ancora
gravano più diffusamente sul pensiero religioso russo, in gran parte ignorato nelle
sue fonti primigenie e feconde prospettive teoretiche» (N. Valentini, Introduzione:
Il dialogo del pensiero con la vita , in P.A. Florenski], Stupore e dialettica , Macerata,
, Pp. 9-JO).
Quodlibet, 2012 2
5
Al suo pensiero filosofico-teologico e alla sua spiritualità sono dedicate le
monografie di N. Valentini, Pavel A. Florenskij: sapienza dell'amore. Teologia della
bellezza e linguaggio della verità , Bologna, EDB, 1998; L. .ak, Verità come ethos.
La teodicea trinitaria di P.A. Florenskij , Roma, Città Nuova, 1998; G. Lingua, Oltre
l'illusione dell'Occidente. P.A. Florenskij e i fondamenti della filosofia russa, Torino,
Silvio Zamorani, 1999; F.J. López Sáez, La bellezza, memoria de la resurrección. Te -
odicea y antropodicea en Pavel Florenskij , Burgos, Monte Carmelo, 2008. Quanto al
tema del dialogo tra filosofia e teologia, mi permetto di rimandare a L. paul.A·
Florensky (1882-1937). vérs une vision globale du monde , in J. Greisch, G. Hébert
(edd.), Philosophie et théologie à l'époque contemporaine , Paris, Cerf, 2011, tome rv,
pp. 205-218. Il pensiero scientifico di Florenskij viene esaminato in S. Tagliagam
be, Come leggere Florenskij , Milano, Bompiani, 2006; R. Betti, La matematica come
«Ho contemplato il mondo come un insieme»
abitudine del pensiero. Le idee scientifiche di Pavel Florenskij , Milano, Università Lui -
gi Bocconi - Centro Pristem Eleusi, 2009. Una sua sintetica presentazione si trova
in N. Valentini, voce Florenskij Pavel Aleksandrouiõ Dizionario Interdisciplinare
di scienza efede , a cura di G. Tanzella Nitti, A. Strumia, Roma, Città Nuova-Urba
niana University Press, 2002, vol. 2, pp. 1750-1764; Id., Introduzione: La simbolica
della scienza in Pavel A. Florenskij , in P.A. Florenskij, Il simbolo e laforma , Torino,
Bollati Boringhieri, 2007, pp. IX-LXXI.
•
6
Cfr. S.N. Bulgakov, Il sacerdote padre Pavel Florenskij '\\\ Lo spirituale della
cultura , Roma, Lipa, 2006, p. 147; P. Evdokimov, Cristo nel pensiero russo
Città Nuova, 1972, p. 171.
124 ' NELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA
SOGGETTO E REALTA
•
7
P.A. Florenski], Puti i sredotoèija , iti U vodorazdelov mysli , Moskva, Pravda,
8
Sull'influsso di Bugaev e Cantor su Florenskij mi permetto di rimandare a
.ak, Verità come ethos cit., pp. 134-161.
•
9
P.A. Florenski], Avtoreferat '\f\ Il simbolo e laforma cit., p. 5.
«Ho contemplato il mondo come un insieme»
10
P.A. Florenski], Obiõeèeloueòesleie korní idealisma (filosofija narodov) '
•
lfl Soéi
nenija v èetyrech tomach
126 ' NELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA
SOGGETTO E REALTA
11
P.A. Florenskij, <<Non dimenticatemi». Le lettere dal gulag del grande mate
matico, filosofo e sacerdote russo, Milano, Mondadori, 2006, pp. 379-380.
12 N. À1isfer, Stratificazioni , in P.A. Florenski], Stratificazioni. Scritti sull'arte e
la tecnica, Reggio Emilia, Diabasis, 2008, p. 36.
«Ho contemplato il mondo come un insieme»
•
13
P.A. Florenski], Bilanci ' \\\ Il valore magico della parola , Milano, Medusa,
2001, p. 95.
' NELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA
SOGGETTO E REALTA
vicino alla realtà, più vicino alla vita del mondo: questa è la filia
tendenza 14•
14
«No» dimenticatemi» cit., p. 284. A questo tema accenna in mol -
te altre lettere dal gulag. In una, indirizzata al figlio Kirill, scrive: <<Oggi le scienze
naturali hanno fatto enormi progressi. Ma temo che abbiano forse perso I'essenzia
le: il vivo sentimento della realtà del proprio oggetto. Ecco perché mi rende triste
non avere la possibilità di dialogare con chi non ha perso questo sentimento e vive
in esso, continuando la tradizione degli autentici naturalisti dei secoli passati» (ivi,
p. 337). In un'altra lettera, sempre a Kirill, spiega: «Gli uomini dei tempi nuovi,
a partire dali' epoca del Rinascimento, si sono ammalati sempre più di Fede nel
sistema, sostituendo erroneamente il senso della realtà con formule astratte che
non hanno più funzione di essere simboli della realtà, ma diventano un surrogato
di essa. Così l'umanità si è immersa nell'illusionismo, nella perdita del contatto con
il mondo e nel vuoto» (ivi, p. 339).
15 I-vi, p. 135.
«Ho contemplato il mondo come un insieme»
16 lir¡, p. 26 J.
17
Egli spiega: «C'è una relazione generale tra i diversi strati della realtà. Inn u -
merevoli fili. Ogni fenomeno riflette in sé tutti i fenomeni. Il simbolo non è una co
stante convenzionale, ma si trova in un rapporto autentico con altri fenomeni» (P.A.
La concezione cristiana del mondo , Bologna, Pendragon, 2011, p. 114).
' NELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA
SOGGETTO E REALTA
Sia la natura che l'uomo sono infiniti, e per questo loro essere in -
finiti, e in quanto equipotenti, essi possono essere reciprocamen -
te parte l'una dell'altro. Dirò di più, essi possono essere parte di
se stessi e parti equipotenti tra sé e con l'intero. Luomo è parte
del mondo, ma allo stesso tempo egli è complesso tanto quanto
lo è il mondo. Il mondo è parte dell'uomo, Illa anche il mondo
è complesso tanto quanto lo è l'uorno 19 •
18 •
P.A. Florenski], Macrocosmo e microcosmo '\\\ Il simbolo e laforma cit., p. 21 O.
19
Ivi, p. 21 O. Cf1·. Florenskij, La concezione cristiana del mondo cit., p. 114.
20
Macrocosmo e microcosmo cit., p. 211.
«Ho contemplato il mondo come un insieme» 13]
Ma attenzione: se tutto ciò che esiste (il reale nel suo insie -
me e nelle sue parti più piccole) è un insieme composto di in-
numerevoli strati, va detto che lo strato più vicino, più acces-
sibile rispetto a chi lo osserva, è la manifestazione in atto dello
strato "nascosto", che sta oltre e che, a sua volta, è anch'esso la
'
manifestazione di un altro strato ancora, e così via. E evidente
che una simile dinamica concatenazione fondativo/ manife -
stativa degli strati del reale caratterizza ogni sua dimensione:
quella biologico-molecolare, quella fisico-energetica, quella
psico-spirituale, quella intellettiva etc. E questa stessa conca -
tenazione mette trasversalmente in comunicazione tutte le di -
mensioni del reale, cosicché il reale si può immaginare come
un'unica e onnipresente rete di infinite e multiformi relazioni
di dinamica interdipendenza. Una rete di comunicazione bi -
direzionale tra il "fuori" e il "dentro" (tra ciò che "appare" e ciò
che sta oltre ciò che "appare") di una cosa, di un organismo,
di un oggetto, e soprattutto una rete organicamente unita nel
modo di un' opera d'arte. Infatti, così come un' opera d'arte è
espressione di un'unica idea artistica del suo autore, anche il
reale, nella sua complessità, è come attraversato, e perciò uni -
to, da un'unica idea, o più precisamente da un "ordine di idee"
(si può anche dire: un "ordine ideale"), il quale forma e con -
nette in armonia, come un unico motivo musicale, ogni parte
del reale, ogni elemento e piano della sua complessa compo
sizione, tanto che senza di esso il reale si presenterebbe solo
come un caotico accumulo di "pezzi", "strati" ed "elementi" 21 •
Questo ordine garantisce l'unità, in quanto ontologicamente
- come insieme di idee {Platone) o di forme interne - precede
le singole parti del reale e ne produce la varietà •
Una simile teoria è di grande rilievo per la gnoseologia.
Perché se le cose, gli oggetti del reale, sono insiemi uniti da un
21
Cfr. Florenskij, La concezione cristiana del mondo cit., pp. 57, 114.
22
Cfr. ivi, p. 57.
' NELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA
SOGGETTO E REALTA
23
Cfr. P.A. Florenski], La colonna e ilfondamento della vérità. Saggio di teodi
cea ortodossa in dodici lettere, Milano, San Paolo, 2011, p. 491.
«Ho contemplato il mondo come un insieme»
24
Ivi, p. 494; cfr. Florenskij, Avtoreferat
CJt., Pp. 8-9.
' NELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA
SOGGETTO E REALTA
25
La celebre opera La colonna e ilfondamento della vérità e' concepita . come
risposta a tale quesito, formulato con un intenzione che supera l'ambito della sola
gnoseologia. Florenskij propone una sintetica introduzione a questo problema, e
alla soluzione elaborata ne La colonna , nel breve saggio Ragione e dialettica (19 ]4),
pubblicato in N. Valentini, Pavel A. Florenskij, Brescia, Morcelliana, 2004, pp.
91-111.
26
Florenskij approfondisce il tema dello spazio-tempo nell'opera Lo spazio
e il tempo nell'arte (trad. it. Milano, Adelphi, 1995), mentre una sua sintetica ri -
proposizione si trova nella lettera scritta il 3 aprile 1936 dal gulag al figlio Kirill,
preceduta da un breve cenno al problema dello spazio-tempo, presente nella lettera
del 16-17 gennaio 1936 (cfr. Florenski], <<Non dimenticatemi» cit., pp. 240-241,
264-273). Per una presentazione dell'idea florenskijana dello spazio-tempo mi per -
metto di rinviare al mio L'unità e la molteplicità dello spazio e del tempo secondo la
teoria della discontinuità di Pavel Aleksandrouiõ Florenskij , in M. Alfano, R. Buc
cheri (a cura di), Tempo della Fisica e Tempo dell'Uomo: Relatività e Razionalità
'
Trapani-Ferrara, I.I.S. «Leonardo da Vinci» - Akousmata: orizzonti dell'ascolto,
2009, pp. 191-226.
«Ho contemplato il mondo come un insieme»
27
Cfr. Florenskij, Lo spazio e il tempo nell'arte cit., pp. 42-50.
28
Cfr. ivi, pp. 322-323.
' NELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA
SOGGETTO E REALTA
29
Cfr. ivi, pp. 162-164, 240.
«Ho contemplato il mondo come un insieme»
30
Cfr. ivi, pp. 142-147.
31 Cfr. ivi, PP· 149-153.
' NELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA
SOGGETTO E REALTA
32
In particolare all'interno del capitolo La creatura (cfr. Florenski j, La colon
cit., pp. 283-290) e nell'Appendice n. VII, intitolata Il cuore e il suo significato
nella vita spirituale dell'uomo, secondo l'insegnamento della Parola di Dio (cfr. iiri,
pp. 532-535).
33 Cfr. ivi, p. 284.
34 I-vi, p. 535.
«Ho contemplato il mondo come un insieme»
Esci in giardino in una notte senza luna. Irami degli alberi, come
•
35
Cfr. P.A. Florenskij, Sulla collina Makovec (da una lettera personale) ' \\\
cuore cherubico. Scritti teologici e mistici , Casale Monferrato, Piemme, 1999, pp.
250-263; nella nuova edizione riveduta e ampliata: Cinisello Balsamo, San Paolo,
2014, pp. 177-188.
' NELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA
SOGGETTO E REALTA
36
lvi, pp. 251-252 (corsivo mio).
37 Si veda la breve riflessione su Tjutèev (e sulla sua concezione della "radice
di ogni essere'' come caos/notte, da intendere nel senso di una suprema e misteriosa
''legge della vita", il cui manifestarsi viene percepito come ''bellezza del mondo'')
«Ho contemplato il mondo come un insieme» 141
nella lettera alla figlia Olga dell'8 febbraio 1935 (Florenski], <<Non dimenticatemi»
cit., pp. 149-150). In un'altra lettera, del 2 gennaio 1935, accenna all'influenza di
Goethe e di Schelling su Tjutèev e sulla sua idea della natura come di un «essere
vivo e misterioso nelle sue contraddizioni» (cfr. ivi, p. 140).
38
Cfr. J.R.R. Tolkien, Il Silmarillion , Milano, Bompiani, 2000, pp. 11-20.
•
39
P.A. Florenskij, Le antinomie del linguaggio-' lfl Attualità della parola. La
lingua tra scienza e mito, Milano, Guerini e Associati, 1989, pp. 77-78. Non è
certamente un rinnegamento di tale visione ciò che Florenskij scrive verso la fine
della sua vita dal gulag delle isole Solovki, luogo di orrori e di quotidiane violenze.
Egli annota: «Un conoscente mi chiede perché non scrivo mai niente dei suoni qui
alle Solovki e parlo invece ....
solo dei colori e delle forme. Perché qui tutto è senza
suoni, come nei sogni. E il regno del silenzio. Naturalmente, non proprio alla
lettera, perché c'è più che abbondanza di ogni tipo di rumori molesti, e vien voglia
di rinchiudersi da qualche parte per restare in silenzio. Ma il fatto è che
si sente il suono interiore della natura la parola interiore della gente . Tutto scivola,
'
come in un teatro d'ombre, e i rumori giungono dali' esterno, come un qualcosa
....
di inutile e fastidioso, o come chiasso. E una cosa difficile da spiegare, come mai
niente ha rumore, perché non cê la musica delle cose e della vita ; io stesso non riesco
142 ' NELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA
SOGGETTO E REALTA
. ,, .» (Ffore11s1- · ·
a capire fino in fondo perché sia così, ma questa musica non e e lUJ, 1. <Non
dimenticatemi» cit., p. 317, corsivo mio).
40
Lo spazio e il tempo cit., p. 267.
41
<<Non dimenticatemi» cit., p. 74.
«Ho contemplato il mondo come un insieme»
44
S. Rustaveli, Il cavaliere con la pelle di pantera , Caltanisetta-Roma, S. Scia
scia Editore, 1981, p. 149.
45 Per questo scrive dal gulag alla figlia Olga: «Infarti, ogni conoscenza non
deve essere una specie di grumo autosufficiente nell'anima, ma una linea ausiliare
«Ho contemplato il mondo come un insieme»
fatta un' opera nella sua totalità e nei suoi singoli elementi, si
viene a scoprire che diverse sue particolarità- che sulle prime
possono sembrare difetti, imperfezioni o capricci dell' autore
- hanno in realtà una finalità relativa all'insieme dell' opera:
esse, cioè, sono importanti «per ottenere la maggiore impres -
sione in un dato senso, per conferire unità e coerenza alle sin -
gole parti» •
A parere di Florenskij sono proprio le opere d'arte a per -
mettere di fare in modo esemplare quel tipo di esperien -
za conoscitiva che andrebbe vissuta/praticata su ogni piano
dell'esistenza e dell'attività umana e in ogni ambito del sapere.
Questo è vero, prima di tutto, poiché a contatto con un qua-
dro, una sinfonia o un' opera letteraria si può sperimentare ciò
che di regola si sperimenta di fronte a un qualsiasi oggetto di
conoscenza, un qualsiasi "elemento" del reale: la difficoltà di
vedere in esso un insieme complesso, avente un'unità interna.
Allo stesso tempo, è vero perché proprio grazie a certe partico -
lari caratteristiche delle opere d'arte - la cui presenza distingue
un' opera d'arte vera da una sua simulazione - è possibile fare
l'esperienza della sintesi, ossia del raggiungimento dell'unità.
Di che cosa si tratti in concreto e come avvenga un simile
processo Florenskij tratta nell'opera Lo spazio e il tempo nell'ar -
del nostro rapporto vitale con il mondo, del nostro contatto con il mondo. Ciò
che ho detto della conoscenza ha un significato generale e si riferisce sia all'arte, sia
alla filosofia, sia alla vita quotidiana» (Florenskij, «No» dimenticatemi» cit., p. 325).
46
Una breve ma interessante riflessione sul significato delle ''tensioni interne''
o contraddizioni nelle opere d'arte si trova nella lettera alla figlia Olga del 22 feb
braio 1935 (cfr. ivi, p. 153).
47 I-vi, p. 89.
' NELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA
SOGGETTO E REALTA
48
Lo spazio e il tempo cit., pp. 155-156.
49 lir¡, p. 156,
50 Ibidem
«Ho contemplato il mondo come un insieme»
51 Ibidem •
52 Ibidem
' NELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA
SOGGETTO E REALTA
•
53
P.A. Florenskij, Predely gnoseologii. Osnouaja antinomia teorii znanija , 1n
Soèinenija V èetyrech tomach , Moskva, Mysf, 1995, vol. 2, pp. 59-60.
54 Bilanci cit., p. 99.
55
Lo spazio e il tempo cit., p. 146.
«Ho contemplato il mondo come un insieme»
56 I-vi, p. 151.
57 I-vi, p. 152.
58
Si tratta di una molteplicità connessa con un determinato spazio-tempo o,
meglio, con i numerosi spazi-tempi di cui ogni uomo partecipa a causa della sua
stessa complessità e per il fatto di vivere immerso nella complessità del reale.
' NELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA
SOGGETTO E REALTA
della coscienza?
59
Cfr. ivi, p. 159.
60
Cfr. ivi, p. 160.
61 Ibidem
62 Ibidem . Cfr. Florenskij, La colonna cit., pp. 209-219.
«Ho contemplato il mondo come un insieme» 15]
'
E evidente che l'interiorità umana - identificata con il
cuore e interpretata come centro della percezione/intuizione
"fondamentale" (riguardante il "piano del fondamento", del -
la "struttura di fondo" del reale) che dovrebbe guidare ogni
conoscere - è per Florenskij il luogo costitutivamente predi -
sposto a far nascere e a ospitare l'esperienza dell' allargamento
della razionalità umana verso una conoscenza non soltanto
logico-speculativa, ma prima di tutto simbolico-ontologica. E'
per questo motivo che egli, accusando la filosofia, la scienza e
la cultura dei suoi tempi di un razionalismo che non prende
in considerazione l'interiorità umana, sostiene l'impossibilità
di proporre una definizione della persona. Ne è motivo, ap -
punto, il fatto che l'interiorità umana ha le dimensioni di un
misterioso "abisso". Dunque la persona «trascende i limiti di
ogni concetto» 63 •
•
di Tre nell'Unità •
64 llri, p. 84.
' NELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA
SOGGETTO E REALTA
65
Cfr. ivi, p. 112. Scrive Florenskij: «Dio, o la Verità, non solo amore, ma
.
anzitutto '''e amore '', ''ho Theòs agápe estin '' (lGv 4,8.16), cioè l'amore costituisce
l'essenza di Dio, la sua propria natura, non è solo una relazione provvidenziale. In
altre parole, "Dio è amore ' (o, più precisamente, !'''Amore'') e non soltanto "Uno
che arna", sia pure "perfettamente?» ( ibidem ).
66
Cfr. ivi, p. 184.
«Ho contemplato il mondo come un insieme»
Conclusione