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Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri


Certificazione di competenza in lingua italiana LS/L2

Agosto 2019 - Livello B2


Quaderno delle prove Ascoltare e Leggere
(Ascoltare: 50 min. – 18 item – 30 punti; Leggere: 70 min. – 15 item – 30 punti)

Nome del Centro Certificatore

__________________________________________________

Data di svolgimento dell’esame: _______________________

Luogo: ____________________________________________

DA
DATI DEL CANDIDATO

CODICE ESAME: _____________________________________

NOME: ____________________________________________

COGNOME: _________________________________________

FIRMA: _____________________________________________

Con la firma che segue accetto che i miei dati anagrafici e di residenza
vengano comunicati alla Società Dante Alighieri e da questa a soggetti
terzi a essa collegati per il trattamento necessario all’attività di
certificazione.
In conformità all’informativa ex articolo 13 del d.lgs. 196/2003 – Codice
della privacy – e all’Art. 13 del Regolamento generale UE sulla protezione
dei dati personali n. 679/2016, la Società Dante Alighieri, titolare del
trattamento, garantisce la massima riservatezza dei dati forniti e la
possibilità di richiederne la rettifica o l’integrazione. I dati verranno trattati
anche per l’invio di comunicazioni o questionari relativi alle attività della
Società Dante Alighieri. I dati non verranno diffusi.

https://ladante.it/privacy

Luogo: ____________________________________________

Data: _____________________________________________

Firma (leggibile): ____________________________________

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Informazioni sulle prove Ascoltare e Leggere

Le prove di ricezione (Ascoltare e Leggere) prevedono tutte esercizi a risposta chiusa.

La prova Ascoltare dura 50 minuti ed è composta da quattro parti, per un totale di 18 item.

La prova Leggere dura 70 minuti ed è composta da quattro parti, per un totale di 15 item.

Alla fine della prova avrai dieci minuti per copiare le risposte sul tuo foglio delle risposte.

Istruzioni per lo svolgimento della prova

Compilare la tabella sulla prima pagina e scrivere le informazioni richieste in stampatello.

Il punteggio assegnato per ogni risposta delle prove Ascoltare e Leggere varia in base al tipo di
domanda. Ogni risposta errata, omessa o doppia vale zero punti.

Il tempo a disposizione per svolgere le prove è indicato all’inizio di ciascuna abilità.

Non è consentito l’uso di fogli di brutta copia: puoi prendere appunti solo su questo stampato; alla
fine della prova avrai dieci minuti di tempo per trascrivere le risposte sul tuo foglio delle
risposte.

È vietato usare il bianchetto; i fogli delle risposte e i fascicoli d’esame dovranno essere compilati
con una penna a inchiostro non cancellabile blu o nero. I fascicoli d’esame e i fogli delle risposte
riempiti a matita, con penna cancellabile o corretti con il bianchetto saranno annullati.

Gli apparecchi elettronici devono restare spenti per tutta la durata dell’esame. Durante la prova è
vietato utilizzare apparecchi elettronici come smartphone, tablet, lettori ebook o computer. Le
prove di coloro che verranno sorpresi con apparecchi elettronici accesi saranno annullate.

Non è possibile usare alcun tipo di materiale didattico o personale di ausilio alle prove (appunti,
dizionari, libri, ecc.).

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Istruzioni per compilare il foglio delle risposte

Segno di risposta corretto:


Marca correcta / Marque correcte:
Correct mark / Markieren Sie Ihre Antwort so:
正确的答案标识

Per cambiare risposta:


Para cambiar tu respuesta: / Pour modifier ta réponse:
To change your answer: / Ändern Sie Ihre Antwort so:
如要变更答案

1 Annerisci il cerchietto della risposta sbagliata…


Llena el círculo de la respuesta incorrecta…
Remplis le cercle de la réponse erroné…
Darken the circle with the uncorrect answer…
Füllen Sie das falsche Feld aus…
请将错选的圆圈涂黑

2 … e segna una X su quella giusta.


… y marca con una cruz la correcta.
… et marque d’une croix la correcte.
… and mark with X the correct one.
… und kreuzen Sie das richtige Feld neu.
并在正确答案上打叉X

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ASCOLTARE (Durata totale: 50 minuti )

PRIMA PARTE
(Le risposte corrette valgono 1,5 punti. Le risposte errate, doppie o lasciate in bianco valgono 0 punti)

ISTRUZIONI

Ascolta i brani e associa a ogni brano (1-4) una delle sei frasi elencate (A-F). Scrivi nella tabella la lettera della
frase che hai scelto accanto al numero del brano corrispondente. Devi scegliere solo quattro frasi, una per
ogni brano.

Fa’ attenzione: ci sono due frasi in più.

Ora ascolta l’esempio (0):

Quale frase corrisponde al brano che hai appena ascoltato? La frase giusta è la G.

Ora la registrazione sarà interrotta e puoi fare domande alla commissione d’esame se non hai capito le
istruzioni.

---

Adesso hai un minuto per leggere le frasi. Allo scadere del minuto sentirai un suono e inizierà la prova.
Ascolterai ogni brano due volte.

Argomento: La scrittura…

Brano Frase

A. … permette di condividere esperienze.


0. G B. … ci aiuta a sapere chi siamo.
C. … è una ricerca continua della forma perfetta.
1. D. … fa viaggiare con la fantasia.
E. … nasce da doti naturali.
2.
F. … deve porre domande universali.

3. G. … richiede molto esercizio.

4.

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ASCOLTARE - SECONDA PARTE
(Le risposte corrette valgono 1,5 punti. Le risposte errate, doppie o lasciate in bianco valgono 0 punti)

ISTRUZIONI

In questo esercizio ascolterai tre brani. Ascolta ogni brano e completa le frasi, scegliendo fra le tre soluzioni
proposte (A, B, C) l’unica adatta. Devi scegliere solo una soluzione per ogni frase.

Ora la registrazione sarà interrotta e puoi fare domande alla commissione d’esame se non hai capito le
istruzioni.

---

Adesso hai un minuto per leggere le frasi. Allo scadere del minuto sentirai un suono e inizierà la prova.

Ascolta il primo brano e completa le frasi 5 e 6. Ascolterai il brano due volte.

Brano A: La professoressa Sofia Corradi parla della nascita del progetto Erasmus

5. Il direttore dell’Ufficio Studenti


A) pensa che Sofia abbia presentato dei documenti falsi.
B) dubita che Sofia sia andata all’estero per studiare.
C) vuole che Sofia restituisca i soldi della borsa di studio.

6. La difficoltà più grande per Sofia Corradi è stata


A) stabilire il numero di esami da fare all’estero.
B) trovare i fondi per le borse di studio.
C) far considerare validi gli esami sostenuti negli USA.

Ascolta il secondo brano e completa le frasi 7 e 8. Ascolterai il brano due volte.

Brano B: La storia della birra

7. La birra era considerata una bevanda meno nobile del vino perché
A) era nata nella bottega di un fornaio.
B) era fatta con ingredienti molto comuni.
C) era poco conosciuta dalle classi ricche.

8. Nel Medioevo le donne facevano la birra


A) in casa.
B) per i frati.
C) senza alcool.

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Ascolta il terzo brano e completa le frasi 9 e 10. Ascolterai il brano due volte.

Brano C: Intervista all’atleta e personaggio dello spettacolo Giusy Versace

9. Nel suo libro Giusy racconta


A) quando ha scoperto la passione per la danza.
B) come ha superato un momento doloroso.
C) perché ha deciso di iniziare a recitare.

10. La tournée teatrale di Giusy è stata pagata


A) da alcune ditte private.
B) dalla sua stessa associazione.
C) da una società atletica.

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ASCOLTARE - TERZA PARTE
(Le risposte corrette valgono 1,5 punti. Le risposte errate, doppie o lasciate in bianco valgono 0 punti)

ISTRUZIONI

Ascolta il brano e completa le frasi (11-14) scegliendo fra le tre soluzioni proposte (A, B, C) l’unica adatta.
Devi scegliere solo una soluzione per ogni frase.

Adesso hai un minuto per leggere la presentazione del brano e le frasi. Allo scadere del minuto sentirai un
suono e inizierà la prova. Ascolterai il brano due volte.

Intervista a Michele Masiero, direttore editoriale della casa editrice di fumetti Sergio Bonelli Editore.

11. Gianluigi Bonelli viene ricordato per aver


A) inventato un personaggio di successo.
B) cambiato il nome della casa editrice.
C) portato in Italia i fumetti.

12. Il personaggio di Tex


A) ha dato vita a una vera e propria moda.
B) appartiene ormai al passato.
C) piace ai ragazzi.

13. Il fumetto «Dylan Dog»


A) è cambiato nel tempo.
B) piace molto alle donne.
C) si rivolge agli adulti.

14. Masiero descrive la realizzazione di un fumetto come


A) un lavoro che negli ultimi anni si è velocizzato.
B) un’attività in cui l’abilità manuale conta poco.
C) un processo che prevede molte fasi di lavoro.

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ASCOLTARE - QUARTA PARTE
(Le risposte corrette valgono 2,25 punti. Le risposte errate, doppie o lasciate in bianco valgono 0 punti)

ISTRUZIONI

In questo esercizio ascolterai due brani. A ogni brano sono associate due frasi. Completa ogni frase
scegliendo dagli elenchi corrispondenti la soluzione adatta, come nell’esempio (Brano A - 0/G). Devi scegliere
solo una soluzione per ogni frase.

Ora la registrazione sarà interrotta e puoi fare domande alla commissione d’esame se non hai capito le
istruzioni.

Adesso hai un minuto per leggere le frasi. Allo scadere del minuto sentirai un suono e inizierà la prova.

Ascolta il primo brano e completa le frasi 15 e 16. Ascolterai il brano due volte.

Brano A - Come nasce un bestseller in Italia?

0. Paolo Giordano è diventato uno scrittore di successo grazie

all’immediato favore ___ G____. A) i critici


B) gli investitori
C) i lettori
15. In Italia, come in America, _________ sono sempre più D) gli agenti
determinanti per il successo di un libro.
E) i giornalisti
F) gli scrittori
G) del pubblico
16. Il genere realistico attira sempre di più __________ .

Ascolta il secondo brano e completa le frasi 17 e 18. Ascolterai il brano due volte.

Brano B - La scrittrice Melania Mazzucco parla del celebre pittore Tintoretto

A) abbandona la pittura manierista.


17. A 13/14 anni Tintoretto _____________. B) ha un incidente mentre realizza un’opera.
C) dipinge Il miracolo dello schiavo.
D) inizia a studiare con Bonifacio de’ Pitati.
18. A 29 anni Tintoretto _______________.
E) viene mandato via dal suo maestro.
F) cambia improvvisamente modo di dipingere.

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LEGGERE (Durata totale: 70 min.)

PRIMA PARTE
(Le risposte corrette valgono 2 punti. Le risposte errate, doppie o lasciate in bianco valgono 0 punti)

ISTRUZIONI

Completa le frasi qui sotto (1-3): leggi il testo a p. 10 e segna una crocetta sul riquadro giusto (). Indica solo
una possibilità (A, B, C o D).

Una spedizione sull’Himalaya fra amici

1. Il protagonista invita Nicola a partecipare alla spedizione perché


A)  sa che lui ha già affrontato spedizioni simili.
B)  gli piace viaggiare con persone che conosce bene.
C)  vuole rafforzare il suo rapporto con lui.
D)  apprezza la sua curiosità per i posti nuovi.

2. Remigio si unisce alla spedizione


A)  senza esitare.
B)  all’ultimo momento.
C)  nonostante i suoi problemi.
D)  per questioni economiche.

3. All’arrivo del gruppo Katmandu sembra


A)  più rumorosa di prima.
B)  più vuota di prima.
C)  più bella di prima.
D)  più grande di prima.

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Sul finire del 2017, e del mio quarantesimo anno di vita, partii con alcuni compagni per la
terra di Dolpo, un altipiano nel nord-ovest del Nepal dove avremmo superato passi oltre i
cinquemila metri, viaggiando a piedi per circa un mese lungo il confine tibetano.
L’Himalaya non è una terra in cui addentrarsi alla leggera: per percorrere centinaia di
chilometri tra montagne disabitate serviva una vera spedizione, con guide, portatori, muli, un
campo da montare ogni sera e smontare ogni mattina, e compagni di viaggio.
Dei nove che partirono con me uno era Nicola, a cui mi legava un’amicizia nascente. Ci
eravamo incontrati da poco, sentivamo di assomigliarci, ed eravamo nella fase in cui si ha tutto
da scoprire uno dell’altro. Ma credevamo entrambi che le amicizie non vanno guardate
accadere: vanno fondate, costruite, hanno bisogno di imprese memorabili per il futuro. Così
un giorno di primavera gli avevo descritto il Dolpo al telefono e gli avevo chiesto: - Ci
andiamo insieme?
- Sì, - mi aveva risposto. Adesso era autunno e nessuno dei due si era più tirato indietro.
L’altro compagno era Remigio, l’amico più caro e difficile che avessi a quel punto della mia
vita. Nei dieci anni della nostra amicizia non ero mai riuscito a portarlo via dal paese di
montagna dov’era nato e cresciuto, e dove io ero andato ad abitare. Non che volessi estirparlo,
ma dividere con lui qualcosa di diverso: un luogo dove fossimo entrambi stranieri, il senso
della lontananza e dell’esplorazione. Lo avevo lavorato ai fianchi per mesi, avevo usato ogni
possibile tecnica di persuasione, non avevo ottenuto altro che dubbi e ripensamenti. C’era
sempre un ginocchio che non andava, i soldi che mancavano, perfino la macchina che faceva
storie. Alla fine si presentò in aeroporto quando ormai mi ero rassegnato a non vederlo più
arrivare.
- E così vieni anche tu? - domandai.
- Eh già, - rispose, stringendosi nelle spalle. Sapevo che in montagna si cammina da soli
anche quando si cammina con qualcuno, ma ero contento di dividere la mia solitudine con
questi compagni.
Partimmo ai primi di ottobre, quando sulle Alpi ormai si aspetta la neve, e sbarcammo in
una Katmandu calda e polverosa, appena uscita dalla stagione del monsone. Dalla mia ultima
visita la città sembrava essersi ancora espansa nella sua ampia valle: c’erano ulteriori strati di
periferie, baraccopoli, quartieri residenziali, cani randagi, scimmie, mendicanti, mucche
scheletriche in mezzo alla strada, bambini. Dei templi indù e buddisti di piazza Durbar,
danneggiati o del tutto sgretolati dal terremoto di due anni prima, restavano ancora le
macerie, e i puntelli di legno a sostenere i muri rimasti in piedi. Grandi cartelli annunciavano
che il governo cinese si stava occupando della ricostruzione.

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LEGGERE - SECONDA PARTE


(Le risposte corrette valgono 2 punti. Le risposte errate, doppie o lasciate in bianco valgono 0 punti)

ISTRUZIONI

Alle p. 12-13 puoi leggere due articoli sulla vita del famoso ciclista italiano Fausto Coppi (testo A e testo B):
indica a quale testo si riferiscono le frasi della tabella qui sotto (4-8), segnando una crocetta ():

 nella colonna A quando la frase si riferisce al testo A;


 nella colonna B quando la frase si riferisce al testo B;
 nella colonna C quando la frase si riferisce a entrambi i testi.

Guarda l’esempio (0-C).

Frasi A B C

Testo Testo Testi


A B AeB

0. Fausto Coppi nasce il 15 settembre 1919. X


4. Il corpo di Coppi era particolarmente adatto al ciclismo.

5. La sua prima gara finì male.

6. Nello stesso anno Coppi vinse un trofeo e divenne padre.

7. Gli italiani vedevano nel ciclismo un’opportunità per sfuggire alla povertà.

8. Le vittorie di Coppi venivano comunicate sempre con la stessa espressione.

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TESTO A TESTO B

Fausto Angelo Coppi nasce a Castellania, in Fausto Angelo Coppi era di Castellania, un paese
provincia di Alessandria, il 15 settembre 1919 in in provincia di Alessandria, dove era nato il 15
una famiglia di modeste origini. Poco più che settembre del 1919. L’aspetto fisico appariva
adolescente è costretto a trovarsi un lavoro come fragile: molto alto (1,87 m) magro (peso forma 76
garzone di salumeria. Ragazzo a modo ed educato kg), il volto malinconico segnato da un grande
è subito apprezzato per la sua dedizione, il suo naso. Come atleta però, e in particolare come
fare introverso e la sua naturale gentilezza. ciclista, era molto dotato, grazie alle sue due
Per hobby scorrazza qua e là su di una gambe lunghe e magre da fenicottero, il battito
rudimentale bicicletta regalatagli dallo zio. Si cardiaco rallentato ed un torace carenato. Da
distende dal lavoro con lunghe scampagnate, dove ragazzo aveva lavorato in una salumeria, anche se
si inebria al contatto con l’aria aperta e la natura. il suo grande sogno era il ciclismo, che cominciò a
Nel luglio 1937 disputa la sua prima corsa. Il dargli delle soddisfazioni nel 1940, a 21 anni,
tracciato non è facile, anche se si svolge tutto in quando vinse il suo primo Giro d’Italia. Con lo
prevalenza da un paese di provincia all’altro. scoppio della guerra fu fatto prigioniero dagli
Purtroppo a metà gara è costretto a ritirarsi poiché inglesi a Capo Bon in Africa; nel maggio del 1943
una gomma si sgonfia inaspettatamente. venne internato a Megez el Bab e poi trasferito al
Gli inizi non sono quindi promettenti, malgrado il campo di concentramento di Blida, presso Algeri.
ritiro sia da attribuire al caso e alla sfortuna più Tornò in Italia, a Napoli, il 1° febbraio del 1945.
che alle doti atletiche del giovane Fausto. Nello stesso anno, il 22 novembre, a Sestri
Mentre Coppi pensa al ciclismo sopra la sua testa Ponente, sposò Bruna Ciampolini, dalla quale
scoppia la seconda guerra mondiale. Militare a ebbe una figlia, Marina, nel 1947, lo stesso anno
Tortona, caporale della terza squadra di un in cui poté riprovare l’ebbrezza della vittoria, al
plotone in quadrato nella compagnia agli ordini di Giro d’Italia, dopo ben sette anni.
Fausto Bidone, viene fatto prigioniero degli inglesi Il Giro d’Italia divenne il suo grande palcoscenico,
in Africa, a Capo Bon. dove rappresentò le sue opere migliori, vincendo
Il 17 maggio 1943 viene internato a Megez el Bab la gara anche nel 1949, 1952 e 1953. Negli stessi
e poi trasferito al campo di concentramento di anni diede spettacolo anche sulle strade di
Blida, nei pressi di Algeri. Francia, vincendo il Tour de France nel 1949 e nel
Fortunatamente esce incolume da questa 1952, stabilendo un primato, la vittoria nello
esperienza e, una volta tornato a casa, ha modo di stesso anno nel Giro e nel Tour, che sarebbe stato
riprendere i suoi allenamenti in bicicletta. Il 22 eguagliato soltanto molti anni più tardi da altri
novembre 1945, a Sestri Ponente, si unisce in pochi campioni: Merckx, Hinault e Indurain. In
matrimonio con Bruna Ciampolini, che gli darà tutto [arrivò primo in] 110 corse, di cui 53 vinte
Marina, la prima dei suoi figli. distaccando tutti gli avversari.
Poco dopo, qualche osservatore, convintosi del Per Fausto Coppi fu coniato il titolo di
suo talento, lo chiama alla Legnano, che diventa di “campionissimo” e, quando, da solo, arrivava ai
fatto la prima squadra professionistica a cui grandi traguardi era in genere annunciato con la
prende parte. In seguito difenderà i colori delle famosa frase: “Un uomo solo al comando, la sua
seguenti squadre: Bianchi, Carpano, Tricofilina maglia è biancoceleste, il suo nome Fausto
(alle ultime due abbinò il proprio nome). Alla fine Coppi!” Una leggenda vivente insomma, in
del 1959 si lega alla S. Pellegrino. un’Italia ancora agricola, appena uscita dalla
Il Campionissimo del ciclismo vinse 110 corse di guerra, dove il successo come ciclista
cui 53 per distacco. Il suo arrivo solitario sui rappresentava un modo di uscire dalla miseria,
grandi traguardi era annunciato con una frase, un’Italia senza automobili, dove tutti andavano

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coniata da Mario Ferretti in una famosa ancora in bicicletta, che era già un lusso, da
radiocronaca dell’epoca: “Un uomo solo al acquistare a rate e dove si disputavano corse su
comando!” (a cui Ferretti aveva aggiunto: “la sua strade polverose, senza assistenza meccanica, con
maglia è biancoceleste, il suo nome Fausto la gomma di ricambio portata a tracolla: si
Coppi!”). correva con la neve, il fango, la pioggia e si
Fausto Coppi è morto il 2 gennaio 1960 per una facevano tappe anche di 470 km.
malaria contratta durante un viaggio in Alto Volta Coppi morì il 2 gennaio 1960 per la malaria
e non diagnosticata in tempo, che gli stroncò la contratta in Africa e non diagnosticata in tempo. È
vita a soli 41 anni. sepolto a Castellania (AL). Ad oltre 40 anni dalla
La sua storia di ciclista, caratterizzata dalla rivalità- morte Fausto è ancora considerato un
alleanza con Gino Bartali, e le vicende della vita campionissimo, sicuramente il più grande ciclista
privata hanno fatto del leggendario ciclista una del secolo.
figura che, ben al di là del fatto sportivo, può dirsi
veramente rappresentativa dell’Italia degli anni ‘50.

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LEGGERE - TERZA PARTE
(Le risposte corrette valgono 2 punti. Le risposte errate, doppie o lasciate in bianco valgono 0 punti)

Dal brano qui sotto sono state tolte tre parti di testo: cercale fra quelle elencate a p. 15 (A-E) e rimettile a
posto in corrispondenza dei buchi 9, 10 e 11:

 scegli una sola parte per ogni buco.


 scrivi la lettera della parte che completa il brano accanto al numero corrispondente.

Fa’ attenzione: ci sono due parti di testo in più.

Nel capitolo XXVII de Le avventure di Pinocchio, Collodi racconta che il burattino, recandosi a scuola carico
di libri, incontrò dei ragazzacci che lo convinsero ad andare con loro alla spiaggia. Là nacque una rissa,
combattuta tirandosi proprio i libri. Uno dei ragazzacci scagliò contro Pinocchio un volume
particolarmente pesante che colpì, per sbaglio, un bambino di nome Eugenio, quasi ammazzandolo.
Essendo Pinocchio il proprietario del volume, i carabinieri lo arrestarono. Il libro era un manuale di

matematica e più precisamente di aritmetica. 9. _____________. Non neghiamo che la matematica possa

risultare talvolta anche pesante: apprendere la matematica può essere faticoso, così come lo è l’apprendere
seriamente qualunque altra disciplina. Lucio Lombardo Radice, illustre matematico italiano del ’900 ebbe a
scrivere: «Per comprendere la matematica occorre far funzionare il cervello e questo costa sempre un certo
sforzo». Il problema è che, purtroppo, tale sforzo viene ingigantito, a scuola, da pregiudizi pedagogici ed
errori didattici. Essi non favoriscono, anzi, ostacolano, il passaggio dei ragazzi dall’intelligenza matematica
spontaneamente presente nella loro mente fin dalla nascita a quelle forme superiori di ragionamento
astratto che nella loro mente prenderanno vita e si svilupperanno soltanto se qualcuno, con competenza

educativa, offrirà loro una mano, esperta ed efficace. 10. _____________.

D’altra parte, apprendere la matematica è cosa utile e bella. D’Amore sostiene che c’è matematica
dappertutto e quindi non aiutare i ragazzi a conoscerla sarebbe come avviarli a vivere in un mondo di cui
padroneggiano soltanto una piccola parte, quella – ma esiste? – che fa a meno della matematica. La
matematica è dappertutto ma, verrebbe da dire, se ne sta umilmente celata. Stewart ha proposto di
attaccare un’etichetta rossa su tutto ciò che, intorno a noi, utilizza la matematica. Su tali etichette
conviene scrivere “contiene matematica”: scopriremmo così che tutta la nostra casa, la strada che
percorriamo ogni giorno, l’automobile con cui ci muoviamo, eccetera eccetera, sarebbero coperte da

etichette rosse. 11. _____________. È tempo di osservare meglio questa modesta ancella, scoprendo

alfine che ella – come accade nelle favole – non soltanto appare indispensabile ma persino bellissima. La
matematica, insomma, è la Cenerentola del sapere cioè la più bistrattata ma anche la più brava e modesta,
buona e bella, tra le discipline in cui è articolata la conoscenza umana.

PLIDA B2 - Agosto 2019 Pag. 14 di 17 Ascoltare e Leggere


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A. Come Cenerentola, e forse aiutata anch’essa da una fatina dai capelli turchini somigliante a
quella di Pinocchio e denominata Didattica, la povera matematica merita di essere amata da quel
principe azzurro che è ciascuno dei nostri allievi.

B. E così il nostro computer, il telefono, persino la carne e le verdure che mangiamo. La nostra
vita, insomma, è fatta tutta quanta di matematica. Ce ne accorgiamo poco in quanto la
consideriamo come un’umile servetta che sta silenziosa in cucina o in lavanderia invece che in
sala da pranzo a conversare con noi.

C. Perché all’autore non venne in mente di farlo essere, invece, un testo di grammatica o di
geografia? Perché la matematica, aritmetica compresa, è considerata la materia più pesante per
gli studenti, tanto da ammazzare, o quasi, un bambino che si scontri con un tomo ad essa
dedicato.

D. Perché lo fanno? Per rimanere antipatici? Per gioire nel tormentare i ragazzi? Più probabilmente
perché tutte queste considerazioni chiamano in causa la storia, quella della matematica e quella
più generale alla quale anche le vicende della matematica hanno preso e continuano a prendere
parte.

E. Quella che è stata chiamata da alcuni autori, per indicare le abilità matematiche di un bambino
prescolarizzato, protomatematica, diventerà matematica vera e propria soltanto attraverso un
percorso educativo sapientemente guidato.

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LEGGERE - QUARTA PARTE
(Le risposte corrette valgono 2 punti. Le risposte errate, doppie o lasciate in bianco valgono 0 punti)

ISTRUZIONI

Nella tabella qui sotto ci sono quattro domande (12-15): la risposta a ogni domanda si trova in uno dei
paragrafi in cui è diviso il testo di p. 17 (B-G). Indica il paragrafo giusto per ogni domanda, scrivendo nello
spazio vuoto la lettera corrispondente, come nell’esempio (0-A). Attenzione: ad alcuni paragrafi non
corrisponde nessuna domanda.

0. Quale testo descrive le professioni dell’antichità? A


12. Quando nacquero le prime forme di protezione per i lavoratori in difficoltà?

13. A quando risalgono le prime regole sulla durata giornaliera del lavoro?

14. Come è cambiata la concezione del lavoro dopo le battaglie dei sindacati?

15. In quale periodo storico ci fu poco interesse a migliorare l’organizzazione del lavoro?

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Il lavoro nella storia


Nella Satira dei mestieri, un testo egizio di 4000 anni fa, l’autore passa in rassegna i mestieri e per
A ciascuno trova una caratteristica negativa: il vasaio vive nel fango, il lavandaio è stremato dalla fatica, il
mercante rischia continuamente la vita e i suoi beni, il contadino si spezza la schiena nei campi.

Soltanto il mestiere di scriba è conveniente, perché controlla il lavoro degli altri. In realtà studiare
da scriba, per diventare amministratore o funzionario dell’amministrazione del regno, era un
B impegno lungo e difficoltoso; una volta acquisita la posizione, però, secondo l’autore della satira,
il prestigio e il benessere erano un premio sicuro.

Per tutta l’antichità il lavoro manuale godette di scarsa considerazione e spesso fu disprezzato.
Non esisteva l’idea che il lavoratore avesse dei diritti e raramente il lavoro fu veicolo di mobilità
sociale, in particolare il lavoro nei campi. Questa sottovalutazione (insieme alla facilità di
C procurarsi degli schiavi) ebbe un’importante conseguenza nel mondo greco-romano: non si
sviluppò l’industria, perché l’innovazione tecnologica non fu applicata alla produzione e non servì
ad alleviare la fatica umana e animale.

Nei collegia, numerosi nell’impero romano, riconosciamo le più antiche associazioni di mestiere.
Secoli più tardi, nel Medioevo europeo, le corporazioni di mestiere si occuparono di regolare la
D produzione e di stabilire le norme di fabbricazione. Mentre nelle città medievali gli imprenditori
dell’artigianato e del commercio acquistavano prestigio, tutta la varietà di lavoratori a giornata non
specializzati e i contadini restarono legati alla fatica ed esclusi da ogni benessere.

Le innovazioni in agricoltura e la rivoluzione industriale fra XVIII e XIX secolo portarono,


dapprima in Inghilterra, poi in altri paesi europei e negli Stati Uniti, a una ristrutturazione delle
aziende e alla formazione di una massa di lavoratori salariati. I sociologi e gli economisti
nell’Ottocento cominciarono a studiare i modi in cui il lavoro produce ricchezza e i cambiamenti
E sociali prodotti dallo sviluppo dell’industria: modifiche dell’ambiente, crescita delle città,
sfruttamento del lavoro minorile, richieste di miglioramenti da parte dei lavoratori. Nacquero i
sindacati per trattare con gli imprenditori migliori condizioni lavorative e le società di mutuo
soccorso per dare aiuto a chi perdeva il lavoro o si ammalava.

Nella seconda metà dell’Ottocento vengono introdotte le prime leggi per migliorare le condizioni
degli ambienti di lavoro e le prime limitazioni nell’orario di donne e bambini. È l’inizio di una
F lunga strada che porterà in Occidente alle moderne legislazioni del lavoro, una strada però che
alcuni dei paesi in via di sviluppo stanno ora percorrendo e molti non hanno ancora intrapreso.

L’idea del lavoro che si è affermata in Occidente nel secondo dopoguerra è figlia delle lotte
sindacali, dei miglioramenti legislativi e di una cultura che valorizza la persona: il lavoro, oltre che
G fonte di reddito, dovrebbe essere anche finalizzato alla realizzazione personale; il lavoratore deve
poter godere di tempo libero e coltivare la sua vita privata.

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