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Fernando Cortés Garduño

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Rubrica – esercizio critico

Scrivi un commento/analisi critico sui testi de Tabucchi e Levi che abbiamo letto.
L'analisi deve concentrarsi sugli elementi narrativi di cui abbiamo già parlato.
Qui, l'idea è identificare gli elementi più rilevanti (per esempio: ambientazione,
voce narrativa o caratterizzazione) è lavorare su di essi. Devi parlare dei due
testi: puoi fare un paragone o parlare di ogni uno individualmente. 

Estensione: 3 pagine, Arial/Times New Roman 12, 1,5 interlinea. Non


dimenticare la bibliografia. 

In questa critica analizzerò le opere “Sostiene Pereira” e “Se questo è un uomo”


di Tabucchi e Levi rispettivamente. Sostiene Pereira è la storia di un giornalista
che vive a Lisbona e pubblica nella sezione culturale di un giornale. Man mano
che la storia procede, lui conosce un giovane, Francesco Rossi, chi scrive sulla
morte nella sua tesi. Pereira trova in questa tesi un tema interessante e lo invita
a collaborare col giornale per scrivere necrologie. Rossi comincia a scrivere a
favore de la repubblica spagnola e contro il regime di estrema destra che
governava in quel momento nel sud dell’Europa, contro il fascismo, il
salazarismo (lo Stato Nuovo) e il franchismo in Spagna. Pereira si coinvolge in
questa critica che Rossi ha cominciato fino alla morte di lui. Pereira diventa
indipendente, fonda il suo giornale e pubblica l’ultima critica contro il governo di
Salazar prima di fuggire.

Da un’altra parte, Se questo è un Uomo tratta la storia veridica dell’autore nel


campo di concentramento di Moschowiz alla fine della Seconda Guerra
Mondiale. Levi, dottore in chimica, fu inviato al campo di lavori forzati e narra la
sofferenza, la fame, l’umiliazione vissuta dai Kapos fino ai suoi ultimi giorni gli
nella assistenza infermieristica del campo grazie alla sua malattia.
Entrambi testi si trattano di un testo narrativo, in ambi testi qualcosa accade. Nel
primo caso, Tabucchi attraverso una storia fittizia con dei personaggi fittizi riesce
a parlarci sulla sua postura personalmente vissuta dai regimi di estrema destra.
Da un’altra parte, Levi lo fa attraverso la sua storia veridica e lo mescola con
degli elementi letterari di Dante e della Bibbia.

In Sostiene Pereira l’autore è diverso dal narratore. Questo narratore è


testimone di quello che fa Pereira e quindi si tratta di un narratore omnisciente
limitato, si centra soltanto in quello che “Pereira sostiene”, ci racconta i suoi
pensieri, le sue lotte interne, ma non sa le azioni degli altri con lo stesso
dettaglio come lo fa con Pereira. D’altronde, il narratore dubita spesso su quello
che Pereira pensa, al principio non sa perché Pereira pensa alla morte, ci da
molte opzioni, ma non risolve questo mistero. Nel caso di Levi, l’autore è il
narratore, descrive tutto in prima persona ed è alla volta il protagonista, quindi si
tratta di un narratore omnisciente.

Il disegno artistico, nel caso di Pereira si tratta di un coming-of-age viste le lotte


interne a volte morali del protagonista, mentre Se questo è un Uomo si tratta
piuttosto di una autobiografia dove il tempo è lineare, ci porta un po’ alla storia di
Victor Frankl, ma lui con un tono più letterario, con lo scopo di raccontare
piuttosto che insegnare.

Per quanto riguarda al conflitto, in entrambi troviamo conflitti interni ed esterni


ma nel caso di Sostiene Pereira, sebbene il conflitto del plot sia esterno, l’autore
si centra di più sul pensiero e il conflitto interno del personaggio principale, ce lo
racconta utilizzando l’ambientazione esterna, il clima, la città. Se Pereira si trova
calmo, il clima è calido, la città tranquilla. “Quel bel giorno d’estate, con la brezza
atlantica che accarezzava le cime degli alberi e il sole che splendeva, e con una
città che scintillava, letteralmente scintillava sotto la sua finestra, e un azzurro,
un azzurro mai visto, sostiene Pereira, di un nitore che quasi feriva gli occhi, lui
si mise a pensare alla morte” (Tabucchi, 1995).
Nel caso di Primo Levi, nonostante lui narra quello che vive e, certamente, lui
narra dei conflitti interni, noi come lettori possiamo vedere di più il conflitto
esterno. È come si Levi ci prestasse i suoi occhi per vedere quello che i suoi
pensieri ricordano e ci trae al presente e a tutti la sua storia come si fosse un
film, dove il lettore si mette di più sulla storia che sul personaggio. Quindi, lo
spazio narrativo in Sostiene Pereira è più soggettivo, mentre in Se questo e un
Uomo è piuttosto oggettivo. Questo contrasta con la simbologia, perché mentre
gli elementi simbolici in Tabucchi sono più esterni, centrati sui simboli fascisti ed
aberranti per la società di quel tempo, in Pereira sono più personali, propri della
sua cultura soprattutto in quanto riguarda alla Bibbia con il “shemá Israel” per
esempio.

In entrambi opere, il tempo è lineare, nonostante ci siano alcune analessi per


capire le cose che a volte è necessario conoscere che hanno successo prima,
come la morte della moglie di Pereira. In entrambi il tempo esterno e interno
sembrano essere coordinati, ma in Sostiene Pereira la velocità del tempo
esterno dipende della velocità del tempo interno del personaggio principale.
Infatti, all’inizio dell’opera, la storia è lenta, tranquilla, come tranquillo si trova
Pereira, ma nel contempo che il personaggio si tema, la storia viene accelerata
anche. Nel caso di Levi, sembra che il tempo non venga accelerato ma tagliato
attraverso la ellissi.

La letteratura analogamente con altri tipi di arte come la pittura, la scultura, la


architettura, il teatro, è un genere artistico dove ci sono anche multipli opzioni
per esprimere. In questa analisi abbiamo visto due storie diverse, con due scopi
differenti che ci raccontano delle esperienze di vita e dei pensieri attraverso
elementi diversi e attraenti. Uno più fittizio dal altro, uno più oggettivo dal altro,
uno critico e l’altro più autobiografico, che ci invita alla empatia.

Sembrerebbe che la letteratura, siccome sia l’arte dove si dipinge in bianco e


nero, ha uno scenario creativo più ridotto dagli altri generi, ma il colore, le
testure, gli odori si possono percepire in modo simile che negli altri generi. Le
parole sole possono raccontare qualcosa, ma quando si sa gioccare con i
simbolismi del lettore e dell’uditorio al quale si scrive, quando si sa giocare con il
tempo, con la velocità narrativa, con il simbolismo dei personaggi e con la
maniera in cui si narra il conflitto, si ottiene un’opera d’arte altrettanto complicata
di realizzare come tutte le opere d’arte. Questi elementi ben collocati sono gli
elementi che attireranno l’attenzione del pubblico e che la renderanno bella.

In Sostiene Pereira, la sua bellezza radica nella maniera in cui l’autore riesce a
mescolare il tempo soggettivo con quello che accade nel mondo esterno e anche
la maniera in cui l’autore riesce, attraverso la onniscienza limitata del narratore,
a lasciarci pensando al mistero del personaggio principale.

Levi, da un’altra parte ci mette alla sua storia, ci narra gli orrori vissuti da
tantissimi ebraici durante l’olocausto e gli rinforza con i simbolismi di altri autori,
come quegli di Dante nella sua opera La Divina Commedia. Utilizza di più la
comparazione e riesce a trasmetterci la totalità della sua sofferenza soggettiva
come ebraico soprattutto quando utilizza la Bibbia e ci porta gli elementi
simbolici che ci provocano tristezza, ci fanno riflettere e, nel mondo
contemporaneo, ci porta gioia quando vediamo che Israele è un’altra volta una
nazione forte dopo il crogiolo vissuto.

Bibliografia

Tabucchi, A. (1995) Sostiene Pereira, EDITORIAL ANAGRAMA, S.A., 58 08034


España, Barcelona.

Levi, P. (1947) Se questo è un Uomo, Giulio Einaudi editore s.p.a., Italia, Torino

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