LA RIVOLUZIONE COPERNICANA
1 Il primo esemplare di cannocchiale fu costruito nei primi anni del XVII sec e permise a
Galileo di fare osservazioni circa le macchie solari, i satelliti di Giove e alcune caratteristiche
della Luna.
2 Il periodo siderale è il tempo che impiega l'oggetto per compiere un'intera orbita intorno al
Sole, ovvero il tempo impiegato per ritornare allo stesso punto rispetto alle stelle fisse.
1
Terra;
◦ la Terra impiega molto più tempo a percorrere il suo moto
siderale e assume posizioni diverse rispetto al Sole in base al
momento dell'anno;
• rapporti tra i corpi celesti e relazioni tra i corpi celesti e la Terra→
astrologia:
◦ il Sole ha una traitteoria stabile che attraverse sempre
determinate costellazioni a seconda del momento dell'anno,
ovvero le costellazioni che determinano i segni zodiacali;
◦ il Sole sorge in prossimità di una certa costellazione che
rappresenta il segno zodiacale di quel periodo dell'anno;
• alcune volte un corpo fa ombra ad un altro corpo → eclissi:
◦ l'osservazione delle eclissi ha permesso di teorizzare la linea
eclittica, ovvero il percorso apparente che il Sole compie in un
anno rispetto allo sfondo della sfera celeste;
• calcolare la distanza dei corpi celesti dalla Terra:
◦ presumendo che la Terra fosse al centro della rotazione degli
astri, calcolando il periodo siderale di ogni corpo si stabiliva la
distanza dei vari corpi dalla Terra e anche tra loro:
▪ maggiore era il periodo siderale, maggiore era la distanza
dalla Terra e viceversa;
▪ si era così stabilito che il corpo più vicino era la Luna, poi il
Sole, Mercurio, e Venere i quali hanno un moto siderale
simile tra loro e infine Marte Giove e Saturno che sono i più
distanti;
• calcolare le distanze tra i vari corpi celesti:
◦ si prendeva come punto di riferimento la Stella Polare che era
sempre ferma e si formavano degli angoli tra essa e le stelle di
cui si voleva calcolare la distanza (in gradi).
Gli strumenti astronomici fondamentali sono quindi strumenti di
allineamento:
• un muro dritto, un obelisco da allineare con la Stella Polare;
• quadrante → strumento che può essere utilizzato per misurare
l'altezza angolare di un corpo celeste rispetto alla linea
dell'orizzonte. Esso ha una forma di quarto di cerchio, per misurare
il valore di un angolo da 0 a 90°:
◦ strumento di misurazione orizzontale;
◦ le coordinate del quadrante non sono di geometria piana,
bisogna conoscere la geometria sferica;
2
◦ non era uno strumento troppo facile da trasportare;
• alidada → parte superiore di strumenti, come il teodolite ed
il tacheometro, che consente di misurare gli angoli. Essa può
ruotare rispetto al basamento intorno ad un asse detto asse
principale o asse primario:
◦ strumento di misurazione verticale;
• astrolabio → antico strumento astronomico tramite il quale è
possibile localizzare o calcolare la posizione di corpi celesti come
il Sole, la Luna, i pianeti e le stelle. Può anche determinare l'ora
locale conoscendo la longitudine:
◦ il calcolo della longitudine e della latitudine erano fondamentali
per la navigazione.
Una necessità degli astronomi fu anche quella di poter stabilire la
posizione futura degli astri e formare dei sistemi o modelli che spiegassero il
moto dei vari astri. Per formare dei modelli e dei sistemi è necessario isolare gli
oggetti celesti che sono astri dalle meteore 3. Il metodo di rappresentazione
dell'universo fin dai greci era quello delle sfere concentriche che si fondava sul
fatto che ogni corpo avesse una distanza diversa dalla Terra: ogni corpo celeste
aveva una propria sfera celeste e la sfera che le comprendeva tutte era quelle
delle stelle fisse.
3 Meteore → fenomeni contingenti, che non seguono un moto stabilito e costante (fenomeni
meteorologici, comete).
3
La fisica veniva chiamata filosofia naturale mentre l'astronomia prendeva
anche il nome di matematica in alcuni contesti. L'astronomia veniva identificata
con la matematica in quanto ciò che era importante in questa disciplina era
l'applicazione di teorie geometriche a corpi fisici. L'astronomia si applica a corpi
naturali ma non considerandoli nella loro fisicità, piuttosto tenendo conto dei
loro movimenti e utilizzando su di essi strumenti di calcolo.
Nell'età moderna la geometria non era più il tipo di matematica
predominante, l'algebra infatti permetteva di compiere calcoli e misurazioni
anche tra lunghezze e solidi mentre in geometria i numeri vengono considerati
solo come rappresentanti grandezze.
Matematica e geometria spesso non riuscirono a conciliarsi per il fatto che
la matematica è una scienza astratta mentre la fisica è concreta, la matematica
infatti per essere applicata agli oggetti naturali li deve spogliare del loro
carattere naturale.
Cosmologia aristotelica
4
L'astronomia aristotelica non funziona bene per vari motivi:
• approssimatezza dei calcoli;
• se le sfere cristalline hanno come centro la Terra non si riesce a
spiegare come mai alcuni pianeti sembrano meno luminosi come se
fossero più lontani:
◦ la lontananza di un pianeta o di una stella dalla Terra viene
calcolata attraverso l'angolo di parallasse5;
5 La parallasse è il fenomeno per cui un oggetto sembra spostarsi rispetto allo sfondo se si
cambia il punto di osservazione. Da un punto di vista quantitativo, con il termine parallasse
si indica il valore dell'angolo di spostamento.
5
◦ per le stelle fisse non è presente un angolo di parallasse
osservabile perchè sono troppo lontane;
• alcuni pianeti non hanno un movimento circolare continuo ma ogni
tanto tornano indietro, questo fenomeno è chiamato
retrogradazione;
• cambio di velocità del movimento dei pianeti.
Cosmologia tolemaica
6
Per spiegare i mutamenti di velocità del moto dei pianeti Tolomeo introduce
il punto equante:
• punto equante = ipotetico punto spostato rispetto al centro
della Terra; un pianeta ruotando attorno alla Terra mantiene
costante la sua velocità angolare rispetto all’equante.
E = equante
M = eccentrico
T = Terra
C = deferente
P = pianeta
Angolo ECM = angolo equante
Una volta trovato l'equante posso prevedere la posizione futura dei pianeti
considerando anche il punto eccentrico e i vari epicicli.
Fisici e astronomi
7
ma a ragionamenti astratti applicati poi ai fatti.
Il filosofo Zabarella introduce il concetto dei ragionamenti circolari che
verranno poi studiati dai Gesuiti e da Galileo.
Esiste una frattura tra gli aristotelici che vogliono ragionare sulla costituzione
fisica del cosmo e gli astronomi come Tolomeo che invece cercano un modo per
poter calcolare le posizioni dei pianeti senza curarsi dell'aspetto fisico e
veritiero della questione. Al tempo di Copernico questa frattura era molto
sentita, anche il problema della riforma dei calendari per fare in modo che le
festività religiose ricadessero sempre nello stesso periodo era molto centrale e
fu uno dei motivi primari per cui era necessario calcolare con esattezza il moto
dei pianeti.
I tre problemi fondamentali al tempo di Copernico erano:
1. la costruzione tolemaica è molto complicata e diversi punti non
hanno una collocazione sensata logicamente, danno l'impressione
che siano messi apposta per far tornare i conti;
2. nonostante questi problemi teorici, anche accettando il sistema
tolemaico, i calcoli dell'astronomia tolemaica non sono sufficienti a
spiegare ogni cosa;
3. si sente l'esigenza di riportare l'astronomia a una certa
ragionevolezza fisica eliminando gli apparati teorici troppo assurdi.
Questo periodo di separazione tra fisica e astronomia è stato denominato
divaricazione fondamentale.
Astronomia e astrologia
Nel testo The copernican question di Westman (2011) viene avanzata l'ipotesi
che il problema astronomico di Copernico sia da considerare più come un
problema astrologico, infatti in quei tempi l'astronomia era molto legata
all'astrologia.
Westman riscopre Pico della Mirandola che ha scritto Disputationes adversus
astonoma divinatium in cui mette in luce i limiti predittivi dell'astronomia e
quindi poi anche dell'astrologia. La tesi di Westman è che il testo di Copernico,
dove e sono i vettori posizione agli istanti iniziale e finale . La velocità media può
essere vista come la pendenza della retta che congiunge i punti iniziale e finale del grafico
posizione-tempo in cui si rappresenta il moto di cui è calcolata la media.
8
De revolutionibus orbium celestium (Norimberga, 1543) sia stato ispirato come
risposta al testo di Pico della Mirandola.
La scienza delle stelle comprende sia l'astrologia che l'astronomia ed erano
inserite nelle scienze matematiche fisiche; le matematiche si dividevano in:
• matematiche pure
• matematiche miste → trattano enti naturali con termini matematici:
◦ astronomia
◦ musica
L'astronomia a sua volta si divide in astronomia teorica e astronomia pratica:
• astronomia teorica:
◦ astronomia sferica → l'astronomi asferica si basa sull'opera di
Sacrobao (XIII sec.) autore di De sphaera in cui in particola si occupa
della sfera delle stelle fisse;
◦ astronomia planetaria → i testi di riferimento sono Theorica nova
planetarium di Peurbach e Almagesto di Tolomeo;
• astronomia pratica → si serve di tavole planetarie per fare almanacchi che
vengono poi utilizzati anche dall'astrologia in quanto indicano la
posizione dei pianeti durante l'anno.
L'astrologia veniva applicata in vari ambiti tra cui quello medico e per questo
motivo veniva insegnata anche nelle Università. L'astrologia inoltre era diffusa
in ogni strato sociale, dalle campagne alle città in cui venivano stampati molti
almanacchi e in cui veniva utilizzata con finalità politiche:
• verso la fine del '500 gli almanacchi erano molto utilizzati per decisioni
politiche;
• l'astrologia venne proibita dal mondo cattolico nel 1586 per la sua
influenza politica sul popolo.
Pico della Mirandola (1463-1494) mosse una forte critica nei confronti
dell'astrologia sul piano etico-filosofico in quanto comporta un determinismo
che non è reale → l'astrologia per poter davvero predire il destino degli uomini
dovrebbe essere molto accurata ma non lo è ancora.
Un altro ambito dell'astrologia è la meteorologia intendendo l'astrologia come
lo studio dell'influenza delle sfere superiori su quella sublunare.
Nel '500 per astronomia pratica si intendeva l'astrologia ma in certi contesti è
utile suddividere sia l'astronomia che l'astrologia in pratica e teorica.
Tolomeo ha scritto vari trattati per le diverse tipologie di materie:
• Almagesto → astrologia matematica
• Tetrabiblos → astrologia
• Geografia → geografia
• Ipotesi planetaria → filosofia naturale:
9
◦ in questo testo Tolomeo vuole spiegare come concettualizzare i temi
dell'Almagesto da un punto di vista di filosofia naturale;
◦ la matematizzazione e la certezza della matematica permettono di
estendere la matematica alla filosofia naturale e all'etica;
◦ l'applicazione della matematica in fisica sarà poi ripresa da Benedetti
e Galileo.
Nell'umanesimo viene riscoperto lo spirito dei classici e i loro testi matematici.
L'opera filologica svolta è altamente concettuale, non era una semplice traduzione ma
era presente anche la volontà di ricomporre concettualmente le idee greche. Tra i vari
testi viene riscoperto anche l'Almagesto di Tolomeo attraverso la mediazione degli arabi
ma lo si vuole tradurre direttamente dal greco:
• un personaggio che favorì la traduzione dell'Almagesto fu
Bessarione7:
◦ protettore di Peurbach e Regiomontano, quest'ultimi traducono
l'Almagesto e scrivono Epytoma in Almagesto, sintesi degli aspetti
tecnici del testo originale.
7 Fautore dell'avvicinamento tra Chiesa Cattolica e Ortodossa, fece crociate, amico di Cusano.
10
degli epicicli e delle quante → questi elementi vengono criticati
in quanto non corrispondenti alla descrizione naturale;
◦ Al-Bitruji si appropria dell'eredità araba di Tolomeo e cerca di
rendere conto dei movimenti geometrici in termini di moti
concentrici per poter essere coerente con gli assiomi di filosofia
naturale → cerca di tradurre in movimenti concentrici le teorie
geometriche tolemaiche.
Queste questioni vengono riprese successivamente nel XV sec. quando
Copernico è ancora studente:
• Alessandro Achillini nel suo De orbitus (1498) riprende le critiche
degli arabi nei confronti di Tolomeo;
• Girolamo Fracastoro con Homocentrica (1538) traduce Tolomeo
cercando di rispettare gli assiomi di filosofia naturale;
• Giovan Battista Amico scrive De motibus corporium celestium iustia
principia peripatetica (1536) in cui si cercano di spiegare i principi dei
moti celesti secondo i principi peripatetici.
Copernico cercherà di creare dei modelli geometrici alternativi a Tolomeo,
consapevole dei limiti di tale teoria nonostante le integrazioni arabe:
• la ricezione di Copernico sarà infatti anche la ricezione di nuovi
modelli geometrici che verranno poi utilizzati anche in altri ambiti;
• il filosofo Duhem scrive un saggio sulla nozione della teoria fisica
da Platone a Galileo nel 1908 → in questo testo si sottolinea come gli
astronomi vogliano salvare i fenomeni mentre l'aspetto fisico viene
lasciato alla filosofia naturale:
◦ l'astronomia matematica voleva solo mantenere i fenomeni,
eccezione per Copernico e Galileo;
◦ la teoria filosofia di Duhem è detta revisionismo;
• il filosofo Khun nel testo La rivoluzione copernicana sviluppa la tesi
secondo cui i paradigmi sono fondanti per la scienza e che nel
processo di sviluppo essi vengono sottoposti a prove e superati.
11
• Pitagorici → vedevano la Terra in movimento e non al centro del cosmo:
◦ Copernico viene associato ai pitagorici per l'importanza dei numeri
nell'interpretazione della natura;
• Platone → nel Timeo sostiene la rotazione terrestre sul suo proprio asse;
• Eraclide Pontico → la Terra era posta al centro del cosmo:
◦ la Luna, il Sole e i pianeti superiori ruotano attorno alla Terra;
◦ Mercurio e Venere ruotano intorno al Sole.
12
De revolutionibus: origini, suddivisione e curatori
13
matematici e da chi si intende di geometria e matematica 8 di
modo che non si facciano facili critiche;
◦ la lettera al papa è all'origine della lettura khuniana di
Copernico.
Copernico ha due anime dentro sé, da una parte è un uomo medievale, infatti
il suo primo scritto era manoscritto e in poche copie, mentre per il resto un
uomo rinascimentale.
I punti di partenza di Copernico furono:
• mantenere l'assioma astronomico per cui i moti celesti sono
circolari ed uniformi secondo il loro centro;
• trasformare i modelli epiciclici di Tolomeo per spiegare il moto
retrogrado dei pianeti contando però il Sole al centro dell'universo:
◦ con il solo movimento della Terra attorno al Sole Copernico può
spiegare il moto retrogrado;
• un altro aspetto importante della ricerca Copernicana fu l'aver
determinato l'ordine dei pianeti.
De revolutionibus: I libro
14
◦ il moto è più congeniale alla Terra piuttosto che al cielo delle
stelle fisse, è più facile da spiegare → argomento di Achille;
• VI capitolo → moto delle stelle fisse:
◦ la distanza tra Sole e Terra è irrilevante rispetto alla distanza
delle stelle fisse;
• VII capitolo → confronto con gli antichi e con la tesi per cui se la
Terra si muovesse ci sarebbero conseguenze disastrose per i suoi
abitanti e con le questioni metereologiche;
• VIII capitolo → risoluzione dei problemi posti nel VII capitolo:
◦ spiegazione alternativa della caduta dei gravi → il moto
terrestre essendo naturale non può avere conseguenze nefaste
ne avere effetti sulla meteorologia;
◦ per Copernico l'unico moto naturale è quello circolare → i moti
rettilinei sono moti violenti o restaurativi di un moto naturale:
▪ la caduta dei gravi viene spiegata come un moto restaurativo
di una parte del tutto che si lega con il tutto → il moto
restaurativo è la conseguenza di un moto violento che ha
separato gli elementi;
• IX capitolo → proposta della teoria del moto terrestre;
• X capitolo → determinazione dell'ordine dei pianeti;
• XI capitolo → tre moti terrestri:
◦ rotazione sul proprio asse;
◦ rivoluzione intorno al Sole;
◦ moto dell'asse terrestre (declinazione) fittizio:
▪ Copernico ipotizza l'inclinazione dell'asse terrestre e pensava
che ci fosse un moto circolare dell'asse terrestre rispetto il
cielo delle stelle fisse determinante un moto di precessione
dell'asse terrestre:
• Copernico inserisce questo moto per spiegare la
precessione degli equinozi dicendo che è determinato da
un ritardo del terzo movimento rispetto alla rivoluzione
terrestre.
15
Ricezione copernicana
16
Sole, Luna e stelle, gli altri pianeti ruotano intorno al Sole:
• se la Terra fosse stata in moto, allora le stelle vicine
avrebbero dovuto cambiare posizione relativamente alle
stelle più lontane9;
L'autorità di Tyco Brahe da un lato ostacolò la ricezione del sistema
copernicano (eliocentrico o eliostatico) ma dall'altra parte lo favorì in quanto la
tesi della fluidità dello spazio contro l'idea fino ad allora sostenuta delle sfere
cristalline era rivoluzionaria quanto la rivoluzione copernicana stessa.
• 1610 inizio dell'astronomia telescopica → alcune osservazioni di Galileo
sostengono le tesi di Copernico:
◦ osservazione della superficie lunare → è frastagliata come la
superficie terrestre:
▪ l'universo intero è sottoposto alle stesse leggi fisiche, i corpi celesti
non sono corpi perfetti e incorruttibili;
◦ osservazione delle fasi di Venere → conseguenza della rotazione del
pianeta attorno al Sole;
◦ osservazione dei satelliti di Giove → esistono altri corpi celesti intorno
a cui ruotano altri corpi;
◦ osservazione delle macchie solari → porta alla teoria per cui il Sole
ruota sul proprio asse → questo movimento porta alla spiegazione dei
moti dei pianeti attorno al Sole
Precursori di Copernico
9 In realtà questo effetto di parallasse esiste; non poteva però essere osservato ad occhio nudo.
10 Nel '500 la circolazione manoscritta è ancora importante per la diffusione di nuove teorie nonostante
esistesse già la stampa.
11 Retore, filosofo, storico, nato nel 1479 e morto nel 1541, fu celebrato da Ariosto nell'Orlando furioso.
12 Da ricordare che Cartesio, il quale mise in dubbio la percezione sensoriale all'estremo, è attivo tra il
1596 e il 1650, è quindi successivo a Calcagnini ma si può ipotizzare che in un certo senso ne
17
Un altro filosofo che si può considerare precursore di Copernico fu Cusano
(1401-1464):
• sosteneva che la Terra è un corpo celeste come gli altri ed è
sottoposto a moti.
Alcune date di avvenimenti antecedenti la rivoluzione copernicana ma che ne
attestano la presenza già prima della data della pubblicazione del De
Revolutionibus:
• 1532 → pubblicazione di Novus Orbis, scritto geografico che
contiene racconti di esplorazioni → in esso è presente una
rappresentazione della Terra in moto tramite due angeli che
azionano manovelle;
• 1533 → prima ricezione di Copernico a Roma;
• 1539 → in uno dei suoi discorsi a tavola, Lutero rigetta il moto
terrestre;
• 1540 → pubblicazione del testo di Retico Narratio Prima →
introduzione al De Revolutionibus scritta da Retico, fu accolta
positivamente e permise a Copernico di pubblicare il De
Revolutionibus:
◦ la pubblicazione del testo copernicano fu possibile soprattutto
grazie alla mediazione di Retico e alla supervisione di Osiander
• 1547-49 → iniziano ad esserci le prime remore di carattere teologico
→ si cerca di confutare Copernico sia dal punto di vista teologico
che fisico-naturale.
18
agli studenti potrebbe provocargli dubbi morali e teologici in
quanto l'osservazione astronomica è un modo di cogliere il
divino e l'etica.
Dopo Copernico è necessario ripensare gli argomenti a favore di Tolomeo e
approfondirli. Nell'opera di Melantone i passi che trattano specificatamente di
astronomia vengono corretti da Reinhold:
• nel 1549 Reinhold pubblica una traduzione del I libro
dell'Almagesto di Tolomeo illustrandolo e approfondendo gli
argomenti trattati;
• tra Melantone e Reinhold c'è una generale ricerca al fine di
riproporre e fortificare sia gli argomenti aristotelici che quelli
tolemaici.
Reinhold riprende i moti planetari di Copernico dal punto di vista
matematico → inizialmente, nel 1556, c'è una ricezione solo matematica di
Copernico e le sue teorie vengono applicate anche in contesti geocentrici.
Retico, in quanto copernicano realista viene allontanato da Wittenberg.
Perchè avvenga una ricezione di Copernico anche in Italia bisogna aspettare il
1582. Nel 1552-1553 avviene una prima ricezione letteraria delle opere di
Copernico13 → i Marmi sono dei racconti letterari in cui si affrontano alcune
problematiche riguardanti la teoria copernicana e si cerca di darle una
giustificazione:
• i terremoti giustificano il movimento terrestre;
• i bambini cadono da piccoli perchè non sono ancora abituati al
moto terrestre.
Altri libri in cui si vede la ricezione letteraria di Copernico sono:
• quello di Recorde's (1556, Londra);
• quello di Pontus de Tyard (1557, Francia).
In entrambi i casi si tratta di diffusioni in lingua volgare delle tesi di Copernico.
La ricezione di Copernico a Wittenberg è stata approfondita in alcuni articoli
di studiosi contemporanei:
• Westman in un articolo del 1975 The Melanchthon Circle, Reticus. The
Wittenberg Interpretation of The Copernican Theory:
◦ sviluppa l'idea per cui l'interpretazione della scuola di
Wittenberg è convenzionalista;
• Thorndike nel 1923 scrive A History of Magic and Experimental
Science:
◦ il V volume parla dell'astronomia rinascimentale e di Melantone
riprendendo l'idea della centralità dell'astrologia
19
nell'astronomia;
• Barker e Goldstein scrivono nel 1998 Realism and Instrumentalisms
in XVI Century Astronomy:
◦ si parla di realismo e convenzionalismo giungendo alla
conclusione che nel '500 non c'è convenzionalismo 14 ma
realismo15, in particolare nella ricezione di Wittenberg.
20
• Reinhold adotta lo stesso sistema copernicano ma con la Terra al
centro:
◦ mantiene il modello geometrico copernicano ma lo rende
geocentrico → questa è la ricezione propria di Wittenberg;
◦ per Westman questa ricezione è convenzionalista ma invece è
più appropriato parlare di ricezione geocentrica in quanto
determinata da un'attenzione particolare verso la fisica
aristotelica;
• Proclo scrive Hypotyposes Orbium Caelestium nel 1568:
◦ viene sostenuto l'assioma astronomico16;
• Peucer, allievo di Reinhold e parente di Melantone scrive nel 1571
Hypotheses Astronomicae;
• Ursus nel 1588 scrive Fundamentum Astronomicum:
◦ propone un modello che è una via di mezzo tra Tolomeo e
Copernico, era un modello geocentrico:
▪ la Terra è al centro dell'orbita solare e lunare;
▪ i pianeti orbitano intorno al Sole;
▪ la Terra ruota sul suo asse → non sono le stelle a muoversi
ma la Terra → rimane il problema del moto terrestre in
relazione alla fisica aristotelica.
21
Sempre nel 1588 Tyco Brahe scrive De Mundi Aetherei Recentioribus
Phaenomenis. Il sistema presentato è simile a quello di Ursus ma elimina la
possibilità del moto terrestre. Brahe è un esponente dell'aristocrazia danese, è
un mecenate e ottiene dal re di Danimarca un'isola, l'isola di Haven, da adibire
ad Accademia Scientifica. Su quest'isola costruisce un castello osservatorio che
chiama Uraniborg che è sia un osservatorio astronomico che un laboratorio
alchemico: tutto ciò che esce da quello studio, anche se frutto di altri studiosi,
veniva attribuito a lui e accusava spesso le persone di plagio.
Quando pubblica la sua opera dove presenta il sistema geoeliocentrico gli
viene detto che era stato già pubblicato il testo di Ursus, o comunque in
generale la trasposizione dei modelli geometrici di Copernico in senso
geocentrico era già stato fatto:
• alla fine Brahe fa valere il suo peso aristocratico e si assume la
paternità della teoria;
• intorno al 1600 Keplero inizia a lavorare presso Brahe ed è costretto
a scrivere un librello polemico contro Ursus;
• dopo il 1616 non si riesce più ad accettare il modello tolemaico e per
salvare comunque la fisica aristotelica e le scritture il modello
ticonico (geoeliocentrico) diventa quello fondamentale.
Brahe non era a favore del movimento terrestre e nel 1596 scambia delle
lettere con Rothmann a questo proposito → argomenti del cannone (contro il
movimento terrestre) Nel 1632 Galileo, nei Dialoghi sopra i massimi sistemi,
risponde a tutte le questioni sollevate da Brahe contro il movimento terrestre e
fonda una nuova fisica, non più legata ad Aristotele.
Brahe vuole risolvere il problema del movimento terrestre cercando di
difendere il movimento terrestre:
• non riesce a difendere Aristotele fino in fondo perchè abbandona
l'idea delle sfere cristalline a favore delle fluidità dei cieli:
◦ Brahe nella descrizione del modello geoeliocentrico rappresenta
anche la cometa e per farlo deve postulare la fluidità dei cieli.
Avendo abbandonato l'idea delle sfere cristalline è necessario proporre una
nuova spiegazione per il moto planetario:
• spiegazione provvidenziale → le anime dei pianeti fanno si che
attraverso le leggi matematiche essi abbiano un'orbita circolare:
◦ Keplero non accetta questa spiegazione e vuole tornare a una
spiegazione più semplice di stampo copernicano, allontanandosi
22
così da Brahe.
Due autori di riferimento per sostenere la fluidità dei cieli sono:
• Patrizi nel Pancosima (1591) → geocentrico, propone una
spiegazione neoplatonica sostenendo che i pianeti si muovono
come i pesci nell'acqua;
• Bruno → spiegazione vitalistica, causale e biologica fondata sul
principio di conservazione:
◦ i pianeti sono animali e sanno di doversi muovere attorno al
Sole per potersi conservare.
Keplero si oppone a queste spiegazioni → traspone nelle sue idee una
concezione monoteistica per deve esserci una causa unica per il movimento dei
pianeti e questa spiegazione deve essere semplice:
• inizia a parlare di fisica astronomica → i moti dei pianeti sono
dovuti a cause fisiche;
• introduce il concetto di orbita → cade l'assioma astronomico:
◦ le orbite non sono più circolari ma ellittiche e i moti non sono
uniformi → il pianeta si muove più velocemente in prossimità
del Sole e più lentamente quando è lontano da esso.
Keplero fornisce quindi una nuova fisica celeste mentre Galileo una nuova
fisica terrestre. Keplero è lontano dalle prime ricezioni di Copernico di
Wittenberg, è copernicano nel senso dell'eliocentrismo ma abbandona l'assioma
astronomico e rende i moti planetari semplici. Verrà accusato di empietà perchè
non fornisce spiegazioni teologiche e provvidenziali per il movimento dei
pianeti.
Proclus scrive Modelli teorici delle posizioni astronomiche.
Nel 1576 Digges paragrafa i capitoli del De Revolutionibus in cui si tratta degli
argomenti a favore del moto terrestre e della teoria dei tre moti terrestri:
• il suo testo è famoso per la rappresentazione grafica del sistema
copernicano in cui le stelle non vengono più rinchiuse in una sfera
ma sciolte nell'infinito:
◦ con la teoria Copernicana c'è la possibilità dell'apertura delle
sfere e Digges approfondisce questi spunti17.
17 Nel De Revolutionibus viene abolito il moto del cielo delle stelle fisse e per questo sorgono questioni
nella concettualizzazione di un universo finito → Aristotele sosteneva che le stelle girano intorno alla
Terra e per questo lo spazio è finito, se però non sono più loro a muoversi allora non è più detto che il
cosmo sia finito. Copernico per cui apre la questione dell'infinito ma lascio che se ne occupino poi i
fisici.
23
Universo infinito e astronomia del '600
24
raggio e circonferenza coincidono:
◦ quest'idea è stata presa dai Pitagorici;
• nell'infinito assoluto è in luce tutta la realtà, il mondo è infinita
sfinita;
• per rappresentare l'universo che è finito e infinito, la coincidenza
dei contrari, utilizza l'immagine della sfera.
Quando Keplero legge Cusano ne da un'interpretazione finita mentre Bruno
interpreta l'infinità di Cusano portandola all'infinità del cosmo → riprende in
questo anche gli antichi, con la tradizione atomistica e la concezione
dell'infinito.
Un'altra filosofia che viene ripresa è quella stoica:
• si riprende Cleomede con il De mundo → rappresentazione della
cosmologia in chiave stoica → la sfera delle stelle fisse è finita ma è
in uno spazio infinito, il cielo è fluido e pervaso da uno pneuma
vitale che anima i cieli:
◦ c'è l'idea che nel cosmo sia possibile il cambiamento così come
in Terra;
◦ idea che i corpi celesti siano intelligenti.
Un altro autore che tratterà l'apertura del cosmo all'infinito è Patrizio
Veneziano Benedetti che venne assunto come matematico a Torino. Il suo testo
più importante è un testo del 1585, una miscellanea di meccanica, ottica,
aritmetica e astronomia. Benedetti per molti aspetti è un precursore di Galileo,
soprattutto per quanto riguarda la matematica:
• apre una polemica antiaristotelica e sostiene la possibilità del
vuoto e dell'infinito dell'universo;
• rimette in discussione i fondamenti della fisica e dell'astronomia
aristotelica.
Benedetti è a favore del sistema copernicano ed è convinto dell'omogeneità
del cosmo, per cui ciò che succede sulla Terra può succedere in ogni luogo
dell'universo, la Terra non ha nessuna caratteristica particolare rispetto agli altri
pianeti:
• la teoria dell'omogeneità dell'universo porta alla possibilità della
pluralità dei mondi;
• sostiene che i pianeti siano delle lune che circolano intorno a pianeti
oscuri che non possiamo vedere.
Benedetti sostiene la fluidità dei cieli che sono composti dall'aria → scrive un
testo sulle comete avvistate:
• l'universo è presentato come una sfera chiusa immersa nell'infinito
come per gli stoici:
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◦ mantengono l'idea che ci sia un centro dell'universo e uno
spazio infinito, a differenza di Cusano per cui essendo tutto
infinito non esiste un centro.
Per Bruno la sfera assoluta di Cusano è il cosmo, si ha un infinito
cosmologico basato sull'omogeneità dell'infinito, lo spazio è infinito e ci sono
più mondi:
• i mondi sono altri sistemi planetari, ogni stella ha vari pianeti
attorno a sé:
◦ estensione del sistema copernicano a tutto l'universo;
• l'argomentazione di Bruno sull'infinito è anche metafisica → riflette
sulla possibilità logica dell'infinito e parla della convenienza
dell'infinito.
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dell'aristotelismo, l'esperienza non era più l'unico modo di fondare la scienza:
• la conoscenza è vera in modo qualitativo ma ci manca l'estensione
di Dio.
Per Koyrè la scienza moderna è platonica nel senso che l'esperienza non va ad
inficiare la scienza, mentre il modello aristotelico concepisce che l'esperienza
possa mettere in discussione la scienza.
La nascita di nuove stelle e la loro osservazione, insieme alle comete, mise in
dubbio le teorie dell'astronomia a sfere:
• 1616 viene condannato il pitagorismo e il copernicanesimo ma solo
quest'ultimo è considerato eretico in quanto andato contro alcune
formulazioni delle scritture:
◦ Galileo cerca di mostrare come Copernico non vada contro le
scritture e la teologia in quanto le scritture hanno un compito
morale → non ci devono dire com'è fatto il mondo;
◦ le interpretazioni delle scritture sono errate nel senso che non si
è mai cercato di capire quando avevano significato etico e
quando invece avevano il compito di descrivere il mondo;
• Galileo viene condannato personalmente anche per il suo velato
atomismo:
◦ al concilio di Trento viene assunta la transustanziazione per cui
nell'eucarestia avviene realmente il passaggio dell'ostia al corpo
di Cristo → l'atomismo non è conciliabile con questa credenza.
Nelle opere di Galileo c'è una grande attenzione si al discorso matematico che
a quello fisico → il mondo è spiegato in termini matematici ma ha anche delle
teorie fisiche come l'idea che ci siano solo tre dimensioni:
• sostiene però che le teorie matematiche possano parlare del mondo
meglio delle teorie fisiche → questo è un elemento importante in
Galileo.
Osserva i satelliti di Giove, deducendone che ci sono corpi che si muovono
attorno ad un centro che è diverso da quello dell'universo, osservando le
macchie solari nota che il Sole è in continuo movimento e cambiamento sul
proprio asse.
Nel Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo propone nuovi modelli
matematici come ad esempio la bilancia idrostatica per spiegare la caduta dei
gravi:
• lo studio sui moti di caduta è paragonabile alla bilancia;
• negli studi sull'accelerazione Galilei lavora con i numeri:
◦ l'accelerazione è il quadrato della velocità.
L'algebra presuppone che i numeri siano indipendenti dalla geometria, con i
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numeri posso formulare calcoli tra forme geometriche diverse → per Galileo
però viene prima la geometria per cui e quindi vuole produrre modelli
geometrici per spiegare quelli algebrici:
• cerca osservazioni se possibili misurate ed esperienze ipotetiche ,
modelli geometrici per spiegare le teorie;
• Galielo è un platonico anche se non mette completamente da parte
l'esperienza, da loro considerata fallace:
◦ l'esperienza non inganna, vediamo ciò che dobbiamo vedere
date determinate condizioni naturali → il vero problema è la
teoria che ne deriviamo;
◦ ci sono poi casi in l'osservazione non è da considerare perchè
svolta malamente → errore sperimentale.
Galielo spiegando le maree sostiene che se tale teoria è giusta allora si deve
presupporre il copernicanesimo. E' interessato a costruire un apparato
astronomico – osservativo.
Il ruolo di Galileo nella ricezione copernicana è stato fondamentale. Ciò che
non si intende chiaramente è però se avesse un approccio di tipo aristotelico o
platonico in quanto è presente sia la tendenza a dare importanza alla
matematica sia la tendenza all'esperienza:
• all'inizio del testo copernicano è presente il motto platonico che da
all'opera un'impronta si tipo matematico-platonica → nel momento
in cui si afferma una scienza cosmologica con elementi matematici
si può parlare di platonismo?
Questa era la posizione di Cassirer19 e Koyrè20. Cassirer era neokantiano e
Koyrè fenomenologo, ciò che li accomuna è l'interesse per Platone e il momento
trascendentale, l'idea che la conoscenza sia qualcosa di dato a priori in strutture
trascendentali.
Cassirer ha contribuito alla riscoperta di Cusano:
• Cusano era platonico;
• fu il primo a sostenere che l'universo può essere infinito, le sue
riflessioni crearono una rottura con la cosmologia del suo tempo;
• Cusano lascia un'importante eredità per quello che riguarda le
teorie matematiche.
Un motivo per cui si dice che la scienza moderna sia platonica è il fatto che le
teorie matematiche sono molto presenti e c'è una ripresa del pitagoresimo:
• l'aritmetica è ancora legata alle concezioni geometriche ma l'algebra
19 Ernst Cassirer (1874 – 1945), testo più importante è Sostanza e funzione (1910)
20Aleksandr Vladimirović Kojre (1892 – 1964) scrive Dal mondo chiuso all'universo infinito (1970)
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fu poi inventata solo dopo la seconda parte del '600:
◦ si intendeva solo la matematica geometrica;
◦ riscoprendo la matematica non geometrica di matrice ellenistica
è stato possibile applicare la matematica alle scienze naturali.
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