C’è da dire che - almeno nel nostro caso - il supporto farmacologico è stato
fondamentale per risolvere il problema della concentrazione, portando la nostra
bambina da risultati insufficienti in seconda elementare, a risultati buoni nel primo
quadrimestre della terza classe e distinti alla fine dell’anno scolastico. Questo ha
accresciuto molto la sua autostima e l’ha resa più serena.
AIFA Onlus – Associazione Italiana Famiglie ADHD www.aifa.it 1
Naturalmente, non è un percorso semplice e per questo riteniamo fondamentale, pur
comprendendo le difficoltà della bambina, essere fermi nei comandi ed assicurarsi
che vengano eseguiti, ignorare gli atteggiamenti lievemente negativi, punire
severamente gli atteggiamenti molto negativi, essere di esempio positivo, evitare
di essere noi stessi aggressivi nei comandi, evitare le punizioni corporali
utilizzando, invece, tecniche del tipo: “Privare il bambino di qualcosa a lui
particolarmente gradito” o “Obbligarlo a rimanere fermo per alcuni minuti” per
riflettere sul suo atteggiamento. Premiare e gratificare i comportamenti positivi
anche se siamo arrabbiati con lui per altri motivi.
La strada certamente non è facile ed è irta di ostacoli, ma siamo certi che l’amore
reciproco dei genitori e degli stessi nei confronti del bambino, la tenacia, la volontà di
voler consentire al bambino di costruirsi un futuro sereno, l’aiuto di Dio nel quale
fortemente crediamo, siano gli ingredienti per il superamento di qualsiasi difficoltà.