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IL JAZZ
Concetti Generali
Il Jazz è uno stile di musica contemporanea, nato nelle regioni meridionali
degli Stati Uniti e diffuso in tutto il mondo, esprimendo in un nuovo modo
i problemi dell’uomo moderno e caratterizzato da una grande carica
ritmica, dall’improvvisazione e un timbro vocale collegato ai cantanti
Afroamericani.
Il Jazz ha origini lontane che risalgono alla deportazione degli schiavi
Africani in America. Nella metà del 600, per circa due secoli, navi europee
deportarono nove milioni di africani; per loro il canto aiutava a sopportare
il lavoro nei campi. Nel Jazz i musicisti esprimevano la loro disperazione e
rivendicavano i loro diritti, di cui l’umanità ne rimaneva completamente
indifferente. Nacquero altri stili musicali: i Worksons, i Blues e gli
Spiritual; il Blues derivava dal termine blu (colore simbolo del dolore e
della sofferenza) e alterna la terza e la settima nota di ogni scala musicale.
Il Jazz introdusse il pianoforte nel Ragtime (sottocategoria musicale del
jazz). A New Orleans, città simbolo del Jazz, piccole band si esibivano in
strada suonando d’istinto senza seguire spartiti; nei concerti
s’improvvisava per rispecchiare l’umore del cantante e col passare del
tempo ci fu un Jazz più ondeggiante e ritmico: lo Swing. Grazie a Dizzy
Gillespie e Charlie Parker nacque nella seconda metà degli anni ‘40 un
jazz molto difficile e raffinato caratterizzato da un tempo veloce definito
Bebop. Il Cool Jazz si contrapponeva con l’Hot jazz, gli esecutori
apparivano con un nuovo stile: barba, vestiti con abiti da cerimonia e
grossi occhiali neri; suonando con le spalle rivolte al pubblico.
La suddivisione anni 30/60/90 verrà affrontato nella prossima dispensa.

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