Se Chomsky aveva ipotizzato l’esistenza di un LAD (“Language Acquisition Device”),
Krashen parte dagli stessi presupposti per la sua SLAT (“Second Language Acquisition Theory”), in cui pone l’accento sulla differenza che intercorre fra acquisizione (“Acquisition”) e apprendimento (“Learning”) di una lingua. Per acquisizione si intende un processo inconscio che sfrutta sia la conoscenza globale dell’emisfero destro sia quella analitica del sinistro, mentre l’apprendimento sarebbe un processo razionale che coinvolgerebbe il solo emisfero sinistro del cervello, immagazzinando le informazioni nella memoria di medio termine. Un esempio della discrepanza fra acquisizione e apprendimento è rappresentato dall’uso scorretto del passato remoto da parte di alcuni parlanti nativi che ne hanno precedentemente studiato le forme; l’apprendimento del tempo verbale in questo caso è difforme rispetto alla relativa acquisizione. Secondo la SLAT, l’insegnante deve quindi puntare all’acquisizione, perché l’apprendimento può avere risultati positivi, ma non stabili. Per fare ciò individua tre principi: 1. un input comprensibile che permette all’allievo di concentrarsi sul significato dell’input stesso, e non sulla forma. 2. un ordine naturale di apprendimento che va sempre rispettato affinché ci sia l’acquisizione. Tutto il pregresso è condizione necessaria per una nuova acquisizione, ma anche condizione sufficiente perché una successiva acquisizione avvenga. 3. Inoltre affinché l’acquisizione avvenga deve essere disattivato il filtro affettivo, che fa collocare ciò che si comprende nella memoria a breve termine. In stato di serenità l’adrenalina si trasforma in noradrenalina, che favorisce la memorizzazione; in caso di stress, invece, entrano in contrasto l’amigdala (ghiandola che protegge la mente da eventi spiacevoli) e l’ippocampo (ghiandola che inizia il processo di memorizzazione). Il filtro affettivo è un meccanismo di autodifesa che si attiva a causa di stati d’ansia, attività che pongono a rischio l’immagine di sé, attività che minano l’autostima e attività che provocano un senso di inadeguatezza. Le teorie a cui fa riferimento il metodo naturale di Krashen sono: La psicologia umanistica; Gli studi sull’intelligenza emotiva e sull’acquisizione linguistica in età precoce; Le ricerche sull’ordine naturale di acquisizione della lingua e sull’interlingua. Il percorso è di tipo induttivo e lo studente, guidato dall’insegnante, è il fulcro “emotivo”, e non solo razionale del processo di apprendimento. Le tecniche didattiche utilizzate sono legate alla comprensione dei testi e all’interazione. Infine, i materiali sono di varia natura, autentici e graduati sulla base dell’ordine naturale.