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Anassagora

Anassagora nacque a Clazomene intorno al 500 a.C. e morì a circa 70 anni. Lui fu uno dei primi che
introdusse la filosofia in Atene.
La sua dottrina più importante, descritta anche nella sua opera Sulla Natura, riguarda i semi. Con
questa parola Anassagora indica le particelle piccolissime della materia. Anassagora pensava che in
una natura continua, infatti tra i passaggi tra i principi non ci sono stacchi. E dove vi è continuità vi
è anche molteplicità. La molteplicità descritta dai semi che si trovano ovunque. In tutto vi sono semi
di tutto (Tutte le cose sono insieme – frammento 1 e Tutte le cose sono in ogni cosa – frammento 6).
Con questo intendeva che ogni corpo, anche l'uomo, avesse i semi della materi adi cui è composto
principalmente ma anche altri tipi di semi. Lui ci dice chiaramente che nel corpo umano vi sono sia
semi di unghie e capelli ma nelle unghie vi sono anche semi di pane (se tutto è in tutto, la carne è
presente nelle unghie, pane nelle unghie, sangue nelle unghie e nel pane). Una caratteristica di
questi semi è la loro divisibilità. Infatti Anassagora credeva nella divisibilità infinita: non esiste una
quantità minima perché anche un seme, particella piccolissima, può essere diviso in un seme più
piccolo. E questo seme diviso può essere ancora diviso all'infinitesimo. E se non esiste una quantità
minima non esiste neanche una quantità massima: ad ogni seme si può aggiungere sempre un altro
seme. Quindi il grande e il piccolo diventano relativi. Le differenze principali si vedono solo dal
punto di vista qualitativo, più quantità di semi di unghia nelle unghie ci fanno capire che c'è meno
quantità di semi del sangue e quindi la qualità è maggiormente della unghia. Il mondo ha bisogno
della continuità per trasformarsi continuamente. Ma le trasformazioni sono dei fenomeni, ovvero
ciò che si percepisce con i sensi dall'uomo.
Un'altra tesi importante di Anassagora è quella che riguarda l'intelligenza ordinatrice, ovvero quella
forza che muove e ordina i semi. Intelletto è una forza naturale e energia spirituale, meccanicista,
finalista, provvidenziale e cosmica. Questa energia, ordinando i semi, distingue le cose. Ogni cosa
ha una quantità graduata di ogni cosa. Non si deve confondere però la conoscenza intellettuale con
quella sensibile: la conoscenza si basa sul fatto della sensibilità del caldo e del freddo; l'intelletto
invece è in grado di distinguere di cosa è veramente costituito un corpo, di quanti e quali semi.
Anassagora è infatti convito che la vita dell'uomo debba attraversare 4 fasi: l'esperienza, la
memoria, il sapere e la tecnica. L'esperienza ci accresce la memoria ed il sapere, con i quali
possiamo concretizzare la tecnica. In un frammento famoso “L'uomo è più intelligente degli animali
in virtù del possesso delle mani”, che significa che l'utilizzo delle mani per lavorare, e quindi la
tecnica, ci amplia anche la sapienza.

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