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Piero malvestiti

Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Trasferitosi in Lombardia con la famiglia, si diplomò ragioniere in un collegio religioso.
Combatté in qualità di ufficiale nella prima guerra mondiale, guadagnandosi una Croce al
Merito. Dopo la fine del conflitto entrò alla Banca Popolare di Milano. Parallelamente iniziò il
suo impegno nell'Arcidiocesi di Milano, specialmente nell'assistenza agli operai e ai reduci.
Fondò la «Lega lombarda reduci di guerra».
Carriera politica[modifica | modifica wikitesto]
Si oppose al regime fascista fin dalle sue origini. Contestò l'idea dello Stato etico e la
concezione corporativa propria dell'ideologia fascista. Membro dell'Azione Cattolica,
nel 1928 fondò, insieme con Gioacchino Malavasi e Armando Rodolfi, il movimento politico
«Azione guelfa»[1], principale gruppo di opposizione cattolica al fascismo[2]. Nel 1933 il
movimento fu scoperto dalla polizia politica. Il Malvestiti fu arrestato (20 marzo 1933) e
condannato (30 gennaio 1934) a 5 anni di prigione. In seguito fu scarcerato per le cattive
condizioni di salute, ma gli fu proibito di svolgere attività politica fino alla fine della condanna.

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