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ETÀ NAPOLEONICA:

Napoleone Bonaparte, nato nel 1769, diventò u ciale di artiglieria nella prima Rivoluzione
francese e successivamente, dopo essersi a ancato ai giacobini, ottenne l’incarico di generale.

Grazie al suo matrimonio con Giuseppina Beauharnais Buona parte entrò nelle grazie di uno dei
più in uenti membri del governo, Paul Barras.

La Francia di Napoleone Bonaparte si a ermò come principale potenza europea.

Per la Francia rappresentò una frattura con l’esperienza delle Rivoluzione.

Nei paesi europei, l’avvento di Bonaparte fece sì che i valori della rivoluzione varcassero i con ni
francesi e si di ondessero in tutta Europa. Da questi presupposti ha origine il sentimento
nazionale dei movimenti di indipendenza e uni cazione del XIX secolo.

Date le di coltà interne, il Direttorio francese concentrò le sue forze in un’aggressiva politica
espansionistica e nel 1796 si fece portavoce di una grande o ensiva contro gli Asburgo. Due forti
eserciti sarebbero penetrati in Germania e avrebbero attaccato l’Austria mentre un terzo esercito
a dato a Bonaparte avrebbe tenuto impegnate in Italia le forze austriache e sabaude.

Nel 1796 Napoleone batté l’esercito sabaudo e costrinse il re di Sardegna, Vittorio Amedeo III, a
riconoscere alla Francia l’annessione di Nizza e dell’alta Savoia e ad aprire il paese ai francesi.

Dopodiché Napoleone a rontò l’esercito austriaco costringendolo ad abbandonare Milano. La sua


campagna militare proseguì senza sosta no alla conquista di Mantova. Nel 1797 egli si
apprestava a invadere Vienna. Per difendersi, la monarchia asburgica rmò con Napoleone
Bonaparte un trattato di pace.

In Italia, sotto il patronato di Napoleone, nacquero la Repubblica transpadana e la Repubblica


cispadana. Stipulò inoltre il trattato di Tolentino con il Papa assicurandosi il dominio sull’Emilia e
la Romagna. Successivamente Bonaparte conquistò Venezia e da qui nacque la Repubblica
democratica veneta. Nel 1797 venne rmato un nuovo trattato, la pace di Campoformio, con la
quale Napoleone consegnava agli Asburgo gran parte del territorio della Repubblica democratica
veneta in cambio della cessione formale del Belgio e della Lombardia.

Erano nate inoltre altre repubbliche: quella Ligure, quella Romana e quella Partenopea. La
formazione di queste repubbliche giacobine, anche dette repubbliche sorelle, era fortemente
voluta da Bonaparte, per farsi promotore anche nei territori conquistati della politica francese. I
patrioti italiani erano però coscienti che Napoleone voleva impossessarsi delle loro risorse e della
loro libertà politica e volevano uno Stato Italiano Indipendente. Quando i francesi se ne accorsero
cercarono di fare di tutto per impedire movimenti rivoluzionari da parte degli italiani.

Intanto la Repubblica partenopea tentò di resistere con le sue forze al ritorno dei Borbone.
Incaricato da Ferdinando IV di riconquistare il regno, il cardinale Ru o riuscì a mobilitare contro i
giacobini napoletani migliaia di contadini e altri cittadini, inquadrati nelle cosiddette bande di
sanfedisti. La Repubblica partenopea quindi si sgretolò e la stessa sorte toccò alle altre
repubbliche giacobine, che in seguito al ritiro dei francesi nei loro territori furono scon tte dal
ritorno dell’antico regime.

Le cause del fallimento principali furono: il mancato coinvolgimento delle classi popolari urbane e
delle masse rurali a anco dei francesi e l’astrattezza e l’estremismo dei giacobini nei confronti dei
territori e della popolazione italiana.

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