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Ero pronta ad affrontarlo. Dopo tutto questo tempo ero diventata più forte e avevo trovato il
coraggio di chiederglielo. Perché io dovevo sapere. Dovevo sapere perché era successo.
In poco tempo la mia mente tornò a quel giorno...
...due persone che si erano ritrovate nello stesso luogo dove avevano sancito la prima promessa.
Sembrava tutto normale, ma in realtà c'era qualcosa che non andava, c'era qualcosa che stonava in
quella scena. Le due persone erano distanti, non avevano il coraggio di guardarsi negli occhi.
Perché non era un giorno come gli altri, era la fine, un'addio...
iniziò lui: “Ra” la voce era roca “Mi dipiace..”.
Non riusciva a trovare le parole, ma forse non ce n'era bisogno, i loro sguardi dicevano tutto in un
muto silenzio.
La ragazza alzò lo sguardo e lo fissò dritto negli occhi.
Lui si pietrificò non riuscendo a trovare il coraggio per andare avanti perché era facile parlare
quando non si guarda in faccia la propria vittima. Ma in quel momento i suoi occhi lo trafissero
come una freccia in pieno cuore. Quegli occhi, gli occhi che lo avevano fatto innamorare di lei, che
lo guardavano come se gli volessero scavare dentro, che si illuminavano ogni volta che incrociava i
suoi, ora avevano uno sguardo diverso, che non aveva mai visto. Sembravano chiedergli pietà, di
non andare avanti a parlare e tuttavia c'era comunque una certa rassegnazione, perché anche se
avesse voluto sapeva che non poteva fare niente per impedire quello che stava accadendo...
“Micky io non voglio farlo, s-se ci impegnassimo potremmo cambiare le cose” disse con la voce
tremante.
“non sai quanto vorrei che tutto questo non fosse accaduto, io lo faccio per noi... per il nostro bene.
Non ci farebbe soffrire ancora di più continuare così?”
“M-ma noi ci vogliamo bene non è forse così? Non dicevamo che per noi sarebbe bastato? Che non
importava chi o che cosa si interponesse tra di noi se ci amavamo sarebbe stato più che sufficiente?”
“oh Ra...” le accarezzò la guancia
“ E se lo faremo ti giuro che starò male per colpa tua e non ti perdonerò mai più per quello che hai
fatto! Tu l'hai promesso! hai promesso che non mi avresti mai fatto del male” disse cercando di
colpirlo con dei pugni.
E lui si fece colpire e quando lei si arrese l'abbracciò. Appoggiò il mento sulla sua testa e la lasciò
sfogare stretta in quell'abbraccio mentre lui pure finalmente si lasciò andare e liberò tute le lacrime
che aveva trattenuto fino a quel momento.
“Mi mancherai... ma io continuo solo ad essere fedele alla mia promessa e ti starò vicino ogni volta
che ne avrai bisogno, Ra?” le alzò il mento con le dita.
“Guarda come siamo ridotti ...tutti e due in lacrime per una cosa che potrebbe essere evitata, siamo
due stupidi lo sai?” singhiozzò asciugandogli le lacrime.
“Lo so ma non è colpa nostra. Prima di questo pensavo che l'amore non avesse aspetti negativi”
“Quando il destino ti chiama devi essere forte...” sussurrò lei.
“...potrei non essere con te ma dovrai tenere duro” continuò lui.
“Micky io ti...”
“Non dirlo ti prego...sai che renderà tutto ancora più difficile...”
lei non disse niente, non aveva più nessuna parola, qualche volta muoveva le labbra ma non usciva
alcun suono.
“Ti riaccompagno alla stazione” disse avvicinandosi.
“No” disse respingendolo con la mano “vado da sola... ho bisogno di pensare e tu renderesti tutto
più difficile”.
E senza sentire quello che avrebbe detto si voltò e se ne andò. Camminò e appena uscì da quel
luogo iniziò a correre finché le gambe non le ressero, finche il fiato non le mancò, mentre le lacrime
si mescolavano alla pioggia che sembrava si fosse trattenuta anche lei fino a quel momento...
dopo aver rievocato quel giorno tornai in me stessa. Non potevo lasciare che finisse così dopo tutto
quello che era successo. Potevamo anche chiudere ma dovevo prima togliermi un dubbio e dovevo
farlo il prima possibile.
Lo avevo chiamato e gli avevo chiesto di incontrarci. Dalla voce avevo capito che era alquanto
agitato nel sentirmi ma mi disse comunque che andava bene.
Durante il viaggio in corriera mi ero preparata tutto un discorso da fare, ma ora nel momento in cui
lo vidi, come al solito ad aspettarmi in stazione, mi dimenticai immediatamente di tutto e pensai
solo che dovevo cercare un modo per calmare il mio cuore.
Appena scesi mi sorrise. Quel sorriso... cazzo! Quanto amavo quel sorriso. Il solo ricordo riusciva a
farmi addormentare quando avevo gli incubi e ogni volta che ci pensavo mi faceva sorridere anche
quando stavo da cani.
Non potei fare a meno di ricambiarlo.
“Ciao!”
“Ciao Ra”

parlammo per tutto il tragitto fino a casa sua tutti e due sotto un unico ombrello. Nessuno dei due
voleva toccare l'argomento ma mi dissi che dovevo farmi coraggio che per almeno una volta nella
mia vita non dovevo essere debole....
Lo stroncai sulla porta di casa.
“Tu mi hai mai amata?” farfugliai tutto questo molto velocemente ad occhi chiusi per non vedere la
sua reazione mentre stava entrando.
“Cosa?”
“Hai capito bene: tu mi hai mai amata?”
“Perché questa domanda?”
“E' da un po' che penso a quel giorno e dopo averlo visto svariate volte nella mia mente mi è venuto
un dubbio... tu non hai mai detto di amarmi e mi hai taciuta quando io stavo per dirlo...perchè l'hai
fatto? Tutto quello che mi hai detto era una balla? Ci siamo lasciati per il nostro bene o io non ti
piacevo più?”
il suo volto si dapprima cupo, ma poi alzò lo sguardo e mi pietrificò.
“Non amarti? Come puoi dire una cosa del genere' come puoi pensare che non ti abbia amata? Solo
perché non l'ho mai detto non vuol dire che non l'abbia mai pensato”
“E allora perché non me l'hai detto?”
“Perché non mi ero mai innamorato di nessuno fino a questo punto e avevo paura immensa, paura di
tutto quello che sarebbe potuto accadere e quel giorno ti ho zittito perché sapevo quello che volevi
dire... se l'avessi detto non so se sarei stato abbastanza forte da lasciarti andare...”
“Ma perché dovevi farlo? Potevamo stare insieme!”
“Perchè io ti ho fatto una promessa! Ti avevo giurato che non avrei mai permesso che qualcuno ti
facesse del male che ti avrei protetto da tutti! Cazzo! Io stavo cercando solo di proteggerti da me!”
Proteggermi da lui? Ecco perché mi aveva lasciato? Perché aveva paura di farmi del male? Ero
attonita, non riuscivo più a parlare
“ credi che non vedessi come stavo

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