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CONTUSIONE
E’ una lesione traumatica a seguito di un urto violento, che determina lo schiacciamento dei
tessuti e provoca un travaso di sangue senza rompere o lacerare la pelle. Si presenta con
arrossamento e tumefazione della parte interessata dovuti alla rottura di piccoli vasi (livido o
ecchimosi) o di grandi vasi (ematoma) che determina la fuoriuscita di sangue sottocutanea.
Bisogna applicare del ghiaccio, fasciare ed osservare un periodo di riposo dalle attività.
Non si deve massaggiare.
FERITA – ESCORIAZIONE – TAGLIO
Sono lesioni degli strati più superficiali della pelle (escoriazione) o aperture che possono
raggiungere, nei casi più gravi, anche gli organi interni. Si presentano con perdita di sangue più
o meno copiosa, cute lesa e dolore.
Bisogna lavarsi bene le mani prima di intervenire; pulire con acqua i margini della ferita;
togliere con garze sterili qualsiasi corpo estraneo; detergere con disinfettante e ricoprire con
bendaggio idoneo.
EMORRAGIA
Si presenta con fuoriuscita di sangue: in caso di emorragia arteriosa, il sangue, di colore rosso
vivo, esce con getto vivace e ritmico; in caso di emorragia venosa il sangue, di colore rosso
scuro, esce con flusso costante. Bisogna bloccare la perdita di sangue: in caso di e. arteriosa,
stringere un laccio emostatico o simile tra la ferita e il cuore; in caso di e. venosa, tra la ferita e
la periferia. Non si deve muovere l’infortunato ne somministrargli alcolici o caffè.
EPISTASSI
E’ l’emorragia nasale. Bisogna inclinare leggermente la testa in avanti; comprimere le narici
sotto l’osso nasale per almeno dieci minuti. Nei casi più gravi si può applicare del ghiaccio sulla
nuca.
Non si deve reclinare la testa all’indietro per evitare che il sangue vada nella gola.
TRAUMA CRANICO
E' provocato da un colpo o da un urto alla testa e i danni che può provocare al cervello e alla
scatola cranica sono di tipo diverso. Nel caso di una frattura cranica bisogna mettere il ferito in
posizione laterale di sicurezza; nel caso fuoriesca del sangue dall'orecchio, tenerlo dalla parte
dell'orecchio sanguinante.
Lo stato di shock è legato a una grave alterazione della circolazione.
I sintomi consistono in viso ed in estremità pallide, fredde e sudate, insensibilità, respiro rapido
e superficiale polso debole, rapido e irregolare.
Devi far cessare la causa dello shock, coricare il ferito con la testa più bassa del tronco e con gli
arti inferiori sollevati.
Non devi dare da bere al soggetto o farlo camminare.
COLPO DI CALORE
Può accadere nel caso che si svolga attività fisica in ambiente umido, poco ventilato; avviene
così che il sudore non può evaporare. Si manifesta con malessere e sete intensa, pelle calda e
secca, colorito rosso poi livido, nausea, vomito e crampi.
Bisogna portare l'infortunato in ambiente ventilato.
COLPO DI SOLE
E' dovuto all'azione diretta di raggi di sole. Si manifesta con malessere, cefalea, stordimento e
sudorazione.
Bisogna portare il soggetto in ambiente fresco e umido e porlo in posizione semiseduta e fargli
bere piccoli sorsi di acqua e zucchero.
AVVELENAMENTO
E' causato dall'assorbimento di sostanze tossiche.
I sintomi possono essere: digestivi (dolori addominali, nausea, vomito); nervosi (vertigini,
perdita di conoscenza oppure al contrario agitazione fino al delirio); circolatori (è prevista la
comparsa di shock).
Se il soggetto è cosciente bisogna chiedergli cosa ha mangiato;
se il soggetto è incosciente e respira bisogna metterlo in posizione laterale di sicurezza;
se è incosciente e non respira bisogna praticare la respirazione artificiale;
chiamare l’autoambulanza;
raccogliere gli avanzi del cibo sospetto, un campione di materiale vomitato e un po’ di urina.
PUNTURE DI INSETTI
Il soccorso sarà diverso a seconda del tipo di insetto che ha punto la vittima: alcuni lasciano un
pungiglione, altri iniettano un siero.
Si deve provare ad estrarre il pungiglione con pinzette sterili e frizionare con pomata
antistaminica.
Possono essere pericolosi: il numero elevato di punture; il punto della puntura e la sensibilità
individuale.
MORSI DI ANIMALI
Possono essere pericolosi per la possibilità di infezione tetanica e per l’eventuale trasmissione
della rabbia.
L’incubazione della rabbia va dagli otto giorni fino a due o tre mesi; se non ci si vaccina, le
tossine attaccano il sistema nervoso e causano spasmi, agitazione, urla, allucinazioni visive e
acustiche. Si può arrivare fino alla paralisi e alla morte.