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<<Il transfert (o traslazione) è un meccanismo mentale per il quale l'individuo tende a spostare
schemi di sentimenti, emozioni e pensieri da una relazione significante passata a una persona
coinvolta in una relazione interpersonale attuale. Il processo è largamente inconscio ovvero il
soggetto non comprende completamente da dove si originino tali sentimenti, emozioni e pensieri. Il
transfert è fortemente connesso alle relazioni oggettuali della nostra infanzia e le ricalca.>> [da
Wikipedia].
“Transfert” vuol portare l'ascoltatore a immedesimarsi nel meccanismo psicologico di persone che
condividono la propria quotidianità domestica con riproduzioni iperrealistiche di donne o bambini,
ossia bambole erotiche e bambolotti. Il duo artistico DECAY// si addentra nei legami che si
instaurano tra umani e queste riproduzioni antropomorfe iperrealistiche e sintetiche invitando
l'ascoltatore a riconsiderare la propria visione dell’amore. L’intento non è quello di enfatizzare la
presunta devianza rappresentata da questi surrogati, ma di svelarne il lato nascosto ritraendo
l’intimità tra carne e silicone, lontani da ogni pregiudizio. Nello specifico si evidenzia il meccanismo
psicologico inconscio di trasmettere ad un oggetto il proprio desiderio di genitorialità, affettività e
sessualità, umanizzando e quasi animando alla vita questi oggetti-feticcio.
Idea compositiva
Il brano si focalizza sulle manifestazioni di tenerezza tra l'uomo e la propria bambola.
L'individuo tocca l'oggetto manifestando il desiderio di affettività e con il tatto percepisce dapprima
la superficie di plastica che ricopre l'oggetto. Questa tenerezza evolve nell'individuo a tal punto che
la superficie dell'oggetto non viene più percepita come plastica ma come vera e propria pelle
umana.
Le carezze si fanno sempre più intense e l'uomo entra sempre di più in contatto con l'oggetto,
avviando il processo di umanizzazione della bambola.
Dalle carezze della pelle, l'uomo giunge alla bocca, porta metaforica che dall'esterno conduce
all'interiorità dell'oggetto. In questa fase la bambola sta prendendo vita, perciò si sentono i rumori
della deglutizione e della masticazione.
Infine, dalla bocca si giunge allo stomaco, situato al centro del corpo, come metafora della parte
più profonda dell'interiorità umana. Qui, lontano dall'esterno, la bambola ha talmente interiorizzato
l'affetto che ha preso vita.
Questi gesti sono dati da suoni di sintesi e campioni. I campioni hanno un ruolo narrativo e attorno
ad essi si originano le quattro sezioni:
Ribollire dello stomaco[da 02:21 a 03:08] → l'affetto ha reso l'oggetto vivo e umano
[Sezione IV: da 02:20 a 03:10].
Il moto verso l'interno è rinforzato dal passaggio da frequenze alte a frequenze basse che
attraversa progressivamente tutto il brano.