Frédéric Gros
Foucault e la verità cinica
(doi: 10.1414/37737)
Ente di afferenza:
Università di Bologna (unibo)
Licenza d’uso
L’articolo è messo a disposizione dell’utente in licenza per uso esclusivamente privato e personale, senza
scopo di lucro e senza fini direttamente o indirettamente commerciali. Salvo quanto espressamente
previsto dalla licenza d’uso Rivisteweb, è fatto divieto di riprodurre, trasmettere, distribuire o altrimenti
utilizzare l’articolo, per qualsiasi scopo o fine. Tutti i diritti sono riservati.
Foucault e la verità cinica 289
1
M. Foucault, Le courage de la vérité. Le gouvernement de soi et des autres II. Cours au
Collège de France. 1984, a cura di F. Gros, Paris, Seuil/Gallimard, 2009, trad. it. Il corag-
gio della verità. Il governo di sé e degli altri II. Corso al Collège de France (1984), Milano,
Feltrinelli, 2011.
2
M. Foucault, L’herméneutique du sujet. Cours au Collège de France. 1981-1982, a
cura di F. Gros, Paris, Seuil/Gallimard, 2001, trad. it. L’ermeneutica del soggetto. Corso al
Collège de France (1981-1982), Milano, Feltrinelli, 2003, p. 434.
3
M. Foucault, Il coraggio della verità, cit., pp. 212-213.
4
Cfr. ibidem, p. 213 (nota).
«Iride», a. XXV, n. 66, maggio-agosto 2012 / «Iride», v. 25, issue 66, May-August 2012
290 Frédéric Gros
nei testi di Platone), il vero amore o la vera vita, continua a barrare nel
seguito del manoscritto la menzione all’identico. Ritornerò più tardi sul
senso di questo abbandono.
In un primo tempo, l’andamento generale della dimostrazione consiste
nel ricostruire come si configuri, nei testi platonici, una «vera vita», nel
senso di una vita non dissimulata, pura, diritta e sovrana. Poi, in un secon-
do tempo, nel descrivere la sovversione cinica, poiché la vita non nascosta
del cinico si sostanzierà in un’esistenza impudica, svergognata; la sua vita
senza mescolanze sarà una vita di povertà e infamia; la sua vita conforme
sarà un’esistenza animalesca, da bestia; e la sua vita sovrana assumerà la
forma di una monarchia derisoria e militante5. Questo per quanto riguar-
da l’andamento della dimostrazione, nel suo disegno più generale.
Consideriamo ora i quattro caratteri della verità individuati da Fou-
cault, e precisiamoli meglio. Il principio di non dissimulazione si sostanzia
nell’idea che il vero possa e debba esporsi nella sua nudità, senza maschera
e senza belletti. Il principio di purezza nell’idea che il vero non debba es-
sere mischiato ad elementi estranei che rischierebbero di introdurvi falsità
o errori. Il principio di rettitudine nell’idea che il vero sia conforme a una
o più leggi, a certe regolarità. Infine, il principio di sovranità nell’idea che
il vero, dal momento che regge in e grazie a se stesso, permanga.
Credo allora che sia assolutamente possibile mostrare come
l’applicazione di questi valori di verità al logos ci consegni ciò che po-
tremmo chiamare, precisamente, quattro grandi criteri dell’alethes logos,
del discorso vero (una conclusione che Foucault non trae in modo diretto,
ma che comunque evoca). Il primo criterio è la chiarezza: il discorso vero
è chiaro, poiché nulla in esso nasconde qualcosa che non sia mostrato
nel discorso stesso. Il discorso vero non dissimula alcunché. Il secondo
criterio è la semplicità: il discorso vero è semplice, cioè non complicato
da sottigliezze retoriche che ne alterino il significato. Al contrario, è lim-
pido e senza commistione, e nulla lo offusca. Il terzo criterio è il rigore
dimostrativo: il discorso vero è interamente conforme a regole logiche e
deduttive. Infine, troviamo il criterio della necessità: il discorso vero non
varia ma permane, è immutabile. Chiarezza, semplicità, rigore e necessità:
sono questi, senza dubbio, i quattro grandi criteri di verità del logos.
È necessario fare, a questo proposito, due considerazioni importanti,
che ci saranno utili anche nel seguito dell’articolo. Prima considerazione:
questo logos chiaro, evidente, dimostrativo e necessario, è un logos che ha
la forma generale dell’identità a sé. Con ciò, dunque, intendo sostenere che
l’identità non sarebbe un valore di verità tra gli altri, quanto piuttosto lo
«stile» della verità allorché questa si applica al logos, determina il logos (cir-
costanza che spiegherebbe le cancellature di Foucault sul manoscritto).
5
Cfr. ibidem, pp. 215-221, 241-274.
Foucault e la verità cinica 291
6
M. Foucault, Le gouvernement de soi et des autres. Cours au Collège de France. 1982-
1983, a cura di F. Gros, Paris, Seuil/Gallimard, 2008, trad. it. Il governo di sé e degli altri.
Corso al Collège de France (1982-1983), Milano, Feltrinelli, 2009, pp. 300-307, 311-319.
7
Cfr. ibidem, pp. 297-300.
292 Frédéric Gros
8
Cfr. M. Foucault, Il coraggio della verità, cit., pp. 242-243.
9
Cfr. M. Foucault, L’ermeneutica del soggetto, cit., passim.
10
Cfr. M. Foucault, Il coraggio della verità, cit., pp. 147-149.
Foucault e la verità cinica 293
11
Cfr. ibidem, lezioni del 14 e del 21 marzo 1984, pp. 223-290.
294 Frédéric Gros
12
Cfr. ibidem, p. 288.
Foucault e la verità cinica 295
13
Epitteto, Diatribe, III, XXII, 47-48, in Id., Tutte le opere, Milano, Bompiani, 2009,
p. 703. Cfr. M. Foucault, Il coraggio della verità, cit., pp. 284-285, 292.
296 Frédéric Gros
14
M. Foucault, Il coraggio della verità, cit., p. 257.
Foucault e la verità cinica 297
In his last series of lectures at the Collège de France, Foucault offers a completely
new analysis of the Cynic school of philosophy in Ancient Greece. He shows
15
Cfr. M. Foucault, Il governo di sé e degli altri, cit., lezioni del 2 e del 9 febbraio 1983,
pp. 147-214.
16
Cfr. M. Foucault, Il coraggio della verità, cit., pp. 285-288.
17
Ibidem, lezione del 28 marzo 1984, in particolare pp. 320-321 (nota).
298 Frédéric Gros
Frédéric Gros, Université Paris-Est Créteil, Faculté des Lettres, langues et sciences humaines,
Département de philosophie, 61 avenue du Général de Gaulle, 94010 Créteil (France), fred-
eric.gros@u-pec.fr.