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© FR AU Me Ts Soe A FF Finché i spend lavoro timane, nel senso proprio della parola, mizzo di lavoro, cos{ come, storicamente, in. mediatamente, @ inglobato,dal capitale nel suo processo di valorizzazione, esso subisce solo un Mutamento formale per il fatto che ora non si presenta pid soltanto dal suo lato matetiale come mezzo del lavoro, benst nello stesso tempo come un modo particolare di esistenza del capitale, deter, minato dal suo proceso complessivo, come capitale fisso. Ma, una volta assunto nel processo produttivo del capitale, il mezzo di lavoro percorre di cui ultima 2 la_macchina o, emt mecching Delle pagine seguenti (fino a p. 403) era gid apparse une {taduzione in italiano, col titolo di Frammento ‘sulle. macchine, Solmi, in « Quaderni Rossi», n. 4, pp. 289.300, Stintende che ne abbiamo tenuto conto, in 390 11 CAPITALE — QUADEENO VE stema automatico di macchine (sistema di inscchiney quello wtqma treo € woIo” Ia forma pitt perfetta e adeguata del macchinatio, che sola lo trasforma in un sistema), messo in moto da un automa, forza motrice che muove se-stesst; questo automa ® costituito di num rosi organi meccanicie intellettuali, i modo che gli operai stessi sono determinati solo come organi coscienti di esso. Nella macchina, e ancor pid nel macchinario eome si stema Automatico, il mezzo di lavoro. trasformato, dal punto di vista del suo valore d'uso, cio? della sua esstenza materiale, in una esistenza adeguata al capitale fisso ¢ al capitale in generale, e la forma in cui esso & stato assunto come mezzo di lavoro immediato nel processo di produzisne del capital & superata~in una forma posta dal eapitale st © ad eo conpondenty Lassi a tp geala sotto nessun rspetto come ihedz0 dl ope Siesepcie sua differentiospecrtren more “GHatto-come nel mezzo di lavoro, quella di mediare I’ tivita deloperaio nei confronti dell’oggetto; ma anti que- sta attivita @ posta ora in modo che & essa a mediare soltanto ormai il lavoro della machina, la sua ae sulla materia prima — a gree late questa azione e ad evitarne le interruzioni. A differenza quindi dallo, ito, che Toperaio anima — come un organo — della abi- itd e attivita, e il cui maneggio dipende percid dalla sua ‘Mentre la machina, che possiede abilith ¢ vyirtuos forza al posto dell’operaio, & essa stessa » che possiede una propria anima‘ nelle leggi che in essa operanti ¢, come Foperaio consuma mezai alimentati, sosf essa consuma carbone, olio ecc. (matidres dnstrumen- tales) per mantenersi continuamente in movimento, Lti- vith dellopersio, ridotta_a una_semplice asttazione di_at— Yvitd, & determinaia e regolata da tutte Te laf movi mento del macchinario, e non viceversa, La scienaa, che co- stringe le membra inanimate delle macthine — grazie alla © cine»; in ms, « ire» (« sua). acomN 301 loro costruzione — ad agire conformemente ad uno scopo come un sutoma, non esiste nella coscienza dell’opersio*, ma agisce, attraverso la macchina,-come un potere estraneo su di lui, come potere della macchina stessa, La 2p repels: ione del lavoro vivo ad oj del fforea o attivita v fe a Se stante — Trel”concetto i a, nella préduzione basata sulle macchine, ‘i me carat: tere-del processo one stesso, anche dal punto di ‘vista dei suoi elementi_materiall ¢ del suo movimento ma- Ynita che lo domina. I Tavoro si presenta piuttosto sol- {into come organo cosciente, in vari punti del sistema delle ‘machine, nella forma di singoli operai vivi; frantumato, sus- sunto sotto il processo complessivo delle macchine, eso stesso solo un membro del sistema, la cui unita non esiste negli operai vivi, ma nel macchinatio vivente-(attivo), che i fronte all’operaio si presenta come un possente organismo contrapposto alla sua attivita singola e insignificante. Nelle machine il lavoro oggettivato si contrappone al lavoro vivo, nello stesso processo di lavoro, come quel potere che Jo domina e in cui il capitale stesso consiste, per la sua forma, in quanto appropriazione di lavoro vivo. L’assun- zione del processo di lavoro come semplice momento del processo di valorizzazione del capitale & posta anche dal Jato materiale attraverso la trasformazione del mezzo di lavoro in macchine e del lavoro vivo in semplice accessorio vivente di queste macchine, mezzo della loro azione. L’au- mento della produttivita del lavoro ¢ la massima negazione del lavoro necessatio @, come abbiamo visto, la tendenza necessaria del capitale. La realizzazione di questa tendenza ea trasformazione del mezzo di lavoro in macchine [Nelle macchine il lavoro oggettivato si contrappone materialmente al lavoro vivo come il potere che 1o domina e come attiva des Arbeiters »; in ms. «der Ai Jt» («del lavoro»), (38 sussunzione di esso sotto di sé, non solo in quanto s¢ ne appropria, ma nello stesso processo di produzione reale; i rapporto del capitale come valore che si appropri Pati- vita valorizzante & posto, nel capitale fisso, che esiste sotto forma di micchine, nello stesso tempo come rapporto tr valore d'uso del capitale ¢ valore d’uso della forzslavoro; il valore oggettivato’ nelle machine si presenta inoltre ‘come una premessa rispetto alla quale Ia forza valorizaante della singola forzalavoro scompare come qualcosa di infi- nitamente piccolo; con la produzione in masse enormi, che % posta con le macchine, scompare altresf, nel prodotto, ‘ogni rapporto al bisogno indie del produttore e quindi al valore d'uso immediato) nella forma in cui il prodotto viene prodotto, e nei rapporti in cui viene prodotto, 2 gid posto. che esso viene prodotio solo come por- tatore di valore e che il suo valore d’uso @ solo ‘una condizione ad ess0 relativa. I lavoro oggettivato, a sua volta, si presenta direttamente, nelle macchine, non solo nella forma del prodotto o del prodotto i me mezzo di lavoro, ma della produttivita stessa. (Lo sviluppo del mezzo di lavoro in macchine non ® accidentale per il capitale, ma 2 la trasformazione e conversione stotien del mezzo di layoro ereditato dalla tradizione in forma adeguata al capitale [L’accumulazione della scienza e dellabilit, delle forze produttive generali del rimane cost, tispetto al lavoro, assorbita nel capitale, ¢ 4i presenta per- id come proprieta del capitale, e pitt precisamemte del capitale fisso, nella misura in cui ess0 entra nel processo_produttivo ‘come mezzo di produzione vero © proprio. Le macchine si presentano cosf come la forma pit adeguata del capitale fisso, e il capita fisso, se si considera il capitale nella sua relazione com $8 stesso, come la forma pid adeguata del capitale in generals }D ars parte, in quanto il capitale fisso 2 inchiodato alfz“aia esistenza di valore d’uso determinato, es90 non & adeguato al concerto del capitale, che, come valore, ® indiffetente ad ogni forma determinata di valore uso 'e pud assumere o deporre ciascuna di esse come | carrnaze risso 393 untincarnazione indifferente. Per questo aspetto, ¢ cio’ se si considera il capitale nel suo rappotto verso Pestetno, il capitale circolante si presenta come la forma ade- guata del capitale rispetto al capitale fisso.) Tn quanto poi le. macchine si sviluppano con Laccumu- Jazione della scienza sociale, della produttivita in generale, jnon & nel lavoro, ma nel capitale, che si esprime il lavoro Jgeneralmente sociales La produttivitA della societa si com- misura al capitale fisso, existe in esso in form oggettiva e, viceversa, Ia produttivita del capitale si svilu con questo pngete sels che il capital wi epproptia gratis. Qui To sviluppo delle macchine non va esaminato in dettaglio, ma solo sotto Vaspetto generale per cui nel capitale fisso il mezzo di lavoro, dal suo lato materiale, perde Ia sua forma immediata e si contrap- pone materiaimente, come capitale, all’operaio. La, _scienzg si presenta, nelle macchine, come una scienza alttui, fstemna alPoperaio; e i lavoro vivo si presenta sussunto sotto quello oggettivato, che opera in modo autonomo. Loperaio si presenta come superfluo, nella misura in cui Ja sua szione non & condizionata dal bisogno [del capi- talp). ( IL pieno sviluppo del capitale ha quindi Iuogo — o il capitale 8 giunto a porte Ta forma di produzione ad esso adeguata — solo quando il mezzo di lavoro non solo & determinato formalmente come capitale fisso, ma ® soppresso nella sua forma immediata, e il capitale fisso si presenta di fronte al lavoro, allinterno del processo di produzione, come macchina; e T'intero processo Te taleeth del bagi «it tore basidets 8 ane aun semplice momento di questo processo. Come nella Qui inisia il quidemno VII; J prima pagina reca Ia sovre seritia «Il capitolo del capitale. (Seguito) », (Questo quaderno fu iniiato verso la fine del febbraio "38. 394 1 carrrate — quanemno vit emer comm | trasformazione del valoze in capital, cost ad una anais Pid precisa del capital, risuta che ess, da un lta, pie | Suppone un determinato sviluppo storieo delle ftre bie duttive (compress, fra queste forze produttive, la scent), ¢ daltra parte lo forza ad andare avanti, L’ambito quantitativo e Tefficacia (intensita) in cui il capitale & sviluppato come capitale fiss0 indica quindl in senctle il grado in cai il captle& sviuppato come aap tale, come Potere sul lavoro vivo, e in cui esso si 2 assog- Bettato il proceso produttivo in generale, Anche nel senso che esso esprime Taccumulazione delle forze Produttive og- Bettivate e altrest del lavoro oggettivato. Ma se il capitale siunge a darsi la sua figura adeguata come valore d’uso ‘fineme del proceso di produsione soln alle mae. | chine e in altre forme di esistenza materiale del capitale | fisso come le ferrovie ecc. (su cui torneremo in seguito), | cid non significa affstto che questo valore diss en Ie macchine in se stesse — sia capitale, o che il loro eaters || ome macchine si idetilichi col loro esistere come capitals i cost come Yoro non cesserebbe di avere il suo valoredisa \ | come oro quando non fosse pit denaro. Le macchine ‘non petderebbero i] loro valore d'uso quando cessasseto di ! essere capitale. Dal fatto che le macchine soso In forme Pitt adeguata del valore d'uso del capitale isso, now eoone Su mmimameste che Ia essurone sotto i taper | me siale del capitale sia il rapporto sociale di prodeestone ui img. € pid adeguato per Timpiego delle macchine, Ga Stessa misura in cui il tempo di lavoro — la meta quantita di lavoro — 2 posto dal capitale come union i clemento determinante, il lavoro immediato e la sua quan~ i tit scompaiono éome principio” detéfminante della. prod zione — della creazione di valori d'uso —e vengono- dotti sia quantitativamente a una proporzione esigua, ualitatvamente a momento subalterno, rispetto GLI, 9 _sciet gob cazione tecnologica delle scienze naturali | i [senso all] produsividgeostate devant dala | — i dalle j Cop ye ‘TRASPOSIZIONE DELLE FORZE DE LAVORO 393 ute In che sottomette le forze naturali al suo ser. vizio ¢ le fa operare al servizio dei bisogni umani, si pre- feats come carattere proprio del capitale fisso di fronte al lavoro vivo; se il lavoro singolo come tale cessa in generale di presentarsi come produttivo, 0 piuttosto & perieeairs solo nei lavori collettivi che ‘subordinano a sé Sg della natura, e questa elevazione del lavoro imme, diato_a lavoro sociale si rescita come riduzione del-Ta> ‘voro ‘mpotenza rispetto alla collettivita rappre: {ate concentrata nel capitae; Kost, dala parte il tian: tenimento del lavoro in un r8mo della produsione io, sole cetmo. UI denaro da, Tui siceyuto ba questa potere solo perebé simultancamente accanto a lui silavorey cole perché il capitale si & approptiato il suo lavoro, esso pud Garuttere proprio della parte del capitale circolante che vie. 1 Sedu allopersio, © del capitale citcolante in gencre ke. Non si presenta come ricambio delle forse dimes fimultanee, ma come ticambio del capitale; come Pesisten 2 del capital circolante Cost tute le forze del lavoro vane del capitale; nel capitale fisso, la ‘Produttivita del lavoro (che 2 posta fuori di eseo e come 25 Mans, Lincment fondo, d.cxtes decom. plies, 1 ae os) 36 11 CAPITALE — QUADERNO Vit € nel capitale circolante, da un lato il fatto che Poperaio stesso si premesso le condizioni della ripetizione del suo lavoro, e dall’altro che Jo scambio di questo sto lavoro ® mediato dal lavoro coesistente di altri, assume Vaspetto. per cui il capitale per un vetso gli anticipa il salatio e, per altro pone la simultaneita delle branche di lavoro. (Que- ste due ultime determinazioni rientrano propriamente nel- T'accumulazione). Tl capitale si pone come mediatore tra i vari labourers nella forma del capitale circolante, I capitale fisso, nella sua determinazione di ‘mezzo di produzione, la cui forma pit adeguata sono le macchine, produce valore, cio’ aumenta il valore del pro- dotto, solo sotto due aspetti: 1) in quanto ha valore, cio @ esso stesso prodotto del lavoro, una certa quantiti di lavoro in fornia oggettivata; 2) in quanto aumenta ill rap- porto tra pluslavoro e lavoro necessatio, mettendo in gta do il lavoro, grazie all’aumento della sua produttivith, di creare una massa piti grande di prodotti necessai al so- stentamento della forza-lavoro viva in un tempo pit bre- ve. Equindi una frase_borghese assolutamente assurda (ell STORES Tee col capitalista perché questi, col capitale fisso (che @ esso stesso, d’altronde, il prodotto def lavoro e nientltro che lavoro altrui appropriato dal capitale), gli agevola il lavoro (ché andi gli sottrae con Ia machina ogni indipendenza e carattere at- traente) o gli abbrevia il lavoro. Il capitale impiega Ia miac- china, invece, solo nella misura in cui esia abilita Poperaio a lavorare per il capitale una parte maggiore del suo tempo, 4 riferirsi ad una parte maggiore del suo tempo come a tempo che non gli appattiene, a lavorare pitt a lungo per un altro. B vero che, con questo processo, la quantitN di lavoro necessario alla produzione di un determitato oggetto viene ridotta a un minimo, ma solo perché un massimo di Javoro venga valorizzato nel massimo di tali oggetti. Tl primo Iato & importante, perché il capitale riduce qui, senza ‘alcunaintenzioné, I lavoro ‘inane Ui dipendio a forza) ‘un minimo, Cid tornera utile al Tavoro emancipat Sal ft condizione della sua emancipazione, Da quanto st LAUDERDALE 307 detto sisulta Vassurdita della tesi dit Lauderdale ®*, che ‘wuol fare del cone fisso una fonte di valore autonoma ¢ indipendente dal tempo di lavoro. Esso rappresenta una fonte di questo genere solo in quanto & esso stesso tempo i lavoro oggettivato e in quanto i lavoro supplementare. Le macchine stesse, ‘per il loro impiega, pre- suppongono, storicamente — vedi sopra Ravenstone ** —_ 2 braccia in sovrabbondanza. Solo dave. ® pfesente una so. veabbondanca di Yoize di lavora; intervengono le macchine & sostituire lavoro. Solo nell'immaginazione degli econe. misti le macchine intervengono a soccorso. dell operaio sin- Bolo, Esse possono operare solo con masse di opera, Ia cui concentrazione di fronte al capitale 8, come abbiame visto, uno dei presupposti storici del capitale stesso, Le macchine non intervengono a sostituire forzelavoro man” cante, ma per ridurre la forza-lavoro Presente in massa alla misura necessari. Solo dove Ia forza lavoro ® presente in ae intervengono le macchine. (Ritornate su questo punto). Lauderdale crede di aver fatto una grande scoperta; di- cendo che le machine non aume itano la produttivita del lavoro, perché piuttosto la sostit 0 fanno cid che Fa parte del con- a Eresciuta del lavoro (701 ‘Sta posta _invece come incremento di una forza al di fuori i exso'¢ come depotenziamento del lavoro stesso. Il mena di lavoro rende Vopersio indipendente, Io pone come pro. Prietatio, Le macchine — come capitale fisso — lo pongono come non sutonomo, come appropriato. Questo effetio delle macchine vale ella misura in cui inate come ca le_fisso, ed esse_sono determinate come tale ‘solo in quanto Poperaio_ si riferisce lato comeooee iio sa tina e Hinttiaie atte a genenle e timer Pima’ ative ia generale come mero operaior on 398 1 CAPIFALE — QUADERNO Vi [Capitale fisso © capitale circol: specie particolati di capital. - Capitale fisso © ‘esso di produzione. - Macchine ¢ lavoro ‘i stivith economica) : ‘Mentre finora il capitale fisso © circolante si sono pre~ sentati solo come determinazioni diverse ¢ transitorie del capitale, essi sono ora cristallizati in modi di esistenza particolati, e accanto al capitale fisso si presenta il eapitale circolante. Sono ora due specie particolari di capitale, Se si considera un unico capitale in una determinata branca di produzione, esso si presenta diviso in queste due por- zioni o si scinde in una [pro]porzione determinata fra queste due specie di capitale. La differenza allinterno del processo di_produsione, originariamente mezzo di lavoro e materiale di lavoro, e'in- fine prodotto di lavoro, si presenta ora come capitale citco- . ante (i primi due) e capitale fissom.La distinzione del eapi- tale dal suo lato puramente materiale & ora assunta nella sua stessa forma e si presenta come suo elemento differenaiante Per la tesi, di Lauderdale ecc., che vorrebbe far creare valore dal capitale in quanto tale, separato dal lavo- ro, e quindi anche plusvalore (o profitto), il capitale fisso — e cio® quello Ia cui esistenza materiale 0 il eui va- lore di uso sono le macchine — & ancora la forma che con- ferisce pit parvenza alle loro fallacies superficiali. Contro di essi, ad es. in Labour defended, si dice che forse il co- struttore della strada potrebbe anche avere interessi comu- ni con L'utente di essa, ma la « strada » stessa certamente no. Una volta presupposto che il capitale circolante per- corra realmente le sue diverse fasi, I'sumento o Ia dimi- nnuzione, la brevita o la lunghezza del tempo di circolazione, Ja maggiore 0 minor facilita 0 fatica con cui soto percorsi i vari stadi della circolazione, detetminano una diminu- wione del plusvalore che potrebbe essere creato in uno spazio di tempo dato, senza queste interruzioni —o per- ché il numero delle riproduzioni di- “Cle, TH Honosem, Labour defended exc, ety 16. a ‘covrmMutTh vet. pRocEss0 ot PRoDUZIONE 399 venta minore, o perché la quantita del capitale continuamente coinvolto nel processo di produzione si contre. In entrambi,i casi non si tratta di una diminuzione del valore presupposto, ma di tuna diminuzione nella velocita della sua crescita. Ma non appena il capitale fisso si & sviluppato fino a reggiungere luna certa estensione — e questa estensione, come si sccennato, @ il metro dello sviluppo della grande industria in generale, © cresce quindi in rapporto allo sviluppo delle forze produttive di essa (il capitale fisso stesso & Voxgetti- vazione di queste forze produttive, queste forze stesse come prodotto presupposto) —, da questo momento in poi ogni interruzione del processo di shroduzione opera direttamente come diminuzione del capitale stesso, del suo valore pre- suppostor Il, valote del capitale fisso, viene riprodotto solo nella misura in cui viene consumato nel processo di. pro- duzione, Non essendo utilizzato, perde il suo valore d'uso, senza che il suo valore trapassi nel prodotto. Quindi quan. to pi larga 2 la scala di. sviluppo del capitale- fisso,~nel significato in cui lo consideriamo qui, tanto pi la con- tinuita del processo di produzione oil flusso costante della riproduzione diventano una condizione obbligante del modo di produzione fondato sul capitale. ) Lapproptiazione del lavoro vivo ad opera del capitdle acquista nelle macchine, anthe da questo lato, ust realta jimmediata, B, da un lato, analisi e applicazione, che seatu- riscono ditettamente dalla scienea, di leggi meccaniche e chi- miche, e che abilitano la macchina a compiere lo stesso lavo- ro che prima era eseguito dall’operaio, Lo sviluppo delle mac- chine per questa via ha luogo, per®, solo quando la grande industria ha gid “raggiunto un livello pit alto. tutte le scienze sono catturate al servizio del capitale; d’altra parte le stessgmacchine esistenti forniscono gia gtandi sorse. Allora Cees diventa una attivitt economica ¢ Vapplicazione a alla produzione immediaia un tio determinate ¢ sollecitante per la produzione stess yon & questa la vi ‘Te machine sono sorte come sistema, € meno ancora quella su cui esse si sviluppano om 400 1 CAPITALS — QUADERNO Vit dettaglio. Questa via 2 Vanglisi — attraverso la divisione del lavoro, che gi trasforina sempre di pii Je opetazioni degli operai itt operazioni meccaniche, cosicché, a un cetto punto, i meccanismo pud subentrare al loro posto, (Ad economy of power). Qui il modo di lavoro determinato si presenta dunque direttamente trasferito dall'operaio al cx: pitale nella forma della macchina, e Ja sua propria foras- lavoro, svalutata da questa trasposizione. Donde la lotta Loperaio vive" ita_attivit lla macchina. Cost Pappro- ‘priazione del Tavoro da parte del capitale, il capitale che assorbe in sé il lavoro vivo —— x come se in corpo ef avesse amore » — si contrappone tangibilmente all’operaio. * [Contadiione tra la base della prourione borphese (miu: ra del valore) e il suo eviluppo sesso, Macchine eced) — Lo scambio del lavoro vivo col lavoro oggettivato, clot Ja posizione del lavoro sociale nella forma dell’opposizione di capitale e lavoro salariato, & ultimo sviluppo del rap- porto di valore e della produzione basata sul yalore. La premessa di questa @ e rimane la quantita di tempo di lavoro immediato, la quantitd di lavoro impiegata,:gottie fattore decisivo della prodiizione della_ricchezza(Mayhella misura in cui si sviluppa I grande industria, la efeazione della xigchezza seals viene_a dipendere’meng dal tempo di lavoro ¢ dalla quintitd di lavoro impiegato che dalla potenza degli agenti thé vengono messi in moto durante il tempo di Javoro, e che a sua volta — questa loro powerful effectiveness. — non & minimamente in rapporto-al tempo * di lavoro ‘immediato che costa Ja loro produzione, ma di- pende invece gallo” stato generale della sci ¢ dal pro- gresso della-tecnologia, 0 dall’applicazione di questa scienza 5 fhe [(Lo sviluppo di questa scienza, in partico- fare della scienza della natura, ¢ con essa di tutte Je altre, ® a sua volta di nugvo in rapporto allo sviluppo della pro- duzione materiale). L’agricoltura, per es., diventa una sem- plice applicazione della scienza del ricambio materiale, da regolarsi nel modo pidi vantaggioso per Vintero organismo Sl [LA CONTRADDIZIONE DELLA PRODUZIONE ponattes: 401 sociale.]La ricchezza reale si manifesta invece — e questo 2 il se della grande indust — nella enorme rE et Se ae ome pure nella sproporzione qualitativa fra il lavoro 1. dotto ad una pura astrazione ¢ Js potenza del pi 380. di odes ofan No A ae 4 presentarsi come incluso nel procedso di produzione, quan- to piuttosto J'uomo a porsi in rapppyzo al processo di-produ- zione comeGorveglianté @ Fegolatorel (Cid che si & detto del- e macchine, vale anche per azione delle. attivied umane e pet lo sviluppo.delle relazioni umane}\Loperaio non & pid quello che inserisce Voggetto naturale modificito come membro intermedio fra Poggetto e se stesso; ma‘é quel- lo che insetisce il processo naturale, che-egli trasforma in.un 3 proceso indusiriale, come mezzo fra-se-stesso e la natura yanica, della quale si impedronisce- Eglisicolloca 71 cant al processo di produzione, anziché esserne Pagente cipale. In questa trasformazion & né il Javoro™im- to, eaijaito dalPaomo stew, af Hl taagosheeal urto del tempo di lavoro-attrui, su cui poggia la ricchezza odierna, si presenta come una base tniserabile rispetto a questa nuova base che si ® sviluppata nel frattempo e che & stata creata dalla gtande industria stessa. Non appena il lavoro in forma im- ‘mediata ha cessato di essere la grande fonte della ricchezza, il tempo di lavoro cessa ¢ deve cessare di essere la sua mi- sura,-¢ quindi il valore di scambio deve cessare di esseie la misura del valore d’uso. I] pluslavoro della mas- sa ha cessato di essere la condizione dello svilupyr-della ric. chezza generale, cos{ come il non-lavoto dei pochi hha cessato di essere condizione dello sviluppo delle forze ge- nevali della mente umana. Con eid-e-produzioné basata sul valore di scambio crolla, ¢ il processo di produzione mate- 402 it carrrans QUADERNO Vit Hiale immediato viene a perdere anche 1a forma della mi- jets ¢ dell’antagonismo. [Subentra] il libero sviluppo delle individualita, e dunque non la ridizione del tempo dl la ‘oro necessario per creare phuslavoro, marin generale Ia ri. duzione del lavoro necessaio della societa ad un minim, 2 cul ectrisponde poi Ie formazione e lo sviluppo artistico, cientifico ccc. degli individui grazie al tempo divenuto Ii hero e si mezzi creati per tutti loro h capitale & esso stesso a contraddizione in processo, tto che tende a tidurre Mrempo df voto wun sini, mentré, altro il tempo di lavoro come unica misura e fonte ‘la eden Esso diminuisce, quindi, il tempo di lavoro nella forma di tempo di lavoro necessatio, per acctescerlo nella forma del [embed lavoro superfiuo; facendo quindi del tempo di layoro superfluo — in misura erescente —- la ne (question de vie et de mort) di quello necessatio, [Daun tempo di lavoro impiegato in giss.Dulfaltro lato sso intende misurate le gigantesche- forze Socal coo create‘ alla sttegua del tempo dl nvoro, € imptigionarle nei limiti che sono necessati pet conser. vare come valore il valore gia creatog Le forze rodutive le relazioni séciali pe eomnie de ividuo sociale — figurano-PeF om lai oe sold” meet per produrre sulla’ sua ‘Base litnitita, Ma in realta essi sono le con: ioni per far saltare in aria questa base]« Una nazione si pud dite vera. mente ricca, quando invece di 12 si lavora solo 6 ore, Wealth » (ricchezza reale) «non @ il comando di tempo: di lavoro supplementare, ma tempo disponibile, fuori di quello usato nella produzione ingnediata, per ogni indi viduo e per tutta la secieaS\The source and remedy, exe. [cit-] 1821, p. 6). Ta natura non costruisce machine, non costruisce loco- motive, fertovie, telegrafi elettric filatoi automatici, ec. Essi sono prodotti dell'industria umana: materialé naturale, trasformato in organi della volonta umana sulla atura 0 della sue esplcazione nella natura, Sono ot gant ded servello umeno cteati dilemma eee © sviluppo-del capi-' fceledee, 2 divéntato fo r: il sapere sociale gene- Produttiva im- non solo| a come organi immediati della Prose i vit sal, nella forma del [sapere Prassi, sociale,

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