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Il paziente lettore potrà utilizzare questa analisi in maniera proficua confrontando la presente versione del
brano con quella registrata dall'autore con i Word of Mouth: il raffronto è strabiliante per il modo in cui
Pastorius reincastra i temi, affidandoli a nuovi strumenti dell'orchestra e... ma di questo parleremo in un'altra
occasione. Intanto, non possiamo eludere qualche dettaglio stilistico del brano che rappresenta una sintesi
perfetta del percorso artistico di Pastorius: un gusto delicato per l'utilizzo degli armonici, i temi cantabili e
intriganti e la strutturazione formale semplice combinata ad un calibratissimo meccanismo di modulazioni
anche all'interno delle singole sezioni, che portano il brano da una regione tonale ad un'altra senza che
l'ascoltatore se ne accorga troppo. Quest'ultima, sia detto per inciso, è una caratteristica che Pastorius ha
introdotto nel mondo musicale dei Weather Report in esatta antitesi ai parametri compositivi di Zawinul, che
invece si sposta a fatica verso tonalità lontane. "Three Views of a Secret" è la perla del disco e il suo ascolto
ripetuto più volte non stanca proprio in virtù della profondità compositiva magistrale che Pastorius gli ha
conferito.
Al disco segue a giugno un tour promozionale in Giappone, durante il quale uno Jaco Pastorius in preda al
delirio causa disastri a dismisura. La presenza di Ingrid non serve affatto a mantenerlo calmo; al contrario, i
violenti litigi terminano regolarmente con Jaco da solo, che beve in continuazione e sniffa quantità di coca
inimmaginabili. Certe volte alla sera è così a pezzi che quasi non riesce a suonare; ad Osaka, ad esempio,
finisce sbronzo marcio a metà mattina e Zawinul comincia seriamente a pensare di cacciarlo via. In qualche
modo si va avanti, i successivi concerti sono perlopiù in giro per gli Stati Uniti con le consuete tappe al
Playboy Jazz Festival di metà giugno e la partecipazione al Cannonball Adderley Jazz Festival di Tallahassee
ai primi di ottobre, cui si aggiunge il 13 di agosto una puntatina a Rio de Janeiro dove si svolge l'edizione
brasiliana del Monterey Jazz Festival [46].
Per il bassista di Fort Lauderdale è comunque arrivato il momento per concretizzare un progetto parallelo ai
Weather Report, del quale parla da tempo [47]. Spostiamoci per un attimo all'agosto del 1980: Pastorius e
l'ingegnere del suono Peter Yanilos lavorano alacremente ai nuovi brani di un disco pensato per una big band
da costruire man mano. La produzione è complessa e costosa, ma la Warner Bros gli ha assicurato un
contratto cospicuo pur di strapparlo alla Columbia, con la quale rimarrà comunque legato ancora per qualche
tempo [48]. Parallelamente prosegue nel partecipare alle prove del nuovo album dei Weather Report, che
avvengono nei mesi successivi presso la casa di Zawinul a Los Angeles. Pastorius è distratto e svogliato, non
ne vuole sapere di imparare a memoria l'enorme quantità di musica scritta e arrangiata dal leader della band;
appena può, corre al telefono per chiamare il management e chiedere più soldi, più soldi ancora. Brutte liti
che contribuiscono ad arroventare un clima già da qualche tempo surriscaldato, come abbiamo potuto intuire.
Racconta Erskine che poco prima di partire per il tour, Pastorius ha pronte le prime tracce del suo progetto
con i Word of Mouth delle quali è orgogliosissimo e con una certa ansia fa ascoltare uno dei brani migliori,
"Liberty City", a Zawinul.
La risposta è sprezzante: restituendogli le cuffie, questi bolla malamente il brano come "una cagata da big
band di una high school": Pastorius rimane atterrito, il giudizio inaspettato da parte del suo maestro/amico
fraterno - se non paterno, come abbiamo visto - diventa origine di una delusione acuta e forse addirittura
concausa delle crisi depressive sempre più terribili che lo colpiscono malamente [49].
Il tour successivo è l'ultimo dei Weather Report in questa formazione e comincia di nuovo in Giappone, nel
maggio del 1981; tutta la stampa e la critica specializzata arriva in massa per il concerto d'apertura di Tokyo,
curiosissima di ascoltare le nuove composizioni. Pastorius inizia al meglio: rischia l'arresto non appena mette
piede in aereoporto per non meglio specificabili atti osceni sull'aereo. Non conosce bene i brani e pensa di
risolvere il problema piazzando le partiture sui monitor e sul pavimento; ma ciò non toglie che il concerto sia
comunque un disastro totale, simile per esito a quello descritto con il Trio of Doom a Cuba. Prende a suonare
in maniera distratta, quasi a caso, manda in rovina la serata con i fischi laceranti dei microfoni del suo
strumento davanti ai coni delle casse, nel più completo sgomento dei presenti. All'uscita dal palco nel
backstage, si fa in modo che Zawinul e Pastorius non si incrocino per evitare le botte: i due lasciano il luogo
del concerto su macchine separate, l'uno in preda all'ira più accesa, l'altro ubriaco perso. Il leader della band
decide di intraprendere subito le ricerche per un nuovo bassista, ma la mattina seguente Pastorius si presenta
mogio mogio alla porta della sua camera, chiedendo perdono per la malefatta. Zawinul accetta le scuse, lo
invita a rimettersi sui binari perché i concerti ancora da fare sono tanti: ed infatti Jaco si mette subito a
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