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5/2/2021 Luigi Longo - Wikipedia

Luigi Longo
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Luigi Longo, noto anche con lo pseudonimo di Gallo (Fubine,


Luigi Longo
15 marzo 1900 – Roma, 16 ottobre 1980), è stato un politico e
antifascista italiano, segretario generale del Partito Comunista
Italiano dal 1964 al 1972. Esponente storico del comunismo
italiano e mondiale, assunse un ruolo di rilievo durante gli anni
trenta partecipando alla guerra di Spagna come principale
dirigente delle Brigate internazionali. Strettamente legato al
segretario Palmiro Togliatti e all'Unione Sovietica di Stalin,
durante la seconda guerra mondiale fu il capo politico-militare
delle formazioni partigiane comuniste della Resistenza italiana.
Dopo la guerra condivise la linea politica di Togliatti a cui
succedette come segretario politico del PCI.

Indice
Biografia
Il primo dopoguerra Segretario generale del Partito
La seconda guerra mondiale Comunista Italiano
Il secondo dopoguerra Durata mandato 22 agosto 1964 –
L'elezione a segretario del partito 16 marzo 1972
Il sessantotto Predecessore Palmiro Togliatti
Il ruolo nel partito Successore Enrico Berlinguer
Curiosità
Opere Presidente del Partito Comunista
Italiano
Onorificenze
Durata mandato 17 marzo 1972 –
Note
15 agosto 1980
Bibliografia
Predecessore carica creata
Altri progetti
Successore Alessandro Natta
Collegamenti esterni
Segretario della Federazione
Biografia Giovanile Comunista Italiana
Durata mandato 23 marzo 1927 –
10 ottobre 1929
Il primo dopoguerra Predecessore Giuseppe Dozza
Successore Pietro Secchia

https://it.wikipedia.org/wiki/Luigi_Longo 1/8
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Nato da piccoli proprietari contadini del Monferrato, si trasferì Deputato della Repubblica Italiana
giovanissimo con la famiglia a Torino dove il padre aveva aperto
Durata mandato 8 maggio 1948 –
un negozio di vini. Sul finire della Prima guerra mondiale,
16 ottobre 1980
frequentava il primo anno al Politecnico di Torino quando
venne chiamato alle armi. In seguito l’impegno politico lo portò Legislature I, II, III, IV, V, VI,
ad abbandonare gli studi. Entra nell'organizzazione giovanile VII, VIII
del Partito Socialista Italiano e partecipa attivamente Gruppo PCI
dedicandosi alla pubblicistica politica su posizioni marxiste.
parlamentare
Frequenta la sede della rivista L'Ordine Nuovo e conosce
Antonio Gramsci e Palmiro Togliatti. Nel 1921 è uno dei fautori Coalizione col Partito
della scissione dal PSI al congresso di Livorno e passa nelle file Socialista Italiano
del Partito Comunista d'Italia, poi PCI, insieme, tra gli altri, a (fino al 1963)
Gramsci, Togliatti, Bordiga, Terracini. Collegio Milano
Fervente antifascista, con l'inizio della dittatura fascista diventa Sito istituzionale (http://legislature.camera.i
uno dei massimi dirigenti del PCI. Nel 1922 è membro di una t/chiosco.asp?cp=1&position=VIII%20Legis
delegazione che si reca a Mosca per il congresso latura%20/%20I%20Deputati&content=dep
dell'Internazionale, dove incontra Lenin. Nel 1923 è arrestato a utati/legislatureprecedenti/Leg08/framedep
Milano, nell'ambito della "battuta anticomunista" che porta utato.asp?Deputato=1d3470)
all'arresto di molti quadri del partito, e rinchiuso nel carcere di
San Vittore dove resterà per un anno. È ancora detenuto
quando la sua compagna, Teresa Noce, dà alla luce il Deputato dell'Assemblea
primogenito, cui viene imposto il nome augurale di Luigi Costituente
Libero.[1] Nal 1926 emigra in Francia e diviene un quadro del Gruppo Partito Comunista
Comintern e responsabile del Centro estero della FGCI (mentre parlamentare Italiano
Pietro Secchia era responsabile del Centro interno) e, in questa
Collegio collegio unico
veste, trascorre vari mesi a Mosca come membro dell'Esecutivo
dell'Internazionale giovanile comunista, partecipando al nazionale
congresso di Lione; a Mosca ci va portando con sé il figlioletto Incarichi parlamentari
di tre anni; qui incontra Stalin e tutti i vertici del Cremlino. Sul Capogruppo del gruppo parlamentare
piano internazionale, si schiera a favore della linea del
comunista
socialismo in un solo paese [2], mentre sul piano interno -
sostenuto da Secchia - chiede di abbandonare la parola d'ordine Membro Commissione per i trattati
dell'assemblea repubblicana, per sostituirla con quella del internazionali
governo operaio e contadino. Membro prima commissione per l'esame
dei disegni di legge
Nel 1933 è membro della commissione politica del Comintern e
nel 1934 firma il patto di unità d'azione tra PCI e PSI. Nel 1936, Sito istituzionale (http://legislature.camera.i
insieme alla compagna, lascia la Francia per partecipare alla t/chiosco.asp?cp=1&position=Assemblea%
guerra civile spagnola nelle Brigate internazionali, guidate dal 20Costituente\I%20Costituenti&content=alt
repubblicano Randolfo Pacciardi in qualità di ispettore delle re_sezioni/assemblea_costituente/composi
truppe repubblicane, col nome di battaglia Gallo; dapprima zione/costituenti/framedeputato.asp?Deput
come membro del Comitato Organizzatore delle Brigate ato=1d3470)
Internazionali, in seguito del Comitato Militare. L'8 dicembre
1936 diventa Commissario Politico della XII Brigata
Internazionale, con la quale partecipa alla difesa di Madrid. Dati generali
Incarico che lascia un mese dopo, essendo stato nominato Partito politico Partito Socialista
Commissario Ispettore Generale delle Brigate Internazionali. Italiano
Carica che manterrà fino all'11 febbraio 1939 quando si (fino al 1921)
allontana dalla Spagna con gli ultimi volontari. Dopo la Partito Comunista
sconfitta della Repubblica spagnola a opera del generale
d'Italia
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[3]
Francisco Franco, ritorna in Francia. (1921-1943)
Partito Comunista
Italiano
La seconda guerra mondiale
(1943-1980)
Con lo scoppio della Seconda guerra mondiale e la costituzione Titolo di studio Licenza media
del governo collaborazionista di Vichy, guidato dal maresciallo superiore
Philippe Pétain, è arrestato e internato dai nazisti in un campo Professione Funzionario di
di concentramento al Vernet dal 1939 al 1941. Qui, tra gli altri,
partito
conosce Leo Valiani. Nel 1941 è consegnato alle autorità fasciste
italiane e confinato a Ventotene.[4]

Dopo la caduta del fascismo è liberato e lascia l'isola di Luigi Longo


Ventotene il 22 agosto per raggiungere Roma, dove lo attende
Renato Guttuso che lo accompagna a casa di Luchino Visconti,
dove resterà ospite per qualche mese. All'armistizio, annunciato
l'8 settembre 1943, entra a far parte del Comando generale delle
Brigate Garibaldi, le formazioni partigiane di orientamento
comunista, con Pietro Secchia, Gian Carlo Pajetta, Giorgio
Amendola e Antonio Carini[5]. Diventa poi vicecomandante del
Corpo volontari della libertà e stretto collaboratore di Ferruccio
Parri. Sul piano politico, contrapponendosi a Mauro
Scoccimarro, si schiera per un'unità operativa ampia, ma
ribadisce la necessità di un governo popolare, diretta
emanazione dei CLN, che succeda allo screditato governo
Badoglio: nello stesso tempo, attraverso il giornale La nostra Luigi Longo nel 1946
lotta, porta avanti la riorganizzazione dei quadri comunisti. Soprannome Gallo

Nell'aprile del 1945 è tra i protagonisti dell'insurrezione Nascita Fubine, 15 marzo


dell'Italia settentrionale: secondo il partigiano Urbano Lazzaro 1900
detto Bill sarebbe stato proprio Luigi Longo, celandosi sotto la Morte Roma, 16 ottobre
falsa identità di Valerio (Walter Audisio), a dare il colpo di 1980 (80 anni)
grazia a Benito Mussolini dopo la sua fucilazione, ma su
quell'episodio, mai chiarito del tutto, esistono versioni Luogo di Cimitero del Verano,
contrastanti[6]. sepoltura Roma
Religione Ateismo
Nel 1947 pubblicherà a suo nome Un popolo alla macchia
descrivendo tutta l'epopea resistenziale della quale era stato Dati militari
testimone, in realtà il libro fu scritto interamente da Guglielmo Paese servito Italia
Peirce, all'epoca redattore capo della terza pagina de l'Unità[7]. Seconda
repubblica spagnola
Comitato di
Il secondo dopoguerra
Liberazione
Al V Congresso del PCI (dicembre 1945), tiene una relazione Nazionale
sulla prospettiva del 'partito unico della classe operaia' e subito Forza armata Regio Esercito
dopo è eletto alla carica di vicesegretario. Dopo la guerra fa Brigate
parte della Consulta nazionale e nel 1946 dell'Assemblea internazionali
Costituente; viene poi eletto alla Camera dei deputati nelle liste
Brigate Garibaldi
del PCI e successivamente viene sempre rieletto. Come
vicesegretario mantiene un profilo politico più simile a quello Specialità Guerra partigiana
dell'amico Pietro Secchia, preferendo sempre, a differenza Unità XII Brigata
https://it.wikipedia.org/wiki/Luigi_Longo 3/8
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dell'impostazione di Togliatti, una linea d'azione più fondata internazionale


sulla lotta e sulla mobilitazione delle masse anziché
Anni di 1918 / 1936 - 1939 /
primariamente sull'azione politico-parlamentare. Ciò
servizio 1943 - 1945
nonostante fu sempre avulso, come anche Secchia d'altronde,
da tentazioni avventuristiche, estremistiche o dogmatiche , e si Grado Comandante
riconobbe sempre nella strategia politica togliattiana. Tra le Guerre Prima guerra
diverse iniziative messe in campo, fu ideatore e direttore della mondiale
rivista "Vie Nuove", strumento che voleva conciliare mezzi di
Guerra civile
comunicazione di massa, necessità di svago e cultura popolare
spagnola
con le finalità dell'approfondimento politico.
Seconda guerra
Nel 1953 ottenne l'annullamento del matrimonio a San Marino mondiale
presentando un documento che conteneva una firma Campagne Fronte italiano (1915-
contraffatta della moglie Teresa Noce, che l'aveva lasciato a 1918)
causa dei continui tradimenti. La stessa, nella propria
Guerra di liberazione
autobiografia Rivoluzionaria professionale[8], riporterà di avere
appreso questo fatto dalle pagine del Corriere della Sera, e che italiana
per lei rappresentò un evento «grave e doloroso più del carcere, Battaglie Assedio di Madrid
più della deportazione». La sua decisione di rivolgersi alla Comandante Brigate Garibaldi
Commissione Centrale di Controllo del PCI con l'intento di
di
denunciare il comportamento di Longo fu considerata
inopportuna da una parte del gruppo dirigente del Partito e Altre cariche Segretario generale
questo determinò la sua esclusione dalla Direzione. del Partito Comunista
Italiano
Presidente del Partito
L'elezione a segretario del partito Comunista Italiano
voci di militari presenti su Wikipedia
Nel 1964, in seguito alla morte di Palmiro Togliatti, diventa
segretario del PCI, dichiarando di essere "un segretario e non
un capo". Tra i suoi primi atti in qualità di segretario, fa
pubblicare il "Memoriale di Yalta", uno scritto considerato il
testamento politico di Togliatti, altrimenti destinato a rimanere
riservato.

In questa veste, egli prosegue la linea togliattiana nota come "via


italiana al socialismo"; nel campo delle relazioni estere e del
movimento comunista internazionale, sviluppa la tematica
Luigi Longo (a sinistra) insieme a
togliattiana del "policentrismo", tendendo a superare ogni tipo di
Palmiro Togliatti durante l'VIII
subordinazione acritica e incondizionata del PCI a partiti o stati
Congresso del PCI (Roma -
"guida", pur nell'ambito di un unico ed unito movimento dicembre 1956)
internazionalista che, al di sopra delle particolarità e della diversità
delle vie al socialismo per le diverse nazioni del mondo, si riconosca
attorno a precisi principi teorici. Sostenne Alexander Dubček e la primavera di Praga, il movimento di
riforma da questi diretto, vedendovi un'occasione di rafforzamento e insieme di rinnovamento della
democrazia socialista. Col viaggio a Praga ai primi di maggio manifestò al Dubček la solidarietà dei
comunisti italiani allo sviluppo del socialismo cecoslovacco. Dopo l'intervento del Patto di Varsavia in
Cecoslovacchia, Longo e il PCI espressero il loro "grave dissenso", dissociandosi dai sovietici. Questo
fatto provocò risentimenti da parte del PCUS, partito che era sempre stato un fondamentale riferimento
nella linea politica del PCI.

https://it.wikipedia.org/wiki/Luigi_Longo 4/8
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Sempre in ambito internazionale, si espresse per il superamento


della logica dei blocchi contrapposti e per una politica di sicurezza
collettiva europea. Favorì l'Ostpolitik di Brandt, vedendovi una
politica di sicurezza, di coesistenza pacifica e di possibile avanzata
per i partiti comunisti dell'Europa capitalistica. Sotto la sua
segreteria il PCI mutò anche le sue opinioni nel campo
dell'integrazione europea, considerata ora un'occasione per le forze
di sinistra e socialiste europee per sviluppare linee strategiche e Luigi Longo (il primo a sinistra) al
politiche comuni e per costruire un'Europa dei popoli, democratica, Congresso del Partito di Unità
non fondata sui grandi poteri economici. L'attenzione Socialista di Germania (SED), nel
internazionalistica di Longo si concentrò anche sulla necessità di 1963
aiutare e favorire i movimenti antimperialisti e anticolonialisti del
Terzo Mondo e di coordinare le forze politiche antimperialiste del
Mediterraneo per la riaffermazione della sovranità delle nazioni da ingerenze esterne. Sotto la sua
direzione nel PCI si polarizza lo scontro interno tra "amendoliani" e "ingraiani"; suo compito fu perciò di
mediare tra le due ali del partito, valorizzandone da un lato alcuni elementi e temperandone dall'altro gli
eccessi.

Il sessantotto

Tentò di aprire un dialogo con il movimento del sessantotto, ma il suo tentativo trovò resistenze anche
nelle fila dello stesso PCI. Nel maggio incontrò comunque un gruppo di studenti romani del movimento,
sostenendo la necessità di ancorare le lotte studentesche alle lotte operaie. Colpito da ictus alla fine del
1968, sarà affiancato da Enrico Berlinguer come vicesegretario già nel febbraio 1969 e nel 1972 ne
sostiene la candidatura a suo successore alla guida del partito. Da quell'anno, fino alla morte, viene
nominato presidente onorario del PCI. Nei confronti della politica della "Solidarietà nazionale" ha modo
di esprimere obiezioni e contrarietà.

Il ruolo nel partito


Luigi Longo era circondato nel suo ambito politico da un'aura di particolare autorevolezza derivatagli
certamente dal ruolo di primo piano ricoperto durante la guerra di Spagna e nella Resistenza, ma
soprattutto dalla sua statura intellettuale. Spesso veniva chiamato "Comandante Gallo", sebbene non
tutti fossero abituati alle nomenclature rivoluzionarie. Si sapeva comunque che contava molto nel Partito
in una linea gerarchica non corrispondente a quella ufficiale.

Così come Togliatti, Luigi Longo non frequentava il Transatlantico né dava troppa confidenza a persone
estranee alla sua cerchia. Certamente Longo aveva un ruolo molto importante all'interno del gruppo
parlamentare: spettava a lui dare il via libera per manifestazioni di dissenso, corali, di cui governava
anche l'intensità e la durata[9]. L'apporto ai dibattiti parlamentari non fu ininfluente: molti discorsi
furono rivolti contro i governi e le maggioranze di centro-sinistra, in favore di una nuova maggioranza
che includesse tutte le forze comuniste, socialiste e democratiche assieme ai laici e ai cattolici di sinistra
per un governo in grado di avviare le riforme di struttura e l'applicazione della Costituzione.

Particolarmente sensibile alle necessità delle classi contadine e del mondo agrario (egli stesso proveniva
da famiglia contadina), rimase famoso un suo intervento contro il dazio sul vino. Nella base del PCI
aveva grandissima popolarità per lo stile modesto e fraterno con cui intratteneva rapporti anche con
piccole sezioni e singoli militanti; questa popolarità ebbe peso rilevante per la sua elezione a segretario.

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Curiosità
Luigi Longo intendeva regalare alle donne per il giorno dell'8 marzo delle violette: Teresa Mattei
intervenne suggerendo un fiore più povero e diffuso nelle campagne, la mimosa.

Luigi Longo viene citato assieme a Fanfani e Moro nella canzone "Barbera e champagne" di Giorgio
Gaber.

Opere
Gli inganni e le menzogne di "Giustizia e libertà", Parigi, Edizioni del P.C.d'I., 1931.
Il libro giallo della socialdemocrazia italiana, Paris, Edizioni di Stato operaio, 1933.
Un anno di guerra in Spagna, Parigi, Edizioni di coltura sociale, 1938.
Contro le provocazioni fasciste. Per l'ordine democratico, Roma, Società editrice l'Unità, 1945.
Ricostruire nella solidarietà nazionale, Roma, Società editrice l'Unità, 1945.
Un popolo alla macchia. Il diario, le memorie del grande combattente partigiano, Milano, A.
Mondadori, 1947.
Sulla via dell'insurrezione nazionale, Roma, Edizioni di cultura sociale, 1954.
I giovani comunisti. Ambasciatori del futuro. XIV congresso nazionale della FGCI, Milano 23-26
giugno 1955, Roma, Gioventù nuova, 1955.
Le brigate internazionali in Spagna, Roma, Editori Riuniti, 1956.
Revisionismo nuovo e antico, Torino, Einaudi, 1957.
Lo statuto del Partito comunista italiano. Relazione all'VIII Congresso del PCI, Roma, Editori Riuniti,
1957.
Longo ai giovani. Lettera del segretario generale del PCI, Roma, Cronograph, 1960.
Le Brigate Internazionali, in Trent'anni di storia italiana, 1915-1945. Dall'antifascismo alla
Resistenza, Torino, Einaudi, 1961.
Il miracolo economico e l'analisi marxista, con Gino Longo, Roma, Editori Riuniti, 1962.
Gramsci oggi, Roma, Editori Riuniti, 1967.
Sui fatti di Cecoslovacchia, Roma, Editori Riuniti, 1968.
L'unità del movimento operaio, con Enrico Berlinguer, Roma, Editori Riuniti, 1968.
Un'alternativa per uscire dalla crisi, Roma, Editori Riuniti, 1969.
La Conferenza di Mosca, con Enrico Berlinguer, Roma, Editori Riuniti, 1969.
La politica comunista, con Enrico Berlinguer, Roma, Editori Riuniti, 1969.
Tra reazione e rivoluzione. Ricordi e riflessioni sui primi anni di vita del PCI, con Carlo Salinari,
Milano, Edizioni del Calendario, 1972.
I centri dirigenti del PCI nella Resistenza, a cura di, Roma, Editori Riuniti, 1973.
Chi ha tradito la Resistenza, Roma, Editori Riuniti, 1975.
Dal socialfascismo alla guerra di Spagna. Ricordi e riflessioni di un militante comunista, con Carlo
Salinari, Milano, Teti, 1976.
Continuità della Resistenza, Torino, Einaudi, 1977.
Opinione sulla Cina. Dalle polemiche sul revisionismo al dopo-Mao, Milano, La pietra, 1977.
La nostra parte. Scritti scelti 1921-1980, Roma, Editori Riuniti, 1984. ISBN 88-359-2737-4.

Onorificenze
https://it.wikipedia.org/wiki/Luigi_Longo 6/8
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Ordine dell'Eroe popolare (Jugoslavia)


«Per i meriti ottenuti nel corso della lotta al nazifascismo, e per il contributo dato allo sviluppo
dei rapporti italo-jugoslavi.»
— Belgrado, 11 marzo 1980
Bronze Star Medal (Stati Uniti d'America)
Ordine di Lenin (URSS)

Note
1. ^ Umberto Terracini nel febbraio del 1923, scrisse in una lettera "Il governo fascista ha aperto la
grande battuta anticomunista da tempo preannunciata. Nello spazio di una settimana la polizia ha
arrestato oltre 5000 compagni...". Arrigo Cervetto, Il primo processo al Partito Comunista d'Italia in
Lotta comunista n. 92, aprile 1978. Reperibile in Marxists Internet Archive (https://www.marxists.org/it
aliano/cervetto/1978/4-bord.htm)
2. ^ La linea del 'socialismo in un solo paese' sostenuta da Stalin, si contrapponeva a quella della
rivoluzione permanente propugnata da Trotsky
3. ^ L'esodo dal territorio spagnolo dei combattenti repubblicani antifascisti è chiamato la Retirada.
4. ^ Commissione di Roma, ordinanza del 20.4.1942 contro Luigi Longo (“Attività comunista in Italia e
all'estero. Commissario generale delle Brigate internazionali in Spagna”). In: Adriano Dal Pont,
Simonetta Carolini, L'Italia al confino 1926-1943. Le ordinanze di assegnazione al confino emesse
dalle Commissioni provinciali dal novembre 1926 al luglio 1943, Milano 1983 (ANPPIA/La Pietra),
vol. IV, p. 1467
5. ^ Luigi Longo, I centri dirigenti del PCI nella Resistenza, Editori Riuniti, Roma, 1973, p. 38
6. ^ Vedi l'articolo di Dario Fertilio Seniga: "non fu Longo ad uccidere il Duce. Era con me a Milano" (htt
p://archiviostorico.corriere.it/1993/agosto/05/Seniga_non_Longo_uccidere_Duce_co_0_9308058770.
shtml) in Corriere della Sera, 5 agosto 1993, p. 21, Archivio storico
7. ^ Nello Ajello, Il lungo addio, Roma-Bari, Laterza, 1997, p. 56 (https://books.google.it/books?id=OIQF
AQAAIAAJ&q=longo+popolo+peirce&dq=longo+popolo+peirce&hl=it&sa=X&ved=0CCYQ6AEwAWo
VChMIkPWg7LvcxgIVyDsUCh2t8QmA)
8. ^ Rivoluzionaria professionale, La Pietra, p. 411.
9. ^ Si veda Giuseppe Vacca e Aldo Agosti, Luigi Longo: la politica e l'azione, Editori Riuniti, Roma
1992

Bibliografia
Aldo Agosti (a cura di), Luigi Longo: la politica e l'azione, Roma, Editori Riuniti, 1992. ISBN 88-359-
3603-9.
Aldo Agosti, Storia del Partito comunista italiano: 1921-1991, Roma - Bari, Laterza, 1999. ISBN 88-
420-5965-X.
Giorgio Galli, Storia del partito comunista italiano, Milano, Il Formichiere, 1976.
Carlo Galluzzi, Togliatti, Longo, Berlinguer, Milano, Sperling & Kupfer, 1989.
Alexander Höbel, Il Pci di Luigi Longo (1964-1969), prefazione di Francesco Barbagallo, Napoli,
Edizioni scientifiche italiane, 2010.
Alexander Höbel, Luigi Longo, una vita partigiana (1900-1945), prefazione di Aldo Agosti, Roma,
Carocci, 2013
Luigi Longo, La nostra parte, scritti scelti a cura di Renzo Martinelli, Roma, Editori Riuniti, 1984.

https://it.wikipedia.org/wiki/Luigi_Longo 7/8
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Mauro Maggiorani e Paolo Ferrari (a cura di), L'Europa da Togliatti a Berlinguer, testimonianze e
documenti, 1945-1984, postfazione di Giorgio Napolitano, Bologna, Il mulino, 2005.
Renzo Martinelli, Storia del Partito comunista italiano, VI. Il "Partito nuovo" dalla Liberazione al 18
aprile, Torino, Einaudi, 1995. ISBN 88-06-13877-4.
Renzo Martinelli, Giovanni Gozzini, Storia del Partito comunista italiano, VII. Dall'attentato a Togliatti
all'VIII Congresso, Torino, Einaudi, 1998
Paolo Spriano, Storia del Partito comunista italiano, 5 voll., Torino, Einaudi, 1967-1975.

Altri progetti
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Collegamenti esterni

Luigi Longo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.


Luigi Longo, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
Luigi Longo, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
(EN) Luigi Longo, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Luigi Longo, in Dizionario biografico degli italiani, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
Luigi Longo, su siusa.archivi.beniculturali.it, Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze
Archivistiche.
Opere di Luigi Longo, su openMLOL, Horizons Unlimited srl.
(EN) Opere di Luigi Longo, su Open Library, Internet Archive.
Luigi Longo, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
Sito dell'Associazione "Luigi Longo" (https://assluigilongo.blogspot.com/) URL visitato l'11/07/2012
VIAF (EN) 4972081 (https://viaf.org/viaf/4972081) · ISNI (EN) 0000 0001 0864 6402 (http://i
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