Luigi Dallapiccola
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Fu tra i primi in Italia ad approdare, sul finire degli anni trenta, alla
dodecafonia[1]. Le sue composizioni sono caratterizzate da intenso
lirismo e da profondi contenuti spirituali e ideali.
Indice
Biografia
Archivio
Opere
Musica corale
Musica vocale da camera
Musica strumentale (solistica e cameristica)
Musica orchestrale (con o senza solisti) Luigi Dallapiccola nel 1972
Biografia
Dallapiccola nacque a Pisino nell'allora Austria Ungheria e oggi in Croazia, un piccolo paese nel centro
dell'Istria, da genitori di origini trentine. Trascorse l'infanzia nella sua città natale, mentre più tardi fu a
Graz, con la sua famiglia internata durante la prima guerra mondiale: il padre, direttore di un liceo
italiano di Pisino, era ritenuto "elemento sovversivo" e "politicamente infido" dall'amministrazione
austro-ungarica, e in quanto tale fu obbligato al confino. Malgrado le indubbie difficoltà patite durante il
confino, il piccolo Luigi ebbe modo di assistere a numerose rappresentazioni d'opera presso il teatro
della città stiriana, e furono proprio le suggestioni ricevute durante quelle rappresentazioni (in
particolare quelle ricevute dalle opere wagneriane) che lo convinsero a voler diventare lui stesso un
compositore.
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5/2/2021 Luigi Dallapiccola - Wikipedia
Alla fine del conflitto, una volta rientrato nella natìa Pisino, iniziò gli
studi musicali nella vicina Trieste sotto la guida di Alice Andrich
Florio e Antonio Illersberg; è grazie a quest'ultimo che Dallapiccola
"scopre", nel 1921, il "Manuale di armonia" di Arnold Schönberg, un
incontro che segnerà profondamente tutta la sua vita, al punto che in
anni più tardi, commentando questa sua prima lettura del testo
schoenberghiano, Dallapiccola evocherà James Joyce citando la sua
celebre frase "How life begins".
Nel dopoguerra la sua fama internazionale crescerà di continuo, in tutta Europa e in America, dove tra
l'altro verrà invitato a tenere corsi di perfezionamento a Tanglewood (dove ebbe come allievo il giovane
Luciano Berio), al Queens College di New York, alla University of California e altrove. Nel 1949 a Milano
fu tra gli organizzatori del "Primo congresso internazionale di musica dodecafonica", assieme a Riccardo
Malipiero ed a colleghi più giovani quali Camillo Togni e Bruno Maderna.
Nel 1968 a Berlino verrà rappresentato il suo Ulisse, opera su libretto proprio tratto dall'Odissea, frutto
di un lavoro ben più che decennale che il compositore definì "il risultato di tutta la mia vita" (a lui si deve
anche una trascrizione dell'opera Il ritorno di Ulisse in patria di Claudio Monteverdi, rappresentata tra
l'altro nell'ambito della stagione 1943 del Teatro alla Scala)[2]. Nel 1972 compose il brano Commiato per
voce e strumenti, dal titolo profetico: sarà la sua ultima composizione. Luigi Dallapiccola si spegne a
Firenze il 19 febbraio 1975, a causa di un edema polmonare, nella sua casa di via Romana 34 (all'interno
del Palazzo di Annalena).
Nel corso della sua vita Dallapiccola ha ricevuto numerosissimi riconoscimenti: nel 1953 diventa
membro dell'Accademia delle belle arti di Baviera, in seguito sarà nominato membro dell'Accademia
dell'arte di Berlino (1958), della Royal Academy of Music di Londra (1969) e dell'Accademia di musica ed
arte di Graz (1969). Ricevette inoltre il gran premio per la musica del Land Renania Settentrionale-
Vestfalia, il premio "Ludwig-Spohr" della città Braunschweig, il premio "Moretti d'oro" della regione
Friuli Venezia Giulia, il "Prix Arthur Honegger" a Parigi (1972), il Premio Feltrinelli per la musica
assegnato dall'Accademia Nazionale dei Lincei (1973)[3] ed il premio internazionale d'arte "Albert
Schweitzer".
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Oltre a ciò, ricevette la laurea honoris causa dall'Università di Durham e dall'Università di Edimburgo
(entrambe nel 1973); nello stesso anno gli fu inoltre conferita l'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce
dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Il 21 maggio 1976 il Rettore dell'Università di Bologna
Tito Carnacini, conferì a Luigi Dallapiccola e Goffredo Petrassi la Laurea Honoris Causa in Discipline
delle Arti, Musica e Spettacolo; per Luigi Dallapiccola ritirò il diploma la moglie Laura[4].
Archivio
Il fondo Dallapiccola è stato depositato nel 1978 dagli eredi presso Gabinetto scientifico letterario G. P.
Vieusseux. Archivio contemporaneo Alessandro Bonsanti. Successivamente, nel 1992, Laura Coen
Luzzatto e Anna Libera Dallapiccola hanno deciso di trasformare il deposito in donazione. Nel 1995, in
seguito alla scomparsa della vedova, la figlia del Maestro ha donato all'archivio lo studio di Dallapiccola,
il suo pianoforte, mobili e suppellettili insieme alla biblioteca privata dei genitori. L'ordinamento e la
schedatura degli scritti, delle musiche e della bibliografia critica sono stati completati ed è uscito (nel
1996) l'inventario a stampa a cura di Mila De Santis (in appendice all'inventario anche un elenco dei
mittenti della corrispondenza). Le descrizioni dell'inventario (comprendenti gli scritti e le musiche di
Dallapiccola e la letteratura critica su di lui) sono ricercabili anche nella banca dati interrogabile on line.
La biblioteca è catalogata nell'opac del Gabinetto Vieusseux[5].
Opere
Musica corale
Due liriche del Kalewala per tenore, baritono, coro da camera e quattro percussionisti (1930)
La canzone del Quarnaro per tenore e coro maschile (1930)
Estate per coro maschile a cappella (1932)
Sei cori di Michelangelo Buonarroti il giovane (1933-1936)
Canti di prigionia per coro a voci miste e strumenti (1938-1941)
Canti di liberazione per coro e orchestra (1951-1955)
Requiescant per coro misto, coro infantile e orchestra, testi di Oscar Wilde e James Joyce (1957-
1958)
Tempus destruendi - Tempus aedificandi per coro misto a cappella (1970-1971)
pianoforte)
Quattro liriche di Antonio Machado per voce e pianoforte (1948)
Tre poemi per soprano e orchestra da camera, testi di James Joyce, Michelangelo Buonarroti e
Manuel Machado (anche in versione per voce e pianoforte) (1949)
Goethe Lieder per voce femminile e tre clarinetti (1953)
Cinque canti per baritono e strumenti su poemi greci nella traduzione di Salvatore Quasimodo (1956)
Preghiere per baritono e gruppo da camera, testo di Murilo Mendes (1962)
Parole di San Paolo per mezzosoprano e 11 strumenti dalla Lettera prima ai Corinzi (1964)
Sicut Umbra... per mezzosoprano e 15 strumenti, testo di Juan Ramón Jiménez (1970)
Commiato per soprano e 15 esecutori, testo attribuito a Brunetto Latini (1972)
Volo di notte, opera in un atto su testo del compositore (da Vol de nuit di Antoine de Saint-Exupéry)
(1940)
Marsia, balletto drammatico in un atto (1943)
Il prigioniero, opera in un atto, libretto del compositore (tratto da La torture par l'esperance di Villiers
de l'Isle-Adam) (1944-1948)
Job, sacra rappresentazione per solisti, recitante, coro e orchestra, testo del compositore (dal Libro
di Giobbe) (1950 al Teatro Eliseo di Roma diretta da Fernando Previtali con Scipio Colombo)
Ulisse, opera in un prologo e due atti e 13 scene, libretto del compositore (tratto da Omero) (1968)
diretta da Lorin Maazel con José van Dam nel Deutsche Staatsoper di Berlino
Note
1. ^ Dallapicolla Luigi, su Dizionario Biografico degli Italiani. Istituto dell'Enciclopedia italiana. URL
consultato l'11 settembre 2018.Treccani.it (http://www.treccani.it/enciclopedia/luigi-dallapiccola/)
2. ^ Gherardo Casaglia, "1943" (http://www.amadeusonline.net/almanacco.php?Start=0&Giorno=&Mes
e=&Anno=1943&Giornata=&Testo=scala&Parola=Stringa) Archiviato (https://web.archive.org/web/20
150402112733/http://www.amadeusonline.net/almanacco.php?Start=0&Giorno=&Mese=&Anno=194
3&Giornata=&Testo=scala&Parola=Stringa) il 2 aprile 2015 in Internet Archive., Almanacco
Amadeus.
3. ^ Premi Feltrinelli 1950-2011, su lincei.it. URL consultato il 17 novembre 2019.
4. ^ L'Archivio storico (http://www.archiviostorico.unibo.it/Template/listLauree.asp?IDFolder=333&LN=I
T) dell'Ateneo conserva documenti e immagini della cerimonia
5. ^ Fondo Dallapicolla Luigi, su SIUSA Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze
Archivistiche. URL consultato l'11 settembre 2018.
Bibliografia essenziale
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5/2/2021 Luigi Dallapiccola - Wikipedia
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Voci correlate
Dodecafonia
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Musica contemporanea
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