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Storia della Sicilia preellenica

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La Sicilia, prima dell'arrivo della colonizzazione ellenica, fu abitata da diverse popolazioni come Sicani, Elimi
e Siculi: gli antichi popoli di Sicilia.

Queste furono le popolazioni preelleniche della Sicilia che i Greci trovarono quando arrivarono sull'isola nel
756 a.C..

Molto incerto è invece se i Fenici siano arrivati prima dei Greci o all'incirca nello stesso periodo (nell'VIII
secolo a.C.).[1]

Controversa è infine la presenza nell'isola di una popolazione denominata Morgeti.

Popolo Area Geografica


Sicani Sicilia meridionale ed occidentale
Elimi Estremità occidentale della Sicilia (Segesta, Erice, Entella)
Siculi Sicilia orientale
Coste e isole (prima dell'arrivo dei Greci), poi estremità occidentale (Mozia, Panormo,
Fenici
Solunto, Lilibeo)
Morgeti Morgantion

Indice
Sicani
Elimi
Siculi
Fenici
Morgeti
Note
Voci correlate

Sicani
I Sicani erano un popolo della Sicilia che, secondo la tradizione, era stanziato anticamente su gran parte
dell'isola. In seguito, l'area ad est del fiume Salso, fu occupata dai Siculi, che soppiantarono i primitivi
popolatori. Le poche e frammentarie notizie storiche sui Sicani giunte fino a noi provengono dai Greci che,
quando iniziarono ad insediarsi in Sicilia (VIII secolo a.C.), trovarono tre diversi popoli: i Sicani a occidente, i
Siculi nella parte orientale e gli Elimi nella regione nord-occidentale. Secondo una visione invasionista
tradizionale, i Sicani sarebbero di origine pre-
indoeuropea[2].

Quasi tutti gli storici greci e latini concordano col fatto


che i Sicani fossero di origine iberica; solo Timeo
(riportato da Diodoro V,6,1-3) indica i Sicani come
popolazione autoctona, insediati in origine su tutta
l'isola, dediti all'agricoltura, furono sospinti nelle parti
occidentali a seguito di una forte eruzione dell'Etna che
ricoprì vaste zone dell'isola.

Elimi
Gli insediamenti nella Sicilia preellenica
Intorno al XII secolo a.C. una mescolanza di esuli si
fusero con gli insediamenti sicani presenti in quella
parte del territorio. Questa nuova mescolanza di genti costituì il popolo degli Elimi, fondatori delle città di
Elima, Erice, Entella ed Egesta (Segesta). Le origini degli Elimi sono sconosciute, probabilmente derivano
dalla mescolanza di genti autoctone con popolazione di tipo egeo e, forse, gruppi liguri. Sembra certa la loro
origine non greca.

Si deve ritenere che dovette esistere una colonia di troiani anteriormente all'arrivo di Elimo e Egesto, volendo
mettere d'accordo questo anche con quanto riportato da Ellanico potremmo dire che presso Erice nella Sicilia
occidentale vi era già un popolo che abitava a fianco ai Sicani in armonia, come si deduce da Dionisio di
Alicarnasso:

«… ottenendo dai Sicani la terra amorevolmente in nome della consanguineità di Egesto»

(Dionisio di Alicarnasso, Antichità Romane - (I, 47, 2; I, 53, 1))

Tucidide scrive che gli Elimi erano fuggiti da Troia dopo che la città venne distrutta. Per evitare di essere
catturati dagli Achei un gruppo di Troiani scappò e dopo un lungo viaggio attraverso il Mar Mediterraneo,
approdò in Sicilia nei pressi di Trapani (Drepana). Anche Plutarco riferisce delle origini Troiane dei Segestani
(gli abitanti di Segesta), una delle maggiori città Elime.

Altre fonti parlano comunque di una possibile origine Anatolica. Le città principali fondate dagli Elimi furono
Erice (Erix) la più antica, che ospitava il centro religioso sul Monte Erice della Venere Erycina), Entella, situata
nell'entroterra palermitano, Iaitias su uno promontorio che domina la odierna San Giuseppe Iato, e Segesta la
città dalla storia più rilevante e tumultuosa.

Alcuni studiosi[3] hanno indagato la possibile origine ligure a partire dalla presenza di toponomi comuni alle
due aree geografiche (Lerici, Segesta, Entella) e ritengono dunque gli Elimi una derivazione dell'espansione
verso sud, per via terrestre o marittima, di una popolazione ligure. Tale tesi assocerebbe i resti della civiltà
rintracciata in alcune grotte del trapanese[4] a quelli tipici dell'eneolitico ligure[3]. L'ipotesi troiana viene dunque
intesa come un'assimilazione storiografica di matrice ellenica dei nuovi nemici della Grecia con i suoi avversari
tradizionali.[3]

Recenti studi sulla lingua degli Elimi restituirebbero forti affinità con le lingue Italiche.[5]

Siculi
I Siculi ("Sikeloi" dal nome del presunto re siculo "Sikelòs"), appartenenti a un popolo indoeuropeo di origine
italica (protolatini), raggiunsero la Sicilia attorno al XV secolo a.C. Attorno al 1000 a.C., fecero ritirare le
popolazioni dei Sicani nella parte sud-occidentale della Sicilia. Diodoro Siculo[6] riporta che le aree lasciate
libere dai Sicani a seguito dell'eruzione dell'Etna furono occupate dai Siculi provenienti dalla penisola italiana
e che dopo una serie di conflitti con i Sicani si giunse alla stipulazione di trattati che definivano le frontiere dei
reciproci territori. Dionigi di Alicarnasso[7] nella sua storia delle antichità romane parla dei Siculi come della
prima popolazione che abitò la zona di Albalonga, dove poi sorse Roma.

Il nuovo confine territoriale fu il fiume Salso dove rimase fino all'arrivo dei Greci.

Siculo (o Sikelòs o Siculos), è il presunto Re siculo che avrebbe dato il nome al popolo Siculo e alla Sicilia
(Sikelia). La sua figura nella tradizione storiografica rimane costantemente legata alla storia del popolo Siculo
che dalla penisola italiana passò in Sicilia, anche nei casi in cui si suppone che il popolo non fosse di Siculi,
ma di Ausoni o di Liguri, sempre dello stesso popolo, e dello stesso re si parla. Antioco Senofaneo parla di un
Siculo indistinto che sembra comparire dal nulla per dividere le genti, i Siculi dai Morgeti e dagli Itali-Enotri.
Filisto di Siracusa, riportato da Dionigi di Alicarnasso dice che le genti le quali passarono dalla penisola
italiana in Sicilia sarebbero state in realtà dei Liguri condotti da Sikelòs figlio di Italos. Servio[8] dice che la città
da lui chiamata "Laurolavinia" sorse dove già abitava "Siculos".

Fenici
Si erano stanziati inoltre su tutta la costa occidentale, i Fenici che si riservarono i promontori sul mare e le
isolette adiacenti, per il loro commercio con i Siculi. I primi mercanti-navigatori fenici si spinsero nel Mar
Mediterraneo occidentale a partire dalla fine del XII secolo a.C.. Il primo insediamento fu la fondazione di
"Mtw", cioè Mozia, che si ingrandì molto ospitando i Fenici espulsi dai Greci. Archeologicamente è
testimoniato un insediamento della fine dell'VIII secolo a.C..

Nel 734 a.C. coloni Fenici di Tiro avevano fondato Mabbonath, l'odierna Palermo, già abitata dai Sicani. Kfra
(Solunto) fu il terzo polo delle colonie fenice in Sicilia, fondato intorno al 700 a.C. Le tre città rivestirono un
ruolo di primaria importanza nei commerci con le zone circostanti e validi porti amici per le navi degli alleati
Elimi.

Ma in seguito al successivo approdo degli Elleni, abbandonate quasi tutte le coste e raccoltisi in vicinanza degli
alleati Elimi, si tennero Mtw (Mozia), Kfr (Solunto) e Zyz (Panormo). Il luogo scelto dai Fenici per le loro città
era favorevole, sia per la vicinanza degli alleati Elimi, sia per la brevità della traversata tra Cartagine e la Sicilia
da quel punto. Oltre Tucidide anche Pausania fa riferimento a queste stesse popolazioni (Fenici, Sicani, Siculi,
Elimi e sostituisce però il nome "Frigi" a "Elimi").

Morgeti
Oltre ai Fenici, ai Sicani, ai Siculi ed agli Elimi, la tradizione storica ci ricorda la popolazione dei Morgeti di
cui Strabone[9] ci parla senza però precisare l'epoca della loro immigrazione in Sicilia coi Siculi e senza darci
particolari di sorta; l'unica città importante di questa popolazione sarebbe quella di Morgantion il cui fondatore
sarebbe stato l'eroe eponimo Morgete, si parla inoltre di una città chiamata Murganzio presso l'attuale villaggio
di Agnone Bagni.[1] (https://web.archive.org/web/20150402114426/http://www.agnonebagni.it/Archeo/AGN
ONE%20BAGNI.pdf)

Note
1. ^ P.es. in ViviSicilia.it - I Fenici in Sicilia (http://vivilasicilia.it/i-fenici-in-sicilia/) Archiviato (https://
web.archive.org/web/20170910174529/http://vivilasicilia.it/i-fenici-in-sicilia/) il 10 settembre
2017 in Internet Archive. (2015) si parla del X secolo, mentre in Motya.info - La presenza fenicia
in Sicilia (http://www.motya.info/ViewText.php?id=6103&lng=it) (2015) si parla dell'VIII secolo.
2. ^ Le stirpi ibero-liguri nell'Occidente e nell'Italia antica, Luigi Schiaparelli (Torino, 1880)
3. Treccani, Elimi, su treccani.it.
4. ^ March. Cav. Guido Dalla Rosa, Ricerche paleotnologiche del litorale di Trapani, Parma,
1870.
5. ^ Laura Biondi, Elimo, su lila.sns.it.
6. ^ V,6,3-4
7. ^ I, 9; II, 1
8. ^ Ad Aen., I, 9
9. ^ VI, 257 e 270

Voci correlate
Sicani
Siculi
Elimi
Storia della Sicilia fenicia
Storia della Sicilia greca
Preistoria della Sicilia
Morgeti
Città antiche in Sicilia

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