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1860

1 gennaio: il governo degli ex ducati di Modena e Parma, unito a quello delle Legazioni, prende il nome di
Regie Provincie dell'Emilia. Luigi Carlo Farini (1812-1866) è nominato Governatore.

2 gennaio: Bologna, la polizia arresta nel convento di San Domenico l'ex inquisitore Padre Pier Gaetano
Feletti. Nel 1858 fece rapire alla famiglia, e trasferire in segreto a Roma, Edgardo Mortara, un bambino ebreo di
sette anni. Nel corso di una grave malattia, che lo aveva condotto in fin di vita, questi era stato battezzato da una
cameriera. Secondo il diritto canonico, non poteva più rimanere nella famiglia d'origine. Padre Feletti sarà
processato e in seguito assolto. Edgardo Mortara, cresciuto in un collegio, diventerà sacerdote.

3 gennaio: Napoli, fondata l'Associazione generale di mutuo soccorso tra gli operai di Napoli, articolata in
sezioni di mestieri, dandosi uno statuto e un programma ma senza riuscire a superare i limiti imposti da una
vocazione politica prevalente rispetto a quella sindacale

7 gennaio: San Felice sul Panaro (Modena), nasce Giacomo Ferri (San Felice sul Panaro, 7 gennaio 1860 –
San Felice sul Panaro, 14 novembre 1930). E' stato esponente di spicco del movimento socialista nella bassa
pianura bolognese e modenese

9 gennaio: Treviso, nasce Vittorio Gottardi, importante esponente del socialismo polesano.
Sarà coinvolto nella repressione seguente ai fatti del maggio 1898, tanto che il Consiglio scolastico provinciale
lo licenzia dal suo ruolo di Direttore didattico. Dopo una breve esperienza politica come consigliere comunale a
Rovigo, è tra i promotori a Treviso del movimento socialista, per poi passare a collaborare a Milano con Filippo
Turati. Morirà a Treviso nel 1939.

16 gennaio: Torino, si dimette il governo La Marmora-Rattazzi. Cavour diventa


presidente del Consiglio 
Il governo: https://storia.camera.it/governi/iii-governo-cavour#nav

25 gennaio: Bologna, un decreto di Carlo Farini istituisce, a carico dello Stato, la Regia Scuola Normale
femminile, con annesso convitto finanziato dal Comune. E' molto sentita l'esigenza di strappare le fanciulle
all'insegnamento privato: già nel dicembre 1860 si svolgono i primi esami di ammissione e nel gennaio 1861
iniziano le lezioni. Per almeno quaranta anni la Scuola Normale, intitolata a Laura Bassi, diplomerà maestre
preparate e assunte quasi subito nel comune di provenienza. La città si garantirà personale specializzato e
controllato dalla formazione e dall'assunzione. Alla scuola normale femminile governativa si affiancherà quella
maschile, in funzione dal 1861 e a carico della Provincia.

Febbraio: Bologna, scioperano i panettieri per un modesto aumento di salario. La polizia arresta la maggior
parte degli agitatori, preoccupata di mantenere l'ordine pubblico in periodo di elezioni. Nei forni i lavoranti
vengono sostituiti da soldati dei reggimenti toscani di stanza in città

2 febbraio Giuseppe Mazzini pubblica I doveri dell'uomo

4 febbraio: Bologna, grazie ad alcuni benefattori si realizza il Ricovero di Mendicità, intitolato a Vittorio
Emanuele II. Nato con lo scopo di “curare la piaga sociale dell’oziosità questuante”, dando asilo agli
“accattoni” bolognesi, assumerà negli anni il carattere di un'opera pia assistenziale per anziani malati cronici e
non autosufficienti. Arriverà ad accogliere fino a 600 degenti e si avvarrà del sostegno di numerose istituzioni
cittadine, tra cui il Comune e la Cassa di Risparmio

5 febbraio: Modena, nasce Vittorio Lollini. Avvocato ed esponente del socialismo emiliano Fu difensore in
molti processi politici tra la fine dell'800 e i primi del '900: tra gli altri quello al cognato Agnini e quello ad
Amilcare Cipriani e Pietro Calcagno imputati di associazione a delinquere per i moti del 1891-1892. E' stato
consigliere comunale socialista in varie località dell'Emilia, delle Marche, a Roma e nella Valle del Liri. Eletto
parlamentare nella XXI, XXV e XXVI legislatura, fu relatore di importanti progetti di leggi sulla bonifica
dell'Agro Pontino, sull'edilizia popolare e sulla ricerca della paternità.
Nel gennaio del 1922 a Capua fu aggredito e ferito da un gruppo di squadristi. Alla fine del Congresso socialista
di Roma dello stesso anno, aderì al Partito Socialista Unitario di Filippo Turati e Giacomo Matteotti. Muore a
Roma il 13 luglio 1924.

22 febbraio: il governatore Farini decreta che l'Università di Bologna sia dichiarata di primo ordine, mentre
mentre quelle di Modena e Parma sono classificate di secondo ordine. 
In una lettera che risale a qualche mese dopo, Giosuè Carducci, nominato professore di Letteratura italiana,
testimonia dello stato precario dell'Ateneo bolognese e la speranza di una sua rinascita:
"L'università è inferma: saranno un 400 scolari: le piccole università dei vecchi Ducati e delle Marche
rapiscono ogni lustro e frequenza a questa: nonostante dee tornare un gran centro".
Tra il 1862 e il 1869 gli iscritti alla Facoltà di Lettere sono solo poche unità, nel 1867 uno solo
29 febbraio: Alessandro Manzoni è nominato senatore

1 marzo: Luigi Carlo Farini indice il plebiscito per l'annessione delle province dell'Emilia al Regno di
Sardegna

Bologna, nasce la Società di mutuo soccorso tra i caffettieri

11 – 12 marzo: l’Emilia Romagna è chiamata ad esprimersi a favore


della “Annessione alla monarchia costituzionale del re Vittorio Emanuele
II”. Al Plebiscito sono ammessi “tutti i cittadini maschi con oltre 21 anni
d’età, che hanno diritti civili e sono iscritti nelle liste elettorali dei
comuni”. Vale a dire che possono votare anche i braccianti, gli operai e i
mezzadri. Votano a favore dell’annessione 426.006 cittadini, contro solo
726 contrari. Si è votato nelle province di Bologna, Modena, Massa, Borgotaro, Parma

Si svolgono in Toscana i plebisciti indetti per richiedere l'annessione al Regno sabaudo (votanti: 386.445;
favorevoli: 366.571, contrari: 14.925; nulli: 4.949)

Due settimane dopo si voterà per le elezioni politiche generali. Questa volta però
saranno ammessi al voto solo gli elettori che abbiano compiuto 24 anni, sappiano
leggere e scrivere e possano pagare un censo annuo per imposte dirette di almeno 40
lire. Dal voto restano così escluse le classi popolari.

15 marzo: Palermo, in un rapporto riservato al Ministro degli affari della Sicilia, il


Luogotenente del Re principe di Castelcicala comunica l’avvenuto arresto di venti indiziati
per la sollevazione: “gli uomini della plebe che più infierirono nei rivolgimenti del 1840
sono in commozione e di già aspirano il sangue e la rapina, designando le vittime e le
case sulle quali debbono mettere le mani”

Francesco II di Borbone accetta le dimissioni (già presentate in gennaio) del liberale Carlo Filangieri da primo
ministro del Regno delle Due Sicilie
18 marzo: le province dell’Emilia Romagna entrano a far parte integrante del Regno
d’Italia. Si conclude così la storia del risorgimento emiliano romagnolo che registra oltre
quaranta anni di lotte, dai moti del 1821 all'insurrezione di Ciro Menotti, dalle giornate
dell’agosto 1848 agli ultimi tentativi garibaldini.

24 marzo: Trattato di Torino, la Contea di Nizza e la Savoia sono cedute alla Francia 

Il regio decreto n. 4020 nomina Eugenio di Savoia Carignano Luogotenente in Toscana

Aprile: Bologna, nasce la Società di mutuo soccorso dei macellai.

4 aprile: fallisce l’insurrezione di Palermo. Un centinaio di popolani sono sorpresi dai


borbonici nella fase iniziale della sommossa e annientati. I superstiti sono fucilati. I
borbonici erano stati avvertiti da alcuni nobili e borghesi liberali che avevano partecipato
alla fase preparatoria dell’insurrezione. I rivoltosi erano tutti artigiani e operai. La rivolta
si estende comunque a tutta la Sicilia ed è repressa duramente dai soldati borbonici,
dopo un mese di scontri e combattimenti.

9 aprile: Bologna, nasce la Società Operaia di Bologna. E’ costituita da 208 cittadini e


operai. Tra i promotori troviamo il conte Livio Zambeccari, deputato alla Costituente
Romana del 1849, il quale qualche giorno prima (2 aprile) aveva lanciato questo appello:
“Se l’operaio e il colono, che formano la classe più numerosa della Nazione, e
costituiscono con la produzione delle loro fatiche la principale sorgente della comune
prosperità e la base della nazionale ricchezza, sono nei governi dispotici e assoluti le più
invilite e neglette classi, non così può avvenire negli stati retti a libertà, ove, come le
altre devono essere chiamate a sviluppare col progresso le latenti loro forze ed a
migliorarle. A ciò conduce l’Associazione. L’Unione fa la forza”

12 aprile: interpellanza di Garibaldi, fortemente critica verso la cessione di Nizza alla Francia

30 aprile: Firenze, Gaspero Barbèra fonda la Casa Editrice Barbèra. La Casa Editrice
Barbèra è legata al nome di Renato Giunti che l'acquisterà nel 1960, per poi associarla
nel 1964 con la Casa Editrice Bemporad Marzocco

Maggio: Bologna, nasce la Società patriottica femminile. E’ fondata da un gruppo di


operaie allo scopo di offrire sussidi per il compimento dell’unità nazionale.

11 maggio: i garibaldini sbarcano in Sicilia.

Corleone (Pa), i contadini disarmano i guardiaboschi, fucilano due guardie armate dei
proprietari terrieri, liberano i carcerati, incendiano la casa dell’ispettore del macinato e
sono fucilati alcuni funzionari e sostenitori dei Borbone.

12 maggio: Sicilia, insorgono i contadini dei distretti di Termini, Cefalù e Petralia.

14 maggio: Sicilia, a Bisacquino (Pa) sono bruciate le carte degli uffici pubblici e si
abolisce la tassa sul macinato.

15 maggio: vittoria di Garibaldi nella battaglia di Calatafimi. Nello stesso giorno i


borbonici, appoggiati dai proprietari terrieri, domano l’insurrezione di Calamonici dove i
contadini avevano scacciato dal mulino gli impiegati del dazio. A Valguarnera è cacciato il
sindaco e si scioglie il corpo dei custodi del macinato. Contemporaneamente insorgono
Noto, Modica e Spaccaforno.

Palermo, il capo della polizia Maniscalco riferisce: “lo spirito pubblico va sempre
peggiorando (…) il terrore è nell’animo di tutti (…) tutti gli uomini d’ordine ora fanno
buon viso alla rivoluzione, per tema d’essere divorati”.

16 maggio: Sicilia, insorge Ribera. In rivolta anche il distretto di Mistretta, dove sono
state disarmate le guardie doganali. Ad Alcamo i contadini in rivolta attaccano i borbonici
del generale Landi, in ritirata verso Palermo. La stessa cosa avviene a Partinico.
17 maggio: Sicilia, Garibaldi abolisce la tassa sul macinato, sopprime il dazio di
immissione dei cereali e dei legumi e impone agli enfiteuti ed agli affittuari di beni
demaniali di non pagare i canoni e gli affitti. Lo stesso giorno insorgono Montelepre e
Borgetto dove bande spontanee di contadini attaccano i borbonici in ritirata. Bronte
insorge inalberando il tricolore. Tumulti contro il governo borbonico ad Adernò,
Biancavilla, Nicosia, Racalbuto, Acireale, Licata, Bivona, Piazza Armerina e in altri comuni
della Sicilia centrale e orientale. Ad Alcalà Li Fusi è ucciso il sindaco e i rivoltosi chiedono
le terre demaniali ed ecclesiastiche.

18 maggio: Palermo, nasce Vittorio Emanuele Orlando. Rappresenta l'Italia alla Conferenza di pace di Parigi
del 1919. Nel 1946, dopo la fine della seconda guerra mondiale e della dittatura fascista, Orlando è membro e
presidente dell'Assemblea Costituente. 
Orlando è noto anche per i suoi scritti, oltre un centinaio di lavori, su questioni legali e giudiziarie; Insigne
giurista e politico italiano, fu professore di diritto costituzionale e diritto amministrativo nelle università di
Messina, di Modena, di Palermo e di Roma. Fu inoltre il fondatore della scuola italiana di diritto pubblico.
Muore a Roma il primo dicembre 1952

19 maggio: Sicilia, il generale La Masa (esule dopo i moti del 1948 e sbarcato sull’isola
insieme ai garibaldini) invia ai sindaci siciliani un proclama che invita all’insurrezione,
chiedendo uomini, armi, viveri e aiuti. Si formano così squadre di volontari a Misilmeri,
Lercara, Corleone, Termini, Trabia, Altavilla, Coltavuro, Marineo, Vicari, Roccapalumba,
Caccamo, Bagheria, Mistretta, Santa Caterina, Villarosa, Alia.

A Girgenti “sono comparse bande armate che assaltano i piccoli comuni, han fatto prima
man bassa sulle Casse Regie e Comunali – come riferisce l’intendente Vernasco – per poi
violare le proprietà private”.

21 maggio: Monreale (Pa), i volontari siciliani guidati da Rosolino Pilo – che aveva
messo insieme altri gruppi di volontari, oltre a quelli del generale La Masa – ingaggiano
battaglia con i borbonici sulle colline di Carini. Durante il combattimento muore Rosolino
Pilo.

Secondo il generale borbonico Clery, i minatori di zolfo, soprattutto della provincia di


Caltanisetta, si preparano a marciare su Catania.

24 maggio: Biancavilla (Ct), gli insorti sciolgono l’amministrazione comunale e


chiedono la divisione delle terre. Lo stesso avviene in altri paesi alle falde dell’Etna.
27 maggio: i garibaldini entrano a Palermo. La città insorge. Dopo tre giorni di duri
combattimenti i borbonici si arrendono. Negli stessi giorni, a Torino, il principe Trabia e il
barone Cusa (due dei maggiori latifondisti siciliani) si incontrano con Cavour: si sancisce
così l’alleanza tra la borghesia del nord e la feudalità siciliana.

29 – 30 giugno: Bologna, violenti tafferugli scoppiano al mercato di alimentari e


verdure di Piazza Maggiore, a causa dell’aumento dei prezzi.

31 maggio: i borbonici guidati dal generale Clery reprimono l’insurrezione di Catania.


Ma i moti riprenderanno tre giorni dopo e si concluderanno con la cacciata dei Borboni

6 giugno: Palermo, Garibaldi forma un governo provvisorio presieduto da Francesco Crispi.

9 giugno: Sicilia, il capo del governo garibaldino dell’Isola, Crispi, istituisce in tutti i
Distretti commissioni speciali che dovranno giudicare, per direttissima, i reati di furto,
saccheggio ed omicidio avvenuti durante i moti popolari

25 giugno: si costituisce a Napoli un governo costituzionale del Regno delle Due Sicilie, presieduto da Antonio
Spinelli di Scalea.

29 giugno: Bologna, scoppia un tafferuglio nel mercato delle erbe di Piazza Maggiore a causa di un rincaro
improvviso dei prezzi delle verdure e di altri generi di prima necessità. Il giorno seguente il i tafferugli si
ripetono. I capipopolo, sospettati di soffiare sul fuoco della rivolta, sono arrestati. Il secondo giorno del tumulto
l'Intendente generale pubblica un bando in cui auspica un equilibrio tra la libertà di commercio e moderazione
dei prezzi e commina pene agli incettatori "che fanno monopolio" e ai perturbatori dell'ordine pubblico
Luglio: Torino, è indetto un primo sciopero di muratori per la riduzione a 12 ore della
giornata lavorativa. L’agitazione si conclude con successo in città. In provincia si con-
tinuerà con le 14-15 ore giornaliere.

12 luglio: Milano, scioperano gli edili

20 luglio: sconfitto nella battaglia di Milazzo, l'esercito delle Due Sicilie lascia la Sicilia.

28 luglio: alle 8,50 della sera, parte da Bologna un treno “di piacere” sulla via ferrata per Torino, capitale del
nuovo Regno d'Italia. Visto l'alto prezzo del biglietto, i partecipanti non sono in molti.
La linea ferroviaria da Torino ha raggiunto Alessandria nel 1855 e due anni dopo ha toccato il confine emiliano,
attraverso Tortona e Stradella.

31 luglio: Bronte (Ct), il paese insorge chiedendo la divisione delle terre tra i contadini.

6 agosto: i garibaldini guidati da Nino Bixio reprimono duramente le rivolte di Bronte e


degli altri centri ai piedi dell’Etna

9 agosto: Monghidoro e Loiano, nell'Appennino bolognese, i contadini si ammutinano contro la leva militare.
Disarmano i pochi militi della Guardia Nazionale, che presidiano i municipi, e sostituiscono lo stemma
pontificio a quello sabaudo. Sul luogo sono inviati "in tutta fretta" alcuni contingenti di bersaglieri, "con un po'
di cavalleria", per domare la rivolta sul nascere. 
Il giorno successivo sono arrestati alcuni dei principali agitatori, tra i quali il mugnaio di Lognola, Gaetano
Prosperi, detto lo Spirito, considerato un pericoloso brigante. Costui sarà processato e giustiziato nel 1863 per
l'uccisione a Monghidoro di un carabiniere
18 agosto: Potenza il moto insurrezionale lucano dichiara decaduto Francesco II di Borbone e dichiara l'Unità
d'Italia.

19 agosto: Parma, la Cassa di Risparmio inaugura la propria sede nel palazzo


Tarasconi in via dei Genovesi (ora via Farini). La creazione dell'istituto di credito porrà le
premesse per la modernizzazione dell'agricoltura e l'avvio dell'industria agroalimentare

21 agosto: Altamura, il movimento insurrezionale barese dichiara decaduto Francesco II di Borbone

Bologna, aperta una scuola teorico-pratica di Telegrafia Elettrica, per coloro che aspirano a diventare telegrafisti

24 agosto: Potenza, alcuni giorni dopo lo scoppio della rivolta, un proclama informa
che saranno inflitte pene severissime a quanti formeranno nuove bande, “armate e no”,
senza l’autorizzazione del nuovo governo.

25 agosto: Calabria, a Mileto si ribella un’unità dell’esercito borbonico. Ucciso il


generale Briganti. Nel cosentino, sotto la spinta delle masse in agitazione, è abolita la
tassa sul macinato e dimezzato il prezzo del sale. Un provvedimento analogo è preso nel
salernitano. In Lucania, mentre i possidenti instaurano il Governo insurrezionale contro i
Borboni, i contadini invadono boschi e terreni incolti dividendoli tra i nullatenenti

30 agosto: un forte contingente dell'esercito borbonico, guidato dal generale Ghio, si arrende senza combattere a
Soveria Mannelli, in Calabria.

Settembre: Milano, primo sciopero indetto dalla Società degli artisti tipografi.

Corleone (Pa), sciopero per i contratti agrari.


3 settembre: inizia la prima conferenza mondiale di chimica, il Congresso di Karlsruhe. Concluderà i lavori il 5
settembre

5 settembre: Calabria, il nuovo Governatore limita , per poi annullarlo definitivamente,


il decreto di Garibaldi che sanciva la possibilità di uso gratuito per il pascolo e la semina
dei terreni demaniali della Sila. Ad uno ad uno i pochi decreti garibaldini in favore delle
popolazioni furono aboliti.

7 settembre: Garibaldi entra in Napoli accolto da liberatore. Il giorno prima Francesco II si era rifugiato a
Gaeta.

18 settembre: Castelfidardo (An), l'esercito di Francesco II è sconfitto dai Piemontesi,


autorizzati da Napoleone III di Francia ad invadere i territori dello Stato della Chiesa ad
eccezione del Lazio

29 settembre: Ancona capitola dopo l'assedio seguito alla battaglia di Castelfidardo. Lo Stato Pontificio perde
le Marche e l'Umbria

1º ottobre: l'esercito delle Due Sicilie è sconfitto definitivamente dai Garibaldini nella battaglia del Volturno

21 ottobre: Plebiscito per l’annessione del Meridione al resto del Regno d’Italia. Si
svolge in una situazione ancora difficile. La nuova autorità governativa stenta ad imporsi
mentre i proprietari terrieri, diventati tutti liberali, organizzano proprie milizie a difesa
delle proprietà. Da agosto si sono avute numerose rivolte contadine, spesso al grido di
viva il Borbone, in Puglia e in Basilicata. Lo stesso giorno del Plebiscito scoppiano rivolte
a Carbone (nel distretto di Lagonegro), Castelsaraceno e Latronico. A Episcopia popolani
e contadini occupano il comune, imprigionando il sindaco, il capitano e il parroco. A
Calvera contadini armati distruggono le urne elettorali. Manifestazioni e tumulti anche a
Tursi, Favale, Castronuovo, San Severino e Castelluccio. I provincia di Catanzaro i
garibaldini del reparto Cacciatori dell’Aspromonte reprimono i moti di Cinquefronde,
Carida, Giffone e Maropati. In Irpinia sono uccisi 13 possidenti nelle rivolte di Carbonara
e Sant’Angelo dei Lombardi. Nel chietino scendono in lotta Caramanico, Salle e
Musellaro. Nel Gargano insorgono San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis e Cagnano.

Moti anche a Lanciano, in Abruzzo e a Palmi, in Calabria.

Negli stessi giorni del Plebiscito moti avvengono anche a Teramo, Ascoli e L’Aquila. Alla
vigilia del Plebiscito gruppi di montanari, appoggiati dal presidio borbonico che ancora
resisteva a Civitella del Tronto, dilagano in pianura assaltando paesi, destituendo
autorità. I rivoltosi sono fermati, alle porte di Teramo, da un battaglione dell’esercito
piemontese e dalla legione garibaldina abruzzese del Curci. Inizia una guerriglia che si
protrarrà alcuni mesi e sarà debellata dal generale Pinelli con il sistema, ripreso poi dai
nazisti, della terra bruciata

26 ottobre: storico incontro tra Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II a Teano (CE) con cui si conclude la
Spedizione dei Mille e il generale consegna la corona di Sicilia-Napoli al re di Sardegna.

26 - 28 ottobre: Milano, VIII Congresso delle Società operaie, il primo a carattere


veramente nazionale. Sono presenti i delegati di 64 società della Toscana, dell’Emilia, del
Piemonte, della Lombardia, della Sicilia e della Liguria. Per la prima volta si discute sul
suffragio universale. Sono presenti delegati di associazioni su base professionale:
tappezzieri, parrucchieri, sarti e altri. Sul suffragio universale il Congresso si divide. I
sostenitori sono accusati di voler “fare politica”. Alla fine si raggiunge un compromesso
con una formula che chiede la riforma della legge elettorale. La verità è che la
maggioranza dei delegati delle categorie professionali è contraria ad estendere il diritto
di voto agli analfabeti, che rappresentano la maggior parte della popolazione. Il
congresso si apre e si chiude nel nome di Vittorio Emanuele Il. Si inneggia al re d’Italia
che proprio in quei giorni si è incontrato con Garibaldi a Teano, e ha respinto la proposta
dei garibaldini di partecipare all'assalto delle residue truppe napoletane asserragliate nel
forte di Gaeta.

Novembre: Parma, nasce la Società operaia di mutuo soccorso e istruzione. L’anno


successivo si diffonde a Borgo San Donnino, a Sissa e nei principali centri della provincia.
Nel 1863 i moderati, preoccupati per il diffondersi della Società operaia di mutuo
soccorso, fondano una mutua “fra gli operai e i commessi di negozio” e nel 1864 nasce
quella degli insegnanti.
1° novembre: Medicina (Bo), nasce la Società Operaia di Medicina.

3 novembre: Chieti, scoppia una sommossa contro il carovita

4 novembre: Washington, Abraham Lincoln è eletto Presidente degli Stati Uniti

4 - 5 novembre: Marche e Umbria votano l'annessione al Regno di Sardegna

Dicembre: Carpi (Mo), fondata la Società di Mutuo Soccorso fra gli operai.

3 dicembre: Penne (Teramo), la popolazione incendia e saccheggia alcune case di


possidenti

20 dicembre: la Carolina del Sud è il primo stato a secedere dagli Stati Uniti.

DURANTE L'ANNO
Jean-Joseph-Étienne Lenoir brevetta e costruisce il primo motore a combustione interna della storia: una
macchina termica a due tempi funzionante a gas che, sotto il profilo teorico, percorre un ciclo termodinamico
che poi prenderà il nome di ciclo Lenoir.

Riga, nasce la prima cooperativa della Lettonia (allora parte della Russia), una
cooperativa di consumatori.

Danimarca, fondata la prima cooperativa di consumo


Milano, inizia la propria attività l'Associazione generale di mutuo soccorso degli operai di
Milano fondata, nei mesi precedenti. Nel periodo austriaco erano sorte a Milano 8 società
di mutuo soccorso. Dal 1859 al 1862 ne vengono fondate 30. L'Associazione sarà
controllata da mazziniani e moderati fino al 1870, poi soltanto dai secondi. Si
contrappone al Consolato delle Associazioni operaie d'arti e mestieri (Consolato operaio)
di indirizzo radicale

Faenza, nasce una Società di mutuo soccorso che raccoglie oltre un migliaio di soci. A
causa di dissidi interni si scioglierà dopo appena due anni di vita.

Ostuni (Br), fondata la Società operaia di mutuo soccorso. Fu la prima fondata in Puglia
e andò ad esaurimento senza lasciare tracce documentali. Fu rifondata da un gruppo di
operai nel 1914. Durante il fascismo resistette alle pressanti richieste di incorporazione
nel Dopolavoro, finendo poi per diventarne sezione autonola Edmondo Rossoni. Nel 1959
fu ristrutturata e diventò Dopolavoro artigiani indipendenti.

Firenze, Giovanni Panerai (1825-1897) apre sul Ponte delle Grazie un piccolo laboratorio
di lavorazioni meccaniche di alta precisione e di orologeria. Con la scomparsa di Giovanni
Panerai, il nipote Guido (1873-1934) figlio di Leon Francesco primogenito di Giovanni,
prende in mano le redini dell'azienda. Dopo diversi traslochi si trasferì nella sede
"storica" per eccellenza in Piazza S. Giovanni di fronte al Battistero, nel palazzo
Arcivescovile. L'orologeria Svizzera (nome attribuito a Guido) diventa concessionaria
delle più importanti marche svizzere di orologi, prima fra tutte Rolex con la quale si creò
un rapporto esclusivo e privilegiato che aiutò a costruire i primi orologi Panerai. Oggi
l'Orologeria G. Panerai & C. è una società con sede a Milano, specializzata nella
produzione di orologi subacquei, originariamente da palombaro, contraddistinti dalla
elevata e classica raffinatezza tecnologica.

Marudo (Lodi), Pietro Scotti fonda in un mulino nel cuore della Pianura Padana l'azienda
agricola per la raccolta, lavorazione e commercializzazione del riso. Nel 1890 il figlio
Ercole Scotti si sposta a Villanterio sulla Roggia Mulina, stabilendo la prima sede
dell'impresa su una superficie complessiva di 1.200 metri quadrati. Angelo e Gaetano
Scotti, due degli otto figli del signor Ercole, seguono le orme paterne, collaborano
all'attività occupandosi del trasporto del riso, iniziano lo sviluppo dell'impresa da
individuale a società di fatto, con il nome "F.lli Scotti" con sede a Villanterio.
Nel 1956 Ferdinando Scotti,diviene amministratore unico della neonata società per azioni
"Riso Scotti", ed incorpora lo stabilimento di Villanterio. Cessa invece di esistere la ditta
F.lli Scotti creata trenta anni prima.
Nel 2004 viene inaugurato il nuovo polo produttivo della società chiamato "Bivio Vela" su
una superficie di 135.000 metri quadrati,con una capacità produttiva di un milione di
quintali di prodotto lavorato.

Livorno, nasce la Società Anonima delle Strade Ferrate Livornesi (SFL). dopo
l'annessione del Granducato di Toscana al Regno di Sardegna (1860) furono unificare tre
delle quattro società private che gestivano la rete ferroviaria della regione: la Strada
Ferrata Leopolda, la Strada Ferrata Maria Antonia e le Strade Ferrate Lucchesi. Rimane
esclusa la Strada Ferrata Centrale Toscana. Il 1º giugno 1865 la società fu fusa con la
Società Generale delle Strade Ferrate Romane e la Ferrovia Centrale Toscana,
costituendo le Strade Ferrate Romane 

Milano, nasce la Tecnomasio Italiano Brown Boveri, destinata a diventare una delle
aziende leader del settore meccanico

Lodi, fondata la Banca popolare cooperativa

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