Tempo ordinario
Anno XXIII n. 975
TO
Il santo del giorno: san Biagio
Parola di Dio Non una semplice devozione “scaramantica”, ma un gesto
in briciole di fiducia, un modo per affidarsi a Dio e per mostrare tutta
la gratitudine per il dono della vita. È questa la chiave di
lettura per comprendere il rito della benedizione della gola
che oggi si vive in moltissime comunità locali in onore di
san Biagio. A questo vescovo vissuto a cavallo tra il III e il
La vita cristiana IV secolo, infatti, viene attribuito un gesto miracoloso: la
Pagina curata da Don Luciano V. guarigione di un bimbo o di un giovane che stava soffocan-
M. do a causa di una lisca di pesce in gola. Per questo è uno dei
“...E’ per la vostra correzione che voi 14 testimoni della fede. Secondo la tradizione egli era medi-
soffrite! -….” co e divenne poi vescovo di Sebaste, in Armenia; arrestato
(Eb 12,4-7.11-15) nel 316, nel contesto di alcuni contrasti tra gli imperatori
La vita cristiana è gioia vera, Costantino e Licinio, venne torturato e ucciso per non aver
rinnegato la propria fede.
ma è anche fatica e impe-
gno: la fatica di cercare e ri-
conoscere Dio sempre, an-
che nelle prove e nel dolore, Vangelo Mc 6,1-6
quando è certamente più du-
In quel tempo, Gesù venne
ro cogliere l’intervento posi-
tivo di Dio nella nostra vita. nella sua patria e i suoi di-
E’ un atto di fede, perché scepoli lo seguirono. Giun-
non sono le apparenze a dir- to il sabato, si mise a inse-
celo, ma è lo Spirito Santo gnare nella sinagoga. E mol-
che ci fa capire che Dio non ti, ascoltando, rimanevano
ci abbandona. Dovremmo stupiti e dicevano: «Da dove
quindi superare l’amor pro- gli vengono queste cose? E
prio e riconoscere l’aiuto che che sapienza è quella che gli
ci viene dato. La Scrittura ci è stata data? E i prodigi co-
invita anche ad andare oltre me quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il
a questo: dobbiamo essere figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di
felici che il Signore ci cor- Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per
regga, non soltanto perché è
loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è
un’occasione per progredire,
disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa
ma perché così la nostra re-
lazione con lui diventa più sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impo-
stretta. Questo è un motivo se le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro
di fiducia anche più grande. incredulità. Gesù percorreva i villaggi d'intorno, insegnando.
Preghiamo la
Parola Contemplo: Neppure io sto all’orario con te
Signore procediamo
nel cammino, nono- Ma la cosa è ben diversa perché io io gli elenco le mie scuse, spesso
stante tutto quello
che tu sai e che non non sono padrone del tempo e inventate: i ragazzi o il traffico o le
rende sempre agevole dovrei essere fedele. Tanto più che donne o gli animali, lui sorride bo-
il passo. Ma ti rendia- le mie scuse non valgono perché nariamente come se avesse messo
mo grazie per una nulla per me deve avere in conto tutto. M’insegna a essere
mano amica, per
un’idea che allarga il
l’importanza di Dio. A volte mi paziente perché io ne ho poca di
cerchio della gioia, ritarda l’attrattiva di una creatura, a pazienza, nemmeno con i superio-
per le parole che con- volte perfino una pianta di ciliegie ri, e guai se mi fanno aspettare. Si
solano, per ogni alba o di uva. Un giorno sono arrivato vede proprio che anche la pazien-
e tramonto, e cammi- in ritardo perché mi ero fermato a za è una virtù, dato che l’ho così
niamo. Lanciamo se-
mi al vento, per la contare delle formiche sulla strada. scarsa.
gioia di vederli volare, Un’altra volta avevo perso due ore
(Trattenimenti con Dio, Don Giovanni
per la speranza che in un circo equestre. Spesso dico
qualcuno li veda fiori- Antonioli)
di fermarmi per cose serie come il
re….lanciamo semi al
vento e tu, tu fai fiori- denaro o per un apparente atto di
re il cielo. carità, ma nulla è serio come Dio.
Ciò che più mi colpisce nei miei
ritardi è la sua pazienza. Quando
Preghiamo
la Parola Contemplo: E’ un amico fedele
Signore Gesù, ti pre- Egli entra volentieri nella casa sciarlo entrare senza formalità e
go aiutami a lasciare dell’uomo, è solo quando è co- senza restrizioni, dev’essere sem-
ciò che mi allontana
da te. Voglio esser stretto che va in una grotta. Se tu pre aperta o socchiusa. Egli ha
libero dalla schiavitù gli apri, egli entra e sta volentieri sempre qualche dono da portare e
delle mie tendenze, con te. Non c’è amico più sicuro la casa dove entra lui non è mai
che mi incatenano a di lui e nessuno ti può consolare povera. Con lui entra anche la fe-
cose e relazioni che
mi lasciano insoddi- come lui. Non è come gli uomini deltà degli amici, perché nessun
sfatto, e che non mi che ti dicono di non piangere, ma infedele resiste a chi scruta i cuori.
permettono di speri- non fermano le tue lacrime. Se te
(Trattenimenti con Dio, Don Giovanni
mentare la pace che lo dice lui è perché ha la medicina
solo tu puoi donar- Antonioli)
al tuo dolore. Nel Vangelo, quan-
mi. Opera in me
questo miracolo. Si- do Gesù entra in una casa se ne
gnore, aiuta la mia fugge la morte con tutti i dolori ed
poca fede. entra la vera pace. Ma bisogna la-
Coordinatrice
Fiorella Elmetti
Anno XXIII - n. 975
Redazione
Domenica 31 gennaio 2021 don Luciano Vitton Mea,
Chiuso il 19/01/2021 don Carlo Moro, don Fabio Marini,
don Diego Facchetti, Fiorella Elmetti,
Numero copie 950
Tiziana Guerini, Cristina Sabatti e Marina Tanfoglio
Stampato in proprio
Grafica e stampa
don Luciano Vitton Mea
333/3390059
don Luciano Ideato da
don Luciano Vitton Mea
Vi troverai:
Ogni giorno una meditazione dei più grandi maestri di spiritualità