Sei sulla pagina 1di 1

La sensazione del gelo intorno al proprio corpo che attanaglia fiato e polmoni come una morsa.

Il
respiro che si mozza improvvisamente e senza motivo apparente, come un sussulto, uno spavento.
L'ansia che blocca gli arti, ottunde il pensiero e la capacità di giudizio, come in quegli incubi dove ti
senti rincorso da una minaccia che neanche riesci ad individuare, da un nemico fittizio che cammina
sempre un passo avanti a te facendoti desiderare la solitudine ed il silenzio.

La sensazione di impotenza rispetto al proprio destino, alla sicurezza dei propri affetti e alla propria;
quella strisciante paura sotto la pelle che cresce negli anni con te, sempre più presente, sempre più
assordante e non sembra volerti lasciar andare.
Un'ombra scura, una mano pesante posata sul cuore, dal quale vorresti fuggire disperatamente senza
doverti voltare ogni volta indietro a controllare che tutto vada bene.

Questo anima i cuori degli abitanti di Gaia.

Giorno dopo giorno, la certezza di non avere mai il controllo della propria vita, mai la libertà di
poter scegliere e sempre l'obbligo dell'ubbidienza servile, della conformità alle leggi. Bisogna
nascondere ogni creatività, ogni spunto personale, ogni minaccia all'ordine prestabilito da altri,
tacere quando si ha qualcosa da dire, prostrarsi quando si è in grado di combattere.
La forza di decenni di coerente controllo giornaliero da parte delle forze armate dell'Apogeo, di
didascalico terrore quotidiano hanno reso tutto questo la Normalità su Gaia. Nessuno immagina un
mondo diverso da quello che gli viene continuamente fatto digerire, tra soprusi, omicidi, punizioni
troppo severe rispetto alle colpe. La banalità della costante punizione ha costruito un mondo su
misura dove tutto è comprensibile se finalizzato alla sopravvivenza personale, dove parole come
Amor Proprio, Onore, Virtù, sono ormai mitologie che i più hanno dimenticato o peggio, mai
conosciuto.

Potrebbero piacerti anche