Le Grandi Battaglie Della Storia - 32 Yom Kippur
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il Giornale Rae della storia aaa ete WA a Pare) ta Yom Kippur he ra Fa autostrade re meDIAsET Ste, fllitaliaLa terza guerra, la pil violenta, di nuovo pone a confronto Arabi e Israeliani. Nessuno vincera, nessuno perdera, se non la Pace.er Ra Moshe Dayan (1915-1981) Nato nella prinia colonia collettivistica della Palestina, fondata dal padre, cbreo originario di Kiev, entro siovanissimo nei reparti di polizia ebraica costituiti soto Ia guida inglese; nel settembre del 1939 fu arestato per aver ‘organizzato corsi di istruzione militare clandestini; venne poi liberato in quanto accetté di entrare a far parte di speciali unita ebraiche operanti contro Siria ¢ Libano che avevano aderito alla Francia collaborazionista di Pétain. Durante un'azione nella zona di Iskanderun, un proiettile colpi la lente del binocolo che stava usando, eda allora sul suo occhio sinistro sarebbe comparsa quella benda nera che divenne il suo carattere distintivo. Dopo la proclamazione dello Stato d'Isracle, partecipd alla guerra del 1948 come tenente colonnelloe dress, ‘come Capo di Stato Maggiore dell’ Haganah, la vittoriosa campagna del 1956 nel Sinai contro I’Egitto, conducendo le truppe isracliane fino al canale di Suez. ‘Nel 1958 entrd nella vita politica; parallelamente, terminava gli studi di diritto, coltivando anche la sua grande passione, l'archeologia. Eleto alla Knesset (Parlamento), dresse il Ministero dell" Agricoltura nel Gabinetto di Ben Gurion e poi in quello di Eshkol; fu nominato Ministro della Difesa nel 1967, proprio alla vigilia della Vittoriosa Guerra dei se giomi, Forte del prestigio acquisito in questo confito (era consideratoormai un eroe popolare che sembrava inearnare lo spirito stesso di Israele), fu confermato alla carica anche nel Gabinetto di Golda Meir, ma venne colto di sorpresa dall’attacco dello yom kippur e, nonostante fosse riuscito, dopo l’iniziale arretramento, a stabilizare i fronte ea passare alla controfiénsiva, le dfficoltaincontrate lo costinsero a dimettesi dallincarico, Negl anni seguenti,rcltio alla Knesset, continud a dedicarsi intensamente alla vita politica. Br Anwar el Sadat (1918-1981) Insignito nel 1978 del Premio Nobel pera Pace, esaltato peril suo coraggio, Ina anche a pit riprese accusato ddai govern arabi di tradimento nei confront dei Palestinesi,stando alla sua autobiografia (In cerca di identita) ddiede prova sin da giovanissimo di un acceso patrittismo e s'impegnd sempre con grande dedizione, prima ' in ambito miltare ¢ poi m politic, nelle vicende pii significative della storia recente dell’Exitto, Nato in un centro a agricolo sul deta det Nilo, animato da fort sentimenti antibritannici e nazionalisti entrd nell’ Accademia militare de Cairo, Si fece promotore, nell’ ambiente delle Forze armate, di diverse cospirazioni, ‘culminanti nel colpo di Stato del lugtio del 1952, che seand la fine del regime di Re Faruk. Da questo momento ‘comincid la sua ascesa politica, da Presidente deil Assemblea nazionale ne! 1961, a Presidente della Repubblica dopo la morte di Nasser, ne! 1970. In urto con la sinistranasseriana, battuta con un atto di forza nel mageio 1971, si adoperd per lariprest economica del Paese aprendo anche alle potenze occidental, favorendo i cetiborehesi in espansione, potenziando I industria pesante e preparando ilriscatto dell”onore della nazione araba” dopo la sconfitta subita nella Guerra dei sei giomi La delicatasituazione politica dei Paesiarabi lo spinse ad ataccare le fore isaetiane net’ottobre del 1973, seatenando la Guerra del Kippur. Eppure, la pace tra Egitio e Israele era essenziale peri suoi piani di liberalizzazione e di sviluppo economico: costruita faticosamente con alteme vicende, essa si concluse soltanto nel marzo del 1979 4. Camp David, con la mediazione del Presidente americano Carter. F stato, questo, Vato sicuramente pitt qualificante della sua presidenza. In un momento di dfficoltA politiche inteme, Sadat cadde vitima di una congiura e fu ueciso da un commando di attentatori militar durante una parat, i 6 ottobre 1981 Giordania Nour) Sty or AbAssad Hafiz Gia Ministro della Difesa siriano dal 1966, nel novembre del 1970 ordi un colpo di Stato, in seguito al quale si aautonomind primo ministro; nel 1971, assunse la cara di Presidente. Uomo politico tanto intlligente quanto machiavellico il generale siriano fu, nel corso degli anni Ottanta, vittima di rnumerosiattentati, cui reagi con fermezza, reprimendo aspramente ogni forma di opposizione, Nel 1982, ad esempio, invié alcune mighaia di militar’ ad Hamah per sedare una rivolta capitanata da gruppi di religione musulmana. Dopo una lunga alleanza con I'URSS, Hatiz initizz la sua politica estera verso I'Occidente a causa dellindebolimento poltico-mititare della Russia sopraggiunto, com’é noto, alla fine degli anni Otanta Quando scoppid la Guerra del Golfo, Hafiz non est6 a pongere il suo aiuto militare ll’ Arabia Saudita, non entrando, tuttavia nel merto dll'accordo di pace, ratficao nel 1993, tra Israel ee 'Onganizzazione pet la Liberazione della Palestina. Solo nel 1995 la Siria riprese il dialogo di pace con Israel pur se con continue intemzioni ripensamentStella di Davide, uno dei pit antichi simboli del popolo d'Israele Copertina della prima edizione italiana (1918) del!’opera di Theodor Herzl Der Judenstaat (“Lo Stato ebraico”) Guerra dello yom kippur 6-23 OTTOBRE 1973 «Sono venuti avanti, ondata dopo ondata, esattamente come i Cinesi in Corea, € con l'identico disprezzo delle perdite umane anche altissime. Io ho combattuto gli Egiziani in nutte le guerre e devo dire che questa volta hanno combattuto come mai in passato». SAMUEL GONEN comandante israeliano del fronte del Sinai I ritorno alla terra dei Padri Nel 1895, lo scrittore israelita Theodor Herzl pubblicava in Austria un li- bro, Der Judenstaat, in cui sosteneva la possibilita di fondare uno Stato ebraico in Palestina o altrove, come risultato del movimento sionistico. L’opera riscosse il plauso delle pitt ricche ed influenti comunita ebraiche mondiali, ma solo quando la Palestina pass6 sotto il protetto- rato inglese nel 1919 poté accendersi la speranza, per il “popolo eletto”, di tornare alla Terra promessa che i suoi avi avevano battezzato /srael. Migliaia di Ebrei di tutti i continenti cominciarono cosi a trasferirsi in Palestina nel periodo tra le due guerre, tro- vando un modus vivendi con le popolazioni arabe locali e le autorita britanniche proprio in queste pri- me comunita nac quero i fermenti di un movimento indi- pendentista ebraico che tendeva a trasfor- mare il protettorato in- glese in uno Stato autonomo israelita. La Gran Bretagna, perd, si dimostrd incapace di garantire la pacifica convivenza della co- munita ebraica e di quella araba e, nel 1948, si verificd l’episodio chiave che chiudeva mezzo seco- lo di speranze ed apriva mezzo se- colo di guerre in Medio Oriente la Gran Bretagna abbandonava la Palestina in ossequio ad una deli- berazione dell’Assemblea delle Nazioni Unite che divideva i terri- tori palestinesi in due Stati, uno arabo e uno palestinese. EDITORE JCARABBA & pr oRearaba (Egitto, Giordania, Iraq, Siria e Libano) rifiutarono il dettato del- TONU cil 15 maggio 1948, in po- che ore, insieme a un contingente saudita, invasero il nuovo Stato. Un governo provvisorio ebraico guidato da David Ben Gurion (1886-1973) proclamava immedia- tamente la nascita del libero Si di Israele, ma i membri della Lega Dopo la distruzione di Gerusalemme e del suo tempio, avvenuta nel 70 d.C 1d opera dei romani di Tito, la vita spirituale della Nazione ebraica trov il suo centro a Yabne, dove risicdeva il Sinedrio (Gran Consiglio), organo dotato di prerogative giudiziarie e re si occupava dell educazione, indo Pimperatore Adria wuova rivolta, ebbe lintuizione ‘0 risiedeva nelia sciolse immediatamente il Gran Consiglio, proibi della Torah, li Ebrei di risiedere Ese inizio cosi la diaspo Jazione ¢ della vita del popolo. Ma q dare un della le nel 135 dC. trovandosi a dover che la forza di resistenza del pope (dispersione), che vedra gli Ebrei cerrare per secoli ¢ risiedere in Stati dove spesso subirono persecuzioni. Tuttavia, uniti tra di loro dalla fede in un solo Dio, ¢ dalla certezza di essere il popolo eletto incaricato di diffondere il Verbo, Stato, senza essere Paese e privi di Govemo, a man un’identit’ di popolo ch coronata dall’istituzione dello Stato dIsracle nel 1948, Porte dell’ Arca della Legge legno scolpite e dipinto. Gli animal nboll delle virti ebraiche Spiecano sullo sfondo delaibero della vita, immagine della Torah Contro le previsioni di tutti, le po- che migliaia di ebrei della Palestina usciranno vineitriei da quella prova dopo 16 mesi di guerra. Si veniva a creare cosi una situa- Zione di grande instabilita © di sanguinosa tensione, che si sareb- be forse potuta risolvere positiva mente negli anni successivi, qua- Jora ci fosse stata, da parte sia ara- ba che isracliana, una ferma volonti in questo sensoMalgrado la vittoria riportata nella sua “Guerra d’indipendenza”, se- condo il senso comune, la logica della diplomazia ¢ la ragione mili- tare, la grama vita di Israele sarebbe stata destinata a spegnersi pre~ sto, magari in un tragico bagno di sangue. Circondato da Stati ostili sostenuti ed armati dall’ Unione Sovietica e dai suoi satelliti, on mo. desti sbocchi sul mare, e soprattutto con il problema palestinese in ca sa ed una popolazione disperatamente esigua, Israele doveva neces- sariamente soccombere, come il regno di Giuda di fronte a quello di Babilonia, se non altro per mancanza di risorse umane. Un “regno di Giuda”, certo, sostenuto da Gran Bretagna e Stati Uniti: ma fino a che punto le due potenze occidentali avrebbero rischiato un conflitto bale per difendere gli Ebrei di Palestina? La “ragione militare”, inve- ce, aveva torto: nel 1956, nel 1967 ¢ nel 1973 Israele colse tre splen- dide vittorie militari sui Paesi arabi. Nella Terra dei miracoli, il mira- colo di Davide contro Golia continua a ripetersi con metodicita impressionante; il “Dio degli eserciti” sembra non aver abbandonato ancora il suo popolo! Lantica cittadella di Gerusalemme, Sion, situata su di una collina a sud della citta vecchia, ha dato il nome alla speranza deght Ebrei di ritornare in Palestina: il Sionismo, Il movimento “Amici di Sion” nasce nel 1882 dopo la pubblicazione da parte del medico Leo Pinsker di un opuscolo che suscita grande scalpore. Intitolato Auloemancipazione, il lil in un territorio che appartenga loro. In seguito, ad opera soprattutto di Theodor Herzl (| 860-1904), nasce un movimento mondiale ‘organizzato, con una precisa trategia politica, Herel fonda un giornale, «Die Welt», ¢ convoca a Basilea, dal 29 al 31 agosto 189 iI 1° Congresso Sionistico Mondiale, il quale a sua volta dara vita a un’Organizzazione Sionistica Mondiale di cui sono membri tut gli Bbrei disposti a contribuire con una quota di iscrizione annual: e che condividono il programma di Basilea, (Oggi é estremamente difficile stabilire quali rapporti intercorrano fra l'ormai costituito Stato d’Israele @ il Movimento Sionista. Infat Fattuale politica di espansione territoriale di Israele, se da un lato ron puo pit ricollegarsi al Sionismo delle origini (pacifista e progressista, mirante alla creazione di una patria per un popolo oppresso e dispe senza peraltro perseguitare altre patrie e altre etnie), dall’altro © ispirata da un acceso nazionalismo che trova anch’esso le sue premesse all’interno d ideologich sionista Infatti dopo l'avvenuta costituzione dello Stato d'Isracle. il princi obiettivo del Sionismo ¢ diventato suo consolidamento, da attuarsi mediante il confluire i tutti gli Ebrei nella Terra d’Israele Oggi in Israele vivono i discendenti di terza generazione dei coloni ii anteguerra e dei sopravvissuti ai campi di sterminio nazisti, ai quali igrati un po" da tutti i Paesi del mondo, dalle sterminate regioni dell’ex impero sovietico 6 dagii altopianietiopicIsraele prima della Guerra dei sei giomi Territori occupati con la Guerra dei sei giomi Israele prima e dopo la Guerra dei sei giorni: il suo territorio passo da 20 2 90,000 kmq. Inalto a destra soldati israelian del canale di Suez durante la Guerra dei sei giorni del 1967 Sotto dopo Ia conquista di Gerusalemme, soldati isracliani, sostano, visibilmente commossi, vicine al Mure del Pianto Per trovare la motivazione dei ri- petuti suecessi militari israeliani, non basta di certo chiamare in cat sa, romanticamente, l’epica vo- lonta di sopravvivere di una picco- la Nazione. Occorre tenere presen te invece, in primo luogo, che quello di Israele é un intero popolo inarmii, eche i suoi soldati sono di- sciplinati ed addestrati a un livello superiore ai migliori standard occ dentali, Inoltre, l’efficienza israe~ liana si estende a tutti i settori del- l'amministrazione e dell esercito: dall’ottimo Servizio Informazioni militare, I’ Hey! modeym, ai paral leli servizi di imelligence del Mossad dello Shin bet: dal siste- ma di reclutamento, di periodico addestramento dopo la leva e di rapida mobilitazione dei riservi- sti, fino all’incredibile capacita dei teenici israeliani di ammoder- nare e rendere efficienti persino i rottami” bellici dismessi I resti monumentali sicuramente pitt importanti per I"ebraismo, a causa del loro profondo sig sono quelli del Muro del Pianto in Gerusalemme, tutto cid che 8 ancora in vita dell’ antichissimo Tempio dii Salomone, che Erode, nel I secolo a.C., aveva fatto abbellite e fort ‘0 Storico ebreo Flavio Giuseppe, nel I secolo, deseriveva il Tempio come una montagna innevata 1 brilla sotto i raggi del solen: Peecezionale splendore della superficie era dovuto al candore delle tre differenti qualita di marmo con eui era costruto. Lanniversario della distruzione de! Tempio, di cui ci narra sempre Flavio Giuseppe, celebrato dagli Ebrei ortodossi, -agiano la ricostruzione negli stessi che ne va ficato religioso, dall’Occidente. Infine, |'FDI, cioe Pequivalente israeliano del- le nostre Forze Armate, in cinque lustri di guerre ha elaborato una dottrina tattica di eccellente valo- re, lo tzaha, per |’impiego con- giunto di carri, fanteria ed avia- zione, nonché di un giustamente famoso contingente di corpi spe- ciali d’assalto, Costruzione del tempio di Gerusalemme, La sua edificazione durera sette ann Tuoghi in cui esso era stato originariamente edificato, Con la rov del Tempio, la sopravvivenza stessa della cultura ebraica fir in pericolo; i fedeli seppero, pero, adattarsi a quest sciagura e la sinagoga divenne il centro della vita religiosa di ogni comunita6-23 ottobre 1973 la Guerra di giorni Seguendo i non edificanti esempi giapponesi del 1904 e del 1941. il 5 giugno 1967 Israele usci dalla morsa nella quale lo andavano stringendo i Paesi arabi sferrando un attacco senza la preventiva di- chiarazione di guerra. La Heyl havir, V’Aviazione israeliana, sot- topose ad un diluvio di fuoco gli aeroporti egiziani distruggendo al suolo, in tre ore di bombardamen- Ui, ben 391 velivoli, Subito dopo, il blitz degli aerei con la stella di Davide si sarebbe esteso anche al- jiordania ed alla Siria Il giomo seguente, il Ministro della Difesa Moshe Dayan poteva annunciare che I’Esercito aveva conquistato la “striscia di Gaza”, ed alla sera veniva diramata la notizia della conquista di Gerusalemme. L’8 giugno, polverizzato il contrat- tacco delle brigate corazzate si- riane ¢ ultima resistenza egizia- na, Tel Aviv comunicava che il Sinai c le alture del Golan erano in mano israeliana. Tre giorni do- po, la piu breve guerra della sto- ria era finita: Israele aveva per- duto circa 3.200 uomini tra mor- tie feriti e 150 carri armati; i Paesi arabi avevano avuto 65.000 tra mortie feriti ¢ 11.500 prigio- nieri, Erano inoltre stati distrutti 670 carri ¢ 500 aerei della coali- zione, mentre altri 350 carri, 480 cannoni e 3.000 autocarri erano stati catturati intatt La Guerra dello yom kippur La strabiliante campagna del 1967 ebbe perd, per il vincitore, almeno una conseguenza negati- va: le autorita israeliane, dal pre~ mier Golda Meir, a Moshe Dayan, al Capo di Stato Mag- giore David “Dado” Elazar, ave- vano acquistato tropa fiducia nell'invincibilita delle proprie forze armate, € anche in questo caso, come spesso accade, l’ec- Cessivo ottimismo portd a com- mettere gravi imprudenze. Un chiaro sintomo dell"“euforia mi- litare” israeliana degli anni suc cessivi al 1967 pud essere consi- derato il raid dei commandos del- I'Esercito ¢ della Marina contro le basi dei terroristi palestinesi in Libano: missione complicata ed estremamente ardua, che doveva servire come monito e risposta al- Vattentato agli alet israeliani delle Olimpiadi di Monaco del 1972, che aveva causato undici vittime Kippur Il generale israeliano Moshe Dayan, comandante in capo nella Guerra dei sei Loperazione, condotta a Beirut nell’ aprile del 1973, distrusse to- talmente l’organizzazione terro- ristica “Settembre nero”, ma era costata anche un anno e mezzo di impegno ed aveva distratto i Ser- vizi segreti dal loro compito prin- cipale: vigilare sulla sicurezza dello Stato. Essi si trovarono cosi imprepara- ti, pochi mesi pit tardi, a coglie- re la rapida evoluzione politica dei Paesi arabi ed a prevedere cosa inconcepibile per la loro tanto decantata efficienza ~ la da- ta dell’attacco che si stava prepa- rando, La dura lezione del 1967 era stata invece ben appresa dagli Stati arabi, che riuscirono con Carri T-S4/58 di produzione sovietiea, catturati dagi israelian, silano in parata a Gerusalemme A sinistra. Golda Meir, Primo Ministro d°Israele durante Ia Guerra dello yom kippurKippur Lo yom kippur 11973 lo yom kippur, secondo il calendario ebraico, cadeva il 6 ottobre. Si tratta della solenne “giomnata de! perdono”, una ricorrenza religiosa molto importante nell’anno liturgico ebraico, che conclude un periodo di 10 giomi (subito dopo la celebrazione del Capodanno), dedicati alla meditaziorie e alla penitenza, Lo yom kippur (una festivita sicuramente tra le piti sentite dagli Ebrei di tutto il mondo, sia laici sia religiosi che rinsaida, di anno in anno, il loro senso di appartenenza edi identita culturale) @Fanniversario del giomo in cui Dio concesse il perdono al Suo popolo, colpevole di aver adorato il vitello oro. E una giomata dal tramonto fino a qu le stelle, la sera successiva di completa sospensione di ogni attivita lavorativa, di digiuno € di astensione; si cercano il raccoglimento ¢ la purificazione ¢, a significare l'avvicinamento ailo stato di purezza degli angeli non si indossano searpe di cuoio ecisi veste di bianco. Lo vom kippur ¢ interamente dedicato alla preghiera si confessano a Dio le proprie colpe, leggendo un elenco che comprende ti possibili di cut ci si la prima persona plurale, il che rende ciascuno partecipe di tutti i peccati; allo stesso tempo. la confessione comunitaria consente che la purezza degli innocenti attenui la colpevolezza dei peccatori assicurando loro il perdono. Un rabbino durante la cerimoni: dello yom kippur ( Giovani teve isractiane successo a sorprendere il nemico, esattamente come aveva fatto Israele sei anni prima con loro. Con un’astuzia in pit, perd, mutuata dai Giapponesi, che nel 1941 avevano scatenato il bombardamento su Pearl Harbor di domenica ¢ nel- Pimminenza delle feste natalizie; nella stessa logica, gli Arabi scelse- ro per l’attacco il giorno dello yom Kippur, la festa pitt sacra del calen- dario ebraico, che prevede un pe- riodo di dieci giomi (il kippur, ap- punto), in cui ogni fedele ¢ invitato alla meditazione. Questo period inizia con il capodanno israelitico e si conclude con un giorno, lo yom, dedicato all’ espiazione dei peccati commessi nell’anno precedente. Le difese israeliane Nella Guerra dei sei giomni Istaele aveva acquistato due territori di straordinaria importanza strategi- ca: le alture del Golan, strappate al- la Siria, ¢ la penisola del Sinai, tol- taall’Egitio. Su quei confini lo Sta to Maggiore imposto una difesa semirigida, che in caso di attacco doveva frammentare e incanalare le massicce ondate di carri nemici che era lecito attendersi, piti che re- spingerle. Sule slegate penetrazio- ni corazzate avversarie si sarebbero poi awventate le riserve israeliane, ovvero le migliori forze corazzate dell’ Hagana ‘h (V'Esercito) ¢ gli ac- rei di attacco al suolo. Nel Sinai era stata cosi realizzata la Linea Bar-Lev (dal nome del gene- rale che l’aveva progettata), costi- tuita da capisaldi interrati e protet- ti, campi minati e postazioni di ar mi di vario tipo a ridosso dell"alta scarpata prospiciente il Canale di Suez, tanto ripida da rendere quasi impossibile la risalita delle sponde alla fanteria ed ai meccanizzati egi- ziani. L’intera linea —lo Stato Mag- giore israeliano non soffriva certo della “sindrome di Maginot” — era presidiata da appena due brigate di 6.000 uomini. Sul Golan invece, molto pit vicino al territorio me- tropolitano ¢ quindi pitt facilmente raggiungibile dai rincalzi, si struita una rete di capisaldi, protet- ta unicamente da un semplice fos- sato anticarro con qualche campo minato e da piccoli gruppi di com- battimento (uno 0 due carri ¢ qual- che blindato) tra una fortificazione ¢ Valtra: l’intera linea di difesa im- pegnaya soltanto 1,000 uomini Jie forze in campo Israele poteva disporre, con i riser- visti, di circa 300.000 uomini divi- si in nove brigate di fanteria, otto meccanizzate, dodici corazzate, cinque di paracadutisti e numerosedi artiglieria, Le forze corazzate e- rano costituite da un migliaio di cari britannici Centurion, 800 tra M48 e M 60, 300 veechi Super ‘Sherman e circa 400 T 54/55 sovie- tici di preda bellica. L’Aviazione schierava 200 Skyhawks, 127 Phantom, una settantina di Mirage ¢ 20 Super-Mystere. L’artiglicria era dotata di ottimi semoventi ame- Ticani: lobice M1089 ed i cannoni M107 M110, adotiati anche dagli eserciti NATO. Il risorto esercito egiziano aveva a quel tempo sotto le armi 260.000 cuomini € 500.000 riservisti, 2.000 carti armati T 54/55 eT 62, diversi ‘enumerosi sistemi missilistici con- traerei di produzione sovietica, La Siria a sua volta spiegava 120.000 soldati oltre a 200,000 riservisti, 1.400 carr di produzione sovietica, lun numero piuttosto modesto di batterie di missli e 400 aerei. Alla jthad (la “guerra santa”) con- tro il comune nemico “sionista” partecipavano anche I'Irag con una divisione corazzata e diversi vei: voli da caccia, la Giordania con due brigate corazzate ed il Marocco, che invid una brigata di fanteria motorizzata. La proporzione delle forze coalizzate era quasi di 4 a | pergliuomini di 2a I peri cart, di 3. I per ’Aviazione: ma quel che contain guerra, pit della semplice superioriti numerica, é la sorpresa Il giorno del kippur Nella notte fra il 5 ¢ il 6, secondo il piano magistralmente concepito dal Capo di Stato Maggiore egizia- no Shazli, un reparto di sommozza- tori attraversava occultamente il Canale di Suez e minava la scarpa- tache faceva da contrafforte alla li- nea Bar-Lev. Alle 13.45, appena brillate le cariche, potenti getti ’acqua scavavano letteralmente la sabbia della scarpata in maniera da costituire delle rampeper uomini ¢ mezzi;successivamente, in poche Kippur Ore cruciali In Isracle vige la coscrizione obbligatoria per i maschi c le donne nubil. Nel 1973 lesercito in servizio permanente era formato da 15.000 effetivi mentrei militar di leva erano 80,000. | congeaatiperé entravano a far parte della riserva,e dovevano essere in gradp di presentarsi ai centri di raceolta in un tempo brevissimo. La mobilitazione avveniva allo ‘er mezzo di appelli radio o chiamate telefoniche. Per abbreviare ulteriormente tempi, le autort) curavano adairittura che i iservist di una certa unit abitasero tutti ne! medesimo centro abitato 0 nel medesimo quartiere; quando poi uomini e donne affluivano ai punti di raccolta,ciascuno trovava gia pronto uno stipetto con il suo nome e matricola, al cui interno erano conserva in perfeto ordine uniforme, dotazioni, razoni militar, armi e munizionamento; aquesto punto il soldato era pronto per essere avviato al front. tempo massimo di mobilitazione totale previsto nel 1973 era di 70 ore per IEsereito e di 24 ore peri comp speciali come paracadutisti, Ess fi completata invece in non pil di 40 ore ore, i genieri costruirono ben dodici ponti sui quali di i poco, sareblbero passati i 100,000 uomini della forza d’invasione. Prime fasi dela battagia: gi Eyizian git inneggiano alla vitoria Su Golan o siriano sul Golan cra scattato nel medesimo istante in cui brilla- vano le cariche egiziane sul Canale: esattamente alle 13.45 del 6 ottobre. Senza neppure la preparazione dell‘artiglieria per sfruttare al massimo il fattore sorpresa, 600 carrie 3 divisioni di fanteria con altri 300 blindati si incunearono subito tra irari capisaldi israeliani, Numerosi carri gettapon- te colmavano il fossato anticarro che contomava la principale linea difen- siva del Golan; successivamente, il fuoco della gran massa dei corazzati, che arava tutto cid che incontrava nella veloce avanzata, fori iltiro di co- pertura per le unita attaccanti. | Siriani si divisero in tre colonne che procedevano in direzioni diverse: la piu pericolosa era quella centrale, petché avrebbe consentito loro di at- traversare il ponte di B'not Ya’acav sul Giordano ¢ dilagare in Galilea; 1ma gli strateghi che avevano progettato l’offensiva commisero un errore adottando una tattica che, in altri tempi ed altri luoghi aveva determinato ben diversi vantaggi. Nella fretta dell avanzata (superato il Giordano Tel Aviv poteva essere raggiunta in un giorno di marcia), non si curarono di eliminare le sacche di resistenza israeliane, accontentandosi di lasciarseleKippur semplicemente alle spalle, Si tratta- va della celebre Hutiertaktik, appli- cata dai Tedeschi gia nel primo con- flitto mondiale ¢ ripetuta con suc- cesso da Tedeschi e Russi nel secondo, ma che nella Guerra del Kippur non funziond affatto: le forze mobili israeliane, per quanto esigue, cominciarono a colpire duramente ai fianchi le unita siriane. Si pensi che sul Golan un solo carro, soprav- vissuto alla distruzione di un mode- sto gruppo di combattimento, e per giunta immobilizzato, centro ben 29 corazzati siriani prima di essere a sua volta colpito ed incendiato. L’Aviazione, intanto, favorita dal- la scarsa quantita di missili antiae- rei su rampe mobili a disposizione degli attaccanti, fece il resto de! la- voro. Se a cio si aggiunge che lo Stato Maggiore di Tel Aviv invio sul Golan tutti gli aiuti disponibili a causa della vicinanza del fronte, si pud ben comprendere come 1’8 ottobre loffensiva nemica fos- se arrestata, I'1] le truppe israelia- ne fossero entrate in Siria, e come frail 12 ed il 16 fossero messe fuo- ri combattimento, in grandi batta- glie tra carri, tanto la divisione co- razzata irachena, nel frattempo giunta al fronte, quanto le forze co- razzate della Giordana, A questo punto, stabilizzata la si tuazione nel Golan (sul fronte set- tentrionale Israele fermera la pro- pria avanzata a 50 chilometri da Damasco), la tenaglia che doveva stritolare Isracle aveva perso uno dei suoi bracci! Ora Dayan poteva pensare a battere gli Egiziani Fleer) Loffensiva siriana sulle alture del Golan — Frontiera isractiana al 6 ottobre 1973 + Linea del “cessate il fuoco” det 1967 Avanzate siriane del 6-8 ottobre _— Strade prineipalt & Postazioni travolte In basso a sinistra Carro armato Centurion di fabbricazione inglese, on il colore giallo sabbia Glordania nuovo sul Sinai Superata la crisi ai confini con la Siria, I’ Hagana 'h sposto rapidamente la gran massa dei suoi mezzi corazzati sul fronte meridionale, dove le ar- mate egiziane, dopo una celere avanzata che si era esaurrita sulle pietraie del deserto, erano rimaste arenati davanti ai passi di Mitla e Khatmia. La vittoria israeliana, tuttavia, rimaneva impossibile senza il massiccio concorso dell’ Aviazione; perché questa potesse operare in relativa sicu- rezza, occorreva distruggere o le batterie dei missili o la rete radar che le guidava. Dal momento che per i piloti era impossibile annientare i missili, sia adottando le contromisure elettroniche di bordo, sia effet- tuando manovre evasive durante gli attacchi, si opto, molto opportuna- mente, per la seconda soluzione. Nella notte del 10 ottobre un nucleo di commando israeliani, che pro- babilmente parlavano I’arabo e indossavano uniformi egiziane, attra- versé il Canale e fece saltare in aria numerose postazioni radar ren- dendo cosi “cieche” parecchie batterie di Sam Sulle modalita dell’ operazione ancor oggi viene mantenuto il pidt as- soluto segreto, ma essa servi soltanto come preludio ad un’azione an- cora pit. aggressiva che si sarebbe svolta il 15. Mentre gli Egiziani per- devano, in due battaglie di fronte a Mitla e Khatmia, ben 200 mezzi corazzati, un nucleo israeliano di combattimento composto da paraca- dutisti sceltissimi ed appoggiato da 20 carri traversd il Canale nel suo braccio pit meridionale, annienté le poche truppe nemiche che incon- trd sulla propria strada e distrusse alcuni importanti apparati radar missilistici egiziani. L’incursione, guidata personalmente dal genera~ le Sharon, il fondatore del Corpo dei paracadutisti di Israele, dette i! via a un’ancora pitt ardita impresa: nei giorni suecessivi una forza di 20.000 uomini e 500 carri attraversava il Canale di Suez e raggiunge- va la strada per I! CairoNE Es fine A questo punto pareva essersi instaurata una curiosa situazione di stallo: i soldati di Israele si trovavano saldamente in territo- rio egiziano, ma, a sua volta, una consistente forza egiziana ‘occupava ancora il Sinai. In realta, tra i due contendenti, soltanto I’Egitto rischiava il crol- lo: in questo caso, come avrebbe reagito I’Unione Sovietica? Lo spettro di una crisi internaziona- Ie dalle spaventose conseguenze convinse le Nazioni Unite a pro- clamare una “cessate il fuoco” che IEgitto e la Siria si affretta- rono ad onorare. Non altrettanto, ovviamente, fe- ce Isracle, che non voleva |: sciarsi sfuggire di mano una vi toria ormai certa. Tel Aviv @ err oes ink} Sadat giocd allora una carta “intel- ligente”, chiedendo a Stati Uniti ed Unione Sovietica di inviare truppe in Egitto per far rispettare la risoluzione dell’‘ONU. Nixon pero declind linvito, mentre Breznev rifiutd seccamente di fa- re altrettanto. Per poche ore, al- * Vinsaputa del mondo intero, il conflitto mediorientale minaccid di sfociare in un confronto armato fra le due superpotenze: Nixon aveva gia decretato lo stato di preallarme nucleare, quando T'Unione Sovietica decise di de- sistere dal braccio di ferro. Il pit mite consiglio adottato da Breznev fu senz’altro favorito dalla deci- sione, accettata obtorto collo da Israele sotto le pitt che pressanti richieste americane, di accettare il “cessate il fuoco” dell‘ONU. Nel- la giornata del 23 ottobre final- mente il cannone taceva nell’in- sanguinato Sinai, > Attacchi siriani ed egiziani > Contrattacchi israel BE Ritiro di tsracte in base all Accordo di separazione del 1974 Ritiro di Israele in base all’ Accordo provvisorio del 1975 Ru Na Mar re) Kippur Bitancio delle perdite L’esercito egiziano usci dur: mente provato dalla guerra: mi gliaia di soldati, abbandonate le loro armi ed i loro carri, tornava- no a piedi dal deserto verso Ie lo- ro case. | Paesi arabi persero complessivamente 56.000 tra morti e feriti, nonché 10.000 prigionieri israele aveva perduto in tutto 2.521 uomini, 7.500 feriti e 500 prigionieri, ma anche parte del suo orgoglio ¢ della sua fama di invineibiliti Sulle aride alture del Golan e sul sassoso deserto del Sinai re- stavano, silenziose testimoni del violento conflitto, le carcas- se di circa 15.000 tra carri ar- mati (2.300), aerei (500), ¢ altri mezzi di trasporto degli eserciti avversari, Strascichi e conseguenze del conflitto ‘Neanche un mese dopo la conelu- sione della guerra, il primo mini- stro isracliano Golda Meir nomind una commissione d'inchiesta affi- data al presidente della Corte Su- prema Shimon Agranat. L’inflessi- bile commissione, incaricata di scoprire i motivi per cui non era stato previsto I’attacco dello yom kippur, denuncid notevoli carenze nei Servizi segreti e diverse negli- genze tra i responsabili militari. Gli esiti della relazione, conosciuti nel 1974, comportarono tra I"altro le dimissioni del Capo di Stato Mag- giore Elazar e del Capo del Servi- zio informazioni dell’ Esercito. Anche il Ministro della Difesa Moshe Dayan ed il premier GoldaKippur Meir, pur non essendo stati coin- volti nell’inchiesta Agranat, die dero le loro dimissioni Non cosi poteva fare perd !’OLP, che sicuramente non aveva aleu- na colpa della disfatta militare e, quindi, nessun leader aveva da dimissionare. In un “auspicio” contenuto nelle disposizioni del essate il fuoco” emanata dalle Nazioni Unite era’ presente un termine che non poteva in aleun modo essere accettato dall’OLP. La frase che avrebbe determina- to un ulteriore inasprimento del terrorismo era quella che diceva jungere ad una giusta so- luzione del problema dei rifugia ti», con cid avallando, pur se ve~ latamente, la pit dura linea israe liana verso il popolo palestinese LOLP dunque, a sua volta, di- chiard: «ll cessate i] fuoco non interessa né da vicino, né da lon- tano la rivoluzione palestinese [...}. [nostri scopi erano diversi da quelli degli Stati arabi; loro combattevano per liberare i loro territori, noi per liberare la nostra patria [...}. II Cairo e Damasco sono stati consultati per la cessa Zione del fuoco, ma noi della re sistenza no» Le conseguenze della “pace” det- tata dall’ONU e dalle grandi po- tenze si sarebbero viste negli anni a venire ¢ ancora oggi, malgrado gli enormi passi in avanti consen- titi dall’accordo di Camp David. la “questione palestinese” & moti vo di preoccupazione e di disagio per l'intera area mediorientale. Anwar Sadat, Jimmy Carter ¢ Menhamen Begin firmano a Washington il 17 settembre 1978 li accordi quadro per la pace in Medio Oriente, negoriati nei giorai preceden a Camp David E E indubbio che le Forze armate israeliane uscirono vittoriose dal con- fronto “sul campo”. Tuttavia, la guerra del Aippur offti pochi e amarifrut- tiad Isracle, che si vide costretta dalle grandi potenze ad accettare il “ces- sate il fuoco” prockamato dallONU e poi a rtirarsi dal Canale di Suez ¢ in piccola parte anche dalle alture del Golan, Sembra, quindi, che ci sia “materia” per chiedersi, con preoccupazione, cosa sarebbe accaduto ad Isracle se a vincere sul campo fossero stati i Paesi arabi! in realta se consideriamo il “clima” politico intemazionale di quegli an- ni, con il mondo diviso in blocehi e la pace tutelata dall “equilibrio del terrore” tra gli arsenali atomici contrapposti c’é da credere che, se anche avessero preso il sopravvento gli Arabi, gli avvenimenti successivi non sarebbero comungue mutati di molto. Come I" URSS intervene con im- periose minacce in difesa dell’ Egitto e dei propri interessi strategici in quell’area, cosi avrebbero fatto gli Stati Uniti in favore di Israele per bloccare gli avanzanti carri arabi. Questa pace ipotetica a parti invertte, non dissimile da quella che nella realta penalizzo Israele, avrebbe offer to i suoi amari fruttiall’Egitto di Sadat ed alla Siria. Tuttavia un ultimo interrogativo resta: se la delusione di Israele comporté le dimissione di Golda Meir e il parziale suecesso dell’ Egitto comportd invece I'assa nio del suo presidente Sadat, cosa sarebbe accaduto all’Egitto e alla sua classe dirigente se non avesse potuto ae- campare neppure un parziale successo? se aves: sero vinto gli Arabi Gennaio 1980: earri armat israeliani abbandonano le loro posizioni net n applicazione
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