1
una divinità bifronte; mentre da un lato svolge un compito positivo fondamentale e fa
le veci di una forza provvidenziale immanente, dall’altro è il progenitore di anomalie e
arretratezze, di superstizioni e assurdità; le varie resistenze che si oppongono all’avanza-
mento della ragione hanno una radice psicologica nell’istinto; perciò appunto non pos-
sono essere rimosse che in tempi lunghi e con prospettive secolari; sono resistenze dure
a morire, anzi sono talmente connaturate con la mente dell’uomo e con la situazione in
cui opera che è utopia e illusione la pretesa di una loro rapida modificazione. In questo
versante della dottrina humiana hanno la loro radice un certo conservatorismo politico,
2 Cioè l’avversione al filosofo
francese Jean-Jacques Rousseau l’avversione alle prospettive rousseauiane2, l’adesione alla condizione media della vita, lo
(1740-1778), che auspicava un spiccato senso dell’isolamento dell’intellettuale.
pieno rinnovamento dell’uomo e E tuttavia il paradosso della filosofia di Hume è dato proprio dalla compresenza, nella
della società. L’autore intende di-
re che Hume, facendo riferimen-
sua visione dell’uomo e della realtà, dei due poli opposti della ragione e dell’istinto;
to all’istinto come a una forza at- perciò per avere un quadro intero dell’opera sua, bisognerebbe completare la sua nota
tiva nell’esperienza umana, tende autobiografica nel modo seguente: Hume è “un moralista che preferisce l’istinto alla
a rifiutare proposte innovative sul
ragione”, ma che, quanto più preferisce l’istinto, tanto più sviluppa la ragione. Del resto
piano politico-sociale. L’istinto è
per sua natura ripetitivo e dunque non ha egli proclamato se stesso, con sottile auto-ironia, “libero dai pregiudizi del volgo,
conservatore. pieno dei propri”?
[M. Dal Pra, Hume e la scienza della natura umana, Laterza, Roma-Bari 1973, pp. 390-392]
Competenze
Individuare e comprendere
1 Perché si parla di “scetticismo” di Hume? (max 3 righe)
2 Individua e spiega il punto in cui l’autore considera “il paradosso della filosofia di Hume” (max 3 righe).
3 Individua i punti in cui si parla di abitudine e istinto e definisci i due concetti secondo quanto emerge dal brano
(max 3 righe).
Riflettere e valutare
4 Qual è la duplice prospettiva della filosofia di Hume? Seguendo quanto emerge dal brano, illustra gli aspetti
fondamentali di entrambe le “prospettive” (max 5 righe).