di Ivano Maddalena
Passare da uno stato ad un altro. Passare da una partito ad un altro. Da destra a sinistra e
da sinistra a destra passando per il mare magnum del centro. Attraversare il mar
Mediterraneo e rischiare la vita per la libertà. Attraversare il corridoio che separa le file dei
banchi in Parlamento per assicurarsi una poltrona o favori da chi pensa di governare con
le sue ampie disponibilità “comperando” politicamente parlamentari che sempre più
facilmente si “vendono” allo spudorato ed arrogante Silvio Berlusconi. L’ondata di proteste
popolari nata in Tunisia ed allargatasi all’Egitto sta continuando ad espandersi a macchia
d’olio nel Medio Oriente ed in Nordafrica. Nuove proteste in Bahrein, Yemen, Marocco,
Algeria, Gibuti, Kuwait, Iran e Libia. La Libia da quarant’anni si ritrova a fare i conti con
uno dei “dittatori” più longevi: Gheddafi. Sul trono dal 1969, il tiranno libico soffre dello
stesso delirio di onnipotenza del nostro presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Ci
hanno dato una dimostrazione in comune lo scorso anno a Roma. Ambedue, amici per la
pelle e per gli affari, comperano e vendono anziché governare. Intanto Berlusconi si dice
preoccupato per quanto sta succedendo in Libia: “ma non voglio disturbare Gheddafi”.
Secondo quanto riportato da fonti mediche sarebbero almeno 200 le vittime delle proteste
a Bengasi contro il regime del colonnello. La lezione di dignità e di coraggio che ci viene
dalla Libia, dove a migliaia insorgono contro il dittatore Gheddafi, è repressa nel sangue.
IL POPOLO VENETO n.7/2011 Pag.2
Ancora una volta a documentare la rivolta ritroviamo con migliaia di uomini e donne
contro il regime di Muammar Gheddafi che cercano libertà, dignità, lavoro e di
sono le immagini amatoriali che riescono vivere in pace. Ovviamente il problema
a rompere il muro della censura. I leader dell’onda migratoria va affrontato come
religiosi hanno chiesto la fine della Europa, ma ogni stato deve avere un
repressione e del massacro. Gheddafi ha minimo progetto. L’Italia, con un governo
ancora numerosi sostenitori però. A assente, naviga a vista su tutti i fronti.
Tripoli, e in altre città, dalle prime ore Evidente l’assenza di competenza e di
dell’alba si sono dati appuntamento progettualità che crea una continua
migliaia di sostenitori del leader libico, a politica dell’emergenza nella quale, come
sua volta apparso alla tv di Stato dove per i rifiuti, non si risolve nulla perché
detta la sua legge da manca una pianificazione. E Maroni
quarant’anni. Molti però lancia numeri spropositati per
prevedono le dimissioni di suscitare paura nei cittadini perché se
Gheddafi. Speriamo che la andiamo a Lampedusa ci rendiamo
caduta di Gheddafi sia di buon conto che gli sbarcati, finché hanno
auspicio anche per noi italiani. con sé qualcosa fanno al fortuna dei
Tutto questo ribollir di popoli bar dell’isola e dei soliti
contro la tirannia ha ridato fiato approfittatori. Altri sbarchi di naufraghi
all’esodo di persone che fuggono continuano ad avvenire pure in
sulle barche e, una volta salpati Parlamento e lo spettacolo si fa sempre
dalle coste africane, sbarcano in più squallido. Si intensifica il mercato dei
Italia. parlamentari privi di qualsiasi dignità.
Nei giorni scorsi si sono verificati Questi “venduti” che passano a
sbarchi di migliaia di persone. Un Berlusconi, mantenendo in vita il
esodo biblico che non finirà a breve governo, hanno ancora la faccia tosta di
e che trova delle soste solo parlare di bene comune mentre sono
quando il tempo non permette solo interessati alla propria poltrona.
una navigazione in “sicurezza”. Il centro Fini ha detto bene: “ci sono le tante armi
di accoglienza di Lampedusa non è più seduttive di cui gode chi governa e
chiuso. dispone di potere mediatico/finanziario, le
Inutile dire che l’accoglienza resta un difficoltà del Fli nascono anche dai
valore fondamentale per cui darsi da fare, sentimenti di chi teme per il proprio status
ma altrettanto è vero che, se ciò accade, di ministro o parlamentare”. Aggiunge
è perché ancora una volta il governo del anche: “Solo quando si apriranno le urne,
“fare” ha fallito. Il governo che non c’è sapremo se avremo vinto la battaglia”. Se
guarda da un’altra parte, troppo ci arrivi alle urne Fini, caro!
impegnato a difendere l’Indifendibile e Fini e Fli stanno pian piano sgretolandosi.
intanto muoiono quattro bambini rom in Tra gli ultimi a salpare da Flì e sbarcare
una baracca, muoiono naufraghi a decine altrove è lartista Barbareschi capace di
quelli che cercano una terra amica, tenere i piedi in due scarpe, anche in due
muore la politica dell’accoglienza e della partiti, ma ora a quanto pare deciso a
solidarietà. Paradossali le contraddizioni passare al gruppo misto. Il fatto è che
del governo italiano. Sappiamo tutti come sotto sotto c’è sempre la tentazione di
il ministro Frattini mentisce ancora come rendersi “appetibili” da Berlusconi e di
Maroni: gli aiuti all’Europa non sono stati prendere per buona ogni occasione per
richiesti. Tanti soldi dati a Gheddafi per farsi un po’ di pubblicità. Come piacciono
nulla compreso navi e uomini e poi ci le poltrone… (Ivano Maddalena)
IL POPOLO VENETO n.7/2011 Pag.3
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Accademia Galileiana, da giovedì 24 a sabato 26 febbraio
> Cultura
Mostra: Guariento e la Padova Carrarese
A Padova, dal 16 aprile al 31 luglio 2011, la “Mostra impossibile”
Di lui si famosissime Gerarchie angeliche per la
conoscono Cappella della Reggia Carrarese. Ma
soprattutto Guariento non si dedicò solo agli Angeli.
gli Angeli, Per i Carraresi e per altri non meno illustri
anzi le committenti, realizzò tavole di soggetto
Gerarchie sacro e ritratti profani di eleganza
Angeliche cortese, resi con un colorismo delicato e
composte perfetto. Una mostra su Guariento non è
da Angeli, mai stata fatta per la difficoltà di riunire le
Arcangeli, sue opere disperse in musei di mezzo
Podestà, mondo, opere su tavola e quindi di
Serafini, Cherubini, Troni e Dominazioni, grande fragilità, opere spesso
che riprodotti ovunque, sono diventati considerate "inamovibili". In mostra e
parte della iconografia universale, tanto negli studi che l'hanno preceduta, la
diffusi da far dimenticare chi li dipinse e figura di Guariento è posta a confronto
cosa effettivamente quelle meravigliose con gli altri maestri con i quali la sua
figure rappresentino. pittura presenta legami nelle sue varie
fasi: Giotto, Pietro e Giuliano da Rimini,
Dal 16 aprile al 31 luglio, a Padova, nelle Vitale da Bologna, Paolo e Lorenzo
sale dedicate alle attività espositive di Veneziano, Giusto Menabuoi, Altichiero,
Palazzo del Monte, una grande mostra Vivarini, Nicolò di Pietro, Giambono. Tutto
riunisce per la prima volta la quasi totalità a comporre un racconto che prima d'ora
della produzione di Guariento, il "Maestro non era mai stato proposto al pubblico e
degli Angeli". La mostra, curata da che, per rarità, preziosità e qualità delle
Davide Banzato, Francesca Flores opere esposte, potrà difficilmente esserlo
d'Arcais e Anna Maria Spiazzi è una seconda volta. A rendere ancora più
promossa e organizzata dalla Fondazione unico questo evento è la proposta, negli
Cariparo e dal Comune di Padova - spazi per esposizioni temporanee dei
Musei Civici. Guariento da Arpo fu il Musei Civici, a Palazzo Zuckermann e
primo artista di corte a Padova. Di lui non agli Eremitani, di una ulteriore
si conoscono l'anno e il luogo di nascita. esposizione dedicata a Padova
E' documentata però la sua attività, tra il Carrarese. Rivivrà la città trecentesca
1338 e il 1367, che lo colloca tra i attraverso la cartografia, modelli, codici
protagonisti della nascita del gotico che illustreranno i principali esponenti
internazionale. Per i Carraresi, Signori di della Signoria e la letteratura dell'epoca.
Padova, creò il suo capolavoro: la Monete, ceramiche, oreficerie, avori,
decorazione della Cappella della loro intagli in legno, sculture, illustreranno la
Reggia. Per i Dogi inventò il celebre civiltà materiale del secolo XIV, ma anche
Paradiso per Palazzo Ducale, poi i raggiungimenti della scienza nel periodo
danneggiato da un incendio e coperto per di maggior splendore vissuto da Padova.
secoli dal telero di Tintoretto. A precedere
il Paradiso veneziano sono le (Sito in costruzione: www.guariento.it)
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> Arte
Concorso internazionale “All’Inferno”
Giuria presieduta da Altan, Cavazzano, Papini, Mezzavilla, Princivalli