Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Si tratta della copia digitale di un libro che per generazioni è stato conservata negli scaffali di una biblioteca prima di essere digitalizzato da Google
nell’ambito del progetto volto a rendere disponibili online i libri di tutto il mondo.
Ha sopravvissuto abbastanza per non essere più protetto dai diritti di copyright e diventare di pubblico dominio. Un libro di pubblico dominio è
un libro che non è mai stato protetto dal copyright o i cui termini legali di copyright sono scaduti. La classificazione di un libro come di pubblico
dominio può variare da paese a paese. I libri di pubblico dominio sono l’anello di congiunzione con il passato, rappresentano un patrimonio storico,
culturale e di conoscenza spesso difficile da scoprire.
Commenti, note e altre annotazioni a margine presenti nel volume originale compariranno in questo file, come testimonianza del lungo viaggio
percorso dal libro, dall’editore originale alla biblioteca, per giungere fino a te.
Google è orgoglioso di essere il partner delle biblioteche per digitalizzare i materiali di pubblico dominio e renderli universalmente disponibili.
I libri di pubblico dominio appartengono al pubblico e noi ne siamo solamente i custodi. Tuttavia questo lavoro è oneroso, pertanto, per poter
continuare ad offrire questo servizio abbiamo preso alcune iniziative per impedire l’utilizzo illecito da parte di soggetti commerciali, compresa
l’imposizione di restrizioni sull’invio di query automatizzate.
Inoltre ti chiediamo di:
+ Non fare un uso commerciale di questi file Abbiamo concepito Google Ricerca Libri per l’uso da parte dei singoli utenti privati e ti chiediamo
di utilizzare questi file per uso personale e non a fini commerciali.
+ Non inviare query automatizzate Non inviare a Google query automatizzate di alcun tipo. Se stai effettuando delle ricerche nel campo della
traduzione automatica, del riconoscimento ottico dei caratteri (OCR) o in altri campi dove necessiti di utilizzare grandi quantità di testo, ti
invitiamo a contattarci. Incoraggiamo l’uso dei materiali di pubblico dominio per questi scopi e potremmo esserti di aiuto.
+ Conserva la filigrana La "filigrana" (watermark) di Google che compare in ciascun file è essenziale per informare gli utenti su questo progetto
e aiutarli a trovare materiali aggiuntivi tramite Google Ricerca Libri. Non rimuoverla.
+ Fanne un uso legale Indipendentemente dall’utilizzo che ne farai, ricordati che è tua responsabilità accertati di farne un uso legale. Non
dare per scontato che, poiché un libro è di pubblico dominio per gli utenti degli Stati Uniti, sia di pubblico dominio anche per gli utenti di
altri paesi. I criteri che stabiliscono se un libro è protetto da copyright variano da Paese a Paese e non possiamo offrire indicazioni se un
determinato uso del libro è consentito. Non dare per scontato che poiché un libro compare in Google Ricerca Libri ciò significhi che può
essere utilizzato in qualsiasi modo e in qualsiasi Paese del mondo. Le sanzioni per le violazioni del copyright possono essere molto severe.
La missione di Google è organizzare le informazioni a livello mondiale e renderle universalmente accessibili e fruibili. Google Ricerca Libri aiuta
i lettori a scoprire i libri di tutto il mondo e consente ad autori ed editori di raggiungere un pubblico più ampio. Puoi effettuare una ricerca sul Web
nell’intero testo di questo libro da http://books.google.com
WAZ
BIBLIOTECA NAZ .
Vlitorio Emanuele III
XLII
29
NAPOLI
70.3
:
1
1
}
SETTENARIO
DI ALESSANDRO
FARRA ;
Giureconſulto Aleſſandrino .
NELQVALE SI DISCORRE ET
moſtra con nobiliffime, & dottiſſime confi
derationi l'inalzarſi che fa l'anima alla con
templatione di Dio , & il ridurſi & riunirſi
con S. D. Maeſtà ,
DO
را یہ
NAPOLI
LE
TOI
IN VENETIA , MD XCIIII.
SIG . DONATO
BAGLIONI ;
Signormio oſſeruandiſſimo ,
yltimamente
commādato
ch'io le faceſ
ſi un corpo
a 2 trat
trattenimento dalle ſue mol
fe
hol fe conaltre occaſioni io non
i benignamcntc,quaſi percen
ſo dell'amore, & dell'offeruan
ſe
za mia ; & in queſto poco
a . 3 cre
creſcimento di quella felicità,
ſcrie
Ille
ола
ono
160
101
10
210
1,
-120
re
Sport
al
;
CATALOGO , ET ORDINE
I
7 IL FINE .
s
I
Auttori citati nell'Opera .
IL FINE .
TAVOLA DELLE COSE
79
932 PIV NOTABILI
7
TA VO" L A.
Nomi diuini quanto miſte 17.89
rio contengano. 271 Operare diDio . 121
Noni diuini degni di gran Operukoni del verbo etero
diſsimariuerenza.med . no tuttemiracoloſe. 95.
Nomi dinot ante ladiuina Opinioni di diverfi Filosofi
effenza : 286 intorno a i principij. 46
Non che fi cantano dall' ;. Opiaioni degli Efes. 275
nefabre. 287 Oppofitione dell'anima com
Nomidi72. Angelicavate l'intelletto , 340
da tre Serſi nellEfodo. Oppoſitione della Lunacol
368 Sole. 341
Notariaco . 296 Oratione dominicale, fet
Notariaco, & notaria . 281 tenaria . 57
Notario,& fuocfficio. 281 Qratione lodara da Socra
Note come dette da Giusti te . 57
niano Imperatore . 267 Oratione inſegnatacs dal
Noritsa de nomi diuini on Signore . 61
de a noi penyia . 272 Oratsune dominicale guan .
Notte, Crelo , Ethere. 325 to miſterioſamente fiaci
Nozzedell'Agnello . 38 pofta. med.
Numeratsoni fignificanti Oratione fa l'ufficio dellas.
l'unitrina eflenza dini. fune, onde i marinarifi
14 . 63 tirano a rius , 65
Numeri pitagorici. 362 Orbe celeste circuito della
nima prima. 18
Belifco di Seſostre . Ordine animastico.
O 319 . Ordine della proui,denza .
Oceano Deucalidonio. 224 244, 245
Occhi dell'anime . 40 Ordine del Fajo. 243
Occhio fimbolo della Diuini Ordine de natura. 243
307 Oreste trauagliato dalle fu
Occolte doctrine non dover i rie . 235
participare ad animi in Orfeo :mposto da gli Egis
puri , & non initiasi, 405 320
Plimpo perche coſa dente . Orfeo onde fw ,dichifgliuo
a 3 lo,
T À V ÒL A.
lo, quanto Giße , o che preſe. 466
opere compoſer medo Parti dell'impreſa tutte
Orfes, & ga Amfione ftimati deona ſeruire al concetto
Magi Egitti 327 467
Orfeo perche Gcciſo dalle Parole dell'impreſa non dedi
Donne 324 no poter flareſenza la fi
Orfica sheologia, co fua al gura . 407
teR . 349 Paſsione di Chrifto comeci
Oriente Auftro , deftra di liberi da i peccati mortit
Do. 14 li, 67
Orierile . 445 Paolo Apostolo piſitatore
Origine de gli Anelli. 417. generale di tutte le Chie
Origine delle corone. 417 Je 225
Oro perche pallido 449 Paolo Apoſtola, & fuoi foti
Orſa Daunia domata da coji viaggi. wed .
Pitagor4 . 356 Padlo Gtureconfulto nei
Oforide,et IfideEgittij.215 Digefi 280
Otto primonumero rocubico . Paolo primoheremita . 3 48
367 Partia humana cagione
P ditutte leperturbaroni.
Achad d Ifaach. ' 70
P Pilot conceberemo peccari mortalitenebre del
nato daPjiche che coſa ſi l'intelleiro . 66
gnifichi. 32 ' Peccati mortali infermità
Palazzo diGerutho . 237 dello ſpirito med .
Pan jimbolo della Natu Peccato in Spirito Santo .
TA 329 229
Pancrate poeta Egitio 426 Peloponeſo come habitato .
Pane fubcinericio 97 215
Tane delle fuccie. 98 Pene dello inferno. 276
Parte maſchile nell'animo Penelope donna valorofa .
noftro. 387 262
Parii del Mondo toccate a Peregrinoche coſa laſcidse
gli Apoſtolt . 223.224 tro . 390
Parii principali delle im- Peregrinaggio d' Abraha
TAVOL A.
E6 mo . 390 Piſistrato diheniefe.
1€ Petrarca , & fuaeccellen- Pitagora,der fuos fatti,coftu
10 Ża . 267 mi, dorerina. 353
Phanete, &c priapo . 328 Pitagora da Samopaſso in
£ Pharan mõte dell' Arabia Italia . 353
ſimbolo del mondo idea- Pitagora ſi fermoa Croto
7 le . 15 ne . 355
Piante attribuite a glildijº Pitagora trwoud il nome deb
420 la Filoſofia. med .
=7 Poè destro , calciare il Pitagora colrihmo ſpodia
piedeche coſa ſiano.388 co arquetò l'impero dum
te Piediche coſa ſignificano . grouene tanromenitano.
ş 376 357
Piedi nudi nell'adoratio- Pitagora ſeguace d'Orfeo .
5. ne . med . 358
Pietà ondenafca checo Pitagorei , e pitagorifli.
( fafia 39 356
8 Pietà come naſca nell'huo- Pitagorici famoſe. 359
mo . 145 Platone figliuolo d'Apolli.
Pietra de Filosofi 23 ne . zzz
Pietra de Filoſofi che coſa Platine tutto Homerico .
el fia . ZO2 760
6 Pretra de Filofofi onde fica Platone filoſofo peetico
ui . 210 med.
2. Pietra de Filoſofi non fica Pluto Dio delle ricchezze.
ja ne dal Marte nedal 182
Mercurio volgare. med. Poeſia di Focilide , ego de
Pierto Apoftolo martiriza Theognide. 264
to a Roma . 172 poeſia d'Homéro illustre,
6 Pio Quinta Santiſsimo Pon der heroica . med .
refice'. 54 Poeta canta divinamente
Piochiparla dirfi. 147 inſperato . 24 %
Pifcrare contra il Sole che Poeta de divino ſpirito com
coſa ſignifichi . 395 moso. 259
Piſcina,a beneditione. 194 Poeti perchea guiſa di tor.
4 rente
TA VOL A.
rente cantino . 257 ne . 417
Poets interpreti de glIdij. Promontorio Boreo hora det
258 to Rafalem. 218
Poeti padri ,dos duci della Proportione tra Mercurio ,
med do la beatitudine . TO
ſapiens.
Policrate Samis. 3. Proportione pitale come mă
Politia d'Homero. 261 cbi . 212
Pontefice Romano principe Proportione nelle impreſe .
dela Chiefa. 172 472
Pontefice Romani veri fuc: Protheo ſignifica la naturs
ce;zori diPietro . 170 196
Popoli, cheInno intorno al Prouiden za nõ apporta tra
Po , perche destin di we waglio alcuno . 117
gro : 447 Praden a Eshere, Venere,
Porfirio Mithologa. 260 Zuph Kielle . 249
Porla del Tempio è la fan- Pafone Libico . .
taa. 375 Pſiche ego ſuahiſtoria. 31
Porte di Plutone . 37 Pſiche tornata dall'Infer
Poueridiſpirito . 82 no . 33
Pozzo delſettenario. 78 Ptolomaide hora desta Ni
Precesti della noſtra Reli cina . 218
gione. 169 Purgatorio . 227
Precipiti della generario
18 cagione di tutte le mi raternità . 364
ferre . 32 Quercia arbore diGio
Preparatione, che deve far 4 :0
i husomo ināzı all'oratio Quinta eſſenza. 198
ne . 66 Quinto Nuidio. 441
Primauera eterna . 39 R
Principi ſopra il Mondo . Abi Gruda .
462 R Rabi Gonda nel libro
Principi delle coſe diuerfa . de la ſperanza . 303
mente c nfiderats da gli Rabi Hamar. 277
antichi Filoſofi 192 perbo . 12
Prometheo autore delle core Ragionamento d'vliße ad
Alcinoo ,
Τ. Α ν Ο L Α.
Alcinoo . 1.682 ne paſsioni del mondo .
Ragsonamento di Sorrale a 189
3 Critone inanzi che ma- Romito di Scicli dan di Tha
rifle . 141 baide . 207
Ragionamento d'Alefan- Rofa ſignifica la virtù.425
Aro a Filippo fuo padre Rowerſi delle Medaglio .
2 ſopra Homero. 263 435
Raimondo Lullio . 200 Rouerfii, o fegni, o figilidi
Re pacifico, pero Salomo molse nationi, dimola
-3 ne . 87 ti Principi . 443
Regno di Dio che coſa fia . Rowerfcio di Comodo d' Au
70.09 79 cufto , d'Hadriano .
1 Regno ſefira decima . 78 438
Regno di Saturno , dos Re- Rouerſcio di Pertinace , di
gno diGioue . 126 Pirrho Rè de gli Epiro
4 Regole delle impreſe. 465 to, ds Claudio , e di Q.
Religione onde naſce , onde Nafidio .
detta,e che coſa ſia .42 Rubicondo attribuito al G&
3 do 157 bural . 408
S
Rel one chriſtiana dofuu
igi
8 eccellenza. 150 Abbato che coſa fignifie
7 Religione ci fa figliuoli di S ca. 279
Dio . 160 Sacerdasi Egistij continen
Republica di Platone, 266 tiſsimi. 25
Refurrectione de i corpi . Sacramento dell'Altare
236 80
3 Reffurretione de i morti . Sacrificio di Melchifedecha
1 238 98
Ricordipitagorici. 359 Sadai nome in Metatron .
Riduttione . 370 278
-0 Rifoinestinguibile de glt. Sadai che coſa ſignifica .
3 32 378
7 Rifo diuino,dr intellettua. Salmi perche derri theila
2 le . 90 lim ,eg Mimorim , 68
Rivelazione , deroccoltatio. Saluatore chofia . 100
. Salutationg
TAVOLA.
Salutatione angelica diqta corpo folido. 301
Virtù fia . 69 Sechina cioè gloria cohabi
Salute che coſa fia , on tante , 79
de venga 100 Sefired eg Semod partidel
Samarm 197 la Cabala . 276
Santiquali ſiano. 154. Sei numero perfettiſsimo .
Santità che cola fia . 150 368
Santità a quante coſe ap. Semele fignifica l'anima
parienga . 155 del Mondo . 196
Santità onde cofi detta · Semhemephores. 295
157 Semidei chi foffero . ZZZ
Santo come ſi faccia l'ho- Senſo e oſcurità. 118
mo. 41. do 151 Senſo perpetuamente cieco.
Sapienza diuina . 39 125
Sapiente perche fiddetta Sentenze pirugorice . 361
principio . 75 Sepia peſce maritimo,
Sapienza vita dell'intellet ſua caccia. 380
to .
105 Serpente dichefia fimbolo.
Sapienza, Pallade, Re. 307
Zielle . 248 Seruochifia . 377
Sardanapallo, fuef- Sette degliHebrei. 274
2 Sette Salmi contra feite
Zure.
Sariffe Signore della caſa peccati mortalı 69
do Mecca . 219 Settenario, fuoi misterio
Saturno autore della Pa 56
lingeneſia . 17 Settenario ſimbolo di Més
Saturno che cosa ſignifica nerva . 59
appreſo Platone. 126 Settimana fuperna, do fab
Saturno . 325 baro de fabbati . 61
Sauna riſpoſta di Darso . Sibilla furibonda . 255
412 sifereonde derte. 266
Scala di Giacob . 369 Simboli Pitagorici . 372
Scala di fettegradi riccor. Simbolo herculeo. 388
dara da Zoroaftro. 56 Silentio fignifica ignoran .
Scudo ejfagora ſimbolo del 43
Socrate
TA VOL A.
Socrate ignorante, de fapië Sparuiero, Cocodrillo Cina
tiſsimo, bruttó, có bellifii cefalo, Pauone con fans .
mo . 47 317
Socrate ignorantifsimont. Spelonca di Mercurio . 10
mico de sofifi. med spelonca d't mpedocle 37
Socrate , e ſuoi duerfaroo Spelonca do Vulcano . 237
134 Speranza partoriſce lafar
Socrate non polfe fibifar la 173
Morte . 140 Speranza, & fantità dalfe
Socrdte lafcio che ſideße il glinoio. 176
Gallo ad Efculapro.med. Spirito ſanto autore della
Socrate perchefchernito, co religione . 179
odiato . 142 Spirito ſanto fuoco amato
Socrate come prisoudua li rio 193
mortalità degli animi. Stefano primamartire.139
IŅI Stelle nella Theologia orf
Cà . 330
Sofiſti aſiniſenza giudicio.
47 Stellino impreſa de gli af
Sole, Luna e Terra appreffidani. 26
Orfeo . 3 ; 2 Strada Regale: 394
Sole figliuolo di Thia , do Stretto di Megaglianes .
d'Hipersone 333 217
Sale fignifica l'intelleito Succeffori di Pitagora.359
333 T
Sole lampada di Dio. med. ba
Solforre Argentoviuo proni T Almudift,i & Ca275
9 cipü . ZOI Tuuro fucrificato a Netti
Solitudine de i pitagoricia no . 327
1 360 Tedaco Leui. 75
Ś Sostanza in tutte le cred Tempi dell'uomo. 373
56 te coſe . 18 Tondo città fuuzatiled E
72 Spada ſimbolodella Morte . gitto 415
88 384 Tenie d'Ofiride. 310
Spagnuoli, viaggi loro Tenie che coſa foffero 448
maritimi, 217 Terra de'vinents . 83
43
Terra
Τ Α γ ο L Α.
Terra perche macho degna eterno , 123
de gle altri elementi . Tomumbeio foldanodel Cai
198 ro . 218
Terra del lauorador,en del Tre fortid'ingegni facilme
Los abacallos . 224 te fi riducono alla pa .
Terra, rognarione, en caſa tria . 266
lafisara dal Peregrino, Trionfofefira ſettima . 77
che dinotino. 391. Triſmegista fi cor formaco
Terrepoli bora detta da i cabaliſtinellauftro, doo
raz 218 nella clemenza . 16
Termini tre della Cabala . Turchs,origine,& impreſe
261 loro . 217
Terracti Pitagorica . 364 Tutte le coſe deſiderano ef
Tetratti . 365 ſere in quel migliormo
Tetratti perfettione di tut 'do che loro fia poſsibile .
te le coſe 371 IOS
Tetraiti, pos progreſsioni
fuse. med.
Thebaide hora detta Cai. >
da , 218 Vi nanzi alla porta di
Theologia d'Orfeo. 324 Gioue. 127
Theorema della diuina ſa . Vaſo della fapienza . 128
pienza . 387 Vafo dell'improbita daro ins
Therapeuti celebrati da Fi custodia a Venere. 128
lone cötinentiſsimi. 205 Vafo della virrà dato in cu
Theti conuerfa in Sepia . stodia u Gounone. 130
391 Van lettera nell'inefabile
Timore piire nobile della fimbolo del Cielo, og dela
more . 39 la Terra . 291
Timore ſefira quinta . 77 Vehicolo ethereo comeſia off
Timore libero , & filiale . fefe. 203
146 Vehicole etherea, & fuoief
Timore della Morie onde ferri. 2 10
Senga 191 Vehicolo etherea pincolo del
Tiphererfimbolo del perbe, la vita , 21
Velo
T A VOLA.
Velo di Leucothea . 263 Vno principio, é finedell's
Vento fimbolo dello ſpirito niuerfà . 164
di Dio . 385 Vno, due. 364
Verbo eterno Bersià infinio Vno detto Padre da Zara
ta . ia .
i 161 365
Verbo eterno ſporo . 165 V nofu detto Zena, due
Verga attribuita a Palla Hera . 365
de . 307 Vſo primodelvino appreſo
Verfid Homerodichiarati. Greci . 418
346 Vrile , che ſi caua da gli
Verli d'Orfeo d'altiſsimo stenti , trauagli, che
ſentimento. 349 accompagnano la wir
Vefpafiano usò le note. 282 t . 131
Veste di pelle data ad A.
damo. 202 Enarco . 430
Vefs di Giuſeppe Serficelo X Xenocrito . 48
re . 455 Xenofane. med .
Vie populari . 380 Xer/è, & quoi fatti . 3
Virtùnon abbandona ifuas Xiſtopitagorico . 81
feguaci. 135
7
di male infiemelodata . z levere dre , dei momento
cooldwe ms
131 dre . 365
Vita volgare deue uggirl . Zazelle Demonio . 233
380 Zenone , & fuo desso not
bile . 401
Vita ſenſualedeuefuggir
f 382 Ziruph combinatione 280
dn fuo Galore. 263. Ziruph trwonata da Gere
Vlille,con
Viofe figliuolo di Giowe . min , or come . 302
263 Zoroastro sapiente della
Vnità . 291 • Perſia . 55
Vnità pitagorica . 362 Zoroaftro non feppe info
Vniuerſo tuttopieno di Di gnarci l'orarionefërtesa
winnå . 261
Zoroaftro
Τ Α ν ο L Α .
Zoroaftro da chi imparola Zoroaftro Rè de Battriani
58 Dinto da Nino . 215
zöraftro chiamò l'intellet. Zoroaftro arſo dalfolgorece
to carro difuoco . 146 leste. 384
IL FINE ,
.
1
* 1 ; D :EL
SETTENARIO
D'ALESSANDRO
F ARRA
Giureconſulto Aleſſandrino,
Parte Prima .
FELIÇ I TA',
1
He tutti gli humani di
ſegni ſiano, come ad ul
cimo, & proprio fine, in
dirizzati alla FELICI
TA' , il dimoſtrano gli
oggetti loro ; i quali al
tro nó riſguardano che
'adempimento de gli appetiti ſenſuali, &
1 perfetto godimento dell'animo ; nelle
quali due coſe pare a molti, che la mon
ana beatitudine conlfta . & perciò rac
onta Homero , che'l famoſo Vliſſe , rotto
hebbe in mare , eflendo dal velo di Leu
А cothea
MERCURIO O VERO
cothea al lito de'Feaci, & indi dalla Regal
fanciulla innaozi ad Alcinoo condotto , con
queſte, o ſimili parole diede principio alla
narratione de' ſuoi compaſſioneuoli auueni.
menti . Bella, & loaue cola è ueramente d Rè
il uedere un popolo tranquillo , & quieto , &
ſentendo il canto d'ottimo poeta , & quale è
queſti nell'arci diuine eſercitato , ſtarli lieta
mente nella ſua caſa con molti conuitati à ta
uola ben fornita di uiuande , & carica di bic
chieri pieni di pretioſi uini; come che queſto
Heroe prudentiſſimo fimile ſorte di ufta feli
cillima riputaſſe . A i Crotoniaci piacquero i
premi de gli Olimpici combattimenti, à gli
Athenieſi le uittorienauali , i Lacedemoni
le terreſtri, di Creten li la caccia , à i Sibariti i
bagni , & gl'inperturbati ſogni , à i Thebani
le tibie, a gli Ionii chori : l'auaro oltre di ciò
appetiſce l'oro , l'vbbriachezza il beuitore ,
gli amoriil muſico , iconcenti il cantore : e'l
filoſofo, ch'à niuna diqueſte coſe s'inchina ,
dirà che'l tutto intende alla felicità , per la
qual fola fi contraſti, li beua,s'acquiſti, li fac
cia guerra s'ami; ſicanti,& per la quale final
mente faccia l'huomo tutte l'altre ſue attio
ni . à ciò anco Sardanapalo dirà , che mirano
le delitie & l'enormi cozzure delle ſue infini
te libidini . Il medeſimo dirà quel Perſiano,
che
DELL'A FELICITA!
che diſtruſſe co'l fuoco i tépi Egittij& chi
mi
nacciò al fiume, & il Bue Api facrificò . Per
e queſta cagioneparimente dirà Xerſe, ch'egli
conduffe efſercito innumerabile nella Gre
cia ,congiunſe con ponti di legno l’Aſia , &
l'Europa inſieme, percoffe il mare ,& à fuo
giudicio legò Nettuno ,c'Homero per la grá
dezza del maritimo imperio è ſolito di ade
guare al ſommo Gioue.Diuerſo fine non heb
bero Piliſtraro Atheniere nell'edificio della
fortezza, & Policrate Samio nella grande ar
mata , con la quale fi fece lignore del mare lo
nio, nel poffeito d'una ricca & pretiofa gem
ma , nella compagnia d'Anacreonte Theio,
& nel godimento de gli amori ſuoi. & perche
non penſi alcuno , che ciò ſolamente à gli
huomini principali auuenga , ſcrive Home
ro che i ſoldati Greci non meno delle ſangui
nole battaglie guſto prédeuano , che de ſon
tuoli conuiti fatto li haurebbono. Ma che co
ſa può eſlere più horrida & più odioſa della
guerra ? & nondimeno ella ha chi l'ama , chi
a ſegue , & chi la deſidera.coli Filippo d'A
ninra non contentandoſi del Regno Mace
onico , ne della grande heredica d'Aminta ,
di Perdicca , come che la beacicudine fofle
iggita da quello ſtato , l'andò cercando al
oue ; ondemoffe guerra di Triballi, affalte
A 3 gli
4 MERCURIO OVER O
gli Illirici,eſpugnd Bizantio , ſaccheggið 0
linthojinganno gliAthenieſi , patteggiò có .
i Theffali , diede triegua a i Thebani , preſe
per forza Elatia, & diſtruſſe i Focen 6. & tutte
queſte coſe fece con pergiuri, con mézogne,
con inſidie, & con crudele ſpargiméto di ſan
gue : & non per altro ueramente , ſe non per
defiderio di beatitudine ; la quale non laſcian
doſi da Filippo arriuare , diede animo & occa
fione al grande Aleſſandro ſuo figliuolo di la
ſciar l'Europa, come pouera di tutti i beni, &
di paflar nell’Afia , ſperando forſe di trouarla
nelle auree raſurede' Sardi , ò nella Caria ne
i teſori di Mauſolo ,ò negli edifici di Babilo
nia , ò nei porti della Fenicia , ò neiliti d’E
gitto ,ò nelle Arene degliAmonij : & perciò
anco non gli baftò la fuga di Dario , ne log
giogar l'Egitto nel trouarli Ainone padre, ne
1 conquiſtar Babilonia , ch'ancora uolle per
non hauer inuidia à itrionfi di Bacco ,traſcor
rece con l'eſſercito uictorioſo tutta l'India ,
Orientale.Interroghiamolo ,doue corriò ma
goo Aleſſandro che deſiderii che ricerchi ?
perche tanto tiaffretti? non per altro certa
mente ( riſponderà egli) ſe non perch'io fpe
ro coſi facendo d'eſſere felice.Plafone Libico
ammaeſtrò gli uccellini , perche nell'aere ,
Spargelcro quelle uoci grăde Iddio è Pfafone,
onde
DEIL À FÉLICIA
? önde limoueffero quelle genti ad adorarlo ,
i & ergendogli altari, e tempi,à facrificarli con
me à nouello Dio ; nella qual coſa ſperaua e
gli di trouare la ſomma beatitudine ; coſial :
tri tentarono il Regno de' Perfi co'l fuffra
gio d'un feroce cauallo.ma che diremo delle
infame, & fcelerare turbe de' Parafiti, adula
tori;buffoni, ſgherri, ladri ,allaflini, & altri fi
mili ? ueramentech'anchor’eſli a queſto ſcow
po s'indirizzano: & tutti glihuominicon an
fiecà s'affaticano di giungerui. quindi auiens
ch'alcuni di negoci maritimi , altri diterre
ftri attendono, queſti diuien ſoldato , & quel.
lo nello ſtudio delle lettere s'impiega, queſti
prende inoglie, & quello di nodrir’i figliuoli
ha cura :
Corre ilpronto mercante à gl'Indi eſtremi,. ?
Per lo mar, per li faſh.o per le fiamme.
Da l'odioſa pouertà fuggendo.
& ciò non per altro , le nö perch'egli giudica
ch'eſſa poverrà gl'impediſca ilcorſo alla bea
titudine. & ſe ben gli uomini tra di loro ſo
no differenti d'humori,dideſideri, di ſperan
ce, di diſegni, & d'opinioni, nondimeno la fe
icirà è il proprio fine di ciaſcuno ; & con tut
che cid coli atvienga , non è però chi poſ
e più del compagno dire d'eflerui pervenu
• Ę fimile queſto travaglio alla sanità di
A 3 coloro ,
6 MERCVRIO OVERO
coloro , i quali in alcun luogo oſcuro , oro, &
argento ricercano, che non hauendo notitia
del ſuono , onde poteuano facilmente far la
pruoua del ricercato mettallo , ne prendono
una fallace congettura dalpeſo , & dalcatto:
onde coſi al buio l'uno con l'alcco incontran
dofi , mentre checiaſcuno dubita di perdere
per imprudenza il ritrouato teſoro ,G urtano ,
ſi batrono, li mordono ,& li moleſtano; quin
di naſcono i gridi ,i tumulti , i combattiméti,
& le uoci di chi ricerca ,dichi piange , di chi
perſeguita ,di chi li lamenta,di chi rapiſce,di
chi ſpoglia, & di chi sforza . & queſto affetto
è quella furia ,la quale principio d'ogni per
turbatione volta ſocroſopra la terra , e'l ma
re, che gli huomini inſieme raguna, c'ha in
trodotte le leggi,formati i giudicij, ch'empie
le carceri , che fortifica le cittadi, che fabrica
le naui , che muoue la guerra,c'ha truouato il
comercio , l'induſtria del caualcare , l'uſo del .
l'armi, c'ha poſti i tiranni nell'alte & ineſpu
gnabili Rocche, c'ha chiamati i popoli bar
bari & eltrani nella Grecia,nell'Italia, & nel
l'altre prouincie ,condotti i ſoldati mercena..
ri; & dalla quale,come ſcrive il Poeta Greco ,
Vien chigli huomini uccide, & chi co'lfuoco
Auido strugge le cittadi intiere ,
Echi i fanciulli, e chi le donne inuola .
final.
DELLA FELICITA
7
finalmente polliamo conchiudere, che tutte
le humane miſerie & afflictioni , uégono dal
deſiderio , & dalla ſperanza , c'habbiamo di
giungere in queſta uita alla Felicità,la quale
cſſendoci tanto naſcoſta, & nó potendoſi ſen
za grandiſſima fatica ritrouare,poſſiamo di
re, ch'ella ci ſia dipinta dal grande Homero ,
con la deſcrittione dell'herba NOLY
Candid’ha il fiore , e la radice negra .
furono appreſſo gli antichi gli oracoli Colo
fonio Delfico , Branchidico , & altri molii , ne
quali con viue, & fenfibili uoci ſi rinelauano
i ſegretidella prouidenza uniuerfale, & con
tutto , ch'iui molte importanticoſe li predi
ceffero , come i terremuoti, le guerre,le peſti,
le ſtecilità, & altri fimili pericoloſi auuenimé
ti , non perd s'incele mai neda Gioue in Do
done, ne d'Apolline in Delfo,ne altroue d'al
cun'altro Dio dell'antica gétilità che ſtrada
debba tenech per ritrouare queſta diuina, &
beatifica piáca,la filoſofia fola è kata la inué
trice, & ſcopritrice d'eſſa,cendendo gli occhi
dell'intelletto noftro ,[cacciacane la caligine
dell'ignoranza ,atti a riconoſcere da lungi al
meno la ſoare candidezza di quel celelte &
diuino fiore. Quefta, quafi lume della natura
ragionegole, ſpargendo i ſuoi raggi per diuer
ſeparti delmondo , per diuerſe mentij & per
A 4 diuerſs
8 MERCVRID OVERO
diuerſe Sette , ha inſegnato di mortali,ch'ef.
ſa beatitudine è fomino & indiuiſibile bene,
al quale i ſentieri della diuina ſapienza ci
hanno da condurre ; & che la dottrina di Zoo
roaſtro figliuolo d'Oromaſi in Perſia s di Za
molli in Scithia,di Mercurio in Egitto,d'Or
feo in Thracia,di Pitagora in Italia ,di Socra
te,& di Platone in Grecia ,diNereo à Mileto ,
di Tlepolemoà Rhodi , & quante altre ſono
ſtate giamai ; tutte ſe ben paiono à molti in
alcune coſe diuerſe , furono da eſſa introdot
te,perche i ſeguaci di lei dalla diritta ſtrada
della beatitudine non deuiaffero . Ella per
queſto finemolti ſapienti in queſta & in quel
la Setta congiunſe , & à tutte le Sette,ouero à
tutte le adunanze, che noi da Platone infin'à
queſti tempi chiamiamo Accademie, prepo
ſe un commune, & à ciaſcuna proprio & tu
tellare prencipe, & preſidente, che gli anti
chi gentili chiamarono Mercurio ; & perciò
il magno lamblico nell'epiſtola ad Anabo .
mene ſacerdote ,fcriue che Piragora , Plato
ne, Democrito , Eudoxo , & quaſi tutti gli al
tri fapienti della Grecia impararono dalle
colonnediMercurio in Egitto la notitia del
le ſcienze , & i ſegreti della filoſofia.quindi
gli antichi fra tutti i membri gli confecraro
no la lingua, come inſtromento della intelli
genza
DELLA FELICITAR CO
géza, & appreſſo gli Egittij la lingua fu Hieo
roglifico di Mercurio; & perciò ſoleuano al
cune genti , fatto il fagrificio donäre la lin
gua al Trombetta , per eſſere anco Mercúrio
ftimato trombetta de gli Iddij : la qual coſa,
come ſcrivono Calliſtrato , & Direchida,heb
be principio da i Megareſi, che ciò fecero in
memoria d’Alcathoo figliuolo di Pelope eſu
le per la morte di Chriſippo.fu anco la lin 1
3 gua nelle memorie , de gli Hebrei attribuita
al TIFÈRET diuino ornamento , & Sefira del
uerbo facro ; con che ſi conuiene il nome di
I Hermete coſi detto dal parlare ; onde molti
1 antichi non altro che'l fauellare perMercu
rio intendeuano, & perciò Orfeo ne gl'hinni
il chiama prononciatore della parola ,& nel
medeſimo hinno gli dà nomed'interprete ,&
gli Egittij dicono, ch'egli fu il primo, che le
parole in ordine riduſſe,che diede i nomi ali
le coſe, che troud lelettere , & il quale inſti
tuì le antiche religioni; & la guardia, ch’ap
preſſo Homero ſopra le riue del Xanto ,gli
fu data diLatona fignifica,ch'eſſo è l'autore,
ouero l'inſtromento , & cuftode dell'eternità .
credeuano gli antichi che l'anime non potef
fero da i corpi ſenza l'aiuto di Mercurio ſepa
rarfi: onde queſti uerli nell'Odilfea d'Home
to fi leggono ,
22
10 MERCYRIO O VERO
il nipote d' Ailante le diuiſe
Almede'proci da' lor corpi, aduce
Con l'aurea uerga al tenebroſo inferno .
& è noto quel detto di Platone,la filoſofia no
eſſere altro che commemoratione della mor
ce; & però il finedella filoſofia , il quale è la
notitia della beatitudine , dipenderà dall'hi
ftoria di Mercurio , perciò lo chiama Orfeo
ſcioglitor delle cure,& chein mano
Tien de la pace il non colpabil ſcudo .
Ecco quanta proportione hanno inſiemele
beatitudine , & Mercurio : onde s'è inofla la
pia madre filoſofia ad inſtituire ſotto il glo
rioſo nome d'Hermete queſta Illuſtre adună
za di uoi ſublimi intelletti AFFIDATI da ua
rie parti del mondo in queſta Regale città,co
5 me in ſicuro albergo di tutte le virtù inſieme
raccolti,percheimparando da ello Mercurio
la via d'acquiſtarui & luna, & l'altra felicità,
polliate poi con animo grato,& corteſe inſe
gnarla al mondo,il quale aſpetta digodere
gli cterni frutti de i uoſtri feliciſſimi inge
gni.A Mercurio dunque précipe delle Acca
demic è indirizzata qſta Accademia uoſtra,
come al datore della felicità ;che di tal titolo
l'adorna l'antico Orfeo nell'hinno delle ſue
glorie , & nel libro delle pietre celebra con
queſti verſi la famoſa ſpelóca del medeſimo;
Chi
DILLA FELICITA .
Chicon prudenza ſi riduce all'antro
Venerabil d'Hermete , ou'ei ripoſe
Di tutti i beni un'infinito aceruo ,
ó
Può con ambe le man d'elli ripiene
of
Quindi partirſi e nel ſuo albergo poi
la
Scacciar beato ogni noioſa curą .
Io fo , che poco uerifimili pareranno queſte
laudi di Mercurio a coloro, c'hanno letto ap
preſſo Luciano Samoſacaneſe , com'egli fi la
menta con la madre di eſſere il più miſero di
tutti gli altri habitatori del cielo, eſſendo ſua
a cura d'adunare il diuino concilio , di settar
ogni giorno il cenacolo degli Iddij , dipor
tar l'ambaſciate di Gioue no ſolo al gouerno
a
del mondo , ma etiandio à gli ardori delle ſue
libidini appartenenti , di condurre l'anime ,
e de morti all'inferno, diellere preſente à ico
tratti,a i commerci, alle lotte, alle concioni,
à i furti, & à gl'inganni , oltre che innanzi al
ratto del giouane Troiano ,ſeruiua per copie
re nel conuitto de gl'Iddij. laſciamo che das
Homero ſia detto prencipe de ladri , & da al
tri preſtigiatore , & che per gl'inganni, dei
quali eſſo è l'artefice & maeſtro ,la detto Do.
lio, & coſe ſimili, io nondimeno, oon oftanti
tutte queſte calunnie,dico,che lo ſcincellan .
te Hermete ci aiuta nell'acquiſto della beae
? titudine , & che le coſe oppoſte gli ſono rag .
gi
pie MERCURIO O VERO
gi luminoſi della ſua gran divinità , il che ſi
prouarà facilmente dalla noticia della ſua
uera ellenza ,la quale a mio giudicio, non ha
biſogno ,che ſi dichiarijcom'egli ha il ſecon
do cerchio ottenuto con cinque orbi eccen
trici,con l'epiciclio,con tre latitudini ch'egli
e cópagno del Sole, al quale hora ud innāzi,
& hora uà dietro c'hora è ſublime,tal hor bar
fo , & alcuna uolta pare cheſi ſtia fermo, on+
de chea ſpiegare la uariera de ſuoi movimés
ti ſia ſtato neceſſario dargli , no il moto circo
Jare ,come a gl'altri pianeti,ma di forma oua
le per cóſeruatione delle ſue apparéze, & co
> ſe ſimili, le quali; uirtuoſi aſcoltanci, ui rap
preſenta l'Affidata adunanza co'l teneran
do fcudo della ſua dotta , & miſterioſa impre
fá.ma eccoui piu bálſa & piu ſenſibile dichia
ratione ; sa ciaſcuno di uoi, chei mettalli fo
no di inaniera ſott'ordinati alle ſtelle errana
ti , che a Saturno s'attribuiſce il piombo , a
Giove lo ſtagno , a Marte il ferro, al Sole l'on
rojalla Luna l'argento ,a Venere il rame, & a
Mercurio l'argentoniuo; il quale àncor’egli
è dal uolgo de gli Alchimiſti col nome del
fuo pianeta chiamato Mercurio , da queſto
Mercurio o argento uiuo li può dire O AF- ?
FIDATI, che altamente proceda la defideras ?
ta felicita.Non prenda alcuno marauiglia di
ſentire ,
DELLA FELICITATE 13
ſentire, che l'argento uiuo ſia il datore della
felicità; percioche io non diqueſto argento
uiuo ò Mercurio uolgare intendo; ma co Ger
bro Arabo dell'argéto uiuo de filoſofi:il qua
le è principia & forma di tutte le coſe, che in
quelto uniuerſo ſi ritrouano.Due Mercuri ſo
no ricordati principalmente nelle memorie
degli antichi poeti il celeſte, & il terreno; &
perciò gli Egittij il depingeuano con la fac
cia in parte chiara, & in parte oſcura: & Or
feo celebra ambedue con un'hinno per cia .
ſcuno , il celeſte chiama Angelo di Gioue, &
figliuolo di Maia , il terreno Mercurio Bac
cho, prole Dioniſiaca, & figliuolo della Dea
di Pafo ; & noi per deſcriuere pilà compiramé.
te queſto précipe Affidato v'aggingeremo il
terzo Mercurio , cioè il ſoura celeſte e diuino,
dal quale i due raccontati deriuano .& ciaſcu
no di eſſi potrà figliuolo di Gioue , nipote di
Atlante ,nontio delli Dei,cancelliere del So
le, & che più importa a queſto propoſito no .
ſtro Argentouiuo, & principio ditutte le co
ſe dirſi.Et per cominciar dal diyino ,dico che
tra le molte opinioni intorno a i principij
delle coſe, che lungo & noioſo farebbe il raç
contarle,una uen'ha d'Hippone Rhegino,il
qual cógiungédo inſieme i pareridi Thalecę
Mileſio,d'Hipparco Metapontino & d'Hera,
Clio
14 MERCURIO OVERO
clio Éfeſio , diffe , che l'acqua e'l fuoco erano
il principio :il che molto ſi conforma con la
diuina hiſtoria di Mosè,doue raccontando có
gli la generatione del mondo , ſcriue che lo
Spirito del ſignore agitava, o uero riſcaldaua
l'acque ; che coſi la uoce nanna Merache
phet dal uerbo 20 Rachaph iui dal ſanto
fcrittore uſata dichiaranoi commétatori he
brei, li come parech’auertiffero & intender
fero Balilio , e Diodoro noftri theologi. ecco
ui l'acque nel principio,& il fuoco inteſo per
lo ſpirito riſcaldante. I medeſimihebrei,qua
li ſogliono deſcriuere Iddio ,la diuina proui
déza, & l'univerſità delle coſe con queſte die
ci miſure Corona, Sapienza, Prudenza , Cle
menza ,Giudicio ,Ornamento ,Trionfo, Lau
de,Fondamenco ,& Regno ,dicono, che'l Mó
do fu creato nella Clemenza quarta miſura ,
ella dunque è il principio dell'uniuerſo:que
ſta chiamano Fioco ſplendido,Aceve ſu
perne della ſapienza,& ARGENTO uiuo : &
gli attribuiſcono , come ſcriue Tedaco leui
nel libro delle dieci numerationi, la deſtra di
Dio ,l'Oriente ,l'Auftro, la diffuſione del com
mo bene,& il principio della Regeneratione
Spirituale , la quale con l'iſtella beatitudine
coincide.& queſto è uirtuofi, & gentili aſcola
ganti l'Argéto uiuo , & Mercurio Prencipe de
gli
DELLA FILICITA! 15
gli Affidati: il cui miſterio forſe non fu occol
to all'antico Triſmegiſtro, il quale nel Pimă
dro hauendo al figliuolo raccontare le miſo
rie, & infelicità dalle furie ultrici prouenien
ri , ſoggiunge queſte parole, ma ſono eſſe lon
tane da colui,il quale è affidato dalla diuina
Clemenza & più innázi eſſa felicità dal pri
mo Mercurio proveniente coſi deſcriue: chi
dunque per la clemenza , & benignità della
Regeneratione diuina diſpregia il ſenſo cor
I porale ( eccoui Affidati l'attione dello Stelli
2 no uoſtro ) conoſce ſe ſteſſo compoſto di par
tidivine, & fatto indecliuo per diuina poten
tia tutto nell'intelletto ſi rallegra , & dell'Au
ſtro , & oriente fa cofi mentione piu innanzi,
guardami o buon figliuolo, & offerua con di
3
ligenza tutto quello , ch'io faccio, percioche
anchora tu orando haurai la ſera da uolgerti
uerſo l'Auſtro , & la mattina uerſo l'Oriente.
Deus ab Avſtro ueniet , & ſandus de monce
PHARAN ,canta il profeta regale.queſto mo
te pharan ènelle parti Auſtrali dell'Arabia
Petrea , & giace nello ſpacio , ilquale è tra i po
3 poliFaraniti , & la regioneMunichiate, non
e molto diſcofta dalla città degli heroi ,a tren
e ta gradi d'altezza uerſo il noſtro polo , & è
fimbolo di quel mõte lucido, & glorioſo, nel
c quale ſono i fontidi tutte le gratie; & di tutte
le
16 MERGVRIO OVERO
le beatitudini, & gli ſplendori Ideali della di
uina fapienza, quel forſe , ch'inteſe per Ida .
Homero dicendo,
L'alma Giunon mirò dal ſeggiod'oro
Gioue , che nel riuoſo ida fedea .
percioche Giunone nell'antica theologia è
preſa per la materia , Gioue per la forma , &
I'Ida riuoſo ſignifica la diuina Mente;le qua
li tre coſe uolle Placone, che foffero il princi
pio dell'uniuerſo . Dal Mercurio diuino.com
me dilli ,deriuano il celeſte, & il terreno : per
cioche dall'acque & dal fuoco dell'argento
uivo della diuina Clemenza fi forma, & fi
produce il nome , & la ſoſtanza del Cielo , il
quale nella lingua ſanta, ſi chiama o'nu sa
maim , da wa che fuoco , & o'n che acqua
gnifica & s'inteude in due modi, cioè,per la
natura angelica,cielo primo, & ſouraceleſte;
che cofi dicono i contemplatori hebrei do
uerſi,dichiarare il principio dell'hiſtoria di
Mosè, & per queſto cielo ſenſibile, & ſecon
do che noi ueggiamo.quanta proportione
habbia Mercurio co'l primo cielo ſi conoſce
da ch'egli appreſſo l'antico Orfeo hà il mede
fimo nome d'Angelo ottenuto ; & eſli Angeli
fono hora chiamati fiamme alate, & hora ac
que ſopra'l firmamento poſte. Diceſi anco il
primo cielo colonna del ſuperpo firmamen
to
DELLA FELICITA 17
to,Mondo intellectuale,ſopremo olimpo coa
me , ch'egli tutto riſplenda . Saturno autoce.
della Palingeneſia & Atlante , il quale ha co- >
me ſcriue Homero ,
Sopragli homeri eccelſi alte colonne
Polenti a ſoſtener la terra, e'l cielo .
2 & da eſſo , quaſi figliuolo da padre , dicono i
Platonici produrl l'animaRegia d granna .
cura che queſto uniuerſo , come affermano i
ſaui del mondo ,gouerna,& uiuifica.la quale
è poi decta Gioue, & Regina del cielo, & del
la terra;perciò,ch'ella produce, quaſi verbo,
i & fiaro furo il ſecondo cielo, il quale è ſpirito
1i in atto lucido , & foaue , & in potenza caldo,
appreſſo gli Egittij padre d'ogni generatio
ne, & perciò detto da Orfeo mayyeri topa :per
3. ch'egli ſollecito,diligente, & faticoſo Mercu .
=; rio, per cutte le coſe diffondendoſià ciaſcuna
dà la forma, la uita, l'eſſere,& la permanéza.
i & l'anima prima con la propria lua fecondi
tà lo genera,producendo con eſſo le ſtelle , &
e gli elementi, quali che nella uiruì di luiſia
e no tutte le coſe ſeminariamente compreſe :
& è corpo ſottiliſſimo, quafi non corpo, anzi
1 come già anima , ouero quaſi non anima, &
C come già corpo.onde ilmagno láblico ſcri
ue neimiſteci, ch'egli ha molta proportio.
i ne,& limiglianza con le coſe incorporali per
B la
18 MERCVRIO OVERO
la natura ,ch'egli ha ſimplice ,conſtante ,& in
diuifa; & per l'unica attione, cioè, per lo cic
cuito , & la uita, & la luce con elſo congenita.
non ſi fa , foggiungeegli,nel cielo componi
mento d'anima, & di corpo, in una terza eſse
za, ma il corpo è portato nella natura dell'a
nima,& è quali l'anima iſteſſa țifibile; & for
fe, che'l cielo è loiſtello lume ſenza materia,
& ſenza dimenſione.onde polliamo afferma
re, ch'egli nou ſia altro , che l'anima rappre
ſentante ſe ſteſſa à gli occhi uiſibile; & alle co
ſe mortali , & caduche diſpoſta ; & che'l cer
chio celelte ſia il circuito - iſteſſo dell'anima ,
& il lume lo intelletto de la medeſima : per
cioche li come nell'ultimo de'corpi la forma
diuien materiale ,coſi nel ſopremola materia
diuenta formale, & fi come l'aere ſopremo di
uien fuoco ,coſi il celeſte fuoco ſi fa animale ,
l'anima intellettuale, & l'intelletto bonifor
me ,overo al ſommo bene unico ,& cõgiunto ,
dal che préde il cielo uirtù d'infondere la ui
ta,& la Coſtanza in tutte le create coſe. peril
che il dotto Raimondo parendogli d'eſſere
peruenuto al ſegreto di queſto celeſte Mercu
rio,eſclamaua nella pratica dell'Alchimia,o
miſura dell'acqua mercuriale , & celeſte, tu
ueramente ſei ſoltantiale a tutto il mondo. &
Giuliano Platonico nacra(ſecondo la Theo
logia
DELLA FELICITA'. 19
logia de Fenici ) eſſere diffuſa per l'uniuerfo,
& in tutte le coſe inpara una certa natura lu
cente in ſe ſteſſa, & tranſparente, quaſi di dia
fano, & dilume temperata , non ſottopoſta a
peregrina meſcolanza , ne ad alcune paſſion
ni,mach'ella è atto di pura intelligenza,pu
ro certo ,main un certo modo da difuoripro
cedente ; & la quale habbia inuifibile , & in .
corporeo lumecagionedi queſto lume uiſie.
bile ;nella cui uirtù dicono eſſere pochiſſimo
della natura terrena , alquanto dell'acquea,
più dell'aerea, & molto più dell'ignea,& ftel
lare, & ch'alla proportione di queſte miſure
le quantità delle ſtelle , & degli elementi di
produſſero ; ma ch'egli in ogni luoco , & in
2 futte le parti uiue proſſimo autore, & moto
li
d'ogni generatione.dellaqual coſa uogliona
ch'intendeſſe Virgilio in quei famoſi & non
mai compitamente celebrati uerfi ·
Primieramente ilciel, la terra , il mare ,
Et co'l lucente globo della Luna
Tutti gli altri celefti , eterni fochi
Lo Spirto entro nutriſce, & per le membra
Del ciel diffuſa la ſuperna mente
o La mole uniuerſale agita, e moue .
Indi derivan glihuomini, & le fiere,
Et han uita gli augei, uiue in quei ſemi
Vigor di fuoco, origine celeste ,
B 2 Pur
90 MERCVRIO OVERO
Pur che lor non ritardi il corpo errantei
ſpargeli dunque il uiuace,& uiuifico Argen
to di Mercurio per tutte le sfere celefti,& ele.
mentari, & di elle quelle chepiù ſono uicine
all'anima,che loro abbraccia più ampiamć
te uiuifica, illumina,& eſtende: quindi l'orbe
ſtellato, ch'è propriamente detto cielo, è più
grände, & più luminoſo di Saturuo , queſti di
Gioue, il quale, & gli altri inſieme fucceffiua
mente uanno reſtringendoſi fin'alla Luna,
cui ſeguono co'l medeſimo ordine gli eleme
ti infin’alla terra ; la quale , perche haminor
quantità di Mereurio , che gli altri elementi
non hanno, perciò rimane più degli altri an
guſta, oſcura,denfa, & graue. come lo ſpirito
celeſte dunque uiuifica dall'animaprima in=
ſin'al mondo elementare è detto Mercurio
celeſte , & come nella regione elementare di
infonde, uien da i poeti,& da i filoſofi chia
mato Mercurio terreſtre;percioche da Plato
ne impariamo tutto quello , ch'è dalla Luna
al centro chiamarſi terra,& quanto ſi copren
de da eſſa Luna all'anima diuina ottenere il
nome di cielo.il Mercurio terreno è da Ora
feo ne gl’hinni detto
Duce de l'alme erranti al neroinferno3
& da Eſchilo ne i perli è coli col Re dell'in
ferno inuocato
Caſti,
DELLA FELICITA : 31
Casti, terreni Dei
Terra, Mercurio, e Dite
Rimandate quest'alma all'aurea luce .
! perciò ch'eſſo ſpirito celeſte nel mondo de
gli elementi, & della generatione, che molti
con l'antico Zotoaltro precipitio , & inferno
1 domandano , & nelle uiſcere iſteſſe della ter .
i sa diffundendoſi, non laſcia alcuna coſa pri
ua della ſua uirtu fecondiſſima, ſenza la qua
le neimetralli , ne le pietre, ne le piante,ne
gli animali effere in alcun modo potrebbo
no. & queſte diuine uiruì di Mercurio coli
diffuſe furono da Democrito , Orfeo , & Pira
gora dette Dei empienti l'Vniuerſo , da Zo
roaſtro , Sinelio , & Plotino diuini allettamen
ti, & da Agoſtino noftro theologo occolte ſe
minaric ragioni per tutti gli elementi ſpar
ſe.Tutti i corpi inferiori uiuificati dallo ſpiri
to celeſte ſono di tre forti ,animale ,uegetale,
& minerale. i quali nomianco il terreſtre
Mercurio li prende.il primo è lo ſpirito uita
2 le di cutti i corpi animati , & ne gli huomini
è quel uehicolo ethereo,d carro celeſte, o in
terna ſpoglia , che l'anima nel corpo diſcen
dendo, & per le sfere celeſti paſſando ſi pren
de;con lo cuimezzo , como di proprio,& fpiri
tuale corpo è queſtocorpo materiale & cor
ructibile congiunge . iſche uogliono alcu
B3 ni,che
O
22 MERCURI OVERO
ni , che ſignificaſſe la ueſte di pelle data dall
Angelo all'infelice Adamo ſcacciato dall
horto de' piaceri : ilMercurio Vegetale è la
uirtù del calor uiuifico delle piante; e'l mine
rale è il ſolfo, & argento uino, cioè caldo, &
humido,che i filoſofi dicono eſſere principio
delle pietre , dei mettalli , e di tutte le coſe ,
che nelle uiſcere della terra nafcono , & dal
quale vengono i uapori , & l'eſalationi, onde
fopra la faccia della terra,nell'aere hipogeo ,
& nella regione etherea ſi producono le neb
bie,iuenti,le'nubi,le brine,le pioggie, le ne
ui,le tempeſte ,i tuoni, i folgori, le comete, le
capre ſaltanti, le ſtipule ardenti, le ſtelle co
date , & tutte l'altre impreſſioni dell'aere , &
del fuoco . & ſe bene queſti tre corpi ſono di
diuerſa forma compoſti,è perd un ſolo fpici.
to , & unico Mercurio , che loro produce :il
qualequanto pità nelle foggettematerie ab
bondante ſi ritroua , tanto piu nobile forma
gli dona;laci per eflempio tra gli animali il
mirabile , & harmonico corpo dell'huomo, &
tra i metralli l'oro . tutti i mettalli da un ſolo
principio il quale èMercurio, ſono produtti,
ma quelli, che più di effo comprendono han
no maggiore perfectione , tali fono l'oro , &
l'argento ; & percioche più , & meno diuerfa
ſpecie non conſtituiſcono , però dicono gli
Alchi
DELLA FELICITA : 23
Alchimiſti che tutti i mettalli ſono
d'una
2
ſpecie ſola, & che per ciò leuando a gl'infer
mil'imperfectionemateriale ,& terreſtre , &
giungendoui la celeſte, & formale ſpirituoſi
2 tà di Mercurio , facilmente alla perfectione
dell'oro ſi riducono; la quale elli auidamente
appetiſcono ,che perciò ſolo come c'inſegna
1 il dottilimo Cardinal di Cufa nel quarto li
bro dell'ignorante) il Mercurio uolgare a tut
ti i mettalli è congiungibile, ma più amoro
ſamente s'accolta , & più facilmente s'amal
gama con l'oro ,come ch'in eſſo maggiore co
pia d'argentouiuo celeſte, & filoſofico riſplé
da.cauali il Mercurio facilmente dall'oro.co
me di eſſo più abbondante,& al proprio cor
li po già gloriofo fatto , dopo la ſeparatione de
gli elementi, & dall'anima ſua imbeuerato,
ricongiunto,non più fugitiuo,mafiffo , & per
manente genera la famoſa pietra de filoſofi,
mirabile inſtromento d'ogni metcallica trăl
1 mutatione, la cui celeſte forza è tanta , come
< nobilmente canto Agoſtino Augurello nel
3 terzo libro della chriſopeia ,
Che gettandone in marpicciola parte
Quando’l mar tutto uiuo argento foſſe
Potrebbe in or tutto uolgerſi il mare :
ond'è veramente con molta ragione Mer
1 curio chiamato Dio del guadagno, & delle
B 4. rico
24 MERCVR10 OVERO
ricchezze;che p ciò i Tanagrei,ei Corinthij,
come racconta Paufania,foleuano depinger
lo con pecore d'intorno ; & ſcriue Zeze nelle
hiſtorie, ch'Aucolico padre di Laerte, & auo
d'Vliſſe,di pouero , ch'egli era con l'aiuto di
Mercurio ricchiſſimo diuenne . tanta forza
ha Mercurio nelle coſe humane,Affidati Il
luſtri, ch'egli oon pure i beni dell'animo , &
della fortuna cidona , come s'è detto fin'ho
ra, ma nella preſente uita lieta , & perpetua
ſanità produce;accioche niuna felicità rima
ga , della quale egli non ſia ildatore. percio
che ſe l'huomo del celeſte, & intrinſeco ueſti
mento tien cura ,non laſciando, che'l fuo no
drimento Gia impedito dalle crapule, dalle
ubriachezze , & dalle delitie, & godimenti
carnali, ma procurando, ch'egli li paſcha
dell'etherea infuenza , tutto ſpirituale fa
cendoſi , facilmente co'l mezo del cielo al
la ſomma , & fouraceleſte unità li folleua ,
& con eſſa con l'unità dello ſpirito con
giungendoſi, ritroua i ueri ſemi delle eter
ne ſcienze , & gl'indeficienti, & immarceſ
Gibili beni della beatitudine , così , come
racconta Filoſtrato , larca filoſofo India
no giudicò Apollonio Tianco diuino, & feli
cillimo,perch'eglihaueſſe molto echere nel
l'animo, ne per
altro diceua Pitagora
SC
DELLA FILIGITA '
25
Se tu laſciando il corpo all'ethra afcendi ,
1 Di mortal buomoimmortal Dio farai.
€
& per queſta cagione anco gli antichi Gre
i ci , iquali furono proſſimi all'età dell'oro ,
& di ottima natura , come raccontano Di
cearco Peripatetico , & Porfirio , non ucci.
fero mai per empirli della carne loro alcuna
forte d'animali: il medeſimo,come ſcrivono
Cheremonę Stoico , Giofeffo Giudeo, & Bar.
dellaneBabilonio , continentiſſimi oſſerua.
rono i ſacerdoti dell'Egitto , gli Ellei della
Paleſtina , & i Brachmani, & Gimnoſofiſti
dell’India ; i quali tutti per ciò anco nella
preſente uita per lunghiſſimo ſpatio ditem
1 po ſani ,& feliciſimi villero ; & laſciarono
poi ricordato nelle memorie loro, come ol
tre alle raccontate coſe, l'alte, e ſublimicon
templationi , i Ratti , l’Eſtaſi , l'alienationi
mentali, i furori diuini , le tranquillità dell
animo . & l'iſteſſa Deificatione non ſi fanno,
ne auuengono , ne s'acquiſtano ſenza l'aiu
to diMercurio ,diuino, celeſte,& terreno ; dal
quale come da perpetuo fonte, deriuano lun
ghezza , & ſanità di uita , ſerenità di ſpiri
co , proſperità d'auuenimenti , temperanza
d'attioni, & perfetta conſtitutione di que
ſto corpo elementare. nelle quali coſe confi.
Itong
26 MERCURIO OVERO
Itono ambedue le felicità , cioè della uita
ciuile , & della contemplatiua: oucro dell
huomo attiuo & ſpeculatiuo ; che ſono lar
gamente promelle dalla Sapienza infinitas
à gli Affidati Illuftr.i quali ſocto'l nomedel
lo STELLINO diuoramente ſirivolgono
a gli orientali raggi del ſouramondano Mer
curio ; ch'a gli ingegni loſchi, & a gli animi
impuri non appare;ma ſtaſli occolto nellal
te caligini della luce inacceſſibile del Sole
eterno , & ſoura celeſte. quiui l'Afidata adu
nanza aſſicurata della uera beatitudine rap
preſenta nel coſpetto delle genti queſta ue
neranda imagine dell'impreſa glorioſa, nel
la quale ſi è per beneficio del mondo già paſ
ſano alquanti anni , impiegata: & con ſpiri
to eſultante afferma,che'l ſuo Mercurio non
è altro, che'l VERBO ſacro , & diuino auto
re della Regeneratione humana , deſtra , fan
pienza , & benignità di Dio , principio , nel
quale , & per lo quale furono tutte le coſe
create uiGbili , inuifibili
& , celefti, e terrene :
che da ello fu fatto il mondo ideale , ouero
intellettuale, onde ſi produſſe l'animale, che
fece il Mercurio celeſte,dalquale finalmen
te nacque il terreno : ch'eſſo Mercurio cele
fte è detto figliuolo di Gioue , cioè, dello ſpi
rito dell'uniuerfo , e di Maia , cioè del Mon
do
DELLA FELICITA ' 27
do ſeminario procedente dall'ideale, il qua.
le poco innanzi diffi chiamarli Atlante ; che
egli ècancelliero del Sole , perche deſcriue
nelle forme inferiori , & rappreſenta gli ſplé
el dori, & i concetti della ſomma uerità ; la qua
70 le , ſecondo i libri ſacri, & Triſmegiſto , poſe
nel Sole il tabernacolo ſuo : ch'egli è nontio
mi
delli Dei , perche con occolta influenza im
al
prime nelle menti humane incomprenſibile
notitia dell'ordine mondano:che guida l'ani .
me all'inferno , perche le porta , conduce, &
circonda nel mondo della generatione:che
egli è preſtigiatore , & Mago, percioche, co
el meinlegna Proclo nel ſofilta di Platone, al
af
letra gli animiqua giù diſceſi alla contem
platione de ' ſemi ideali in eſſi dalla natura
20 poſti: ch'egli è chiamato Dio de' guadagni,
per la miracoloſa tranſmutatione de mettal.
20 li,& per l'aurea metamorfoſi, ch'a fare c'inſe
el gna; ingannatore, perche da gli animi ſcele
rati fugge,s'aſconde, & non di laſcia conoſce
e: re : prencipe de'ladri , perche l'animepurga
10 te,& regenerate alla morte,al tempo , & alla
iniſeria inuola :ch'egli, come ſcriue Homero
ne gli hinni,
Primo trouà la riforante cetra
/
29
lla DEL
SETTENARIO
D'ALESSANDRO
FARRA
Giureconfulto Aleſſandrino .
Parte Seconda .
i SETTENAR
IO
D'ALESSANDRO
-
F ARRA
Giureconſulto Aleſſandrino .
Parte Tera.
V
56 ZOROASTRO, O VERO
tiffimo ,ſono continuaméte produtti, & crea
ti,quafi picciole ſcintille di diuinità , gli ani
mihumani . & più innanzi , che biſognaua
( alirni ſopra vn picciolo carro, & per vna (ca
la di ſette gradi.lequali coſe, come li cava da
Geniſtio plettone, & da Ola Chaldeo inter
preti del medeſimo , non fono altro , che lo
Ipirito noſtro condotto dalla divina gratia , &
dalla virtù del ſacrificio di ſe ſtello ( confor
mea quel detto dell'Apoſtolo Paolo , io vi
priego fratelliper la miſericordia di Dio,che
preſentiate i voſtri corpi ſacrificio viuéte, fan
to, & grato a Dio ) & dalla forza d'una oratio
ne, che compitamente il numero SETTENA
x 10 in ſe ſteſo complicato comprenda . per
cioche da queſto numero vengono tuttele re
millioni, le gratie ,& ibeni ſuperni, eſſendo
compoſto del Tre numero primo maſchile ,
& del Quattro primo numero feminino.il Set
tenario cóplicato in fe fà il numero di XLIX .
hora fi come tutte le orationi li diuidono ne
i'concetti , & nelle parole; & le parole ,le quali
non ſono truouate per altro , che per ſpiega
re i cocerci dell'animo,neceſſariamente ſono
più in numero , che i concetti non ſono , coli
forſe voleua quel grandiſſimo filoſofo infe .
rire, che queſta Settenaria oratione doueua
fette concetti , cioè ſette domande principali
contenere ,
DEL REGNO Di Dio. 57
contenere , & ellere compoſta di quarantano
uc pacole. Ma ecco grăde altezza di miſterio :
1 ne coſtui, ne Pitagora , ne Platone , che lo
2 ſeguirono , feppero mai truouare il modo di
12 comporre queſta Sercenaria Oratione ; anzi
conchiuſero eſſere peceflario , che tale ora
0 tione foffe a noi diuinamente inſegnata , &
& però Platone conoſcendos ch’in queſta ora
tione doueua di modo contenerſi la vera ima
i gine dell'eterna legge di Dio , che l'vna dal- '
0 l'altra folle dichiarata, & regolata , dopo mol
te coſe conchiuſe , che le leggi ſue poreuano
0 durare tanto cheda huomo, cheDio foſſe ve
nille la cognitione di meglior legge introdut
ta.oltre che nell'Alcibiade primo permo
ce ftrare , che di queſta vera oratione biſogna
0 uarimetterſi a Dio , dopo l'hauer biaſimati i
9 prieghi di molti , induce Soccatea lodare l'o
ratione di quel boon poeta , ilqual diceua ,
i Gioue Re, a chi te ne priega, a chi non te ne
priega porgi ottimi doni:prefupponédo,ch'an.
i cora nó fifoſſe trouato chi ſapeſſe il vero mo
do d'orare; e'l medeſimo Zoroaftro primoali
tore di quella'nobile , & religioſa filoſofia, o
religione filoſofica, che fu ſeguita, & amplia
ta poi da Mercurio Triſmegiſto, da Orfeo,da
21 Aglaofemo , da Pitagora , da Socrate ,& da
Platone, ſe ben molte fiate dille, che'l corpola
bile
58 ZORO ASTRO , O VERO
bile fiſaluarebbe; applicando l'acceſa mente all'o
pera di pietd; & che'l padre non riceuerebbe mai 02
Panimo noſtro , fe prima non ci ſpogliaſſimo d'o
bliuione ( per obliuione intendendo la troppa
cura delle coſe del mondo , che dalla ricor
datione dell'eterne ſoſtanze ci rimoue) & di
celjimo le parole, ch'apportano la memoria del pa
terno ſegno, perciò non altro intendendo, che
la detta oratione,la quale,come più innanzi
diremo , comprende l'imagine del Regno
eterno , ſegno dell'eternità diDio ; non però
mai ce la ſeppe inſegnare ſotto molte figure
ſolamente accenandola.Ne ſi prenda alcuno
marauiglia , che queſto huomo a coli alta co
gnitione delle coſe diuine giugneſſe, percio
che, oltre che, come diceua Socrate nel Cra
1 tilo , fù queſta illuſtratione di mente propria
de barbari antichiſſimi, nó è dubbio alcuno,
ch'egli imparò molte coſe da quei primi he
roi della vera religion di Dio : come altreſi
molte altre neimpararono gli Egittijda ime
defimi per queltempo ,che'l popoló hebreo
viſſe fra quelle genti ; & da qui è , ch'alle
famoſe colonne di Mercurio ricorrendo Pi
tagora , Eudoſſo , & Platone , portarono in
Grecia poi molti miſteri , & molti nomi di
uini Hebrei , credendo però , ch'Egittij fof
ſero , & per laſciar molti ellempitritiffimi,
che
DEL REGNO DI D10: 59
4
chie in Platone , & ne gl’altri ſi ritrouano ,
fouuiemmi, che l'altro giorno ad alcuni ami
ci moſtrai , che'l Magno lamblico nel libro
pi de' Miſteri,trattando de i principij delle coſe
ON ufa per nomi EgittijicHTON, EMEPH , & A
MON , che có poca fatica alla natiua origine
Die loro hebrea ridutti ſignificano sigillo ,Verità ,
& Impreſſione.Ma per tornareall'oratione no
771
ni hauendola inſegnata Zoroaſtro,Mercurio ,le
no cui meditationi, & con Pimandro, & con Ta
ЕТО tio ſuo figliuolo ,& con Aſclepio cominciaro
Ore no ſempre da diuoti prieghi, & finirono in
no fante orationi , ſi sforzò d'inſegnarla nel fine
del Pimandro ,manon ui aggiunſe a un gră
20 diſlimo pezzo : fi come non era quello, che
12 huomo,& Dio foſſe; con tutto, ch'egli foffe
ſtimato diuino : il medeſimo auuenne a Pita
mente
DEL REGNO D1 D10. 87
mente eſſendo l'anime noftre fommerle ne
ſozzi cópiacimenti del tenebroſo ſenio, quali
priue d'ogni luce , & d'ogni tranquillità mé.
cale, per la continua diſcordia,chevive nella
moltitudine de gli afferti fenfuali, l'autore di
ogni riſtauratione Rè pacifico, & uero Salo
mone laſciandoci la pace ſua , promiſe, che
Pacifica uita menádo , heredi del Regno ſuo
facendoci, potreſſimo di nuouo farci, confor
me al detto d'Aſaf profeta , & di S.Giouanni,
figliuoli d'Iddio z la qual pace non dovendo
all'huomo animale, ma allo ſpirito attribuir
fi non ſarà altro ,che uera quiete,& tranquil
lità mentale .
Horecco comedal Regno di Dio , pozzo
di Sertenaria benedictione , nelquale ipfiui
ſcono le fette Miſure ſuperiori ripiene da i let
tenomi diDio ,dell'onnipotente ſua fecondi
tà , uengono fette beneditrioni, cioè : Regno ,
Confolatione, Terra de uiuenti, Saturatione,Miſe
ricordia, viſione; Figliuolanza di Dio, in ſette
ſorti d'huomini,cioè, Poveri di ſpirito ,Afflit
ti,Manſueti ,Sitibondi di giuſtitia, Miſericor
diofi , Mondi di cuore,& Pacifici: i quali de'
ſetre peccati mortali ; & delle ſetre beitie loro
purgandoſi, & i ſerre doni dello Spirito fanto
in fe riceuendo, ſi ſaranno riuoli a Iddio con
la ſettenaria oratione,armata delle lette Falci
F 4 per
88 ZOROASTRO , O VERO
per difruggere le fette podeſtà nemiche ,
aiutata da i ſette Angeli benedetti, che ſtan
no con ſerre lampade acceſe nel cóſpecto del
Signore.Quelta è la Sechina , la Gloria coha
bitante ,e'l utero Regno che'l Redentore no. IC
ftro ci hainlegnato a domandare al padre e
terno, perche Ipogliati di queſto uelo morra .
le,& veſtiti d'imninortalità poſſiamo con ello
godere quella immarcellibile felicità degli
ererni, & indeficienti giorni di turi i ſecoli,
la compreſſione de' quali come più innanzi
accennai, chiamarono i Filoſofi , Mondo in
tellettuale, & dillero , ſeguendo Homero , &
Orfeo poeti antichi,ch'egli è Oceano princi
pio delle diuine & humane coſe, che primie
faméte ità fermo in ſe ſteſſo, poi ſi ſparge nel
la generatione degl'Iddij , indi irriga la ter
ta , & finalmente G diſtilla in ogniflauida ma
Teria .Quello che uolſero inferire i Mechuba
li Hebrei dicendo , cheda Edem eſce il fiume,
che in quattro capi li diuide ad irrigare l'hor
to del piacere. queſto mondo inçellettuale ,
come l'auttore della Theologia attribuita
ad Ariſtotele ſcriue, è cópicillimo pieno di di
uinità chepoi nelle coſe inferioriinfonde, &
contiene tutte le ſoſtanze eterne, che no hau
ranno mai fine, gl'intelligibili gl'intelletti,& le
intelligence, onde naſcono la verità , la Scien
DEL REGNO DI Dro . 89
a , & la Sapienz4 , la Bellezza, l'Amante, &
l'Amore; & come diſſe Parmenider ,
E quel medeſmos da feresta ſempre,
Ente in un modo , immobile , eterno ,
Conformea quel detro della ſcrittura Santa,
delfuo Regno,non farà mai fine. In queſto ſo.
no gli ſpirti Angelici ſemplici, & pure intel.
ligenze, come ſcrine Ariſtorele, nè a tempo ,
nè a luogo, ſoggette, onde ne s'inuecchiano,
ne fi traſmutano ; & da qui è detta l'eternita
Euo , quaſi ſempre Enre , chenoi diciamo ſe
colo dell'eternità .I filoſofi a queſto mondo
attribuiſcono tre proprieta, conditione ordine,
O choro . La condicione di queſto Regno è ,
ch'egliè tutto puriflima forma , onde fi for
mano,nutriſcono, & conferuano cutie le co
ſe con luce , & calore uiuifico, & ſpecifico ,per
ciò fu da gli antichi 'detto Gioue. i Salij lo
chiamauano Lucecio , & i Cretenſi Fosforo,
ond'è uenuto il nome d'Olimpo, perche tur
to riſplende, & perciò Virgilio nel nono del
l'Epeida diceua ,
Arriſe Gioue, & co'lgran cenno feo ,
Tutto quanto tremar l'eterno Olimpo .
è conditione anco di queſto Regno eſſere ri
cettacolo di tutte le forme pure,come Ange.
Ji , & Idee, & di tutte l'anime de beati da corpi
ſciolte.L'ordinedi queſto Regno,è d'influire
per
go ZOROASTRO , OVERO
per i già raccontati modi i doni , che quelli
beari Ipiriti dalla ſomma bontà cicerono, &
d'accogliere , & diſporreper quelle máſioni,
che diceua la Verità iſteffa efferui molie , l'a
nime de' fedeli, i quali hanno per la via del
Signore uirtuoſamente caminato , facendole
cittadine della celeſte Geruſaléme,dellaqua
le è rempio , comediceua S.Giovanni,Iddio d
onnipotente . Il choro ultimaproprietà di !
queſto Regno è coſi decco dall'allegrezza in
finita di quei beati , & puri intelletti , & dal
piacere immutabile , & in fatiabile chegli ha
bitatori di quella patria godono nell’Ambro
fia, & nel Nettare della diuinä uinone,riden
do un riſo ineſtinguibile ;& eterno,delquale ,
forſe inteſe Homero dicendo ,
Riſero i Dei d'inestinguibil riſo .
Quiui ſopra ogni ordine de beati,& ſopra
ogni altezza Angelica , o Animaftica , fiede
Maria Vergine Madre di Dio ,Regina del cie
1o , fonte di gracia , & madre di mifericordia;
perpetua Auuocata noftra , & impetratrice di
ogni gratia , & d'ogni miſericordia; percio
che ella innanzi al rigoroſo tribunale di Dio
padre ottiene la remiſſione de' noſtri pecca
ti , & dal canto della clemenza prende la be
nignità diDio, la quale ella poſcia pioue, &
infonde in noi; laqual coſa inteſe il ſapience
ne
DEL REGNO DI Dio .
i
ne'prouerbi, là doue di queſta valorofa , &
& ſereniſſima donna parlando diceua:Ela cer
còlana, de lino,& operò ſecondo ilconſiglio delle
ſue mani , per lo lino Aquilonare , come un
1
gliono i più ſegreti Theologi;la Giuſtitia , &
per la Lana Auſtrale ,la gratia di Dio inten.
dendo .Quiui ella ſiede ueſtica del Sole, non
di queſto uilibile , & materiale,madi quel fou
ra celeſte,che in queſto ſenſibile poſe il tabet
nacolo fuo . & è coronata di ſtelle, cioè , cinta
de'beati ſpiriti Angelici,& dell'anime de'sã
ri;tiene la Luna ſotto i piedi , non queſta uiſi
bile, & notturna , ma quella ſouraceleſte, &
lucida , che poco innanzi chiamai Terra de
ninenti.la tiene forto i piedi,cioè, gl'infonde
le gratie fuperne,ch'ella riceue da iddio ſen
zamezo , come ſcriue S.Gieronimo, piena di
ogni gracia , è quel Mare eccellodi gratie ,
onde tutte le noſtre atrioni ſi fanno grate a
Dio, percioche il ſuo nomein Hebreo, cioè,
MIRIAM , ſe con le regole de' Cabaliſti li ri
volge,non vuol dire altro, ſe non Mare eccello
di tutte le gratie. & non ſenza ragione fu dal
fapiente comparata a una Naue,chedi parti
lontanillime porta il pane alla città , percio
che ella dal cielo ha portato a gli animi no
ftri fitibondi dell'eterna talure, quel cibo, che
diceua : 10 foro il pane uino ,che diſceſi dal cielo.
In quelto
92 ZOROASTRO , OVERO
In queſto beatiſſimo Regno ciaſcuno gode
infinitamente ; percioche, fecondo i noſtri
Theologi , oltre ilproprio piacere , ogniuno
gode del piacere , & del contento di ciaſcunº
altro,& in ogni particolare,ui è il piacere in
finito di tutti gli altri,di modo che nov'è ter
mine, non v'è miſura ,che poſſa terminare o
miſurare la felicità del Regno di Dio.Quiui
Iddio alla viſta è compimento d'ogni bellez
za all'udito perfettione d'ogni melodia, alla
contemplationeinfinita , & uera apprenfio
ne d'ogni Verica.ivi, ſecondo Agoſtino, Dio
fiuede ſenza fine, s'ama ſenza faftidio , & fi
lauda ſenza laffitudine . Quiui nulla nuoce,
nulla manca , nulla è fouuerchio . & ſecondo
S.Bernardo,Dio alla ragione è compimento,
alla uolontà moltitudine di pace, & alla me
moria continuatione d'eternità . coli piaccia
alla diuina bontà di darci uno ſpirito retto ,
& buono , accioche in queſta vica poſſiamo
con fede, con ſperanza, & con carità , uiuere
nel ſuo timore, & nell'altra godere l'infinita
infinitudine de' piaceri dell'altiſlimo, ricchil
ſimo , & potentillimoRegnofuo ſenza fine .
10 .
93
DEL "
SETTENARIO
3
D'ALESSANDRO
0 16 , FARRA
11
3 Giureconfulto Aleſſandrino :
0 Parte Quarta.
fi
CONVITO , OVERO DELLA
0 CENA DEL SIGNOR E.
)
VTúi coloro , a i quali
3 o per obligo,o per defi
derio di giouare ad al
truis. appartiene di di
ſcorrere nel conſpetto
di molti intorno alliec
I cellenza d'alcuna coſa,
1 fogliono i ragionamenti loro in tre parti di
uidere, cioè, nell'origine , nella forma; & ne
gli auuenimenti di eſſa, per trattare nella pri
ma la nobiltà,nella ſeconda la grandezza , &
nell'ultima luule della propoſta materias :
pero
94 CONVITO , OVERO DELLA
perd douend'io,fratellihonorati ; per coman
damento uoſtro fauellare in queſto luogo
della Cena DEL SIGNORE , il medeſimo
.
ordine mi diſpongo di ſeguire.Macon quale
altezza di parole con quale profondita dicó
cetti , & co qual ſublimita diſpirito potremo
noi giamai comprendere,& ſpiegare, o alme
lo
no accennare il miracolo , & la dignità inco
prenſibile diqueſto diuino miſterio ? s'egli è
infinito , & percið non ſono i noſtri humani
diſcorſi baſtanti a capire lo ſplendore del ſuo
lume incomparabile ? che ben poſſiamo co'l
Profeta ſanto eſclamare , Memoriam fecit mi
rabilium fuorum mifericors , miferator domi
nus, eſcam dedit timentibus fe,Confeffio, o mam
gnificentia opus eius: Tutti gli altri ſacramenti
Santi della noſtra diuina religione ,come di
moſtranti coſe celefti, eccedenti ogniragio
neuole notitia fonoinenarrabili,ma queſto,
il quale è compimento d'elli, Sacraméto del
verbo eterno ,uita d'ogni uiuere, eflere d'ogni
ſoſtanza, forma di tutte le forme, idea dicut
te le perfettioni, & proprio ſplédore della di
uinità ,comepotrà eſſere degnamétecelebra
10 ? tu Signore unica luce delle menti noftre,
che te ſteſſo , perche più facilmente ci onilli
mo teco , hai poſto in eſſo, riſplédi nel noſtro
cuore , & co'l lumedella gratia illumina il C
noſtre
CENA DEL SIGNORE : 95
poſtro diſcorſo , & la lingua muoui, perches
poſſiamo contemplarti,conoſcerti,& degna
10 mente celebrarei, & uoi fratelli chein queſto
le facrificio ſantiſſimo ſetecarne, & mébridel
ő figliuolo d'Iddio , pregate lui per me, perche
egli mi dia uirtù di dirui coſe cheſiano fanti
ficatione del ſuo nome,& lecitia, ſalute , & có
0 folatione degli animi uoftri.Sela nobiltà no
è altro , ch'eccellenza di natura , & antichità
mi per notabili, & heroiche operatiovi conoſciu
10 ta, nobiliſſimo è queſto ſacramento , poiche
1 egli ha in ſe realmente la natura diuina, e'l
1 corpo , e'l ſanguedel Verbo eterno , il quale
non pore è nobilillimo , ma l'ifteſla nobilca
preciſa,che coincide con l'eternicà, co l'upo,
ti e con l'infinito . quindi è ņe'libri ſacri chia
mato antiquus dierum , & altroue il Proferas
generationem eius quis enarrabit ? e'l Sauio del.
lo Spirito Santo diceua , nondum erantabili,
o egoiam concepta eram ,nec dum montes graui
i mole confliterant,ante omnes colles ego parturie
bar. Le operacioni del Verbo non pure ſong
notabili , & heroiche,matutte miracoli,tutte
ſtupori,e tutte ineffabili, & incomparabili.la
fciamo, ch'egli uera Sapienza diuina fia il
principio ,la prouidenza , l'arte , & l'Idea, on
de egli crea, & conſerua il tutto;s'egliè cócet
10, per formarci queſto glorioſo cibo prende
carne
96 CONVITO, OV Z RO DELLA
carne nel uenire d'una inratta Vergine; ſe na
fceuolge la notre in giorno ,empiendo il Ma
do di letitia, di ſplendore, & diangelici con
centi; come'altrefi morendo fa,che li cuopra
l'aſpetto del Cielo d'oſcuriflime tenebre , el
C
mondo pieno d'horrorc, & di dogliascon ſpa
dentofi mouimenti a ſcuota, ſe ſputa illumi.
na i ciechi, fe fcriue in terra (cancella i pecca
ti, & libera i rei , ſe dorme fi turba il mare, ſe fi
riſueglia acqueta i venti,ſe grida torna l'ani
mcne' corpi, & con la ſerenità della fronte
ſcaccia i Demoni,guariſce gl'infermi , & im
pera a gli elementi,ſe guarda penetra i cuo
ri ,s'è crocifiſſo trionfa della Morte,delMon.
dos & di Luciferó , s'egli è ſepolto , riſorge, &
uiſibilmčte ritorna alla deſtra del padre eter
no.O ſacre , & uenerande memorie, quali fu
rono mai più degne , & più nobili aicioni di
queſte ? ma perche eſſo è portans omnia uerbo
nirtutis fuæ, biſognaua ch'egli l'humanirà no
ftra deificando , & la noſtra baflezza alzando ,
citraheffe alla medeſima deſtra di Dio ſeco ,
& percid, ben diceua egli:Cum exaltatus fuero
omnia trabam ad me ipſum , ma queſto non po
teua farſi, ſe noi non di trasformadamo nella
Earnc, & nel ſangue del ſuo glorioſo corpo:il
che fece egh inſtituendo la lera innanzi che
parcifle la S ANTISSIMA CENA , nella quale
fa
1
CENA DEL SIGNORE . 97
fu măgiato il ſuo facro corpo da i ſanti Apo
5 ſtoli ,& da i medeſimi beuuto il ſuo precioſo,
& ſalutifero ſangue.allhora cominciarono a
diffonderſi i teſori delle diuine gratie, allhe
1 ra li fece l'unità della chieſa di Dio , nella
a quale tuttiifedeli ſpiritualmente magnādo
in il corpo del Signore diuengono uno con ef
fo , & fra di loro; & allhora finalmente il libe.
6 raliſſimo Verbo eterno dedit eſcam timentibus
vi fe,& che diede loro : ſe kteffo ,perche cibati da
queſto angelico pane poteflimo più ualoro
ſamente caminare al cielo per l'orme del no
ſtro capitano inuitto ; ilche ci uien fignifica
to per il uiaggio dei quaranta giorni, che il
grade Helia feceal monte Oreb , nodrito dal
pane fubcinericio portatogli dall'Angelo ,
1. mentre egli fuggiua l'ira dell’empia Gieſa
i belle.Helia è ſimbolo dell'animo noftro ,fug
sy geda Gielabelle nel diſerto ,cioè, abbandonā
o do la incompoſta moltitudine de gli affetti
, carnalizli citira in ſe ſteſſo , & nella ſolitudine
, del ſuo cuore ;quiui ſotto il Genebro,cioè, fot
o .co l'intelletto da uiua fede illuſtrato ripoſan
doſi , cioè ,tranquillo facendoſi, deſidera la
3 morte, cioè ,deſidera unirſi a Dio ; cupio diffol
ui,diceua l’Apoſtolo ſanto , uié l'Angelo,che
lo riſueglia,cioè,diſcende Gieſu Chriſto, ue
ramente Angelo del gran conſiglio , che gli
G porta
98 ConviTO , OVERO DELLA
porta il pane Angelico del ſuo corpo , in uir .
tù del quale,forte & uigoroſodiuenuto cami
na per quaranta giorni, & alerettante notti,
cioè, per tutte l'anguſtie mondane , infino al
more Oreb , cioè,infino alla ecerna patria da
quiè,che gli antichipadriqueſto fantiſſimo
Sacraméto, Viatico chiamarono. & della no
bilcà del medeſimo intendeua il profeta San
to ne' Salmi , dicendo, ſecondo l'Hebraica e
fpofitione , & ſarà il pane di formento in terra
in capo de i monti, & che altro ſono i móti , che
i Sacerdoti del Signore quaſi uoglia dire,che
il pane ſanto ſarà adorato dalle genti ſopra'l
capo de i ſacerdoti, & ſaràil pane delle fac
cie,diceua Dio nell'Erodo ,innanzi a me fem
prei inedeſimi eſpoſitori Hebrei, & fpecial
mente Rabbi luda ſono conftretti a dire che
quelle due faccie ſono dimoſtrarrici della di
uinità , & dell'humanità , & che la ſoſtanza
del pane ſi traſmutarebbe nella ſoſtanza del
corpo del Meſſia,facrificandofi: il medeſimo
ci vien ſignificato per il ſacrificio di Melchi
fedech fatto al Signore dipane,& di vino; &
per l'inganno di Giacob fatto al patriarcha
Iſaac. ben credette il tatto ſenfo fallace , che
le mani foſſero d'Efau , ma l'udito ſentiméto
piu nobite conobbe la voce di Giacobbe;coli
ben ueggono gli occhi noftri, & guſta il pala
to il
CENA DEL SIGNORE . 99
to il colore del pane, e'l ſapore del vino , ma
l'animo illuſtrato dallo ſplendore di vivaciſ
( ma fede più a dentro penetrando, uede,gu.
fta , & conoſceil corpo ,e'l ſangue del ſuo crea
tore : & co'l beato Ambroſio fra le ſtello eiula
tando ragiona ,queſto pane ch'io prendo in
mifterio ,è quel medeſimo, che permano del
lo Spirito ſanto fu formato nel uentre della
beata Vergine, e co'l fuoco della paſſione fu
cotto ſopra l'altare della croce , & che l'iſteſſa
uerità inicertifica, ch'egliè pane uiuo diſce
ſo dal cielo , & che queſto panedato dal me
deſimo per viuificare il mondo è la carne ſua
propria.ne ſolamente è pane viuo ,mal'iſteſ
fa uiuificatione , liftefla uiuacità , & l'iſteſſa
vita eterna :& perche la uita eterna, comeſcri
ue S. Paolo a i Romani , è gratia diDio , per
ciò queſto diuino facramento è nobilitato
di queſto nome Euchariſtia ,cioè,buona gra
tia v'è giúta quel buona ,perdargli nomedif .
ferente dalla charistia ,cioè,cóciliatione, che
nelle cene communi delle famiglie li faceua
appreſſo iGentili:& anco perdimoſtrare che
ella è l'iſteiſa ſomma bontà , laquale è ſopra
ogni ente , ſopra ogni intelletto , & ſopra o
gni eternità . Diceſi anco Euchariſtia , per lo
ringratiamento ,checon ello facrificio faccia
mo al Signore degli infiniti benefici,chetus
G 2 ')
roo CONVITO , OVERO DELLA
to'l giorno riceuiamo dalla ſua ricchiſſima,
& liberaliſlima mano . Coli nell'inſtitutione
di ello il ' uerbo eterno prendendo il pane lo
ſpezzò, & rendè gratie a Dio.Vn'altro raggio
di nobiltà riſplende in eſſo proueniente dal
l'eccellenza delle ſue operationi ; noi ſappia
mo, che topra tutte l'altre nobili lono quelle
attioni, lequali ſpettano alla conſeruatione
della ſpecie humana , della patria , ouero del
l'humana ſocietà ; coſi furono glorioſe l'im
preſe de Perfi,de Greci , de Romani , & l'attio
ni d'Hercole ,d'Ofiride ,d'Eſculapio , di Tolo
meo,& di Gioſeffo , che perciò furono ſalua
tori detti da Orfeo , da i Talij ,da gli Egittij ,&
da Faraone ; ma come la conſeruatione, & la
ſalute apportata da queſti tali fu momenta
nea,& non perpetua ,non trovandoli a tempi
noſtri a pena viuo il nome di coloro che ſal
uati furono, i quali dopo in molto maggiori
infelicità , & finalmente nella morte , & nelli
obliuione caderono :coli non poſſono eſſi ue
ramente faluatori,chiainarſi. è comune opi
nione di tutti i fapienti ,che la uera ſalute del
1
le coſe, laqualnon è altro, che perpetua per
manenza,& aſſoluta perfeccione,uenga ſola
mente dalla diuina natura , omne datum opti
mum ,& omne donum perfe tum defurfum eft de
fcendens a patre luminum , diceua S. Giacomo,
la
CINA DEL SIGNORE. 101
la onde la uera ſalute no ſarà altro che unio
ce ne con Dio , e'l mezzo , & auttore di tale unio
0 ne ſarà il vero Saluatore;ma come due eſtre
0 mi , quali ſono Iddio altiſſimo, & l'huomo
uafo di miſerie, non fi pofſono congiugnere,
fe'l mezo delcongiungimento non compré
de la natura d'ambedue gli eſtremizcoſi biſo
e gna, che queſto noſtro Saluatore fia neceſſa
riamente uero Iddio,& uero huomo , ilche ſo
lo è auuenuto aluero mediatore Gieſu Chri
fto , il quale figliuolo di Dio efſendo , fi fece
huomo.nacque nella pienezza de'tempi,ma
era genito eternaméte,diſeſſo muliebre, per
che era huomo , ma di Vergine inratra , per
a che era Dio ,fu portato nel uentre, maiuico
noſciuto dal profeta, giacque nel preſepio ,
ma iuifu glorificato da gli angeli, dimoſtra
to dalla ſtella, & adorato da i Magi. Fuggì in
i Egitto,maiui diſtruſle gli Idoli.Fu battezza
11
to comehuomo,& remiſe i peccati, come ld
dio . Fu tentato dal demonio come huomo,
ma uin ſe come Dio, hebbe fame,ma fatid le
1 migliaia d’huomini , & è Pane ujuo, che dal
cielo diſceſe,hebbe ſete ,ma gridò chi ha ſere
uéga da me,& beua, & altroue, per bocca del
Profera , uoi c'hauete ſete ueniteall'acque ;
orò , ma eſaudi le alocui orationi , pianſe, ma
fece ceſſare le noſtre lagrime,cerco doue
fof.
G ſe
102 CONVITO OVERO DELLA
fe Lazaro come huomo , ma lo ſuſcitò come
Dio , fu códotto come pecora al macello, ma
eſlo è il uero paſtore, è percoflo, & ferito, ma
ſana tutte le infermità ,èucciſo ſopra'l legno
della croce, maiui uccide lamorte, & dona la
ererna all'humana natura , ſcende all'infer
no, ma indi uittoriofo caua l'anime de' Santi
SETTENARIO
D'ALESSANDRO
F ARRA :
Giureconſulto Aleſſandrino .
Parte Quinta .
E la grandezza, la mol
titudine , & la variecà
delle cure ,da ordine ſu
perno ,ò da fortuito auc
nimento , ò da uolonta
ria eleccione dependen
ti, apportano, come l'in
doico uolgo ſcioccamence afferma , neceffa
riamente perturbatione,trauaglio , & affittio
ne,l'anima Regia ,ò gran Natura,chequeſto
Vniuerſo , come affermano i Saui del Módo ,
uiuifica, & gouerrta , deve eſſere diragione
НH 2 ſenza
116 SOCRATE , OVERO
fenza fine turbata , trauagliata, & afflitta ; poi
ch'ella è ſempre intenta a produr harmonia
fra tante diſſonanze, ordine, & unità fra tan
ta confuſione d'inordinate moltitudini,& ad
illuſtrare l'horrida , & ſpauenteuole faccia
dell'antico Chaos,onde li produce la genera
tione di tutte le coſe naturali . & efiendo ella
tale ragioneuolmente hauranno detto i Gno
ſtici, ch'ella imperfecta , & priua d'ogni bel
lezza ſia ; non eſſendo altro la perfettione, &
bellezza delle coſe ſpirituali, che ſoauiſſimo
ſplendore diuera,diuina, & ideale tranquilli
tà , & però in uano li ſarà affaticato il gran
Placonico a moſtrare, ch'ella ſia no ſolo per
fetcillima , & belliflima, ma cagione di tutte
le bellezze, & di tutte le perfectioni módane.
Anzi, che da qui parimente ſeguirà, che tali
liano eciandio tutte l'altre nacure, ò ſuperio .
rijd inferiori ad eſſa, lequali habbiano il do
no della prouidenza d generale, è particola
re ottenuto . & però non bene ci ſarà ſtato af
fermato da Platone; & ſeguaci fuoi,chei De
moni non ſolo elementari, ma ctherci , & ce
lefti, & gli Angeli iddijinuifibili, & fourace
leſti intelligenze, lequali, come piace all'al
tiſlimo lor capo Iddio diſpongono , & gouer
nano ordinatamente le coſe inferiori , Giano
di luce ,di bellezza, & d'ogni perfectione ador
ni.
DÉLLA MORTE . 117
ni.Ma ecco maggiore inconueniéte:ſe la gid
detta propoſitione foffe uera , il Sole eterno,
& incomprenſibile della Deità , dalla cuilu
ceinfinita naſcono tutte le forme, & dalla cui
prouidenza infallibile , & inenarrabile ſono
tutte le coſe create , conſeruate , & rette ,non
potrebbe dirfi nè Maſſimo , nè infinito , nè
perfectiſſimo: lequali cóſeguenze non è coſi
ruuido,o ſcelerato ingegno, che no conoſca,
& non confeſli effere eſtremamente falſe , fi
come è infinitamente uero , ch'Iddio è auto
reunita, & compimento d'ogni perfectione,
gli Angeli ſono lucidiſſimi, & immortali,l'a
nima del modo nobiliffima, & i demoni buo
ni,d ſpiriti angelici,che ſecondo il diuino yo
lere queſto uniuerſo gouernano , comeracco
ta Proclo,animali quaſi inuiſibili,intellettua
li,nobili, & dalla prima Dea uiuifica ſcaturie
ti. Non farà dunque ,ne potrà eſſere ſemplice
mente uero , che le cure ,effetti proprij della
prouidenza,apportino inquato alla loro na
tura,trauaglio ,afflittione,o diſaućtura alcu
na.&perciò altroue conuerrà cercare la uere
cagione de’noftri ramarichi,delle noſtre que
rele,& delle miſerie, che ci opprimono Vera
mente no può l'huomo eſſere infelice,ſe nel
l'infelicità uolontariamente no s'immergs,
& con la cagione di ella no li congiunge ne
,
H 3 beaco ,
118 SOCRATE , OVERO
beato ,ſe parimente con la beatitudine, con
l'unica , & uera cagione di eſſa non s'uniſce.
l'huomo, come uoleua Platone, che per l'al
tezza & fublimità de' concetti ſuoi, fu chia
mato diuino ,è anima ragioneuole , & immor
tale: & eſſendo poſto nel mezodi due grandi
eſtremi,intellecto, & ſenſo , viene ad eſſere di
natura libero, & come il medeſimo diceua ,
ſopra ogni neceſſita fatale. Il ſenſo è oſcuri
tà,morte,menzogna,imperfectione,& auto
re d'ogni uitio, & d'ognimiſeria . l'intellecro
portion diuina è luce, nita , uerità , perfettio
ne, & principio , & autore d'ogni uirtù, & di
ogni beatitudine. l'huomo dunque tanto è
felice quanto con l'intelletto ſi uniſce,& tan
to è miſero ,quanto alla ſenſuale bruttezza fi
ſotropone.può dunque egli naturalmente
eleggerſi la uita,ò la morte, il bene,o'l male ,
la beatirudine,o la miſeria;quello cheuolle
ro inferire alcuni faui dicendo eſſere all'huo
moinnanzi che alla generationediſcenda ,
conceſſa facoltà di eleggerſi quella forte di
uita ,che più gli piace;& quelmedeſimo, che
inteſero gli antichi poeti'nell'elettione, che
fece Hercole giovinetto della uirtù , laſciādo
l'impudico allettamento della voluttà.ma
non può egli accendere ben bene alla cura
del corpo ſenza diuenit ſenſuale , & per conſe
quenza
DELLA MORTE . NIG
quenza infelice per le deboli forze della na
tura noftra ;ilche non auuiene all'onnipoten
te eſſenza diuina ,laqual tiene cura , gouerno,
& prouidenza delle coſe inferiori, ſenza pun
to meſcolarſi con eſſe. perd diceua nel teſoro
della ſua pretioſa dottrina l'antico Pitagora,
se tu laſciando il corpo,d lethra afcendi,
Di mortalbuomo, immortal Dio ſarai .
O parole ueramente d'oro, & degne di lūghi ,
& eterni comentari . Vogliono iſapienti che
nell'ordine dell'uniuerfo niuna attione fi fac
cia ſenza mota dell'agente , & del patiéte, per
vſare i proprij termini loro :il moto di queſto
chiamano aſcendere , & di quello diſcendere,
però nella generatione delle coſe dicono far
ſi il tutto con lo alzarſi della materia , & con
l'abbaffarli della forma, & queſto moto per
ciò chiamarono gli antichi noftri ſpirito,me
zo, & conneſſione dell'Vniuerſo ,coʻl quale's
le nature ſuperiori influiſcono, & leinferiori
riceyono; & però uolendo riuelarſi Iddio al
l'huomo,ecco lo ſpirito commoue il tutto , e
gli s'abbaſſa , & l'huomo s'innalza, l'Angelo
diſcende; & l'huomo aſcende;Andarò giù dif
ſe il Signore, & uedrò, ſe gli effetti de gli hao
bitatori di Sodoma , & di Gomorra ſiano con
formi al grido , chen'èperuenuto alle orec
chie mie. Dio uoleſſe Signore ,diceua Ilaia
H 4 che
120 SOCRATE , OVERO
che s'apriſſero i cieli,& tu diſcendeſti , diſce
ſe Dio ,come leggiamo nei libri ſacri,nel ta
bernacolo ,nel Monte Sina,nel tempio , &
nel Rubo.quante fiate poi trouiamo eſſere di
* fçeli gli Angeli ad Abrahamo, a Loche,a Gia
cobbe,a Mosè, a Tobia, a Dauidde: diſcefe an
co Gabrielle alla beata Vergine ambaſciato
re, & nontio della ſalute humana ; diſceſero ,
come raccontano i filoſofi Hebrei,Razielle
ad Adamo , lofielle a Sem figliuolo di Noè,
Rafaelle ad Ifaac,Maltiel a Elia ,Zalchiel ad
Abrahamo, Pelliel a Giacobbe, & al prenci
pedegliApoſtoli l'Angelo ,che loiliberò dal
la prigione d'Herode,coſi dell'aſcendere hu
mano nelle ſcritture ſante troviamo infiniti
eſempi.ſe Mosè vuol la legge aſcende il mo
te Sina dell'Arabia ,Heliaper quaranta gior
ni camina al Monte Oreb ; ſarà ne gli ultimi
giorni,dice il profera fanto ,che'l monte del
la caſa del Signore s'alzerà ſopra la cima di
tutti i monti,& di tutti i colli, & tutte le gen
ti correranno ad effo , & diranno ,uenite a ſcé
diamo al montedel Signore , & alla caſa del
Dio di Giacobbe, ſei diſcepoli uogliono im
parare le perfectioni euangeliche, conuiene,
che aſcendano al móte,fe ueder Chrifto tráf
figurato,che caminino,& faliſcano al monte
Tabor,ſecrocifillo al Caluario, s'Helia vuol
tornare
DELLA MORTE . I21
tornare alla patria, è conſtretto di montare
ſopra il carro di fuoco , ſe gli Apoſtoli uoglio
no ſeguire il diuino maeſtro loro aſcendono
ſopra la naue. Queſto monte, queſto carro, &
queſta naue,ſono la ſublimità puriſſima del .
l'intelletto allaquale habbiamo d'aſcendere
co il diſcorſo parte noſtra propria,per laqua
le fiamo animali ragioneuoli detti, ad unirci
per mezo dell'unità intellettuale , all'unità
diuina,iui con iraggi della ſua Maeſtà diſce
fa per congiungerli con noi, & per farci uno
fpirito con effo Dio,& per darci uirtù di diué
tare figliuoli ſuoi. coli leggiamo nelle hiſto
rie fante il móte ripieno della diuina gloria,
& ne'miſteri de gli Hebreila Mercaua, cioè,
il carro della diuinità che ſignifica il mondo
intellettuale,dal Verbo ſanto guidato,e'lma
gno láblico nei miſteri raccóta ,che gli Egit
tij dipingeuano Iddio gouernáte la naue, la
quale appreffo i medeſimi è hieroglifico , &
limbolo dell'ordine intellettuale della proui
denza ;nó perche la divinità ueramente ſtabi
le ; & immota nell'intelletto difcenda ,ma per
che iui principalmente opera . però l'operare
di Dio chiamanoi libri ſanti diſcedere;& que
fto è pariméte il diſcendere de gli Angeli ; &
appreſſo i Platonicide demoni celefti, & ethe
rei iquali,comeelli dicono,a guiſa.di ſtelle il
mouia
122 SOCRATË , OVER O
mouimento circolare del cielo imitando,nel
le coſe inferiori influiſcono, diſcende parimé
te l'huomo nell'idolo , è nell'imagine ſuas
quando tutto nei ſenfi con i pélieri s'immer
ge, & che tutto nella cura del corpo , & delle
coſe ad eſſo corpo appartenenti ſi riuolge;ma.
queſto diſcendere luo non è ſenza meſcola
mento , & ſenza obliuione del bene mentales
& però uiene ad eſſere il principio , & la ca
gione d'ogni infelicità ,li come per il contra
rio lo aſcédere all'unità diuina per mezo del
l'intelletto è principio della deificatione inte
ſa da Pitagora neinerſi d'oro , & per conſe
guente d'ogni beatitudine.piacemi di rifferi
rein queſto luogo alcune parole del magno
Iamblicos degne di perpetua notatione, ll
dea( ſcriueegli nei miſteri)della felicità è il co
noſcere il ſommobene ; ( cioè per mezo dell'in
telletto aſcendere all'unità paterna )ſi come
l'idea delle miſerie è caduta con obliuione da eſſi
beni,ca fallacia intorno al male:quella notitia con
la diuinità isteſſa coincide ; ma questa obliuione,
decettione è inſeparabile dalla morte ; quella
altamente miſura le ſostanze intelligibiliper le
Sacre uie della ſantimonia, & questa da i principi
cadendos da elli ſcacciata ſe ſteſſa precipita a
miſurare l'idea corporale; quella è cognitione del
ſuo padre Iddio , & questa è partirſi con miſera
obliuione
DELLA MORTE . 123
obliuione da eſſo Dio padre ſantiffimo onnipotēte,
et altisfimo,quella cõferua la uera uita richiaman
-
do anco queſta uita caduca, & mortaie alla uiua
cità paterna ,questa l'huomo prencipe della geni
tura a tal termine conduce ,ch'egli non ritiene per
manenza alcuna,ma uerſa in perpetuo fluſſo :quel
la dunque ti ſiala principale Strada alla beatitudi
ne poiche ella ha pienezza intellettuale d'unione
diuina appreſſo alle anime; & questa facra ,
dei fica gratia di felicità ſi chiama porta a Iddio
Sommo opefice dell'uniuerfo , & luogo, o caſa del
fommo bene ſino a qui lamblico ;dal quale im
pariamo come l'aſcendere noſtro ſia cagione
d'immortale,& diuina felicità , e'l diſcendere
della miſeria ; poiche cadendo l'huomo nel
ſenſo per la neceſſaria immiſtione diuéta ſen
ſuale, & per conſeguente infelice : ilche non
auiene a Dio ,& all'Angelo,i quali diſcendo
no ,ouero oprano ſenza meſcolarſi,come law
luce del sole riſplende ſopra il fango ſenza
macchiar6 . & ueramente Iddio è un Sole , il
quale opera con perpetua, & incommutabi
le ſtabilita :la onde come nel Sole uiGbile ſo
no la ſoſtanza ſolare,la luce ſoſtantiale, & inti
ma, dallaqualeuiene illume, & da eſſo deriua
lo splendore,cheproduce il calore, onde naſce
finalmente la Generatione delle coſe; cofime
deſimamente in Dio Sole inuiſibile & ſoura
celeſte
124 SOCRATE , OVERO
celeſte è primieramente la foprema Vnitd ,do
po la Bontà,le quali ſe ben ſono per una certa
relatione diſtinte,non però conſtituiſcono di
uerfe nature;percioche li come la diuinità re
ſta ſopra tutte le coſe,è Vnità , & comeper tut
te le coſe ſi diffondeè Bontà , queſta diffuſio
ne , o fouraabbondanza chiamò Platone nel
ſeſto della Republica , & nelle epiſtole Idea
d'ogni bene;da quelta Bontà , uogliono i Pla
tonici, che come lume da luce proceda la
Mente prima, d ſia la natura Angelica,laqua
le comprendendo tucce le menti ,& tutti gli
fplendori ideali inquáto a ſe ſteſſa è intellet
to , & inquanto alle altre Menti è oggetto in
telligibile:da queſta ,quali ſplédore da lume,
uien l'Animadel Mondo , che comprendedo
ogni natura animale ,& i concetti imagini
delle prime Idee uien detta Mondo ragione
nole; quindi,come calore da fplendore,naſce
la Natura,per la comprenſionede ſemi di tut
te le coſe chiamata Mondo ſeminario , laqua
le, come generatione cópita,produce il Mon
do che noi ueggiamo,detto ſenſibile, & mate
riale. & coſi come raccota Mosè nella diuina
hiſtoria, rimăgono perfetti i cieli, & la terra,
con ogni ornamento loro.Diſcende Iddio in
queſto ordinedell'uniuerſo con l'infinita uir
tù della ſua prouidéza creado producédo, &
gou
DELLA MORTE . 125
gouernado permezo del Mõdo archetipo , d
intellettuale,del ragioneuole, & del ſemina
1
rio,tutte le coſe di queſto Mondo ſenſibile. il
diſcendere della mente prima è influire co'l
mezo delle Idee,de concetri, de ſemi, & delle
forme.diſcende l'anima prima co l'ordine de
concetti, & de ſemi dalle Idee dependéti, co'l
mezo de quali imprime la natura tutte le for
me nella materia prima. Ma troppo innanzi
ſiamo entrati nella profondità di queſto altiſ
fimo ſoggetto; bafta, che l'affetto séſuale per
l'enormità del uitio , & de i peccati,che naſco
no da lui , è cagiõe dell’īfelicità dell'huomo;
pcioche,oltre che in queſto ſtato ritrouãdoſi,
cioè,tutto peccatore,uitioſo, & ſenſuale eſſen
do,no può eſſere ſe no miſero , per le ragioni
0
già dette,anch'egliſi giudica tale ;ilqual giu.
dicio da ſe ſteſſo è sóma miſeria ; ſi com'è feri
no & beſtiale rimoto dalle ſublimi , & degne
E cólideratioi, eſsédo la uita séluale nó noſtra,
3
ma propria delle fiere,nelle quali no è intel
lecto.Quindiragioneuolméte Epiteto Stoico
diuidendo tutte le coſe , intorno allequali firi
uolgono i noſtri péleri, in quelle chenoſtre,
&in qlle ,che ſono d'alcrui, lotto īſta ultima
ſchiera collocò tutte le coſe all'apetito sélua
le ſottopoſte ,& al corpo appartenéti:inſegna
doci poi , come a filoſofo Stoico, & morale fi
con
3
1
CENA DEL SIGNORE. 137
ne ,' & cagione d'ogni felicità : onde ícriffe
quel grandiflimo Rè della Paleſtina, Signo
1 re nel tuo lume uedremo il lume, cioè , ſe noi
non fi ſcoſtiamo dalle tenebre della carne,&
non aſcendiamo al lume dell'intelletto , ſe
gno , & imagine del tuo gran lume ( percio
che dice altroue il profeta di queſto lume in
tendendo , ſegnata è Signore , l'imagine del
tuo'uolto ſopra di noi) non potremogià mai
comprendere, d acquiſtare quell'infinita , &
immarceſſibile felicità ; laquale tu hai pro
meffa , & preparata a coloro , che ſperano in
te : l'huomo animale , cioè, diſceſo nel ſenſo ,
& che uiue ſecondo la carne,diceua l'Apoſto
lo S.Paolo,non comprende le coſe , che ſono
diDio ;anzi, che l'oſcurità carnale ſempre ,
che l'huomo nel uaſo dell’Improbità beuen
do , ſi troua in efla inuolto, non laſcia diſcer
nere la falſità degli apparenti,& non punto
ueri, ma inutili,& perniciofi piaceri ſuoi, &
però il ſapientiſfimo figliuolo di Dauid do
po l'hauere dette queſte parole , io m'accu
mulai gran copia d'oro ,& d'argéto ,& acqui
ſtai le ricchezze de gli altri Regi, & delle al
tre prouincie,ordinai , che mi s'introduceſſes
ro cantori, & cantatrici,delitie de gli huomi
ni, & uaſi infiniti raccolg , & di ricchezze auá
zai tutti quelli ch'erano ſtati in Gieruſalem
me
138 SOCRATE , OVERO
me innanzi a me , la ſapienza anco fu meco ,
& agli occhi miei non negai mai coſa,ch'elli
deſideraſſero , & uoll, che'l inio cuore ſi pren
deſſe ogni piacere, ſoggiunſe poi,& eſſendo
' mi riuolto a tutte le attioni delle mie mani,
& a tutti i penſieri del mio uano , & ambitio
ſo cuore,trouai, che in eſſi non era altro, che
uanità, & afflictione d'animo:laqual coſa dal
deprauato affetto abbagliato non hauea co
noſciuto prima . L'altra cóclufioneè , che chi
la parte ragioneuole dall'imagine , & ombra
ſua , cioè dal ſenſo ſolleuádo con l'intelletto
congiunge, conſtituendolo prencipe ditutte
leattioni lue , & giudice di tutti gliauueni
menti ſuoi , non può ellereoffeſo dalle perſe
cutionis & dalle diſgratie del mondo ; perciò
che in eſſo vidie certa letitia , con uera, & infu
perabile tranquillità di ſpirito , gloria coha
bitante, & Regno diDio, che Chriſto perciò
diceua eſſere ne gli apoſtoli ſuoi,di che inten
deua S.Paolo ,dicédo ,il Regno di Dio ,è gaudio,
& pace ,& altroue , rallegrateui ſempre nel si
gnore, ſe Dio è per noi, diceua il medeſimo, chi
Sarà contra di noi :e piu innanzi , chi ci potrà ſe
parare dall'amor di Dio ? la tribulatione ? l'ange
Stia? la perſecutione?la fame ?la nuditd ? la ſpada,
o'l pericolo? certo non; perchenoiſiamo uittorioſi
in uirtù di colui,che ci amò, di modo, che ne anco
perdond
DELLA MORTE . 13.9
perdonò al proprio figliuolo , malo diede alla mor
I
ie per tutti noi.chidiqueſta maniera dunque
20
uiue, non può eſſere le non beato ; & perciò
diceua l'auttore della noſtra beatitudine,bea
ti ſarete uoi, quando gli huomini ui maledi
ranno, & ui perſeguiteranno per conto mio,
godete allhora, & rallegrateui, perciocheab
bondante mercede ui ſarà reſa in cielo, della
qual mercede intendeua il Profeta Regale ,
dicendo ne'Salmi ,
Il signore mi gouerna ,
to Ne può mancarmi una beata uita ,
ie
Poſto m’ha doue primauera eterna
D'herboſepaſchiognibell'alma inuita ,
Qui fon l'onde chiare ,
eare
Che poſſono ogni ſpirito recrea re..
lu In queſta libera letitia trouandofi Stefano
fanto cheprimo fu tra i ferui di Dio a ſparge
re il ſangue per l'edificatione del nuouo , &
20 uero tempio del Signore,nella tempeſta del
le pietre , cheimpetuoſamente il percoteua
no ,con gran fiducia gridaua,ecco ,ch'io ueg
go il Cielo aperto , & il figliuol dell'huomo,
che ſiede alla deſtra di Dio; e'l ſanto Giobbe
nelle tante diſgratie in ſi poco ſpatio di tein
po ,occorſeli,diceua, ecco ilSignor m'ha tol
to quello,ch'egliprima dato m'haueua , coſi
è ſeguito, comeè piacciuto a lui, ſia lodato il
nome
140 SOCRATE , O VERO
nomefuo; & il pietoſo Thobia nella perdita
delle facoltà ,nella cecità degli occhi , nel de
ſiderio del figliuolo, & nell'infeltatione della
moglie,& de gli amici , non laſciò mai di lo
dace, & benedire Iddio, & nelle hiſtorie de gé
tili, Socrate padre de Filoſofi (la cui uita, co
me uogliono alcuni de ſeguaci ſuoi , fu quaſi
un'ombra, & imagine della Chriſtiana uita)
compiacendo al genio conſultore ſpontanea
menre, & con heroica deterıninatione s'offer
ſe a quella morte , ch'egli o confutando con
l'Apologia le falſe imputationi d'Anito , &
Melito, accettando l'aiuto di Critone, pote
ua facilmente ſchiffare , & hauendo preſo il
ueneno, nell'ultime parole chediffe ,Iaſciò a
Critone , che non ſi ſcordalle di dare il Gallo
fimbolo della ragione ad Eſculapio , che di
nota l'intelletto illuſtrato ,uero auttore delle
medicine allo ſpirito ,& all'infermità dell'an
nimo appartenenti,per inoftrare, ch'egli per
quella uia la ſerenità della ſua mente imper
turbata, ſana, tranquilla,& felice s'haueua ac
quiſtato: la quale,come ſcriue Plotino, & co
meio dichiararò più innanzi, nó è altro, che
fuga d'un ſolo a chi è ſolo , cioè feparatione
dell'animo dalla confufa moltitudine de i
ſenfi, & falita del medeſimo all'unità intellet
tuale . Il medeſimo Socrate quandoil carne
fice,
DELLA MORTE. 141
fice, o littore degli Vndeciuiri gli comando,
le che fi beueffe l'ordinato ueneno, eſlortando
lo Cricone a tardare, come gli altri condána
ti alla morte erano ſoliti di fare, infino altra
6 montare del Sole, & a prenderſi fra tāto qual.
che piaceremondano , queſted ſimili parole
riſpoſe ,coloro,ò Critone,i quali no conoſco
no, nè guftano altri diletti, che quelli della
2
carne,edel mondo, giungendo al termine al
quale mi trouo giúco io ,co qualche ragione
1 fi muouono a far quello, che tu cerchi di per
: fuadermi,che io faccia, percioche coſi penſa
! no di guadagnarne molto ,ma io che per elle
re in tutto nemico delle delitie mondane , &
ignorante delle ſcienze humane , & uolgari,
+
fu dall'oracolo giudicato ſapiente,no conob
bi, nè deſiderai già mai altri benignèaltri pia
ceri guſtai, che quelli: iquali con l'intelletto
fi conoſcono ,con la ragione ſi amano, & con
ambedue ſi fruiſcono d ; e'beni di queſta uita
mortale hebbe sì pochi ſempre,che nó potei
deſiderare giamai di ſtarui, ſe bene , per non
contrauenire aidecreti altiſſimi di chi è Si
gnore di queſto gran tempio , & che a queſta
cuftodia mi poſe,non ho cercato mai di uſcir
ne uiolentemente ; hora , come è piacciuto a
quel grandiſſimo Rè , è giunto il terminedi
partirmene, & di tramutare queſta preſente
morte
142 SocrATE , OVERO
morte in perpetua, & giocondiſſima uita,on
de che troppo degno di riſo ſarei, ſe coſi ani
do di queſta uita 'mortale mi dimoſtraſli . &
però nó ui moleſti punto la fretta che al pre
Tente ho di morire. quante uolte credete uoi,
ò cari amici , che io habbia deſiderata queſta
morte , & prouata quella , di cui ui ho ragio
nato poco innanzi , degna di chiunque uero
amatore della Sapienzałauzi poſſo dire di no
eſſere in quella guiſa , che intende il mondo
ſtato uiuo giamai , & da qui è ,che da gli huo
mini ueramente carnali ,& mondani,i quali,
comeil demonio m’inſidiaua , con perpetua
guerra cercai di ridurre a miglior ſorte divi.
ta,fui ( chernito ,odiato, & finalmente a que
ſto termine condorio . & qui da capo tornò a
fargli conoſcere , come il filoſofo debba non
folo haver timore , & ſpavento della morte,
ma quando ella uenga liberamente con leti
tia , & come liberatione dell'animo noftro da
prigione oſcurillima,accettarla , & con tante,
& sì efficaci ragioni ,quante, & quali ſi troua
no nelle memorie antiche di Platone, di Xe
nofonte , & di tutti gli altri ſeguaci della ſua
celeſte , & mirabile dottrina ; dalle quali, per
conſolatione di tutti quelli, che ſi trouano
nell'acerba, & ingiuſta affittione delle mon
dane perſecutioni, alle cui mani queſti miei
ſcritti
DELLA MORTE. 143
ſcritti peruerráno giamai ,& i quali per l'hor
rido , & ſpauenteuole timore della morte ſa
& ranno,& diſpiritual conſiglio, & di uera con
TC ſolatione biſogneuoli , & degni, ho raccolti i
in precedenti diſcorſi, & quelle pochecoſe, che
ta in propoſito della morte da qui innanzi li di
ranno : perche s'impaci una ſorte di Morte a
TO procurarla , & comecoſa precioſa, & falutare
nó a ricercarla, & acquiſtarla, l'altra a nó temer
de ne punto , ne ſpaventarſene in qual ſi voglia
modo ,ch'ella uenga,eſſendo ancor eſſa mol
li te fiate inſtromento di far più glorioſo ; & più
012 illuftre il diuino uolto della uirtù apparere
nel conſpetto di tutte le genti .& ſiaci ditutto
18 ciò teftimonio la feſtiua, & glorioſa comme
32 moratione, che fa la chieſa ſanta delle morti
on de' ſacroſanti martiri di Chriſto , oltre a quã .
tes to ſcriue Platone nell'epitafio, & oltre all'eſ
eti ſempio della morte di Socrate, & d'altri infi
da niti raccontati nelle hiſtorie de Gentili , le
ter quali, & per l'ingiuſtitia uſata da i tiranni, &
02 da gli ingiuſti,& ſcelerati Giudici,& per l'in
ter nocenza,ualore , & bontà degli oppreſli,ten
La gono con la forza dello ſdegno, & con la be
sie nignità della compaſſione deltato il nome
110 loro nella ricordanza di tutti gli huomini ,&
on in tutti i tempi . La morte dunques'intende,
1101 & deſcriue in due modi ,cioè, ſeparatione del
l'anima
144 SOCRATE , OVERO
l'anima dal corpo , Morte Filoſofica , & del
corpo dall'Anima Morte naturale ; percio
che troppo a ciaſcuno è noto no eſſere il me
deſimo,che l'anima per la contemplatione li
reſtringa in ſe ſteſſa , & alle ſoſtanze eterne, &
inuiſibili fi follieui,laſciando alla ſola nutri
tiua la cura del corpo , ò che , rottii legami
dell'unione naturale, il corpo ſi diſgiunga,fi
diſtacchi , & allontanida ella Anima ſua ui
ta ي.
MORTE FILOSOFICA .
MOR TE NATVRALE .
SETTENARIO
D'ALESSANDRO
F ARRA
Giureconſulto Aleſſandrino ..
Parte Seſta .
SETTE
NARIO
D'ALESS
ANDRO
F ARRA
Giureconſulto Aleſſandrino .
Parte Settima .
FILOSOFIA SIMBOLICA,
OVERO DELLE IMPRESE .
ANTICHITA
de gli Hebrei .
CABA LA .
Vera-del Pico della Miranda .
V queſt'arte tutta dal dottiſiño Pico ,
F nelle conclufioni diuiſa in due partiSe
firod , & Scmod, cioè de’numeri, & de' nomi,
comein pratica, & in ſpeculatiua Giofefo Sa
lernitano uolle, ſeguendo Salamone ,ch'ella
in tre modi contemplare,& praticare fi puo
telle fecondo la conditione di tutte le coſe,
cioè
DELLI IMPRE SET 277
cioè numero , peſo , & figura :riducendo a que
ftetre coſe quelle cinque parti,che Rabi Ha
mai nel libro della fpeculatione chiama Ret
titudine,Combinatione,Oratione,Sentenza,
& Supputatione ;percioche il Cabaliſta lima
bolicamente filoſofando ouero pone una dic
1 tione per l'altra, o una lettera per una dittio
ne, ouero una lettera per l'altra ,la dittione di
prende per la dittione in due modi cioè , per
la trampoſitione, ch'i Greci chiamano Meca
theſi, o per numero eguale in ambedue le dir .
tioni inchiuſo ,la lettera ſi vſa per la dittione
capo ,, o nel fine , o nel mezo con notas
onel capo
fourapoſta. La lettera ſi pone per la lettera có
l'artificio della riuolutione, o combinatione
de gli Alfabeti inſegnatici nel libro della for
matione(il quale , ſecondo la commune opi.
nione de' Cabaliſti,fu opera del Patriarca A
brahamo) dalle quali compofitioni viene fi
nalmente a compirſi ogni proportioneArit
merica,Geometrica ;& Muſica.Del primo mo
do della prima parte, cioè, quando la dittio
ne per metathel G prende per vn'altra, habe
biamo l'eſſempio nel Salmo xxj.oue habbia-.
mo queſte parole, signorenella tua virtù s'alle
3 grarà il Ré, lequaliſono in queſto modo da a
Cabaliſti interpretate , Signore Iddio Teta
grammo nella tua virudi operarà il Meffia R $R
S
3 impero
278 FILOSOFIA SIMBOLICA , OVËRO
imperoche il Mellia è la virtù d'Iddio , & los
peratione ſua è nella virtù delnome quadri
litcero nivilche cipua alla dittione hour,
le cui lectere trăſporte fannofuncioè,Meli
fia.il medemo eflempio Gi troua a xxxiij. capi
dell'Effodo,doue Diodiſſe a Mosè,percioche
ti precederà l'Angelo mnio , dicono i Cabali
Iti, queſt'Angelo eſſere Michaele; percioche
traſponendo le lettere di voxbna , che Angelo
fignifica , ſe ne viene a formare San Mi
chael ; benchealcuni vogliono douerfi que
fto luogo intendere di Mettatron , per l'altra
parte di queſto primo modo, cioè,quando y
na dictione è ſotto altra inteſa ; & lignificata
per l'egualità de numeri , che in ambedue li
ritrouano, ſoggiungendo Iddio, percioche il
inio nome è in elfo, eflendo nel nome di Met
tatron per egualità di numéro compreſo il
nome di Dio Sadai conſtituendo , come auer
tiſce nel medeſimo luogoil Gerondeſejambe
due queſte uoci per ciaſcuna la ſomma di
cccxitit.. cotinelle parole & באל, ושמייהוה
ricordate nel Geneſi, trouali il miſterio del
nome, dell'eccellenza , & della vita di noftro
Signore Gieſu Chriſto: percioche traſponen
do nella parola orla ,la 1 ,& lajile nefor
mail Cantiklimo vomedi 10 lefu , & perciò
none ſopra tutti inomiglorioſo , & mirabi
le : la
DELLE IMPRESES 270
le:la A , che reſta per non eſſere ociofa in uits
tù del ſecondo modo ſignifica queſta parola
ren , & anco il nomedia , cioè , di Maria
beatiſſima Vergine, & madre del figliuolo di
Dio , ſignificato per la parola 6x3; percioche
la 3 lignifica 7 ,cioè,figliuolo , & 5x di Dio, &
grandiſſima proportione hanno inſieme las
A , che s'interpreta Acque , & il nome ſanto
della beata Vergine dinotante Mare eccel
ſo di tutte le gratie, & di tutte le beneditioni.
Subanco per le ragioni aritmetice ſignifica
XXX111 . numero de gli anni, che noſtro Si
gnore fù feruito d'habitare con gli huomini .
Del ſecondo modo, cioè, quando la lettera
è ſignificatrice d'una dictione intiera , habbia
mo l'eſſempio nel 1 xv.capo d'Eſaia, ou'egli
dice faranno benedetti in Dio Amen , percio
che ſi dichiara,chi ſia queſto Iddio ,prenden
do le parole , che ciaſcuna lettera d'Amen
conſtituiſce, dichiarandole ,& diftendendole
iCabaliftiin quefta maniera ;,ארני מילנאמן
Adonai Melech nemen , cioè, Signore Refe
dele.coli ſcriſſe il Racanati nel decimo quin
to dell'Erodo , Nel medeſimo modo dichiara
no alcuni la parola di now, dicendo, che la 2
ſignifica fimbolicamente la Sapienza, la wil
Sabatho iſteſſo , ilquale è ripoſo, & la nil fj -
ne , lequali parole inlieme congiunte voglia
S 4 110
280 FILOSOFIA SIMBOLICA, OVERO
no dire , la Sapienza diuina è la requie etec
na ; percioch'ella è lo ſcopo, alquale, com'ad
ultima,& uera loro beatitudine,s'indrizzano
glanimi noftri. Del terzo , & ultimo modo ,
cioè, quando una lettera ſi prende perun'al
tra, ſecondo l'Alfabetaria riuolutione difuſa
mente inſegnataci nel libro della formatio .
ne , & ſecondo le xxij. uariationi delle xxij.
lettere,& de i xxij.Alfabeti, habbiamo l'eſem
pio in ybra Mazpaz ,nome diuino proprio ,
ſecondo il Pico , del Regno di Dauid; percio
che queſto nome per la commutatione del
xxij. alfabeto contiene in ſe ſteſſo l'ineffabile
quadrilittero 710 ', eſſendo i luogo della sod
poſta la mem, della nihela s zade, dellawn
uau la pe; laqual commutatione è chiama
ta Athball, li come alla x ſegue la , & alla 3
la u , & generalmente chiamali queſta cobi
nationeZiruph , laquale usò il Pico nell'E
ptaplocauando con ella dalla parola ברשית
berellith principio della diuina legge il ſen
ſo di queſte parole, Paterin filio, & per filium ,
principium , & finem creauit caputsignem , fun
damentum magni hominis fædere bono ; ilqual
miſterio fù poi leggiadramente vſurpato das
Giulio Camillo ſenza paleſare il nome del
l'autore in una lettera ſcritta alla Signora Lu
cretia Martinenga .
Queſti
DELLE IMPRESE . 281
Queſti tre modi d'allegorizare fogliono i
Cabaliſti a tre termini ridurre , il primo de
e quali è la ſupputatione detta Geometria ,quali
miſura numerale de'terreni, & uiſibili carar
teri dependenti da quell’Arithmetica forma
per l'altratta ſua fimplicità non è for
le, che
topoſta ad alcuna ſenſibile notitia ; & queſto
termine co'l primo modo ſudetto coincide ,
12 cioè ;doue una dittione s'uſa per l'altra,o per
metatheli, o per egualità di numero. Il ſecon
do termine è il medemo co'l ſecondo modo ,
cioè,doue una lettera tutta una dittione Gigni
fica, & chiamaſi Notariaco ,ouero Notaria uo
ceuſata da Canto Agoſtino , & da Lucio Apu .
leio nel ſettimo dell'Aſino d'oro; & diſcendo
no queſte uoci da gli apici, o punti ,che i No
tari poneuano ſopra alcuna lettera , accio .
ch'ella una dittione intiera ſignificaffe ;lequa
li coſe chiamauano notationi , & note, onde
viene il nome del Notario ,l'officio delquale
era di uelocemente ſcriuere, & notare con eſ.
ſe note per inaggior preſtezza le coſe, che da
altri follero proferite. coli Plutacco raccon
ta , che in queſta maniera fù notata tutta
l'Oratione che Catone hebbe in ſenato con
tro i congiurati di Catilina ,& contra il uoa
to di Ceſare . del Notario fà colimentiones
Paolo Giureconſulto , nell'undecimo libro
de're
282 FILOSOFIA SIMBOLICA , Ovei O
de' reſponſi, L.Titius miles notario fuo tetta
mentum ſcribendum notis dietauit , & ante
1 quam literis præſcriberetur ,vita defunctus
eſt; & Suetonio ciferiſce,che Tito Veſpaſiano
ſoleua ancor'egli le parole altrui con queſte
note velociſſimamente raccogliere; & pren
deuanfi in queſto artificio i capi delle dictio o
ni,& con elli tutta la dittione veniua a figni.
ficarli,comeper eſſempio con quefti caratte
ri ABVCigtendeuano ab Vrbe condita, &
ſotto queſti altri PPPPESSSEVVVVVVV
FFFF ſi conteneuano le parole ſeguenti, Pri
mus , pater patriæ profectus eſt, lecom falus
fublata elt,venic victor validus, vicit vires ur
bis veltræ ferrò ,fame,flamma, frigore , coſi
C.R.C.P. ſignificauano cuius rei cauſa pro
mittit , & ueggali intorno a le notew quanto
aggiunge Pietro Diacono a Valerio Probo .
furono lenore ſommamente in uſo appreſſo
i Giureconſulti : coſi come racconta Aſconio
1
Pediano il dannato ſi notaua con queſtas
lettera K , & l'aſſoluto con l'A . & la formula F
GEOMETRIA .
NO
0 DELLE IMPRESE . 287
NOME DI VINO.
Veſto perpetuamente facro , & uene
LO rādo nome fù , ſecondo alcuni intero
QY
į da Pitagora ſotto la ſua Tetracty , & da Or
feo , & Homero chiamato Oceano origine
delle diuine , & humane coſe diuiſoin quato
i tro progreſſioni;percioche,ſecondo i medeſi.
mi Poeti, egli primieramente ſta fermo in ſe
Itello ,ſecondariamente fi diffonde nella gene
ratione degli Iddij, dopo s'eſtende ad irriga
re la terra ,& finalmente ſi diſtilla in ogni flui
da natura ; & è preſo da altri per quel fiume,
che nella diuina hiſtoria uſcendo dal luogo
delle delicie, fi diffonde ad irrigare in quattro
capi il Paradiſo, & per lo fiumeCobar, ap
preſſo ilquale Ezechielle toccato dalla mano
di Dio uide la ſomiglianza dei quattro ani
mali facri , & nel medemo fiume quattro che
rubini in quattro ruote , & per quel Mare
grande, nel quale, ſecondo la viſione di Da
nielle, pugnauano i quattro uenti del Cielo,
& quattro grandi beſtie aſcendeuano dal Ma
re,& finalmente per quei quattro capi dellas
legge della diuina prouidenza raccontatici
da Platonici,& de'qualiſi è ſcritto altroue dif
fuſamente : & gli Egittij il ſignificauano con
quattro hieroglifici,Occhio,Bastone,Scudo, go
Serpente , & i Mathematici con quattro ter
mini
288 FILOSOFIA SIMBOLICA , OVERO
mini uno, pare , & impare, tutto riduttione :
& per uenire a piu particolare dechiaratione
la lod prima lettera di queſto grandiſſimo
nome ſignifica uno, punto , & infinito innázi
alle quali coſe niun'altra ſi ritruoua , & fin’al
l'uno , & al punto ſono tutre le coſe , & fuori
di loro è niente, ella dunque è nota del prin
cipio , & ſignifica il fine, fi com'ella è catarre
re deldenario, ilquale è fine de’numeri : è an
co la Iod nota dell'Vnira ,li come ordinatilli
mamente dall'Vnità deriua: percioche l'uni
tà moltiplicando ſe ſteſſa genera il binario ,
& comel'uno, & il due, che fanno tre ,in uno
ſi compongono, ne riſulta il quaternario ,le
quali numerationi , cioè 1. 2. 3. 4. inſieme
raccolte producono la lod , cioè il denario ,
l'unità dunque ſimbolicamente dimoſtrata
per lod è miſura commune di tutti i nume
ri , & ottiene il luogo di punto , & con tutto
ch'ella ſia principio di numero , d'interual
lo,& di longitudine,nondimeno non è capa
ce d'eſli; & perciò è Maſſimo, aſſoluto , &
infinito , di cui non ſi può dare ne maggiore,
ne minore, immutabile ſoſtanza, principio,
communicatione , & fine di tutte le coſe ,
ſopra'l numero , & ſopra il cutto , ſenza di
viſione, & ſenza parte; & perciò , come ſcrive
il dottiſſimo Cardinale di Cuſa nel primo li.
bro
DELLE IMPRESE . 289
bro della dotta Ignoranza , ella è Dio otti
mo ,maſſimo,autore , & opefice di queſto uni
uerfo , & diuina natura , la cui cognitione
tranfcende l'imbecillità dell'humano intel
letto,dallaquale,per laquale,nellaquale, &
allaquale ſono tutte le coſe . & il gran Dio
niſio Areopagita di eſſa diuina Vnità trac
tando ſcriue , ch'in eſſa conſta ogni numero
omniformemente , & l'unità ha ogni nume
ro , & ogninumero è congiunto nell'unità ,
& che quanto fiallontana dall'unità , ſola
mente ſi diſcerne, & moltiplica. Maficome
dal moto del punto uien la linea , & il moto
della linea genera la ſoperficie , cofi ilmoto
dell'unità crea l'alterità , & efla il binario ;
percioche L'ALTRO,comeſcriue , Boethio ,
appreſſo i Pitagorici s'actribuiſce al doe, Ma
il binario accenna componimento , eſſendo
eglicumulo d'unità , & ne'componimenti fi
ricercano le proportioni materiale , & for
male, cioè, una parte,che fa in luogo della
materia , & un'altra della forma , & perciò il
binario non effendo altro, che confuſione fa
rà in nece della materia ; la onde per poterla
acquiſtar qualche perfertione ſarà neceſia
rio, ch'egli fi riuolga al primo numero im
pare, cioè,alternario ,ilquale è molto appro
priato alle coſe diuine , & perciò ottiene il
T luogo
290 FILOSOFIA SIMBOLICA , OVERO
luogo della forma, che ſecondo Ariſtotele
è cola diuina ,quindi nel nome ineffabile ne
ceſſariamente alla littera , lod ſegue la nat
tribuita al quinario, & fignificante la natura
Angelica , che procede immediatamente das
Iddio ,& però Salomone fece ſopra l'Arca del
Signore due Cherubini con l'ali di cinque
scubiti l'una,ne i quali ſedeſſe il nome del Si
gnore de glieſerciri. Seguita nel medelimo
nomela lectora Tuau , laquale eſſendo nora ,
del numero ſenario , ancor’ella uien pofta di
neceflità dopo la n quinario ſignificante;que
sta , ſe bene è congiunzione, & copulatiua ,
nondimeno muta iltempo ne'uerbi dell'ora
tione perperua ,& continuata ; ella dunque
come tempo , o cagione di tempo ſarà com
modiflimo fimbolo de'cieli, & della Terra, &
di tutto queſto Vniuerſo ſenſibile,cioè,dicut
te le coſe di maceria, & di forma compoſte, &
di quella natura , dallaquale ,ſecondo Ploti
no, è produto, & gouernato il tempo . Del
l'vniuerfo dunque è ſimbolo la 7 uau del te
tragrammo, & però nelle lettere ſacredegli
Egittij corriſponde al corpo folido, & all'er.
ſagono , ilquale per la larghezza , longhez
za ,& profondità ſi rinchiude in ſei angoli;
eſſendo nella longhezza queſte due parti a
uanti , & dietro,nella larghezza deſtra, & lini
ſtra ,
DELLE IMPRESE 291
ftra, & nella profondità di ſotto, & di ſopra .
non è dunque marauiglia,s'eſlendo de i cor
pi ſolidi tre interualli, & di ciaſcuno inter
uallo due moti, dopo lod , cioè, uno , & He ,
cioè due , & cre , ſeguela Vau nota del ſena
rio, ilquale naſce dalla numeratione de' pre
cedenti, eſſendo , cheil lei ſi produce da due
fiate tre , o da tre fiate due , & dalla moltipli
catione deimedefimi, & dando la materia oc
caſione al moltiplicare delle coſe, ſegue, che
da ſimile progreſſione ſi produca il mondo
materiale lignificato dalla lettera Vau , oltre
che , come ſi è detto , dall'uno dinotato dalla
Iod , da due , & da tredella He fi compone il
fei numero proprio d'eſſa quau poſſiamo an
co dire , che ſi come la natura di queſto Vni
uerſo corporale , come afferma Ariſtorele , è
da ogni intorno perfetta non abbondante di
fouuerchio , ne diffettuoſa del neceſſario ,coli
che'l numero ſenario ſignacolo d'eſſo Mon
do corporeo, & materiale nell'ordine de’nu
meri dall'unità Gno al denario è ſolo di ma
niera perfetto chenella diuiſione, & nel rac
coglimento delle ſue parti non rimane dimi
nuito , ne ſour’abbondante ; perciocheſe noi
lo dividiamo nelle ſue partila metà è tre , la
terza parte è due, una parte è uno , lequali di
nuouo raccolte fanno lei, ilche non auuiene
T 2 ad
292 FILOSOFIA SIMBOLICA , OVERO
ad alcun'altro numéro dentro al denario con
preſo: quindi la medeſima lettera Tuau ne’li
bri ſanti in niun’luogo ſi ritruoua al nome
della generatione congiunta ſe non doue fi
tratta della generatione delCielo , & dellas
terra, doue niabintholdoth è ſcritto con la 7
uau nell'ultima fillaba, & in una generatio
t
ne dal Signor noftro, & nel libro diRuth ap
preſſo al fine,doue ſi legge, queſte ſono le ge
nerationi di Phares , laqual generatione fù
ueramente la piu perfetta dituttel'altre . la
uau dunque ſignifica la generatione perfetta
del Cielo,& della terra; quindi ſcriue Mosè ,
& uide Iddio tutte le coſe fatte, & erano gran
demente buone: onde furono perfetti i cieli',
& la terra con ogni ornamento loro : Reſta
da dichiararſılan he ultima dell'ineffabile .
dopo la ſuprema Vnità diuina fignificata
per lod , & dopò le ſoſtanze priue dimateria
inteſe per he,& dopo quelle coſe ,ch'ella ma
teria veramente poſſeggono, cioè , dopo Id
dio , l'Angelica natura, & queſto uniuerſo ſe
guono quelle coſe , che nella materia ſono
forme dei corpi, & dallamateria , & da i corpi
ſeparabili: queſte ſono l'anime ragioneuoli,
lequali con la parte loro piu eccellente pare
giano l'Angelo , main quanto quia ballori
mangono con i corpi meſcolate ſono mino
DELLE IMPRESE . 293
gi degli Angeli , onde ſi legge ne'Salmi,tu lo
ſminuiſti poco meno de gl'Angeli : & queſte
ſono ragioneuolmente ſignificate per la ler.
tera Heultima,comela prima è ,come diſli ,
fimbolo della mente Angelica. ne poca con
ueneuolezza ha queſto carattere con l'anima
ragioneuole;percioch'ella è da Platonici det
ta terza eſſenza , & foſtanza media, per eſſere
il mezo, & la conneſſione tra l'intelletto , el
corpo eſtremigrandemente diſtanti; poi che
in quanto alle operationidelle ſue uirul ella
habita co'l corpo , & in quanto alla poreſtà
della ſua eſſenza uive con gl'Angeli; & perd
diceſi eſſere porta nell'horizonte dell'Eterni
tà , & del tempo , & i Platonici affermano ,
ch'ella ſecondo l'effenza è immobile, ſecon
do l'operatione mobile , & ſecondo la uirtu
parte mobile , & parte immobile . Ella dun
que è il mezo tra le coſe diuine , & le corpo
rali,tra l'eterne, & le temporali , & tra le uifi
bili , & quelle che con l'intelletto ſolo ficom
prendono , & coli parimente il numero quina
rio dalla littera He dimoſtrato è il giuſtilli
mo mezo della denaria numeratione , collo
candolo in queſta guiſa 1.2.3.4.5.6.7.8.9.
percioche l'vno primo, & il noue vltimo con
Itituiſcono il dieci, & il cinque reſta in mezog .
il medeſimo fanno il 2.& l'8 . il 3. & il7.il 4 .
I. 3 & il
294 FILOSOFIA SIMBOLICA , OVERO
& il 6.L'anima humana è nel nonne ſantilli
mo diſegnata co'l carattere Angelico, accio .
che ſappiamo che diuino ſeme è in noi, &
che poliamo ridurci all'angelica natura le
,
pure vorremno vſare l'intellettual Riduttio
dellaquale fotto nome di REGENERA
Tione habbiamo diffuſamente ragionato
nei libri della Verità,iquali gia ſono tre an
ni , ſcrilli ſopra vna dottilfima canzone del
Mag.S.GIVLIANOGoſelini, Secretario Re
gio in Milano , & ſpirito veramente nobile,
& illuftre , & perciò eſſa lettera Heda molti
è chiamata Riduttione, cioè, eleuatione del
lo ſpirito noutro alla diuinità . Voo dunque,
pare,& impare, cioè,due, & tre, & Riduttione
fono la Geometrica eſpoſitione del nome
proprio di Dio altiſſimo . In vn'altro modo ,
& piu altamente il dichiara vn gran Rabi
no , che gli Hebrei chiamano Maeſtro fau
to , nel libro delle riuelationi , dicendo , che
la lodelaquale è ſimbolo del principio , ligni
fica nelle diuine perſone il padre ,la He aſpi
ratione,& uita il Figliuolo, & Verbo di Dio ,
nelquale, come ſcrive ſan Giouanni séra la
vita ,& la Vau , laquale è copula, & congiun
tione dell'orarione, lo Spirito ſanto, connel
fione dell' Vnità paterna con l'egualità del
Figliuolo ; & che l'effere la Heal Figliuolo
appar
DELLE IMPRESE
appart enente duplicata lignifica , ch'egli ha
due riſpetti yno d'eſſere generato dal Padre ,
& l'altro di produrre inſieme co'l medefimo
lo ſpirito ,onero che detta geminatione dimo
ftra le due nature diuina , & humana nel fi
gliuolo d'Iddio : quindi tre nomi dall'ineffabi
le naſcono , 171 , 172,77 ,lah , hu , & vehu, liquali
ordinatamente al Padre, al Figliuolo , & allo
Spirito ſanto ſi riferiſcono : & perciò chiama
o nome Semhemephores,cioè, nome e
ſi que
ſpoſitiuos ſi come egli eſplica tutta la diuina
ellenza , la qualcoſa non può de gl'altri nom
mituttiappellatiui dirſi .
La Geometrica confideratione vlano an
N O T A R I A CO .
COMBINATIONE 2178.
HIEROGLIFICI
Egittij .
)
308 FILOSOFIA SIMBOLICA , OVIRGI
imitanti le uoci , & le pronunciationidelle 4
regole, ma che più toſtodeſcriuendo le ima for
gini ſingolari di ciaſcuna coſa , & quelle di leo
CUE
pingendo,habbiano ne i miſteri, & fecreta
mente dinotato la ragione, o'l concetto dell ' ne
ne
iſteffa cola , come che ciaſcuna imagine, o
inf
eſſemplare , & quello ſpettacolo propoſto
tutto inſieme raccolco fiano una certa ſcien- gn
za,o ſapienza, & non eſcogitatione, o confi- *" tar
glio: ſoggiungendo ,che dopo da quella ima cra
gine ellemplare, o fapienza tutta infiemefi gun
faccia , & ſi ſpieghi il limolacroin altrui, & chi
& a
ragionando in un certo modo di diſcorſo ,
& ritrouando le cagioni, per lequali furono ?
&i
le coſe cofi inftituite, mentre che la retta di
ZC
{poſitione loro muoue ammiratione neiri
che
guardanti , fin qui Plotino . & il magno lam
blico ne i miſteri fcriue, che la ſublimita de taf
vo
hieroglifici ha biſogno di Muſa della diui
na ſapienza , che la dichiari , perciochei bo
Theologi Egittij, ſoggiunge il medeſimo , gu
imitando mirabilmente la natura dell'uni- ct
uerfo , & l'architercura de gli Iddij,ancor’elli jai
aprono con ſimbolici accennamenti certe i- bil
CO
magini delle miſtiche, occolte , & oſcurilli
di
me intelligenze.ne altrimente la natura con
chiare , & manifeſte forme fimbolicamente in
ker
{tampa, & imprime le ragioni naſcoſte , & co
Gi
DELLE IMPRESE 300
Gi parimeşte l'opificio , & l'arte degli iddij ſo
ſcriue,rappreſenta, & ſcolpiſce la Verità idea
le con fimolacri uifibili. ſapendo dunque ſie
curamente gli Egittij , che tutte le coſc diuis
ne grandemente li rallegrano di riſplendere
ne gliſpecchi,nelle ombre & nelle fembiáze
inferiori, nellequali deſiderano d'influire os
gni benesin quãto fia poffibile cercano d'imi
targli in queſto diuiniſfimo artificio conſe
crando ad efli iddij per fimboli il tropo go fi
gura della Miſtagogia occolta & veneranda,
chiudi dunque la bocca ( ſegue il medeſimo )
& apri l'orecchie, riceuédo l'intellettuale in
terpretatione de' ſimboli, fecondo la mente,
& il parere degli Egittij,nellequali intellige
ze è neceffario , che tu deponga ogniidolo ,
che forſe rappreséta alle orecchie,& alla fan
taſa la ſcorza eftrinſeca de' fimboli laſcia le
voci , & co'l gufto mentale raccogli gli ab
bondanti frutti de'belliſſimi ſentimenti.fin
qui lamblico , dallequali coſepofliamefa
cilmente intendere la cagione, perche He .
raiſco gran Maeſtro di queſt'arte ýenera
bile coʻl ſolo intuito d'effe facre , & QC
colte figure foffe da diuino furore prelo , &
di ſpirito diuino ripieno , Vilfe Heraiſco
in Egitto nel tempo di quell’Eſculapio , che
ſcriſſe la miſtica theologia degli Egittijs &
le cof
310 FILOSOFIA SIMBOLICA , OVIRO
le coſe auenute nello ſpacio di 30000. anni,
& fù di coſi nobile diſpoſitione,che ſenza ha
uere giamai imparato alcuna forte di dottri
na fece opere miracoloſe; & quanto eglice
deua ad Eſculapio nella ſcienza, d'altrotan
to il medeſimo fuperaua nella ſublimità di
natura.diceſi,ch'egli le donne impudiche al
l'odore ſolamente conoſceua,& co'l ſentirle
fubbito era preſo da grauiſlimo dolore di ca
po.Raccontano le hiſtorie de gli Egittij , che
morendo Heraiſco , & perciò facendogli E
ſculapio , come a facerdote ſi conueniua , le
debite eſequie , le Tenied'Ofiride, nellequa
li erano le ſacre figure dipinte , & lequali e
gli cinſe intorno al corpo d'Heraiſco , furo
no repentinamente circondare da tanta lu
ce,che da eſſo corpo uſciva, che quelli occol
ti , & facri caratteri non mai riuelati ad oc 1
chi profani, & uolgari chiariſſimi nel cone
ſpetto di tutti i riguardanti rifulſero.fu dun
que digniſſima la ſcrittura de' Hieroglifi
ci, & continente in ſe tutti i ſegreti della na
tura : & ſenza alcun dubbio uenne da i Tapi. 1
entihebrei,& dall'iſte ToMosè,ilqualequan
to lia fimbolico , & allegorico il dimoſtrano,
oltre alle ſpeculationi de'Cabaliſti,Filone in
tutte le parti dell'opera ſua nobiliſſima,Bafi
1
lio , Cirillo , Origene , Gregorio Niceno,&
+ molti
DELLE IMPRESE. ZII
molti altri nobiliſſimi ſcrittori di queſto ge
nere.anzi che non ellendo altro parlareo fcri
uere hieroglificamente comeben difſe il Pie
rio, che miſteriofamente , & fimbolicamente
ſpiegare la natura delle diuine , & humane;
coſe, potremo dire cheDauidde,Salomone,
& tutti gli altri Profeti, & Agiografi ſidell'
antica ,come della nuoua legge habbianov
ſato il medeſimo modo , cioè , di ſimbolica
niente narrare i miſteri della ſomma Verità,
& della diuina Filoſofia ; & che altro ſono le
parabole tante volte uface dal Signor noftro
ne' ſacroſanci ragionamenti ſuoi,fenon hie
roglifici: accioche non li dellero le coſe fan
te ai cani , & non li getrafſero le perle inná
zi a gli animali immondi.coli troviamo la
hiſtoria dell'Euangelica Verità piena di Vi
ti, di Palmiti , di Sementi, di Vigne , di Co
lombi , di Torri , di Serpenti , diSale,di Lu
cerne , diVergini, di nozze , diSpoſi,di for
mento , d'Vccelli , di Folgori , & d'altre fi
mili miſterioſe uoci, & ueggali la dottiſſima
raccolta & pia interpretatione faccane da
'Sante Pagnino reuerendo frateDominicano
çofi la Colomba argentea riccordata ne'fana
ti libri no è altro,che hieroglifico ,nota, & ca
facere ſignificante l'humano intelletto, l'or
to della ſchiena nella medeſima fignifica la
felicità
312 FILOSOFIA SIMBOLICA . OVERO
felicità contemplatiua, o del mondo futuro ,
l'argento del ventre l'attiua beatitudine del
ſecolo preſente, quero l'argento è il ſenſo
litterale, & morale nelle ſcritture ſante, &
l'oro , come dichiara Eucherio, l'anagogico ,
& diuino ; coſi l'hauere gl'occhi di colomba
ſecondo Origene dimoſtra l'hauere guſtato
la dolcezza delle diuine lettere, non in ſoper
ficie, ma nel più intimo ſentimento loro.il
uolare della Colomba ſignifica la fuga del
l'animo noftro a Iddio fomma Vnita dalla
moltitudine ſenſuale; il male (dicono Plato .
ne,lamblico ,& Filone è neceſſario che fem
pre fia comecontrario albene , ma non è fra
gl'Iddij, perche ſempre uerſa qui a baſſo fra
le coſe mortali, coſi Caimo ſimbolo d'eſſo
male non potega per efpreffo comandamen
to d'Iddio eſſere vcciſos da quì dunque,cioès
dal mondo ſenſibile, conuiene per ſchiffare
il male, che noi fuggiamo uolando a guiſas
diColomba ,cioè, con preſtezza, & con ſim
; plicità & per ſegno di quanto debbiamo ue
loci eſſere nel fuggire ci prohibiſceil noſtro .
diuino Maeſtro il ſalutare alcuno per la ſtra
da di queſta noftra peregrinatione, cioè,non
applicare l'animo cóuerſo a Dio ad alcun'og
getto mortale.coli Pitagora, come ſi dirà più
innanzi c'inſegna , ch'andando in uiaggio
non
DELLE IMPRE'S E.
373
non ſi uoltiamoindietro , percioche pallano
le furie, cioè,le perturbationiſenſuali il ripo
ſo poi della medeſima colomba ſignifica la
quiete ; & la tranquillità del noſtro ſpirito,in
teſa dal Profeta sāto in quelle parole , federä.
folitario , tacerà , & ſecondo alcunialtrril
medeſimo ripoſo ſignifica quando noi tran
quillamente con gli amici ragioniamo della
ſobrietà , della reinperanza,della modeſtia ,
della Giuſtitia , & d'ogni altra virtù:il gewito
della Coloba dinota lelagrimeinterne del
l'animo penitente, & del cuore cohtrito , &
humiliato , & come la Colomba non ha fe
le , coli deue l'animo pio ſpogliarſi d'ogni
10 amaritudine d'ira, d'odio , & di rácore, come
la Colomba non vive di rapina, coli non de
ue il ſeguace della virtù eſſere ingiuriofo ad
alcuno'scome le Colombe non uolano fole,
ma molte inſieme, coſi lo ſpirito diuoto, &
1 fedele a Iddio non dene partithi giampai dal
1 la congregatione de'fedeli , & catholici ; co
me la Colomba aborriſce i cadaueri , coſi de.
ue l'animo nobile fuggire, & hauere in q *
dio i compiacimenti della carne , come nei
facri libri habbiamo , che la Colomba fa il
ſuo nido ne i forami della pietra , coli noi
debbiamo ricourarſi , & porreogni ſperan
tza noftra nelle piaghe del Signore , & Sal
uatore
314 FILOSOFIA SIMBOLICA , OVERO
uatore noſtro Gieſu Chriſto , pietra angola
re , & folido fondaméto dell'edificio della no
ftra Regeneratione,comela Colomba fi ripo
fa uolontieri appreffo a i riui, coſi debbiamo
volontieri, & con ogni affetto ſorroporci alle
ſtille dellacque celeſti della diuina gratias
perpetuamente influenti negli animipurga
ti dall'immondicia ſenſuale; finalmente fi.co
mela Colomba nodriſce, & allieua due figli
uoli , coli deuono in noi eſſere nodriri , & fo
mentati due ainori,cioè, l'amore verſo il no
ftro benigniſſimo padre Iddio , & la carità
uerfo il proſſimo noſtro efſercitando có elli
Popere della pierà. Eccoui quante coſe ci ſo
no limbolicamente dimoſtrare dal hierogli
fico della colonba,alla quale perciò uolle if
S. Noſtro ,chenoi follimo fimili nella ſimpli
cità.nobiliſſima dunque è la ſcrittura de' hie
roglifici,nella quale,come fiè derro più inná
zi,i ſacerdoti Egittijimirarono la natura del
I'vniuerfo , & l'architettura degli Iddij, & per
ciò molto ragioneuolmente l'occolrarono i
medeſimi alla profana intelligenza de gli in
gegni uolgari, a i quali puote baitare l'ufa
delle lettere communi inuentione uenuta
dopò eſſi hieroglifici, & truouata da i Fenici,
fono alcuni di parere che l'vſo de' hieroglifi,
ci pallalle a gli Egittij da i popoli dell'Echio
pia ,
DELLE IMPRESE . 315
pia, de i quali eſſi furono colonia, percioche
anco gli Ethiopi ſoleuano ſpiegare i concet
ti loro con varie figure d'animali, & di pian
te, ſecondo le proprie nature diciſcuna ;altri
ftimarono,che foſſero i hieroglifici inuentio
ne de gli antichiſſimi Magi della Perſia , li
per l'autorità d’Apuleio nell'xi.dell'Aſino di
oro , oue egli efle figure hieroglifice chiama
lettere ignorabili, come percheiMagi tutte
le coſe inferiori ordinatamente ſottopongo
no ai Demoni,alle ſtelle , a gli Iddij ,& uilibi
li , & inuifibili, & finalmente a gli Archesipi,
che ſono nella mente diuina, dalla qual co
me Verbo proprio, & intrinſeco di Djo diſcé
de la virtù del parlare, & dello eſprimere i
concetti , ma ne queſta ne quella opinione
pare a me, cheuerifimilitudine alcuna in ſe
contenga , percioche gli Ethiopi non heb
bero mai fama di porledere alcuna fapien .
za,& la Magia, come afferma Mercurio Trif
megiſto nell'Aſclepio , fu truouata in Egit
to.oltre di ciò Cornelio tacito nell'xj . delle
hiſtorie Augufte conferma la prima opinio
ne , cioè , che gli Egittij ſiano gli autori de'
hieroglifici con queſte parole, gli Egittij pri
mieram ente con figure d'animali il ſenti
mento dell'intelletto ſpiegarono, & antichif
fimericordationi della memoria humana fi
ueggono
316 FILOSOFIA SIMBOLICA, OVERO,
veggono impreffe ne iſalli , & elli vogliono
ellere gli autori delle lettere, & dicono, chei
Fenici potenti in Mare quindi le portarono
nella Grecia , gloriandoſi poi d'hauere trno
uato quelle coſe che da gli Egittij haueua
no riceuute , & Ammiano Marcellino nel
XVII . ragionando dell'obeliſco Egittio feri
ue , che l'antica autorità della miſteriale ſa
pienza acerebbe la ripurationead infinite no
te di forme hieroglifice , che d'ogni intorno
egli havea ſcolpite; percioche, (loggiunge il
medeſimo poco più innanzi]non come hora
il numero determinato , & facile delle lette
re eſprime tutto quello , che può concipere
la mente humana, ſcrillero gli antichi Egit
tij, mạ ciaſcuna letcera a ciaſcun nome fer
uiua , & ſpeſſo con le parole ſole ſpiegauand
i concetti intieri,della quale ſcienza habbia
1
mo l'eſempio in queſti due animali Auol
inio , & Ape , per l'Auoltoiu aprono il nome
della natura ; percioche le ragioni naturali
fanno vedere, che fra queſti vccelli non pof
fono truouarſi alcuni maſchi , & per l'Ape
che fa il mele dimoſtrano il Re ſignificando
per eſſa , che chiunque è ſopra poſto allala
frui gouerno ', deue alla giocondità hauere,
il pungimento congiunto . Reſta dunque,
che il hieroglifico lia proprio de gliEgintija
& ch'era
DELLE IMPRESE . 317
& c ch'elli l'habbiano appreſo non da gli E
thiopi,ne dai Magidella Perſia ,ne da i Feni
ci , ma da gli Hebrei per quel tempo , ch'elli
nell'Egitto viſſero, ma non a tutti glihuomi
ni Egittij era l'uſo di queſta nobiliſſima ſcié
za participato, che ciò ſolamente li permette
ua aifacerdoti , & a quelli chè, comeafferma
Suida, erano chiamati Hierogrammati ,cioè,
ſacri ſcrittori,a molci de quali come il mede
mo ſcriue, era conceſſo di profetare , & in
douinare quello , che foſſe per auenire.dice
{i che tra queſti fu chi predifſe al Redell '
Egitto , ch’vno Hebreo doueua naſcere , il
quale affliggendo gli Egittij , & gli Iſraeliti
aumentando , & faluando & ſopra tutti gli
altri uirtuofo effendo gloria immortale s'ac
quiſtarebbe ; intendendo per queſto grand'
huomo Mosè capitano de gliHebrei , & de
bellatore de gli Egittij.il fine de hieroglifici
era di rappreſentare con la natura della coſa
dipinta il concetto dello ſcrittore; quindi,co
me ſcriue Diodoro Siciliano nel quarto della
libraria , ne medeſimi lo ſoaruiere ſignifica
operatione in un ſubbito , & preſtamente fat
ta;percioche egli fra tutti gl'uccelli è uelocil
Timozil Cocodrillo la dannoſa libidine ; per
cioche raccontano i Magi , che la maſcella
deſtra del medeſimo appeſa al braccio de
Atro
318 FILOSOFIA SIMBOLICA, Overo
ftro incita luſſuria io chi la porta, quel mede
ſimo che opera, ſecondo Plinio, & Diofcori
de,il cocodrillo terreno , & per la parte dinan
zi del Leone , ou'egli è fortiſſimoinceſero la
fortezza, ficome per lo cinocefalo diuoto del
la Luna l'adoratione, & la religione, pla coa
da del Pauone l'inſtabilità delle ricchezze, & 1
pompe mondane; percioch'elleno la prima
uera cadono , & nell'Autónofi rinouano : cofi
cơn certe ragionioccolie , proportioni, & fi
migliáze intrinſáce per lo fango (ſcriue lam
blico ne' miſteri) intendeuano ognicoſa cor
porale, mutabile, & ogni forma nella mate
ria impreſſa , per lo fiume la materia , per lo
perpetuo fluſſo della generatione , & corrut
cione che ſi fanno in effa , per un fanciullo,
che fede nei rami del loto , & ſopra il fango
ſignificauano Iddio, ilquale precede innanzi
a rutre le coſe autore,& prcncipe d'ogni gene
racione , della natura, & di tutte le uirtù ele
mentari, immateriale ſopr'eminente, incor
poreo,ſopranaturale, impartibile,aſtrattiffi
mo, ſublime, ſuperiore alla univerlità mon
dana; & pec la rotondezza chenelle foglie,
ne Frutti , & in tutte l'altre parti di queſtoara
bore Gi ritruoua , & dimoſtra l'imperio igneo
& intellettuale d'Iddio, & meritamente;per.
cioche ( ſoggiunge il medemo lamblico )l'at 1
tione
DELLE IMPRESE . 319
rione della mente , & della intelligenza fi fà
con moto circolare . La naue oltre di ciò ſi
gnificaua l'ordine della prouidéza , & chi lie
de alTemone della medema, Iddio principe,
& capo d'effo; coſi nell'obeliſco di Seſoncho
lis , che Theopompo nel terzo chiamò Selo
ſtre ,perch'egli,come racconta Herodoto, uin
ſe con l'armi alcuni popoli valoroli, e altri
imbellidomd co'l ſolo grido del ſuo nome,
fiveggono ancor’hoggidì ſcolpiti queſti hie
roglifici, lo fparuiere , & vn'arco, che ſigni
ficano ualore , & viuacità militare , il mem
DE I POETI , ET DI ORFEO .
THEOLOGIA ORFICA .
DELL'HVOMO, SECONDO
la Theologia d'Orfeo .
ET
amori , & del fimbolo , c'hanno inſieme
la Luna , & l'Anima rationale , è da ſapere,
che fi come efſa Anima è tra l'intelletto , e'l
corpo,& dicefi conftare dell'ynità & ftabili
tà intelletuale per l'ellenza ſua, & della mol
titudine,o diuerſità , & mutatione corporale,
per riſpetto delle operationi , cofi la Luna è
pofta tra'l Sole effo intelletto, & la terra l'im
purità corporale ſignificante . & dicono la me
deſima eſſere compoſta dell'unica , & ftabile
Juce ſolare, & della moltiplice natura delle te
nebre terrene;& ch'effa la terrena opacità có
tenga il dimoſtrano la macchie oſcure , che
noiueggiamo nel ſuo globo ,nel tempo del
la ſua pienezza, oltre di ciò la medeſima è da
Orfeo detta ,
Crefccnte ,e māca, e maſchio, e dõna a un tèpo.
il creſcere , & ſminuire della Luna è noto a
chiunque la riſguarda,poifi come la Lunari
ceue la lucedal Sole ,& gli influſſi da i corpi
a lei ſuperiori, è detta femina ,& come la me
defima , & la luce, & gli altri influlli porge a
gli elementi inferiori a lei , ottiene il nome
di maſchio , erendo il proprio della parie
mar
338 FILOSOFIA SIMBOLICĄ,OVERO
maſchile, come più degna d'operare, & d'in- mari
fluire , & della femina di patire , & di riceton
vere gl'influſſi: coſi l'Anima rationale ſem - ch'el
pre che all'intelletto ſua portione ſuperiore de , o
li congiunge fa l'officio in fimile congiungi infer
mento di femina , & allhora concepifle in ſe laci,
Iteffa la fecondità ideale ; & la figliuolanza patte
de penfieri ,de' concetti, de'diſcorſi, iquali lapa
effercitando poi nella cura corporale viene quilt
a conſeguirne la uirtu maſchile.oltre di cidia al
il globo lunare ha due parti , una ſuperiore, ballo
che riſguarda il Sole, & gli altri corpi celefti lapa
ſuperiori, & l'altra inferiore ,ch'è riuolta alla giorn
terra:queſta o ſia tutta, o ſia in parte lumino- ione
fa è ueduta da gli occhinoftri , l'altra ancocelami
che tutta riſplendente è impoſſibile, che noi giore
poſſiamo uedere . & per raccontare tutti glineal
auenimenti, & tutte le qualità della luna,el ma
la viene ad hauere ſempre una ſua metà illu che
minata dal ſole , eccetto che al tempo de gli da q
eccliſi; ne oſta, che fuori del plenilunio noi masa
non ueggiamo queſta parte inferiore a pic mac
no riſplendente ; percioche,& nell'allonta- uien
nard, & nell'approſſimarſi,che fa la Luna al fol
Sole, ſempre una metà di effa rimane illuftra Ipo,
ta da iraggi ſolari . quindi ſe la Luna è nell' alla
oppoſitione, la parte inferiore dieſſa è tutta tutt
chiara ,& la ſuperiore è tutta oſcura ; & il con toit
trario
DELLE IMPRESE . 339
trario auiene , s'ella ſi truoua nella congiun
Lione, l'altre apparenze poi fi fanno ſecondo,
ch'eſſendo la Luna pità, ò meno uicina al So
le, o nell'acceſſo, o nel receſſo viene la parte
inferiore à riceuere piu , o meno dei raggi ſo
lari , nelqual caſo quanto di lume acquiſta la
parte, che ci riſguarda , tanto altro ne perde
la parte ſuperna, & per lo contrario táto n’ac
quilta la ſuperna, quanto caminando la Lu
na alla congiuntione ne perde la parte da
ballo, la oppoſitione,laquale opera ,che que
Ata parte inferiore fia tutra chiara, falli il xv .
giorno dopo che la Luna partì dalla congiữ
tione co'l ſole, nellaquale efl'a di ſopra fù il
luminata tutta , & da ballo rimaſe per due
giorni oſcura , & inuiĝbile a gl'occhi noftri.
ne altrimenti poſſiamo dire , che operi l'ani
ma humana ſignificata per la luna ; percio
che la cura corporale, proviene ſolamente
da quella parte dell'anima, la quale è chia
mata infimo piede di eſſa la ſua unità ſupre
ma come tutta intellectuale al corpo non per
uiene; percioche, come diceua il lanto Apo
ftolo ,la parte animale, cioè , la uita del cor
po, & ſenſuale non intende le coſe, che ſono
d'Iddio , & perciò non è capaced'eſſa unità
tutta diuina , Oltre di ciò , la luce dell'inteller
to in ſe ſteſſa è ſempre pura , & ftabile ,main
Y2 fufa
340 FILOSOFIA SIMBOLICA, OPERO
fula nell'animadiuenta mutabile, & ditene
bre meſcolata, conftando come dilli l'anima
di luce intellettuale , & di opacità corporale:
& queſta luce nell'anima infuſa riceue quel
Je uariationi, & uiciſſitudini,ch'auengono al
la luce ſolare ricevuta nel globo della luna ;
eſſendo ancor'effa hora tranſportata alla par
te corporale , & hora eleuata all'ynità intel
lettuale . Io chiamo per hora unità intellec
tuale la piu nobile parte dell'anima rationa
Je, chcriſguarda l'intelletto percioche alcu,
na fiata l'anima noſtra uſa torta la luce dall
intelletto proueniente nell'adminiſtratione
delle coſe corporali,laſciando, che la parte
Superna nobiliſſima, che riſguarda la men
te, tutta tenebrofa, & priua di luce rimanga:
il che auiene a coloro , i quali abbandonan ,
do la contemplatione, & la ſcienza delle co
ſe intelligibili, & dalla materia ſeparate,pri
ui della uera ſapienza tutti alle attioni , & al
compiacimento del corpo fi danno , nelle
quali coſe appaiono eſli ſagaci, aſtuti,& Ao
ridi in tutte le delicie della carne , madicefi
allhora l'anima ellere oppoſta all'intelletto ,
& nell'oppoſitionc co'l medeſimo, come è la
luna piena co'l ſole, il qual aſpetto uogliono
gli Aſtrologi, che ſia ad ello ſole odiofo,& ni
mico , effendoci allontanata da ello, & fatta
ſegli
DELLE IMPRESE 341
Segli contraria , & inimica.il contrario auio .
ne s'efla anima riceue con l'unità ſua la luce
intellettuale ad effo intelletto congiungen
doli; non meno di quello , ch'al tempo della
congiuntione li faccia la luna co'l ſole ; & fi
come in eſſo coiro lunare la parte terrena di
quel globo rimaſe dalla luce ſolare abban
donata ,coſi l'Anima ragioneuole dopo l'ha
dere conſeguica la copula intellettuale; pero
cioche diſpreggia , & abbádona le coſe corpo
rali nella parte al corpo appartenente reſta
oſcura & tenebroſa; percioch'ella in quell'al
uiſima ſpeculatione aftrarta , & eleuata non
prende alcuna cura del corpo,nedell'accioni
ad effo appartenenti ; lequali percid paiono
imperfette,oſcure,& imprudenti.ma perche
tutta la machina corporale non uenille a pe
rire, come troppo tranſcurata ,o a parirne ir
reparabile danno, l'anima ad imitatione del
la fua luna uà diſcoltandoſi a poco a poco da
quella feliciſſima copula intellettuale,& frà
tanto compartendo pian piano la luce intel
ligibile alla parte inferiore, laquale tanto
fplendore fi ua acquiſtando, quanto ſe ne ud
ſcemando alla parte di ſopra l'intelletto ril
guardante;ſin’a tanto ,ch'ella finalmente ab.
bandona in curto la contemplatione ; & per
conſeguente reſta la detta parte ſuperna pris
Y 3 ua di
342 FILOSOFIA SIMBOLICA , OVERO
ua'di luce , quello ch'alla luna il xvi giorno
C
dopo la congiuntione aniene : & quindi poi
tornando la medeſima ad auicinarGall'intel
11
letto ua gradatamente racquiſtando il lume
intellettuale nell'unità ſuo fiore, & capo , fin
che con effo intelletto un'altra fiata amoro . och
te
ſamente fi congiunge . La luna oltre di ciò
partendoſi dalla congiuntione, la quale uie
ne ad eſſere , come unità , & comeprincipio 1
OC
del moto lunare, & caminando all'oppoſitio
(O
ne, & da queſta a quella ritornando, conſu
al
ma lo ſpatio di xxviij.giorni nel quale naſco
no i ſette aſpecti lunari raccotati da gli aſtro
logi, cioè,due quadrāti ,due trini,due reſtili ,
& l'oppoſitione, la quale viene a reſtare nel
mezo di tutto il uiagio lunare,cioè, Gin ch'el
la ritorni al congiungimento; ond'ella fi par
tì.il primo quadrante falli il vij.giorno dopo
chela luna partì dalla congiuntione :& qui fo
ui ella è di modo nel mezo d'ella & del con 00
.
reſta egualmente meza chiara ,&meza oſcu
ra, & il medeſimo all'inferiore auiene l'altro
quadrato è parimente quando la Luna dalle
inimicitia ſolare torna uerſo il congiungi
mento, & ch'alla già detta mediera G ritruo
ua. & fi come il primo quadrato fà poi,chela
parte del globo inferiore comincia a fupe
rare
DELLE IMPRESE 343
rare l'altra parte nella comprenſione della lu
ce, coſi il ſecondo quadrato opera il contra
rio ,cioè chela parte ſuperiore auanzi l'infe
tiore.il primo feſtile falli partendoſi la Luna
dalla congiuntione, & partecipandoſi qual.
che parte di luce alla parte inferiore . l'altro
feſtile naſce tornado la Luna dall'oppoſitio
ne al contrario , & in queſto aſpetto la parte
fuperiore uiene a racquiſtare l'abbondanza
de' ragi ſolari,laſciandoneperò qualche po
co alla parte più baſſa .Il primo trino ſi pro
duce dieci giorni dopo che la Lunaè partita
dal congiungiméto ſolare , & allhora la par
te diſotto auanza l'altra di luce,ma non pe
tò che l'auanzata ne rimanga priua : ſeben
per la poca luce è conſtretta dicedere'riello
fplendore alla parte baſſa . l'altro trino fafli
x.giorni dopo la copula ſolare, & in quel ca
ſo la parte ſuperna comincia a racquiſtare
della perduta luce ſenza perd contraſto alcu
no dell'inferiore, laquale ſe necontenta pec
uederſi padrona della maggior parte d'effa
lace: & perciò dicono gli Aſtrologi queſto af
perto fignificare perfetta ,& affoluta amici
tia.l'oppoſitione è quale io dilli, cioè, quádo
la parte inferiore del globo lunarcè tutta lu
cida , & la ſaperna tutta oſcura, ma ueggia
mo in che guiſa i medeſimi aſpetti nei moui
Y 4 menti
344 FILOSOFIA SIMBOLICA , Overo
menti dell'anima ſi producano ;& tutto quel
lo , cheda elli uenga cagionato, & prodotto .
Nell'anima, cheparce dalla copula intellet
tuale, & diſcende all'immiſtione dell'attioni
corporali, alcuna fiaca impera la ragione, &
il ſenſo ubidiſce ſenza contralto alcuno , &
della luce intellettuale alcuna parte riſplen
de nelle operacioni del corpo, & queſto aſpec
to chiamano i Platonici Temperanza, & paf,
ſando l'animo più oltre in queſto diſcenſo
nell'abbondare la luce ſuperna al corpo , il
ſenſo , ſe bene efla ragione impera , tuttauia
non laſcia di fargli alcuna forte di cótralto ,
& queſto aſpetto , o ſtato chiamali Continen
za, come poi la luce intellettuale croppo ab .
bondantemente diſcende al corpo abbando
nando la cima d'ella anima il ſenſo comin
cia ad imperare alla ragione & ella ſe ben
mal uoléticri cede, & li laſcia ſignoreggiare,
il qual aſpecto chiamali Ircontinenze . final
mente come la parte corporale curto'l lume
dall'intelletto proueniente in fe ftella cópré
de, & l'unità ſuprema ne reſta ſpogliata,& to
talmente priua,& fa l'aſpetco dell'Intemperax
Raoue la ragione addornamentata , & nelle
inmonditie materiali immerſa Glaſcia uolo
tieri, & ſenz'alcun contraſto dominare: & d
quefto l'aſpetto odioſiſſimo dell'oppoſiciona
anima
DELLE IMPRESI
deanimale;ma come l'anima riluegliata un al
TO. tra uolta dall'immonditia, & fedirà corpora .
et le cerca di Colleuarſi, torna per i raccontati
волі , gradi indietro un'altra uolta alla congiuntio
6, % ne,& copula intellettuale facédofiprimiera
mente yn'altra fiata incótinente, il cheauic .
plen ne ſempre che nell'animo errante, & uitiolo
peecomincia ad hauere luogo quache ſcintilla
pale della ſalutifera penitenza ,& da qui poico.
ento minciando ad imperare la ragione ſin’a quel
tempo troppo indegnamente ſignoreggiata
da i ſenfi,diuenta cótinente, & dopd l'acches
altes tatione de' ſenſi temperato, & finalmente ad
cela l'anima tutta di diuino amore un'altra
Daba fiata con l'intelletto s'uniſce , & congiunge.
Idoo Ma due parti di queſta lunare comparatione
ancora rimangono , lequali compiranno di
eben fare conoſcere che la Luna fù con alcillimo
jaren miſterio dal Theologo, & poeta Thracio uſa
inale ta per uero ſimbolo dell'anima humana ,
Lumi ond'ella pud molto ragioneuolmente dir
Sport fi anima ſenſibile , comealtre l'anima puo
,810 trà chiamarſi Luna ſpiritale . queſte ſono
perak gli eccliſſi d'ambidui i luminari del mon
nella do , cioè , del Sole , & della Luna , iquali
uolo parimente a glieccliſſi dell'intelletto ; &
dell'anima fi rifferiſcono . L'ecclille della
101004 Luna ſappiamo farli da che la terra ſi tra
314 pone
346 FILOSOFIA SIMBOLICA, OVEKO
pone frà ella Luna,& il Sole ,ond'ella prende
il lume, perloche ambedue le parti del glo
bo lunare reſtano priue diluce , & piene di I
horribile ,& tenebroſa oſcurità.cofi parimen
te ſempre che trà l'intelletto , & l'anima G
trapone la terra corporalc , ilche auiene all'
huomo ſempre che la ragione è totalmente
dominata dal ſenſo ;fi fà l'ecclide di efſa ani
ma,laquale nell'oſcurità , & immonditia cor fal
poraleinuoſta perde totalmére ogni luce in
telletuale ,& effa & tutte le attioni ſue riman Hoa
gono oſcuriſſime, & come ſcriue Homero , Aue
Doueſonle cimerie oſcure
grotte
beg
Et popoli in perpetue nebbie & folte 1201
Et in nere caligini ſommerſi, 02
quai leuando, o tramontando il ſole uen
Giamai non guarda , ma d'oſcura notte
perc
Sonno , & borrore eſſi infelici ingombra .
gibi
& affermano alcuni filoſofiche la Pitagori che
ca tranſmigratione dell'anime nei corpi fe parte
rini non ſignificaua altro che queſta infelici
tà ,per la quale l'huomo tutto beſtiale diuen firatt
ta,ma fi come la Luna alcuna fiata non' tut.
Mrpe
ta , ma in parte ueggiamo eccliſfarli, coſia-.
peru
uiene, che l'anima talhora non tutta, ma in
didez
alcuna parte apprende dell'habiro , & della ting
nacura ferina, laquale è quell'efirtio,quelpro Hali
fondo , & quel pozzo,da i quali il profeta fan, talla
EKU
DELLE IMPRES.E. 347
rende
to ne'falmipregaua Iddio che lo liberaffe ,
ene di mà ciò più chiaramente dimoſtra in quei uer
fil medeſimo profeta ,
imen
Non diuentar comeil cauallo o'l mulo
imali
In cui luce mental mai non riſplende.
me all
Ma l'eccliffe del Sole è molto diuerfo dallu
-nente
nare ; percioche il ſole non perde mai la ſua
a ank.
nativa , & fempiterna luce, & il ſuo eccliffe
12 001
fafli alhora,chela Luna ſi trapone fragli oc
cell
chi noftri & il globo ſolare , riceuendo nella
iman
ſua portione ſuperiore tutta la lucidezza in
TO
Aluente, uierādo però ,che gl'occhi noſtri no
ueggano alcuna parte di qlla infinita, & ma
raviglioſa luce, rimanendo fra tanto la fac
cia della terra circondata d'horrende, & ſpa
uentoſe tenebre : parimente l'intelletto non
perde alcuna parte mai della luce intelli
gibile , ond'egli è conſtituito , ma ſempre
2011 che l'anima alienata dal ſenſo riceue nella
pife
parte ſua più nobile tutra la luce intellettua
ไม่
le, quella altiſſima, & ueramente ſacra, & a
Jen
ſtrattiſſima contemplatione impediſce ,ch’al
Idk
corpo alcuna parte di luce intelligibile non
-C 21
peruenga,ond'egli abbandonato da ogni lu
114 cidezza nitale neceſſariamentemuore,& fiem
ella
ftingue, & l'animarottii uincoli corporali re
pro fta libera ,ſciolta, & con la diuinità congiun
2010 taylaqual forte diMorte chiamarono glihe
brei
348 FILOSOF S , OVERS
IA IMBOLICA
,
le uogliono che moriſſero Mosè , Aaronc, &
alcuni altri fanti dell'antic teſtamento . Si
o
mile poſſiamo credere che foſſe il paſſaggio
da queſto all'altro ſecolo del ſantiſlimo Pao
lo primo heremita raccontato da Geronim
o
del beatiſſimo padre Antonio abbate, del di
uino Machario Romano ,ilquale fu daTheo
filo , Sergio , & Thimo diuotiſlim monaci
i
truouato uicino al paradiſo terreno , & di
molti altri fantiſſimi heremiti , che ne gli
horridi diferti di Thebaide feliciſſim
amente
morendo laſciarono illuſtre, & glorioſo no
me nella chieſa d'Iddio.Et per tornare ad Or
feo , ſi è veduto ſin'hora , come ſotto la mifti
ca ſcorza delle fue antiche fauole cgli com
prenda gli altiſſimi fondament della uera
i
Sapienza deſcrivend la diuinita in feftel
oci
fa, & difuſa nella creatione delle coſe,la pro
greſſione della mente prima , & del mondo
ideale ,dell'animadel mondo , & della natura
vniuerfale, inſegnando quali ſiano i princi
ci
pij naturali delle coſe , i mouiment ,& le al
i
tre qualità dell'animo noftro , la chiarezza
dell'intel de corpo ,la libertà
letto,l'oſcurità l
dell'anima, & finalmente le cagioni, & iter
mini della miſeria , & della beatitudi
nchu
mana.Et pche non sia chi poſſa ragioneuol
menic
DELLE IMRLSE . 349
mente dubitare che queſti alti ſenſi all'Orfi
ca poeſia non conuengano, io riferito alcu
ni uerfidel medemo, ſcritti nel libro dėl Ver
bo facro , rifferiti anco da Euſebio Panfilo
nel xiij.della Preparatione euengelica ,iquali
leuaranno intorno a ciò ogni ſorte di dubio,
& dipiù faranno ampliſſima fede , cheimi.
Aeri d'Orfeo uennero per mezo de gli Egit
dijdalla Filoſofia Moſaica , & ſono tali a que
da noftra Italiana fauella ridutti ,
Voi ,che virtù ſeguite ,a le mie note
Porgele orecchi intenti : & uoi profani
Fuggite, e tu Muſeo, che folcontempli
Con mente eccelſa le diuine forme ,
Queste mie noci apprendi,effe rimira
Con l'occhio interno, & le conferua intatto
Nel Sacro petto , per queſt'alta uia
Inchina al Sommoautor dell'univerſo ,
Vnico , immortal, c'hora i ti ſcuopro.
Queſto ſolo perfetto eterno Dio
Creò tutte le coſe, quelle regge
Sopra'l tutto eminentc, & con lo ſpirto
sol fi comprende,ſiconoſce, Guede.
Dalui mal non deriua, do altro Dio
None chelui;ma tuben mira'l tutto .
Etperche meglio tu'l conoſca in terra ,
Ecco leſuc ueftiggie i guardo,ólalta,
Et fortemano fua weggo,ma quale
Eifoa
350 FILOSOFIA SIMBOLICA , OVERO
Ei ſia non sò,ne per me ſcerner uaglio, por
Perch'eſſo nelle nubialto reſide .
VnChaldeo ſolo il video ei ſublime
Celeſte, & aureo ſeggio calca , & preme :
L'alma ſua deſtra l'ocean constringe,
El fin dalle profonde ime radici
Tocchi da quella man triemano i Montig
Neſostennerpuò graue immenſa mole
D'efi chi ſopra'l cielo habita, et pure
Non hd qua giù chi'l ſuo Valor non proue ;
EMO è capodel tutto,o mezo , & fine.
Il Chaldeo , che ſolo uide Iddio non può eſſe
re altri cheMosè,che lo uide ,come afferma
no i libri ſanti,da faccia a faccia ;ſe purre non
vogliamo con Euſebio dire, che'egli ſia ilPa
triarca Abrahamo,& per dimoſtrare l'altez
za , & profondità,che nelle favole d'Orfeo G
contengono , il dottiſſimo Pico foleua dire .
che gl'hinni d'Orfeo oprano nella Magia
naturale quel medeſimo , che fanno i ſalmi
di Dauid nella Cabala, anzi che la loro ordi
patione,li come ci ſono peruenuti alle mani,
dimoſtra manifeſtamente la diuinita de fog
getti i quali ſono lpiegati in eſli ,percioche
primieramente ; oltre al proemio a Muſeo
& oltre all'hinno di Lucina,che ferae per in
uocatione particolare , il numero loro è
lxxxiiij . ilquale è ſimbolo del noſtro Settena
rio
DELLE IMPRESE 357
rio perfettamente moltiplicato,complicato ,
& eſplicato in ſe ſteſſo;percioche il ſette con
Ita di quattro, & ditre , & dicendo tre uolie
quattro, ſe ne produce il xij , & eſplicando il
Sercenario per xij.ſe ne genera il derto nume
ro di LXXXIIII. numero de gl’hinni d'Or
feo , & queſto Settenario afferma Filone nel
libro dell'opificio d'Iddio eſſere ſimbolo , &
hieroglifico della diuinità , & d'ogni aſſolu
tiſſima perfettione. Oltre diciò corriſponde
di maniera l'Orfica theologia con la Caba
la de gliHebrei , cheniuna coſa è nell'ordi
ne sfiriſtico contenuta , la quale parimente
non ſi ritruoui ſimbolicamente ſpiegata ne
glhinni d'Orfeo, quindi la Notte d'Orfeo fi
rifferiſce alla Corona prima numeratione ca
baliſtica , il Cielo alla fapienza ſeconda ſefi
ra, l'ethere alla prudéza, alla quale anco s'at
tribuiſce l'hinno di Saturno ,fi comeApolli
ne couiene có la ſecoda,Gioueappartiene al
la Cleméza , eſsédo anco Gioue celeſte ſtella
benigniſs. Marte tutto fuoco è di Geburah ,
o rigore, & ſeuerità , il Sole di Tiferet , cioè
bellezza , e ornamento , Venere alla laude,
Pallade, & la Vittoria al trionfo ,il Primoge
nito Mercurio , e Bacho al fondamento ,Pro
theo , Oceano, & la Luna a Malchud ultima
Sefira ſi riferiſcono , & li sà anco, che Thifo
352 FILOSOFIA SIMBOLICA ,OYERO
me è il medeſimo appreffo Orfeo nella Ma .
gia , che Samael nella Cabala,i Cureti fono
Angeli alla parte del giudicio appartenenti,
i molti Bachi ſono le intelligenze motricide
gli orbi celefti , & in ſomma non èparte al
cuna nelle fauole d'Orfeo, la qualenon con
tenga alcun miſterio cabaliſtico . & effendo 1
FILOSOFIA PITAGORICA
NVMERI PITAGORICI .
SIMBOLI PITAGORICI . !
fu
Re forti di ſimboli ſcriue Iamblico tro Z
T uarhi uſati da Pitagora: i primi de quale
li ſono propri della ſetta Pitagorica ; percio , r
che contengono occolti mifteri. & introdut
VII Non
. percuotere il fuoco con la ſpada .il
fuoco éſlere ſimbolo di natura diuina,& intel
lettuale ſi pruoma con l'autorità de gli anti
chi Theologi ,percioche Zcroaſtro lo conſti
tuì principio dell'uniuerſo dicendo che
Tutte le coſe ſon dal fuoco nate,
& i Perſiani, come racconta Maflimo Tirio ,
il preponeuano a tutti gli altri Iddij,& in lo
co di ſacrificio gli porgeuano alcuna coſa
combuſtibile,dicendogli magna, ſatiati fuo
co Signore , i Licij pariinente comeafferma il
medeſimo Tirio , Phaceuano per Dio princi
pale, & diceſi,che l'adoratione de' Perli heb
be origine da che furno da non sò chi rac
colte le reliquie di Zoroaſtro arſo dal folgo
re
384 FILOSOFIA SIMBOLICA , OVERO
re celeſte , ſopra lequali poifurono ordinate
perpetue uigilie.coli Mosè uide ilSignore
nel rubo ardente , & alcroué ne' libri ſacri li
legge, che Iddio è fuoco , gli Angeli ancora
elli ſono detti fuochi,& fiamme alate.il cielo
nella lingua fanta è chiamato Samaim ,cioè,
fuoco, & acqua, le ſtelle ſono da Platone , &
da i Poeti dette fuochi eterni . La mente hu
mana ancor'ella è rallimigliata al fuoco per
la proportione, ch'eſſa nell'aſcenſo fuo ha
con lui , & con la natura diuina : cofi Orfeo
nell'hinno di Bacho la chiamo
Seme di fuoco, come il fuoco nata , it
& Virgilio riguardando al principio della
medelima diffe, che i ſemi ch'ella compren- f
de hanno
Vigor difuoco,origine celeste .
fignilica adunque il fuoco quella parte ſupre
ma dell'anima noſtra,laquale è dectamente.
La spada è ſimbolo , & hieroglifico della
Morte. quindi li Scithi, chein molte coſe fu
rono ſeguaci, & imitatoride gli Egittij, era
no ſoliti di giurare per lo uento , & per la ſci
mitara, per eſli la uita, & la morte intenden
do.ll Ferire , o percuocere per translatione ap
partiene anco alla lingua, & al parlare, & pe
rd leggiamo ne' libri facri , che la parola di
Dio è piu acuta , & penetrante d'ogni ſpada
ancipire.
DELLE IMPÁ ESE . 385
ancipite . Non percuotere il fuoco con la spada
dunque ſignifica,non dir gia mai,che la mog
te habbia potere ſopra le menti noſtre,per
cioch'elle ſono immortali, & incorrutibili : &
però diceli,che tra ſapienti Greci Pitagora, fu
il primo, che affermaffe l'immortalità degli
animi , lamblico ſtima, che queſto ſimbolo
fia morale,& che tutto appartenga all'acher
tamento dell'iracondia , come all'huomo
prudente fi conuenga conſtituire l'animo in
tranquillità, & guardarſi ſommamente dal
l'impero di queſto affetto , il quale di ſua na
tura impediſce la cognitione della verità .
VIII . Spirando i menti adora Echo, il vento
ſimbolo dello ſpirito di Dio , coʻlquale nella
lingua fanta.communica nel nome. queſti
muoue la mente, indi eccita la ragione, &
toccata la imagine o idolo riflette, & per i
medeſimi gradi ritorna all'vnità intellettua
le illuſtrando , accendendo , & eleuando a Id
dio tutte le parti animali , finche le faccia
uno ſpirito con eſſo : queſta reflectionechia
mano i Theologi ſimbolici Echo , & i Cabali
Iti Bathcol ,cioè, figliuola della uoce, & perche
eſſa per tutta la regione animaſtica ſpande
un diuino , & beatifico ſplendore, per ciò è
degna d'eſſere adorata,& riuerita ſenza alcu .
Bb na
386 FILOSOFIA SIMBOLICA; Overo
na induratione di cuore : accioche non ci a
uenga quello , che a Narciſo auenne ilquale
l'innamorata Echo ingratamente fuggendo
s'accele della propria imagine ueduta nella al
limpidezza del fonte , & per immenſo , & in 10
mans
DELLE IMPRESE 395
mandro , uengono in queſto humano, & cora
poreo tabernacolo dodici furieultrici , cioè
l'ignoranza,la triſtitia ,Pinconſtanza ,la cupi
dità, l'ingiuſtitia, la luſſuria , la decertione ,
l'inuidiada fraude, l'ira ,la temerita, & la ma .
litia : fotto lequali ne uengono altre infinite,
nate dalla varietà degli affetti corporali , &
degli appetiti della carne, da queſte furie bi
ſogna guardarlı; percioch'elle hanno forza
d'auélenar lo ſpirito , & d'indurlo in eſtrema
miſeria.ma l'huomo interno,& nobile pere
grino aſcendendo a Iddio le fugge, & ſeneli
bera laſciando , ch'elle infelici,mifere, & cruc
ciofe sadietro rimangano nell'inferno della
materia ſommerfe .
XIII. Non piſcieraicontra'l Sole. il piſciare
è attione de'genitali.queſti hanno due emiſ .
fioni del ſeme, & dell'eſcremento dell'orina :
con la prima conſtituiſcono il fimbolo ,&
hieroglifico della Natura univerſale , &, co
me dilli ragionando di PAN , ſignificano rac
coglimento di celeſte fecondità, l'altra emiſ
fione dimoſtra i penſieri ,leattioni,& i ragio
namenti laſciui, Iterili ,& infruttuoſi . il Sole
è ſimbolo del giorno intellettuale , cioè, di
quella illuſtration mentale,che accende,& il
lumina tutte le parti della regione animaſti
ca , le quali in ella deuono fantificarli , & ri
mouerfi
396 FILOSOFIA SIMBOLICA, OVERO
mouerſi non ſolamente dapenſieri in hone
ſti,ma etiandio da ragionamenti otiofi , & d
profáni.coli PaoloSanto a gli Efek ſcriue, la i
fornicatione, & l'immonditia non fi nomini
fra uoi , comeconuienfi a fanti , & non fi uſi
parimente fra uoi la dishonefta, il parlar in 10
prudente, & la ſcurrilità. per la proportione AF
channo i genitali co'l ragionamento , gli an
tichi per Mercurio barbato , & conigenitali li
s eretti intendeuano il parlare efficace , & ope
· Tante : una fimile ftatua fù , come raccontas
Paufania , appreffo i Cillenij . fignifica dun
que queſto fimbolo nel tempo della tua fan CE
tificationc non penfarai, ne diraicofa inho &
neſta .
XIIII. Nodriſci il Gallo , ma no'l ſacrificare;
percioch'egli è conſacrato al Sole & alla Luna, il
Gallo in queſto luogo , & appreffo Platone
nel libro della immortalità de gli animi è
preſo per quella parte puriſlima , & diuina
dell'animo noftro,laquale èdesca unità men u
tale, fiore, & capo delmedeſimo, che deue el
fere pafciuta, & nodrita da noi co'l ſolido ci
bo della celeſte ambrofia , cioè , della co
gnitione delle coſe diuine . quindiSocrate
douendo morire , & perciò fperando di ci
tornarla alla felicità del mondo ideale ' ,
diſſe, ch'egli era debitorc del Gallo ad Efcun
lapig
DELLE IMPRESE
397
lapio fimbolo del uero , & eterno medico
de gli animi noftri. queſto Gallo non deue
facrificarſi, cioè , non deue conſumarſi nel
fuoco degli ardori illiciti della carne, percio
ch'egli è facto al Sole ,cioè,al diuino intellet
to , & alla Luna, cioè,all'anima cegia,o gran
natura , che queſto uniuerfo viuifica , & go
uerna della quale come afferma Plotino nel
libro contra iGnoftici, è forella , & fi fa colle
ga l'anima noftra, folleuádofi con effa nella
ſublimità della prouidenza uniuerfale , oue
non è ſeruitù , fignificata per l'animale fa
crificato , ma libera leticia , & feliciſlima ,
& perpetua libertà , della quale è anco fim
bolo il Gallo , che di ſua natura audacilli .
mamente , & con agni ardore è folito di
combattere per eſſa libertà , cedendo più
preſto con la debolezza delle forze , che con
l'animoſità dello ſpirito : la qual coſa eſpref
ſe gentilmente lone poeta tragico in quei
uerfi ,
Pecedezbëch'egli babbia il corpo,e gli occhi
Davari colpi lacerati,e ſtanchi;
Ma ceſſando la forza ei cadeze geme ?
Et uiuo altrui ſeruir filagna, & duole. 2 h 4
diceſi, che Milciade Imperatore degli Athe
> nieſi, quando il Re de Perſi deftate tuttede:
forze d'Alia pafsd con quel famoſo & innu
merabi
398 FILOSOFIA SIMBOLICA , OVERO
merabile effercita in Europa, come ch’al pri
mo grido foſſe per opprimere tutta la Gres
cia , hauendo conuocati i compagni nel Pa
nathenaica glimoſtrò due Galli, ch'indeme
combattcuána , imaginandoſi , che queſto
ſpettacolo douetlepiù facilmente commoue
re, & incitare gli animi loro , che qual.Guo
glia forza di premeditata oratione: ne l'in
gann , punto queſto ſuo penſiero; percioche 22
eglina veduta in queſti animali la patiente, 0
& pertinacebattaglia , & che fino alla morte
con pecto inuitro combatteuano prefein un
ſubito l'armi abbracciácono quella impreſa,
con animiualoroſi , come , che haueffero daina
combattere , & uincere con infinita ftrages C
de' nimici,diſpreggiando le morti,& le ferite lily
con che almeno foffero i lor corpiſepelliti
nel libero terreno della patria.ci perſuade Pi
tagora dunque in quelto ſimbolo a non las fa
ſciar gia mái chela parte eccella, & ſublime
dell'animo noftro fignificata per lo Gallo fi
ſottoponga alla'ſecuituì uerainente vergo
gnoſa, indegna, & a ſpiriti nobiliintollera
bile de gli affetti delle paſſioni, de' defideri,
& degliappetiti ſenſuali, nellequali cofe nó ,
eflendo altro che uitio,che uiltà, & che miſe
ria ,per conſeguente non uiue,ne ſiritruoua
alcuna parte di uera libertà.ellempio diques
ole Ita
2
DE LEIMPRESE " ") 399
Ita libera , & gloriofa nobiltà diſpirito hah
biamo in quelle parole del famoſo Alcide
appreſſo Euripide
Accendi,ardila carne, & delmio ſangue
Ti fatia, che le stelle al centro andranno ,
Et la terra nel ciel porrà ilſuoſeggio ,
Prima, che da me caui'indegna uoce .
& il cinico Diogene famoſo imitatore della
patienza , & delualore Herculeo fu d'ánimo
cofi eccello , & inuitto ,ch'eſſendo nelle mani
de ladroni, & trattandolo eſlimalignamen
te del magnare,ne della preſente fortuna, ne
delta crudeltà di coloro che prigione il tene
uano ſpauentato àrditamente gli diffe , effe
re coſa iniquiffima,chei porci , & gli Agnel
li , che s'hanno da vendere , s'ingraſlino di
ligentemente , & che l'huomo eccellentiſi
mo aniinale Giacrudelmente macerato dalla
fame, come ch'egli per queſta uia più uile &
di minor pretio non ne diuenga, & hauendo
per queſta libertà di dire ottenuto il debito ,
cibo , magnò allegramente fra " molti alcri,
che inſieme con ello doueano uenderfi, & ad
uno di eſſi, il quale piùà de gli altri di quella
diſauentura dolendoſi non uoleua magnare,
riuolto diffe,laſcia d'attriftarti ,o compagno,
& contentati per hora diquello, che ti appre
eſenta la fortunaspercioche
Niobe
400 FILOSOFIA SIMBOLICA, OVERO
C
Niobe non laſciò l'uſato cibo ,
a
Se ben giaceanforco l'infaufto tetto ,
U
Dodicifigli horridamente ucciſi.
& con maggior libertà eſſendoglid & chivo .
leua accomperarlo adimandato, che coſae .. I
gli ſapeua fare riſpoſe chefapena comman
dare a gli altrihuomini : la qual.goce dimo. :º
ftra il libero , generoſo ,& ueramente regale.
animo ſuo :& daroſi liberamente ai motri, & I
alle burle, ſecondo il ſolito ,ueggendo fra gli a
accompratori un certo giovane effeminaros, ti
& molle , per quanto dall'aſpetto conoſcere
fi poteua, lo chiamà a fe, & glidiffe, o buon, ti
compagno,accompratni tu; percioch'io uege &
go , che tu hai biſogno d'un marito.un'altro ,
ellempio diqueſta nobile libertàdi fpirito ci a
laſcio Calano Gimnoſohlta Indiano ,ilquale e
uolendo il magno Aleſſandro condurre in.
Grecia contra il uoler loro alcunidi quei ſa -
pienti,qoelta lettera,eſſempio eterno dinge
gno con tantiſſimo nella libertà natiua gli
ſcriſſe,CALANO ad ALESSANDRO.Gli ami :
ci, tuoi ti perſuadono , che cu sforzi ifiloſofi,
Indiani,non hauendo ne anco pecinſogno.
riguardare le coſenoſtre , & le noſtre facena
de. tu potrai bene traſportare i noſtri corpi,
da un loco.a un'altro , ma ta non potrai gia
mai far forzaa gli animi noftri: & non piùs,
che
DELLE IMPRESE 401
che ſe tu uoleſti sforzare le pietre , & ilegni
a mandar fuori la uoce , il fuoco nei corpi
uiui introduce maſlimi dolori , & non ſenza
rovina corporale, ma queſto noi diſpreggia
mo eſſendo etiandio abbrucciatiuivi. nifſu
no Re, & niſſuno Principe può fare,che noi
opeciamo giamai coſa alcuna contra la de
terminatione dell'animo noftro.poi non ſia .
ino ſimili a i filoſofi Greci , i quali recitano
nelle frequenti adunanze premeditate ora,
tioni;percioche le parole apprello di noi non
ſono diuerſe delle operationi; & in breve ſpa
tio di tempo noi acquiſtiamo la beatitudine,
& la libertà inſieme. A queſti concetti dell'
Indiana generoſità è ſimile quel detto di Ze
none , che più facilmente ſi potrà ſommerge
ſe un'Vtre gonfio, & pieno di vento,che con
ſtringere uno ſpirito nobile a far coſa , che
fia contra il ſuo uolere, percioche l'animo in
uitto , & confermato negli inſtituti della ret
ta ragione , non può cedere ad alcuno. & che
altro è lo ſpirito nobile, & l'animo inuitto ſe
non il Gallo di Pitagora ? etiandio co'l teſti
monio di Luciano nel dialogo dell'inſogno,
il quale non deué ſacrificarſi, cioè, non deue
ſommergerſi nell'ardore , & nella uanità de
gli affetti corporali, ma deue conſecrarſi al
Sole & alla Luna , cioè , alla contemplatio
Сс ne
402 FILOSOFIA SIMBOLICA , OVERO
ne della diuina intelligenza , & dell'ordine,
C
che la natura prima offerua nel gouerno uni
verſale,come chefra tutti gli huomini il Fi
le
Joſofo , & contemplatore ſolo fia libero, & a
niuna ſeruitù ſottopoſto .
XV.Non federai ſopra la Chenice. Queſta uo
ce Chenice come dichiarano Suida , & Au le
drea Alciato ueramente illuſtre Giurecon
fulto, ſignifica una forte di miſura , che con
tiene tanto cibo , che baſti per lo uiuere d'un
giorno.Palladio fù di parere,che la Chenice, p
fülle uoce, & miſura Siria; nondimeno la tro
uiamo uſata da Erodotto nel ſeſto , ou'egli ti
fciue, a i Re di Sparta,chenon ſi truouano al
la cena fi mandano due chenici difarina , & &
una cotila di uino : l'uſa parimente Homéro
la doue Telemacho figliuolo d'Vliſſe coſi rà
giona con Euríclea ,
Non laſciarò tardar chiunque fia
Dela Chenice mia stimato degno , í
& la prende in queſto luogo per lo cibo , o
per l'alimento diurno . Il medeſimo Alciato
Icriue ne' Parergi queſto ſimbolo ſignificar
ci , che niuno debba contentarſi del preſen
te cibo , ma più toſto debba eſſere ſollicito
del giorno ſeguente , il contrario eſponeſan
Gieronimo , ilqual vuole che fia conforme a
quel detto Euangelico , non vogliate elle
re an
DELLE IMPRESE . 403
re anſioſi del giorno ſeguente. Cirillo il di.
chiara , che la parte rationale, onde l'anima
miſura , & eſamina tutte le coſe , non debba
laſciarli marcire nell'otio , & nella deſidia
Plutarco ne'conuiti ſcriue,che da queſto lim
bolo ſiamo auertiti a ricordarti del giorno
ſeguente , & perciò aconſeruare qualche par
te della preſente alla fotura menſa . & lam
blico afferma douerſi intendere per effo , che
il cibo intellettuale non pud con alcuna cor
poral miſura eſſere ſtimato, ne giudicato ,ma
douerli miſurare con la ſublime contemplaa
tione, & con le certe diſcipline. & noi poſſia
mo di più dire, che la Chenice & pla forma,
& per lo fine, è Gimbolo del mondo ſenſibile,
in cui ſono contenute , & miſurate tutte le co
ſe corporali.il ſedere , ſecondo i ſimbolici, li
gnifica ceffare da qualche impreſa comincia
ta.ellorca dunque Pitagora chiunque ſeguei
ſuoi mirabili inſtituti a non fermare la ſua
contemplatione nelle coſe corporali ; ne a
contentarſi d'eſſere filoſofando giunto alla
natura d'ello Vniuerſo corporale , ma deb ,
ba più innanzi arditamente aſcendere alla
deifica intuitione degli Archetipi delmon
do ideale .
XVI . Non tagliarai nella ſtrada.cioè,non ti
fermare nel beatifico uiaggio dell'aſcenſo
Сс 2 men
404 FILOSOFIA SIMBOLICA, OVERO
mentale,ma affretrati di caminare, ſin che cu Q
gionga all'V no maſſimo aſſoluto , & infini
to , nella cui apprenſione l'intelletto fuggi
to dalla miſeria corporale acquiſta il Rifo
della perpetua , & indeficiente letitia. & per mu
che diqueſto viaggio di è detto altroue,uen- u
go a gli altri . IC
XVII. Non portarai nell'anello impreffa te
l'imagine di Dio . L'anello è fimbolo,& legno ft
matrimoniale, & per conſeguenza del con {
giungimento dell'animaco'l corpo , & però la
della preſente uita . in eſſa non s'imprimela po
diuina effigie ; percioche non deue ad alcuni
huomo attribuirſi la diuinità.ilqual ſimbolo
ſe da gli antichi foſſe ſtato inteſo , & conoſcia CH
to , ſenz'alcun dubbio non haurebbono nella
la ſuperftitiofa religione loro introdutta l'in
finità de' lor fall iddij.oltre di cid, può ſigni
ficare queſto ſimbolo, che l'huomo uiuendo in
in queſta uita mortale dinotata per l'anello le
non può acquiſtarfi la uera beatitudine, la
quale conſiſte nella uera , & certa apprenlo fa
ne della diuina ſembianza , a che fù confor.
mePlatone nell'Epinomi, ou'egli diſſe io.fi
mo, che ſia impoſſibile a gli huomini fuori
d'alcuni pochi di acquiſtare la felicità ,& la ſe
beatitudine.ben ci rimane una buona ſperant
za,che puotrà totalmente conſeguirla chiun
que
DELLE IMPRESE ." 405
que acceſo del deſiderio di eſſa ha parlato a
tutto fuo potere ottima,& uirtuoſisſima uita .
XVIII.Non contemplare intorno alla lanter
Ma: cioè , non fperarai diapprendere l'altiſſi
ma notitia de diuini eſemplari con la fola
uirtù del lume ingenito, & naturale fignifica
to per quel picciolo lume rinchiuſo nella la
terna,fi com'egli può dirſi circondato da que
fta ſpoglia ſenſibile, & corporale; percioche
fi aſcéde a quell'altezza co'l lume infuſo del
la diuina gratia, ilquale di ſua natura è ſem
pre accompagnato da uiuaciffima fede , che,
traſcende ogni ordinario,& natural diſcorſo .
XIX.Non porgere facilmente la destra a ciaf
cuno. Queſto fimbolo è precetto proprio del
la ſerta Pitagorica , & con effo auertiſce il
gran maeſtro, ſecondo la dichiaratione di lá
blico, non douerſi communicare a gli animi
indegni, & non ancora initiati quelle occol
re dottrine , & quei ſecretiinſtituti,che ſola
méte fi paleſano, & s'inſegnano a gl'ingegni
7 facri, fublimi, & per longo tempo eſperimen
tari .
XX.Lienandoti raccogli, & inuiluppa illetto,
confondi la figura . Il letto ſignifica la parte
ſenſuale , queſta ſempre che lo ſpirito lide
fta , & riſorge , & alla luceintellettuale s'in
camina, deue inuilupparſi, cioè, conſtrin
Cc 3 gerfi,
406. FILOSOFIA SIMBOLICA , OVERO
gerli, & inquanto patiſce la moltitudine ma
teriale, ancor'ella ridurfi all'Vnità, ritirando
i ſenſi all'anima lor fonte, & non laſciando
niui i veſtigi de gli affetti , & delle perturba
tioni loro , & non permettendo , ch'eſſi nel
corpo riteogano alcuna forza di contraſtare d
alla ragione,& a gli inſtitutidella uirrı : & fi P
nalmente ci perſuade Pitagora in queſto luo
goad eſſere analeis, cioè , indolenti & liberi
ic
da tutte le paſſioni.taliforſe furono quei ſan
ti , & uirtuoſi Filoſofi chriſtiani riccordati da lice
Niceforo Calliſto nel XIIII . dell'hiſtoria Ec
cleſiaſtica , i quali indifferenti, & ſenza alcu Mt:
na commotione.d'humana cupidità, & ne i de
luoghi in honeſti con perſone laſciue, & ne i i te
bagni con belliſſime fanciulle furono di ma ta
niera ſuperiori, alle affertioni, & tiranni del 01
l'iſteſſa natura, che ne per uedere,neper toc di
care, ne etiandio per eſſere laſciuamente ba.. la
ciati , & amoroſamente abbracciati , poteua CC
no commouerli alla naturale concupiſcenza G
commune a tutti gli huomini . la
XXI . Non diuorare il cuore , non G truoua
ne' diuiniinſtituti, come ſcriue Filone , co 32
mandato giamai , che ſi ſacrifichi il cuore ; nc
percioch'egli membro principale del corpo |CL
humano fignifica la parte rationale , ch'ot i1
tiene il primo luogo nella noſtra uita.& que
fta
DELLE IMPRESI. 407
fta a guiſa della Lunauaria in ogni momen
co di tempo i ſuoi paſſi hora al bene , & hora
al male , onde hora può eſſere grato ſacrifi
cio , & hora per tal’uſo improbato, & profa
no , & perciò come coſa egualmente capace
di due contrari,cioè dell'honeſtà , & della cuc
pitudine,del vitio , & della uirtù ,& che ambi
duc coneguali honori accoglie, fù , come no
meno impura, che pura dal ſapiente legisla
tore rimoſſa dal diuino alcare;perciochequa
lunque coſa è inhonefta , è parimente profa.
na , & come tale è inconſacrabile:ma ſe que
ſta porcione principale s'accoſta a certo , &
determinato giudicio,allhora purgata in tut
te le ſue parti, & fatta ricettacolo della puri
tà immaculata, & candida cütta potrà nel din
uino fuoco accenderſi, & eſſere degnamente
diuorata,& ſacrificata.il cuore anco ſignifica
la diuina legge ſcritta da Mosè, percioche, la
come auertiſce Abrahamo Recanati ſopra il
Geneſi,l'ultimalettera della diuina leggeè's
lamed,& la prima è a Beth , lequali congiun
te fanno ab leu, cioè, cuore, & il numero de i
32.ſentieri della ſapienza , iquali non deuo.
no eſſere lacerati, & deuorati dalla pericoloſa
curioſità dell'ingegno humano.Oltre diciò,
il cuore nei libri lanti ſi prende per l'intel
CORONE .
CORONA NA VCRATITE ,
ET priemieramente ciſiappreſenta la Co
rona Naucratite,la quale era compoſta
1 diRoſe, & di Mirti, & hebbe,come racconta
Policharmo di Naucrate nel libro di Vene
re , intorno alla xxiij . Olimpiade origineda
Heroftrato mercante della medeſima patria:
il quale eſſendo ico a mercantare nell'Iſo
la di Cipro , & di quì alla patria tornando
pored ſeco una picciola Imagine di Vene
te d'antico , & belliſſimo lauoro accompe
sata in Pafo , & per viaggio navigando ſo .
pra l'Egitto hebbe tempefta in mare ( percio
che fù Naucrate Emporio Egittio , & Colo
nia de' Mileſij, uicino a Saita , & Sebenite)&
non ſapendo i marinari per l'oſcurità del té
po conoſcere in che parte ſi trouaſſero heb
bero riccorſo alla detta Imagine pregando
la che gli faluaſſe:la quale tutce le coſe , che
nella barca l'erano d'intorno conuerfe in
ucrdi, & odorati Mirti, la ſoavità dei quali ri
cred cutti i nauiganti faſtiditi dal uomito , &
ſtanchi dalle lunghe fatiche, & in unmede.
Da 3 limo
422 FILOSOFIA SIMBOLICA , OVERO
fimo tempo ſi fcoperſe il Sole , & q uidero ui
cini i monti & il lito di Naucrate, oue giun |
to, & diſmontato Heroſtrato portò la imagi
ne della Dea, & i mirti da lei miracoloſamen
te prodotti nel tempio della medelima ; nel
quale fece un ſolenne conuito a gli amici , &
donò loro una Corona per ciaſcuno com
pofta di Mirti , & di Roſe chimandole Coco le
ne Naucratiti.ma ueggiamo, che nobile con ta
cetto & che alco ſentimento ſotto la ſcorza 1b0
di queſta fauola , & ſotto la Corona Naucra
tite fi contenga . Heroſtrato è fimbolo dell '
animo heroico, & nobile: queſti parte da Ci. le
pro per ritornarſi alla patria , cioè, fi lieua &
diſgiugne dalla uita ſenſuale , & dalle deli 8
tie corporali per tornare al mondo intelligi,
bile uera,& eterna patria degli animi noſtri.
percioche sa ciaſcuno quanto molli, & delib
cioſe foſſero ſempre tutte le genti dell'Iſola
di Cipro, che perciò n'ottenne d'eſſere aſcrit
ta al regno di Venere,per lo cui compiacima d
to , oltre a molte altre dishoneſtà , foleuanoi d
padri eſporre le proprie figliuole alla libidi
nede iforaſtieri,ch'iui capitauano , innanzi
che le deſſero a marito , oltre di ciò Cipro fæ
anticamente decco Cripra; come che il mare
lo circódi , & lo cinga di maniera, che a mol 1
viegli paia eſſere naſcoſto nell'onde maricia
me:
DELLE IMPRESE .
me : ma noi ueggiamo quanto la uita fenſus
le fa tutta immerla , & occoltata nelle im
monditie materiali, & nell'onde de gli affet
ti,& delle Cozzare corporali.Porta Heroſtra
to ſeco partendo da Cipro la picciola ima.
l gine diVenere; percioche l'animo aſcenden
te dalla materia allo ſplendore intellettua
Di le , & diuino , hà ſeco ,ch'ad aſcendere lo inui
ta , & corrobora , una ſcintillante imagine del
la bellezza prima, & ideale, la quale non ha
Heroſtrato quando diſcende a Cipro , pero
cioche allhor che l'animo s'immerge ne i
ſenli, perde quali quel diuino lume, che'l.
fommo opefice gl'impreffe di cui ſi è ragiona
to altroue . queſta imagine porta Heroſtrato
partendo da Cipro , percioche Colleuandoli
lo ſpirito noſtro dalla oſcurità corporale ſu
bico riconoſcein ſe ſteſſo queſto celelte {plen
dore , patiſce il medeſimo fortuna intorno
all'Egitto il quale appreſſo Filone è fimbola
del corpo, percioche le cure corporali impe
diſcono molto , & ritardano il viaggio della
ſublime contemplatione : & l'eſſere ilnoſtro
Heroſtrato mercante dimoſtra , che l'huomo
di ſua natura è negotioſo, & arcivo, ond'egli
èper conſeguente ſociabile, & inimico della
fólitudine. non diſcerne il medeſimo per l'or
curità della tempeſta dou'egli di ritruoui;
Dd 4 per
424 FILOSOFIA SIMBOLICA, OVERO
percioche le perturbationi delle cure corpo
tali non laſciano , che l'huomo conoſcafe 2
fteſfo ,uegga dou'egli ſia , o fi ricordi dou'hab
bia d'arriuare alle quali coſe quanto ſia ne.
cellario hauere principalmente lamira , lo P
moſtra Socrate ad Alcibiade appreſſo Plato
ne nel libro della natura dell'huomo . ma do Š
pò uarie percoſſe della fortuna Heroſtrato
miſero, & lagrimoſo ricorre per ſoccorſo alla 10
diuina Imagine, ch'egli ha nella barca, cioè ,
s’inalza dopo il crauaglio , & l'affittioni ha. TE
uure dal combattimento de gli affetti coʻl: tc
mezo della luce intellettuale imagine della Z:
diuinità , laquale come giudice dell’huma
na nauigatione nella Naue, cioè, nella pre
ſente uita gouerna, & li cifferiſce alla diuina
gratia. queſta fà ch'appariſca il Sole , cioè ,
la luce della diuina unica , la qual è il Ver 1
bo, & la Sapienza del Padre uero , & eterno
lume di cutti gli intelletti , & unico confo
latore di cucci gli animi afflitti allo ſplen
dore di queſto intelligibil ſole li ſcuopro
no i monti di Naucrate , cioè gli altiffimi, &
uenerandi Archetipi, & comeſcriue Filone,
le Idee facratiffime eſſemplari , & imagini
incorporali di tutte le coſe , che in queſto
Vniuerſo fi contengono , nell'apprenſione
de i quali conſiſte la ucra Sapienza ; & in
queſta
20 DELLE IMPRESS . 435
'. queſta illuftratione tutte le coſe che fouto
nella Naue, ſi conuertono in uerdi , ſoavi, &
1
odoraci mirti , cioè tutte le parti dell'Anima
s'empiono di uera , & intellettuale letitia ;
percioche il mirto è fimbolo d'hilatità,onde
tou tacconta Plutarco ne i Şimpoliaci, che tra
CU gli antichi fù coſtume ne'conuici di cantare
per ſegno di allegrezza , con rami di mirto
in mano . giugne finalmente a i liti diNau
crate la Nauc uittoriofa ; percioche Naucra
lo te appreffo i Greci non altro ſignifica che uit
toria maritima;percioche chiunque s'innal.
za alla libertà intellettuale fupera uittorio
ſo tutte le humane perturbationi, & tutte le
mondane affittioni. quiui aſcendendo Hero
ſtrato entra nel Tempio di Venere, cioè,s'im
merge in quella mentale unità, che Mercu
rio Triſmegiſto chiamd Cratere ſuperiore,
& iui dedica. & conſacra la picciola imagine ,
di Venere portata ſeco, cioè, quella ſcintilla
del raggio diuino ,chegli è ſtata guida in que
ita ſalita ſpirituale, & a gli amici ſuoi cioè,a
cutte le parti dell'anima illuſtrata dona Co.
cone di mirti, & di roſe compoſte,cioè ilpre .
mio della uittoria ottenuta contra il uitio ,
contra la noluttà, & contra i ſenſi.queſto pre
mio contiene due parți la Roſa , e' Mirto;
percioche la Rola , li come naſce circondar
ta di
426 FILOSOFIA SIMBOLICA , OVERO
ta di ſpine, coſiè hieroglifico della uirtù cir
condata ſempreda i molti trauagli di queſta ď
uita , la qual uirtù percid difle Maſſimo Ti 1
rio contenerſi in uno di quei due uali , che 0
fono poſti appreſſo Homero innanzi alla por
ta di Giove , in cui erano il bene , & il male ſa
meſcolati inſieme . Il Mirco , oltre ch'egliè
pianta dedicata a Venere che ſignifica la bel
lezza intelligibile, è parimenre fimbolo della
l'aſcenſo mentale , chei Platonici chiamano
Ratto , & furore diuino. quindi Ganimede PE
fanciullo Troiano limbolo dell'animo , che
lo ſpirito diDio ha rapito alla fruitione , &
al godimento delle delicie intellettuali, & al la
gaudio delmondo ideale , era ſignificato ap- h
preſſo gli antichi per la medeſima pianta ; & ro
però in Chaleide era l'Harpagio fuogo, oue re
fu dall'Aquilla rapito Ganimede , & ne i
quali copiofi , & belliſſimi mirti naſceua
PO .
(1
CORO N E ANTICHE.
C
CO
V anco nell'antiche memorie celebra
FA ta la Corona ANTINOIO compoſta di
frondi di loto, laquale pianta diſli altroueli .
gnificarc Eternita , & deificatione.Pancrate
Poeta
DELLE IMPRE SL. 427
Poera Egittio rrouandog l'Imperatore Ha
driano in Aleſſandria gli diſſe ,che queſta Co
rona haueua tal nome otcennuto perche
quella ſpecie diloto , c'ha i fiori vermigli era
nata hauendo la terra appreſſo , & beuuto il
ſangue del Leone Maurulo , ilquale d'eſtre
ma grandezza era ſtato ucciſo dal medeſimo
Hadriano,mentre andaua cacciando in quel
la parte della Libia , laqualeè uicina ad Aleſ
ſandria ; & eflendoſi di queſta fintione com
piacciuto l'Imperatore ordinò , ch'a Pancra
te foſſe aſſignato , & conceſſo il vitto nel fa
moſo Muſeo di quella città . queſta hiſtoria
racconta Atheneo . ma io credo che piu roſto
haueſſe origine , & prendefle il nome la Co
rona Antinojo da Antinoo , ilquale , come
racconta Elio Spartiano, fù giouine Bithinio
molto caro all'imperatore Hadriano , co'l
quale eſſendo andato nel viaggio,ch'eglife
ce per l'Egitto,& nella navigatione del Nilo
fiammalo , & morſe della qual morte tanto
dolore ſentì Hadriano che ne fu uiſto publi
camente piangere , & lagrimare . & per ſua
confolatione ordinò che nel luogo dou'egli
morſe foffe edificata vna ciard detta la città
di Antinoo , laquale hoggidi Gchiama An
tio , & giace fopra'l Nilo appreſo Barnabal
a xxviij. gradi , & la ſeſta parte d'un grado
uerlo
428 FILOSOFIA SIMBOLICA, OVERO
perlo il noſtro polo , dellaquale truouiamo
farſi alcune fiate mentione nelle hiſtorie eco I
clefiaftice , & nelle uite di fanti Padri dell'E- S.
gico ; & volle che nella medefima foffero ad
Antinoo edificati tempij,eretti altari, & con BI
ftituiti Sacerdoti, & iui anco conſtitui vn'ora Z
colo,rue pareua,che'l nouello Dio con uerfi
heroici reſpondeffe ,i quali però erano ſegres ?
tamente compoſti dalmedeſimo Hadriano .
gli ereſſe , anco un celebratiffimo tempio in I
Mantinca città dell'Arcadia , & nel Gimna 0
10, & in molti altri luoghi dirizzò molte fta 0
tue al medeſimo ſotto l'habito di Baccho.il re
medeſimo fcriue Pauſania , il quale v'aggiun CI
geche in Mantinea fù riuerito Antinoo; per
ciochei Mantinei riferjuano l'origine loro a
i Bichinij ; & è verifimile che fi come a gli al р
tri Iddij particolari Corone fi conſecrauano,
coli volelle Hadriano ch'all'Antinoo ſuo for
ſe aſcritca ; & dedicata la ſudecca;mallimeha 1
uendo ella come fi è derro hauuto principio t
nel tempo del viaggio, c'Hadriano fece in E
gitto.fucono celebrate molte altre Corone ;
& primieramente la Corona PI L E o fatta .
di pampani, & foglie di viti, che i Laconi,ce
mc ſcriue Pamflo , erano ſoliti di donare ,
& imporre alla facua di Giunone , & fignifi
caua abbondanza ; & buona temperie. La Co
rona
DELLE IMPRESI . 429
rona JACCHE ful , come ſcrivono Fileta , &
Timachira nel libro delle lingue , vſata da i
Sicioni. La CoronaHELLOTIDE fù , come
cacconta Seleuco nelle lingue , compoſta di
mirto , & hebbe venti braccia di circonferen
za , & per ſegno di publica hilarità ſi porta
ua intorno nella feſtiuità degli Hellori.le Co
Tone THIREATICE , ſcriue Solbio nel libro
de' facrifici , che furono di palma,& vſate dai
Lacedemoni per ſegno della vittoria, ch'elli
ottennero in Thirea , & Aleſſi nella Cratia ,
ouero nello Speciale , fà mentione delle Co
roneMELITOTINE,le quali volle Tima
chira, che foſſero di molte ſorti, & vſate fola
méte dalle donne. Le Corone HIPOTIMIDI
vfate da gli Eoli , & loni, & ricordate ne' com
ponimenti d’Alceo, & d'Anacreonte fi faceua
no di mirto , intorno al quale fiteſſeuano vio
le ; & altri fiori odoriferi : queſte , ſecondo Fi
lera nel libro de'diſordinati, furono anco co
noſciute, & vfare da i Lesbi.Vrolli anco la Co
rona CI LIST A ,dellaquale fannomentio
neArchippo nel Rhinone , Aleſſi nell'Hip
piſco, & nel Scirone ,Antifane nell'Amante,
& Eubulo nell'Oenomao . & componcuaſi, fe
condo i ſudetti, & Nicandro Thiatireno , di
frondi di fico, & di fiori di Roſe .la Roſa, co
mc diſli, significa l'aſprezza , & il trauaglie
del
430 FILOSOFIA SIMBOLICA, Overo
della vita virtuofa , & attiua , il fico ſignifica
1
dolcezza, & foauità ; & perd diconoiNatura
nd
li , che la Rara ſe li pianta ſotto il fico laſcia
molto della ſua amaritudine, & ne' libri ſacri T
il ripoſo de gli huomini ſanti ſotto il fico di
10
nora la tranquillità della uita loro ; lequali
coſe ſignificauano nella Corona Cilifta, che
i trauagli dell'huomo virtuoſo finalmente
terminano in quiete, & tranquillità di ſpiri
do.la Corona s T RVTH10 ſi componevad fa
dell'herba coſi chiamata, della quale fà men al
CH
tione Theofraſto nel vj. libro dell'hiſtoria
delle piante , con queſte parole, fioriſce la pri C.
mauera , & la ſtate lo ftruthio , il cui fiore è fic
belliſſimo da vedere, manon ha odore alcu
no : & perciò la detta Corona era fimbolo fc
d'Amore infruttifero ouero d'huomo , che 9
11
nell'apparenza prometteſſemolto ,ma negli
effetti non foſſe di alcun ualore. La Corona с
POTHO è parimente dall'herba, onde fi com
poneua coſi chiamata , come ſcriue Nican P
dro Collofonio , & di queſta herba fà men F
tione Theofraſto nel detto luogo dicendo ;
ch'ella è di due forti,vna dellequali ha il fio
re fimile all'hiacinto , & l'altra ha il fiore (co C
ļorito , & come bianco, del quale ſoleuano a
dornare i ſepolcri.Euaulo nomina la corona
EGIDIO compoſta di uari fiori , & Xenarce
nel
DELLE IMPRESE : 431
nel ſoldato la PHILINA ,eranui anco le coro
ne contorte vſate da gli Alellandıini ,& era
no , come ſi vede nel Dioniſio di Cheremone
Tragico,fatte d'hedera, &di narciſo, ſignifi,
cauano, che l'attinenza è il rimedio contra la
torpidezza, o ſia la pigritia, & dapocagine ;
percioche l'hedera ; comedilliè contra l'ub
briachezza , & narciſo fignifica la ſonnolen
za.truovanſi ricordare nelle cercali d'Ariſto
fanele Corone SINTHEMPE , & Androne me
dico fa mentione delle Corone A CINIE coſi
chiamate dalla pianta acide. La Corona ELI
CHRISI A ,ſecondo Theofraſto nell’viij.ligni
ficaua, & prometteua gloria futura, era l'Éli
chrifa ſimile al loto , & Themiftagora Efeſio
ſcrive nel libro d'oro , che queſta pianta ac
quiſò cal nome dalla ninfa Elichriſi,che'l fio
redi leiprimjeramente raccolſe. la Corona ,
COSMOSANDALO, come ſcriue Clearco nel
ij.delle uire fù anticho ornamento della Re
publica Spartana. Vſarono gliantichi dico
porre le Coronecon queſti fiori ,che poi n'há
no perciò ottenuto il nomedi fiori Corona
rij, cioè, le Roſe ,onde Plinio fa mentione di
oglio , & d'acqua roſata , il Meliffofilo , o
melitena grato alle api, che i noſtri chiama
no Cetriola il croco, o Zafferano, l'hemero .
calli , ch'Atheneo raccóta fiorire la marina,
&
432 FILOSOFIA SIMBOLICA , OVERO
& la notte effere languido,Dioſcorideil chia no
mò giglio ſeluatico,l'herba fichni,la qual fe
dice effere nata nel bagno di Venere , quana
d'ella dormi.con Vulcano , hoggi la chiama di
noinoſtri Valeriana, il Narciſo il Cicifo , che &
noi chiamiamo trifoglio maggiore , il fifim H
brio ſeluagio detto anco timbreo , la timbra, a
e'l chimo, ilMeliloto , chedi colore melino ,
& d'odore uehementiffimo nafce in terra di
it
lauoro intorno a Nola , il giglio coſſo , che i for
Greci chiamano xpivov e'l bianco detto da i
medelmi asipsoy la faliāca dimolte foglie,& i
piu toſto herba ,che fiore, & come ſcriue Pli.
nio , naſce nella Pannonia , & nel Norico , il
1
Ciclamino , il for di Gioue ; chei Thoſcani 0
chiamano fior'Aliſo , & i Latini fiore del Pa.
&
radilo , fe forſe non è il Ciano nominato da
&
Plinio ,l'helicrifi ,o Chriſanthemo, che i La
rinichiamano Aurelia , il conuoluolo , & le C.
viole di uarie ſorti ,ithiacinto ,ilquale ancos C
effo è fiore violaceo , & ſecondo Plinio ha C
certe lettere lugubri infcritte dentro ,& è no
ta la fauola di queſta inſcrittione, la uiola
bianca , che Dioſcoride chiamò Leucoia , & C
1
il leucathemo , che hoggi ſi chiamaGello t
mino, la Luthea di Plinio ,onde li fa l'oglio ,
che gli Arabi chiamano Cheiryuicin’a que
ſta è la Calca del medeſimo Plinio poco disk
mile
DELLE IMPRESE 433
mile alla ſcopa regia, la chriſocoma, laquale
io giudico , che ſia la medeſima con la Chri
ſanthemo , & con la chriſiti , L'helenio, che
dicono eſſere nata dalle lagrime d'Helena ,
& perciò nobiliſſima è quella , che naſce in
Helena iſola , & l'Anemona ſimile in quanto
alle foglie all’Apio , coſi detta;perchenon s'a
pre ſe non quando ſpirano i uenti, l'Amaran
tho , il quale è piu toſto ſpica purpurea , che
fiore , & naſce , come ſcriue Plinio nel meſe
d’Agoſto,la Cerinthe grato alle api, c'hale ,
foglie candide appreſo a Plinio , ſecondo il
quale ſono anco fioricoronarij l'Oenanthe ,
il Melanthio , il Potho, e'l Bellio , il Liguſtro
o Ciprio fiore è bianco ,i bacinij ſono negri,
& diqueſti poſſiamo dire , ch'intendeffe Vir
gilio in quel verſo ,
Alba ligustra cadunt bacinia nigra leguntur.
che coſi pare a me douerfi leggere piu toſto ,
che uacinia , quel fiore che noi chiamiamo
Gariofilo è uenuto da Damaſco in Italia dal
tempo di Plinio in qua.fcriuono dei fiorico
ronarij Nicandro nel ſecondo della Georgi
ca , & Hegelia, o Stafino ,o qual fi voglia al
tro autore del Poema Ciprio fa de i medeſi
mi coſi mentione nel xj.in quei uerli,
Juan la Dea Ciprigna,& ledonzelle
Nei verdi campi raccogliendofiori,
EC E in
434 FILOSOFIA SIMBOLICA, OVERO
li
Ein ghirlande conteſti ad eſſa Dea
Poneanſi in capo , ne' bei colli idei
E le Ninfe ,e le gratie iuan cantando
Con l'amoroſa ,& coronata diua .
ſcriue Theofraſto ,che tre ſorti di Corone ufa
uano gli antichi, o di fiori odorati,come la i
uiola , o ſenza odore, come il fiore di Gioue, o
con rami, & foglie odorati , comeilSerpillo , to
l'helenio, l'abrotano & ſimili.Appreſſo i Rorb
mani anco furono uarie forte di Corone , & 10
primieramente la Corona trionfale ,la quale s
li daua a gli Imperatori cheritornavano uit di
toriofi,& trionfanti alla città,faceuali al prin
cipio di lauro ,poi comincid a farli d'oro , il
quale perciò ottenne il nome di oro Corona
rio ,la Corona obſidionale îi daua a chi hauc
ua liberato un preſidio, o fortezza,o città dal
l'aſſedio , & faceuafi di gramegna raccolta i
nel medeſimo luogo liberato ;percioche,fico
me ſcriue Plinio, era ſegno appreſſo gli anti 1
chi di uittoria , chei uinti porgellero l'herba
di terra'a i uincitori . la Corona ciuica dava
il citradino a chi l'haueua liberato dallas E
morte , faceuafi primieramente di legno ,
&
DELLE IMPRE 443
SE .
& principali hebbero certe particolar figu
i
Te , ch'uſaro di portare neglike
no udi , nelle
inſegne, ne' ligilli, & ne rouerſci,o publici,o
priuati;coſi i Frigi portaro
no la porča , o fcrof
fa ,gli Armeni ilmontone, gli Scithiil folgo
Te , i Perliani l'arco ,iCilici una reſta armata ,
i Thraci un Marte , i Fenici un Hercole , gli
Egittij l’Ibidez iMileſiji Leone, gli Athenie
l
glid
ui il Sorice, il Pelopone T
ſo la eftugine, l'Ita
lia il Cauallo, l'Afia tre ſerpéti, l'Africa l'Ele
fante; & a tempi noſtri la Rep . di Genoua ha
S.Giorgi Cauallie
o ro armato ,& a cavallo , la
Repub Venecian un Leone con un libro ,at
a
tribuito a S.Marco , un Leone hebbe parimé
te la Rep.Fior ,la Lupa fùù inſegna del
entina
la Rep. Seneſe ;& finalmen n R
te on è egno ,
ne prouinci , ne città hoggidi, la qual non
a
habbia alcun proprio ſegno da ſignificar .
fi
Ne' tempiantichiſſimiAgamennone usò di
portar nello Scudo la teſta del Leone có que
Ite parole,queſtiè il terror de gli huomini, &
chi lo porta è Agamennone;fimile ſcudo rac
conta Pauſania hauer ueduto fino a fuoi tem
pi . Antioco hebbe il Leone co'l Caduceo ,
Theſeoil Bue , Seleucoil Tauro , Ottaviano
usò nel ſigillo la Sfinge , Mecenate le Rane,
L.Papirio Curfore ilPegalo , PompeoMa
gno
444 FILOSOFIA SIMBOLICA , OVIRO
gno il Leone, con la Spada impugnata , Vef
ſpeſiano la Gorgone, C.Mario due buoi giun {
ti ad un giuogo , & Cicerone in Sicilia per me
moria delſuo cognome un Cece . Souuiem E
mi d'haver ueduto una Medaglia di bronzo
d'honeſta grandezza d'antico & belliſſimo
lauoco nel cui diritto era la ſantiſſima effigie z
diN.S.GISV CHRISTO con quelle fattezze,
che deſcriue Niceforo nel primo libro della E
Hiſtoria ecclefiaftica ,le cui parole per conſo .
lacione de gli animi pij ho uoluto quiporre
tradotte dal Greco elſemplare in queſta no F
Atra lingua Italiana . L'effigie della forma di F
ceegli) del S.N.GIESV CHRISTO , li come
habbiamo inteſo da gli antichi noſtri, tale
fù.egli hebbe egregio ,& viuace aſpetto ,la ſta
tura del corpo arriuò a fette palmi, hebbe la
capigliatura qual faua , non molto ſpeſſa ,
ma che leggiermente finiua in creſpo ,hebbe .
icigli negri,non piegati,da gli occhi alquan
to Haui uſciua una matauiglioſa gratia , e
rano acri, el naſo hauea alquanto lunghet
to , la barba fù bionda , ma non molto lunga ,
più lunghi furno i capelli; percioche ne rafo
io ,ne forbice toccò mai la ſua teſta , ne mano
alcuna d'huomo ,eccetto che della ſua faotif
fima Madre nella più tenera età: ił collo heb
be piegato alquanto in modo, che non fù di
i ftatura
DELLE IMPRESE . 445
ftatura troppo diſteſa , o diritta , fù di colore
fimile al formento maturo, la faccia ſua füt.
non rottonda, ne acuta ,ma fimile alla mater
na , alquanto inchinata al ballo , & un poco
nelle guancie rubiconda , laqual dava indi
tio di prudenza congiunta con piaceuolez
za,& di placabilità ſenz'iracondia, & in ſom
ma fù ſimile in tutte le coſe alla ſua diuina,
& immaculata madre. la detta medaglia ha
ucua nel rouerſcio un capo humano circon
dato di raggi con queſta inſcrittione o
RIENS; comeche'l N.Š. ſia quel Soledi Giu
ftitia promeſſo dal Profeta, & delquale fa mé
tione Zacharia antico in quelle parole, Ecco
l'huomo L'ORIENTE è il ſuo nome, & Zacha
ria padre diGiouannipieno di diuino ſpirito
in quei uerſi,
Per le uifcere ſante del Signore ,
Onde ci uiſitò d'alto ORIENTE :
& apprello tutti gli alegorici nelle ſcritture
ſacre ilSole , & l'Oriente ſono ſimboli della
diuina Sapienza , & del uerbo eterno , & co
fi anco fcriue Filone nel libro de gl'inſogni
ſopra quelle parole , il Sole nacque ſopra la
terra , Lothe entrò in Segor , & il Signore fe
ce piouere ſopra Sodoma, & Gomorra zolfo,
& fuoco;percioche alhorche'l Verbo di Dio
(log
446 FILOSOFIA SIMBOLICA , OVERO
( ſoggiunge il medeſimo ) diſcendein queſta
noſtra terrena compagine,aiuta gli amici,& P
ſeguaci della uircul , portando loro ſalutifero
rifugio,ma ne gli auerſari ſpande ineuitabia
le rouina . b
ARMI, ET INSEGNE.
IMPRE SE.
2
DELLE IMPRESE .' 475
Gmo della diuina bellezza della donna mia?
XIX. Il luogo dal ſimile tić quella uniuer
ſale propofitionc,ſepiù predicati egualmen
te li truouaranno ne iſoggetti loro , non po
trà l'uno uerificarG del ſuo , che gli altri dei
loro parimente non ſiano uerificati.di que .
ftoluogo fi truovano infiniti eſfempi, & lace
coppiamento fi fà con la parola fic,o altra Gi
mile,o poftaui eſpreffaméte,o ſotto inteſa, &
fiaci per eſſempio l'Impreſa c'ha il Signor
DON GIVSEPPE SALIMBENE Cavaliere di
fan Lazaro, gentilhuomo Pauele uirtuofiffi
mo detto l'Ardito nell’Academia de gli Affi
dati, come l'Elefante fi rivolge di ſua natura
ad adorare la Luna,coſi queſto Cavaliere ab
braccia con tutto lo ſpirito arditamente , &
per proprio & natio coltume tutte le Impre
Ce religiofe,& pie .
XX . Fannoli forto'l medeſimo luogo del
la comparatione , le Impreſe dal contrario
come quando nelle parole diciamo il contra
tio di quello , che fiuedenella figura. tale fù
l'Impreſa dell'Eccellentiſſimo Sig. Marche
fe del Vaſto di feliciſſima memoria , nella
quale ardeua il Tempio di Diana Epheſia
con queſto motto Nos aliam ex alijs ,cioè,noi
cerchiamo la gloria al contrario della via
che tenne chi acceſe queſto fuoco, & per con
ſequen
476 FILOSOFIA SIMBOLICA , OVERO
ſequente per la ſtrada della Virtù .
XXI . Pongono alcuni ſotto queſto mede
fimo genere il luogo della proportione ,il 1
qual prende forza da queſta generale pro. 1
I
poſitione, ſe due predicati egualmente con
uenendo a loro ſoggetti , dell'uno di quelli di
dimoſtra , che gli conuengasdell'altro pari
mente (arà palele.tale accoppiamento ha las 1
dignisfima, & ueramente heroica Impreſa
dell'illustrisſimo, & Eccellentisſimo Signor I
MARCHESE DI PESCARA , mio u
nico ; & eterno Signore , detto nell’Academia C
Affidata ATHENEƠ , nella quale u'è Miner {
ua con queſto motto H AVD SIMPLEX 1
VIRTVTIS OP vs.la uirtù ha ſimbolo , & pro
portione con Minerua,perche queſta èhiero
glifico di quella,Minerua è Dea bellicoſa ,&
inuentrice delle ſcienze , come ch'a lei ſi con
uenga la Dottrina, & il ualor militare;adun
ques & le uirtuoſe operacioni non ad un ſolo
fine deuono eſſere intente. ma ueggaſi intor
no a queſta impreſa quanto ho gia ſcritto af
troue .
XXII.Prendeſi nell'impreſe un'altro luo
go, che i latini chiamano dall'Alufione, quã
do il nome allude alla coſa , o la coſa al po
me . ſotto queſto capo è difficile riuſcire per
feiramente, percioche comeuogliono alcu
ni, o
DELLE IMPRESE . 477
ni , o fi fanno miracoloſe , ouero s'inciampa
nel goffo , & nel ridicolo ,belliſſima fu il 17
LIVM SIDvs del Cardinale deMedici inteſo
ſotto l'INTER OMNES alludendo alla Signo
ra Giulia Gonzaga.fu leggiadra in queſto ge
nere l'Impreſa di quel Caualiero Napolira
no , il quale amando una Sig. Violante tolle
per corpo un mazzo di Viole con queſte pa
role SOLA MIHI REDOLET . per lo contra
rio infinite ſono le ſciocherie , nelle quali tus
to'l dì incorrono molii, ch'in queſto genere
cercano di fare linprele, li come infinita è la
ſchiera de gli ſciocchi, & però laſciando la
ſuola di ſcarpa di Baſtiano delMancino , la
candela bianca di M. Agoſtino Porco Paue
ſe, la Pentecoſta del Caualier Calio , l'anadi
no dello Spagnuolo , & lotto celate di Mon
fignor Galeotto della Rouere ; & conchiuden
do queſto diſcorſo dico che l'impreſe potran
no perfette , & nobili farfi, & le ignobili, &
imperfette conoſcerli, & emendarſi con quel
l'arte medeſima, con la quale ſi compongo
noi ueri,& perfetti Gillogiſmi, & onde fi ſcuo
pronoi ſofiſtici, & gl'imperfetti alla perfec
rione fi riducono ,
IL FINE .
for 1467602
1
Aos tietenz
30