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l FRATTAt.�
A FUIWETTI
a cura di
Richard Appigrranesi
·&l
Raffaello CortinaEditwe
wwvv:raffaellocortina.it
Titolo originale
lntroducing Fractal Geometry
Text copyright© 2000 Nigel Lesmoir-Gordon and Will Rood
lllustrations copyright ©.2000 Ralph Edney
·
Traduzione
Gianbruno Guerrerio
Copertina
Studio CReE
Illustrazione di Natalie Picco
ISBN 978-88-6030-355-4
© 201 O Raffaello Cortina Editore
Milano, via Rossini 4
Ristampe
o 2 3" 4 5
2010 2011 2012 2013 2014
.Ringraziamenti
Gli autori sono infinitamente grati in .par-ticolare .a lan .Stewart e a Michael Bamsley,
ma anche a ArthurC. Clarke e Roger Penrose perol'assistenza,l'incoraggiamento e il
sostegno nella realizzazione di qwesto libro. 'il .nostro :Più caloroso grazie va anche, ov
viamente, a.Beno'ìtMandelbrot per ìl coraggio, .la perseveranza, la buona volontà-e per
la sua brì llànte .scoperta.
Perché i frattali sono importanti?
John Archibald Wheeler (191 1 -2008)- allievo del pioniere della mec
can ica quantistica Niels Bohr, amico d i Albert Einstein e protagonista
delle svolte che, nel XX secolo,. hanno interessato fisica, cosmologia e
teoria dei quanti -e l an Stewart, stimato professore di Matematica al
l'Università di Warwick, sono solo due dei molti scienziati che vedono
nella geometria frattale una conquista rivoluzionaria per la nostra com�
prensione della realtà.
CONSIPERATD SCIENTIFICA/VIENTE
PREPARA T O.
I FIMITALI
SONO IMPORTANTI PETèCHÉ
RIVELANO UNA NUOVA AREA PELLA.
MATEMATICA CHE HA A CHE FARE
])!RETTAMENTE CON LO STUPIO
PELLA NATURA
lan Stewart
3
Un mondo liscio o rugoso'?
Platone riteneva di poter spiegare la natura con cinque forme solide re
golari. Newton e Keplero deformarono il cerchio in ellisse. La scienza
odierna ha scomposto le forme platoniche in particelle e onde; ha ge
neralizzato le curve di Newton e Keplero a probabilità relative, eppu
re totalmente prive di "rugosità". Ora, oltre due millenni dopo Plato
ne, e quasi trecento anni dopo Newton, Benort Mandelbrot ha fatto
una scoperta non meno impprtante diquella delle leggi che descrivo
no il moto uniforme.
Eugene Stanley, docente presso il C entro di ricerca sui polimeri
del dipartimento di Fisica dell'Università di Boston
Collisione pione-protone
4
Benoit Mandelbrot
In natura, nel mondo in cui viviamo, non sono presenti bordi lisci . Il
mondo reale è caratterizzato da spigolosità e rugosità irregolari. Le su
perfici lisce sono un'eccezione in natura. Ma finora abbiamo accetta
to una geometria che descrive solo forme che ben di radò, se non mai,
si trovanò nel mondo reale. La geometria di Euclide descrìve forme
ideali: la sfera, il cerchio, il quadrato. Certo, nella vita incontriamo que
ste forme, ma esse sono per lo più frutto dell'opera deg l i uomini e
non della natura .
5
.
La trama della realt à
La natura si dispiega in forme non uniformi e con bordi ruvidi. Pren
diamo la forma stessa di Homo sapiens. Vi troviamo una certa simme
tria, ma non si è mai riusciti a renderla nei termini della geometria eu
clidea. Questo è i" l problema. C iò che fino a tempi recentissimi è man
cato nel repertorio della scienza è stato un modo per descrivere le for
me e gli oggetti del mondo reale.
LE MONTAGNE NON
SONO CONI NÉ LE LINEE Pl
SONO CEI?CHI. E IFULfvliNI
.
NON VIAGGIANO IN LIN
RETTA.
� ·
6
LA GEOfVIET1èiA F1èATTALE
È LA GEOfVIET1èiA PEL fVIONPO
NATU1èALE: ANI/VIALE.� VEGETALE
E fVIINE1èALE...
8
La geometria classica
r - --··
9
Il Calcolo
Giovanni Keplero ( 15 71- 1630) fu il primo a comprendere che i pianeti
seguono orbite ellittiche e non perfettamente circolari. Edmond Hal
ley ( 1 656-1 742) ipotizzò che le orbite ellittiche potessero essere spie
gate con la legge dell'inverso del quadrato della distanza.
NON
éT?ANO STATI ANCOT?A
INVENTATI.
./
/A /s
l
la pendenz.a,
B.{:.�.,
j. t
denz.a=-
:��e:�;i
t
o GRADIENTE,
in B è tempo t Q.�an do· f B t diventano
più. ripida via via piu piccoli
d
- _, p
dt
Liac.c.elerai.ione
Distanz.a perc.ors.a
in C
= area sotto la è.u.rva
è il gradiente
= somma di tu.tte
o
le aree dei rettangoli
a=-
dv
dt
su.m Cv. t )
tempo t o fv. t
� fv.dt
via via c.he t diventa
più.pic.c.olo
11
Il paradosso degl i i nfinitesimi
La teoria di Newton è minacciata dai paradossi. La questione dell ' i n
finita d ivisibilità dello spazio, i nfatti, aveva lasciato perplessi i filosofi
da migliaia di a n n i .
� �
Zenone di Elea (490-425 a.C .
circa) i mmaginò una freccia
nel suo volo verso un bersaglio.
12
Le conseguenze del Calcolo
Nonostante la mancanza di una solida giustificazione teorica, il calcolo
.infinitesimale ebbe un incredibile sucèesso. Le tre leggi del moto di New
ton e le equazioni dell'elettromagnetismo di Jam!'!s Clerk Maxwell
(183 1 - 1 879) furono il frutto di questa potente scoperta. Tutte le scien
ze fisiche ne vennero trasformate. Si ritenne addirittura che tutti i fe
nomeni fisici potessero essere descritti nei termini di questa nuova tec
_nica . Pierre-Simo.n de Laplace (1749- 1 827) affermò che conoscendo
la posizione di tutte le particelle dell'Universo e la loro velocità di spo�
sta mento, avremmo potuto predire in ogni dettaglio il futuro.
AU=Q-W
13
Il primo frattale
Il primo frattale matematico fu scoperto nel 186 1 . Karl Weierstrass si
dilettava a trovare fallacie nei ragionamenti di altri matematici. La sua
esigenza di rigore assoluto lo portò alla scoperta di una funzione con
tinua ma, ovunque, non differenziabile: una curva completamente co
stituita da spigoli . In questo modo non era possibile definire il suo tas
so di variazione in alcun punto . .In altri termini, non era liscia i n alcun
punto. Per gli scienziati del tempo fu uno shock.
14
Spiegare i numeri
16
Che cosa sono gli insiemi?
Un insieme è una collezione di cose che può essere pensata còme un
singolo oggetto. Questa defin izione, fra l'altro, esclude idee autocon
traddittorie come quella di " i nsieme di tutti gli insiemi " ! Insiemi che
possono contenere altri insiemi ma che non possono contenere se stes
si possono portare alla follia, Con il suo famoso paradosso, Bertrand
Russell (1 872-1 970) mostrò le insidie che derivano dçl con�iderare gli
insiemi che possono contenere se stessi.
S E STESSO?
17
Cantor e i l continuo
Un grosso ostacolo era rappresentato dal concetto di i nfinito, perché
richiedeva un atto di fede che molti matematici non erano d!sposti a
compiere. Georg Cantar, uno dei pionieri dell'odierna teoria degli in
siemi, prese le mosse da un problema che continuò a tormenta rio per
tutta la vita: la natura del continuo. H continuo è lo spazio idealmen
te suddivisi bile al l'infinito, concetto necessario per una teoria del cam
biamento continuo.
Ci sono più numeri reali o interi? È possibile che preso un n umero rea
le a piacere sul lato destro non si riesca a trovare un numero i ntero nel
l'insieme opposto, visto che c'è un'infinità di interi?
Bene, consideriamo il numero sulla diagonale.
È il numero O, 1704826 . . .
Ora modifichiamolo sottraendo 1 da ciascuna delle sue cifre decimali.
Si ottiene 0,0693715 . ..
Questo numero non apparirà mai nella tabella, dato che differisce per al
meno una delle cifre decimali da qualsiasi altro numero che vi compare.
Dunque ci sono più reali che i nteri.
IL NUJVJERO
COTèlèiSPONPf:NZA
PEI REALI È !JI FATTO
JVJAGGIORE !JEL
UNO A UNO FRA
NUJVJFRO !JEI NUJVJEfèi
1 NUJVIf:Tèi REALI RAZIONALI.
f: I NUJVIf:Rl
NATURAt-I
19
L'insieme di Cantor
La ricerca d i C antor sul sign ificato della continuità lo condusse, nel
1883, alla definizione dell'insieme che oggi porta il suo nome, uno dei
primi frattali a essere studiato dal punto di vista matematico. In realtà
era g ià stato scoperto da Henry Smith, un professore di geometria d i
Oxford, nel 1 875.
Si consideri un segmento e se ne rimuova il terzo centrale, così da ot
tenere due segmenti uguali. Ora si elimini, allo stesso modo, il terzo
centrale da cìascuno di questi due segmenti. Ripetendo l'operazione un
numero infinito di volte, si ottiene l'insieme di Cantor.
- - - -
• • • • • • • •
Il Il Il Il Il Il Il Il
20
Tuttavia, pur essendo formato da p u nti totalmente sconnessi, è più
che numerabile. In effettkontiene tanti punti quanti sono q uelli del
l'intero segmento da cui è ricavato. Ogni punto è un " punto di accu
mulazione" o " limite " : ciò significa che nell'insieme che forma un suo
intornO, per quanto piccolo esso sia, c'è un'infinità di a ltri punti . Pe"
raltro, l'insieme di Cantar contiene tutti i propri punti limite.
È ciò che C antar chiamava i nsieme " perfetto " , uri insieme equipoten
te all ' insieme dei propri punti l imite. Per a ltro, l'esistenza di un simile
i nsieme, infinitamente divisibile ma del tutto discontin u o, costrinse
Céintor a raffinare la sua nozione di contin uità .
21
La curva di Peano che riempie lo spazio
l matematiCi erano a lla ricerca di una definizione di d i me ns ion e Un
.
••• SI RIEMPIRÀ
PI FATIO. L'INTERO PIANO
DEL FOGLIO.
Non c'era alcun punto del piano che la curva di Peano non " cop ri sse "
22
Ciò creò una si tu azio n e alquanto spiacevole per i matematici: q ua lco
Esisteva una rappresentazione che fosse sia continua sia uno a uno? In
tal caso, il concetto di dimensione non avrebbe avuto a lc un significa
to topologico. La topologia è lo studio matematico delle proprietà
geometriche e d elle relazioni sp azial i invarianti rispetto a stira me nti ,
23
Dimensione topolog ica e frattale
Nel 1 911 Luitzen Brouwer ( 1 88 1 - 1 966)-dimostrò che una simile rap
presentazione non esisteva. La dimensione è un invariante topologico,
non può essere alterata da deformazioni continue.
C iò fornisce una definizione della dimensione di una figura o di uno
spazio: la dimensione topologica . Seguendo un altro tipo di rag iona
mento, Felix Hausdorff ( 1 869-1942) colse un ulteriore aspetto del l'i
dea di dimensione. Focalizzando l'attenzione sul modo in cui una fi
g u ra riempie lo spazio, Hausdorff ricavò una misura che estende la
nostra idea intui:tiva di dimensionalità. Per figure molto più comples
se dei normali oggetti euclidei, l 'approccio di Hausdorff contempla
dimension.i frazionarie. Ciò permette l'affascinante possibilità di con
sidera re oggetti di dimensione uno e mezzo.
Come può una figura trovarsi a cavallo di due dimensioni ? Basta che
sia frattale,
24
Autosimi larità
Visivamente, è chiaro che l'insieme di Cantar è formato sempl icemen
' proprietà è detta autosi-
te da due piccole copie di se stesso. Questa
milarità.
Autoslmllarltà
.
====--
--=�
C�·· ,==
· ==5
4·
== ==---
_
_
�
· ===�
C
-==
l dell'insie me di Cantor
L'insieme di Cantor è una
collezione di due copie
esatte dell'intero insieme
di Cantor su.una scala
ridotta d i un fattore 1/3.
25
La curva di Koch
Una di queste figure " patologiche;' è la curva "fiocco di neve" ideata
da Helge von Koch (1870-1924) nel1 904. Egli d efini tale curva come
il l imite di una sequ enza infinita di curve se mpre più grinzose. La cur
va fi n al e è infinitamente lunga, per quanto sia contenuta in un'area fi
nita. Sezionando la curva secondo certi an go li si nota che contiene
,
Passo 0 ·,Iniziatore
Passo 1 Generatore
Passo 2
Passo3
Passo 4
Ciò che Koch non comprese era che queste curve di lunghezza infini
ta sarebbero state il modello ideale per descrivere alcune forme del
mondo reale .come le linee di costa e le arterie.
,
26
Dimensione di si m ilarità
l
l
27
Dimensione di simi larità e frattale
Un cubo, che è tridimensionale, può essere tagliato in otto ( due alla ter
za potenza) cubi d i taglia un mezzo. Se conosciamo la dimensione di
un oggetto, le potenze o gli esponenti ci permettono di ottenere il nu
mero di copie di sé più piccole che contiene, per ogni particolare taglia.
Una figura a n d imensioni è composta da m" copie di sé di taglia 1/m.
C iò suggerisce una generalizzazione del concetto di dimensione, che
consente valori frazionari.
DIVISIONE l
l D �
PER
z
ore-/ A�
J il \ -.::;;-- v'
'---! '---..V
NUMERO 2. 4 B
DI COPIE
DI SÉ 2.' 2! 23
l
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PER
3
DDD ·�
l ODO """= �
>:::f:
:., ::'""' ""
�
���
l DDD '--- """"'� /
-..... ....._/
NUMERO 3 9 2.7
DI COPIE
DJSÉ 3' 32. 33.
28
Nel 19 19, Felix Hausdorff estese la nozione d i d imensione di similarità
in modo da renderla applicabile a tutte le figure, non solo a quelle au
tosimili. I n generale le forme frattal i hanno una d imensione di Haus
dorff frazionaria. Dato che la definizione di Hausdorff distingue fra
forme frattal i e non frattali, è spesso chiamata d imensione frattale.
La dimensione frattale descrive la complessità frattale di un. oggetto. Per
esempio, la linea di costa della Gran Bretagna ha u na dimensione frat
tale approssimativamente pari a 1,26; circa la stessa della curva di Koch,
ma leggermente inferiore di quella del contorno tipico di una nube (cir
ca 1 ,35). Su questa scala, la dime'nsione 1 descrive una curva liscia, men
tre l'incremento della dimensione tendente a 2 implica una crescente
complessità frattale dell'oggetto.
La dimensione di Hausdo rff non era a ltro che una costruzione teorica,
finché Mandelbrot non la riscoprl rendendola utilizzabile in ambiti ap
plicativi. Mandelbrot intendeva, infatti, realizzare uno strumento per
fetto per descrivere le i rregolarità della natura.
29
Misurare la dimensione frattale
Pèr quanto esprima un concetto di portata generale, 'la dimensione di
Hausdorff è molto difficile da calcolare. Un modo semplice di misurare la
dimensione frattale di una curva è il cosiddetto metodo del conteggio dei
riquadri o box counting. Si ricopre la curva con una griglia di piccoli qua
drati e si conta quanti ne attraversa. Si ripete la procedura con quadrati
via via più piccoli. Il limite per una curva frattale, la velocità con cui la
proporzione di q uadrati riempiti diminuisce, dà la dimensione frattale.
rettot
l
l '
� l - ------
--- l
�
;.-----
-- r
,L-- l
. l .
l
i ' l.
l
1 o quadrati 20 .quadrati
dimensione frattale= log(20!10)/log(2) = 1
l\ l
1 r
l l
27 quadrati 60 quadrati
dimensione .frattale = log(60/27)/log(2) = l·, 152...
30
Nel caso di·un segmento retto, se si dimezza la lunghezza del lato dei
quadrati, è necessario il doppio dei quadrati per ricoprirlo. Tuttavia,
per un· frattale ne servono più del doppiO. Una figùra b idfmensionale
richiede, invece, il quadru plo dei quadrati. Così, una curva frattale si
trova, dal punto di vista dimensionale, nel mezzo; richiedendone più
del doppio, ma meno del quadruplo.
log(4)/log(7127)
'
= 1,026940458. . -+ . �____,/
� log(4)/log(4)
,�-
�.�
= 1
"\.,.-,_.-'_)
. �J·
(.'\\...·-_.-· ..... ..�,......,
'�· ,.. . r 'LJ�')
,.....� ·
� '-:.....,.
�--�'
.
.
log(4)/lo g(3) = l,261859507 rJ
,...t' \...; r,J"L;
.
.�<"J . w·v <i.f<.,
+- log(4)/log(8/3) = 1,413390105...
log(4)/10g(l2!5) = 1,583488138..�
JT
Lewis Richardson
Comportandosi come un naturalista
del XIX secolo, Mandelbrot si mise
a leggere oscure e dimenticate riviste
i n cerca di ispirazione.
HOSCOPET?TO
L 'OPERA PI UN ECCENTRICO
E PIJVIENTICATO fVIATEJVIATICO
PI NOME LEWIS
F. '/liCHARPSON.
32
Richardson si dilettava a porre questioni che nessun altro, fino a quel
momento, aveva considerato meritevol i di attenzione. Uno dei suoi
scritti, intitolato " I l vento pdssiede u na velocità?", anticipò l 'opera di
Edward Lorenz ( 1 9 1 7-2008) e d i altri fondatori della teoria del caos.
Una delle sue intuizioni pi Ù notevoli fu un modello che descriveva la tur
bolenza come una collezione di mulinelli sempre più piccoli. Un'idea
che accompagnò con versi poetici nello stile di Swift.
33
Quanto è lunga una linea di costa?
C iò. che colpì profondamente Mandelbrot
fu un articolo di Richardson del1861
intitolato "Quanto è lunga la linea di costa
della Gran Bretagna?" A u n ulterio re
'
94
Sllntand!r Roseort
34
Port
ISDac
35
Dopo u n '.e saustiva analisi d i tutti i dati cartografici di cui disponeva,
Richardson tracciò un g rafico dei suoi risultati rispetto al logaritmo
della. lunghezza del righello di misura . Mandelbrot si accorse che i l
grafico di Richardson non era altro che l a rappresentazione della di
mensione di Hausdorff della l i nea di costa.
COSTA SUDAFRICANA
WNCHEZZII J>EL
I?IGHELLO
36
HO PEPOTTO CHELA LINEA Pl COSTA
PELLA GTMN BRETAGNA HA UNA PIMENSIONE
FRATTA LE INTORNQ A 1; 26: C IRC A LA STESSA
PELLA CURVA PI KOCH.
37
I l triangolo di Sierpinski
Il matematico polacco Vaclav Sierpinski (1882-1969) introdusse il suo
frattale nel 1916, ma i principi soggiacenti erano noti agli artisti già da
millenn i . l prim i prototipi del triangolo di Sierpinski fecero la loro com
parsa nel Xli secolo sul pulpito della cattedrale di Ravello, disegnatò da
Nicola di Bartolomeo da Foggia. Anche il famoso "enigmista grafico "
38
Il triangolo di Sierpinski si ottiene a partire da un triangolo equilatero
pieno che viene diviso in quattro triangoli equilateri più piccoli; quello
centrale viene poi rimosso lasèiando un buco di forma triangolare.
l tre triangoli equilateri rimasti vengono quindi· divisi allo stesso modo,
così che appaiano tre buchi triangolari più piccoli .
39
La stessa cosa può essere fatta con quadrati, pentagoni e ogni altro po
ligono. Tecniche analoghe sono appli éabili anche ai cerchi . Queste strut
ture, ottenute ritagliando successivamente tre cerchi da cerchi sempre
più piccoli, richiamano alla mente le decorazioni dell'arte celtica.
Passo O
Passo 1
•
•
l
•••
•
•••••
• ••
•••••
•••••
.. ..
•••••
•••
• • •
••• ••
••••••••
• •• •• •
. , .......
Passo 3
Passo 2
40
Lo stesso metodo può essere adattato anche a figure tridimensionali,
generando piramidi e cubi frattal i .
41
Il triangolo di Sierpinski è un prodotto della mente, un eserciz;io di ma
tematica pura. Ma strutture con notevoli analogie si ritrovano nelle
conch iglie marine. E le forme frattali emergono spesso come risultato
dell'evoluzione cellulare.
>--1 � sJU
\j ;V3v �v ·
..._,_____
_ _J
42
I l gioco del caos
Negli anni Ottanta del xx secolo, Michael Barnsley scoprì un a ltro mo
do per generare un frattal'e. Il m etodo assomiglia un po' al g ioco dei
punti solo che non li si unisce con una linea. Si: segna un punto dopo
,
2..
43
Dopo aver reiterato la procedura un certo numero di volte, inizia a
emergere uno schema familia re: il triangolo di Sierpinski .
Non è un granché come gioco. Con un solo g iocatore non c'è molta
possibilità di scelta: si ha solo una mossa. Una volta scelto il punto ini
ziale, il futuro del g ioco è deciso.
Ma come ha scoperto Michael Barnsley, se si possono scegliere punti dif
ferenti, possiamo generare una felce, o qualsiasi altra forma frattale, e
non solo. dg n i figura, i n effetti, può essere codificata con una formula ·
frattale come questa.
44
Attrattore strano
C iò che non è così owio è che, alla fin fine, la decisione iniziale non
conta poi tanto. C iò che di fatto awiene è che i punti sono "spinti " ver
so quello che è conosciuto con il nome di "attrattore " , in questo caso
un attrattore strano!
Benoit Mandelbrot ha contestato l'opportunità di q uesto nome, pre
ferendogli .quello di "attrattore frattale " , per il semplice fatto che, es'"
sendo il tipo di attrattore più comune in natura, non può essere con
siderato così strano.
45
Il triangolo di Pascal
Un a ltro fatto curioso è rapprese�tato dalla scoperta del triangolo di
Sierpinski all'interno del triangolo di Pasca! .
Dall'algebra imparata a scuola ricordiamo che:
(T+ X)2= 1 + 2x + x2
(1 + x)3= (l+ x)(1 + x)2= 1 +3x + 3x2+ X3
( 1 + x)4= 1 + 4x + 6x2+ 4x3+ x4
Se ignoriamo le x e osserviamo soltanto i èoefficienti, riconosciamo
uno schema .
Triangolo
di Pascal
to il mondo.
Questi numeri sono fondament;pli in matematica.
l numeri del triangolo di Pascal rappresentano il numero di possibili
scelte di un certo numero di oggetti in un altro n umero di oggetti.
Per esempio, i l 6 nella quarta riga ci dà il numero dei modi di scegliere
due oggetti identici fra quattro .
. .
.{AE) @ f\10)
!C- � (è1èJ _{BToj @
46
Che cosa succede se coloriamo di nero i numeri dispari del triangolo e
lasciamo bianchi quelli pari?
Appare una forma familiare.
••
• 2
••
1 4
3
6 4 •
• ••••
S JD S
••• •
6 IS 20· 15 5
• •
• • •
• 7 2J 35 35 21
• • • • ••• • •
47
Il bacino di attrazione
l·frattali appaiono spesso al confine fra differenti zone di attrazione. Im
mag iniamo di avere tre magneti fissati, disposti in modo da attrarre
una sfera metallica che oscilla al di sopra di essi su un pendolo. La sfe
ra sospesa oscillerà intorno per un po' prima di arrivare in una posizione
di riposo al di sopra di uno dei magneti fissati . A volte si sposterà qua
si subito verso una posizione stabile di riposo, altre volte prima di arri
varvi oscillerà. molte volte da una. zona all'altra .
48
Se coloriamo le zone di attrazione in nero, grigio e bianco, possiamo
fare le seguenti osservazioni.
Fra il bianco e il nero c'è sempre il g rigio.
Fra il nero e il g rigio c'è sempre il bianco.
Fra il grigio e il bianco c'è sempre il nero.
49
Poincaré e la non linearità
Jules-Henri Poincaré, matematico, fisico e filosofo della scienza, mostrò
come sia possibile raggiungere una comprensione più profonda del
comportamento complesso dei sistemi dinamici g razie a modelli ma
tematici semplici.
Jules-Henri Poincaré
50
Doveva però passare oltre mezzo secolo prima che la tecnologia fa
cesse abbastanza progressi per rendere visibili questi frattali sullo scher
mo di un computer.
Poincaré guardava al mondo. astratto delle " mappature", rria le sue
possibilità di ricerca erano limitate dai mezzi tecnici a sua disposizione.
Anni dopo, con un gra n lavoro sulle calcolatrici tascabili, gli sforzi de
gli studiosi di ecologia e deglf economisti per realizzare modell i dei si
stemi reali portarono a q ueste stesse rappresentazioni.
B c
l
Ho esaminato gli insiemi
limite dei gruppi di inversione - le strutture
prodotte a partire da pochi cerchi fatti riflettere
ripetu.tamente uno in ciascun altro -
e ho scoperto che in effetti sono
davvero intricati.
51
Malthus e la crescita demografica
L'economista inglese Thomas Malthus (1766-1834) osservò che la po
polazione umana cresceva con un tasso esponenziale, mentre la pro
duzione alimentare cresceva solo iri modo lineare.
52
Feedback negativi
Negli anni Quaranta del XIX secolo, il matematico belga Pierre
Fra nçois Verhulst (1804-1 849) raffinò il modello di Malthus inclu
dendo un feedback negativo. Egli ipotiz:zò .ehe la popolazione di una
specie in un certo anno fosse una funzione semplice della popolazio
ne nell'anno precedente.
53
L'equazione logistica
La formula deriva.ta da Verhulst è oggi conosciuta come equazione logi
stica. Il rinnovato interesse per questa equazione, negli anni Settanta del
XX secolo, portò a una delle più belle scoperte di quella disciplina, allora
allo stato embrionale, che sarebbe stata poi chiamata teoria del caos.
In effetti lo studio di semplici modelli di feedback aveva fatto pochi pas
si avanti dal tempo di Verhulst soprattutto perché, senza l'aiuto dell'e
lettronica, i calcoli necessari per sviluppare i modelli erano troppo lun
ghi e noiosi.
In sé, la formula di Verhulst è semplicissima, ma dato che bisogna con
tinua mente ripetere il processo, alla fine, diventa estremamente com
plicata.
Se x è la popolazione attuale, la popolazione del prossimo anno è data da
dove r è una costante che può essere calibrata in base alla particolare
popolazione di cui si vuole ottenere un modello di crescita.
Come abbiamo indicato, possiamo stimare la popolazione di una spe
cie in un anno come funzione del la densità di popolazione nell'anno
precedente. Se siamo interessati, come lo sono gli ecologi, al compor
tamento dei sistemi a l ungo termine, d obbiamo continuare a ripetere
questa formula per vedere che cosa awiene via via. Questo p rocesso è
detto iterazione.
54
Iterazione
Iterare significa ripetere l'applicazione di ùna regola o di un passo di un
algoritmo.
Un algoritmo è un i nsieme di regole per eseguire un calmlo· comples
so attraverso una sequenza di calcoli semplici, per esempio la moltipli
cazione cifra per cifra. · 1 programmi dei computer usano algoritmi .
. È. come un cane che si morde la coda . · L'output di un'operazione di
venta l'input di un'altra, e cosl via.
L'evoluzione è caos con. feedback. Dio gioca a . dadi con l'Universo,
w
rna i dadi sono truccatL L'obiettivo della. matematica e della . _c; 0
fisica oggigiorno è scoprire quali sono le regole con cui i dadi O O
sono stati truccati. �
Joseph. Ford, Georgia lnstitute of Technology
l
!
Peec;i
o ������_.����������.
IO 17
Anno
55
Vi deo-feedback
ta verso lo
iterazio ne. Una telecamera pun
Ecco un classico ese mp io di e di una ser ie senza fi
ducendo l'im ma gin
schermo a cui è collegata, pro è più piccolo di que l
i schermi . Se ogn uno
ne di sch erm i all' interno di alti- nisc ono in un pun to.
agi ni alla fine sva
lo che lo precede, queste imm
@
@
- �
00 0 000
000
-
ooo
56
Come ha mostrato Barnsley, se si aggiunge un secondo schermo, ogni
schermo ora ne mostra altri due, ciascuno dei quali ne mostra ancora
altri due. e cosl via . G l i schermi non sono più tutti uno nell'altro: l'in
sieme limite è ora molto più complicato.
57
Robert May e il modello di Verhulst
Negli anni Settanta del XX secolo, Robert May fu uno degli intrepidi
ecologi che, nei suoi tentativi di svelarne il mistero, tornò a rivolgere
l'attenzione al modello di Verhulst. l matematici pensarono che fosse
matto.
vello fissato.
58
Punti di biforcazione
Ma May osservò p o i che, se aumentiamo la sensibilità del sistema, suc
cede qualcosa di strano: si hanno delle oscillazioni. Il sovrappopola
mento in un anno è sovracompensato l'anno successivo, portando a
una popolazione più bassa, che a sua volta prepara un boom a livelli
superiori l'anno seguente, e così via.
Lo schema si ripete poi ogni due anni.
0,5582
Pesci
o
7 8 9 IO Il 12 13 l + 15 16
-Anno
Questa tendenza delle orbite stabili a sdndersi in due in certi " punti di
biforcazione" critici che rappresentano parametri dì cambiamento di
un sistema è nota come raddoppio del periodo. Un attrattore singo
lo si biforca e dà luogo a un ciclo di attrazione di periodo due.
59
La cascata del raddoppio del periodo
Finora abbiamo considerato r = 2,6 che dà un solo valore pari a 0,61 54,
e r = 3, 1 che dà .d ue valor i : 0,5582 e 0,7645 .
Proviamo ora con r = 3,5.
Partiamo, come prima, da x = 6, 2 .
Otteniamo: 0, 56; 0,8624; 0,41 53; 0,8499; 0,4465; 0,8649; 0,4088;
0,8459; 0,4562; 0,8675; 0,4026; 0,84 1 8; 0,466 1 ; 0,87 1 O; 0,3_933;
0,83 5 2 ; 0,48 1 7; 0,8738; 0,3860; 0,8296; 0,4948; 0,8750; 0�3830;
0,82 7 1; 0,5004; 0,87 50; 0,3828; 0,8270 ; . 0, 50 1 1 ; 0,8750; 0,3828;
0,8270; 0,50 1 1 .
0,8750
0,8270
0,7645
0,6154
0,5582
0,501 1
0,:3828
o Estinzione
60
L'albero dei fichi
Come per la freccia di Zenone, tali biforcazioni si awicinano sempre più
,
una all'altra, fino ad accumularsi in un punto detto ; punto di Feigen
baUm " Ll il sistema converge verso un ciclo infinito: non si rìpete mai .
Questo è ciò che i · matematici chiamano orbita caotica. Questa strut
tura notevole è nota anche come "fig tree" , o albero dei fichi, con un
gioco di parole sul nome del suo scopritore Feigenbaum (in tedesco,
Baum è albero e Feigen significa fichi).
Q)
s::
o
.N
i8.
paramatro r
6J
La teoria del caos e i frattal i
L'articolo del 1 97 5 d i Tien Yien li e Jamés Yorke i ntitolato " I l perio
do tre implica il caos" è il primo esempio di questo utilizzo del caos nèl
la letteratura scientifica, e condusse poi alla creazione di una nuova
disciplina, appunto la teoria del c_aos.
62
Nacque così una nuova concezione del caos. Come la relatività, il prin
cipio di indeterminazione e i l teorema d i incompletezza d i Kurt Godei,
la teoria del caos pone dei limiti alla nostra conoscenza. Dice che ci so
no molte cose che non possiamo conoscere.
L •ATTRATT01?E
FRATTALE È LA FI1èfVIA PEL
CAOS - I F1?ATTALI SONO LE
STRUT.TUli!E ])éL CAOS.
63
La costante di Feigenbaum
Studiando i problemi d e l l ' iterazione e del .l e b iforcazioni, nel 1 97 7
M itchell Feigenbaum mostrò che i l rappor,to delle distanze fra bifor
cazioni successive convergeva rap i d amente a u n a costa nte :
4,66920 1 6091 O . . .
HO SCOPEI?TO
CON STUPORE CHE QUESTO
NUJVIEI?O El?A INPIPENPE;NTE
.?>ALLO SPECIFICO SISTEMA
CHE STUPIAVO.
Una significativa prova dell' importanza di questo risulta�o venne dal ri
scontro dello stesso preciso valore in diversi esperimenti fisici di labo
ratorio. L'universalità della cascata del raddoppio del periodo in mate�
matica portò alcuni scienziati a predi rne la presenza anche in natura.
Molti, però, rimasero stupefatti quando la cascata iniziò a comparire in
sistemi fisici differenti, dal feedback acustico at gòcciolamento dei ru
binetti che perdono. Il raddoppio del periodo iniziò a essere conside
rato un principio generale della natura.
64
Esempi di tal i comportamenti nei fenomeni fisici erano stati trovati nei
laboratori di tutto il mondo, e q ua ndo il tasso di raddoppio venne mi
surato, si osservò, esperimento dopo esperimento, un notevole accor
do n umerico con la costante d i Feigenbaum: 4,66920 1 6 . . .
I l nu mero d i Feigenbaum è un'autentica costante universale, altret
tanto fondamentale· quanto 1t (il rap porto fra la circonferenza di un
cerchio e il suo diametro: 3, 1 4 1 592654. : . ). E si applica sia al mondo
reale sia alle simulazion i al computer.
·
65
Numeri real i e altri numeri
CIOÈ I NUJVIFRI
CHE USIAMO QUOTIPIANAJVJENTE
P"EI? CONTAI?E. E QUANTIFICARE COSE
COJVJE LA POPOLAZIONE
E I PI?EZZL
JVIA JVJATEJVJATICAJVJENTE
66
l numeri complessi
l numeri complessi sono generati considerando le radici quadrate dei
nUmeri negativi. Non si tratta di qua lcosa che i ncontriamo nella vi ta di
tutti i giorni, non ci sono oggetti negativi nel mondo in cui viviamo. A
menò di non pensa re alla materia oscu ra ! E non è possibile calcolare
realmente la radice quadrata di un 'entità negativa. O no?
RADICI QUADRATE
• • • :3 x :3 = 9 Così,
:32 = 9 -fi6 = 4
• • • la radice q,uadrata ..J100 = 10
3: �= 1
• • •
dl 9 è
.
NUME RI N EGATIVI
67
I l piano complesso
Nel 1 685 il matematico inglese John Wallis ( 1 6 1 6- 1 703) escogitò un
modo per rappresentare su un grafico i numeri complessi . l numeri im
maginari erano disposti lungo una retta ortogonale alla retta dei reali,
la " retta reale" Se rappresentiamo i numeri reali sull'asse ovest-est, gli
immaginari giacciono sull'asse perpendicolare sud�nord passante per
lo zero. In questo modo, si crea un sistema di coordinate, nel quale tut
ti i numeri reali si trovano su un asse e tutti i numeri i mmaginari sull'al
tro: un qua lsiasi punto del piano è definito da una parte reale e a una
immaginaria.
l
lmmaeinarl U "' 3 + 2. i
V == -1 + 0·5 \_
ai
u
2.i. - - - - - - - - •
l
l '
1 \
l
l
v
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·- ·- - -
-1 o . l 2. 3 4
�------� �-
-t
-2.i
U+V
· u
v�
--�--�--�----� ---�--� -
_, o ' 2 3 4
Aciciizione
68
Immaginari
angolo di uv
moltiplicazione = angolo di u
-4 -3
uv ----· ·
lunghezza di uv =
lunghezza di u x lunghezza di v
quadrato quadrato
iterato
12-t
Ili
IOÌ
- t·
.
quadrato iterato : ��
z ;;z.
all'Interno all'esterno
del cerchio del cerchio
69
Gaston Julia e Pierre Fatou
Durante la Prima guerra mondiale due matematici francesi Gaston Julia
( 1893-1 978), un allievo di J ules-Henri Poincaré, e Pierre Fatou (1 878-
1 929) studiarono la rappresentazione razionale del piano complesso.
70
Julia e Fatou si concentrarono i n particolare sul processo di iterazione.
li loro lavoro rimase sconosciuto a g ra n parte dei matematici dato che,
senza i mezzi della moderna computer g rafica, era q uasi impossibile
·
E ABBIAf\10 5COPE1i!TO
I �EPULSO�I.
l repulsori creano bacini d.i attrazione. Per farsi un'idea di cosa sia un
bacino di attrazion e, si potrebbe pensare alla pioggia che, cadendo,
trova la propria via dirigendosi verso un fiume o l'altro. Il confine fra i
bacini idrografici può esser pensato come se fosse costituito da repul
sori, che spingono via le gocce di pioggia. Questi confini, che si rivela
rono molto complessi, sono oggi noti come " i nsiemi di Julia"
71
Julia e Fatou non videro mai effettivamente un insieme di Julia. La pri
ma visualizzazione apparve in un articolo pubblicato nel 1 92 5 . Fu que"
sta la cosa più simile agli oggetti matematici su cui così splendidamente
lavorarono che ebbero mai occasione di vedere.
BuaEJr CRac n :
Wir gehcm 1"011 s'"'i glaichHitigen Dreieaken 6. ...4, .A, .da 1111d
� � ..d, � mit der Seite die ID der Ecke A. aneillander
CJ •o a l
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den ZUJam.men dan �
ICblOIINISD polygouala
Zug Pt A, A. Aa .A, .d.u
der die Ebene in S Be
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reiche teilt:
l. Das Innere von
D. A,. .dt Aa : !8,.
2. Du lnnere von
J'ic. e.
· D. A, Ac �: e� .
3. Den Bereich !8�, der den W1en.dlich fernen Pnnkt enthilt and
vom gaozen polygonalen Zug p1 begreiUit wird.
72
Benoit Mandelbrot
Mandelbrot era nato a Varsavia nel 1 924 da una fam iglia relativa
mente benestante . Il padre era un affermato commerciante di abiti e
la madre un'apprezzata dentista. Erano ebrei litua n i . Quando Benolt
aveva dodici anni, la famiglia aveva avuto l'accortezza di abbandona
re la Polonia: tetra e opprimente, la persecuzione incombeva su di lo
ro. Parigi _d ivenne dunque la loro meta .
73
Zio Szolem
A Parigi c'era anche lo zio di Benoìt, Szolem Mandelbrot, fratello mi
nore del padre. Per quanto difficile e doloroso, i l trasferimento ebbe
conseguenze durature e positive su Beno'ìt . Lo zio, matematico, lo pre
se sotto la propria ala protettiva. " La matematica è un organismo vi
vente che mi venne rivelato da bam bino da mio zio Szolem . Si può di
re che mio zio e mio padre combatterono per la mia anima " , ricorda
Mandelbrot.
74
un· educazione pratica
Qua n do Parigi cadde in mano ai
n azistL nel 1 940, i Mandelbrot
fuggirono a sud. Benolt divenne
apprendista presso u n fabbricante
di utensili, seguendo. la scuola in
modo i rregolare e disconti nuo.
Non padroneggiava bene né l'al
fabeto né l.e tabell ine, ma la sua
educaziOne pratica gli consentl di
apprezzare le forme che si incon
trano nel mondo reale.
D 'inverno gli alberi spogli somi
gliano agli estuari deifiumi e ai di
segni anatomici del sistema circo
latorio umano.
75
La forma delle cose
Ad affascina rlo particolarmente era il cavolfiore.
Notò che quando se ne stacca un ramo, la piccola parte ottenuta so
miglia al cavolfiore intero.
Benolt si accorse così che poteva continuare a staccare rametti via via
più piccoli e che, fino a un certo punto, q uesti continuavano ad appa
rire come versioni via via p i ù minute dell'intero vegetale.
76
Ben presto Mandelbrot capl che sarebbe potuto essere un matemati
co. Grazie allo zio Szolem, sapeva che quella' poteva essere una vera oc
cupazione.
Tornato a Parigi alla fine della guerra, Mandelbrot affrontò - e superò
senza alcuna preparazione formale i difficili esami di ammissione all'u
niversità. Nella parte dei test dedicati alla matematica - esercizi d i al
gebra e d i analisi con integrali - riuscì a nascondere le sue carenze gra
zie alla sua intuizione geometrica.
Egli aveva compreso di avere la capacità di vedere con gli occhi della
mente la "forma " di un problema di analisi.
77
La burla di Bourbaki
In Francia l'insegnamento della matematica era dominato da un grup
po d i matematici d'impostazione piuttosto rigida e austera che si ce
lava sotto lo pseudon imo di " Bourbaki " , nome di un generale france
se del XIX secolo. In effetti si trattava di una burla: il nome piaceva a
quei matematici perché aveva un suono esotico e attraente. Il gruppo
Bourbaki si riuniva in segreto e g i u nse a influenzare notevolmente il
pensiero matematico non solo in Francia, ma in tutta Europa.
LA fVIATéfVIATICA
JJ/:Vé éSSEii!E PURA, FOii!fVIALE
E AUSTEii!A.
78
Di nuovo in giro
Si sposò, e per sfuggire alla gelida morsa d i Bourbaki si trasferì negli
Stati Uniti. Probabilmente, senza l ' insopportabile formalismo di Bour
baki contro cui lottare, lo spirito inquieto di Mandel brot non si sareb
be espresso e noi saremmo ancora in attesa dell' i nsieme di Mandelbrot
e della geometria frattale!
La soffocante gabbia sull ' i mmaginazione matematica allontanò Man
delbrot dall'accademia; scelse invece d i lavorare alla IBM, a New York .
.79
.
Più ce n'è, megl io è
L'IBM diede a Mandelbrot i fondi, le strutture, un gruppo di ricerca (che
comprendeva Richard Voss) e la tranquillità mentale per lavorare. l ver
tici della I BM, va detto, avevano una visione molto diversa dall'estab
lishment che dominava i l mondo accadem ico. G ua rdando indietro,
Mandelbrot doveva osservare . . .
LASCIA VIVERE!
p[(}CE N'È
MECLIO È!
80
L• emergere d i strutture
Traendo ispirazione da matematici indipendenti come Richardson e da
gli scritti di altri matematici salvati dal cestino della carta straccia, BenoTt
Mandelbrot gettò le fondamenta di una nuova scienza della geometria
frattale.
Dalle cataratte del Nilo alla distribuzione dei crateri sulla Li.Jna, dovun
que guardasse, vedeva emergere le stesse strutture.
Forme come l'insieme di Cantor e la curva di Koch, per niente ecce
zionali, sono in realtà presenti ovunque nel mondo fisico.
81
l frattal i nella pratica
Varianti dell'insieme di Cantar si trovano dappertutto, dalla frequenza
delle parole e delle lettere in una lingua ai disturbi sulle line� telefoni
che, mentre la curva di Koch costituisce un modello delle linee di co
sta rea l i . C ome scrisse Mandelbrot nel l ' introd uzione al suo fonda
mentale libro The Fractal Geometry of Nature del 1 977 . . .
//.numero di scale di lunghezza distinte delle strutture naturali è, a tut
ti gli effetti pratici,)nfinito.
82
I nterferenze
Proprio agli i nizi della sua carriera alla IBM, Mandelbrot si trovò ad af
frontare un problema pratico che coinvolgeva e preoccupava i dipen
denti . Quando, all'interno della compagnia, i dati passavano da un
computer all'altro, alcun i di essi venivano persi o risultavano corrotti da
disturbi che si manifestavano i n modo casuale e·di cui non ci si riusci
va a liberare, soprattutto perché non era facile prevederli�
83
Errori frattali
La soluzione di Mandelbrot non aveva senso per gli ingegneri della IBM,
ma dovettero a mmettere che la matematica prevedeva che non fosse
possibile calcolare il tasso medio di errori per qualsiasi periodo di tempo.
84
L'emergere di un principio generale
È il principio che sogg iace alla dinamica non-lineare. Mandelbrot ave
va iniziato a co m prendere e a spiegare matematicamente come fun
zionano le cose nel mondo reale. Aveva percepito la forma sottostan
te delle cose, l'ordine nascosto.
>
85
La trasformazione più sempl ice possibile
Mandelbrot iniziò a interessarsi all'insieme di Julia della trasformazio
ne più sem p l i ce possibile: z � Z2 + c. Questa formula fornisce una re
gola per otten e re u n numero complesso da un altro, ossia mappa i l ·
.86
G li insiemi di Julia di questa rappresentazione dipendono solamente dal
yalore del parametro c. Quando c è piccolo, sono semplici cappi, come
cerchi ritorti su se stessi . Per valori grandi di c, il frattale è formato da
un'innumerevole quantità di punti discreti distribuiti come una polvere.
87
Due tipi di insiemi di Julia
I n generale, gli insiemi di Julia possono essere suddivisi in due tipi o va
rietà. Possono essere totalmente sconnessi, come la polvere, o com
pletamente connessi. Nel primo caso, gli insiemi sono topologicamen
te identici al classico insieme di Cantar.
C iascuno degli insiemi di J ulia connessi, d'altro canto, consiste in una
successione di l inee: a volte una singola curva chi usa, a volte cappi al
l'interno di cappi all'interno d i cappi, e di tanto in tanto, un dendrite.
: polvere
L-:. . .. - -
Sul confine fra queste due regioni
ci sono gli insiemi di Julia
dendritici, formati esclusivamente
da linee che continuano
a ramificarsi e che presentano
una connessione minima:
l'eliminazione di un solo punto
li spezzerebbe in due.
Dendrite
Con il suo gruppo di lavoro passò molto tempo a stornare insiemi di Ju
lia. " Era un divertimento straordinario ! "
89
Una mappa degli insiemi di Julia
Nel 1 980, Mandelbrot decise di tracciare una mappa che raffig u rasse
q uesto comportamento. Sulla mappa segn ò un punto in nero se l'in
sieme di Julia in quella posizione era con nesso, lasciando invece bian
chi i punti ove l'insieme era sconnesso. Così definì l ' i nsieme di Man
delbrot: l'insieme di Mandelbrot è l 'insieme dei punti c per i quali l'in
sieme di Julia di z--+ Z 2 + c è connesso.
90
Un intero nuovo mondo
Quando fu stampata la prima immagine dell'insieme, Mandelbrot e i
suoi colleghi pensarono immediatamente che doveva esserci stato w n
errore, una "falla" nel programma. L'immagine si rivelò alquanto stra
na e sorprendente.
......
immaeflnarl
91
�
CONVH!GE VEièSO
GLI INSIEJVII
J)l JUL,IA.
92
Gli insiemi di Julia più interessanti erano q uelli dotati di conness_i one mi
nima. Si trovavano al confine fra quelli connessi e quelli " polverizzati ",
vale a dire sul bordo dell'insieme di Mandelbrot.
Analogamente, l'insieme di Mandelbrot appare più interessante proprio
ai bordi. Il matematico cinese Tan Lei ha dimostrato che l'M-insieme è
asintoticamente simile agli insiemi di Julia vicini a un qualsiasi punto sul
la sua frontiera.
Confronto dell'ingrandimento
dell' insieme M e di Julia
per c = .,..() ,745429 + O, 1 1 3008
93
Regole semplici, comportamento complesso
l fenomeni complessi non richiedono· necessariamente una spiegazio
ne complessa, Questa è l'essenza della teoria del caos, meravigliosa
mente rappresentata dall'attrattore di Lorenz.
94
La legge di Newton. e il caos
La legge di Newton descrive le orbite periodiche dei pianeti nel Siste
ma Solare, tuttavia i mp lica anche che il sistema è di fatto caotico, os
sia è da considerarsi stabile solo sul breve termine: in questo caso, mi
lioni di .a nni.
La fascia degli asteroidi che s i trova fra Marte e Giove è un chiaro esem
pio del caos contemplato dalla legge di Newton. Gli anelli di Saturno
mostrano una struttura frattale affi ne all'insieme di Cantar: vi si osser
vano lacune in regioni cri!lche che corrispondono alle orbite instabili.
È IJVJPOSSIBIL'C
PRH>IR'C IL COfii PORTAJVIENTO
A LUNGO'TFRJVJIN'C l>I
QUALSIASI SISTEJVJA l>I TR'C
-��
95
Ammettiamolo, è complicato . . .
L'insieme di Mandelbrot può essere i nterpretato come dimostrazione
del realismo matematico. t così complicato, si dice, che nessuno po
trebbe i nventario. Questo è esattamente ciò che afferma il matemati
co Roger Penrose quando sottolinea lo statuto antologico dell'insie
me di Mandelbrot.
96
Quanto più si ingrandisce un particolare dell ' insieme di Mandelbrot,
tanto più appare intricato. Nel 1 99 1 Mitsuhiro Shishikura ha dimo
strato che il bordo dell'insieme di Mandelbrot ha dimensione frattale 2 .
Zoom
Immagine ingrandita
97
Transizioni di fase
Sappiamo che .1' acqua può trovarsi in tre stati: come ghiaccio, liquida e
come vapore. Il cambiamento da uno stato all'altro awiene bruscamen
te a temperatura precisa: O oc e 100 oc. L'essenza delle transizioni di fa
se è costituita da salti d iscontinui nel comportamento d i un sistema
quando un parametro raggiunge una soglia critica. La dinamica delle
transizioni di fase può attualmente essere esplorata con modelli al com
puter. .E sono state trovate strutture comuni a tutte le transizioni di fase.
-· · ----- --------------o--,
il
too" cl- - - - - - - - - - - -
fase ll q,utda
C)c
98
Aree di calcolo i. n distinte
Il metodo di Newton per risolvere le equazioni per tentativi via via mi
gliori era stato impiegato dai matematici per secoli, prima che Arthur
Cayley ( 1 82 1 - 1 895) notasse che tra differenti soluzioni si trovava un'a
rea indistinta estremamente complessa.
COPIEJ PEièFFÌTAJVIENTE;
PETTAGLIATEJ PEGLI INSIEJVII
PI JULIA E PEL LOièO
99
La matematica dei corrugamenti
L'M-insieme è increspato e g ri n;wso, proprio come il mondo naturale.
Prima .della geometria frattale non c'era uno strumento per descrivere
questi aspetti del mondo che ci circonda.
Gli scalatori sono spesso ingannati dalla carenza di dettaglio: questa
può far sì che la vetta appaia subito dietro la prossima a ltura, per sco
prire poi che fra i promontori e la cima c'è un ampio baratro.
estuario, di un alveare.
·
1 00
Stampi naturali
La natura applica la ·stessa soluzione per molti problemi differenti., tan
to per il ·drenaggio delle acque piovane dalla terra agl i oceani, quanto
per il trasporto del sangue dal cuore fino alla punta delle dita. E gli
stampi impiegati dalla natura sono i frattal i . Le nuvole appaiono ugua
li a tutte le scale. È i mpossibile determinare la taglia di una .n ub\? da una
sua fotografia.
1 01
Incendi boschivi: i l confine frattale
Immaginate una piantagione di alberi distanziati regolarmente in un
giorno caldissimo e secco. Se la temperatura s'impenna, foglie secche
e rametti prendono fuoco, mandando in fiamme l'intero albero. Si trat
ta d i un processo essenzialmente casuale che va ben al d i là delle no
stre capacità di previsione. Ma una volta che un .a lbero ·b rucia, l'incen
dio si diffonde facilmente alle pianie vicine e, di questo processo di
diffusione dell'incendio, si può fare un modello con tecniche iterative.
102
Altri tipi di transizioni di fase
Questo principio si applica ta nto al modo in cui si diffondono le malattie
infettive, o la polarità magnetica, quanto agli incendi dei boschi. In tutti
questi fenomeni naturali si dispiega sostanzialmente lo stesso processo.
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Albero bruciato
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. . J. .J.. .J.
Ceppo
··-·---- - •1 . 1
1 03
Frattal i elettrolitici
Nel 1 983 Thomas Witten e Leonard Sander idearono un nuovo me
todo per studiare come si formano i depositi su una piastra elettroliti
ca. Il loro lavoro ha prodotto un nuovo modello detto " aggregazione
limitata dalla diffusione" (o DLA, diffusion limited aggregation) . Le si
m ulazioni al computer che impiegano il loro modello riproducono·tan�
to fedelmente la realtà da apparire indistinguibili.
Catodi d i carbonio
1 04
L'impronta viscosa
Nel classico esperimento di Hele�Shaw, l'acqua è introdotta attraver
so un piccolo foro al centro dì un sottile strato di olio stretto fra due
lastre di vetro.
1 05
Crescita per aggregazione
l coralli crescono per aggregazione.
Vale a dire, successivi depositi
di materiale aderiscono
a una supetiicie che cresce
verso l'esterno. Queste
modalità di accrescimento
ricordano i processi di
ramificazione deg l i alberi .
E qualcosa di simile accade
durante la formazione
dei fiocchi di neve e alle
strutture DLA.
1 06
I l moto browniano e i l mondo dei quanti
Il moto browniano - ·il movimento di una piccola particella di polvere do
vuto al costante bombardamento di milioni. di invisibili molecole presenti
nell'aria - segue un cammino frattale di dimensione prossima a 2 .
1 07
Magia dimensionale
Noi siamo frattali. Le · piccole vie aeree dei nostri polmoni, i vasi del no
stro sistema èircolatorio, i ne·u roni e le loro connessioni che si distri
bu iscono nei nostri cervelli mostrano similarità strutturali con i proces
si di ramificazione degli alberi . Sono strutture frattali .
La maggior partè degli oggetti naturali - inclusi gli esseri umani - so
no composti da differenti tipi di frattali intrecciati gli u n i negli altr i . A
volte, un oggetto naturale è costituito da parti che hanno differente di
mensione frattale: per esempio, l'albero bronchiale nei polmoni del
l' uomo ha una certa dimensione frattale per le prime sette, generazio
ni di ramificazioni , e un'altra per quelle successive.
108
/nostri polmoni racchiudono l'area di un campo da tennis nel volume
di poche palle da tennis.
1 09
11 3/4 "
La legge di potenza dei
La geometria frattale ha messo in luce intuizioni notevolissime circa la mi
steriosa e ubiquitaria " legge di potenza dei 3/4 " . Questa particolare leg
ge di potenza ·fornisce un modello del modo in cui una struttura è cor
relata e interagisce con un 'altra. È basata sul cubo della radice quarta.
Dalla misurazione
di sistemi
apparentemente
privi di relazioni �
reciproche sono ). �
emerse molte
leggi di potenza
���
dei J/4 che
forniscono un
modello di come
una struttura varia
con un'altra.
1 1o
La rete arteriosa, che rappresenta in volume circa il 3 per cento del no
stro corpo, è fn g rado di raggiungere ogni cellula· dell'organismo por
tandovi i nutrienti.
Arterie, vene e
bronchioli si
intrecciano tutti
attorno a un
bordo comune.
11 1
n cervello misterioso
Quello che possiamo dire con certezza del cervello è che ha una forma
decisamente frattale ! La sua architettura frattale è evidente. Basta guar
dare com'è rugoso, circonvoluto e ripiegato più e più volte su se stesso.
1 1 .2
Conoscere la mente di Dio?
113
l frattal i e la ricerca medica
Tutti gli aspetti della natura seguono regole matematiche e mostrano
una certa complessità. e una pletora d i irregolarità . Per esempio; la
struttura di una proteina complessa si ripiega e si avvolge nello spazio
tridimensionale con una dimensione pari a circa 2,4. Gli anticorpi si le
gano a un microrganismo grazie alla loro compatibilità con la specifi
ca dimensione frattale della superficie della cellula a c':Ji sono destina
ti a reagire ,
1 14
Virus e batteri
Le molecole di legame sulla superficie di tutti i virus e dei batteri sono
frattal i . Il loro posiziona mento sulla superficie, le modalità che utiliz
zano per determinare il chimismo del corpo che devono invadere e i l
modo in c u i interferiranno con la stessa chimica dell'organismo, oltre
che l.e loro strutture di legame, possono essere descritte matematica
mente grazie alle regole della geometria frattale.
6attriofé!go T4
- 65 nm -
6attrlofago 0_ x 1 74
115
AIDS
G razie alla geometria frattale è
stato realizzato un modello che
descrive dinamicamente il
processo infettivo del virus
dell'AIDS nel como umano.
Questa geometria fornisce la
risposta all'interrogativo
riguardante il periodo di
incubazione, insolitamente
lungo, del virus. Molti pazienti
rimangono sieropoSitiviallo HIV
anche per dieci anni prima che
il virus decida di darsi da fare
portando all'effettiva
insorgenza della malattia e al
suo man ifestarsi in modo
evidente nel corpo.
Quando i l sistema
immunitario inizia a
diventare funzionalmente
insufficiente, il virus dell'AIDS
i n izia a comportarsi in modo
caotico. Studi sulla
replicazione del virus in
questo stadio hanno rivèlato
sign ificativi cambiamenti
nella struttura frattale.
1 16
Rilevare i l cancro
Anche le strutture di supe rficie delle cellule cancerose sono increspate
e frastagliate. Queste strutture circonvolute mostrano proprietà frattali
che cambiano significativamente nei diversi stadi di crescita delle cel
lule tumorali.
1 17
Don"'e a rischio
La dimensione frattale del tessuto canceroso è superiore a quella dei
tessuti sani. Alan Penn, docente d i matematica e ingegneria alla Geor
ge Washington U niversity, spiega il suo lavoro in questo ambito.
118
Bolle nelle ossa e fratture
Le fratture ossee sono
frattal i .
La geometria frattale
può in particolare essere
applicata in modo
molto efficace alla cura
delle fratture ossee.
Le ossa contengono
bolle d'aria.
1 19
Battiti frattal i
Le strutture .anatomiche di tutti gli animali sono frattali, tanto quanto
il loro comportamento (si veda il paragrafo La folla e le orchidee frat
tali) e perfino la loro temporizzazione.
1 20
Soluzioni pratiche
All'inizio Benolt Mandelbrot trovò le risposte più entusiastiche alle sue
idee fra g l i scienziati che lavoravano in ambito applicativo, nei settori
del petrolio, delle rocce e dei metalli. Ora tutto è cambiato.
l frattali sono diventati un punto fermo nello studio delle strutture po
limeriche e dei materiali ceramici, come pure nell'ambito dei problemi
di sicurezza nei reattori nucleari.
12 1
Petrolio a sorpresa
In tempi recenti è stato sviluppato, per esempio, un nuovo approccio
a una varietà di problemi geologici e geofisici che sfrutta la derivazio
h.e della dimensione frattale delle sequenze stratigrafiche, delle strut
ture di faglia e dei sistemi di canali nei delta.
L 'ANALISI
PELLE VA�IAZIONI J>I
WNGHEZZ� J>I COJVIE SI
RAGGRUPPANO E CONNETTONO
�!VELA PROPRIETÀ
FRATTALI.
1 22
Il contenuto frattale delle immagini in 2D delle strutture di faglia ha con
sentito la rappresentazione di quelle stesse immagini con un numero ab
bastanza esiguo di equazioni, che sono state poi iterate. La scomposi�
zione delle immagini in 2D in una quantità di dati molto inferiore a quel
la richiesta per rappresentare i pixel, e la loro successiva ricomposizione,
è una scomposizione di vitale importanza. La possibilità di ricomporre
l'immagine 2D a una risoluzione maggiore porta poi all'interessante pos
sibilità di predire faglie anche al di sotto de/ limite di risoluzione sismica.
Guy Naso n e Ala n McKeon
TIPI DI FAGLIA
1 23
La molla è elastica
L;elevata quantità di scarti è sempre stata un problema spinoso per le
fabbriche di molle di tutto il mondo. Il dieci per cento delle molle a spi
rale non sarà dotato di un'elasticità sufficiente, anche se àll'apparen
za quelle molle sembrano come tutte le altre, con spire della stessa for
za e malleabilità . La rag ione risiede nella struttura frattale delle mole
cole all' interno del filamento.
��======��
1 24
Testare un filamento di bobina richiedeva fino a tre giorni; ora, con la
geometria frattale, il tempo è stato ridotto a tre minuti ! Si tratta di un
risparmio enorme che ha aumentato notevolmente l' èfficienza dell'in
dustria delle molle.
1 25
Valutare lo stress
Modell i statistici che utilizzano la geometria frattale sono impiegati per
testare gli stress in azione sugli impianti di perforazione petrolifera e gli
effetti delle turbolenze sugli aerei, specie di quelli dovuti a brevissime
folate di vento.
Antenne
Si è scoperto che le strutture frattali forniscono le forme più efficienti
per le antenne dei cellulari.
1 26
Identificazione
La geometria frattale è stata efficacemente sfruttata dai mil itari per ri
velare la presenza di manufatti dell'uomo nell'ambiente naturale. Que
sta tecnologia si è rivelata particolarmente efficiente nell 'individuare e
seguire i sottomari ni o le scie delle navi .
1 27
Ecologia frattale
La geometria frattale è un nuovo l inguaggio matematico. Noi tutti ve
diamo frattal i ogni g iorno, ovunque guardiamo. C i sono già assai fa
miliari . Non è dunque sorprendente che la geometria frattale trovi in
numerevoli applicazioni nello studio e nella gestione del nostro am
biente. Lo studio delle gocce di pioggia acida è un primo esempio.
1 28 '
l terremoti esibiscono una chiara "firma" frattale, cosl come le epide
mie che colpiscono la specie umana.
EPICENtRO DEl
IER.R.EMOII.
4, 6 Rfchtpr o più
·
1 29
La fol la e le orchidee frattal i
La geometria frattale viene oggi utili Zzata per creare modell i dei flussi
di persone. Il comportamento degli individui che costituiscono la folla
si è rivelato frattale. li lavoro di G. Keith Stili ha portato ad alcune sco
perte inaspettate sul comportamento degli assembramenti di persone
e sul modo di gestirli.
i
, .1
�-7�t;�:·:t:'�
,: �,lo
La folla che entra; esce e si muove in uno stadio rivela schemi com
portamentali notevolissimi. Anche se siamo degli individui e possiamo
decidere la direzione in cui muoverei, persino dove e quanto spedita
mente, nel caso in cui ci troviamo immersi in una folla indaffarata e flui
da ci comportiamo come parti di un unico organismo.
1 30
In mezzo alla folla la nostra attenzione si rivolge alla bolla del nostro
spazio e sul quel poco di più che possiamo rilevare al di .là di essa. Si
mulazioni al computer dei flussi di folla producono strutture straordi
narie per la loro natura frattale, e hanno la stessa str[.!ttura a tutte le
scale. Appaiono come· strutture organiche, dawero affascinanti.
Le simulazioni dei flussi ricordano molto spesso sia strutture floreali come
'
quelle delle orchidee. E il lavoro di stili è utilizzato sia nella progettazione
degli stadi sia nella intricata definizione dei modelli degli ecosistemi.
131
I l paradosso di Olbers
Uno dei più affascinanti frattali della natura è il cielo stellato. Ovunque
si guardi c'è una stella. Fra due stelle c'è sempre un'altra stella. Nel
1 82 6 Wilhelm Olbers osservò che i n un universo abbastanza grande
il cielo notturno dovrebbe brillare in modo uniforme.
Dato che la luminosità decresce con il quadrato della distanza e così pu
re la dimensione apparente, la quantità totale di luce proveniente da
qualsiasi. dirèzione nello spazio dovrebbe essere semp re la stessa .
132
Già nel 1 907 Edmund Fournier d'Albe suggerì un modello per af
frontare questo problema della distribuzione della materia nell'Uni
verso. Egli disse: si prendano cinque punti disposti. a quadrato, con un
punto al centro. Si sostituisca ciascun punto con una copia a scala più
piccola dèl l ' intera struttura. Ma non ci si fermi qui: si continui a sosti
tuire ogni . punto del nuovo diagramma con un duplicato ancora più
piccolo dell'intera struttura, e così via . . .
•
•
• •
• •
•
• •
:·:
1 33
La Grande Murag lia
l pianeti si raggruppano a formare sistemi solari. Le stel le si assembra
no a generare ammassi stellari . Gli ammassi stellari si assiepano a for
mare galassie. Le galassie si uniscono per dare origine ad ammassi ga
lattici e questi a loro volta si raggruppano in su per-ammassi.
Nel 1 986 gli astronomi scoprirono che alcuni am massi galattici erano
costituiti da diversi agglomerati di materia del diametro di un mil iardo
di anni luce. Nel 1 989, John Huchra e Margaret Geller dello Harvard
Smithsonian Center far Astrophysics scoprirono un enorme strato di
galassie noto come la G rande Murag l ia .
1 34
La reale geometria dell'Universo in tre dimensioni somiglia a una schiu
ma. Tutta la materia dell'Universo - le stelle, i pianeti, e tutti gli altri ele
menti (noti e, verosimil mente, non noti) - si trova sulle bolle di una
schiuma. In mezzo agli ammassi galattici ci sono immensi vuoti che
non contengono assolutamente nulla.
1 35
Il Big Bang
L'Universo mostra una struttura frattale a scale al di sopra dei 1 00 m i
lioni di anni luce, con una dimensione frattale compresa fra 1 e 2. Ora
c he sappiamo che è frattale a tutte le scale osservabili, icosmologi pos
sono riconsiderare sotto una nuova l uce uno d_ei maggiori problemi
che riguardano la teoria del Big Bang sull'origine del cosmo.
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BIG CRUNCH
TEMPO
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TEMPO
ill -
SE L •UNIVERSO
È APE�TO o
CHIUSO.
1 36
Molti fisici e cosmologi, inclusi Stephen Hawking e colleghi, hanno am
messo che un Universo con un omega uguale a 1 porrebbe enormi
problemi al modello del Big Bang.
Ci sono molte altre questioni relative alla teor�a del Big Bang che an
d rebbero risolte. Hannes Alfvén, lo svedese premio Nobel e artefice
della teoria cosmo logica del .plasma, la mette in q uesto modo.
1 37
Connessioni cosmiche
Proprio come la geometria frattale consente ora ai cosmologi dì gettare
nuova luce su questi delicati problemi, l'ultima versione della i potesi
dell ' inflazione cosmica applicata al Big Ba'ng implica che l'Universo sia
in effetti un frattale autogenerante, una creazione senza fine di altri
1 universi al di fuori di sé. Ciò indicherebbe che non è solo la struttura
dell'Universo a essere frattale, ma anche la sua evoluzione.
1 38
Come vediamo'?
l nostri cervelli prod ucono immagini di risoluzione assai superiore a
quella dei segnali registrati dai nostri occ �i. La risol uzione retinica è li
mitata dalla qual ità dell' immagine fornita dai cristallini e dalle cornee,
dalla stessa natura ondulatoria della luce (nel medesimo modo in cui è
limitata la risoluzione d i un telescopio). e dalla separazione e dimen
sione dei fotorecettori che ricevono l'immagine.
PE'R
COJVIPLETA'RE I
PATI INCOfii PLETI .
PELLA NOST'RA
ESPE'RIENZA
ATTUALE.
1 39
Compressione frattale delle i mmagini
Michael Barnsley ritiene c h e l a nostra corteccia visiva sfrutti un qua l
che tipo di algoritmo frattale per ottimizzare la propria sensibilità per
caratteristiche e dettagli importanti che siano presenti nel nostro cam
po visivo.
1 40
Trasformazioni affini
Un processo di rotazione,
stira mento e spostamento è detto
trasformazione affine.
Una trasformazione affine può essere
espressa in termini fTJatematici
con pochi numeri, ossia con una
rappresentazione affine. Questi
n umeri sono coefficienti inseriti i n
una equazione standard .
1 41
Morfogenesi
Le implicazioni che le trasformazioni affini possono avere per la morto
genesi (il modo i n cui si sviluppano le forme degli organismi viventi) nel
mondo reale sono ancora da esplorare. Ma in termini pratici immedia
ti, gli scienziati sperano che queste trasformazioni consentano loro di
arrivare a metodi sempre più efficienti per l'archiviazione di dati com
plessi nelle memorie digitali, la trasmissione di fotografie sulle linee te
lefoniche e la simulazione di scenari naturali al comp uter.
U n a specie trasformata
Scorfano
.in un'a ltra
1 42
Satell iti
l satelliti meteorologici sono entrati in funzione tempo fa e ci forni
scono dati uti l i che saranno elaborati per decenni . l satelliti spia che
controllano la Terra forniscono immagini di specifico interesse m i litare
con una definizlone migliaia di volte superiore a quella dei satelliti me
teorologici ! l satell iti spia hanno la necessità di trasmettere a terra
quantità enormi di dati.
1 43
l mercati monetari
La presenza dei frattali si è rivelata tanto pervasiva in economia quan
to nelle scienze natura l i . Uno dei più recenti libri di Mandelbrot (Frac
tal and Scaling in Finance: Discontinuity, Concentration, Risk, del 1 997),
così denso di significati, è stato, al pari di altri suoi lavori, un manife
sto di sfida. Forte delle sue precedenti profonde intuizioni, vi affronta
va un nuovo mondo di problemi matematici. La recensione del libro ap
parsa sulla rivista Scientific American si intitolava: " U N FRATIALE SI AG
G I RA PER WALL STREET"
1 44
Ecco come Man'delbrot riassume l'essenza della sua argomentazione.
1 45
Che cosa sono le regole?
Mandelbrot è sempre stato convinto che le sue ricerche avrebbero mo
strato che probabilità, statistica e geometria frattale potevano contri
buire a descrivere matematicamente il modo in cui si comportano i
mercati . Si trattava di scoprire e smascherare le regole soggiacenti.
(.;J"-�)g;:���J?'C:)
· ··
· ·· ·- ·· ·· · · ·····-· · · ··· · ·
··- - - .. .................
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· ···· ·· ·· · ·· ·· ·· ·········· ·· ·
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1 46
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1 47
Autoaffinità del mercato
Un termine tecnicamente più specifico per questa so
migl ianza fra le parti e i l tutto è autoaffi nità. Questa
proprietà è connessa a un aspetto della geometria frat
tale ben conosciuto - quello dell'autosimilarità, che noi
abbiamo già discusso -, in vi rtù del quale ogni caratte
ristica d i un' immagine è espansa o ridotta esattarr],erite
dello stesso rapporto. l grafici dei mercati finanziari so
no tuttavia lungi, come sappiamo fin troppo bene, dal
l 'essere autosi m i l i .
1 48
In un grafico dettagliato in cui le caratteristiche sono più alte che
larghe - come nell'andamento in su e in giù del valore delle azio
ni - la trasformazione del tutto a una parte deve ridurre l'asse
orizzontale più di quello verticale. Per un grafico delle quotazio
ni, questa trasformazione deve contrarre la scala temporale (l'as
se orizzontale) più della scala delle quotazioni (/'asse verticale). La
relazione geometrica del tutto con le sue parti è detta autoaffi
'
nità. L'esistenza di proprietà che non cambiano non gode di trop-
pa stima presso la maggior parte deglistatistici. Fisici e matema
tici come me, invece, la adorano: la chiamano invarianza e si ral
legrano quando un modello presenta un'attraente proprietà di in
varianza. Per avere un 'idea di ciò che intendo, si può tracciare un
semplice grafico che riproduca le variazioni delle quotazioni dal
tempo O al tempo 7 in passi successivi. Gli intervalli stessi sono
scelti in modo arbitrario: possono rappresentare un secondo,
un 'ora, un giorno o un anno,
1 49
Generatori
Il processo parte da una quotazione, rappresentata da una retta di ten
denza. Quindi una spezzata, che Mandelbrot chiama generatore, vie
ne util izzata per creare lo schema che corrisponde alle oscillazioni in su
e in giù delle quotazioni sui mercati finanziari .
1 50
Sia l 'asse orizzontale (del
tempo) sia quello verticale
(delle quotazioni) vengono
" strizzati " per adattarsi a i l i
Spostando a sihistra un pezzo del generatore frattale . . .
miti orizzontale e verticale
di ciascun segmento del ge
lll GEfl.l:FtATOIIE neratore. Qui sono mostrati
z
Q 2/3 solo i primi stadi del proces
g
:l
Cl
113
so che, invece, continua. In
teoria, potrebbe non aver
fine, ma in pratica non ha
o senso interpolare fino a i n
o 4/9 5/9
TEMPO
tervalli d i tempo più brevi d i
quelli necessari a l l e transa
. . . si determina la stessa quantità di attività di mercato in zioni, che possono awenire
un intervallo di tempo più breve per la prima parte del ge
neratore e la stessa quantità in un intervallo p"1 ù lungo
i n meno di un minuto. C hia
per la seconda . . . . ramente ogni segmento fi
4/9. 5/9 n isce per avere una forma
abbastanza si m i te al tutto.
In a ltri termini, l ' i nvarianza
d i scala è presente sempli
5/9
cemente perché vi era stata
4/9
inserita. La novità (e la sor
presa) è che queste curve
f rattali autoaffini esibiscono
una strutturà estremamen
te ricca, quella a fondamen
to sia della geometria frat
tale sia della teoria del caos .
. . . Il movimento del generatore a sin istra fa sì che-l'atti
vità del mercato diventi via via più volatile
u
'"lfo1iil'j""'.-u•.W�i��iillll ....,�v
Ml
.1 5 1
Oltre la teoria del portafoglio
Pochi generatori "selezionati" portano alle cosiddette curve unifrattali
che mostrano un quadro relativamente tranquillo del mercato, il quale.
corrisponde alla moderna "teoria del portafoglio " Ma la tranquillità
prevale solo in condizioni estremamente particolari, che sono soddi
sfatte solo da questi speciali generatori. Le assunzioni sottostanti a que
sto modello super-semplificato sono quelle alla base degli errori della
moderna teoria del portafoglio. È come se una teoria sulle onde del
mare non contemplass.e i flutti che superano il metro e ottanta. Il bel
lo della geometria frattale è che rende possibile un modello sufficien
temente generale, capace perciò di riprodurre le strutture che caratte
rizzano tanto i placidi mercati della teoria del portafoglio quanto le più
tumultuose condizioni de/ mercato che così spesso si incontrano.
1 52
Multifrattal i
Il metodo appena descritto per creare un modello frattale delle quo
tazioni può essere modificato per mostrare come l'attività dei mercati
accelera e rallenta, che è l'essenza della volatilità. Questa variabilità è
la ragione del prefisso "multi" che aggiungiamo alla parola "frattale "
Mandelbrot ritiene che probabilità, statistica e geometria fratta.le pos
sano aiutarci a descrivere che cosa awiene nei mercati monetari .
1 53
l frattal i nell•arte: i mandala
Come ha notato lo stesso Mandelbrot: " C 'è qualcosa di familiare nei
frattali. lo ho avuto subito questa sensazione: la primissima volta che
li ho visti� ero certamente la prima persona a osservarli ! Non c'era as
solutamente· la possibilità che qualcuno fosse ri uscito a scorgerli prima
di me. Ma dopo alcuni giorni o forse alcune ore, se non minuti, m i ap
parivano già familiari. Vi riconoscevo delle proprietà che avevo già vi
sto da q ualche parte. Ma dove? Bene, innanzitutto nei fenomeni na�
turali, ma anche nell'arte"
1 54
Nel buddhismo Mahayana la natura frattale della realtà è illustrata, nei
I'Avatamsaka Sutra, con la metafora della rete di lndra: un vasto retico
lo di gemme preziose sospeso sul palazzo del dio lndra, disposto in mo
do che quando se ne guarda una, si vedono riflesse in essa tutte le altre.
IN OGNI
PAT?TICELL,.tj PI POLVERE
È PRESENTE UN NUJVIERO
SENZA FINE PI
BUPPHA.
1 55
Strutture decorative: autosimilarità
l motivi astratti e curvilinei dell'antica arte decorativa· islamica che si
ammirano nei mosaici e nei tappeti continuano a comparire a tutte le
scale d i i ngrandimento sulla frontiera dell'insieme di Mandelbrot.
• • •M•M•M• • • • • • • • • • • • • • • • • •
1 56
Le forme frattal i sono state espresse i ntuitivamente dagli artisti molto
tempo prima di essere riconosciute dalla scienza. Sh utture autosimili
compaiono nei manufatti celtici, per esempio le spirali e i cerchi all'in
terno di cerchi delle pagine stupendamente miniate del Libro di Kells
(noto anche come Grande Evange/iario di san Colombano) del IX se
colo, o lo specchio di Desborough del primo secolo d . C . La consape
volezza matematica, e in particolare la consapevolezza frattale, si rive
la anche nell'arte degli antichi Romani e degli Egizi, come pure nell'o
pera delle civiltà degli Aztechi, degli Inca e dei Maya del Centro e Sud
America . Forme che rich iamano fortemente la curva di Koch sono sta
te impiegate in un fregio dagli artisti dell'antica città greca di Akrotiri".
1 57
Scalamento e ripetizione
La grande onda di Kanagawa dell'artista g iapponese Katsushika Hoku
sai (1 760- 1 849) e il Diluvio di Leonardo da Vinci ( 1 452-1 5 1 9), conser
vato oggi a Windsor, riflettono una profonda sensibilità per la dinamica
dell'acqua, ave trionfa la tipicaripetitività di tale elemento, in dettagli che
si fanno via via più minuti.
1 58
Una delle opere d'arte preferite dal matematico la n Stewart è .la xi lo
grafia di Hokusai Casca ta a Yoshino, nella q uale " la forma centrale è
un artiglio che compare a varie scale e in numerose trasformazioni nel
la vegetazione, nel l 'acqua, nelle rocce, nel cavallo e nei due uomini
che lo tengono. La forma ricorrente conferisce all'opera un senso di
unità, di d iversità e di completezza. "
In epoca più
recente,
Salvador Dali
( 1 904- 1 989) e
M.C. Escher
( 1 898-1 972)
hanno
esplorato l 'idea
di forme che
contengono
copie di se
stesse. l quadri
del pittore
espressionista
astratto
Jackson Pollock
( 1 9 1 2-1 956)
possono essere
correttamente
datati sulla base
della loro
dimensione
frattale.
1 59
I ndizi nel paesaggio
L'arte è una di quelle cose che non dobbiamo sempre riconoscere o ca
pire immediatamente. L'artista ci aiuta a vedere più chiaramente le co
se rivelando strutture che prima sembravano nascoste. L'arte è fratta
le. l'arte riflette ed esprime la natura frattale della nostra percezione
'
cosciente del mondo interpretata dal nostro cervello frattale.
1 60
l frattali in musica
L'analisi spettrale della musica, da quella classica alle nenie infantili, ha
rivelato una notevole affinità con le strutture naturali, in particolare
con la distribuzione frattale detta rumore 7/f, che si trova nel suono di
una cascata o nel frangersi delle onde. sulla spiaggia.
161
Disfunzionalità dell'arch itettura moderna
5?;:.�
UN EPIFICIO CLASSICO
È RICCO ])I ASPETTI
FRATTALI.
1 62
Architettura organica
L' incompiuta cattedrale
di Antonio Gaudf
( 1 852-1 926) a Barcellona
è uno stupefacente
esempio di architettura
frattale. È organica .
È ricca di dettagli.
È espressiva . È interattiva
e affascinante.
Le sue curve vorticose
e arricciate, le sue
dettagliate ramificazioni
grondano di geometria
"frattale " ! L'edificio
sembra quasi vivo.
Questa qualità frattale e
organica percorre,
naturalmente, tutta
l'opera di Gau.df.
1 63
Tradizioni frattal i
Lo stesso può dirsi del palazzo dell'Opera ( 1875) di Parigi con i suoi fre
gi barocchi ricchi d i intricati dettagli.
1 64
La forza è nei dettagli
GUAièPATE
LA TOièlèE EIFFEL
})EL 1889...
1 65
Fracologià
Gli etnologi hanno recentemente trovato prove del fatto che le società
africane tradizionali fossero modellate, sia pure in modo inconsapevo
le, su forme frattali. Le foto aeree degli insediamenti africani tradizionali
rivelano una chiara struttura frattale sia nella ramificazione delle strade
sia nella ricorsività delle recinzioni rettangolari e delle case circolari.
1 66
"Strutture che si ri petono ricorsivamente in
scala possono essere trovate anche in altri am
biti della cultura africana, nell'arte, nella reli
gione, nell'ingegneria indigena e perf ino nei
giochi . Nella motivazione progettuale e nella
semantica culturale di molte di queste forme
geometriche vi sono idee astratte e strutture
formali paragonabili i n maniera assai precisa
ad alcuni degli aspetti fondamentali della geo
metria frattale.Questi risultati concordano con
i più recenti svi l u ppi della teoria dei sistemi
complessi: le società premoderne non statua
li non erano né completamente anarchiche,
né congelate in un ordine statico; sfruttarono
piuttosto una flessibilità adattativa che appro
fittava della geometria frattale e degli aspetti
non l i neari delle dinamiche ecologiche.
R o n Eglash, Dipartimento di scienza e tecnologia,
Rensselaer Polytechnic lnstitute
1 67
Quo vadis?
Dal 1 975, quando Mandelbrot coniò la parola "frattale " , fino al 1 980
quel termine apparve solo in una manciata di articoli accademici . Ma
nel 1 990 si contavano oltre 5000 scritti al l'anno che contenevano nel
titolo la parola "frattale"
C 'era un nuovo strumento che poteva essere utilizzato a tutto campo
nella scienza, anche se forse, come ha osservato Leo Kadanoff dell'U
niversità di C hicago, "a d ispetto della bellezza e dell 'eleganza delle os
servazioni fenomenologiche su cui si fonda la disciplina, la fisica dei
frattali è, per molti versi, un tema di ricerca che deve ancora em�rge
re. Si può sperare, e anche immaginare, che alla fine verrà sviluppata
una base teorica per fondare questo campo . "
Forse, è ancora presto, m a alla domanda s e i frattali portassero da q ual
che parte, Arthu r C. C larke ribatté . . .
1 68
Non tutti concordano . . .
In un severo art_i colo apparso su The Mathematical lntelligencer, Ste
ven G. Krantz dell'Università della C a lifornia a Santa C ruz ha scritto:
" Mandelbrot è bravo a inventare bei problemi . Non credo che abbia
dimostrato alcun teorema come risultato di questi studi e, d'altra par
te, non è quello che pretende d i fare. Come dice lui stes?o, è un filo
sofo della scienza . "
Ecco cosa risponde Mandelbrot a propria difesa.
1 69
I l particolare talento di Mandelbrot
Mandelbrot è stato insignito del Premio Wolf per la fisica riel 1 993. Nel
la motivazione si legge che il premio è stato assegnato a Benolt Man
delbrot per "aver cambiato il modo in cui guardiamo al mondo grazie
al concetto di geometria frattale " . Questo è senz' altro corretto. la n
Stewart, matematico e campione della geometria frattale, ha riassun
to l'essenza della storia di Mandelbrot nel suo libro Dio gioca a dadi?
ANCHE SE
TUTTI I PEZZI PEL PUZZLE
ERANO LÌ PA GENElèAZIONij C1È VOLUTO
IL PARTICOLARE TALENTO PI BENOiT
fVIANPELBièOT PER !VIETTERLI
INSIEME
1 70
Siamo solo agli i nizi, per constatare che cosa può darci la geometria
frattale. t q uesto il pensiero di lan Stewart. " G razie allo svil uppo di
nuove teorie matematiche come la geometria frattale, le strutture più
elusive della natura iniziano a rivelare i loro segreti. Ne stiamo già ve
dendo l'impatto sia pratico che i ntel lettuale. "
171
Letture consigliate
The Fractal Geometry of Nature di Beno'ìt Mandelbrot (W. H. Freeman, New York
· 1 977). t l'opera da cui è nata la geometria frattale e la prima pubblicazione
di Mandelbrot sulla sua scoperta. Un libro notevole, ma molto tecnico.
La mente nuova dell'imperatore di Roger Penrose (tr. it. Rizzoli, Milano 2000).
Esplora il mistero della mente e della coscienza e i nclude un affascinante
capitolo sui frattali e sull'insieme di Mandelbrot o - come lo chiama Pen
rose - sul paese di Tor'Bied-Nàm .
Dio gioca a dadi? La nuova matematica del caos d i l an Stewart, tr. it. Bollati Bo
ringtlieri, Torino 2009. Una divertente e stimolante introduzione alla nuova
matematica della teoria del caos, che esplora approfonditamente la geo
metria frattale in questo contesto e traccia il retroterra storico della teoria.
The Turbufent Mirror d i John B riggs e F. Daviçf Peat (Harper and Row, New
York 1 989). Una g \.lida rnolto creativa e i l lustrata al caos e ai frattal i . Un
vero divertimento.
Fractals, lmages of Chaos di Hans Lauwerier (Pen g u i n , Londra 1 99 1 ) . Li
bretto di agile lettura, ma un poco techico e che richiede .q ualche cono
scenza matematica per essere pienamente goduto.
Dynamica/ Systems and Fracta/s di Kari- Heinz Becker e M ichael Dqrfler
(C ambridge University Press, Cambridge 1 989; trad uzione dal tedesco di
lan Stewart). Affronta la matematica dél caos, i fratt<ili e i sistemi com
plessi, ma è destinato a un pu bblico tecnicamente preparato e abile con
il computer.
Il fantasma del Titanic di Arthur C . C l a rke (tr. it. Rizzoli, M i lano 1 9�34). In
q uesto racconto i m magina rio del viaggio sui fondali dell 'oceano di una
nave affondata, l ' a utore tr;;�ccia con abilità una descrizione " tascabile "
dell'insieme di Mandelbrot.
Leadership and the New Science di Margaret J. Wheatley (Berrett-Koehler,
San Francisco 1 992). li libro mostra come la nuova matematica fornisca
una spiegazione di come organizziamo il lavoro e di come sia possibile
migliorarlo i n futuro. l frattal i hanno una parte considerevole nell'argo�
mentazione dell'autrice.
Fractals Everywhere di Michael Barnsley (Academic Press, San Diego 1 988).
Uno dei migliori libri di geometria frattale. Si tratta di u n'opera fonda
mentale, ma destinata esclusivamente a matematici.
Fracta/s. The Patterns of Chaos di John .Briggs (Thames and H udson, Londra
1 992). Un meraviglioso libro strenna illustrato che cattu ra ed esplora le ca
ratteristiche frattal i del mondo natura le alla l uce della teoria del caos.
La scienza della vita. Le connessioni nascoste fra fa natura e gli esseri viventi
di Fritjof C apra (tr. it. Rizzoli, M i lano 2004). L'autore p resenta una sintesi
radicale delle recenti scoperte nel campo della teoria della complessità,
della teoria del caos e della geometria frattale.
1 73
From Here to Jnfinity di la n Stewart (Oxford University Press, Oxford 1 987).
Definito uha perfetta guida alla matematica di oggi, è decisamente ac
cessibile e divertente.
Fradal Geometry. Math"ematical Foundations and Applicatioris di Kenneth
Fakoner (John Wiley, New York 1 990). Un resoconto approfondito della
teoria dei frattali, della dimensione di Hausdorff e delle loro applicazioni
fisiche.
Mazes for the Mind di C lifford A. Pickover (St Martin's Press, New York
1 992). Un'esplorazione visiva delle frontiere della ricerca al computer sullo
strano mondo del formaggio di Cantor e delle coltivazioni frattali delle
formiche.
The Science of Fractal Jmages di Heinz-Otto Peitgen e Dietmar Saupe (Sprin
ger Verlag, Berlino 1 987). Uri libro meraviglioso che contiene ricette per
la costruzione di molti stupefacenti frattali.
Inoltre, sul sito del Festival della Matematica di Roma alla pagina http://www.
auditorium.com/eventi/48941 63 si può ascoltare la Lectio Magistral is tenuta
(in inglese) da Beno1t Mandelbrot il 18 marzo 2007 a Roma, con una intro
duzione (1 1 minuti) di Franco Brezzi.
Immagini e video molto suggestivi sono visibili su http://willrood .net/
1 74
I ndice ana litico
Accelerazione, 1 1 Clarke, Arthur C . , 1 56, Fichi, albero dei, 60
Aggregazione vedi DLA 1 68 Fiocco di neve, curva,
Aeroplani e Complesso 26
turbolenze, 1 26 numero, 1 5, 67-68 Flussi di persone, 1 30-
Aggregazione limitata piano, 68-72 1 31
dalla diffusione Computer, immagini Ford, Joseph, 55
vedi DLA al, 8 Forense, 1 27
AIDS, 1 1 6 Conteggio dei riquadri, Forme della natura, 4-
Alexander, Avian, 1 27 metodo, 30 6, 41
Algoritmo, 55 Continuo, 1 8 Fournier, Edmund, 1 33
Ammassi galattici, 134 C osta, misura della Frattale
Analisi, 1 4 linea di; 34 compressione delle
Antenne per cel l u lari, C u ltura africana, 1 66- immagini, 1 40
1 26 1 67 di mensione 28-3 1
Architettura, 1 62-1 65 Curva forme della natura,
Arte, 1 54� 1 60 che riempie lo 4-6, 4 1
buddhista, 1 54- 1 5 5 spazio, 22-23 geometria, 7
islamica, 1 56 spigolosa, 14 il primo, 1 4-2 1
Attrattori-strani, 45, Curve e calcolo origine del termine, 7
48-49 infinitesimale, 1 3 Frattal i
esempio, 57 aeroplano, 1 26
Autoaffinità, 148 Dendrite (insieme di corpo umano, 1 08-
Autosimilarità, 2 5, 28, Julia), 89 1 20, 1 39
1 48 Derivata, 1 1 e mercati finanziari,
Diagonale di Cantor,. 1 8 1 46-1 55
Batteri, 1 1 5 Differenziazione, 1 1 e ricerca sull 'AIDS,
Battito cardiaco, 120 Dimensione, 24 116
Biforcazione, punto di, topologica, 24 e telefoni cellulari,
59 DLA, 1 04-1 06 1 26
Big Bang, 1 36- 1 38 importanza dei, 3
Bourbaki, 78 Ecologia, 1 28-1 29 in arch itettura, 1 62-
Equil ibrio stabile, 58 1 65
Calcolo infinitesimale, Escher, Maurits C . , . 38 in arte, 1 54, 160
1 0, 1 3 EUclide, 9, 2 5 musica, 1 6 1
Cancro, 1 1 7- 1 1 8 nel mondo naturale,
Cantar, Georg, 9, Faglia geologica, 1 22- 1 0 1 - 1 02, 1 28-1 38
1 8-2 1 1 23; vedi anche origine, 8
Cantar, insieme di, 20- Terremoti regole, 1 46
2 1 ' 24-25, 27, Fatou, Pierre� 70-72 uso militare dei, 127
8 1 -84, 88 Feedback Fratture ossee, 1 1 9
Ca uchy, Augustin- modello di, 52-54
Louis, 1 2, 1 4 negativo, 52-53 Gaudf, Antonio, 1 63
Cayley, Arthur, 99 Feigenbaum Gel ler, Margaret, 1 34
Caos, teoria del, 54, costante di, 64-66 Generatori, 1 50
6 1 , 94 punto di, 60 Geometria
Caotica, orbita, 60 Feigenbaum, Mitchell, classica, 8
C ielo notturno, 1 32 64, 99 frattale, 7
1 75
Godei, Kurt, 63 Li, Tien Yien, 62 Nubi, 1 0 1
G rande Muraglia, 1 34 Logaritmi, 28 Numeri, spiegazione
Logistica, equazione, 54 dei, 1 5
Halley, Edmond, 1 O Lorenz, attrattore di, 94
Hausdorff, dimensione Lorenz, Edward, 33 Olbers, Wil helm, 1 32
di, 36 Orbite ellittiche, 1 O
Hausdorff� Felix, 24, Ma lthus, Thomas, 52 Orchidea frattale, 1 3 1
28-3 1 Mandelbrot, Benolt, Oscillazione, 59
Hawking, Stephen, 29-37
1 1 3, 1 37 all'18M, 80 Pascal, triangolo di, 46
Hele-Shaw, attrattore frattale, Peano, G i useppe, 22"
esperimento, 1 05 45 23
Hirst, Bill, 1 60 e il mercato, 1 44- 1 55 Peitgen, Heinz-Ottb, 98
HIV vedi AIDS formazione, 73-77 Penn, Alan, 1 1 8
Huchra, John, 1 34 insi.errie di, 90-93, Penrose, Roger, 1 9, 96
96- 1 00 Perfetto, insieme, 2 1
IBM e Mandelbrot, 80 numeri, 66 Petrolio
Immagini, origine del termine, pelforazione, 1 26
compressione, 1 40 7 scoperta, 1 22
Impronta viscosa, l 04 Preniio Wolf, 1 70 Pianeti, 1 34
Industria, uso dei
su se stesso, 1 69 orbite caotiche, 60
frattali, 1 2 1 - 1 27
Mandelb rot, Szolem, orbite ellittiche, l O
lnfinitesimi, 1 O, 1 2
74 Pioggia acida, 1 28
Infinito, 1 8
Maxwell, James C lerk, Poincaré, Jules-Henri,
lunghezza della l inea
13 9, 50�5 1
di costa, 35
May, Robert, 58 Polmoni, l 08
Insiemi in matematica,
McKeon, Alan, 1 23 - Popolazione,. 52-55
1 6-2 1 ; vedi anche
Medica, ricerca, 1 1 4- Portafoglio, teoria del,
Julia, insiemi di;
1 18 1 52
Mandelbrot, Benolt
Interi, 1 5, 1 8 Mercati finanzia.r i,
Integrazione, 1 1 1 46-1 55 Quotazioni .vedi
lterazione; 55, 70 Militare, uso dei Mercati finanziari
frattali, 1 27
Julia, Gaston, 70-72 Molle, produzione, Raddoppio del
Julia, insiem i di, 7 1 ,86- 1 24- 1 25 periodo, 59, 6 1 �
93, 99 Morfogenesi, 1 42 64-65
mappa, 90 Moto Repulsori, 7 1
browniano, 1 54-1 55 Richardson, lewis F. ,
Kadanoff, Leo, 1 68 natura del, 1 2 32-37
Keplero, Giovanni, 1 O Musica, 1 6 1 Richter, Peter, 98
Koch, curva di,- 2 6-29, Russell, Bertrand, 1 7
37, 8 1 -82 Nason, G uy,. 1 22-1 23
Krantz, Steven G., 1 69 Natura Sander, Leonard, 1 04
attrattori, 49 Sarkowski, Alexei, 62
Laplace, Pierre-Simon e frattali, 1 0 1 - 102, Satelliti, 1 43
de, 1 3 1 28- 1 38 Saturno, anelli, 95
Lei Tan , 93 forme della, 4-5, 4 1 Sierpinski, triangolo di,
Leibniz, Gottfried Newton, lsaac, 1 O 38-47, 57
Wilhelm, J O Newton, legge di, 95 Sierpinski, Vaclav, 38
1 76 •
Similarità, dimensione, Terremoti, 1 29 Verh ulst, modello di,
28 Topologia, 23 53-54, 58
Smith, Hen ry, 20 Transizioni di fase, 98, Virus, 1 1 5
Stanley, Eugene, 4 1 03 Visione, nell'uomo,
Stelle, 1 32 , 1 34 Trasformazioni affini, 1 39-1 41
Stewart, lan, 3, 1 7 1 1 41
Stolum, Hans-Henrik, Tre quarti, 'legge di Wi111is, John, 68
1 22 potenza, 1 1 O Weierstréiss, Karl, 9,
Strutture ricorsivamente 1 2, 1 4
ripetute in scala, Umano Wheeler, John A., 3
1 66- 1 67 cervello, 1 1 1 - 1 1 3 Witten, Thomas, 1 04
corpo, 1 08- 1 1 3,
Tasso di variazione, 1 1 1 39- 1 4 1 Yorke, James, 62
Termodinamica, leggi Un iversalità, 99
della, 1 3 Universo, 1 32 - 1 38 Zenone, 1 2
1 77