17921. La preistoria La preistoria va dalla comparsa della specie umana sulla Terra (circa due milioni di anni
fa) al momento in cui l’uomo inventa la scrittura e inizia a lasciare testimonianze scritte (3.500 anni circa
prima della nascita di Cristo). I primi ominidi avevano un aspetto simile a quello delle scimmie, ma erano
capaci di camminare con i soli arti inferiori e di reggere in mano pietre e bastoni. Nel corso dei millenni
l’aspetto dell’uomo mutò, avvicinandosi sempre più a quello dell’uomo moderno, e la sua capacità tecnica
andò man mano sviluppandosi. L’uomo scoprì come accendere il fuoco e come costruire armi per difendersi
dagli animali feroci e per cacciare. Per vestirsi si serviva delle pelli degli animali uccisi e per ripararsi
utilizzava le caverne o si costruiva abitazioni fatte di pietre, rami, paglia e pelli di animali. Ad un certo punto
l’uomo scoprì come sfruttare la terra per far nascere piante di cui nutrirsi: così nacque l’agricoltura. In
seguito si scoprì che era possibile modellare con l’argilla dei recipienti per poi cuocerli su di un grande
fuoco, ottenendo dei resistenti vasi di ceramica. Qualcuno notò che certe pietre poste a contatto con il
fuoco lasciano colare un materiale fluido che raffreddandosi diventa solido. Ben presto l’uomo imparò a
costruire grandi forni in cui gettare pezzi di minerale. Il metallo fuso veniva poi raccolto e lasciato
solidificare in stampi di pietra per ottenere asce, spade, pugnali, gioielli e attrezzi vari. 2. I popoli della
Mesopotamia Con la civiltà dei Sumeri, inventori della scrittura, inizia la Storia. Quando i Sumeri (nel 7.000
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