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1.

La preistoria La preistoria va dalla comparsa della specie umana sulla Terra (circa due milioni di anni fa) al
momento in cui l’uomo inventa la scrittura e inizia a lasciare testimonianze scritte (3.500 anni circa prima
della nascita di Cristo). I primi ominidi avevano un aspetto simile a quello delle scimmie, ma erano capaci di
camminare con i soli arti inferiori e di reggere in mano pietre e bastoni. Nel corso dei millenni l’aspetto
dell’uomo mutò, avvicinandosi sempre più a quello dell’uomo moderno, e la sua capacità tecnica andò man
mano sviluppandosi. L’uomo scoprì come accendere il fuoco e come costruire armi per difendersi dagli
animali feroci e per cacciare. Per vestirsi si serviva delle pelli degli animali uccisi e per ripararsi utilizzava le
caverne o si costruiva abitazioni fatte di pietre, rami, paglia e pelli di animali. Ad un certo punto l’uomo
scoprì come sfruttare la terra per far nascere piante di cui nutrirsi: così nacque l’agricoltura. In seguito si
scoprì che era possibile modellare con l’argilla dei recipienti per poi cuocerli su di un grande fuoco,
ottenendo dei resistenti vasi di ceramica. Qualcuno notò che certe pietre poste a contatto con il fuoco
lasciano colare un materiale fluido che raffreddandosi diventa solido. Ben presto l’uomo imparò a costruire
grandi forni in cui gettare pezzi di minerale. Il metallo fuso veniva poi raccolto e lasciato solidificare in
stampi di pietra per ottenere asce, spade, pugnali, gioielli e attrezzi vari. 2. I popoli della Mesopotamia Con
la civiltà dei Sumeri, inventori della scrittura, inizia la Storia. Quando i Sumeri (nel 7.000 avanti Cristo)
giunsero in Mesopotamia, la vasta pianura solcata dai fiumi Tigri ed Eufrate (la terra oggi occupata
dall’Iraq), trovarono una terra fertile e ricca d’acqua. Essi si dedicarono quindi soprattutto all’agricoltura e
all’allevamento. I Sumeri si organizzarono in città-stato indipendenti, ciascuna governata da un re-
sacerdote, che agiva in nome della divinità protettrice della città. A un certo punto un re divenne il sovrano
dell’intero territorio e creò quindi il primo impero della storia. Ai Sumeri è attribuita, oltre a quella della
scrittura, l’invenzione della ruota. Altre popolazioni conquistarono la Mesopotamia alla fine del terzo
millennio. Dopo gli Accadi giunsero i Babilonesi che, sotto il re Hammurabi, crearono la prima raccolta di
leggi scritte. Contemporaneamente gli Assiri penetrarono nella valle, che conquistarono nei secoli
successivi, diventando famosi per la crudeltà con cui trattarono le popolazioni sottomesse. 3. Gli Egizi La
Valle del Nilo, nell’Africa nord-orientale, era un territorio molto fertile per la presenza dell’acqua portata
dal fiume. Verso il 5.000 avanti Cristo vi giunsero genti che conoscevano l’agricoltura e che fondarono
villaggi organizzati per controllare le inondazioni del fiume: la costruzione di dighe e canali infatti richiedeva
la collaborazione di molte persone. Sovrano dell’Egitto era il faraone, considerato la personificazione del
dio Horus, che aveva un potere assoluto su tutta la popolazione. Gli Egiziani erano distinti in caste: le più
importanti erano quelle dei sacerdoti e dei funzionari. Ai sacerdoti era affidata la religione, mentre i
funzionari avevano il compito di amministrare la popolazione per conto del faraone. Importanti erano
anche gli scribi, che conoscevano la scrittura geroglifica e avevano l’incarico di registrare le tasse pagate dai
lavoratori allo stato. Dopo venivano i guerrieri e la maggior parte della popolazione: gli artigiani, i contadini
e infine gli schiavi. L’agricoltura era la principale attività degli Egiziani. I contadini tuttavia lavoravano anche
come operai per costruire canali o edifici richiesti da

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