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lfki) REGIONE MARCHE seduta de!

~ GШNTA REGIONALE 9/03/2015


DELIБERAZJOIO: DELLA GIUNTA REGIONALE
detiЬera

ADUNANZAN. --"2=8=6_LEGISLATURA N. _____;~-- 149


i

PA/Vl/ITE Oggetto: Presentazione al Consiglio AssemЫea legislativa


о те del1a Regione Marche dell' "Aggiornamento della
proposta di Piano Regionale Trasporto PubЫico Locale"
Prot. Segr.
179

Lunedi 9 marzo 2015, nella sede della Regione Marche, ad Ancona, in


via Gentile da Fabriano, si е riunita la Giunta regionale, convocata
d 1 urgenza.

Sono presenti:
- GIAN MARlO SPACCA Presidente
- PAOLA GIORGI Assessore
- MARCO LUCHETTI Assessore
- MAURA MALASPINA Assessore
- PIETRO MARCOLINI Assessore
ALМERINO MEZZOLANI Assessore
- LUIGI VIVENTI Assessore

Sono a'sse:nti:

- ANTONIO CANZIAN Vicepresidente


SARA GIANNINI Assesso1·e

Constatato il numero legale per la validita dell 'adunanza. assume la


Presidenza il Presidente della Giunta regionale, Gian Mario Spacca.
Assiste alla seduta il Segretario della Giunta regionale, Elisa Moroni.
Riferisce in qualita di relatore 1' Assessore Luigi Viventi.
La deliberazione in oggetto е approvata all'unanirnita dei presenti.

NOTE DELLA SEGRETERIA DELLA GIVNТA

Inviata per gli adempimenti di competenza Proposta о ricЫesm di parere trasmessa а! Presidcnte
del Consig!io regionale i1 -·····-·--~ · - - - ~--
alla struttura organizzativa: ______
prot. JL _ _ _ _ __
aila Р.О. di spesa: _ _ _ _ _ _ _ _ __

aJ Presidente del Consigtio regionale L'INCARJCATO

alla redaz:ione del Bollettino ufficia!e

L'INCARICATO
REGIONE МАRСНЕ
GIUNTA REGIONALE

delibera

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE


11491"4

OGGETTO: Presentazione al Consiglio - AssemЫea legislativa della Regione Marche dell'


"Aggiornamento della proposta di Piano Regionale Traspor1o PubЫico Locale"

LA GJUNTA REGIONALE

VISTO il documento istruttorio, ripor1ato in calce alla presente deliberazione, predisposto dalla
P.F. Viabllita Regionale е Gestione del Trasporto dal quale si rileva la necessita di adottare il
presente atto:

RITENUTO, per i motivi riportati nei predetto documento istruttorio е che vengono condivisi, di
deliberare in merito:

VISTO il parere favorevole di cui ail'articolo 16 bls della legge regionale 15 ottobre 2001, n. 20 sot-
to il profilo della legittimita е della regolarita tecnica е l'attestazione che dalla deliberazione non de-
riva ne puo derivare alcun impegno di spesa а carico della Regione reso dal dirigente della P.F:
Viabllita Regionale е Gestione del Trasporto;

VISTA la proposta del dirigente del Servizio lnfrastrutture Trasporti ed Energia,

VISTO l'articolo 28 dello Statuto della Regione:

Con la votazione, resa in forma palese, riportata а pagina 1;

DELIBERA

Di presentare al Consiglio - AssemЫea legislativa della Regione Marche l'allegata proposta di


deliberazione amministrativa (ALLEGATO А) concernente: "Aggiornamento della proposta
Piano Regionale del Trasporto PubЫico"

IL PRESIDE
REGIONE MARCHE seduta del
GIUNTA REGIONALE - Э MAR ZU15

·1 1d~i"t(a
DEUBERAZJONE DELLA GIUNTA REGIONALE

DOCUMENTO ISTRUТТORIO
Normativa di riferimento
• L. R. n• 45 del 24 dicembre 1998 "Norme per il riordino del trasporto риЬЬ/iсо regionale е /ocale nel-
/e Магсhе"

La Legge Regionale n. 45 del 24/1211998 е ss.mm.ii "Norme per il riordino del trasporto риЬЬ/iсо regiona-
le е locale nelle Магсhе'', in conformita agli indirizzi stablliti dal D.Lgs. 19 dicembre 1997, n. 422 е dal
D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 112, disciplina l'esercizio delle funzioni е dei compiti conferiti alla Regione in
materia di trasporto pubЫico regionale е locale tra cui l'approvazione del Piano Regionale dei Trasporti.
L'art. 10 della legge regionale stabllisce che il Piano Regionale dei Trasporti si articola nel Piano del Tra-
sporto Pubblico Locale, nel Piano del Trasporto delle Merci, Marittimo ed Aereo, е nel Piano delle lnfra-
strutture. Tali Piani hanno la specifica funzione di definire gli interventi di interesse regionale.
11 Piano lnfrastrutture, Trasporto merci е Logistica е stato approvato con DACR n• 51 del 3 luglio 2012;
per quanto riguarda il Piano del Trasporto PubЫico Locale е attualmente vigente quello gia approvato con
deliЬerazione amministrativa n.276 del 24/12/1999; una successiva proposta di Piano е stata trasmessa
con DGR n. 1817 del 02/1112009 al Consiglio - AssemЫea Legislativa delle Marche, ma l'atto non е stato
approvato entro la data di scadenza della legislatura, pertanto, ai sensi dell'art. 97 del Regolamento inter-
no dell'AssemЫea legislativa, е decaduto.
Con DGR n. 835 del 24/0512010 е stata quindi ripresentata la "Proposta di deliberazione di competenza
del Consiglio - AssemЬ/ea Legislativa della Regione Магсhе: L.R. 4511998 - Adozione Piano regionale
deltrasporto риЬЬ/iсо locale", successivamente integrata con DGR n. 1016 del 18/07/2011, per quanto ri-
guarda la Valutazione amblentale strategica.
е а
Sulla proposta di Piano si avviato la fase di consultazione ma, poiche partire dal 2011 le condizioni fi- ·{·
nanziarie del Paese е della Regione hanno comportato una decisa contrazione delle risorse finanziarie
del settore, gli scenari proposti in quella proposta di Piano non possono essere confermati ed hanno bl-
sogno di una rimodulazione рег far fronte alle condizioni attuali.
Nel frattempo, con L.R. n.612013 si е avviata una fase di riorganizzazione della governance del settore,
con DeliЬera Amministrativa di Consiglio Regionale n. 86 del 22/1012013 е stato approvato il Programma
Triennale dei Servizi di Traspoгto PubЫico Locale per il periodo 2013-2015 е con DGR n.640 del
26/0512014 е stato approvato il Progetto della rete dei Servizi di Trasporto PubЫico extraurbano.
Oltre agli atti suddetti, per la Regione е assolutamente necessario ed urgente dotarsi anche del Piano del
Traspoгto PubЫico Locale quale strumento sulla base del quale verra riformulato il Programma Triennale
dei Servizi е verranno redatti i bandi рег gli affidamenti dei servizi di TPL nei bacini ottimali, in quanto gli
attuali contratti sono in scadenza а settembre 2015.
L'approvazione del Piano inoltre е condizione preferenziale per l'accesso ai fondi della nuova program-
mazioni comunitarie per il periodo 2014-2020.
Е'stato pertanto redatta la proposta di Piano che si allega alla presente, in aggiornamento di quella gia
trasmessa all'AssemЫea Legislativa con DGR n. 835 del 24/0512010. Tale proposta е stata adeguata al
nuovo contesto normativo nazionale ed alle conseguenti modifiche alla normativa regionale ed е coerente
con le minori risorse finanziarie che lo Stato trasferisce alle Regioni, sulla base della ripartizione del fondo
unico del trasporto istituito con l'art. 16 Ьis del DL 9512012 poi modificato dall'Aгt. 1 comma 301 della
Legge 228/2012 - Legge di Stabllita 2013.
REGIONE MARCHE sedutэ del
GIUNТA REGIONALE - J MAR 2015
deliЬera

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE


1 14 9

Le Valutazioni amblen\ali- VAS - е Valutazione di lncidenza - sono state regolarmente espletate е i rela-
tivi pareri sono stati espressi con DDPF Valutazioni ed Autorizzazioni Amblentali n.7NAA del 19/0212015.

Si propone pertanto:
Di presentare al Consiglio - AssemЫea legislativa della Regione Marche l'allegata proposta di deiibera-
zione amministrativa (ALLEGATO А) concernente: "Aggiornamento della proposta Piano Regionale del
Trasporto PubЫico".

11 responsablle del procedimento

ri~z(blfмм 1

РARERE
DEL DIRIGENТE DELLA
P.F.VIABILITA' REGIONALE Е GESТIONE DEL TRASPORTO

11 sottoscritto, considerata la motivazione espressa nell' atto, esprime parere favorevole sotto il profilo del- ~
е е
la legittimita della regolarita tecnica della presente deliberazione ne propone l'adozione alla Giunta re- \
gionale. Si attesta inoltre che dalla presente deliberazione non deriva пе pu6 derivare alcun impegno di
spesa а carico della Regione.

11 dirig~~::
Do//,_~

r
REGIONE MARCHE
GIUNTA REGIONALE

deliЬerэ 1

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 14 9 1

PROPOSTA DEL DIRIGENТE DEL


SERVIZIO INFRASTRU1TURE ТRASPORТI ED ENERGIA

11 sottoscritto propone alla Giunta Regionale l'adozione della presente deliberazione.

La presente deliberazione si compone di n. pagine, di cui n. pagine di allegati che for-


mano parte integrante della stessa.

11 segretario della Giunta


REGIONE MARCHE seduta del
GIUNTA REGIONALE - 9 MAR 2015
deliЬ&ra

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 148

ALLEGATO А alla DGR n. del

SCHEMA DI DELIВERAZIONE AMMINISIRATIVA DEL CONSIGLIO REGIONALE

ОGGЕТТО: "Aggiornamento Piano Regionale Trasporto PubЫico Locale"

IL CONSIGUO REGIONALE
VISTA
La legge regionale n. 45/1998 concernente "Norme per il riordino de! trasporto pubЫko regionale
е loca\e nelle Marche";
VISTA
La proposta della Giunta regionale Deliberazione n. _ _ de! che е stata
preventivamente esaminata, ai sensi del primo comma dell' art.22 dello statuto regionale dalla
Commissione Consiliare permanente competente per materia;
VISTO
il parere favorevole espresso ai sensi dell' artkolo lбbls della legge regionale 15 ottobre 2001, n. 20
sotto il profilo della legittimita е della regolarita tecnica е 1' attestazione che dalla deliberazione
non deriva ,пе puo derivare alcun impegno di spesa а carico della Regione, dal dirigente della PF
Viabllita Regionale е Gestione del Trasporto;
VISTO 1' articolo 21 dello Statuto della Regione;

DELIBERA

Di approvare la proposta di "Aggiornamento del Piano Regionale del Trasporto PubЫico


Locale" - Allegato 1 а! presente atto.
w:il REGIONE MARCHE seduta del
~ GIUNTA REGIONALE - MAR 2015
deliЬera

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 14 9

ALLEGATOl

PIANO REGIONALE
TRASPORTO PUBBLICO LOCALE
Ali.~~TOAUA DEUВERA
IL\~ \ 1 4 9 .....~.
~ ..-.. -~ . :н ·аъ- ug. - 9 MARZ015
REGIONE
MARCHE

Regione Marche
Aggiornamento della proposta. di
Pia.no Regionale· del Trasporto PubЫico Locale

lndice

Prefazione .................................................................. "."""."""" ....... ........ ........ ... " ........... ... " .. " .. " ......... 3
2 L'offerta attuale di trasporto pubЫico nel territorio marchigiano ........ "". " """ " ...." ....... " ....." " .. .." " ..... ." ........ 5
2.1 1servizi automoЬilistici ...... ........ ........ ........ ........ ................ ... " ... ... " ... .." ".""." ...... " ...... " .. "" " .. " .. ........... 5
2 .2 1servizi ferroviari ..... " ...... " ...... " ." ... " ." .... ... ..... ... ..... ... .... " .. " ... .." ......" .... ""."" ... ........ .... ... " " .... " " ... ". 11
3 La domanda di moЬilita ... """ .. " .." " ... " """"" ... " .". " .. "" ... ............ " .... " ....."" .... "" ... " ........ " ... ". " ""." " ....... 16
3.1 IJ riparto modale nelle Marche е confronto con i dati nazionali .. .................. .. " .... ........ " " .. """."" ..... " .. 16
3.2 La domanda soddisfatta dai servizi di TPL automoЬilistico extraurbano .. ........... ... ..... "" ....... ........ ....... 17
3.3 La domanda soddisfatta dai servizi di ТР ferroviario . ................ " .. ......... " ... ... ........ ....... " ....... ........ ...... . 23
4 Progetto dei nuovi servizi. """"" "" "" " .. .."" .. .... " .. .... " .. .......... .. " "" ..""" .."." ... ... . " ... ............ ........ ........ ....... 28
4.1 Servizi automoЬilistici ...... " ........ " """"" ..... ........... ........................................ ..... "" ........ ........ ........ ....... 28
4.1.1 La macrostrutturazione della nuova rete е i livelli di priorita ....... ........ .... .... .... "." .. " ... " ." ... " ... " .29
4.1.2 1servizi di 1° Livello ..... .... .................... ........ ......... .... .... ............ . " ." ..""" .... .. """""""" .. """" .... 30
4.1.3 1servizi di 2° Livello ..... ...... .. .... " .... .. " ... ... " ... ... " ""."" ....... " ." .... ... ..... ... ..... ... ..... " .""""". "" ...... 34
4.1.4 1servizi di 3° Livello .......... ......... ...... ........ ..... ..... ....... " ........... ..... ... ..... ... ..... ... ..... " ...... "" .... " ...... 34
4.1.5 Servizi urbani ...................................................... " ... ". " ... ". " ." .". " .... .. " .... .. " .... ... ........ ............. 36
4.1.6 Modelli di esercizio dei servizi а prenotazione. .... .... """." .... ..... ... ............. ... " ... ........ 37
4.2 Servizi ferroviari ............... ..... ... ... ........................ . .. " .. ..... .... ....... " ....... ........ ........ " ........... 39
4.2.1 La strategia generale е l'orizzonte di Piano ............ "" .... "" .... " " .... " " ..... "." ... "." ... "." .... " ...... 39
4.2.2 11 modello а tendere per i servizi ferroviari ... " ............ .......... .... " .. .... " .. .... " ... ..... ... ..... ... ..... ........ 39
4.2.3 Le azioni nel breve-medio termine per i servizi ferroviari ..... ........ ..... ... ..... .... ..... ... ........ " .......... .42
4.2.4 lnvestimenti: infrastrutture е materiale rotabile"" ........... ..... " .... .. " .... .. " ........ .." .... ........ ...... """ .43
5 Strumen ti di governo ...... .. .. .. .. " ..... ... .. ." . " ... " .. .... " .. .... " .. ..... """. ... ...... " ........ ........ .... """"" .."" "" ...... 45
5. 1 11 contro llo delle esternalita .. ... .... . ...... ... ..... ... .......... ...... ............. .................... ...... ........................ 45
5.2 11 riequilibrio modale ............ ... .... . . ........... .... .... .... . " ..... . " ..... . "" ." .. """ .. "" .... """ .. """ ...... " ....... .. 45
5.3 Criticita del traffico veicolare negli ambiti urbani" ... .. " .... .................. """""" ... .." .... .." ...... " ......" .... """ 47
5.4 Linee di indirizzo рег la redazione dei PUM ..................................... """""" ..................... " ......" ....... ". 48
5.4.1 Sos teniЬilita economico-finanziaria degli interventi programmati dal Piano .... " .... .... ........ ...... " .49
5.4.2 Monitoraggio del Piano. " .. .... ".""""""""""""........................ """"" ... "" ...... ........ ............. " .. " 50
5.4.3 Condivisione delle informazioni relative а offerta е domanda di moЬilita е dei progetti
predisposti dalle Amministrazioni .... " ...... " .... """"." ." ........ " ...... " ...."""" ... " .. """""" ..."""" ... 50
5.4 .4 Aumento della velocita commerciale dei servizi di Trasporto PubЫico . "." .... """""""""" " ... ".50
5.5 La sicurezza stradale: la situazione attuale е linee di indirizzo"" ... " .... """"""". " ....... " " ... " ....... " ....... 50
5.6 Elettronica е telematica nell'organizzazione del traspor1o pubblico locale .. ... ""."." ... " ... ... " ... .... ......... 53
5.6 .1 Sistema di Ьig liettazione elettronica .. .............................. ." .""" .. .... .......... ........ ....... " """ " """ .. 53
5.6.2 Sistemi per il monitoraggio dei servizi е l'infomobilita ..... " ..... """ ."."""""" .... " ....... ........ " ....... 53

Pagi11a

PIANO REGIONALE DEL TRASPORTO PUBBUCO LOCALE 1161


REGIONE
MARCHE

5.7 1 nodi di interscambio modale. """"" ....... " ............ .......... .. ...... ................ "".""" """"" ." "" ... "" ...... ..... 54
5.8 Accessibilita ai servizi da par1e di passeggeri con ridotta capacita motoria ....... "" ". " " ."" ." .""" .... "". 55
5.9 L'ammodernamento del materiale rotabile .... "" ......... ........ ... "" " """ " """ " " ..... " "". " ." ""."""""""" .. 56
5.1 О 11 sistema tariffario integrato dei servizi di TPL . .................. .... " .. .. "" .. " "". " " ..... " """ ."" .. " ..... ." ." ....... 57
5.11 lndirizzi per le procedure di affrdamento dei servizi .............. """ ."" ." ."."""" " .. ............ ....................... 59

Pagina 1
PIANO REGIONALE OEl TRASPORTO PUBBLICO l OCAlE 2/61
REGIONE
MARCHE

1 Prefazione.
Nel settore del Traspor1o PubЫico il Piano finora vigente е quello approvato са п

deliberazioпe aттiпistrativa п.276 del 24/12/1999. Difatto, пеl 2009 Ja Giuпta Regioпale

ha trasтesso all'AsseтЬlea Legislativa una successiva proposta di Рiапо in


aggiornaтento а quella del 1999 (DGR n. 1817 del 02/11 /2009) та l'atto, поп esseпdo

stato approvato епtго la data di scadenza della legislatura, е decaduto. Сап del i berazi oпe

п. 835 del 24/05/2010 la G i uпta Regionale ha poi ripresentato all'AsseтЫea Legislativa, la


proposta di Рiапо е su tale documeпto si е avviata la coпsultazioпe . Tale atto conteпeva

elementi di valutazione proiettati verso uno sceпario di intensificazione delle funzioпi del
Trasporto PubЫico пella regioпe, soprattutto пella тoda lita ferroviaria. Alla luce della
pesante crisi fiпaпziaria che si sta attraversaпdo nel coпtesto iпternazioпale ed iп

particolare in quello ltaliano е teпuto сопtо delle ridotte risorse fiпanziarie dovute а tale
fепотепо, le previsioпi di quel рiапо арраiопо iпattuabili . Е' поtо infatti соте la Regioпe

Marche nell 'aтЬito del Foпdo Nazioпale рег il Trasporto PubЬlico Locale risulti la Regione
cui е assegпata uпа quota procapite di risorse largaтeпte piu bassa tra quelle attribuite
alle Regioпi а Statuto Ordiпario, i ncideпdo pertaпto пеi livelli di servizi тiniтi che la
Regione pu6 assicurare.
Oltretutto nel 2013 l'Aтmiпistrazioпe Regionale si е orientata verso una gestione piu diretta
ed incisiva del goverпo del trasporto pubЫico рег cui, sulla base di tali elemeпti, si е

riteпuto поп piu propoпiЬile il piano соте coпcepito ed е stato necessario rivedere il
documeпto in modo che possa rispoпdere alle тutate coпdizioni sia fiпaпziarie che di
governance.
lп ogп i caso il Рiапо Regionale del Traspor1o pubЫico locale ha lo scopo di pianificare le
migliori coпdizioпi рег la moЬilita delle регsопе attraverso l'uso del тezzo pubЫico ,

orieпtare е coordi пare gli iпterventi пеl settore del trasporto, il tutto iп relazione alla pesaпte

situazione fiпaпziaria del Paese.


11 Рiапо quindi affronta il tета della razionalizzazioпe е del l'efficieпtameпto del sistema, iп

liпea сап quanto richiesto апсhе dalla пorтativa пazioпale (art. 16 Ьis del DL 95/2012
соте тоd . dall'Ar1. 1 соmта 301 della Legge 228/2012 - Legge di StaЬilita 2013).
Sul lato del trasporto automoЬilistico, iп attuazioпe della L.R. п.6/2013 , орега uп riequil ibrio
delle percorreпze urbaпe tra i vari Comuпi, sul lato del trasporto ferroviario сгеа le
coпdizioпi рег l'avvio di uп processo di cadeпzameпto dei servizi е пеl contempo mira alla
тassima integraz ioпe tга le diverse modalita di traspor1o.

·~
PIANO REGIONALE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE
REGIONE
MARCHE

Sul fronte degli investimenti, ottimizzando l'utilizzo delle risorse disponiЬil i afferenti i vari
programmi di finaziamento, europei, statali, regionali е coinvolgendo quanto piu possiЬile i
soggetti attuatori delle iniziative, persegue gli oЬiettivi di: rinnovo del materiale rotaЬile,

diffusione dei sistemi ITS (sistemi di trasporto intelligente), implementazione del sistema di
Ьigliettazione elettronica, aumento della sicurezza stradale, incremento delle iniziative рег

lo sviluppo di una moЬilita sosten i Ьile.

PIANO REGIONALE OEL TRASPO RTO PUBBLICO LOCALE


REGIONE
MARCHE

2 L'offerta attuale di trasporto pubЫico nel territorio marchigiano.

2.1 1servizi automobllistici.

11 servizio di trasporto pubЫico locale е strutturato in 5 Bacini. ognuno corrispondente ad una Provincia.
La globale produzione chilometrica per servizi minimi neJ 2014 е pari а circa 39,7 milioni di km. di cu i circa 28,2
per servizi extraurbani е circa 11,5 per servizi urbani [Тabella 2.1.1 ).
Reti Extraшbane Reti Urbane Totale Bacini
Re!i Km Riparto % Reti Km Riparto% Bacini Km Riparto %
Ancona 3.248.479 28,02%
Jesi 521 275 4 ,50%
Fabriano 351.278 3,03%
Senigallia 24 5.627 2,12% Bacino di
Ancona 7.684.723 26,94% 12.413.612 30 ,94%
Osimo 113.512 0,98% Ancona

Sassoferrato 144.070 1,24%


Castelfidardo 71 .236 0.61%
Falconara Marittima 33.412 0,29%
Ascol1 Piceno 1.021.570 8,81%
San Benedetto del Tronlo 409.606 3,53% Bacino di
Ascoli
4.163.053 14,60% Montefiore dell'Aso 25.951 0,22% Ascoli 5.650.027 14,06%
Piceno
Piceno
Acquasanta Terme 16.41 1 0,14%
Folignano 13.437 0,12%
Fermo 609. 735 5,26%
0,47% Bacino di
Porto San Giorgio 54.617
Fermo 2.385.579 8,36% Ascoli З. 108 .323 7,75%
Porto Sant'Elpidio 50.402 0,43% Piceno
Monlegranaro 7.991 0,07%
Macerata 816.496 7,04%
Civitanova Marche 426.835 3,68%
Camerino 60. 336 0,52%
Tolentino 305.426 2,63% Bacino di
Macerata 6.665.842 23,37% 8.501.682 21,19%
Recanati 114.954 0,99% Macerata

Sэn Severino Marche 58. 720 0,51%


Matelicэ 44.686 0,39%
Samano 8.365 0,07%
UrЬino 1.102.762 9,51%
Pesэro 905.968 7,61%
Fano 713.093 6,15% Bacino di
Pesaro 7.248.212 25.41% 9.985.229 24,89%
UrЬaniэ 11.375 0,10% Pesaro

F os sombrone 2.540 0,02%


Orciano di Pesaro 1.279 0.01%
Totali 28.147.408 11.511.465 39.658.873

Tabella 2.1 .1 P roduzioni chilometriche nel 201 4

L~~--"--~~~~~~->..~~~~~~~~--~~~~~~~~~~~~~~~~· j P5a/g6~1a
PIANO ReGIONALE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE _
REGIONE
MARCHE

L'analisi aggregata а livello regionale dei servizi extraurbani fornisce le seguenti principali indicazioni.
Le Linee sono molte е sono caratterizzate da una mediamente bassa produzione chilometrica.
1 Percorsi dei servizi extraurbani sono molto numerosi in rapporto alle corse ГГаЬеl lа 2.1.2):
11 rapporto tra numero di согsе е relativi percorsi <=sequenza univoca di fermate) е pari а 1,9 su base
annuale: lo stesso percorso е. dunque, esercitato mediamente meno di 2 volte al giorno (di suo
esercizio); i valori piU bassi si registrano nel Bacino di Fermo (1,2); i piu alti in quello di Ancona (2,3).
° Considerando soltanto il servizio attivo nel giorno di punta (feriale Junedi-venerdi invernale) il
rapporto scende а 1,8.
Tali valori sono coere пti соп i seguenti caratteri tipici del servizio extraurbaп o:
пеi giorni di punta l'offerta е progettata prevale пtemeпte su "misura" iп base alle esi geпze di moЬilita
sistematica di scala locale (luoghi di resideпza, studio, lavoro): i percorsi sопо пumerosissimi е, пella
maggiore parte dei casi ad uп percorso co rrispoпde, nella gi orпata , soltaпto 1 corsa;
0 negli altri giorni l'offerta е prevaleпtemeпte volta al presidio di alcu пe delle principali relazioп i:

esseпdo la domaпda di tipo erratico nоп е possiЬile (salvo eccezi oпi) progettare corse su "misura".
Fenale Feriale Medie
Feriale lnvernale Festivo Feriдle Estivo Festivo
lnvernale Estivo ponderate
Lunedi-Venerdl lnvernale Lunedi-Venerdl Estivo
Sabato Sabato annuali

Т abella 2 .1. 2 Numero Согsе, corrispondenti Percorsi е relatlvi rappor1i per Bacino е Gioroo Tipo
Alla capillarita dell'offerta si аЬЬlпа uп peso поп ma rgi пa le del servizio caratterizzato da uпа поп bassa
nume rosita di corse рег percorso.
Coesistoпo , pertaп to, due modelli di esercizio:
quello rivolto alla domaпda sistematica, p reval eпtemente scolastica
е quello volto al presidio degli itinerari priпcipal i соп serviz.i caratterizzati da Ь uоп а freque пza .

Nel feriale invernale 11 servizio е molto addensato пell e fasce orarie di puпta: iп particolare, il rapporto tra

[ PIANO REGIONALE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE 6/61


REGIONE
MARCHE

numero di corse/ora che partono nell'ora di punta (6.30-7.29) del lunedi-venerdi invernale е quelle che
partono nell'ora di morЬida mattinale (9.15-10.14) е pari а 5, 16 [Grafico 2.1.1] Nel sabato invernale la
distribuzione е simile al feriale lunedi-venerdi. Nel feriale estivo non esistono differenziali rilevanti tra le
punte е fe morЬide. Nei festivi il seгvizio е di trascurabile dimensione.

i~ ~=1-~-
200
;; J80
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" "'<> ..
Grafico 2.1 .1
Tali distribuzioni sono tipiche del servizio extraurbano in amЬito nazionale е sono coerenti con te notazioni
sviluppate nei punti precedenti.
ln particolare, se si considerano le distribuzioni dell'offerta di trasporto nel corso dei 6 Giorni Tipo
dell'esercizio estivo ed invernale nell'intervallo 7.00+19.59, risultano i valori di numero autobus
contemporaneamente in esercizio massimi е minimi е relativi rapporti evidenzia!i nella Tabella 2.1.3.
Sono valori significativi poiche evidenziano due ulteriori caratteri propri della rete extraurbana ossia:
0 differenziali di servizio elevatissimi nel corso della giornata
0 е una forte riduzione del servizi nei festivi (sopratutto in quelli non estivi).

Feriale lnvemale Feriale lnvomale Ferlale Eslivo Feriale Eslivo


Festivo Jnvemale Festivo Estivo
Lunedl-Venerdl Sabato Lunedl-Venerdl Sabato

Tabella 2.1.З Numero autobus massimi е minini contemporaneamente in esercizio nell'intervallo 7.00.,.19.59 di 6
Giorni Tipo е rapporti tra i valori massimi е minimi.

PIANO REGIONALE DВ. TRASPORTO PU 8BLICO LOCALE


REGIONE
MARCHE

11 servizio е molto capillare е ramificato in tutti i giorni feriali е nel sabato, sia in inverno che in estate. Tale
caratteristica е particolarmente accentuata nel lunedi-venerdi invernale [Тavola 2.1.1].
Volumi di offerta rilevanti si registrano, nel feriale invernale su poche direttrici (triangolo Pesaro-Urbino-
Fano, assi convergenti su Ancona, ossia Senigallia-Ancona, Jesi-Ancona, Osimo-Ancona , asse Ascoli-
San Benedetto del Tronto) е in altre situazioni а carattere piu puntuale (tratti terminali delle direttrici
convergenti su Macerata, tratto Loreto-Porto Recanati , tratto Camerino-Castelraimondo).
Limitato е anche il numero delle direttrici di media forza (cosi convenzionalmente definendo quelle con
16.,.64 corse direzionali).
L'esteso sviluppo del Grafo dei servizi е, регсi6, prevalentemente impegnato da una bassa numerosita di
corse.
Anche nel feriale estivo permangono volumi di offerta importanti sulle direttrici principali sopra individuate,
in particolare in awicinamento ai poli maggiori.
Nei festivi, invece, sono servite poche direttrici е solo alcune sono caratterizzate da volumi di offerta
significativi (Falconara-Ancona, Ascoli-San Benedetto del Tronto, Pesaro-Urbino, Camerino-
Castelraimondo) [Тavola 2.1.2] ..
L'offerta е relativamente piu ramificata ed intensa nel festivo estivo, in particolare in adduzione ai centri
balneari.

Pag~
PIANO REGIONALE OEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE 8/61
REGIONE
MARCHE

№с:оrм ~r wco \ltaЬittatic:.o Tavola 2.1 .1


..... °""'"°
->80
lopo
Numero di corse рег arco viabllistico
- .ю -&О
- -20 - 40 Dato giornaliero.
- -10 -20
-- ~ · 10 1
-- 0. 1.~
Giorno Tipo: Feriafe invernafe funedi-venerdi
с.О. 1

Nefre Tavofe sono graficizzati anche i servizi della A fta Val Marecchia, che, in appficazione della DGR n• 973 del
25/06/2013, а decorrere daf 1• fugfio 2013 sono transitati alfa Provincia di Rimini. Sino а tutto if 30 giugno 2013 fa
Regione Marche ha continuato ad esercitarfi per conto della Regione Emilia-Romagna , ricomprendendofi nef Bacino di
Pesaro-Urblno.

PIANO REGIONALE OEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE 9/61


REGIONE
MARCHE

),.. -,
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Tavola 2.1.2
..............
N'COfse per lfCO v1aь1~~1t0

Numero di corse рег агсо viabilistico


. _"IO
- otO· IO
-~о . 40 Dato giornaliero.
10 · 20
- s- •o Giorno Tipo: Festivo lnvernale
- 0.1 . 1
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~ _ PIANO REGIONALE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE
REGIONE
MARCHE

2.2 1servizi ferroviari.

La rete ferroviaria nel territorio delJa Regione Marche si estende per complessivi 386 km ed е articolata come
riportato nella Tabella 2.2.1 е nella Figura 2.2.1 contenute nella pagina seguente (fonte RFI).

Ai fini del calcolo del pedaggio, applicato dal gestore della rete RFI S.p.A per l'accesso all'infrastruttura secondo
i criteri di cui al D.M. 43/2000, la linea dorsale Adriatica е la Ancona-Orte/Roma sono classificate соте
"fondamentali"; le linee interne Porto d'Ascoli-Ascoli Piceno, Civitanova-Macerata-Albacina, Fabriano-Pergola
sono invece assegnate alla "rete compJementare".

Relativamente ai sistemi di controllo di marcia del treno:


la dorsale adriatica е la linea da Falconara verso Fabriano-Orte е attrezzata con il SCMT (le tratte Ancona-
San Benedetto del Tronto е attrezzata anche con l'SSC);
le linee Ascoli Piceno-S. Benedetto del Tronto е Fabriano-Albacina-Macerata-Civitanova sono attrezzate
con l'SSC.
Per la gestione ed il conlrollo della circolazione dei treni, in particolare lungo le principaJi linee della rete
fondamentale con particolari esigenze di capacita е puntualita, negli ultimi anni RFI. ha sviluppato sistemi
tecnologici centralizzati che consentono di supervisionare in tempo reale la posizione dei treni lungo la rete е

all'interno degli impianti ferroviari. ln particolare, relativamente alla rete in territorio regionale:
sulla direttrice fondamentale (dorsaJe adriatica) е gia attivo il Sistema Comando е Controllo della
Circolazione (SCC);
su parte della linea Ancona-Orte е sulle linee Ascoli Piceno-S. Benedetto del Tronto е Albacina-Macerata-
Civitanova е invece installato il sistema "Centralized Traffic Control" (С ТС).

L'offerta dei servizi ferroviari di competenza della Regione Marche, attualmente regolamentati con un Contratto
di Servizio con Trenitalia, produce una percorrenza media annua di circa 4.055.000 di treni•km.
L'offerta di trasporto, nonostante uno schema infrastrutturale della rete relativamente semplice (dorsale di costa
con diramazioni interne), non presenta una struttura regolare е omogenea е sono, pertanto, assenti strutture
omotachiche е cadenzate, il che rende complessa la "lettura" (ed impossiЬi l e la "mnemonicita") del servizio da
parte dell'utenza, determinando una scarsa efficacia nei confronti della domanda potenziale.

La velocita commerciale media sulla rete е pari а росо oltre 63 km/h, ed е caratterizzata da un'elevata varianza
fra le diverse linee.

Diversi servizi di interesse per /а mobllita marchigiana sono gestiti con Contratti di Servizio di allre Regioni:
lungo la direttrice Adriatica, in particolare da Ancona а Pesaro, sono presenti servizi di tipo interregionale
assegnafi al Contratto di Servizio della Regione Emilia-Romagna (prevalentemente treni Ancona-Piacenza
е Pescara-Milano);
nella tratta da Ancona а Fabriano sono presenti servizi di tipo interregionale assegnati al Con tratto di
Servizio della Regione Umbria (prevalentemente treni Ancona/Ancona Marittima-Roma).

Pag.na

PIANO REGIONALE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCAlE 11/61


REGIONE
MARCHE

Tabella 2.2.1
- LIHEE f ERROVIAR1E IN EStHCLZIO - 1 38.G km
Dati sintetici
CLASSIACAZIONE dell'offerta
240km ferroviaria nelle
t.inee forA amel!ЬI
Marche (dati al
Unee com;>.'emen.tu i 146tm 30/6/2014, fonte
RFI).
Т1POLOGIA

Uвсе а d opp10 b r..мio 19S km

Unee а sempfce Ьinario 1911111

AUМENТAZIONE

1...1nee eeU!llk• 268 tш

Linee 11 da>ppio Ыn•rio 195 Ь1t

linee а semplice Ь--Ю 72 lcm

Unee non decrilic11le (diesd) 118 im


LUHGHEZZA CO MPLESSIVЛ Ofl ВINMU WH!j::h
581 km
IМPIANll f-f IOШ'l/IJ\IН

St~ wn servi:!Jo~ б6

TECH OLOGIE INIIOVAn VE 04 PIIOTEZION E МА RС IЛ ТПЕNО .


Figura 2.2.1
Sistemi cfi telecoma.ndo deJla citc-:uzione (SCCICТC+{)PC) 321 Ьn
Schema delle
SСМТ, per. COfllrOI о della r.wrciJ del 1тоо 267km linee ferroviarie
regionali (fonle
SSC, рт i supporto а11а guida 118km RFI)

Pag1na

1 PIANO REGIONALE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE 12/61


REGIONE
MARCHE

·•· •

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11 - - -
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ln particoJare vi sono situazioni, soprattutto рег treni da Ancona а Pescara, che sono prodotti in modo unitario
da Trenitalia, ma con una competenza di tipo contrattuale suddivisa fra la tratta Ancona-Porto d'Ascoli е

viceversa (competenza della Regione Marche) е la tratta Porto d'Ascoli-Pescara е viceversa (competenza della
Regione Abruzzo).

Produzione Produzione per Direttrice dei servizi Trenikm/000


2013 da servizi
Contratto di interamente Ascoli Piceno-San Benedetto del Tronto-Ancona е viceversa 887
Servizio regionali
Fabriano-Civitanova (con 2 servizi diretti da/per Ancona) е 732
(trenikm/000): (trenikm/000) :
vicevers a
4.055 2.255 ·-
Ancona-Fabriano е viceversa 394

Ancona-Pesaro е viceversa 197


·-
Fabriano-Pergola е viceversa 27
1
Ancona-Ancona Marittima е viceversa 18

Produzione per Emilia-Romagna (quasi tutti servizi assegnati alle Marche): 1.044 (di cui circa
servizi Ancona-Pesaro-Piacenza/Bologna/Rimini/Ravenna е viceversa 800 percorsi in
interregional1 Emilia-Romagna)
(trenikm/000):
Abruиo (servizi condivisi): A ncona-Porto d'Ascoli-Pescara е 605
1.800 viceversa

Umbria (servizi condivisi): A ncona-Fabriano-Foligno/Or1e 151

Tabella 2.2.2 Produzione 201 3 prevista nel Contratto di Servizio tra la Regione Marche е Trenitalia

ln aggiunla а questi servizi:

PIANO REGIONALE OEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE


'~··
113/61
REGIONE
MARCHE

la produzione assegnata alla Regione Emilia-Romagna ma che serve la tratta Pesaro-Ancona е viceversa
vale quasi 350.000 treni km all'anno percorsi nelle Marche;
la produzione assegnata alla Regione Umbria ma che serve la tratta Ancona-Fabriano е viceveгsa vale
quasi 295.000 treni km all'anno percoгsi nelle Магсhе .
ln totale si tratta di una produzione рагi а circa il 16% del totale trenikm pгevisti nel contratto di servizio, ma
interamente concentrata lungo 2 direttrici.

Nel 2013 il Programma di Esercizio ha subito una riduzione di percorrenze а fronte dei tagli ai trasferimenti delle
risorse pubЫiche (riduzione pari al 2,54%, corrispondente а circa 105.000 trenikm).
Le riduzioni di servizio sono state realizzate prevalentemente tramite:
riorganizzazione della periodicita dei servizi estivi;
soppressione di alcune corse а bassa frequentazione del sabato е nei festivi;
soppressione di alcuni treni in presenza di un'offer1a ferroviaria alternativa sulla linea (es. treni Ancona-
Senigallia).

lnoltre, а giugno 2013 е stata realizzata la riorganizzazione dei servizi lungo la linea Ascoli Piceno-San
Benedetto del Tronto- Ancona (а seguito di elettrificazione della tratta Ascoli-Piceno-San Benedetto del Tronto).

L'attuale offer1a di traspor1o ferroviario nel giorno feriale invernale medio (come prevista nel vigente Contratto di
Servizio con Trenitalia) е riportala nella Tabella seguente.

Direttrice n. tre ni previsti Note


- ·
Ascoli P.-Ancona 14 Di cui 9 servizi diretti Ascoli P.-Ancona

Ancona-Ascoli Р. 13 Di cui 10 servizi diretti Ancona-Asc.o11 Р.

1 Ancona-Pesaro а Solo treni nel Contratto di Servizio della Regione Marche


'
Pesaro-Ancona 8 Solo treni nel Contratto di Servizio della Regione Marche

Ancona-Fabriano 13 Di cui 9 servizi diretti Ancona-Fabrano


- -·-
Fabriano-Ancona 12 Di cui а servizi diretti Fabriano-Ancona
·-
Fabriano-Civitanova 20 Oi cui 12 servizi diretti Fabriano-Civitanova е 1 con prosecuzione
fino ad Ancona
-
Civitanova-Fabriano 24 Di cui 11 servizi diretti Fabriano-Civitanova е 1 con provenienza
Ancona

Fabriano-Pergola 2 -
Pergola-Fabriano 2 -
Ancona-Porto d'Ascoli-{Pescara) 9 lnclusi treni cond ivisi con la Regione Abruzzo
-- ·--
(Pescara)-Porto d'Ascoli-Ancona 9 lnclusi treni condivisi con la Regione Abruzzo

Paglna

PIANO REGIONALE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE 14/61


REGIONE
MARCHE

Ancona-Pesaro-(Bologna/Piacenza) 14 lnclusi lreni del Contratto della Regione Emilia-Romagna. di cui


1 con provenienza Pescara е destinazione Milano
-·- ..
(Piacenza/Bologna)-Pesaro-Ancona 14 lnclusi treni del Contratto della Regione Emil1a-Romagna, , di cui
1 con provenienza Milano е destinazione Pescara

Ancona-Pesaro-(Rimin i/Ravenna) 7 lnclusi treni del Contratto della Regione Emilia-Romagna

(Ravenn a/Rimini)-Pes aro-Ancona 6 lnclusi treni del Contratto della Regio ne Emilia-Romagna

Tabella 2 .2 . З Treni eserd tati nel giorno feriale invernale medio

PIANO REGIONALE DEL TRASPORТO PUBBLICO LOCALE


REGIONE
MARCHE

З La domanda di mobllita.

3.1 11 riparto modale nelle Marche е confronto con i dati nazionali.

Le piu recenti stime disponiЬili sul riparto modale degli spostameпti di breve-medio raggio coпfermano il
largamente prevalente utilizzo del mezzo privato ed uп basso ricorso alla multimodalita пella composizione del
viaggio. Tali caratteristiche della mobilita registrano nelle Marche una particolare accentuazione [Grafico 3.1.1).

piedi о Dlcicletta mezroprivato


-- -pubЫlco
mez:ro
- mul ьmodale
Grafico З. 1.1

85% - -- - - - - -----------.--~
80%
75%
70%
65% 8 Mardt•
60%
~ 55% - 8 Centro ltalia --
'8 50% 1 - - - -
~ 45% 8 1talia
~ 40%+-- - -
" 35%
~ 30% +----------+-
25%
20%+-- - - -
15%
10%
5%
-- L---
0%
L- Fonte: lndaginl AudJМob

Le stesse stime evideпziaпo :

uп tasso di moЬilita поп alto ed uguale al valore medio пazionale (circa 2,5 spostamenti/giorno
coпsideraпdo tutta la popo1azione iп eta di mobilita);
la preva1eпza della mobllita erratica (ossia quella diversa dal "peпdolarismo per motivi di lavoro е studio"),
{Grafico 3.1.2].
lavott>/sJL.r.loo 119s1iooe tam'l8-e/persona!.э 1ещю lt>erolintralteпrnetrto
Grafico З.1.2
о
с: 40%
"Е 35%

8" 30%
Q.

" 20%

25%
.
~
"'Е
о 1s·~ .

i 10%
Q.
5% .

11 0%

8 Nlarche • Centro ltalia 8 11alia

Per la miпoritaria , ma importante per il TPL, compoпente di mobllita per motivi di lavoro е di studio ulteriori
informazioпi sono forпite dal XV Ceпsimeпlo Geпerale delta Popolazione de1 2011 [Grafici 3.1.3.;.6] da cui si
eviпce :

un utilizzo molto basso dei servizi di trasporto pubЫico sia su ferro che su gomma per spostamenti da
lavoro сап perceпtual i largamente miпori delle corrispoпdeпti пazioпali (2,5% su gomma е 0,9% su ferro
coпtro 4,5% е 4,1 % а livello nazioпale);
un utilizzo dei servizi di trasporto pubЫico per spostamenti da studio percentualmente quasi uguale а

quello nazionale (22,8%), ma fortemente differeпziato per modalita: е molto piccola (е largamente minore

Pagina

PIANO REGJONALE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE 16/61 1


REGIONE
MARCHE

del dato nazionale) quella su fегго (2,3% contro 5,9%); di maggiore dimensione е quella su servizi di TPL
automoЬilistico (20 ,5% contro 16,8%);

la conferma della dominante prevalenza della moЬilita privata sia рег motivi di studio (46, 1% contro il
42, 1% nazionale), sia, soprattutto. per motivi di lavoro (83,4% contro 75,5%).
ltalia. Spos lamenti per La-.oro
R1pa110 per lipo d1 mezzo
8 Treno. metro. Lram

• AutOЬus pvbbfк:o
8 Aulobus ad uso nзervэlo

О Aulom:>Ьile (conducenle)
8 Aulom:>bile (рэззеggеrо)
8 М:>tо
0 Bicк:letta
О Aaro

О Aedo
66,1% 76,2%

Marche Spostamenti per Studio.


llalia Spostamenl1 рег Studю. Ripal1o per tipo di mezzo
Ripal1o per tipo di mezzo
5.9%

Grafic i З.1 . 3+6


37, 1о/о

Jn sintesi, il confronto tra Marche е ltalia segnala che nelle Marche:


Е' largamente prevalente la moЬilita erratica. Gli spostamenti рег studio е lavoro coprono сi гса il 38% del
totale spostamenti.
11 servizio di trasporto pubЫico (gomma+ferro) copre circa il 4 ,7% degli spostamenti. Е' particolarmente
bassa la percentuale di domanda soddisfatta dal servizio ferroviario.
Un punto di forza del TPL marchigiano е la domanda scolastica soddisfatta dal servizio au to moЬilistico.

З .2 La domanda soddisfatta dai servizi di TPL automobllistico extraurbano.

11 numero di passeggeri trasportati nell'anno dai servizi di TPL automobilistico е dell'ordine di 49 milioni.
Circa il 78% degli spostamenti е effettuato con abbonamento.
Nel Bacino di Ancona si registra il piu alto volume di spostamenti (39,8% del totale regionale) е il maggiore
rapporto passeggeri/km (1,57 contro una media regionale di 1,23).

La distribuzione del numero di spostamenti per mese [Grafico 3 .1 .7] е fortemente inПuenzata dalla componente

Pag1nэ

PIANO REGIONALE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE 17/61 !


@JI REGIONE
MARCHE

di mobilita scolastica: si mantiene staЬile nei mesi autunnali е invernali, poi si riduce nei mesi primaverili е,

аnсога di piU, in quelli estivi. La domanda regge, comunque, anche nei mesi estivi grazie alla componente
turistica.
Grafico 3.1. 7
Spoat.nenli per meae (d.1to reglon•le)

ь.000.000 r~~5P::;;o;:,:=:--===~
<4 .ЫJО.000

<4.000.000 ·- -·· _,__


Н.00000
3.000 000
2.ЮО.000 + - - -·
2.000.000
1.500.000
1.000000
500.000
о ,...__~~~- -~----~~...-~-+-~--+~~+-~--+-~~1---~-+-~--+~------1
.Q

i" j
(!) о

L'analisi aggregata а livello regionale della domanda soddisfatta dai servizi automobllistici extraurbani fornisce
le pгincipali indicazioni di seguito sintetizzate.
Nel feriale scolastico si stimano 79.479 spostamenti/giorno.
Un'indagine САТI (effettuata nel maggio-giugno 201 2, consistente in 4.002 interviste utili, distribuite su 92
Comuni appartenenti ad 11 amЬiti territoriali) stima che tali spostamenti co rгi s po nd an o al 4 ,8% della
moЬilita extraurbana su scala regionale. Tale dato percentuale е in linea co n il dato regionale.
Nell'invernale gli abbonamenti coprono сiгса 1'85,6% degli spostamenti, nell'estivo il 71,7% . Tale dato е

maggiore del globale regionale е segnala il maggiore utilizzo dell'abbonamento nei servizi extraurbani.
Si rileva la larga prevalenza della domanda non occasionale sia nel periodo invernale che in quello estivo.
L'indagine САТI segnala la prevalenza (63% del totale) е la forte conce ntrazione temporale nel giorno
feгiale invernale degli spostamenti per motivi di studio in essi compresi la rilevante componente
universitaria [Gгafico 3.1.8].

PIANO REGIONALE OEL ТRASPORTO PUBBLICO LOCALE 1·~J


18/61
REGIONE
MARCHE

80
75 +-...-+--+-t--t-
70 + - -+--t--t- Rlsuhati dell'lndaglne САТL
Numero spostamenti per ora dl partsnza е modalfil
65 +-+-+-+-+--r-+ - -
dl trasporto.
60 +-+-+-+--+-- Motivo del o spost.amento • Sc:uola/Univeпiita

~ 50
55
--+---+-+----.-+~ (esclusl 1ritomi)

1а.
45
40 _ ..._,___.___,_
---+-+--~----------<

• 35 +-+-+-+-~
1 30 +--+---+--t--т--+-
~ ~
20
.Solo A~
15 _,__,__..,____._
10 +-----t--t--1- 8 A'esenza Treno nello ~tanento

5 +--+--+--+--<-
о
8 R'Nenza Bus ExtraurЬano nelo
00 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 SpoelalТl!nlo
Ore d• I Glomo feri1le

Grafico 3.1.8
Concentrati nella fascia oraria mattinale е di minore consistenza sono quelli per motivo di lavoro (18%).
Leggermente maggiori di questi ultimi е piu distribuiti nel corso della giornata sono gli spostamenti per "altri
motivi" (19%).
Considerando la globalita degli spostamenti A/R si nota una buona corrispondenza tra distribuzioni
temporali dell'offerta [Grafico 2.1.1] е della domanda [Grafico 3.1.9].
1 maggiori differenziali tra punta е morbida per la domanda confermano 1а piU alta efficacia delle corse
scolastiche.

-~~~~~~~~~~~-2P!~/in6a1
PIANO REGIONALE OEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE 1
REGIONE
MARCHE

460 1 •

*--+---+---+--+- _ !_ • Bici о Вus U'Ьano + Auto/Мoto о Altro


440
420 ' • Auto о МOtocicb
400
эзо 8 Treno + Вus U'Ьano
зво
1
1 8 Treno (anche + Auto о МОtо)
340

320
8 Вus fxlraurЬano + Treno о Вus U'Ьвnо
300

;::i
280 • Вus ErtaurЬeno (anche + Auto о моtо о TaxQ

1:
~
Е

200

z 180 Ri&ultati delrlndagine САТI.


1ео Numero apoetamentl per
ora dl partenza е modallUI dl
traaporto

00 01 02 03 04 ~ 00 0 1 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Ore dtl Giorno lertale

Grafico З.1.9
L'analisi del sistema di gravitazioni е della distribuzione territoriale della domanda soddisfatta dal servizio
extraurbano evidenzia una forte dispersione delle relazioni.
Le relazioni OD bidirezionali Comune-Comune sono molto numerose (сiгса 1.370).
Poche sono, invece, le relazioni 00 forti.
Le 2 principali relazioni bidirezionali sono Ancona ...... Falconara (3.503 passeggeri/giorno nel feriale
invernale е 3.169 nel feriale estivo) е Pesaro+-+Urbino (2 .127 е 1.481 ).

PIANO REGIONALE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE 1-20/61


REGIONE
MARCHE

Tavola З.1 . 1
N'passeggen per arco viab1l1st1co
nel giomo ~ро Numero di passeggeri рег arco viabilistico
- > 1.000
- •00 - 1.000 Dato giornaliero.
- 200 . 400
-- 100 · 200 Giorno Tipo: Feriale invernale lunedi-venerdi
- 3() . 100
- 1. 3Q
- - <1

Volumi di domanda (relativamente) rilevanti (valori maggiori di 1.000 passeggeri/giorno) si registrano, nel

Pagina

PIANO REGIONALE OEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE 21/61


'---··
REGIONE
MARCHE

feriale scolastico su poche direttrici [Тavola 3. 1.1]:


а assi convergenti su Ancona: Ostra-Senigallia-Ancona, Maiolati Spontini-Jesi-Falconara-Ancona,
Osimo-Ancona , Camerano-Ancona;
а triangolo Pesaro-UrЬino- Fano , con appendici sino а Gabicce Маге . Fermignano, е Mondolfo;
tratti terminali degli assi convergenti su Macerata (da U rЬisaglia , Corridonia. Morrovalle);
0 asse Ascoli-San Benedetto del Tronto-Grottammare
е in altre situazioni а carattere piu puntuale (tratti terminali delle direttrici convergenti da nord su Fermo,
tratto Loreto-Porto Recanati). La maggiore parte di tali direttrici е caratterizzata da volumi maggiori di
1.000 passeggeri/giorno anche nel periodo estivo.
Nel feriale scolastico:
0 L'efficacia del servizio risulta piuttosto buona: il load factor [rappresentato dal rapporto tra
passeggerikm (considerando l'effettiva percorrenza) е buskm] risulta, infatti, pari а 14,9.
La domanda е concentrata su una parte minore del Gгafo della rete: il 50,4% del prodotto di traffico
[PasseggeriKm] е realizzato, infatti, sul 5,6% dello sviluppo della rete (343 km su un totale di 6 .17 1);
trattasi, comunque. di archi ad elevata intensita di servizio essendo su di essi allocato il 28,7% della
globale produzione chilometrica giornaliera.
0 Tale parte forte della rete е, owiamente, caratterizzata dai maggiori valori di efficacia: il load factor е .
infatti. pari а 26,2.
0
Molti sono gli archi scarichi о а basso carico.
0
Si registra una buona corrispondenza tra volume di domanda е load factor, che cresce al crescere
della domanda. Buona е anche la correlazione tra volume di domanda е volume di offerta (lndice di
correlazione = 0,757), ancorche si segnalino casi di tratte ad elevata offerta е bassa domanda
[Grafici 3 . 1 . 11е 3 . 1.12] .

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7 500
:: ~ =- __ -+-- • ~--- -~ -:--t~
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Glomo hlr1ale scolastlco

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3.000
2.250
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z ~ . --- ~ . __ i ---1
'

Grafici з. 1.11-12

Nel feriale estivo:


La globale efficacia del servizio si riduce, venendo meno la componente scolastica. Tuttavia si
mantiene su buoni livelli: il load factor risu lta, infatti , рагi а 12, 1.
0 Si accentua il fenomeno di concentrazione della domanda su un basso numero di archi: il 52.7% del
prodotto di traffico е realizzato, infatti, sul 4 ,8% dello sviluppo della rete, sulla quale е prodotto il 24, 1

Pagin~
PIANO REGIONALE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE 22161
'
REGIONE
MARCHE

delle percorrenze giornaliere.


Tale parte forie della rete е caratterizzata da un alto valore del /oad factor (26,4).
о
Percentualmente maggiori che nel feriale scolastico sono, di converso, gli archi scarichi о а basso
carico.
0
Si registra una buona corrispondenza tra volume di domanda е Joad factor, che cresce al crescere
della domanda. Buona е anche la correlazione tra volume di domanda е vo/ume di offerta (lndice di
correlazione = 0 ,721).

З.З La domanda soddisfatta dai servizi di ТР ferroviario.

La domanda soddisfatta dal servizio ferroviario regionale е stata anafizzata sulla base dei dati risultanti dalle
campagne di ri/evazione della frequentazione dei treni condotte dal gestore Trenitalia S.p.A. ne/ 2011 in due
settimane tipo dell'anno (con riferimento al periodo invernale/scolastico).
Le analisi sulle frequentazioni effettuata di Trenitalia identificano i flussi di saliti е discesi per singolo treno per
ogni stazione ferroviaria in un periodo tipo invernale е uno tipo estivo, sia con riferimento а giorni feriali che
festivi. Queste analisi non riflettono le effettive origini/destinazioni dei passeggeri (non si pu6 ricostruire
l'informazione di una matrice 0/0. ne tantomeno gli eventuali interscamЫ ferro-ferro. ma si evidenziano solo i
carichi per tratta).

ln base ai dati delle frequentazioni ferroviarie di Trenitalia si possono stimare circa 35.000 viaggi giornalieri
(dato di viaggiatori saliti) sui tren i previsti nel Contratto con la Regione Marche. dei quali oltre 24.000 salgono in
stazioni ferroviarie della linea adriatica е oltre 5.000 in stazioni della direttrice Fabriano-Civitanova.
La domanda di trasporio ferroviario si presenta piu rilevante ad Ancona (circa 6.000 saliti al giorno). ma
evidenzia la presenza di diverse slazioni ferroviarie di importanza intermedia: Civitanova (oltre 3.300 saliti al
giorno), San Benedetto del Tronto, Pesaro (entrambe con oltre 2.200 saliti al giorno), Fano, Falconara
Senigallia, Porto S. Giorgio Fabriano е Macerata (tutti con 1.000-1.500 saliti af giorno) .

Le frequentazioni dei servizi ferroviari evidenziano flussi medi complessivi (misurati come passeggeri presenti
sul treno):
Tra i 2.000-3.000 passeggeri medi al giorno presenti in partenza dalle principali stazioni della linea
Adriatica (direttrici Nord е Sud), con punte di oltre 4000 passeggeri medi considerando anche i treni
interregionali delf'Emilia-Romagna;
Tra i 600-1200 passeggeri medi al giorno presenti in partenza dalle principali stazioni della linea
Falconara-Fabriano (dove mancano per6 i dati delle frequentazioni sui treni
Umbria);
а Contratto con la Regione
у
Тга i 600-900 passeggeri medi al giorno presenti in parienza dalle principali stazioni del/a /inea Civilanova-
Fabriano;
Tra i 400-750 passeggeri medi al giorno presenti in parienza dalle principali stazioni della linea Ascoli
Piceno-Porto d'Ascoli (dove nel 2013 е stato ristrutturato il servizio а seguito dell'elettrificazione defla
linea).

PIANO REGIONALE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCAlE


REGIONE
MARCHE

La distribuzione delle frequentazioni segue tendenzialmente le tradizionali concentrazioni negli orari del mattino,
di mezza giornata е pomeridiano.
Nella tratta Pesaro-Ancona, tra le 9.00 е le 17.30 е oltre le 19.30, mediamente oltre la meta dei passeggeri
trasportati fruiscono di servizi di traspor1o а Contratto con la Regione Emilia-Romagna (in alcuni casi questi treni
costituiscono l'unica offerta ferroviaria disponiЬil e in alcune fasce orarie). Nella relazione contraria Ancona-
Pesaro la ripar1izione fra passeggeri su treni del Contratto della Regione Магсhе е del Contratto della Regione
Emilia-Romagna е piu distribuita.
ln dettaglio, con riferimento alla dorsale adriatica, i presenti medi in partenza dalle principali stazioni su treni
presenti nel Contratto con la Reg ione Магсhе lungo la linea Adriatica (in entrambe le direzioni) in un giorno
feriale medio sono specificati nella Tabella 3.3. 1.

Media dei passeggeri trвsport.ati


Faxe onuit
Principa/i stazioni sr.д;on1 1 <7 TOl-tOO 101-1200 1201 - 14 30 1431 - 1730 1731 - tt:IO >11 30 1~
sulla direttrice РН8"' 261 653 46 419 462 250 2 081
Adn"alica da Nord F8110 422 768 72 277 678 220 2.~
!JOIOll• - 316 1.095 83 276 56'1 278 2 811
(da Pesaro verso

2 16 1.1g5 318 51 257 514 243 2 793
Porto d'Ascoli) FllCONIПI М 217 1.182 291 89 ЗО5 383 176 2 642
А11сО1111 130 72g 311 622 839 395 142 З IМ
о".... C.S:e-rao 92 283 221 487 556 564 зм 2 540
Loreto 130 283 245 350 665 549 329 2 MI
Patto R1can811 149 317 245 331 632 525 31 1 2."0
CN\8no~ 8б 394 125 407 579 502 262 1 455
Pollo S.Elpcto 78 369 137 392 572 396 242 2 l/le
Pono s GIOl!JO 102 :из 128 386 621 354 209 2143
S . B -10 dof Tr 57 310 55 137 419 16 1 250 1380
Pono d'ASC011 63 317 55 137 3'12 161 zзз 1. ЭОI

Principali stazioni SЬtzionJ 1 <7 701 - 100 101 - 1100 1201 - t.t.:Ю 14 31 - 1730 17 31 - 11 30 •1t.JO 11 roailТ]
sulla direttrice P-dAscoll 189 169 129 111 221 96 130 1. 044
Adriatica da Sud S.llenedettodllTr 315 588 194 276 344 264 195 2. 178
Porto S Gool;io 272_ 650 260 237 369 215 \Ц 2 147
(da Porto d'Ascoli Pcrto S.Ell>dlo 309 706 270 249 377 2 15 137 22111
verso Pesaro) СМ:8"0\8 385 760 327 277 425 156 215 2 544
PonoRec.Ni~ 428 744 249 330 321 224 19 1 247
LШIO 236 1.125 254 258 393 216 181 2/IS2
Osimo cas1-rao 246 1.()()1 94 247 314 162 172 12311
м..... 320 247 47 !>() 121 279 112 1. 175
Flllconor•!J 275 464 47 063 944 652 408 3472
StnigolU 313 474 365 389 379 297 2.211
MOIOlll llOl\dOlfO 353 502 298 353 3 14 2п 2092
F81o 188 727 235 298 226 229 1.IОЗ
P.s1ro 208 682 147
1 ~"
239 71 172

Tabella З.З. 1

Ai valori di Tabella 3.3.1 sono da aggiungere i presenti medi in partenza dalle principali stazioni su treni del
Contratto di Servizio della Regione Emilia-Romagna (prodotti da Trenitalia) 1ungo la linea Ancona-Pesaro (in
entrambe le direzioni) (fabella 3.3.2).

Media dei passeggeri tгasportati

Pagi"" 1
PIANO REGIONALE OEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE 24/61 1
1
REGIONE
MARCHE

FaSICe orarte
Stazi onl / <7 101.900 901-1200 1201-1430 1431 . 1730 .
1731 1930 >183oll Totale
P rincipa/i stazioni
Pesaro 493 225 510 449 1.6 76
sulla direttrice Fano 477 207 493 443 1619
Adriatica da Nord Marotta Mondolro 483 194 205 707 1.590
{da Pesaro verso SenigaJlia 450 177 4З2 378 1.437
Апсопа Fatconara м. Э62 112 367 309 1.149
Ancona

FaSICв orarte
Stazloni 1 <7 7.01 · е.оо 9.01 -12 оо 12 01 -14 30 14 31·17 30 17 31 - 19 30 >18зоl1 Total•
Priпcipali stazioпi Ancona 54 85 132 146 250 109 77(1

sulla direttrice Falconara м 63 114 197 189 301 139 1.003


Senigallia 83 148 243 2 16 319 131 1. 141
A driatica da Sud
Marotta Mondolfo 95 165 146 313 31 7 134 1.170
(daAncona F вno 11 2 176 177 342 337 129 1.272
verso Pesaro) Pesaro 139 153 207 427 367 138 1.'430

Tabella 3. 3.2

Nel complesso, come somma dei treni а Contratto di Servizio со п la Regione Marche е con la Regione Emilia-
Romagna, гisultano i valori di Tabella 3.3.3 (pгes enti medi in partenza dalle principali stazioni su treni del
servizio regionale lungo la linea Adriatica).
Media dei passeggeri trasportвti

Scazionl 1 <7 7 01 • 100 9 01 • 12 00 12.01 - 1• 30 1._31·17 :1О 17 31 • fl 30 >tl 30 11 То18/о 1


PrinC1pali srazioni age
IP"8"1 261 653 •QЗ 272 929 '82 3 1аа
sul/a direttnce f 8"0 • 22 768 549 201 770 878 еез • 055
Adriatic;a da Nord Ml l O l \ a - 316 1.095 566 194 '81 554 ~ • 201
Slllhgllllia 2 18 1 195 768 228 8 &8 514 821 • 230
(da Pesaro verso 217
F*°"8nl М 1182 652 201 812 383 485 3.782
Porto d'Ascoli) Ancono 130 729 311 822 839 395 142 3. raa
о.•.... са.1- 92 283 221 ~ 5 56 564 344 2.540
Lcno\o 130 203 245 3 50 685 549 329 1
2 551
PoctoRкll\81 l'Q 317 245 331 632 525 311 2 510
C.WiantNI 116 394 125 407 879 502 262 2 <55
P ottoS.J:lpodoo 78 З69 137 392 572 398 242 2. f8d
Ро.\о S Glolvo 102 :!АЭ 128 388 621 354 209 2 " 3
S.B•iedo'1o de(Tr 57 3 10 55 137 41 9 181 250 f. ЖI
florto d"ASCOll 63 317 55 137 3'2 161 233 f. 308

Principali stazюni
sulla d1rettn·ae
j S tailonl
Potto d "Aacol)
S Ben8Cleo det Tr.
Fasce O'-r1•
1

j
•7
189
315
7 0 1 • IOO
169
588
t 01 · 12 00
129
19'
12 01 • 14 30
111
276
t4.3t • 17 :1С1
221

t7 31 • 18 30
96
26<
130
195
t 04•
2. 171
Adn·alica da Sud PonoS.~
Porto S Etp;dlo
272
ЗОQ
850
706
280
270
237
249
369
377
215
215
".
137
2 t•7
2 2ff
(da Porto d'Ascoli Ch&&nOlll 385 780 327 277 • 25 156 215 2 54<
verso Pesaro) Pono Rc.an111 • 29 7'4 249 330 321 224 191 2 417
Lcnlo 236 1 125 254 258 393 216 181 2 б42
OSlmoC.SI- 2'6 1.001 9' 247 3 14 182 172 2230
Ancona 373 332 179 100 37! 387 112 t 115О
Folc...,.M. 338 578 2'4 871 1.2• 5 7Q1 408 • 4 15
8enog8llla 396 622 243 583 708 510 297 3 35i
MIRll1a -1o '48 SQ7 1'6 6 11 8 70
••• 271 3.202

........
F11110 300
3'7
903
83 5
177
207
577
574
635
608
354
209
т
172
:l 175
2. fSO

Ta bellг 3.3.3

1 presenti medi in partenza dalle principali stazioni su tгen i del servizio regionale lungo la linea Civitanova М. -
Fabriano (in entrambe le direzioni) in un giorno feriale medio sono specificati п е\\а Tabella 3.3.4.:

~ 1
L._ __ _.__ _ __ _ _ _ _ ___._ _ _ P_1A_N_O_R_E_G_ю_NA_L_E_o_E_L_т_RA_s_P_o_R_т_o P_u_в_BLICO LOCALE
REGIONE
MARCHE

Media dei passeggeri trasportati


Fasce orarie
Sla<:ionl <7 -
7 01 9 оо 9 01 12 00 12 01 14 30 14 31 17 30 17 31 19 30 >1t 30\ f TolJl/e 1
Principali stazioni 162 157 85 З8 ~
Cilil8f10lo8 20
sulla direttrice Monlecosзro 13 195 165 159 87 81 38 737
Civitanova - M01ro1o8lle m sg 14 224 164 161 187 за 71!1
Fabriano Cooldonia m. 15 247 159 128 210 80 36 875
МасО1111а 35 214 47 138 67 179 39 719
Ult>lsagtia s. З8 141 149 66 174 568
Tolenllno 57 218 84 239 60 155 зз 845
S.Sewrino m. 18 149 Эб 218 57 134 25 637
Matel1ca 23 95 46 139 82 51 5З 4IJg
FaЬliano .__О_
• Fasce orarie
Pn·ncipali stazioni Sla<lonl 1 <7 701-900 901-1200 12.01-1•30 1431-1730 1731 - 1930 >19301 1 Tolllle I
~
~----~
sulle direttrice Faьnano З4 41 11 аз 64 29 42
FaЬriano ­ M81elica 29 99 40 94 77 74 48 46 1
S. Se\eltrю m. 64 245 63 238 117 62 44 853
Civitanova
lolenUno 89 107 130 197 117 83 38 762
UrtJtsaglia s 122 106 129 16'4 115 82 37 753
Macerata 38 148 148 264 148 139 81 965
Conidonia m. 48 148 109 155 185 139 79 862
MOll'0\8lle m sg 54 146 152 137 218 121 77 904
Monlecosaю 58 144 152 84 207 134 74 852
Q \118 n0\8 ~

T abella З .3.4

1 presenti medi in par1enza dalle principali stazioni su treni del servizio regionale lungo la linea Falconara-
Fabriano (in entrambe le direzioni) in un giorno feriale medio sono specificati nella Tabella 3.3.5 (si precisa che
la tratta Ancona-Falconara е viceversa е stata inclusa nella direttrice Adriatica).

Media dei passeggeri trasportati


Fasce o rarie
Principali stazioni Stazlon l 1 <7 7 01 - 9 00 t 01 · 12 00 12 01 - 1• 30 1• 31 - 17 30 17 31 - 19 30 >19зО1/ Toi.le 1
~

sulla direttn·ce 1Falconam М. 27 27


Falconara- Cas1e11em1111 45 29 163 399 163 50 849
Fabriano ChlanN!lle 62 43 45 147 358 340 85 1.0IIO
.lesi 66 47 148 279 263 81 885
Mon1ecarotto с. 65 47 103 189 273 70 145
Castelplanio с 121 96 170 249 65 700
Sena s.aшnco 123 93 158 235 61 б70
Genga 5.V.t. 124 88 152 73 54 490
FaЬliano 69 75 167 20 .___ЕО_

Fasce orarie
Principali stazioni Stazlo ni <7 7.01 - 9.00 9.01 -12.00 12.01 - 14.30 14.31 - 17.30 17.31 -19.30 >19.30 11 Tolll/e 1
1
sulla direttrice
FaЬriano -
Fallriano 95 78 269 58 41 112 - 653
Gengii s.v.1 41 175 81 273 45 614
Falconara Sena S Quirico 52 189 ез 273 45 642
Castelplanlo С. 71 230 90 273 47 107 818
Montecarotlo С. 128 289 110 273 46 84б
Jesi 150 422 61 142 268 70 98 1 210
C.11inra..elle 170 498 65 123 284 66 1.205
Casleif8'"'ltl 123 250 124 227 66 791
Fatconara М .

Tabella З.З.5

1 presenti medi in par1enza dalle principali stazioni su treni del servizio regionale lungo la linea Ascoli-Por1o
d'Ascoli (in entrambe le direzioni), prima della ristrutturazione del servizio nel 2013, in un giorno feriale medio
erano quelli speificati nella Tabella 3.3.6. :

-~~~~~~~~~~~l~P~~/.~
PIANO REGIONALE DEL TRASPORTO PU88LICO LOCALE
----
6nia1
REGIONE
MARCHE

Media del passeggeri trasportati

Fasce orarie
Principэ/i stэzюni Stazloni 1 <7 1.01 -8.оо t.01 -12.00 12.01·14.30 14.31 - 17.30 17.31 -19.30 >18.301 [!'Or.te 1
sulэ d1rettrice
гscoli Р. 61 52 43 134 66 47 '403
Asco/1 Piceno - S .Filippo 73 60 25 292 78 55 583
Porto d'Asroti . Maltignвno 1. 70 28 99 26 за 253
Olld8 128 82 32 287 97 63 689
Spinetoli с. 144 89 34 167 153 97 684
Monteprandone 37 185 35 122 125 68 29 601
РО11о d"Aseoli
'----

Fasce orar!e
Principa/1 stэziom Stazlonl 1 <7
4
7.01 -9.00 8.01 · 12.00 12.01·1".30 14.31-17.30 17.31 -19.30 ?fi30] I Tollll• I
sи/э direttrice
Polto cfAseoli 195 48 78 126 103 40 5РО
Porto d'Ascoli - Monlepqndone 30 129 152 39 708
259 99
Asroli Р1сепо Spineloli с. 313 48 118 176 89 34 777
Ollda 337 46 109 154 79 29 754
Malllgnano \. 30 49 116 95 65 355
S .Filippo 125 38 43 90 80 50 424
Ascoll Р.
'----

Tabella З .З.6

1 Pag1nэ j
PlдNO REGIONALE OEL TRASPORT O PUBBLICO LOCALE 27/61 J
REGIONE
MARCHE

4 Progetto dei nuovi servizi.

4.1 Servizi automobl\istici.

11 Piano е redatto in un periodo caratterizzato da una strutturale е perdurante crisi economico-finanziaria che,
рег quanto attiene al settore del TPL, ha determinato, su scala nazionale, una sensibile riduzione de11e risorse
destinate sia all'esercizio che agli investimenti. Stante tale situazione, non е possibile prevedere se nello
Scenario decennale del Piano si potra incrementare о quantomeno mantenere l'attuale livello di servizio о se si
dovranno prevedere riduzioni: ogni previsione sarebbe priva di un ragionevole fondamento.
А fronte di tale situazione si sono operate le seguenti scelte:
11 Piano evita di definire obiettivi temporali di medio е lungo termine е correlati valori di produzione
chitometrica, che gli eventi futuri probabllmente sconfesserebbero соте inattendibili.
Definisce valori di "produzione chilometrica base" (Тabella 4 .1.1) che, salvo puntuali modifiche е una
riclassificazione dei servizi urbani, confermano gli attuati (2014) va lori delte produzioni chilometriche.
Progetta а grandi linee una nuova architettura det servizio е prevede un insieme di regole е di priorita che
guidano la Programmazione Triennale Regionale.

Ret1 Ex1raurbane Ret1 Urbane Totale Васiп1

Reti Km Riparto % Reti Km Riparto % Bacini Km Riparto%

Ancona 3 248.480 29,9%

Jesi 521 .275 4,8%

Ancona 7.933 442 27,3% Fabriano 351.278 3,2% Bacino di Ancona 12.443 306 31,2%

Senigallia 265.935 2.4%

Osimo 122 896 1,1%

Ascoli Рiсепо 1.035.007 9,5% Bacino di Ascoli


Ascol1 Piceno 4.20541 4 14,5% 5.683.892 14,2%
San Benedetto del Тrоп\о 443.471 4 ,1% Piceno

Fermo 2 443.971 8,4% Fermo 713.902 6,6% Bacino d1 Fenno 3.157.874 7,9%

Масегаtэ 8 16.496 7,5%

Macerata 7.198013 24.8% Civilanova Marche 426.835 3,9% Bacino di Macerata 8 506.670 21,3%

Camerino 65.326 0,6%

Urb1no 1 102 762 10,1%


Pesaro 7.263.406 25,0% Pesaro 980 871 9,0% Bac1no d1 Pesaro 10 119.088 25,4%

Fano 772.049 7,1%

Totali 29.044.247 10.866.583 39.910 830

Tabella 4.1 .1 Produzioni chilometriche base

Le produzioni chilometriche specificate nella Tabella 4.1.1 differiscono da que11e del 2014 per due motivi:
Si е operata una riclassificazione dei servizi urbani in attuazione della L.R. n° 61201 З, che attribuisce
competenze in materia di programmazione е pianif1cazione dei servizi urbani ai Comuni capoluogo di
provincia е agli altri Comuni con popolazione superiore а 30.000 abltanti о sede non decentrata di
universita. 1 Comuni che soddisfano tali condizioni sono 14:
0 i 5 capo1uoghi di Provincia: Ancona, Ascoli Piceno, Fermo. Macerata, Pesaro.
ulteriori 7 Comuni con popolazione maggiore di 30.000 abltanti: Civitanova Marche, Fabriano, Fano,

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REGIONE
MARCHE

Jesi, Osimo, Sап Benedetto del Troпto, Senigallia,


0
2 Comuпi , Camerino ed Urbino, соп popolazioпe minore di 30.000 residenti, ma che sопо sedi non
deceпtrate di Uпiversita.

Gli aftri servizi ex-urbani sono aggregati ai corrisponden ti servizi extraurbani.


Е' stato programmato uп riequilibrio lra domanda е offerta che ha comportato l'incremeпto delfe produzioпi

chilometriche per alcuпe reti urbane.

4.1 .1 La macrostrutturazione della nuova rete е i livelli di pгiorita.

11 Progetto di riorgaпizzazioпe dei servizi е riferito ad un unico Bacino Regionale di prog ra mma zioпe iп cui si
realizza l 'integrazioпe fuпzionale е il coordiпameпto di tutti i servizi di TPL sia automobllistici che ferroviari.
Considerata la scala а cui opera il Piano, la riorganizzazione е riferita soltaп to al servizio extraurbaпo; il servizio
urbano ha, iпfatti, valeпza "puntuale" sotto il profilo territoriale е qui е sol taпto coпsiderato sotto 2 profili:
l' iпtegraz i oпe соп il servizio extraurbaпo е con il ferroviario;
la gestioпe delle priorita iп caso di ri duzioп e о in cremeп to delle prod uzioпi chilometriche regionali.

11 progetto е fiпalizzato а costruire uпа rete di trasporto che soddisfi i seguenti priпcipali oblettivi:
а) Reпdere dispoпibile uп insieme di servizi coord iпati quanto ad itinerari е orari che сопsеп tа. insieme al
servizio ferrovia rio, uп'efficieпte moЬilila sia di breve che di medio-luпgo raggio.
Ь) Soddisfare le specifiche esigeпze della moЬilita scolastica.
с) Garantire l' accessiЬilita а tutto il territorio regionale. compresi i piccoli comuп i е le frazioni che поп si
trovino lungo gli itiпerari trasportistici dei servizi sub а).

La пuova rete е strutturata in З Livelli fuпzionali оg пuп о riferito ad uпо degli obiettivi sopra eпuпciati:

Servizi di 1° Livello [soddisfano l'oЬiettivo sub а)} .

1 servizi di 1° Livello sопо quelli ad orario cadenzato е idonei а soddisfare, iпsieme ai ferroviari, la
domanda erratica luпgo i priпcipali corridoi regioпali е Je compoпenti di domaпda sistematica allocate su
tali i tiпerari. 1 servizi automoЬilistici di 1° Livello е i servizi ferroviari formaпo la Rete di 1° Livello del
Trasporto PubЫico Regioпa le .

L' in \egrazioпe fu пzioпa le tra tali servizi е coпseg uita ap plicaпdo due criteri:
о 1 servizi automo Ьi l is tici di 1° Livello sono progettati in modo da evitare sovra ppo sizio пi funzioпali con i
servizi ferroviari.
0 Essi hanno orari coordinati сап quelli ferroviari пelle principali stazioni е con gli altri servizi di 1°
Livello nei nodi di interscamblo.
Servizi di 2° Livello [soddisfaпo l 'oЬiettivo sub Ь)] .

1 servizi di 2° livello compreпdoпo le co rse utilizzate dagli studenti delle scuole medie primarie е

seco пdari e . Oui sопо coпveпziomalmen te definiti "servizi scolastici".


Essi sопо prevaleпtemeпte organizzati secondo uпа logica door-to-door che \епdе ad escludere о а

limitare le rotture di carico: l ' oЬie ltivo е garaпt ire un servizio capillare che porti gli s tude пti dall'aЬitazioп e

alla scuola (е viceversa) evitaпdo. per quanto poss iЬi le. le rotture di carico е minimizzando gli spostamenti
а piedi.

Pagll1з

) PIANO REGIONAl.E DEl TRASPORTO PUBBLICO LOCALE 29/61


REGIONE
MARCHE

Servizi di з• Livello [soddisfano l'oЬiettivo sub с)).

1servizi di 3° livello svolgono le seguenti funzioni:


о adduzione di breve raggio alle Rete di 1° Livello garantendo l'interscambio con tali servizi
о е/о di soddisfacimento di specifiche esigenze di mobilita di scala locale.
Hanno una prevalente funzione di presidio territoriale а integrazione dei "servizi scolastici". La funzione di
"minimo presidio territoriale" si considera soddisfatta se il servizio consente di effettuare:
0 il viaggio di andata verso il centro urbano attrattore о il nodo di interscamЬio con par1enza
nell'intervallo 7 .00+8 . ЗО

а il simmelrico viaggio di ritorno co n par1enza nell'intervallo 17 .30+19 .ОО.

La strutturazione in Livelli funzionali non definisce una gerarchia di impor1anza dei servizi.
А tale riguardo е opponuno sottolineare la prevalente impor1anza - in termini di produzione chilometrica, ricavi
da traffico е domanda di moЬilita soddisfatta - dei servizi di 2° Livello che sono, in assoluto, anche i piu efficaci,
ossia quelli caratterizzati dal piu alto load factor.
La prevalente importanza dei servizi di 2° Livello fa si che ad essi sia riconosciuta la maggiore priorita di
mantenimento in caso di eventuali riduzioni delle produzioni chilometriche conseguente а riduzione delle risorse
finanziarie per la contribuzione dei servizi di TPL.

Le priorita di mantenimento dei seгvizi (in caso di riduzione delle risorse per la contribuzione) е quelle di
potenziamento (in caso di incremento delle risorse) sono definite nella Tabella 4.1 .2.
Livello dei Priorita di mantenimento in caso di riduzione Priorita di potenziamento in caso di incremento
Servizi delle risorse per 1а contribuzione delle risorse per la contribuzione
Extraurbani Minima priorita. Per la selezione dei tagli comanda 11 Massima priorita. Ре г la selezione dei potenziamenti
di 1° Livello load factor delle llnee. comanda il load factor delle linee.
Extraurbani Massima priorita :::::> lncomprimiЫlita delle produzioni Bassa priorita di potenziamento, poiche il servizio е
di 2° Livello chilometriche, salvo motivate eccezioni (ad esempio gia dimensionato per soddisfare la specifica
dovute а riduzione della domanda о domanda di moЬilita . lncrementi sono da prevedersi
razionalizzazione dei plessi scolastici). solo а fronte di comprovate esigeoze.
Extraurbani Media priorita. Sono incomprimiЬili i servizi che Media priorita. 1 potenziamenti sono soprattutto volti
di з•Livello hanno la funzione di "minimo presidio territoriale". а migliorare l'interscamЫo con il 1° Livello.
>---· ·-
Urbani Media priorita. Per la selezione dei tagli comanda il Massima priorita. Per la selezione dei potenziamenti
load factor delle linee. comanda il load factor delle linee.

Tabella 4.1 .2 Priorita di incremento е mantenimento dei servizi а fronte di variazione del1e risorse рег la loro
contribuzione.

4.1.2 1servizi di 1° Livello.

Lo schema di indirizzo della rete dei servizi di 1° Livello е riportato nella Tavola 4.1 .1.
Esso е il risultato di un attento esame dell'attuale struttura della rete е della domanda di moЬi lila , teso а

individuare gli itinerari caratterizzati dai maggiori volumi di frequentazione da parte della domanda "erratica"
[avendo cosi convenzionalmente definito quella diversa dalla scolastica (il cui soddisfacimento е garantito dai
servizi di 2° Livello)].
Cio е stato possiЫle grazie alla costruzione di matrici Origine~Destinazione differenziate in funzione del profilo
di utilizzatore: quella relativa alla domanda erratica е graficamente schematizzata nella Tavola 4 .1 .2.

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_ _ _ _..___ __ ____ ~_ _P_1AN_o_R_EG_1_0N_AL_E_o_EL_ТRAS
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o Pu_в_вLtC~ LOCALE j~6a 1 1 -
REGIONE
MARCHE

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••

Tavola 4.1.1 Schema di indirizzo della nuova rete dei servizi automobl!istici di 1• Livello е mappatura dei nodi di interscamblo.

Pag<1a

PIANO REGIONALE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE 31/61


REGIONE
MARCHE

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---··- -
_,_, Tavola 4.1.2

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Matrice Grafica (Linee del desiderio).
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" -. "
11 • •
Spostamenti effettuati con titoli di viaggio diversi da abbonamenti rilasciali а

......."
studenti delle scuole medie.
Solo relazioni con almeno 10 passeggeri/giorno considerando sia l'andata che

·-----r-- il ritorno.
Giorno Т1ро : Feriale invernale lunedi-venerdi

Pag•na

1 PIANO REGIONALE. DEL TRA~PORTO PUBBLICO LOCALE 32/61


REGIONE
MARCHE

Lo schema di indirizzo della nuova rete prevede una sua stгutturazioпe parzialmente diversa dall'attuale, da cui
si differenzia essenzialmente sotto 3 profili:
la semplificazione е la riduzione del numero di percorsi, che, pгeferibilmente поп dovranno eccedere i 2-3
peгcorsi per linea,
il cadenzameпto degli orari,
il coordinamento dei seгvizi пеi principali nodi di interscamblo: nella Tavola 4.1.1 sono anche indicati i пod i
di iпterscambio tra i servizi di 1• Livel/o.
Ма nоп ne stravolge la struttuгa: agisce, invece, пelle direzioni della razioпalizzazione е dell'integrazione
fuпzioпale. Ci6 апсhе iп coпsiderazione della positiva valutazione dell'attuale generale stгutturazione del
servizio, esposta nel capitolo precedente.

11 disegno della rete dei servizi di 1° Livello:

Е' caratterizzato da uno schema "а pettine" che si sviluppa lungo gli "assi vallivi primari", i quali definiscono
la struttura morfologica ed insediativa regionale.
Prevede, inoltre, una fог1е coper1ura dell'asse costiero tra Ancona е Pesaro, si da garantire un seгvizio
capillaгe ai numerosi е impor1anti insediamenti lungo costa. Qui vi е un'evidente sovrapposizione di
itineraio con il servizio ferroviario, ma non una sovrapposizione funzionale: il feгroviario, infatti, non pu6, ne
deve garantire un servizio capillaгe .
Prevede, infine, collegamenti di breve raggio per soddisfare la mobiJita incentrata sui capoluoghi е sulle
altre principali citta della regione.

Per i cadenzamenti sono definiti i seguenti indirizzi:


Le corse attribuite alla "Fascia Diurna" [ossia con par1enza compresa nell'intervallo 6.00-19.59) dovranno
essere distribuite all'interno di questa fascia in maniera quanto piu possiЫ/e omogenea е rispettando il
criterio del cadenzamento.
1 moduli di cadenzamento saranno definiti utilizzando le unita base di 1О о 15 minuti о loro multipli.
Per ogni Linea е oppor1uno prevedere non piu di 2 moduli di cadenzamento.
Potranno essere previsti casi par1icolari di infittimento delle corse nelle fasce orarie di punta, purche cio
non infici la regola del cadenzamento.
ln caso di Linee strutturate in piu percorsi si dovra tendere а realizzare il migliore possiЬile cadenzamento
sia tra le corse dei singoli percorsi, sia tra la globalita delle corse.
Rispetto а tali generali cri!eri sono previste due casistiche di eccezione:
Corse di Linee а relativamente bassa frequenza (indicativamente quelle рег le quali non sia possiЬile

definire un cadenzamento almeno orario).


Per tali corse е def1nito l'indirizzo del coordinamento degli orari con quelli delle corse di 2° Livello in totale о
significativamente parziale sovrapposizione di itinerario con le corse di 1° Livello: ci6 а\ fin e di gara пtire uпа

migliore coper1ura della "Fascia Diurna". 11 cadenzamento sara percio real izzato considerando
uпitariameпte le corse di 1° Livello е quel/e di 2° Livello in "sovrapposizione di itinerario" соте sopra
precisato.
Corse "fuori fascia".

PIANO REGIONALE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE


REGIONE
MARCHE

Sono согsе che, in misura prevalente. hanno orario di partenza in un'ora adiacente al\e due di estremo
della "Fascia Diuma". Alcune di esse sono, invece, propriamente notturne е oggi sono utilizzate da
specifiche componenti di domanda (ad esempio studenti universitari). Per le corse "fuori fascia" si pu6
prevedere una strutturazione ad orario non cadenzato.

Non е predefinita la produzione chilometrica associata ai Servizi di 1 • Livello, poiche essa dipende
dall'implementazione dello "schema di indirizzo della nuova rete" stabilita dai Programmi Triennali е dalle
risorse рег la contribuzione che saranno da questi allocati. lndicativamente essa corrisponde al 40...50% della
globale "produzione chilometrica base" regionale per servizi extraurbani.

4.1 .3 1 servizi di 2° Livello.

1 servizi di 2° Livello corrispondono alle corse utilizzate dagli studenti delle scuole medie per gli spostamenti
casa-scuola (oltre che da altre tipologie di utenti).
L'attuale struttura di tale componente di mobilita е definita datla matrice grafica riportata nella Tavola 4.1.З .

1 servizi di 2° Livello non possono essere definiti da un Piano е, neppure, dalla programmazione triennale; essi
possono essere soltanto progettati anno dopo anno in funzione degli orari е degli indirizzi delle scuole е delle
residenze degli studenti.

Gli attuali servizi scolastici costituiscono un riferimento per quantificare il volume di tali servizi.
А tate fine sono state selezionate le corse utilizzate dagli studenti delle scuole medie.
Risultano i valori riepilogati nelta Tabella 4.1 . З, che corrispondono al 35% della globale "produzione chilometrica
base" regionale рег servizi extraurbani.

Bacino Servizi di 2° Livello [Km/ anno]

Ancona 2.253.987

Ascoli Piceno 1.349.612

Fermo 1.564. 122

М асегаtа 2.698.752

Pesaro-Urblno 2.309 .1 88 Tabella 4 . 1 .З

Totali 10.175.661 Produzioni chilometriche per servizi di 2° Livello

4.1.4 1 servizi di 3° Livello.

1 servizi di 3° Livetlo sono il risultato di una progettazione puntuale finalizzata а soddisfare le specif1che
esigenze di mobllita del territorio, definita contestualmenle ai servizi di 1° е di 2° Livello е in relazione al\a loro
strutlura. Tale progettazione sага definita dai Programmi Triennali Regionali.
Non е perci6 predefinita la produzione chilometrica associata ai Servizi di 3° Livello. tndicativamente essa
corrisponde al 15~20% della globale "produzione chilometrica base" regionale per servizi extraurbani.
Sono invece definiti gli indirizzi da applicare per:

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PIANO REGIONALE OEL TRASPORTO PUBBLICO LOCAl.E 34/61


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REGIONE
MARCHE

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REGIONE
MARCHE

l'individuazione dei centri abitati da servire, ossia quelli per quali deve essere garantita almeno la
presenza di servizi di "minimo presidio territoriale",
la strutturazione degli orari, si da garantire la maggiore aderenza tra esigenze di moЬilita е strutturazione
del servizio.

1 centri abitati da servire sono almeno:


tutti quelli con popolazione maggiore di 200 residenti;
il principale centro abitato per ogni Comune in cui non vi sia alcun centro aЬitato con popolazione maggiore
di 200 abitanti.

L'insieme di corse di 2° е 3° Livello che agiscono su una stessa relazione tra i centri abltati (owero tra le zone
che li identificano) deve soddisfare i seguenti criteri:
а) Qualora per la (generica) relazione Zona-Zona sia prevista una sola coppia di corse (considerando tutte
quelle di 2° е 3° Livello), si applicano le seguenti regole:
0 la partenza del viaggio di andata del cittadino (dal centro abitato generatore al centro abitato
attrattore о nodo di interscamblo) deve potere essere effettuata nell'intervallo 7.00+8.30
о la partenza del viaggio di ritorno nell'intervallo 17 . 30+19 . ОО.
Se si е in presenza di corse scolastiche che non soddisfano queste regole dovranno essere previste corse
integrative che le soddisfino.
Tali regole rispondono all 'oЬi ettivo di consentire agli utilizzatori del servizio di partire al mattino е di
rientrare alla sera.
Ь) Qualora siano previste due coppie di corse (considerando tutte quelle di 2° е 3° Livello), si applicano le
seguenti regole:
le partenza dei viaggi di andata del cittadino (dal centro abitato generatore al centro abltato attrattore
о nodo di interscamЬio) devono potere essere effettuate negli intervalli 7.00+8.30 е 14.00+15.30
le partenza dei viaggi di ritorno negli intervalli 12 .З О.;.14 . 00 е 17.30+19.00.
Se si е in presenza di corse scolastiche che non soddisfano queste regole dovranno essere previste согsе
integrative che le soddisfino.
Tali regole rispondono all'oЬiettivo di consentire agli utilizzatori del servizio una maggiore flessiЬilita
nell'organizzazione dei viaggi.
с) ln presenza di un maggiore numero di corse:
0 Tutte le corse sono da distribuire all'interno della "Fascia Diurna" [6.00+19.59].
0 Рег la distribuzione delle corse all'interno della "Fascia Diurna", si applica il criterio gia esposto per le
согsе di servizi di 1° Livello а relativamente bassa frequenza, fermo restando il soddisfacimento della
regola sub Ь) .

4.1.5 Servizi urbani.

Соте sо рга specificato, considerata la scala а cui opera il Piano, gli indirizzi relativi al servizio urbano sono
quelli volti all'integrazione con il servizio extraurbano е con il ferrovi ario.
Con entrambi l"integrazione si realizza mediante:

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PIANO REGIONALE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE _~
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REGIONE
MARCHE

Attestamento di linee portanti dell'urbano nelle stazioni ferroviarie е nelle au!ostazioni dell'extraurbano; le
autostazioni saranno preferibilmente realizzate in adiacenza/prossimita delle stazioni.
Coordinamento degli orari con quelli delle linee extraurbane е dei treni. 11 coordinamento deve essere
rea/izzato sempre. ossia anche nelle fasituazioni di morЬida de/ servizio. А chi arriva in treno о bus
extraurbano (е simmetricamente а chi parte) deve essere, in particolare, garantito un interscambio di
ragionevole durata. espresso in termini:
0 sia di minuti di anticipo rispetto all'orario di partenza programmata del treno/autobus con cui е
pгogrammato il rendez-vous,
sia di minuti di attesa per la partenza rispetto all'orario di arrivo programmato del treno/autobus con
cui е programmato il rendez-vous.
Con l'extraurbano deve essere anche traguardata un'integrazione funzionale, consistente nell'utilizzo рег la
moЬilita urbana anche dei servizi extraurbani di 1° е 3° Livello nell'attraversamento delle citta.

4.1.6 Modelli di esercizio dei servizi а prenotazione.

1 seгvizi di 3° Livello е i servizi urbani possono essere esercilati con la normale modalita di "servizio di linea" о
con la modalita di "servizio а prenotazione".

Sono di seguito individuati 3 modelli di esercizio di seгvizi а prenotazione. 1 3 modelli esposti non esauriscono le
tipologie di servizi
SC_1} Servizio su itinerari fissi.
11servizio е esercitato su itinerari fissi, che toccano in sequenza un predef1nito insieme di fermate. Е ' la
piu simile ad un servizio di linea, da cui si differenzia sotto i seguenti profili:
а le corse sono effettuate solo in presenza di prenotazioni;
а gli ilinerari possono essere modif1cati, prevedendo, in funzione delle prenotazioni, riduzioni di
percorso
а gli orari possono subire contenuti anticipi о ritardi in funzione delle prenotazioni.
SC_2} Servizi o su itinerari fissi parzialmente modificaЬili

Prevede. al pari del SC_ 1 itinerari ed orati predefini!i. Si differenzia da quello sotto 2 aspetti:
gli ilinerari possono essere modificati prevedendo anche contenute deviazioni rispetto all'itinerario
base
а gli orari possono essere modificati se n siЬilmen te puгche il viaggio si e sa uгisca all'interno di
definite fasce orarie
in funzione delle prenotazioni.
SС_З} Servizio ad itinerari liberi tra un insieme predefinito di punti.
Е' caratterizzato da flessibilita sia di orari che di percorsi, nel rispetto delle seguenti condizioni:
а i percorsi devono svilupparsi su una rete stradale predefinita;
0 gli orari dei viaggi devono essere contenuti entro le fasce orarie di disponibilita del servizio.

La gestione di un seгvizio а prenotazione richiede l'attivazione di una Centrale Operativa, che raccog\ie le
prenotazioni е, in base а queste, programma il servizio. La comunicazione con \а Centrale Operativa puo

PIANO REGIONALE 0 1:.L TRASPORTO PUBBLICO LOCALE 37/61


REGIONE
MARCHE

aweпire iп diverse forme: la modalita base prevede l'iпterazione telefoпica соп l'operatore della Centrale iп
defiпite fasce orarie (necessariamente tramite numero verde gratuito); е opporiuпo iпteg rare tale modalita соп

preпotazione via sms е posta e1et1roпica.


Рег i Modelli sc_1 е SC_2 la preпotazione deve essere effettuata соп сопgгuо anticipo (prenotazioпe off liпe)

rispet1o al turпo di servizio cui essa е riferita (comuпque поп maggiore di 1 giornata lavorativa)
Per i1 Modello sс_з la ргепоtаziопе pu6 essere effet1uata апсhе duraпte l'espletamento del turno di servizio cui
essa е riferita. соп anticipi dell'ordiпe di 1-2 оге (preпotazioпe on liпe).

La Ceпtrale raccoglie le prenotazioпe off liпe е le elabora uпitariame пte . si da ottimizzare la programmazioпe .

Le preпotazioni оп liпe sопо invece valutate istaпtaпea meпte (ossia all'atto della richiesta di preпotazioпe) per
verificare la possibilita di loro accoglimeпto пеl rispet1o di predefiпite regole.

Ai servizi Modelli SC_ 1 si attribuisce conveпzioпalm eпte uп costo di produzioпe miпоге dei co rтispoпde пti

(quanto ad orari е percorsi) servizi di liпea.

Ai servizi Modelli SC_2 si attribuisce conveпzioпalmeпte uп costo di produzioпe equivaleпte а quello dei
corrispondeпti servizi di liпea.
Ai servizi SС_З si artribuisce uп costo di produzioпe maggiore dei corrispoпdenti servizi di linea.
Piu iп generale i costi сгеsсопо all'aumeпtare della ness iЬilita dell'esercizio; l'iпcremeпto di costo pu6 essere
rilevante nei servizi che coпtemplano la preпotazioпe on liпe.

1maggiori costi dei servizi SС_З devono essere "compensati" dalla maggiore possiЬilita di muoversi che essi
offroпo (sia iп termiпi di itiпerari che di orari) iп coпdizioпi di domaпda debole. L'obiet1ivo del progetto di tale
tipologia di servizio deve, perci6, essere quetlo di ot1imizzare it "presidio della domaпda di moЬilita" iп defiп ite

porzioпi del territorio е fasce огагiе соп un limitato пumero di tumi.

Sot1o il profilo dei costi di esercizio rilevaпo inoltre:


La tipologia di veicoli utilizzati. lп pariicolare l'utilizzo di veicoli М1 сопsепtе risparmi sigпificativi che
possono compeпsare i maggiori costi orgaпizzativi del servizio.
La probabilita che поп vi siaпo preпotazioпi е, periaпto. che il servizio поп debba essere programmato,
соп coпsegueпte гisparmio рег il gestore.
La quantita di servizio su cui si ammor1izza пo i costi della Ce пtrale Operativa, che. com uпqu e, determiпa

uп aggravio dei costi.


Le carat1eristiche del territorio da servire:
0 la minore efficienza del servizio si ha nei sistemi assiali poiche essi vincolano gli itinerari;
0 maggiore е l'efficienza nei sistemi а maglia reticolare, poiche in essi е possiblle ottimizzare gli
itiпerari .

Le unita di misura dei servizi а preпotazioпe sопо diverse in fuпzione del Modello di esercizio:
per i servizi SC_1 е SC_2 la quantificazione del servizio е espressa iп "Produzioпe chilometrica
programmata", la quale sara ricoпosciuta (ai fiпi della coпtribuzioпe da contrat1o di servizo) anche in
assenza di preпotazioni ;

С1) per i servizi SС_З la quaпtificazione del servizio е espressa in "Ore di servizio programmate",
che saranno riconosciute anche iп asseпza di preпotazioпi .

~
'---'---- [ _ __ __
PIANO REGIONALE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE 38/61
___,______.
REGIONE
MARCHE

4.2 Servizi ferroviari.

4.2.1 La strategia generale е l'orizzonte di Piano

11 Piano promuove un modello di sviluppo di una moЬilita sosteniЬile е del sistema del trasporto pubЫico ,
ricercando tutte le possiЬili sinergie tra il sistema ferroviario е quello automobilistico, migliorando l'offerta dei
servizi е l'integrazione tra i due sistemi di trasporto attraverso l'integrazione modale е tariffaria, la Ьigliettazione
elettronica е l'infomobilita.

Lo scenario progettuale del Piano prevede:


sviluppo dell'offerta di servizio ferroviario regionale, attraverso il miglioramento del livello di servizio
(frequenza, velocita commerciale, posti offerti а bordo, comfort) е ricercando la massima regolarizzazione
е "mnemonicita" degli orari (cadenzamento), in particolare sulla direttrice di forza adriatica;
assestamento dei servizi prodotti sotto la re sponsaЬi lita della Regione Marche, cercando una soluzione
condivisa con le Regioni contermini che permetta di migliorare le condizioni di produciЬilita del servizio
(corse il piu possiЬile bilanciate), l'invarianza economica per le Regioni (stabilita о compensazione del
diverso grado di valore commerciale dei singoli treni) е la staЬilita dei servizi (consenso fra Regioni per
modifiche dei servizi di interesse sovraregionale);
coordinamento ed integrazione dei servizi ferroviari ed automoЬilistici.

11 Piano regionale del TPL definisce dunque un nuovo assetto integrato dei servizi extraurbani su ferro (е su
gomma), che рег6 deve considerare due orizzonti temporali di riferimento.
Uno scenario а breve termine, nel quale sono state gia ridotte le risorse finanziarie р ег il t гasporto locale
е non vi sono pгevisioni di importanti camЬi di rotta, in conseguenza della si!uazione complessiva della
finanza pubЫica nazionale е regionale; in q uest' a mЬito sono traguardate ottimizzazioni е razionalizzazioni
dei servizi esistenti е sono portati а compimento i progetti gia awiati (ad esempio l'integrazione tariffaria),
che sono coerenti е spesso preliminari per la realizzazione di un sistema di trasporto piu avanzato.
Uno scenario di sviluppo, che, con il progressivo superamento degli attuali vincoli di finanza pubЫica.

possa effettivamente rea lizzare un potenziamento del sistema del trasporto locale in Regione (con
aumento rilevante dei servizi ferroviari) е completare le progettualita del Piano.

Nello scenario di breve termine sara importante lavorare, comunque, alla preparazione dello sviluppo, che
richiede tempi medio-lunghi nella realizzazione di azioni pгog ram matori e preliminaгi е si deve confrontare con le
scadenze dei Contratti di Servizio.

4.2.2 11 modello а tendere per i servizi ferroviari

1servizi ferroviari sono parte della геtе di 1° livello del TPL marchigiano.
Рег ragioni infrastrutturali, l'offerta е limitala alla dorsale adriatica е alle penetrazioni vallive verso Ascoli Piceno,
Macerata/Albacina е Jesi/Fabriano. ln term ini di collegamenti infraregionali la linea ferroviaria da Falconara а

Fabriano е anche l'asse su cui intervengono i servizi interregionali da/verso Orte/Roma, tutti nel Contratto della
Regione Umbria.

1 Pag"'8
PIANO REGIONALE OEL TRASPORTO PU8BLICO LOCA LE 39161
REGIONE
MARCHE

Lo sviluppo del sislema di trasporto ferroviario passa рег alcuni snodi fondamentali:
La gestione di frequenze del servizio adeguate а migliorare le condizioni di efficacia е di f1essiЬilita
dell'offerta di soluzioni di tгаsрог1о, accompagnate da un mode/lo di orari cadenzati е regolari (mnemonici).
11 potenziamento quantitativo dei servizi offer1i per incrementare /е frequenze orarie, che realisticamente
роtга essere economicamente sostenuto dalla Regione in modo importante рег l'asse adria\ico.
L'incremento del/a qualita dei servizi е del parco rotaЬili, da realizzare anche tramite /о strumento del
Contratto di Servizio.
L'efficientamento dei cos\i di produzione da parte del gestore ferroviario, in modo da ridurre
progressivamente il costo unitario рег /а realizzazione dei servizi е liberare risorse рег lo sviluppo
autonomo, da раг1е dell'operatore, di investimenti in rotaЬili е tecno/ogie.
La definizione di una politica tariffaria regionale, che роtгеЬЬе rivedere l'attuale impostazione е misura in
cui assegna all'utente рагtе del costo del traspor1o.

11 Piano Regionale del Тгаsрог1о PubЫico Locale ridisegna l'offer1a ferroviaria realizzando /а massima
estensione del modello di orario cadenzato е l'integrazione tга i servizi ferroviari е i servizi automoЬilistici di
valenza regionale е provinciale. ln par1icolare, gli obiettivi che perseguiti con il nuovo assetto dei servizi sono:
maggiore rapidita di collegamento lungo le linee di forza della moЬilita regionale;
frequenze adeguate е piena regolarita/affidaЬilita di esercizio;
comfor1 di viaggio piu elevati е piu efficaci servizi а terтa;

implementazione di una rete di autoservizi coordinati con i servizi ferroviari;


sosteniЬilita economica ed amЬientale del servizio, incidendo positivamente su/ tag/io modale della
domanda.

11 nuovo assetto dei servizi ferroviari е comunque da intendersi in termini di offer1a oЬiettivo della Regione
Marche nel periodo di Piano е, per1anto, dovra essere oggetto di verifica е "taratura" da раг1е del Gestore della
rete ferroviaria nazionale RFI S.p.A.
Ci6 al fine di garantirne la coerenza con aspetti, rilevanti dal punto di vista tecnico, ma che non possono essere
affrontati in maniera esaustiva nella fase di pianificazione е progettazione preliminare, la quale е tesa alla
def1nizione della "griglia" di riferimento de/l'orario cadenzato con l'esplicitazione, tra gli altri, di ipotesi е oЬiettivi

relativi а:

materiale rotaЬile circolante; ogni tipologia di rota Ьile , offrendo prestazioni diverse, determina, infatti, tempi
di percorrenza differenti;
effettiva disponibilita delle tracce orarie;
eventuali sviluppi infrastrutturali previsti, anche а superamento di attua/i vincoli (ad esempio: limiti per
incroci in linee а binario unico; Ыocchi di distanziamento; possiЬilita di ricovero treni nelle stazioni chiave;
есс");

definizione di una gerarchia di stazioni (principali е secondarie, non servite da tutti i treni di passaggio) е

coerentemente di tipologie di servizi (ve/oci о con fermate diffuse), verificando /'effettiva necessita di
prevedere fermata (spesso solo per pochi treni) in stazioni scarsamente frequentate е dove е realizzaЬile

un'integrazione fra servizi automioЬilistici е ferrovia (con collegamenti a/la stazione di maggior ri/evanza di
prossimita);

[1 PLANO REGIONALE OEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE


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REGIONE
MARCHE

valutazione degli eventuali vincoli derivanti da interruzioni del binario рег lavori di manutenzione sulla
linea;
verifica delle potenzialita di attrazione di nuova domanda da parte dei nuovi servizi.

lnollre dovra essere definita la situazione dei treni interregionali, che vedono attualmente casi di assegnazione
univoca ad una Regione (qualsiasi modifica di orario passa per la programmazione della Regione che gestisce
il Contratto di Servizio) е casi di "ripartizione" del treno rispetto alle diverse tratte regionali регсогsе, con
modifiche di programmazione che interessano entrambe le Regioni coinvolte. L'oblettivo е raggiungere accordi
tra le Regioni contermini al fine di condividere gli interventi е definire uno schema di ripartizione dei servizi che
sia sostanzialmente equilibrato nella dinamica dei viaggi andata/ritorno dei treni interregionali, in modo da
migliorare la sosteniЬilita della produzione di ogni singolo Contratto di Servizio.

l'offerta oЬiettivo del Piano si basa su un servizio strutturato е cadenzato con frequenze regolari, che punti alla
massima omotachicita е riconosciЬilita delle tipologie di servizio, rispetto al quale si dovra eventualmente
verificare е sovrapporre un sistema di treni spot а garanzia del livello di affollamento dei treni е del livello
minimo di servizio nelle stazioni minori, ossia quelle che non presentano livelli di domanda potenziale tale da
giustificare l'inserimento nel sistema base cadenzato.

AI fine di minimizzare i fabbisogni di produzione chilometrica, sono stati ipotizzati incrementi di servizio
finalizzati а garantire un cadenzamento ai 30 minuti lungo tutta ra dorsare adriatica nel periodo feriale (escluso
agosto), mentre non sono ipotizzati incrementi di servizio lungo le altre linee, nelle quali, per realizzare un
cadenzamento regolare а quantita di servizi invariata, dovranno essere valutate le opzioni alternative (ad
esempio: . fasce orarie di morЬida con cadenzamento diverso rispetto alla punta о orari al di fuori di una logica di
cadenzamen!o).
11 cadenzamento ai 30' lungo la dorsale adriatica, nella tratta Pesaro-Ancona е viceversa, considera i servizi
interregionali del Contratto di Servizio della Regione Emilia-Romagna, тentre il cadenzamento lungo la linea
Ancona-Fabriano include i servizi interregionali del Contratto di Servizio della Regione Umbria.

La nuova offerta е rappresentabile соте specificato nella Tabella 4.2.1.


lnoltre:
Sulla tratta Porto d'Ascoli-Ancona sono previs!ii ulteriori servizi che derivano dai co llegaтenli diretti tra
Macerata/Civitanova/Fabriano (via Civitanova) е Ancona (е viceversa), che possono essere valutati
nell'ambito del cadenzamento о сот е rinforzi in orari di punta.
Sulla tratta Pesaro-Ancona sono presenti ulteriori servizi che derivano dai co\Jegamenti diretti tra
Montecarotto/Jesi е Ancona (е viceversa). che possono essere valutati nell'amЬito del cadenzamento о

соте rinforzi in orari di punta.


Sulla dorsale adriatica il servizio ferroviario regionale е integrato dal sistema а lunga percorrenza
lntercity/Freccie sulla relazione (Pescara)-Ancona-Bologna-(Milano).

Pa91na j
1
PIANO REGIONALE OEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE 41/61J
REGIONE
MARCHE

Relazione Orario di Frequenza treni in orario Osservazioni


servizio feriale invernale

Ascoli Р. - S. Benedetto del 6.00-20.00 60' 1) valutare razionatizzazione/


Tronto (entrambl sensi di armonizzazione delle fermate
marcia) 2) valutare necessita di rinforzi nella
punta о рег servire s\azioni
secondarie in orario scolastico

Porto d'Ascoli - Ancona 5.00-21 .00 зо· Valutare rinforzi nella punta о treni рег
(entrambl sensi di marcia) servizi oltre le ore 21.00

Pesaro - Ancona (entrambl 5.00-21.00 зо·


-Valutare rinforzi nella punta о treni рег
sensi di marcia) servizi oltre le оге 21.00
-
Fabriano-Civitanova (entrambl 5.00-21.00 60' nella tratta Valutare cadenzamento nella tratta
sensi di marcia) Macerata-Civitanova Fabriano-Macerata nelle ore di punta, con
alcuni decadimenti nello ore di morbida

Ancona-Fabriano (entrambl 5.00-21.00 60' Valutare necessita di rinforzi nella punta о


sensi di marcia) per servire stazioni secondarie in orario
scolastico

Pergola-F abriano 6.00-18.00 Offerta non cadenzata

Tabella 4.2.1 . Schema della nuova offerta di servizi ferroviari

La produzione гichiesta per realizzare lo scenario sopra descritto е pari а circa 4,88 milioni di trenikm, con un
incremento di circa il 20% rispetto ai servizi attuali.

Trenikm

Servizio come da PdE 2014 4.055.000

Servizi aggiuntivi sulla tratta An cona-Porto d'Ascoli 280.500


Servizi aggiuntivi sulla tratta Porto d'Ascoli-Ancona 300.100
Servizi aggiuntivi sulla tratta Ancona-Pesaro 95.500
Servizi aggiuntivi sulla tratta Pesaro-Ancona 68.000
Servizi distribui ti sulla rete (ipotesi pari al 2% delle percorrenze
2014) 81.100

Totale 4.880.200
lncremento assoluto rispetto а PdE 2014 825.200
lncremento percentuale rispetto а PdE 2014 20,4%
Tabella 4.2.2. Riepilogo degH incrementi dei servizi pianificati

11 nuovo sistema di cadenzamento pu6 essere realizzato, ne/ caso non siano disponiЬili tutte le risorse
necessarie nello stesso momento. in via progressiva ipotizzando una prima implementazione nelle оге di punta,
nella direttrice Ancona-Pesaro о Ancona-Porto d'Ascoli о altre soluzioni intermedie.

4.2.3 Le azioni nel breve-medio termine рег i servizi ferroviari

11 quadro d'azione nel breve-medio periodo anni risen te inevitaЬilmente dello scenario attuale di riduzione delle
risorse pubЫiche dispon iЬili, che potrebbe anche mettere а rischio gli attuali livelli di offerta ferroviaria.

PIANO REGIONALE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE


'"'~
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REGIONE
MARCHE

ln questo contesto la programmazione di breve-medio periodo mantiene il livello dell'attuale produzione


chilometrica. fatte salve eventuali minori risorse stabilite nei Ьilan ci regionali.
Un modello di regolarizzazione del servizio lungo le direttrici pгincipali porterebbe, infatti, ad incrementi
dell'offerta (е di percorrenze chilometriche nel Contratto di Servizio ferroviario) non compatibili сап i vincoli citati
di questa fase storica.
Е', inoltre, opportuno preservare gli attuali collegamenti diretti ed evitare di ripristinare rotture di carico ch e
andrebbero nel senso contrario delle scelte di riorganizzazione effettuate in questi anni.

Nel breve-medio termine dovranno essere awiate le attivita preparatorie е preliminari per poter realizzare lo
scenario di riferimento. ln particolare la Regione dovra:
Lavorare con le Regioni contermini per arrivare а definire accordi sosteniЬili ed equi per:
0 consolidare la situazione dei treni interregionali, definendo un quadro di offerta concordato е tutelato
rispetto alle scelte delle singole Regioni (eventualmente anche rideterminando l'assegnazione dei
treni ai Contratti di Servizio, con eventuali accordi di trasferimenti compensativi di risorse finanziarie
per mantenere inalterati gli attuali equilibri finanziari) in caso di interventi di razionalizzazione о

affidamenti di servizi а soggetti diversi;


lavorare congiuntamente su eventuali ipotesi di miglioramento/affinamento della regolarita del quadro
orario dei treni interregionali Jungo la dorsale adriatica, che gia hanno un'impostazione di base in tal
senso (nel tratto emiliano-romagnolo i treni interregionali hanno un orario cadenzato orario/biorario);
0 definire impegni reciproci per la soluzione delle tematiche legate alla rendicontazione dei ricavi
tariffari per Regione per i treni interregionali (consuntivati nella Regione di vendita del titolo di viaggio
е da assegnare al Contratto di Servizio di riferimento).
Aprire un confronto con RFI рег definire е realizzare una proposta concreta di orario ferroviario cadenzato.
tenendo conto delle caratteristiche е dei vincoli dell'infrastruttura ferroviaria, in modo da arrivare alla
definizione di un Accordo Quadro per J'utilizzo della capacita ferroviaria in Regione.
Verificare е razionalizzare , attraverso possibili modifiche nella programmazione, le situazioni di mancato
bilanciamento dei servizi, che comportano la produzione di percorrenze а vuoto рег il riposizionamento del
materiale rotaЬile е un incremento dei costi di erogazione del servizio.
Sviluppare l'integrazione tariffaria е la Ьigliettazione elettronica, che permettera anche di incrementare,
verificare е mantenere aggiornata una base dati sulla mo Ьilita reg ionale.
Cercare un miglioramento dei servizi attraverso il rinnovo del materiale rotaЬile.

Definire l'organizzazione е l'amЬito della gara per l'affidamento dei servizi che dovra essere realizzata in
Regione (gara а lotto unico рег tuti i servizi in Regione).

4.2.4 lnvestimenti: infrastrutture е materiale rotaЬile

Negli ultimi anni sono stati realizzati alcuni interventi infrastrutturali da parte di RFI, anche con il concorso
finanziario della Regione, finalizzati al miglioramento della qualita е della sicurezza della rete.
Restano da attivare:
La riduzione dell'altezza dei marciapiedi nelle stazioni minori;
La continuazione dell'azione di soppressione dei passaggi а livello;

1 P~~aJ
PIANO REGIONALE DEL TRASPORTO PU!rBLICO LOCALE 43161
REGIONE
MARCHE

Potenziamento infrastrut1urale Orte-Falconara, suddiviso in tre sottoproget1i:


0 Raddoppio della tratta Spoleto-Campello;
0 Raddoppio della tгatta Fabriano-P.M. 228 (Posto di Movimento al km 228+050);
Raddoppio della trat1a Castelplanio-Montecarot1o;
lnterventi di ammodernamento е miglioramento della sicurezza ferroviaria , anche а seguito
dell'individuazione di eventuali aspet1i critici рег lo sviluppo dei servizi su ferro;
Elet1rificazione Linea Civitanova-Macerata-Albacina

11 rinnovo del materiale rotabile utilizzato per i servizi in Regione deve essere realizzato а carico del gestore dei
servizi, utilizzando la leva contrattuale е gli impegni da sottoscrivere in fase di gara per l'affidamento del
servizio .
Eventuali risorse nazionali о regionali che dovessero rendersi di sponi Ьili potranno essere utilizzate in supporto а

investimenti attivati dal gestore dei servizi.

Pag1na 1
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PIANO REGIONALE DEL ТRASPORTO PUBBLICO LOCALE
REGIONE
MARCHE

5 Strumenti di governo.

5.1 11 controllo delle esternalita.

Nel sistema dei trasporti е della moЬilita per "esternalita" si intende l'influenza dell'attivita di trasporto (di merci е

persone) sulla coflettivita. La "misura" economica di tale influenza е data dai benefici е dai costi che l'attivita di
trasporto produce а vantaggio/carico della collettivita.
1 costi sociali generati dall'attivita di trasporto sono essenzialmente l'inquinamento acustico. l'inquinamento
atmosferico, ra congestione е l'incidentalita.
11 contenimento di tali costi е un oЬiettivo strategico della pianificazione regionale. 11 Piano traguarda tale
obiettivo con azioni volte а conseguire:
una ripartizione modale meno sЬilanciata а favore del trasporto privato;
l'ammordenamento del parco veicoli;
l'incremento della velocita commerciale del trasporto pubЫico, in particolare nei contesti urbani.

5.2 11 riequilibrio modale.

11 confronto tra i dati relativi alla mobllita marchigiana е quelfi nazionali е del Centro ltalia evidenzia che fa
componente di mobllita ferroviaria е росо sviluppata nelle Marche: cio dipende da molteplici fattori, tra cui sono
soprattutto importanti i vincoli territoriali (che limitano la capacita di penetrazione della rete infrastrutturale) е la
limitata produzione chilometrica assegnata alle Marche (che impedisce l'attivazione di un servizio cadenzato).
11 Piano fornisce soluzioni per awiare una tendenziale modifica di questa situazione, si da conseguire una
ripartizione modale della mobllita piU in linea con i riferimenti nazionali. Le leve di intervento per raggiungere
questo oblettivo sono sostanzialmente:
11 potenziamento е l'intensificazione det sistema del trasporto ferroviario .
La razionatizzazione della геtе deJ trasporto pubЫico automobllistico extraurbano.
L'integrazione tга i diversi servizi. realizzata dal nuovo disegno delle reti е anche favorita dall'adozione del
sistema tariffario integrato е dall'implementazione del sistema di Ьigliettazione elettronica.
11 generale miglioramento della qualita del servizio.

La nuova offerta ferroviaria prevista dal Piano si caratterizza. soprattutto, per J'attivazione di un orario cadenzato
е ad elevata frequenza, almeno lungo la dorsale adriatica, е per il conseguente incremento dei servizi. La sua
implementazione е, tuttavia, subordinata alfa disponibllita di maggiori risorse finanziarie sia per l'esercizio che
per investimenti.

у
Tale nuovo modello di offerta mira а consolidare la componente di moЬilita sistematica е, soprattutto, а un
incremento delta moЬilita erratica. Quest'ultima, infatti, necessita un'offerta ferroviaria diffusa е regolare, соте

quella prevista dal Piano.

All'incremento della moЬilita erratica mira anche la riorganizzazione del servizio automoЬilistico extraurbano.
А tale fine una preminente importanza е riconosciuta alla rete di 1° Livello che, al pari del ferroviario, realizza un
modello di servizio cadenzato, frequente е concentrato su pochi itinerari principali. Essa costituisce la

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PIANO REGIONALE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE 45/61
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funzionale integrazione del ferroviario е configura, tra l'altro, l'estensione della qualita del servizio ferтoviario ai
territori che da questo non possono essere serviti.
La riorganizzazione pianificata е realizzablle anche in costanza di risorse finanziarie. ma. per esplicare al pieno
le sue potenzialita, necessita di un incremento delle risorse рег l'esercizio.

L'integrazione е il coordinamento degli orari tra servizi ferroviari, servizi automoЬi/istici extraurbani di 1° е 3°
Livello е servizi urbani realizza una геtе potenzialmente di elevata efficacia е idonea а coniugare J'obiettivo della
velocita degli spostamenti sugli itinerari principali con quello dell'accessibilita а tutte /е localita del/a regione.
La somma di riorganizzazione del servizio automobllistico е riorganizzazione+potenziamento (lungo l'asse
adriatico) del ferтoviario fomisce una buona risposta alle esigenze di moЬilita regionale, in un contesto, inoltre,
in cui J'utilizzo dell'auto privata dovrebbe essere sempre piu regolamentato in particolare negli accessi alle citta.

Fattori di faci/itazione е supporto а questa nuova organizzazione dei servizi sono la semplificazione dell'utilizzo
dei titoli di viaggio, attraverso soluzioni ampie di integrazione tariffaria (chiarezza е semplificita di comprensione
dei prezzi del viaggio) е di bigliettazione elettronica (semplificazione nelle fasi di acquisto е utilizzo dei titoli di
viaggio).

11 miglioramento della qualita del servizio, infine, е perseguito soprattutto con il rinnovo del parco mezzi da
gestire е rafforzare in sede di affidamento dei servizi.

Е' agevole prevedere che l'implementazione dei fattori di miglioramento dell'offerta di trasporto pubЬ/ico sорга

esposti potra realizzare uno spostamento della domanda di trasporto dal mezzo privato а/ mezzo pubЫico.

Е', invece, impossiЬile quantificarne /а dimensione.


Tuttavia, si pu6 stimare /'ordine di grandezza dello spazio di riequilibrio modale "disponiЬile". А tale fine si puo
fare riferimento al gap di domanda soddisfatta da/ trasporto pubЫico nelle Магсhе rispetto a/l'ltalia: 4,7%
(Marche) сопtго 6,5% (Centro ltalia).
11 riallineamento del dato marchigiano а quello medio del/'ltalia Centrale determinerebbe un incremento della
domanda soddisfatta dal ТР pari al 38,3%.
Considerato che attualmente gli spostamenti giornalieri con ТР nelle Marche sono stimati pari а circa 159.000,
l'incremento cosi configurabile sarebbe pari а circa 61.000 spostamenti/giomo.
Е' un valore non irrealistico considerati:
l'incremento previsto dell'offerta ferroviaria (+20,4%)
l'effetto "moltiplicatore" che tale incremento determinerebbe in termini di attrattivita dl servizio ferroviario,
poiche esso sarebbe prevalentemente concentrato sulla direttrice а maggiore domanda (la dorsale
adriatica, dove si prevede un incremento del 31 %) е poiche consentirebbe di attivare l'orario cadenzato:
la razionalizzazione, con conseguente efficentamento, de/l'offerta automobilistica. dove nulla si
perderebbe quanto а componente di moЬilita scolastica е molto si potrebbe guadagnare quanto а moЬilita

erтatica.

Tale oblettivo quantitativo е, in misura /argamente prevalente. subordinato ad una (maggiore) disponibllita di

Pagona

PIANO REGIONALE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE 46/61


REGIONE
MARCHE

risorse, che dovrebbero essere idonee а finanziare (in conto esercizio е investimenti) il pianificalo incremento
dei servizi ferroviari .
11 mantenimento (in unita di conto costanti) delle attuali risorse consentirebbe, invece, soltanto un riequilibrio
modale di piccola (е forse росо percepiЬile) dimensione, imputaЬile al solo servizio automobllistico; la quota
maggiore di incremento atteso di domanda su ТР е, infatti, attribuita al trasporto ferroviario che роt геЬЬе
conseguirla solo se fossero d isponiЬil i le risorse рег l'attivazione dell'orario cadenzato.
Simmetricamente, ulteriori risorse finanziare, da allocare sia sull'automoЬilistico che sul ferroviario,
consentirebbero migliori perfonnance del ТР е, conseguentemente, un riequilibrio modale piu accentuato.
Е' del tutto evidente che il riequilibrio modale а favo re del ТР е frutto del comblnato disposto di due fattori:
l'incremento delle risorse finanziarie per il ТР
la capacita di spenderle bene attivando un buon servizio.
Una semplice riorganizzazione del servizio senza il sostegno di maggiori risorse risulterebbe р осо incisiva.

5.3 Criticita del traffico veicolare negli amblti urbani.

Nelle Marche, in analogia con quanto avviene in gran par1e del territorio nazionale, 11 traffico veicolare е la
maggiore fonte di emissione di polveri sottili primarie sia in amЬito urbano sia, stimando tutte le fonti emissive in
generale , а livello regionale, non solo con la combustione, ma a nche con l'usura degli pneumatici е dei freni .
La concentrazione degli inquinanti atmosferici prodotti dai veicoli risulta spesso critica tungo le principali strade
negli attraveгsamenti dei centri a Ьitati, in particolare di quelli ad elevata densila aЬitativa.

Nel corso degli ultimi anni, le stazioni di monitoraggio della rete di rilevamento regionale hanno registrato una
diminuzione delle concentrazioni degli inquinanti in atmosfera: ci6 si е verifrcato sia nelle stazioni di
monitoraggio del traffico veicolare, sia in quelle di "fondo urbano", dedicate al monitoraggio delle concentrazioni
degli inquinanti atmosferici а cui е esposta la maggioranza della popolazione. Tali diminuzioni sono dovute sia
al miglioramento del parco di veicoli circolante, privato е pubЫico , а seguito d el suo rinnovo (anche favorito da
specifici provvedimenti regionali), sia alla riduzione dei volumi di traffico а causa della crisi economica.
Nelle seguente tabelle sono contenuti i valori delle concentrazioni di polveri sottili РМ10 е i dati di polveri sottili
РМ2 , 5 registrati nelle stazioni di moniloraggio nel quinquennio 2009-201 З . Si rileva che le polveri sottili, in
miglioramento е comunque al di sotfo il valore limite stabllito dalla normativa (Direttiva 2008/50/СЕ) . devono
essere tuttavia tenute sotto stretto controllo. essendo piu fini е quindi molto piu pericolose per la salute umana,
potendo raggiungere le parti inferiori dell'apparato гespirato rio.

Nome Stazio ne Т1ро Stazюne Т1ро Zona 2009 2010 201 1 2012 2013
Tabella 5.3.1.
Jesi Traffк:o U rЬana 69 78 65 53 17
San Benedelto del Tronto Tra ffico UrЬana 31 35 33 - 22 Superamenti lim ite giornaliero
РМ10 (50 mg/m 3 da non
Ancona Ciltadella Fondo U rЬana 24 30 25 19 16
s uperare per piu di 35 volte
Pesaro Via Scarpellini Fondo Urbana 24 29 39 28 27 annue)
Macerata Collevario Fo ndo UrЬana 9 16 4 3 о

Genga - Parco Gota d ella Rossa Fondo Rurale 6 3 5 5 о

Civitanova lppodromo Fondo Rurale 1 о о 3 2


Montemonaco Fondo Ru ra le о 1 о о о

PIANO REGIONALE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE


REGIONE
MARCHE

Nome Stazione Т1ро Stazione TrpoZona 2009 2010 2011 2012 2013
Tabella 5.3.2.
Jesi Traffico UrЬana 40,7 39,5 36.7 34,3 26,4
San Benedetto del Tronto Traffico uгьаnа 32,2 30,5 33,1 25,9 Media annuale РМ10 (valore
Ancona Crttadella Fondo UrЬana 31,б 32,2 32,6 29 28,1
=
limile 40 mg/m3)

Pesaro Via Scarpellin1 Fondo Urьana 29,2 31,8 34,6 32,3 28,9
Macerata Collevario Fondo Urbana 23,5 24,6 20,6 22,6 16,6
Genga - Рагсо Gola della Rossa Fondo Rurale 23 17,9 22, 1 22,3 18,5
Civitanova lppodromo Fondo Rurale 20 17,2 19,6 20,8 23,5
Montemonaco Fondo Rurale 12,6 10,8 13,3 13,8 9,9

Nome Stazione Tipo Stazrone Tipo Zona 2009 2010 201 1 201 2 2013
Tabella 5. З.3 .
Jesi Traffico Urbana 25,3 23,6 21 ,4 16,8 16,5
Ancona Cittadella Fondo UrЬэna 20,1 19, 1 20,8 14,5 13,3 Media annuale PM 2.s(valore
3
limite 25 mg/m da raggiungere
Pesaro Via Scarpelloni Fondo Urbana 18,9 16,3 19,7 14,9 14,6
entro il 1 gennaio 2015)
Macerata Collevario Fondo Urbana 11,6 14,9 1 2,З 10,8 -
Genga - Parco Gola della Rossa Fondo Rurale 10,9 9,5 9 ,7 9, 1 7,7
Civitanova lppodromo Fondo Rurale 11,6 11 ,5 11 11,7 13,4
Montemonaco Fondo Rurale 7,9 8 9,3 7,6 6,6

Nelle Marche rimane critica, in ambito urbano, la concentrazione degli ossidi di azoto (NOx) е, in particolare, del
valore della media annua del diossido di azoto (N02) che е emesso prevalentemente dai veicoli а

motorizzazione diesel.
Gli ossidi di azoto sono gas irritanti per l'apparato respiratorio е gli occhi, е in relazione alla loro concentrazione
е alla durata dell'esposizione, possono provocare danni anche letali per l'uomo. Sono inoltre precursori
dell'ozono troposferico е de11a formazione delle polveri sottili secondarie.
Di seguito si riportano i valori di diossido di azoto registrati nelle stazioni di tipo traffico nel periodo 2007-2011 .
Nome Stazione Tipo Stazione TipoZona 2007 2006 2009 2010 2011
Tabella 5.3.4.
Jesr Traffico urьana 34 33 33 зз 32
San Benedetto del Tronto Traffico Urbana 39 61 44 75 36 Media annuale N02 (Valore
Limite 40 mglm3)
Ancona Crttadella Fondo uгьаnа 20 22 19 20 21
Pesaro Vra Scarpellrno Fondo UrЬana 26 24 34 30 31
Macerala Collevano Fondo Urbana 14 17 15 7 8
Genga - Parco Gola della Rossa Fondo Rurale 9 9 6 7 8
Crvrtanova lppodromo Fondo Rura\e 10 7 9 11 12
Montemonaco Fondo Rurale 3 5 11 4 5

Va tenuto in debita considerazione che un veicolo diese1emette polveri sottili allo scarico in quantita anche dieci
volte superiore rispetto ad un veicolo di рагi cilindrata е di uguale anzianita alimentato а benzina.
Per tale motivo е opportuno che, soprattutto nei comuni che а rischio di superamento dei valori limite рег la
qualita dell'aria е nel periodo invernale (in cui е piu difficile la dispersion e degli inquinanti in atmosfera), sia
limilata la circolazione dei veicoli diesel е che sia favorita quella dei veicoli ad alimentazione elettrica, ibrida, а

metano о а GPL. Tale raccomandazione vale anche рег i veicoli adibital trasporto pubЫi co: sicche dovra essere
favorito il rinnovo dei parch i urbani con veicoli ad alimentazione elettrica, ibrida, а metano о а GPL.

5.4 Linee di indirizzo per la redazione dei PUM.

Gli indirizzi per \а redazione dei piani del traffico sono gia contenuti nella normativa di settore:
Per i PUT/PGTU : "Direttive per la redazione. adozione ed attuazione dei piani urbani del traffico. (Art. 36
del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285. Nuovo codice della slrada)" emanate dal Ministero dei Lavori

l __ _ _ _ _ Pag1na

_______.___ _ ___._ PIANO REGIONALE DEL ТRASPORTO PU6BLICO LOCALE _,__48/61


REGIONE
MARCHE

PubЫici .

Per i PUM: "Linee guida per la redazione dei PUM" emanate dal Ministero delle lnfrastrutture е dei
Trasporti sulfa base del "Regolamento per il cofinanziamento statale dei Piani urbani della moЬilita (PUM)",
deliberato in attuazione di quanto previsto dall'art. 22 della legge 340/2000 е approvato, in linea tecnica,
da Regioni ed Enti Locali nelfa Conferenza unificata del 14 ottobre 2002.

lnoltre, ai fiпi di concorrere agli obiettivi di coпservazi o пe е tutela delle агее naturali pгotette е dei Siti Natura
2000, occorrera tenere iп deЬita considerazione le destinazioni in essi ricadeп!i al fiпe di ridurre f'impatto
derivante dall'utilizzo di auto private.

11 Piano integra tali iпdirizzi con ulteriori relativi а:

SosteпiЬilita ecoпomico-fiпaпziaria degli interventi programmati.

Monitoraggio dell'attuazione dei Piani.


Condivisione delle informazioпi relative а offerta е domaпda di mobilita е dei progetti predisposti dalle
Amministrazioni.
Aumento della velocita commerciale dei servizi di Trasporto PubЫico.

Defiпisce, inoltre, l'oblettivo di un maggiore coordiпamento dei vari livelli di governo della moЬilita, si da
conseguire la massima integrazione е coereпza tга piaп ificazione com uпa le е regioпale е tra servizi pubЫici di
scala provinciale/regionale, reti urbaпe , mobilita privata.

5.4 .1 SosteniЬilita economico-finanziaria deqli inteгventi programmati dal Piano.

Рег ogпi intervento previsto devono essere definiti:


1 puпt i di forza е di debolezza analizzati anche in termini di coпfronto con soluzioni alternative.
1 tempi di attuazioпe articolati iп Fasi (dal piano sino al collaudo delle opere е delle forniture) е, per la Fase
realizzativa, in (eventuali) Lotti fuпzioпali . La previsione dei tempi deve essere real istica е deve dimostrare
il rispetto, соп adeguato franco, delle procedure previste dalle Leggi.
La stima dei costi delle Fasi е Lotti funzionali in cui е articolato l'iпterveпto .

Le attivita di manutenzioпe е i relativi costi, se di dimeпsione signif1cativa.


Le previsioпi di finanziameпti а copertura delle Fasi е dei Lotti fuпzionali. Nel caso di risorse nоп

direttamente goverпate dal Comu пe. si dovra argomeпtare sui motivi рег i quali l'iпterveпto

dovrebbe/potrebbe godere di finanziamento di soggetti terzi rispetto al Comuпe sia pubЫici che privati.
Nel caso di iпterventi che realizzino iпfrastrutture е/о sistemi di trasporto caratterizzati da costi е ricavi associati
alfa foro gestione, f 'aпalisi della sosteпiЬilita economica/finanziaria dovra essere estesa alla Fase della gestione.
Nel caso di iпterventi di particolare impegпo ecoпom ico che поn siaпo iп gгado di autoremunerarsi occorrera
produrre. а giustificazione dell'intervento. l 'aпalisi costi-benefici, che dovra dimostrare che i benefici prodotti
dall'intervento compensaпo i suoi costi (di realizzazione е gestioпe) поп coperti dai ricavi da esso direttamente
geпerati.

PIANO REGIONALE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE


REGIONE
MARCHE

5.4.2 Monitoraggio del Piano.

11 monitoraggio consiste in una relazione predisposta con cadenza annuale, а decorrere dall'entrata in vigore del
Piano, in cui si da conto:
degli sfasamenti temporali (anticipi е ritardi) nella realizzazione degli interventi rispetto а quanto previsto
nel Piano е delle motivazioni di tali anticipi/ritardi;
del grado di conseguimento degli obiettivi, associati ai singoli intervenli е al Piano nel suo complesso, е

delle motivazioni di tali anticipi/ritardi.


Qualora gli anticipi/rilardi siano tali da agire sull'efficacia del Piano, la relazione dovra ridefinire la
programmazione degli interventi е dei co rrelati oblettivi, venedosi cosi а configurare соте "aggiornamento del
Piano".

5.4.3 Condivisione delle informazjoni relative а offerta е domanda di moЬi1ita е dei progetti
predisposti dalle Amministraziooi.

La condivisione riguarda:
1riferimenti topologici (Grafo) е territoriali (Zonizzazione) utilizzati dai Piani
1Programmi di Esercizio dei servizi di TPL.
1dati prodotti dai Sistemi AVM е dai Sistemi di Bigliettazione Elettronica del trasporto pubЫ ico .

1 dati di domanda prodotti da indagini realizzate dai Piani, quali matrici Origine/Oestinazione, rilievi di
frequentazione dei servizi di TPL, rilievi dei transiti veicolari, rilievi della sosta.
1progetti di riorganizzazione dei servizi di TPL.
Per realizzare la condivisione е necessario defrnire le strutture dati е i sistemi di codifrca da utilizzare. La
Regione emanera specifici indirizzi tecnici а tale riguardo.

5.4.4 Aumento della velocita commerciale dei servizi di Trasporto PubЫico .

Uno speci fico oЬiettivo che i Piani Comuna1i devono conseguire е l'incremento della velocita commercia1e del
servizio di TPL autom o Ыlistico , nel quadro di un globale generale miglioramento della mobllita.
Per incentivare tale azione, i Contralti di Servizio che saranno stipulati da Regione е Province con le lmprese
che si aggiudicheranno le gare per la concessione dei servizi di Trasporto PubЫico Locale prevederanno:
La riduzione del corrispettivo chi lometrico relativo alla Rete Urbana а fronte dell'incremen to della velocita
commerciale dei servizi di TPL della Rete, conseguente ad interventi, da parte della competente
Amministrazione Comunale, di velocizzazione del trasporto pubЫico .

L'utilizzo della riduzione del corrispettivo chilometrico per incremen tare la produzione chilomelrica nella
Rete.

5.5 La sicurezza stradale: la situazione attuale е linee di indirizzo.

11 miglioramento dei livelli di sicurezza stradale е uno degli oblettivi strategici della Commissione Europea in
materia di moЫlita . ln particolare si traguarda una costante riduzione di incidenti, feriti е morti da conseguire con
interventi volti а migliorare la sicurezza а livello di utenti, veicoli е infrastrutture, attraverso una comЫnazio ne di

PIANO REGIONALE OEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE


REGIONE
MARCHE

misure: cooperazione, condivisione delle migliori pratiche, ricerca е studi, campagne di sensiЬilizzazione е, ove
opportuno, misure normative [vedi Comunicazione "Verso uno spazio europeo della sicurezza strada/e:
orientamenti 2011-2020 per la sicurezza stradale SEC(2010) 903]
ln questa stessa direzione si е mosso il Piano Nazionale della Sicurezza Stradale, istituito сап la Legge n.
144/99 in attuazione della direttiva Еuгореа del 1997, proponendo un sistema articolalo di indirizzi е di misure
per la promozione е l'incentivazione di piani е strumenti per migliorare i livelli di sicurezza da parte degli enti
proprietari е gestori di reti stradali, di interventi infrastrutturali, di misure di prevenzione е controllo, di dispositivi
normativi ed organizzativi. finalizzati al miglioramento della sicurezza stradale secondo gli oЬiettivi comunitari.

Situazione attuale
Le sfatistiche dell'incidentalita mostrano una progressiva riduzione nel costo degli anni, sia а livello nazionale
che regionale .
ln particolare nelle Marche il numero di morti si е ridotto del 56,6% nel periodo 2001-12 а fronte di una riduzione
media nazionale del 48,5% (99 nel 2012 contro 228 nel 2001): gia ne\ 2010 era stato conseguito l'obiettivo del
dimezzamento del numero di morti posto dal Libro Bianco del 2001.

lndice d1 lnd1ce d1 Variazione % del numero di morti


Tabella 5.5.1
Anni l11c1de11ti Mort1 Fetiti mortalita gravila Rispetto all'anno
(а) (Ь) R1spetto al 2001 lncidenti stradali, morti е feriti
precedente
nelle Marche. Anni 2001-2012.
2001 8.316 228 12 059 2,7 1,9 о о
Valori assoluti е percentuali
2002 8.612 209 12.607 2,4 1,6 -8,3 -8,З
Fonle: ISTAT
2003 6.405 193 11.921 2,3 1,6 -7,7 -15,4
2004 7.597 185 11 .067 2,4 1,6 -4,1 -18,9
2005 7 213 150 10.470 2,1 1,4 -18,9 -34,2

2006 7.577 171 11.193 2,3 1,5 14 -25


2007 7.149 147 10.230 2,1 1.4 -14 -35,5
2008 6 919 132 9 996 1,9 1,3 -10.2 -42,1

2009 6 617 117 9.624 1,8 1.2 -1 1,4 -48,7


2010 6.728 109 9.874 1,6 1,1 -6,6 -52,2

2011 6.535 129 9.465 1,8 1,2 18,3 -43,4


2012 5.463 99 7.969 1 ,8 1,2 -23,3 -56,6
(д) Rapporto percentuafe tra il питего dei morti ed il numero degti inCJdenH.
(Ь) Rapporto perceпruale /га il питего dei morli ed if comples.so degl1rnfortunati (mor/J е fen/J)

Grafico 5.5.1
Morti in incidenti
stradali in ltalia е
nelle Marche. Anni
2001-2012.
Variazioni
percentuali in
base 2001=100
Fonte: ISTAT

Paglfla

~ 1.__ _ _ __ __ __ _ __.__ _P_IAN


_ O_R_EG
- IONALE DEL TRA_s_P_o_Rт_o_P_u_в_в_L1_co_Lo_c_AL_E_ _ _ _ _ __ __ _ ~5-1_16_1_
REGIONE
MARCHE

lncident1 Moni Fefi~


Т1ро strada
lndice di lndice d1 Tabella 5.5.1
% % monэl1ta {э) lesivrta {Ь)
пит % пит. пит.
lncidenti stradali, morti е feriti
Strade urЬane 3.918 71 ,7 37 37,4 4.618 60,5 0,9 123 per tipologia di strada nelle
Autos\rade 211 3,9 4 4 422 5,3 1,9 200 Marche. Anni 2001-2012
Altre strade (с) 1 334 24,4 58 58,6 2.729 34,2 4 ,3 204 ,6 Fonte: ISTAT
TOlale 5.463 100 99 100 7.989 100 1,8 145,9

(а) Rapporto percentuale tra il numero dei morti ed 1/ питеrо degli incideпt1.

(Ь) Rэpporto percentиa/e tra il питеrо dei fenli ed 1/ пumero degli iпcideп/1.

(с) Sono i nctuse le strade sratвli, regioпali е proviпciali fuori datl'abltato е /е comunali extraurЬaпe

Nelle Marche, circa il 72% degli incidenti del 2012 е awenuto su una strada urbana, il 4% nel tratto della А14

compreso entro i confini della regione е la rimanente quota (24%) nelle strade statali, provinciali е comunali
extraurbane. La diminuzione degli incidenti. dei morti е dei feriti risu lta maggiore per le slrade urbane е le
autostrade

Programmi attuativi del Piano Nazionale della Sicureиa Stradale (PNSS)


ln recepeminto delle direttive Europee, in ltalia е stato approvato il Piano Nazionale della Sicureиa stradale; da
quando esso е entrato in vigore, соп apposite delibere CIPE, dal 2002 ad oggi, sono stati finanziati 5 programmi
nazionali. Alle Regioni е stato riservato un ruolo molto attivo in quanto ad esse е riservato il compito di definire
le procedure concorsuali о le forme di concertazione рег l'assegnazione delle risorse. in relazione anche agli
obiettivi locali .
La Regione Marche si е attivata emanando appositi bandi per oltre 17 Meuro di cui 5,8 per il bando legato al 1°
Programma Attuativo del PNSS, 6,8 Meuro per il 2° Programma Attuativo al PNSS е circa 5,0 Meuro per il 3°,
4° е 5 Programma Attuativo al PNSS.
Beneficiari dei predetti bandi sono gli Enti locali (Comuni е Province) che hanno proposto la realizzazione di
interventi (dagli stessi cofinanziati), volti principalmente al miglioramento della sicurezza della circolazione
stradale ed alla riduzione del numero di incidenti е del numero di vittime. А seguito della realizzazione degli
intervenli detti ci si aspetta che il numero di incidenti е le caratterisliche degli stessi si riducano ulteriormente.

Centro Regionale di Monitoraggio della Sicurezza Stradale


La Regione Marche, in attuazione delle attivita previste dal Piano Nazionale sulla Sicurezza Stradale, oltre
all'utilizzo delle risorse assegnate соп i vari programmi annuali, ha ottenuto l'approvazione ed il
cof1nanziamento per la costituzione di uп Centro Regionale di Monitoraggio della Sicurezza Stradale per il quale
е in corso l'intesa con il Ministero delle lnfrastrutture е Trasporti. Tale Centro sara deputato, tra gli altri, alla
raccolta ed elaborazione dei dati di incidentalita rilevati dalle forze dell'ordine (Polizia Stradale е Locale.
CaraЬinieri) nelle varie Province е alla georeferenziazione degli stessi. La struttura del Centro е riportata nel
piano regionale delle lnfrastrutture, Trasporto merci е Logistica, approvato con DACR п . 51 /2012.

ln linea con le indicazioni nazionali ed europee, il Centro di Monitoraggio costituira un valido supporto alle
amministrazioni locali chiamate а mettere in atto idonee misure di miglioramento della sicurezza ivi inclusa la
formazione ai cittadini.

Pa91na 1

-
PlдNO REGIONALE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCAl.E 52/61 J
REGIONE
MARCHE

5.6 Elettronica е telematica nell'organizzazione del trasporto pubЫico locale.

La Regione ha programmato investimenti in tecnologie elettroniche е telematiche per oltimizzare la governance


del TPL. Essi consistono in:
1. Sistema di blgliettazione elettronica unico per tutto il territorio regionale.
2. Sistema di monitoraggio, basato su AVM е aperto а tutti gli attori del TPL (Regione, EE.LL. е
concessionari), che consenta la sistematica acquisizione dei dati del servizio reso ai fini della verifica е che
costituisca un supporto per la pianificazione.
3. Sistema di erogazione centralizzato di servizi multicanale di infomobllita per il sistema del trasporto
pubЫico locale esteso а tutto il territorio regionale.
5.6.1 Sistema di Ьiqliettazione elettronica.

Con questo sislema gli utenti del trasporto pubЫico potranno utilizzare indistintamente ogni tipologia di mezzo
di trasporto pubЫico (autobus, treno, ... ) utilizzando titoli di viaggio memorizzati su tessera elettronica о smart-
card.
11 nuovo sistema di Ьigliettazione si basera su un sistema integrato di tariffazione riferito al percorso. Gli incassi
dovranno essere successivamente ripartiti tra i gestori con modalita appositamente definite.
L'introduzione della Ьigliettazione elettronica consentira:
l'effettuazione di spostamenti utilizzando tutti i servizi resi dagli operatori del TPL con titoli di viaggio
integrati;
un'ampia diversificazione dei titoli di viaggio;
l'ampliamento dei canali di distribuzione е la possibilita di acquisto con modalita innovative che si
affiancheranno а quelle tradizionali;
la ripartizione "certificata" dei proventi;
la riduzione dei casi di frode е contraffazione dei titoli di viaggio;
la conoscenza dell'effettivo utilizzo dei servizi, essendo tutte le oЫiterazioni in salita (obЫigatorie anche
per gli abbonati) memorizzate sui computer di bordo.

Per la realizzazione del sistema а livello regionale, е programmato un investimento complessivo di circa 12 М€

di cui il 75% а сагiсо de\la Regione, rimanendo il restante 25% а carico delle aziende di trasporto. 1 tempi di
realizzazione del sistema sono di circa 3 anni.

5.6.2 Sistemi рег il monitoragqio dei servizi е l'infomoЬilita

Nel corso del 2015 е previsto il completamento del programma (finanziato con risorse comunitarie, nazionali е

regionali) di attrezzaggio di tutti i veicoli del TPL automobilistico con AVM е delle principale ferma!e con "paline
elettroniche" alimentate dalle informazioni trasmesse dagli AVM.
11 sistema di monitoraggio basato sulle registrazioni degli AVM (che forniscono la posizione istantanea dei
veicoli) consentira:
La verifica dell'effettuazione del servizio е del rispetto degli orari sia da parte della Regione che degli Enti
di Bacino, cui е consentito l'accesso ai dati in base alla propria profilazione utente.
La comunicazione agli utenti degli orarri dei servizi in tempo reale sia nelle fermate (mediante le paline
elettroniche), sia con interrogazioni in ambiente web.

Pag1na \

PIANO REGIONALE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE


1 53/61 J
REGIONE
MARCHE

Una migliore fruibllita dei servizi di TPL grazie alla tempestiva riprogrammazione dei viaggi consentita dalla
disponibllita degli orari aggiornati in tempo reale.

5.7 1nodi di interscamblo modale.

1 nodi di interscamblo sono i punti della rete in cui si coordinano gli orari dei treni е delle corse dei servizi
automobllistici, si da realizzare J'appuntamento tra i servizi che su di essi convergono.

Le strutture di interscambio ferro-gomma sono costituite dalla stazione ferroviaria, le cui dotazioni sono
integrate da contigui spazi scoperti per la movimentazione е sosta degli autobus е coperti (quando necessario
per insufficiente dimensione dell'edificio della stazione). Tut1i tali spazi devono essere collegati con
camminamenti pedonali protetti.
Queste strutture di interscamblo devono essere al1rezzate е gestite per fornire una pluralila di servizi di
accoglienza, informativi е di supporto alla clientela, preferibllmente condivisi е comunque rivolti ai clienti di tul1i i
servizi, sia ferroviari, sia automobilistici. La dotazione minima di servizi consiste in:
stalli, pensiline е sedute correttamente dimensionati in funzione del numero di attestamenti е della
domanda,
lerminale di infomobllita con la programmazione in tempo reale degli orari di partenza е la previsione degli
arrivi dei treni е degli autobus,
punto informativo plurilingue (anche realizzabile con terminale video-fono),
sportello plurilingue per la vendita di Ьigliel1i о emettitrice automatica,
servizi igienici,
punto di ristoro о distributore automatico di ciЬi е bevande.
Di particolare importanza е la presenza in queste strutture di aree di parcheggio рег biciclet1e, auto е moto,
dimensionate in funzione della domanda reale е collegate con la struttura di interscamЬio con camminamenti
pedonali о con bus navetta. La tariffazione della sosta di auto е moto dovra essere tale da incentivare l'utilizzo
del trasporto pubЫico е fidelizzare la clientela.

Le altre strutture di interscambio consisteranno in una о piu fermate organizzate in un'unica area а specifica
destinazione d'uso.
Esse dovranno avere una dotazione minima consistente in:
stalli, pensiline е sedute corтettamente dimensionati in funzione del numero di al1estamenti е della
domanda,
terminale di infomobllila con la programmazione in tempo reale degli orari di partenza е la previsione degli
arrivi dei treni е degli aulobus,
emetti\rice automatica di Ьiglietti.

Potranno anche essere attrezzate con uno spazio coperto attrezzato per l'attesa dei passeggeri, servizi igienici,
di ristoro е informativi .
Laddove svolgano una rilevante funzione di interscamЬio tra m oЬilila pubЬ/ica е privata dovranno essere dotate
di aree di parcheggio per Ьiciclette, auto е moto. dimensionate in funzione della domanda reale.

1 Pag1ne
PIANO REGIONAlE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE 54/61
REGIONE
MARCHE

1 nodi di interscambio individuati dal Piano come fu nzionali alla riorganizzazione dei servizi automobllistici da
esso prevista sono i seguenti (in ordine alfabetico): Ancona, Ascoli Piceno, Camerino, Castelfidardo,
Castelraimondo, Cingoli, Colbordolo (Vallefoglia}, Сu рга Marittima, Falconara, Fano, Fermo, Fossombrone,
Grottammare, Jesi, Lore to, Macerata, Montecchio (Vallefoglia), Montegranaro, Morrovalle, Osimo, Pesaro, San
Benedetto del Tronto, Senigallia, UrЬino

Tali 23 nodi non esauriscono i punti in cui possono incontrarsi servizi di 1° е 3° Livello: vi sono, infatti, realta
meno impor1anti quanto а dimensione dei volumi di traffico in cui sara comunque necessario garantire il
coordinamento degli orari per consentire l' accessiЬilita con il traspor1o pubЫico ai principali centri della regione
anche alle aree piu periferiche

La Regione pred isporra, in accordo con gli Enti Locali, uno specifico progetto della rete di Nodi di interscamЬio ,

che:
Definira lo stato di consistenza delle strutture gia presenti, esprimendo, inoltre, una valutazione di
adeguatezza е di eventuale fabЬisogno di integrazioni, tenuto conto del ruolo attribuito nelfa rete allo
specifico nodo, dei volumi di movimentazione, delle condizioni di contesto urbanistiche е viaЬilistiche, della
disponiЬilita di aree е della progettualita even tualmente gia predisposta.
lndividuera Je aree dove е possiЬile insediare le nuove strutture di interscambio, sviluppando una
vaJutazione di fattiЬilita tecnico-economica.
Quantifichera i fabblsogni di risorse finanziarie .
Definira le priorita di intervento.

5.8 Accessibllita ai servizi da parte di passeggeri con ridotta capacita motoria.

11 Piano traguarda Ja re alizzazione di interventi а vantaggio dei passeggeri con ridotta capacita motoria, in
conformita а quanto previsto dal D.P.R n. 503 del 24 luglio 1996 (Regolamento recante поппе рег

l'eliminazjone delle barriere architettoniche negli edifici, spazi е servizi pubЬ/ic1) е dal О . М . 20 giugno 2003,
(Decreto di recepimento della direttiva 2001185/СЕ del 20 novembre 2001, concemente /е disposizioni speciali
da applicare ai veicoli adiblti а/ trasporto passeggeri aventi рiй di 8 posti а sedere oltre а/ sedile del
conducente). 1 passeggeri con ridotta capacita motoria sono definiti соте " chiunque abbla diffico/la nell'uso dei
trasporti риЬЬ/iсi, соте i disablli, le persone соп menomazioni agli arti, /е persone di ьassa statura, le persone
соп bagagli pesanti, gli anziani, /е donne in stato di gravidanza, /е persone соп carrel/i del/a spesa е /е persone
соп bamblni (compresi i bamblni seduti nei passeggini)".

Рег il con seguimento di tale oЬiett ivo nel servizio automoЬili stico, il Piano prevede che:
Tutti i veicoli ulilizzati per l'esercizio dei servizi di TPL siano adeguati al trasporto delle persone а ridotta
capacita moloria; essi devono essere attrezzati con pedane soJlevatrici per disaЬi li, relativo spazio
attrezzato а bordo. sedute riservate agli invalidi, sistemi di annuncio delle fermate е, nei servizi urbani,
indicatori di direzione, acuslici е luminosi, atti а favorire la moЬilita degli ipovedenti.
Tale oЬiettivo sага conseguito gradualmente:
entro il primo triennio di vigenza del Piano dovranno essere cosi attrezzati tutti gli autobus utilizzati
рег l'esercizio dei servizi di 1° Livello е dei principali servizi urbani (individuati dai Comuni, рег una

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1 _,
REGIONE
MARCHE

produzione chiometrica compresa пеl raпge 40-60% del totale del\a rete urbaпa);
0 entro la scadeпza del Рiапо tutta la flotta regioпale dovra rispettare tali criteri.
Per favorire il coпseguimento di tale oЬiettivo tutti i nuovi veicoli devoпo possedere requisiti sopra
esposti.
Nell'allocazione dei veicoli ai servizi di 2° е з• livello dovranno essere tenute iп coпsiderazioпe le
iпformazioпi derivaЬili da una specifica aпagrafica dei fabЬisogni delle persone disaЬili con specificazioпe
di Origiпe/Oestiпazione degli spostamenti а carattere sisteтatico (per motivi di studio, lavoro, cure
тediche) е relativa frequenza. Cio а\ fiпe di programтare, per quanto possiЬile, l'uti\izzo di veico\i idonei al
trasporto di queste persone.

А tali azioni si dovraппo accompagпare iпterventi di adeguamento da par1e degli Enti Locali dei percorsi
pedoпali che сопduсопо ai puпti di accesso alla rete (fermate е пodi di iпterscambio) : occorre infatti
progressivamente realizzare uпа rete di itinerari (pedonali е di traspor1o pubЫico) molto атрiа е diffusa che
consenta uпа migliore autonoma moЬilita dei passeggeri соп ridotta capacita тotoria.

Tali interveпti saranno progressivaтeпte attuati per singola linea al fiпe di rendere dispoпiЬili agli uteпti а ridotta
capacita motoria itinerari completi. L'individuazioпe delle priorita secoпdo cui attrezzare le singole liпee awerra
attraverso uпа va\utazione della Proviпcia сотреtепtе per territorio, seпtite \е Associazioпi dei disabili.

Nel servizio ferroviario, il Piano prevede un аuтепtо dei servizi е di attrezzature а favore dell'accesso е della
sisteтazione а bordo delle persone а ridotta capacita motoria.
Tale oЬiettivo sara coпseguito imponendo:
uпо standard quantitativo minimo legato alle caratteristiche dei rotabili пell'amЬito del prossimo Coпtratto

di Servizio ferroviario (% di treni circolaпti nei giorni feriali attrezzati per accesso persoпe а ridotta capacita
тotoria / totale lreni circolanti iп un giorno feriale). da migliorarsi progressivamente nell'orizzonte di Piano,
quando sara realisticamente awiata uпа successiva пuova gara per l'affidaтeпto dei servizi ferroviari iп
Regioпe ;

uno standard quaпtitativo minimo legato ai servizi di stazioпe nell'amЬito del prossimo Contratto di
Servizio ferroviario (% di stazioni attrezzate su totale stazioni preseпziate da Trenitalia).
11 gestore dell'infrastrutturta ferroviaria (RFI) dovra тaпtenere inoltre il servizio di assisteпza а terra per le
persoпe соп disabilita о а тoЬilita ridotta.

11 Programma di iпterveпti iпfrastrutturali ferroviari identifica inoltre l'oblettivo di riduzione dell'altezza dei
тarciapiedi nelle stazioni тinori соте misura geпerale di faci litazioпe dell'accesso ai rotabili ferroviari, ma che
ha ricadute importaпti anche nell'ambito dell'accesso di persone disabili о соп moЬilita ridotta .

5.9 L'ammodernamento del materiale rotablle.

Le flotte di тezzi рег il traspor1o pubЫico attualmente ciгcolaпti iп Regione (sia autoтoЬilistica che ferroviaria)
presentaпo uп'eta media поп adeguata. in liпea соп una situazione geпeralizzata а livello nazionale. та che
deve essere affrontata iп modo deterтiпato рег conseguire i necessaгi miglio rameпti :
degli staпdard di qualita dei servizi;

PIANO REGIONALE DEJ. TRASPORTO PUBBLICO LOCALE


REGIONE
MARCHE

degli indici di aff1 d aЬil ita dei mezzi di traspono;


dei livelli di emissioni inquinanti.
Negli anni passa ti l'Amministrazione Regionale ha significativamente sostenuto i rinnovi delle flotte con
contribuzione pubЫica, in par1icolare mirata alla sostituzione degli autobus maggiormente inquinanti е al
suppor1o а Trenitalia nell'amЬito di un impegno impor1ante di rinnovo е revamping del materiale ferroviario
assunto nel vigente Contratto di Servizio (impegno peraltro su cui Trenitalia non е stata finora pienamente
adempiente, accumulando ritardi е modifiche nei programmi iniziali е dando luogo all'applicazione di penali е а

rinegoziazioni con la Regione).


Nei prossimi anni la situazione complessiva della finanza pubЫ ica lascia ipotizzare una possibile riduzione,
almeno in una prima fase, delle dispon iЬi l ita di contribuli per investimenti in mezzi.
11 rinnovo delle flotte torna quindi ad essere un tema che deve vedere responsabilizzati in primis i gestori dei
servizi, che devono trovare nell'esercizio il modo di sostenere autonomamente gli investimenti in mezzi.
Nell'arco del periodo di Piano la Regione si attivera in ogni caso verso la ricerca е lo sfruttamento di tutti i canali
disponiЬili рег acquisire risorse per contribuire. nell'amblto della normativa е dei Contratti in essere, al rinnovo
del рагсо mezzi. Eventuali risorse pubЫiche dovranno рего produrre effetti incrementali rispetto agli impegni
assunti dai gestori in sede di sottoscrizione dei Contratti di Servizio.

1 capitolati di gara che regoleranno i prossimi affidamenti di servizi automoЬilistici е ferroviari definiranno eta
medie е massime рег l'impiego dei mezzi. sia con riferimento all'avvio dei servizi che agli anni intermedi, in
modo da indirizzare:
un generale ringiovanimento del рагсо mezzi е un miglioramento/mantenimenlo dell'eta media nel tempo;
il miglioramento delle dotazioni tecnologiche di Ьогdо, in par1icolare con riferimento ai sistemi di
localizzazione in tempo reale е di Ьigliettazione elettronica, che dovranno costituire una dotazione
oгdinaria per tutti i mezzi in circolazione nell'amblto di servizi di traspor1o locale in Regione;
la riduzione delle emissioni inquinanti.

5.1 О 11 sistema tariffario integ гаtо dei servizi di TPL.

La realizzazione di un sistema tariffario integrato а valenza regionale ed esteso sia al servizio automoЬilistico

che al servizio ferroviario costituisce uno dei punti cardine dello sviluppo del nuovo sistema di offerta della
mobllita pubblica.
L'integrazione tariffaria е implementata prima dell'attivazione del Sistema di Bigliettazione Elettronica in forme
semplici, ma che realizzano comunque un'importante evoluzione rispetto alla situazione attuale.
Con la completa attivazione del Sistema di Bigliettazione Elettronica si passera ad una fase piu evoluta del
sistema tariffario, che consentira un'ampia diversificazione dell'offer1a di prodotti tariffari е una gestione
avanzata che prevedera integrazioni quantomeno con altri servizi рег la moЬilita (parcheggi, car-sharing, ... .).
Di seguito sono esposti i caratteri del nuovo sistema tariffario che sara avviato (prima della completa
implementazione de1 Sistema di Bigliettazione Elettronica) con i nuovi programmati affidamenti dei servizi.

1 nuovi gestori dei servizi di traspor1o pubЫico locale е ferroviario avranno l'obЫig o di adottare il nuovo sistema
tariffario previsto dalla Regione, che е ar1icolato in:

PIANO REGIONALE DEL TRASPORТO PUBBLICO LOCALE 57/61


dgr 0149/2015
REGIONE
MARCHE

Titoli е tariffe per viaggi соп l'utilizzo di uп unico mezzo е un unico operatore. 1 titoli mono-operatore sono
definiti а livello unico regionale е sопо articolati iп titoli "obЫigatori " , da adottare iп ogni caso, е titoli
"facoltativi", che possono essere adottati nei diversi bacini / centri urbani in funzione delle valutazioni
dell'operatore.
Le tariffe extraurbaпe automobilistiche е ferroviarie sono а fascia chilometrica е le urbane а rete.
Titoli е tariffe per viaggio соп l'utilizzo di piu mezzi е piu operatori (titoli iпtegrati). 1 titoli integrati sono
obЫigatori е sопо defiпiti а livello regioпale: su ogni relazione dove е presente un iпterscambio tra tipi di
servizi е/о operatori diversi е applicata l'offerta tariffaria integrata su tutti i tipi di titoli di viaggio (ad
eccezione dei titoli agevolati previsti per alcune categorie specif1che di utenti dalla Regioпe о dai Comuni).
11 meccaпismo di definizione del prezzo dei titoli di viaggio integrati si basa su di una scontistica da

applicare alla somma del prezzo dei titoli di viaggio поп integrati che sarebbero necessari per compiere il
viaggio.

Sono def1nite le seguenti tipologie di integrazioni tariffarie:


1. lntegrazjoпe fra servizi urbani ed extraurbani automoЬilistici nello stesso bacino о apparteпenti а due
ba ciпi diversi [lпtegrazione del tipo а "Tratta 00")
2. lпtegrazio ne fra servizi extraurbani di diversi bacini (lntegrazione del tipo а "Tratta 00"]
3. lntegrazione fra servizi urbani ed extraurbani ferroviari [lпtegrazione del tipo а "Tratta 00"].
4. lntegrazioпe fra servizi extraurbaпi automobilistici е ferroviari (lntegrazioпe del tipo а "Tratta 00").
5. lntegrazioпe fra servizi extraurba пi, соп indiffereпz a fra modalita ferroviaria о automobilistica, е servizi
urbani (lntegrazioпe del tipo а "Tratta 00").
6. integrazioпe fra servizi extraurbani automobilistici, ferroviari е urbani [lntegrazione del tipo а "Tratta 00")
7. lntegrazioni соп titoli intera rete extraurbani [lntegrazione del tipo а "Retel

Le aziende aggiudicatarie del servizio di trasporto pubЬlico locale е fe rroviario avranno l'obЫ igo di concordare
le modalita di gestione comune almeno delle funzioni di clearing del sistema tariffario integrato. А tal fine
dovranno realizzaгe uп accordo. obЫigato riamente aperto а tutti i gestori presenti е futuri di servizi di trasporto
pubЫico automoЬilistico е ferroviario in Regione, per la gestione comuпe delle attivita.
Nell'accordo о nelle regole di goverпo della struttura che potra realizzare questa gestione comune dovraп пo in
ogni caso essere discipliпati:
Le previsioni di uscita automatica, senza peпalizzazioпi, dall'accordo о struttura пе l mome п to iп cui, per
qualsiasi ragioпe, venga meno la qualifica di gestore del servizio di trasporto pubЫico locale
automoЬifistico о ferroviario iп Regioпe ;

L'iпgresso automatico, senza penalizzazioni. nell'accordo о struttura di eveпtuali nuovo soggetti che
аЬЬiапо titolarita di uп coпtratto di servizio di trasporto pubЫico locale automo Ьilistico о ferroviario iп

Regioпe .

Nell'amЬito del Рiапо l'iпtegrazione tariffaria sara realizzata iп modo graduale secondo il seguente schema:
Coпferma , nei пuovi Contratti di Servizio, delle iпtegrazioni attualmeпte esis teпti fга servizi extraurbaпi

automoЬi listici, servizi urbaпi е servizi ferroviari (es. TreпoMarcheBus , TrenoMacerataBus, Picchio,

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TrenoAnconaBus);
lmmediata attivazione. nei nuovi Contratti di Servizio, delle integrazioni fra servizi extrauгbani

automobilistici е servizi urbani nello stesso bacino;


Rapida attivazione, а seguito dell'awio dei nuovi Contratti di Servizio, delle integrazioni che devono
essere attivate fra operatori automobilistici diversi, entro 1 mese dall'attivazione della struttura е о

dell'accordo comune di gestione del sistema di integrazione tariffaria. ln par1icolare ci si riferisce а :


0 lntegrazione fга servizi urbani ed extraurbani automobilistici appartenenti а due bacini diversi
[lntegrazione del tipo а "Tratta OD"]
0 lntegrazione fra servizi extraurbani di diversi bacini [lntegrazione del tipo а "Tratta OD"J
0
lntegrazione fra titoli intera rete extraurbani [lntegrazione del tipo а "Rete") е/о titoli urbani ed
extraurbani
0 Eventuali integrazioni con i titoli ferroviari che dovessero essere definite con l'operatore ferroviario
successivamente alla pubЫicazione della presente gara
Attivazione delle integгazioni ferroviarie con il gestore dei servizi ferroviari а seguito di attivazione del
nuovo Contratto di Servizio. che conterra l 'obЫig o di partecipare all'integrazione tariffaria regionale. ln
questa fase saranno attivate:
0 ntegrazione fra servizi urbani ed extraurbani ferroviari [lntegrazione del tipo
1 а "Tratta 00"]
а lntegrazione fra servizi extraurbani automoЬilistici е ferroviari [lntegrazione del tipo а "Tratta OD"j
0
lntegrazione fra servizi extraurbani. con indifferenza fra modalita ferroviaria о automoЬilistica , е

servizi urbani [lntegrazione del tipo а "Tratta OD"]


0 lntegrazione fra servizi extraurbani autom oЬilistici , ferroviari е urbani [lntegrazione del tipo а ''Тratta

OD"]
0
lntegгazioni dei titoli ferroviario con titoli intera rete extraurbani [lntegrazione del tipo а "Rete")

5.11 lndirizzi per le procedure di affidamento dei servizi.

Servizi Automobilistici.
la Regione Marche е stata tra le prime in ltalia а dare attuazione all'obЫ igo di legge relativo all'affidamento di
servizi di trasporto pubЫico con procedure ad evidenza pubЫ ica .

Tali affidamenti sono in scadenza. Nell'arco di vigenza del Piano si concretizzeranno, pertanto, i nuovi
affidamenti.

Le esperienze sono ora piu mature. sia а livello nazionale che locale, е, рег tale motivo, е possibile impostare,
con i nuovi affidamenti. un rappor1o tra En ti е Concessionari dei servizi piu evoluto. che consenta agli Enti di
governare il Sistema del traspor1o pubЫico con maggiore forza е con migliori strumenti di suppor1o .

ln coerenza con il Progetto di riorganizzazione dei servizi (che е riferito ad un unico Bacino Regionale di
programmazione) alla Regione compete un ruolo centrale nei nuovi affidamenti dei servizi automobilistici che,
tuttavia, non prevalica quello dei 5 Bacini.
11 ruolo della Regione si sostanzia essenzialmente nel definire "regole" comuni, si che tutti i 5 nuovi affidamenti
dei servizi automobilistici (uno per Bacino) abblano una comune regolazione sia delle procedure di gara che

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PtANO REGIONALE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE


5~
REGIONE
MARCHE

della gestione del Contratto di Servizio.

La Regione, per1anto, predispone una documentazione tipo, preferibilmente condivisa con gli Enti di Bacino,
che ha carattere cogente, ma, nel contempo, lascia agli Enti di Bacino uno spazio di personalizzazione idoneo а

consentire la concretizzazione delle esigenze di mobilita espresse dal territorio е ad agevolare il subentro
(laddove awenga) dei nuovi Concessionari а quelli uscenti .

Tale spazio di personalizzazione si estrinseca essenzialmente nei seguenti amЬiti:

11 progetto dei servizi da mettere а gara [si da meglio rispondere alla domanda di moЬilita espressa dal
territotio) .
La Regione definisce i servizi minimi per ogni геtе (extraurbana е urbana) ed еlаЬога , in accordo con gli
Enti di Bacino, il progetto della macгo-rete extгaurbana , che risponde ai sopra richiamati requisiti di
integrazione alla scala regionale.
Gli Enti di Bacino, dopo аvеге par1ecipato all'elaborazione del pгogetto della macro-rete extraurbana, lo
possono integrare е particolarizzaгe; rediggono, inoltre, in collaborazione con i Comuni, i progetti di delle
reti urbane . ln tali azioni possono impegnare anche le eventuali risorse aggiuntive геsе disponibili dagli
Enti Locali.
La definizione della logistica essenziale dei depositi, nel rispetto di generali regole definite dalla Regione
[si da conseguire /а massima coerenza соп i/ progetto dei servizi е agevo/are il subentro dei nuovi
Concessionari а quelli uscent1].
La definizione dei criteri di attribuzione dei punteggi per le paгti specificamente relativi agli amblti di
programmazione sopra definiti.

La Regione predispone il quadro regolatorio (Capitolato е Disciplinare di Gara), compreso il Contratto di


Servizio, che necessariamente deve essere unico per tutti i Bacini, si da avere una regolazione degli affidamenti
omogenea su tutto il territorio regionale.

А seguito della Legge n.56 del 7 aprile 2014, recante "Disciplia sulle citta metropolitane, sulle Province , sulle
Unioni е fusioni dei Comuni", il sistema su descгitto potrebbe ulteriormente modif1caгsi е potre bbe гo tornare in
сар о alla Regione anche le competenze гelative all'affidamento dei servizi ed alla gestione dei contratti.
ln tale caso pe гtanto la Regione non si limiterebbe piu а predisporre lo schema di documentazione da trasferire
agli Enti di Bacino (Province) ma seguirebbe direttamente tutte le fasi delle gare, dalla predisposizione dei
documenti all'aggiudicazione dei servizi alla gestione dei contгatti .

Servizi Ferroviari.
La Regione Marche ha gia attivalo la procedura per la selezione del prossimo gestore dei servizi ferroviari.
Le tempistiche di approvvigionamento del materiale rotaЬile rendono necessario un differimento impo гtante fга il
momento di aggiudicazione е l'awio del nuovo Contratto di Servizio (per ora definito соте periodo massimo di

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18 mesi, ma derogato, nell'esperienza in corso di altre Regioni, per consentire un piu realistico termine per
l'approvvigionamento del nuovo materiale rotaЬile, in ogni caso indicativamente non inferiore а 24 mesi) .

L'impostazione adottata prevede un unico lotto di gara corrispondente ai servizi di competenza della Regione.
Le caratteristiche prinicipali del nuovo Contratto di Servizio saranno:
Durata рагi а 8 anni;
Messa а gara di un Programma di Esercizio rig ido;
Definizione di requisiti di eta media е massima del materiale rotaЬile in grado di assicurare un
miglioramento importante dell'eta е della qualita dei mezzi;
lncremento degli standard di qualita del servizio е rafforzamento del sistema della penali;
ObЫigo di adesione al nuovo sistema tariffario е al nuovo sistema di Ьigliettazione elettronica regionale ;
lntroduzione di un sistema di reportistica gestionaJe piu ampio, in grado di migliorare la capacita di
controllo е interlocuzione da parte della Regione;
Allargamento degli obЫighi del gestore di monitoraggio della domanda.

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