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Sono presenti:
- GIAN MARlO SPACCA Presidente
- PAOLA GIORGI Assessore
- MARCO LUCHETTI Assessore
- MAURA MALASPINA Assessore
- PIETRO MARCOLINI Assessore
ALМERINO MEZZOLANI Assessore
- LUIGI VIVENTI Assessore
Sono a'sse:nti:
Inviata per gli adempimenti di competenza Proposta о ricЫesm di parere trasmessa а! Presidcnte
del Consig!io regionale i1 -·····-·--~ · - - - ~--
alla struttura organizzativa: ______
prot. JL _ _ _ _ __
aila Р.О. di spesa: _ _ _ _ _ _ _ _ __
L'INCARICATO
REGIONE МАRСНЕ
GIUNTA REGIONALE
delibera
LA GJUNTA REGIONALE
VISTO il documento istruttorio, ripor1ato in calce alla presente deliberazione, predisposto dalla
P.F. Viabllita Regionale е Gestione del Trasporto dal quale si rileva la necessita di adottare il
presente atto:
RITENUTO, per i motivi riportati nei predetto documento istruttorio е che vengono condivisi, di
deliberare in merito:
VISTO il parere favorevole di cui ail'articolo 16 bls della legge regionale 15 ottobre 2001, n. 20 sot-
to il profilo della legittimita е della regolarita tecnica е l'attestazione che dalla deliberazione non de-
riva ne puo derivare alcun impegno di spesa а carico della Regione reso dal dirigente della P.F:
Viabllita Regionale е Gestione del Trasporto;
DELIBERA
IL PRESIDE
REGIONE MARCHE seduta del
GIUNTA REGIONALE - Э MAR ZU15
·1 1d~i"t(a
DEUBERAZJONE DELLA GIUNTA REGIONALE
DOCUMENTO ISTRUТТORIO
Normativa di riferimento
• L. R. n• 45 del 24 dicembre 1998 "Norme per il riordino del trasporto риЬЬ/iсо regionale е /ocale nel-
/e Магсhе"
La Legge Regionale n. 45 del 24/1211998 е ss.mm.ii "Norme per il riordino del trasporto риЬЬ/iсо regiona-
le е locale nelle Магсhе'', in conformita agli indirizzi stablliti dal D.Lgs. 19 dicembre 1997, n. 422 е dal
D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 112, disciplina l'esercizio delle funzioni е dei compiti conferiti alla Regione in
materia di trasporto pubЫico regionale е locale tra cui l'approvazione del Piano Regionale dei Trasporti.
L'art. 10 della legge regionale stabllisce che il Piano Regionale dei Trasporti si articola nel Piano del Tra-
sporto Pubblico Locale, nel Piano del Trasporto delle Merci, Marittimo ed Aereo, е nel Piano delle lnfra-
strutture. Tali Piani hanno la specifica funzione di definire gli interventi di interesse regionale.
11 Piano lnfrastrutture, Trasporto merci е Logistica е stato approvato con DACR n• 51 del 3 luglio 2012;
per quanto riguarda il Piano del Trasporto PubЫico Locale е attualmente vigente quello gia approvato con
deliЬerazione amministrativa n.276 del 24/12/1999; una successiva proposta di Piano е stata trasmessa
con DGR n. 1817 del 02/1112009 al Consiglio - AssemЫea Legislativa delle Marche, ma l'atto non е stato
approvato entro la data di scadenza della legislatura, pertanto, ai sensi dell'art. 97 del Regolamento inter-
no dell'AssemЫea legislativa, е decaduto.
Con DGR n. 835 del 24/0512010 е stata quindi ripresentata la "Proposta di deliberazione di competenza
del Consiglio - AssemЬ/ea Legislativa della Regione Магсhе: L.R. 4511998 - Adozione Piano regionale
deltrasporto риЬЬ/iсо locale", successivamente integrata con DGR n. 1016 del 18/07/2011, per quanto ri-
guarda la Valutazione amblentale strategica.
е а
Sulla proposta di Piano si avviato la fase di consultazione ma, poiche partire dal 2011 le condizioni fi- ·{·
nanziarie del Paese е della Regione hanno comportato una decisa contrazione delle risorse finanziarie
del settore, gli scenari proposti in quella proposta di Piano non possono essere confermati ed hanno bl-
sogno di una rimodulazione рег far fronte alle condizioni attuali.
Nel frattempo, con L.R. n.612013 si е avviata una fase di riorganizzazione della governance del settore,
con DeliЬera Amministrativa di Consiglio Regionale n. 86 del 22/1012013 е stato approvato il Programma
Triennale dei Servizi di Traspoгto PubЫico Locale per il periodo 2013-2015 е con DGR n.640 del
26/0512014 е stato approvato il Progetto della rete dei Servizi di Trasporto PubЫico extraurbano.
Oltre agli atti suddetti, per la Regione е assolutamente necessario ed urgente dotarsi anche del Piano del
Traspoгto PubЫico Locale quale strumento sulla base del quale verra riformulato il Programma Triennale
dei Servizi е verranno redatti i bandi рег gli affidamenti dei servizi di TPL nei bacini ottimali, in quanto gli
attuali contratti sono in scadenza а settembre 2015.
L'approvazione del Piano inoltre е condizione preferenziale per l'accesso ai fondi della nuova program-
mazioni comunitarie per il periodo 2014-2020.
Е'stato pertanto redatta la proposta di Piano che si allega alla presente, in aggiornamento di quella gia
trasmessa all'AssemЫea Legislativa con DGR n. 835 del 24/0512010. Tale proposta е stata adeguata al
nuovo contesto normativo nazionale ed alle conseguenti modifiche alla normativa regionale ed е coerente
con le minori risorse finanziarie che lo Stato trasferisce alle Regioni, sulla base della ripartizione del fondo
unico del trasporto istituito con l'art. 16 Ьis del DL 9512012 poi modificato dall'Aгt. 1 comma 301 della
Legge 228/2012 - Legge di Stabllita 2013.
REGIONE MARCHE sedutэ del
GIUNТA REGIONALE - J MAR 2015
deliЬera
Le Valutazioni amblen\ali- VAS - е Valutazione di lncidenza - sono state regolarmente espletate е i rela-
tivi pareri sono stati espressi con DDPF Valutazioni ed Autorizzazioni Amblentali n.7NAA del 19/0212015.
Si propone pertanto:
Di presentare al Consiglio - AssemЫea legislativa della Regione Marche l'allegata proposta di deiibera-
zione amministrativa (ALLEGATO А) concernente: "Aggiornamento della proposta Piano Regionale del
Trasporto PubЫico".
ri~z(blfмм 1
РARERE
DEL DIRIGENТE DELLA
P.F.VIABILITA' REGIONALE Е GESТIONE DEL TRASPORTO
11 sottoscritto, considerata la motivazione espressa nell' atto, esprime parere favorevole sotto il profilo del- ~
е е
la legittimita della regolarita tecnica della presente deliberazione ne propone l'adozione alla Giunta re- \
gionale. Si attesta inoltre che dalla presente deliberazione non deriva пе pu6 derivare alcun impegno di
spesa а carico della Regione.
11 dirig~~::
Do//,_~
r
REGIONE MARCHE
GIUNTA REGIONALE
deliЬerэ 1
IL CONSIGUO REGIONALE
VISTA
La legge regionale n. 45/1998 concernente "Norme per il riordino de! trasporto pubЫko regionale
е loca\e nelle Marche";
VISTA
La proposta della Giunta regionale Deliberazione n. _ _ de! che е stata
preventivamente esaminata, ai sensi del primo comma dell' art.22 dello statuto regionale dalla
Commissione Consiliare permanente competente per materia;
VISTO
il parere favorevole espresso ai sensi dell' artkolo lбbls della legge regionale 15 ottobre 2001, n. 20
sotto il profilo della legittimita е della regolarita tecnica е 1' attestazione che dalla deliberazione
non deriva ,пе puo derivare alcun impegno di spesa а carico della Regione, dal dirigente della PF
Viabllita Regionale е Gestione del Trasporto;
VISTO 1' articolo 21 dello Statuto della Regione;
DELIBERA
ALLEGATOl
PIANO REGIONALE
TRASPORTO PUBBLICO LOCALE
Ali.~~TOAUA DEUВERA
IL\~ \ 1 4 9 .....~.
~ ..-.. -~ . :н ·аъ- ug. - 9 MARZ015
REGIONE
MARCHE
Regione Marche
Aggiornamento della proposta. di
Pia.no Regionale· del Trasporto PubЫico Locale
lndice
Prefazione .................................................................. "."""."""" ....... ........ ........ ... " ........... ... " .. " .. " ......... 3
2 L'offerta attuale di trasporto pubЫico nel territorio marchigiano ........ "". " """ " ...." ....... " ....." " .. .." " ..... ." ........ 5
2.1 1servizi automoЬilistici ...... ........ ........ ........ ........ ................ ... " ... ... " ... .." ".""." ...... " ...... " .. "" " .. " .. ........... 5
2 .2 1servizi ferroviari ..... " ...... " ...... " ." ... " ." .... ... ..... ... ..... ... .... " .. " ... .." ......" .... ""."" ... ........ .... ... " " .... " " ... ". 11
3 La domanda di moЬilita ... """ .. " .." " ... " """"" ... " .". " .. "" ... ............ " .... " ....."" .... "" ... " ........ " ... ". " ""." " ....... 16
3.1 IJ riparto modale nelle Marche е confronto con i dati nazionali .. .................. .. " .... ........ " " .. """."" ..... " .. 16
3.2 La domanda soddisfatta dai servizi di TPL automoЬilistico extraurbano .. ........... ... ..... "" ....... ........ ....... 17
3.3 La domanda soddisfatta dai servizi di ТР ferroviario . ................ " .. ......... " ... ... ........ ....... " ....... ........ ...... . 23
4 Progetto dei nuovi servizi. """"" "" "" " .. .."" .. .... " .. .... " .. .......... .. " "" ..""" .."." ... ... . " ... ............ ........ ........ ....... 28
4.1 Servizi automoЬilistici ...... " ........ " """"" ..... ........... ........................................ ..... "" ........ ........ ........ ....... 28
4.1.1 La macrostrutturazione della nuova rete е i livelli di priorita ....... ........ .... .... .... "." .. " ... " ." ... " ... " .29
4.1.2 1servizi di 1° Livello ..... .... .................... ........ ......... .... .... ............ . " ." ..""" .... .. """""""" .. """" .... 30
4.1.3 1servizi di 2° Livello ..... ...... .. .... " .... .. " ... ... " ... ... " ""."" ....... " ." .... ... ..... ... ..... ... ..... " .""""". "" ...... 34
4.1.4 1servizi di 3° Livello .......... ......... ...... ........ ..... ..... ....... " ........... ..... ... ..... ... ..... ... ..... " ...... "" .... " ...... 34
4.1.5 Servizi urbani ...................................................... " ... ". " ... ". " ." .". " .... .. " .... .. " .... ... ........ ............. 36
4.1.6 Modelli di esercizio dei servizi а prenotazione. .... .... """." .... ..... ... ............. ... " ... ........ 37
4.2 Servizi ferroviari ............... ..... ... ... ........................ . .. " .. ..... .... ....... " ....... ........ ........ " ........... 39
4.2.1 La strategia generale е l'orizzonte di Piano ............ "" .... "" .... " " .... " " ..... "." ... "." ... "." .... " ...... 39
4.2.2 11 modello а tendere per i servizi ferroviari ... " ............ .......... .... " .. .... " .. .... " ... ..... ... ..... ... ..... ........ 39
4.2.3 Le azioni nel breve-medio termine per i servizi ferroviari ..... ........ ..... ... ..... .... ..... ... ........ " .......... .42
4.2.4 lnvestimenti: infrastrutture е materiale rotabile"" ........... ..... " .... .. " .... .. " ........ .." .... ........ ...... """ .43
5 Strumen ti di governo ...... .. .. .. .. " ..... ... .. ." . " ... " .. .... " .. .... " .. ..... """. ... ...... " ........ ........ .... """"" .."" "" ...... 45
5. 1 11 contro llo delle esternalita .. ... .... . ...... ... ..... ... .......... ...... ............. .................... ...... ........................ 45
5.2 11 riequilibrio modale ............ ... .... . . ........... .... .... .... . " ..... . " ..... . "" ." .. """ .. "" .... """ .. """ ...... " ....... .. 45
5.3 Criticita del traffico veicolare negli ambiti urbani" ... .. " .... .................. """""" ... .." .... .." ...... " ......" .... """ 47
5.4 Linee di indirizzo рег la redazione dei PUM ..................................... """""" ..................... " ......" ....... ". 48
5.4.1 Sos teniЬilita economico-finanziaria degli interventi programmati dal Piano .... " .... .... ........ ...... " .49
5.4.2 Monitoraggio del Piano. " .. .... ".""""""""""""........................ """"" ... "" ...... ........ ............. " .. " 50
5.4.3 Condivisione delle informazioni relative а offerta е domanda di moЬilita е dei progetti
predisposti dalle Amministrazioni .... " ...... " .... """"." ." ........ " ...... " ...."""" ... " .. """""" ..."""" ... 50
5.4 .4 Aumento della velocita commerciale dei servizi di Trasporto PubЫico . "." .... """""""""" " ... ".50
5.5 La sicurezza stradale: la situazione attuale е linee di indirizzo"" ... " .... """"""". " ....... " " ... " ....... " ....... 50
5.6 Elettronica е telematica nell'organizzazione del traspor1o pubblico locale .. ... ""."." ... " ... ... " ... .... ......... 53
5.6 .1 Sistema di Ьig liettazione elettronica .. .............................. ." .""" .. .... .......... ........ ....... " """ " """ .. 53
5.6.2 Sistemi per il monitoraggio dei servizi е l'infomobilita ..... " ..... """ ."."""""" .... " ....... ........ " ....... 53
Pagi11a
5.7 1 nodi di interscambio modale. """"" ....... " ............ .......... .. ...... ................ "".""" """"" ." "" ... "" ...... ..... 54
5.8 Accessibilita ai servizi da par1e di passeggeri con ridotta capacita motoria ....... "" ". " " ."" ." .""" .... "". 55
5.9 L'ammodernamento del materiale rotabile .... "" ......... ........ ... "" " """ " """ " " ..... " "". " ." ""."""""""" .. 56
5.1 О 11 sistema tariffario integrato dei servizi di TPL . .................. .... " .. .. "" .. " "". " " ..... " """ ."" .. " ..... ." ." ....... 57
5.11 lndirizzi per le procedure di affrdamento dei servizi .............. """ ."" ." ."."""" " .. ............ ....................... 59
Pagina 1
PIANO REGIONALE OEl TRASPORTO PUBBLICO l OCAlE 2/61
REGIONE
MARCHE
1 Prefazione.
Nel settore del Traspor1o PubЫico il Piano finora vigente е quello approvato са п
deliberazioпe aттiпistrativa п.276 del 24/12/1999. Difatto, пеl 2009 Ja Giuпta Regioпale
stato approvato епtго la data di scadenza della legislatura, е decaduto. Сап del i berazi oпe
elementi di valutazione proiettati verso uno sceпario di intensificazione delle funzioпi del
Trasporto PubЫico пella regioпe, soprattutto пella тoda lita ferroviaria. Alla luce della
pesante crisi fiпaпziaria che si sta attraversaпdo nel coпtesto iпternazioпale ed iп
particolare in quello ltaliano е teпuto сопtо delle ridotte risorse fiпanziarie dovute а tale
fепотепо, le previsioпi di quel рiапо арраiопо iпattuabili . Е' поtо infatti соте la Regioпe
Marche nell 'aтЬito del Foпdo Nazioпale рег il Trasporto PubЬlico Locale risulti la Regione
cui е assegпata uпа quota procapite di risorse largaтeпte piu bassa tra quelle attribuite
alle Regioпi а Statuto Ordiпario, i ncideпdo pertaпto пеi livelli di servizi тiniтi che la
Regione pu6 assicurare.
Oltretutto nel 2013 l'Aтmiпistrazioпe Regionale si е orientata verso una gestione piu diretta
ed incisiva del goverпo del trasporto pubЫico рег cui, sulla base di tali elemeпti, si е
riteпuto поп piu propoпiЬile il piano соте coпcepito ed е stato necessario rivedere il
documeпto in modo che possa rispoпdere alle тutate coпdizioni sia fiпaпziarie che di
governance.
lп ogп i caso il Рiапо Regionale del Traspor1o pubЫico locale ha lo scopo di pianificare le
migliori coпdizioпi рег la moЬilita delle регsопе attraverso l'uso del тezzo pubЫico ,
orieпtare е coordi пare gli iпterventi пеl settore del trasporto, il tutto iп relazione alla pesaпte
liпea сап quanto richiesto апсhе dalla пorтativa пazioпale (art. 16 Ьis del DL 95/2012
соте тоd . dall'Ar1. 1 соmта 301 della Legge 228/2012 - Legge di StaЬilita 2013).
Sul lato del trasporto automoЬilistico, iп attuazioпe della L.R. п.6/2013 , орега uп riequil ibrio
delle percorreпze urbaпe tra i vari Comuпi, sul lato del trasporto ferroviario сгеа le
coпdizioпi рег l'avvio di uп processo di cadeпzameпto dei servizi е пеl contempo mira alla
тassima integraz ioпe tга le diverse modalita di traspor1o.
·~
PIANO REGIONALE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE
REGIONE
MARCHE
Sul fronte degli investimenti, ottimizzando l'utilizzo delle risorse disponiЬil i afferenti i vari
programmi di finaziamento, europei, statali, regionali е coinvolgendo quanto piu possiЬile i
soggetti attuatori delle iniziative, persegue gli oЬiettivi di: rinnovo del materiale rotaЬile,
diffusione dei sistemi ITS (sistemi di trasporto intelligente), implementazione del sistema di
Ьigliettazione elettronica, aumento della sicurezza stradale, incremento delle iniziative рег
11 servizio di trasporto pubЫico locale е strutturato in 5 Bacini. ognuno corrispondente ad una Provincia.
La globale produzione chilometrica per servizi minimi neJ 2014 е pari а circa 39,7 milioni di km. di cu i circa 28,2
per servizi extraurbani е circa 11,5 per servizi urbani [Тabella 2.1.1 ).
Reti Extraшbane Reti Urbane Totale Bacini
Re!i Km Riparto % Reti Km Riparto% Bacini Km Riparto %
Ancona 3.248.479 28,02%
Jesi 521 275 4 ,50%
Fabriano 351.278 3,03%
Senigallia 24 5.627 2,12% Bacino di
Ancona 7.684.723 26,94% 12.413.612 30 ,94%
Osimo 113.512 0,98% Ancona
L~~--"--~~~~~~->..~~~~~~~~--~~~~~~~~~~~~~~~~· j P5a/g6~1a
PIANO ReGIONALE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE _
REGIONE
MARCHE
L'analisi aggregata а livello regionale dei servizi extraurbani fornisce le seguenti principali indicazioni.
Le Linee sono molte е sono caratterizzate da una mediamente bassa produzione chilometrica.
1 Percorsi dei servizi extraurbani sono molto numerosi in rapporto alle corse ГГаЬеl lа 2.1.2):
11 rapporto tra numero di согsе е relativi percorsi <=sequenza univoca di fermate) е pari а 1,9 su base
annuale: lo stesso percorso е. dunque, esercitato mediamente meno di 2 volte al giorno (di suo
esercizio); i valori piU bassi si registrano nel Bacino di Fermo (1,2); i piu alti in quello di Ancona (2,3).
° Considerando soltanto il servizio attivo nel giorno di punta (feriale Junedi-venerdi invernale) il
rapporto scende а 1,8.
Tali valori sono coere пti соп i seguenti caratteri tipici del servizio extraurbaп o:
пеi giorni di punta l'offerta е progettata prevale пtemeпte su "misura" iп base alle esi geпze di moЬilita
sistematica di scala locale (luoghi di resideпza, studio, lavoro): i percorsi sопо пumerosissimi е, пella
maggiore parte dei casi ad uп percorso co rrispoпde, nella gi orпata , soltaпto 1 corsa;
0 negli altri giorni l'offerta е prevaleпtemeпte volta al presidio di alcu пe delle principali relazioп i:
esseпdo la domaпda di tipo erratico nоп е possiЬile (salvo eccezi oпi) progettare corse su "misura".
Fenale Feriale Medie
Feriale lnvernale Festivo Feriдle Estivo Festivo
lnvernale Estivo ponderate
Lunedi-Venerdl lnvernale Lunedi-Venerdl Estivo
Sabato Sabato annuali
Т abella 2 .1. 2 Numero Согsе, corrispondenti Percorsi е relatlvi rappor1i per Bacino е Gioroo Tipo
Alla capillarita dell'offerta si аЬЬlпа uп peso поп ma rgi пa le del servizio caratterizzato da uпа поп bassa
nume rosita di corse рег percorso.
Coesistoпo , pertaп to, due modelli di esercizio:
quello rivolto alla domaпda sistematica, p reval eпtemente scolastica
е quello volto al presidio degli itinerari priпcipal i соп serviz.i caratterizzati da Ь uоп а freque пza .
Nel feriale invernale 11 servizio е molto addensato пell e fasce orarie di puпta: iп particolare, il rapporto tra
numero di corse/ora che partono nell'ora di punta (6.30-7.29) del lunedi-venerdi invernale е quelle che
partono nell'ora di morЬida mattinale (9.15-10.14) е pari а 5, 16 [Grafico 2.1.1] Nel sabato invernale la
distribuzione е simile al feriale lunedi-venerdi. Nel feriale estivo non esistono differenziali rilevanti tra le
punte е fe morЬide. Nei festivi il seгvizio е di trascurabile dimensione.
i~ ~=1-~-
200
;; J80
~
• ...++++<~-
~ 180 +l-1-h-,-т-.....
" 140 ........................-+-+-.......~
:t
- 120
l 100
J eo
1
00 +-"-++-+++-+-Н
40
z +-+--н-н-++
" "'<> ..
Grafico 2.1 .1
Tali distribuzioni sono tipiche del servizio extraurbano in amЬito nazionale е sono coerenti con te notazioni
sviluppate nei punti precedenti.
ln particolare, se si considerano le distribuzioni dell'offerta di trasporto nel corso dei 6 Giorni Tipo
dell'esercizio estivo ed invernale nell'intervallo 7.00+19.59, risultano i valori di numero autobus
contemporaneamente in esercizio massimi е minimi е relativi rapporti evidenzia!i nella Tabella 2.1.3.
Sono valori significativi poiche evidenziano due ulteriori caratteri propri della rete extraurbana ossia:
0 differenziali di servizio elevatissimi nel corso della giornata
0 е una forte riduzione del servizi nei festivi (sopratutto in quelli non estivi).
Tabella 2.1.З Numero autobus massimi е minini contemporaneamente in esercizio nell'intervallo 7.00.,.19.59 di 6
Giorni Tipo е rapporti tra i valori massimi е minimi.
11 servizio е molto capillare е ramificato in tutti i giorni feriali е nel sabato, sia in inverno che in estate. Tale
caratteristica е particolarmente accentuata nel lunedi-venerdi invernale [Тavola 2.1.1].
Volumi di offerta rilevanti si registrano, nel feriale invernale su poche direttrici (triangolo Pesaro-Urbino-
Fano, assi convergenti su Ancona, ossia Senigallia-Ancona, Jesi-Ancona, Osimo-Ancona , asse Ascoli-
San Benedetto del Tronto) е in altre situazioni а carattere piu puntuale (tratti terminali delle direttrici
convergenti su Macerata, tratto Loreto-Porto Recanati , tratto Camerino-Castelraimondo).
Limitato е anche il numero delle direttrici di media forza (cosi convenzionalmente definendo quelle con
16.,.64 corse direzionali).
L'esteso sviluppo del Grafo dei servizi е, регсi6, prevalentemente impegnato da una bassa numerosita di
corse.
Anche nel feriale estivo permangono volumi di offerta importanti sulle direttrici principali sopra individuate,
in particolare in awicinamento ai poli maggiori.
Nei festivi, invece, sono servite poche direttrici е solo alcune sono caratterizzate da volumi di offerta
significativi (Falconara-Ancona, Ascoli-San Benedetto del Tronto, Pesaro-Urbino, Camerino-
Castelraimondo) [Тavola 2.1.2] ..
L'offerta е relativamente piu ramificata ed intensa nel festivo estivo, in particolare in adduzione ai centri
balneari.
Pag~
PIANO REGIONALE OEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE 8/61
REGIONE
MARCHE
Nefre Tavofe sono graficizzati anche i servizi della A fta Val Marecchia, che, in appficazione della DGR n• 973 del
25/06/2013, а decorrere daf 1• fugfio 2013 sono transitati alfa Provincia di Rimini. Sino а tutto if 30 giugno 2013 fa
Regione Marche ha continuato ad esercitarfi per conto della Regione Emilia-Romagna , ricomprendendofi nef Bacino di
Pesaro-Urblno.
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Tavola 2.1.2
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~ _ PIANO REGIONALE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE
REGIONE
MARCHE
La rete ferroviaria nel territorio delJa Regione Marche si estende per complessivi 386 km ed е articolata come
riportato nella Tabella 2.2.1 е nella Figura 2.2.1 contenute nella pagina seguente (fonte RFI).
Ai fini del calcolo del pedaggio, applicato dal gestore della rete RFI S.p.A per l'accesso all'infrastruttura secondo
i criteri di cui al D.M. 43/2000, la linea dorsale Adriatica е la Ancona-Orte/Roma sono classificate соте
"fondamentali"; le linee interne Porto d'Ascoli-Ascoli Piceno, Civitanova-Macerata-Albacina, Fabriano-Pergola
sono invece assegnate alla "rete compJementare".
all'interno degli impianti ferroviari. ln particolare, relativamente alla rete in territorio regionale:
sulla direttrice fondamentale (dorsaJe adriatica) е gia attivo il Sistema Comando е Controllo della
Circolazione (SCC);
su parte della linea Ancona-Orte е sulle linee Ascoli Piceno-S. Benedetto del Tronto е Albacina-Macerata-
Civitanova е invece installato il sistema "Centralized Traffic Control" (С ТС).
L'offerta dei servizi ferroviari di competenza della Regione Marche, attualmente regolamentati con un Contratto
di Servizio con Trenitalia, produce una percorrenza media annua di circa 4.055.000 di treni•km.
L'offerta di trasporto, nonostante uno schema infrastrutturale della rete relativamente semplice (dorsale di costa
con diramazioni interne), non presenta una struttura regolare е omogenea е sono, pertanto, assenti strutture
omotachiche е cadenzate, il che rende complessa la "lettura" (ed impossiЬi l e la "mnemonicita") del servizio da
parte dell'utenza, determinando una scarsa efficacia nei confronti della domanda potenziale.
La velocita commerciale media sulla rete е pari а росо oltre 63 km/h, ed е caratterizzata da un'elevata varianza
fra le diverse linee.
Diversi servizi di interesse per /а mobllita marchigiana sono gestiti con Contratti di Servizio di allre Regioni:
lungo la direttrice Adriatica, in particolare da Ancona а Pesaro, sono presenti servizi di tipo interregionale
assegnafi al Contratto di Servizio della Regione Emilia-Romagna (prevalentemente treni Ancona-Piacenza
е Pescara-Milano);
nella tratta da Ancona а Fabriano sono presenti servizi di tipo interregionale assegnati al Con tratto di
Servizio della Regione Umbria (prevalentemente treni Ancona/Ancona Marittima-Roma).
Pag.na
Tabella 2.2.1
- LIHEE f ERROVIAR1E IN EStHCLZIO - 1 38.G km
Dati sintetici
CLASSIACAZIONE dell'offerta
240km ferroviaria nelle
t.inee forA amel!ЬI
Marche (dati al
Unee com;>.'emen.tu i 146tm 30/6/2014, fonte
RFI).
Т1POLOGIA
AUМENТAZIONE
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Pag1na
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R ·:i----._._"."... .,.;,:"
ln particoJare vi sono situazioni, soprattutto рег treni da Ancona а Pescara, che sono prodotti in modo unitario
da Trenitalia, ma con una competenza di tipo contrattuale suddivisa fra la tratta Ancona-Porto d'Ascoli е
viceversa (competenza della Regione Marche) е la tratta Porto d'Ascoli-Pescara е viceversa (competenza della
Regione Abruzzo).
Produzione per Emilia-Romagna (quasi tutti servizi assegnati alle Marche): 1.044 (di cui circa
servizi Ancona-Pesaro-Piacenza/Bologna/Rimini/Ravenna е viceversa 800 percorsi in
interregional1 Emilia-Romagna)
(trenikm/000):
Abruиo (servizi condivisi): A ncona-Porto d'Ascoli-Pescara е 605
1.800 viceversa
Tabella 2.2.2 Produzione 201 3 prevista nel Contratto di Servizio tra la Regione Marche е Trenitalia
la produzione assegnata alla Regione Emilia-Romagna ma che serve la tratta Pesaro-Ancona е viceversa
vale quasi 350.000 treni km all'anno percorsi nelle Marche;
la produzione assegnata alla Regione Umbria ma che serve la tratta Ancona-Fabriano е viceveгsa vale
quasi 295.000 treni km all'anno percoгsi nelle Магсhе .
ln totale si tratta di una produzione рагi а circa il 16% del totale trenikm pгevisti nel contratto di servizio, ma
interamente concentrata lungo 2 direttrici.
Nel 2013 il Programma di Esercizio ha subito una riduzione di percorrenze а fronte dei tagli ai trasferimenti delle
risorse pubЫiche (riduzione pari al 2,54%, corrispondente а circa 105.000 trenikm).
Le riduzioni di servizio sono state realizzate prevalentemente tramite:
riorganizzazione della periodicita dei servizi estivi;
soppressione di alcune corse а bassa frequentazione del sabato е nei festivi;
soppressione di alcuni treni in presenza di un'offer1a ferroviaria alternativa sulla linea (es. treni Ancona-
Senigallia).
lnoltre, а giugno 2013 е stata realizzata la riorganizzazione dei servizi lungo la linea Ascoli Piceno-San
Benedetto del Tronto- Ancona (а seguito di elettrificazione della tratta Ascoli-Piceno-San Benedetto del Tronto).
L'attuale offer1a di traspor1o ferroviario nel giorno feriale invernale medio (come prevista nel vigente Contratto di
Servizio con Trenitalia) е riportala nella Tabella seguente.
Fabriano-Pergola 2 -
Pergola-Fabriano 2 -
Ancona-Porto d'Ascoli-{Pescara) 9 lnclusi treni cond ivisi con la Regione Abruzzo
-- ·--
(Pescara)-Porto d'Ascoli-Ancona 9 lnclusi treni condivisi con la Regione Abruzzo
Paglna
(Ravenn a/Rimini)-Pes aro-Ancona 6 lnclusi treni del Contratto della Regio ne Emilia-Romagna
З La domanda di mobllita.
Le piu recenti stime disponiЬili sul riparto modale degli spostameпti di breve-medio raggio coпfermano il
largamente prevalente utilizzo del mezzo privato ed uп basso ricorso alla multimodalita пella composizione del
viaggio. Tali caratteristiche della mobilita registrano nelle Marche una particolare accentuazione [Grafico 3.1.1).
85% - -- - - - - -----------.--~
80%
75%
70%
65% 8 Mardt•
60%
~ 55% - 8 Centro ltalia --
'8 50% 1 - - - -
~ 45% 8 1talia
~ 40%+-- - -
" 35%
~ 30% +----------+-
25%
20%+-- - - -
15%
10%
5%
-- L---
0%
L- Fonte: lndaginl AudJМob
uп tasso di moЬilita поп alto ed uguale al valore medio пazionale (circa 2,5 spostamenti/giorno
coпsideraпdo tutta la popo1azione iп eta di mobilita);
la preva1eпza della mobllita erratica (ossia quella diversa dal "peпdolarismo per motivi di lavoro е studio"),
{Grafico 3.1.2].
lavott>/sJL.r.loo 119s1iooe tam'l8-e/persona!.э 1ещю lt>erolintralteпrnetrto
Grafico З.1.2
о
с: 40%
"Е 35%
8" 30%
Q.
" 20%
'б
25%
.
~
"'Е
о 1s·~ .
i 10%
Q.
5% .
11 0%
Per la miпoritaria , ma importante per il TPL, compoпente di mobllita per motivi di lavoro е di studio ulteriori
informazioпi sono forпite dal XV Ceпsimeпlo Geпerale delta Popolazione de1 2011 [Grafici 3.1.3.;.6] da cui si
eviпce :
un utilizzo molto basso dei servizi di trasporto pubЫico sia su ferro che su gomma per spostamenti da
lavoro сап perceпtual i largamente miпori delle corrispoпdeпti пazioпali (2,5% su gomma е 0,9% su ferro
coпtro 4,5% е 4,1 % а livello nazioпale);
un utilizzo dei servizi di trasporto pubЫico per spostamenti da studio percentualmente quasi uguale а
quello nazionale (22,8%), ma fortemente differeпziato per modalita: е molto piccola (е largamente minore
Pagina
del dato nazionale) quella su fегго (2,3% contro 5,9%); di maggiore dimensione е quella su servizi di TPL
automoЬilistico (20 ,5% contro 16,8%);
la conferma della dominante prevalenza della moЬilita privata sia рег motivi di studio (46, 1% contro il
42, 1% nazionale), sia, soprattutto. per motivi di lavoro (83,4% contro 75,5%).
ltalia. Spos lamenti per La-.oro
R1pa110 per lipo d1 mezzo
8 Treno. metro. Lram
• AutOЬus pvbbfк:o
8 Aulobus ad uso nзervэlo
О Aulom:>Ьile (conducenle)
8 Aulom:>bile (рэззеggеrо)
8 М:>tо
0 Bicк:letta
О Aaro
О Aedo
66,1% 76,2%
11 numero di passeggeri trasportati nell'anno dai servizi di TPL automobilistico е dell'ordine di 49 milioni.
Circa il 78% degli spostamenti е effettuato con abbonamento.
Nel Bacino di Ancona si registra il piu alto volume di spostamenti (39,8% del totale regionale) е il maggiore
rapporto passeggeri/km (1,57 contro una media regionale di 1,23).
La distribuzione del numero di spostamenti per mese [Grafico 3 .1 .7] е fortemente inПuenzata dalla componente
Pag1nэ
di mobilita scolastica: si mantiene staЬile nei mesi autunnali е invernali, poi si riduce nei mesi primaverili е,
аnсога di piU, in quelli estivi. La domanda regge, comunque, anche nei mesi estivi grazie alla componente
turistica.
Grafico 3.1. 7
Spoat.nenli per meae (d.1to reglon•le)
ь.000.000 r~~5P::;;o;:,:=:--===~
<4 .ЫJО.000
i" j
(!) о
L'analisi aggregata а livello regionale della domanda soddisfatta dai servizi automobllistici extraurbani fornisce
le pгincipali indicazioni di seguito sintetizzate.
Nel feriale scolastico si stimano 79.479 spostamenti/giorno.
Un'indagine САТI (effettuata nel maggio-giugno 201 2, consistente in 4.002 interviste utili, distribuite su 92
Comuni appartenenti ad 11 amЬiti territoriali) stima che tali spostamenti co rгi s po nd an o al 4 ,8% della
moЬilita extraurbana su scala regionale. Tale dato percentuale е in linea co n il dato regionale.
Nell'invernale gli abbonamenti coprono сiгса 1'85,6% degli spostamenti, nell'estivo il 71,7% . Tale dato е
maggiore del globale regionale е segnala il maggiore utilizzo dell'abbonamento nei servizi extraurbani.
Si rileva la larga prevalenza della domanda non occasionale sia nel periodo invernale che in quello estivo.
L'indagine САТI segnala la prevalenza (63% del totale) е la forte conce ntrazione temporale nel giorno
feгiale invernale degli spostamenti per motivi di studio in essi compresi la rilevante componente
universitaria [Gгafico 3.1.8].
80
75 +-...-+--+-t--t-
70 + - -+--t--t- Rlsuhati dell'lndaglne САТL
Numero spostamenti per ora dl partsnza е modalfil
65 +-+-+-+-+--r-+ - -
dl trasporto.
60 +-+-+-+--+-- Motivo del o spost.amento • Sc:uola/Univeпiita
~ 50
55
--+---+-+----.-+~ (esclusl 1ritomi)
1а.
45
40 _ ..._,___.___,_
---+-+--~----------<
• 35 +-+-+-+-~
1 30 +--+---+--t--т--+-
~ ~
20
.Solo A~
15 _,__,__..,____._
10 +-----t--t--1- 8 A'esenza Treno nello ~tanento
5 +--+--+--+--<-
о
8 R'Nenza Bus ExtraurЬano nelo
00 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 SpoelalТl!nlo
Ore d• I Glomo feri1le
Grafico 3.1.8
Concentrati nella fascia oraria mattinale е di minore consistenza sono quelli per motivo di lavoro (18%).
Leggermente maggiori di questi ultimi е piu distribuiti nel corso della giornata sono gli spostamenti per "altri
motivi" (19%).
Considerando la globalita degli spostamenti A/R si nota una buona corrispondenza tra distribuzioni
temporali dell'offerta [Grafico 2.1.1] е della domanda [Grafico 3.1.9].
1 maggiori differenziali tra punta е morbida per la domanda confermano 1а piU alta efficacia delle corse
scolastiche.
-~~~~~~~~~~~-2P!~/in6a1
PIANO REGIONALE OEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE 1
REGIONE
MARCHE
460 1 •
320
8 Вus fxlraurЬano + Treno о Вus U'Ьвnо
300
;::i
280 • Вus ErtaurЬeno (anche + Auto о моtо о TaxQ
1:
~
Е
:о
200
00 01 02 03 04 ~ 00 0 1 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Ore dtl Giorno lertale
Grafico З.1.9
L'analisi del sistema di gravitazioni е della distribuzione territoriale della domanda soddisfatta dal servizio
extraurbano evidenzia una forte dispersione delle relazioni.
Le relazioni OD bidirezionali Comune-Comune sono molto numerose (сiгса 1.370).
Poche sono, invece, le relazioni 00 forti.
Le 2 principali relazioni bidirezionali sono Ancona ...... Falconara (3.503 passeggeri/giorno nel feriale
invernale е 3.169 nel feriale estivo) е Pesaro+-+Urbino (2 .127 е 1.481 ).
Tavola З.1 . 1
N'passeggen per arco viab1l1st1co
nel giomo ~ро Numero di passeggeri рег arco viabilistico
- > 1.000
- •00 - 1.000 Dato giornaliero.
- 200 . 400
-- 100 · 200 Giorno Tipo: Feriale invernale lunedi-venerdi
- 3() . 100
- 1. 3Q
- - <1
Volumi di domanda (relativamente) rilevanti (valori maggiori di 1.000 passeggeri/giorno) si registrano, nel
Pagina
~
~
7 500
:: ~ =- __ -+-- • ~--- -~ -:--t~
.
_-=-
---1 ' г
Glomo hlr1ale scolastlco
НЕ
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3.000
2.250
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- -- - - ---+ · , -
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.
1 1- 1
Grafici з. 1.11-12
Pagin~
PIANO REGIONALE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE 22161
'
REGIONE
MARCHE
La domanda soddisfatta dal servizio ferroviario regionale е stata anafizzata sulla base dei dati risultanti dalle
campagne di ri/evazione della frequentazione dei treni condotte dal gestore Trenitalia S.p.A. ne/ 2011 in due
settimane tipo dell'anno (con riferimento al periodo invernale/scolastico).
Le analisi sulle frequentazioni effettuata di Trenitalia identificano i flussi di saliti е discesi per singolo treno per
ogni stazione ferroviaria in un periodo tipo invernale е uno tipo estivo, sia con riferimento а giorni feriali che
festivi. Queste analisi non riflettono le effettive origini/destinazioni dei passeggeri (non si pu6 ricostruire
l'informazione di una matrice 0/0. ne tantomeno gli eventuali interscamЫ ferro-ferro. ma si evidenziano solo i
carichi per tratta).
ln base ai dati delle frequentazioni ferroviarie di Trenitalia si possono stimare circa 35.000 viaggi giornalieri
(dato di viaggiatori saliti) sui tren i previsti nel Contratto con la Regione Marche. dei quali oltre 24.000 salgono in
stazioni ferroviarie della linea adriatica е oltre 5.000 in stazioni della direttrice Fabriano-Civitanova.
La domanda di trasporio ferroviario si presenta piu rilevante ad Ancona (circa 6.000 saliti al giorno). ma
evidenzia la presenza di diverse slazioni ferroviarie di importanza intermedia: Civitanova (oltre 3.300 saliti al
giorno), San Benedetto del Tronto, Pesaro (entrambe con oltre 2.200 saliti al giorno), Fano, Falconara
Senigallia, Porto S. Giorgio Fabriano е Macerata (tutti con 1.000-1.500 saliti af giorno) .
Le frequentazioni dei servizi ferroviari evidenziano flussi medi complessivi (misurati come passeggeri presenti
sul treno):
Tra i 2.000-3.000 passeggeri medi al giorno presenti in partenza dalle principali stazioni della linea
Adriatica (direttrici Nord е Sud), con punte di oltre 4000 passeggeri medi considerando anche i treni
interregionali delf'Emilia-Romagna;
Tra i 600-1200 passeggeri medi al giorno presenti in partenza dalle principali stazioni della linea
Falconara-Fabriano (dove mancano per6 i dati delle frequentazioni sui treni
Umbria);
а Contratto con la Regione
у
Тга i 600-900 passeggeri medi al giorno presenti in parienza dalle principali stazioni del/a /inea Civilanova-
Fabriano;
Tra i 400-750 passeggeri medi al giorno presenti in parienza dalle principali stazioni della linea Ascoli
Piceno-Porto d'Ascoli (dove nel 2013 е stato ristrutturato il servizio а seguito dell'elettrificazione defla
linea).
La distribuzione delle frequentazioni segue tendenzialmente le tradizionali concentrazioni negli orari del mattino,
di mezza giornata е pomeridiano.
Nella tratta Pesaro-Ancona, tra le 9.00 е le 17.30 е oltre le 19.30, mediamente oltre la meta dei passeggeri
trasportati fruiscono di servizi di traspor1o а Contratto con la Regione Emilia-Romagna (in alcuni casi questi treni
costituiscono l'unica offerta ferroviaria disponiЬil e in alcune fasce orarie). Nella relazione contraria Ancona-
Pesaro la ripar1izione fra passeggeri su treni del Contratto della Regione Магсhе е del Contratto della Regione
Emilia-Romagna е piu distribuita.
ln dettaglio, con riferimento alla dorsale adriatica, i presenti medi in partenza dalle principali stazioni su treni
presenti nel Contratto con la Reg ione Магсhе lungo la linea Adriatica (in entrambe le direzioni) in un giorno
feriale medio sono specificati nella Tabella 3.3. 1.
Principali stazioni SЬtzionJ 1 <7 701 - 100 101 - 1100 1201 - t.t.:Ю 14 31 - 1730 17 31 - 11 30 •1t.JO 11 roailТ]
sulla direttrice P-dAscoll 189 169 129 111 221 96 130 1. 044
Adriatica da Sud S.llenedettodllTr 315 588 194 276 344 264 195 2. 178
Porto S Gool;io 272_ 650 260 237 369 215 \Ц 2 147
(da Porto d'Ascoli Pcrto S.Ell>dlo 309 706 270 249 377 2 15 137 22111
verso Pesaro) СМ:8"0\8 385 760 327 277 425 156 215 2 544
PonoRec.Ni~ 428 744 249 330 321 224 19 1 247
LШIO 236 1.125 254 258 393 216 181 2/IS2
Osimo cas1-rao 246 1.()()1 94 247 314 162 172 12311
м..... 320 247 47 !>() 121 279 112 1. 175
Flllconor•!J 275 464 47 063 944 652 408 3472
StnigolU 313 474 365 389 379 297 2.211
MOIOlll llOl\dOlfO 353 502 298 353 3 14 2п 2092
F81o 188 727 235 298 226 229 1.IОЗ
P.s1ro 208 682 147
1 ~"
239 71 172
Tabella З.З. 1
Ai valori di Tabella 3.3.1 sono da aggiungere i presenti medi in partenza dalle principali stazioni su treni del
Contratto di Servizio della Regione Emilia-Romagna (prodotti da Trenitalia) 1ungo la linea Ancona-Pesaro (in
entrambe le direzioni) (fabella 3.3.2).
Pagi"" 1
PIANO REGIONALE OEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE 24/61 1
1
REGIONE
MARCHE
FaSICe orarte
Stazi onl / <7 101.900 901-1200 1201-1430 1431 . 1730 .
1731 1930 >183oll Totale
P rincipa/i stazioni
Pesaro 493 225 510 449 1.6 76
sulla direttrice Fano 477 207 493 443 1619
Adriatica da Nord Marotta Mondolro 483 194 205 707 1.590
{da Pesaro verso SenigaJlia 450 177 4З2 378 1.437
Апсопа Fatconara м. Э62 112 367 309 1.149
Ancona
FaSICв orarte
Stazloni 1 <7 7.01 · е.оо 9.01 -12 оо 12 01 -14 30 14 31·17 30 17 31 - 19 30 >18зоl1 Total•
Priпcipali stazioпi Ancona 54 85 132 146 250 109 77(1
Tabella 3. 3.2
Nel complesso, come somma dei treni а Contratto di Servizio со п la Regione Marche е con la Regione Emilia-
Romagna, гisultano i valori di Tabella 3.3.3 (pгes enti medi in partenza dalle principali stazioni su treni del
servizio regionale lungo la linea Adriatica).
Media dei passeggeri trasportвti
Principali stazюni
sulla d1rettn·ae
j S tailonl
Potto d "Aacol)
S Ben8Cleo det Tr.
Fasce O'-r1•
1
j
•7
189
315
7 0 1 • IOO
169
588
t 01 · 12 00
129
19'
12 01 • 14 30
111
276
t4.3t • 17 :1С1
221
3Ц
t7 31 • 18 30
96
26<
130
195
t 04•
2. 171
Adn·alica da Sud PonoS.~
Porto S Etp;dlo
272
ЗОQ
850
706
280
270
237
249
369
377
215
215
".
137
2 t•7
2 2ff
(da Porto d'Ascoli Ch&&nOlll 385 780 327 277 • 25 156 215 2 54<
verso Pesaro) Pono Rc.an111 • 29 7'4 249 330 321 224 191 2 417
Lcnlo 236 1 125 254 258 393 216 181 2 б42
OSlmoC.SI- 2'6 1.001 9' 247 3 14 182 172 2230
Ancona 373 332 179 100 37! 387 112 t 115О
Folc...,.M. 338 578 2'4 871 1.2• 5 7Q1 408 • 4 15
8enog8llla 396 622 243 583 708 510 297 3 35i
MIRll1a -1o '48 SQ7 1'6 6 11 8 70
••• 271 3.202
........
F11110 300
3'7
903
83 5
177
207
577
574
635
608
354
209
т
172
:l 175
2. fSO
Ta bellг 3.3.3
1 presenti medi in partenza dalle principali stazioni su tгen i del servizio regionale lungo la linea Civitanova М. -
Fabriano (in entrambe le direzioni) in un giorno feriale medio sono specificati п е\\а Tabella 3.3.4.:
~ 1
L._ __ _.__ _ __ _ _ _ _ ___._ _ _ P_1A_N_O_R_E_G_ю_NA_L_E_o_E_L_т_RA_s_P_o_R_т_o P_u_в_BLICO LOCALE
REGIONE
MARCHE
T abella З .3.4
1 presenti medi in par1enza dalle principali stazioni su treni del servizio regionale lungo la linea Falconara-
Fabriano (in entrambe le direzioni) in un giorno feriale medio sono specificati nella Tabella 3.3.5 (si precisa che
la tratta Ancona-Falconara е viceversa е stata inclusa nella direttrice Adriatica).
Fasce orarie
Principali stazioni Stazlo ni <7 7.01 - 9.00 9.01 -12.00 12.01 - 14.30 14.31 - 17.30 17.31 -19.30 >19.30 11 Tolll/e 1
1
sulla direttrice
FaЬriano -
Fallriano 95 78 269 58 41 112 - 653
Gengii s.v.1 41 175 81 273 45 614
Falconara Sena S Quirico 52 189 ез 273 45 642
Castelplanlo С. 71 230 90 273 47 107 818
Montecarotlo С. 128 289 110 273 46 84б
Jesi 150 422 61 142 268 70 98 1 210
C.11inra..elle 170 498 65 123 284 66 1.205
Casleif8'"'ltl 123 250 124 227 66 791
Fatconara М .
Tabella З.З.5
1 presenti medi in par1enza dalle principali stazioni su treni del servizio regionale lungo la linea Ascoli-Por1o
d'Ascoli (in entrambe le direzioni), prima della ristrutturazione del servizio nel 2013, in un giorno feriale medio
erano quelli speificati nella Tabella 3.3.6. :
-~~~~~~~~~~~l~P~~/.~
PIANO REGIONALE DEL TRASPORTO PU88LICO LOCALE
----
6nia1
REGIONE
MARCHE
Fasce orarie
Principэ/i stэzюni Stazloni 1 <7 1.01 -8.оо t.01 -12.00 12.01·14.30 14.31 - 17.30 17.31 -19.30 >18.301 [!'Or.te 1
sulэ d1rettrice
гscoli Р. 61 52 43 134 66 47 '403
Asco/1 Piceno - S .Filippo 73 60 25 292 78 55 583
Porto d'Asroti . Maltignвno 1. 70 28 99 26 за 253
Olld8 128 82 32 287 97 63 689
Spinetoli с. 144 89 34 167 153 97 684
Monteprandone 37 185 35 122 125 68 29 601
РО11о d"Aseoli
'----
Fasce orar!e
Principa/1 stэziom Stazlonl 1 <7
4
7.01 -9.00 8.01 · 12.00 12.01·1".30 14.31-17.30 17.31 -19.30 ?fi30] I Tollll• I
sи/э direttrice
Polto cfAseoli 195 48 78 126 103 40 5РО
Porto d'Ascoli - Monlepqndone 30 129 152 39 708
259 99
Asroli Р1сепо Spineloli с. 313 48 118 176 89 34 777
Ollda 337 46 109 154 79 29 754
Malllgnano \. 30 49 116 95 65 355
S .Filippo 125 38 43 90 80 50 424
Ascoll Р.
'----
Tabella З .З.6
1 Pag1nэ j
PlдNO REGIONALE OEL TRASPORT O PUBBLICO LOCALE 27/61 J
REGIONE
MARCHE
11 Piano е redatto in un periodo caratterizzato da una strutturale е perdurante crisi economico-finanziaria che,
рег quanto attiene al settore del TPL, ha determinato, su scala nazionale, una sensibile riduzione de11e risorse
destinate sia all'esercizio che agli investimenti. Stante tale situazione, non е possibile prevedere se nello
Scenario decennale del Piano si potra incrementare о quantomeno mantenere l'attuale livello di servizio о se si
dovranno prevedere riduzioni: ogni previsione sarebbe priva di un ragionevole fondamento.
А fronte di tale situazione si sono operate le seguenti scelte:
11 Piano evita di definire obiettivi temporali di medio е lungo termine е correlati valori di produzione
chitometrica, che gli eventi futuri probabllmente sconfesserebbero соте inattendibili.
Definisce valori di "produzione chilometrica base" (Тabella 4 .1.1) che, salvo puntuali modifiche е una
riclassificazione dei servizi urbani, confermano gli attuati (2014) va lori delte produzioni chilometriche.
Progetta а grandi linee una nuova architettura det servizio е prevede un insieme di regole е di priorita che
guidano la Programmazione Triennale Regionale.
Ancona 7.933 442 27,3% Fabriano 351.278 3,2% Bacino di Ancona 12.443 306 31,2%
Fermo 2 443.971 8,4% Fermo 713.902 6,6% Bacino d1 Fenno 3.157.874 7,9%
Macerata 7.198013 24.8% Civilanova Marche 426.835 3,9% Bacino di Macerata 8 506.670 21,3%
Le produzioni chilometriche specificate nella Tabella 4.1.1 differiscono da que11e del 2014 per due motivi:
Si е operata una riclassificazione dei servizi urbani in attuazione della L.R. n° 61201 З, che attribuisce
competenze in materia di programmazione е pianif1cazione dei servizi urbani ai Comuni capoluogo di
provincia е agli altri Comuni con popolazione superiore а 30.000 abltanti о sede non decentrata di
universita. 1 Comuni che soddisfano tali condizioni sono 14:
0 i 5 capo1uoghi di Provincia: Ancona, Ascoli Piceno, Fermo. Macerata, Pesaro.
ulteriori 7 Comuni con popolazione maggiore di 30.000 abltanti: Civitanova Marche, Fabriano, Fano,
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REGIONE
MARCHE
11 Progetto di riorgaпizzazioпe dei servizi е riferito ad un unico Bacino Regionale di prog ra mma zioпe iп cui si
realizza l 'integrazioпe fuпzionale е il coordiпameпto di tutti i servizi di TPL sia automobllistici che ferroviari.
Considerata la scala а cui opera il Piano, la riorganizzazione е riferita soltaп to al servizio extraurbaпo; il servizio
urbano ha, iпfatti, valeпza "puntuale" sotto il profilo territoriale е qui е sol taпto coпsiderato sotto 2 profili:
l' iпtegraz i oпe соп il servizio extraurbaпo е con il ferroviario;
la gestioпe delle priorita iп caso di ri duzioп e о in cremeп to delle prod uzioпi chilometriche regionali.
11 progetto е fiпalizzato а costruire uпа rete di trasporto che soddisfi i seguenti priпcipali oblettivi:
а) Reпdere dispoпibile uп insieme di servizi coord iпati quanto ad itinerari е orari che сопsеп tа. insieme al
servizio ferrovia rio, uп'efficieпte moЬilila sia di breve che di medio-luпgo raggio.
Ь) Soddisfare le specifiche esigeпze della moЬilita scolastica.
с) Garantire l' accessiЬilita а tutto il territorio regionale. compresi i piccoli comuп i е le frazioni che поп si
trovino lungo gli itiпerari trasportistici dei servizi sub а).
La пuova rete е strutturata in З Livelli fuпzionali оg пuп о riferito ad uпо degli obiettivi sopra eпuпciati:
1 servizi di 1° Livello sопо quelli ad orario cadenzato е idonei а soddisfare, iпsieme ai ferroviari, la
domanda erratica luпgo i priпcipali corridoi regioпali е Je compoпenti di domaпda sistematica allocate su
tali i tiпerari. 1 servizi automoЬilistici di 1° Livello е i servizi ferroviari formaпo la Rete di 1° Livello del
Trasporto PubЫico Regioпa le .
L' in \egrazioпe fu пzioпa le tra tali servizi е coпseg uita ap plicaпdo due criteri:
о 1 servizi automo Ьi l is tici di 1° Livello sono progettati in modo da evitare sovra ppo sizio пi funzioпali con i
servizi ferroviari.
0 Essi hanno orari coordinati сап quelli ferroviari пelle principali stazioni е con gli altri servizi di 1°
Livello nei nodi di interscamblo.
Servizi di 2° Livello [soddisfaпo l 'oЬiettivo sub Ь)] .
1 servizi di 2° livello compreпdoпo le co rse utilizzate dagli studenti delle scuole medie primarie е
limitare le rotture di carico: l ' oЬie ltivo е garaпt ire un servizio capillare che porti gli s tude пti dall'aЬitazioп e
alla scuola (е viceversa) evitaпdo. per quanto poss iЬi le. le rotture di carico е minimizzando gli spostamenti
а piedi.
Pagll1з
La strutturazione in Livelli funzionali non definisce una gerarchia di impor1anza dei servizi.
А tale riguardo е opponuno sottolineare la prevalente impor1anza - in termini di produzione chilometrica, ricavi
da traffico е domanda di moЬilita soddisfatta - dei servizi di 2° Livello che sono, in assoluto, anche i piu efficaci,
ossia quelli caratterizzati dal piu alto load factor.
La prevalente importanza dei servizi di 2° Livello fa si che ad essi sia riconosciuta la maggiore priorita di
mantenimento in caso di eventuali riduzioni delle produzioni chilometriche conseguente а riduzione delle risorse
finanziarie per la contribuzione dei servizi di TPL.
Le priorita di mantenimento dei seгvizi (in caso di riduzione delle risorse per la contribuzione) е quelle di
potenziamento (in caso di incremento delle risorse) sono definite nella Tabella 4.1 .2.
Livello dei Priorita di mantenimento in caso di riduzione Priorita di potenziamento in caso di incremento
Servizi delle risorse per 1а contribuzione delle risorse per la contribuzione
Extraurbani Minima priorita. Per la selezione dei tagli comanda 11 Massima priorita. Ре г la selezione dei potenziamenti
di 1° Livello load factor delle llnee. comanda il load factor delle linee.
Extraurbani Massima priorita :::::> lncomprimiЫlita delle produzioni Bassa priorita di potenziamento, poiche il servizio е
di 2° Livello chilometriche, salvo motivate eccezioni (ad esempio gia dimensionato per soddisfare la specifica
dovute а riduzione della domanda о domanda di moЬilita . lncrementi sono da prevedersi
razionalizzazione dei plessi scolastici). solo а fronte di comprovate esigeoze.
Extraurbani Media priorita. Sono incomprimiЬili i servizi che Media priorita. 1 potenziamenti sono soprattutto volti
di з•Livello hanno la funzione di "minimo presidio territoriale". а migliorare l'interscamЫo con il 1° Livello.
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Urbani Media priorita. Per la selezione dei tagli comanda il Massima priorita. Per la selezione dei potenziamenti
load factor delle linee. comanda il load factor delle linee.
Tabella 4.1 .2 Priorita di incremento е mantenimento dei servizi а fronte di variazione del1e risorse рег la loro
contribuzione.
Lo schema di indirizzo della rete dei servizi di 1° Livello е riportato nella Tavola 4.1 .1.
Esso е il risultato di un attento esame dell'attuale struttura della rete е della domanda di moЬi lila , teso а
individuare gli itinerari caratterizzati dai maggiori volumi di frequentazione da parte della domanda "erratica"
[avendo cosi convenzionalmente definito quella diversa dalla scolastica (il cui soddisfacimento е garantito dai
servizi di 2° Livello)].
Cio е stato possiЫle grazie alla costruzione di matrici Origine~Destinazione differenziate in funzione del profilo
di utilizzatore: quella relativa alla domanda erratica е graficamente schematizzata nella Tavola 4 .1 .2.
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REGIONE
MARCHE
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Tavola 4.1.1 Schema di indirizzo della nuova rete dei servizi automobl!istici di 1• Livello е mappatura dei nodi di interscamblo.
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Spostamenti effettuati con titoli di viaggio diversi da abbonamenti rilasciali а
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studenti delle scuole medie.
Solo relazioni con almeno 10 passeggeri/giorno considerando sia l'andata che
·-----r-- il ritorno.
Giorno Т1ро : Feriale invernale lunedi-venerdi
Pag•na
Lo schema di indirizzo della nuova rete prevede una sua stгutturazioпe parzialmente diversa dall'attuale, da cui
si differenzia essenzialmente sotto 3 profili:
la semplificazione е la riduzione del numero di percorsi, che, pгeferibilmente поп dovranno eccedere i 2-3
peгcorsi per linea,
il cadenzameпto degli orari,
il coordinamento dei seгvizi пеi principali nodi di interscamblo: nella Tavola 4.1.1 sono anche indicati i пod i
di iпterscambio tra i servizi di 1• Livel/o.
Ма nоп ne stravolge la struttuгa: agisce, invece, пelle direzioni della razioпalizzazione е dell'integrazione
fuпzioпale. Ci6 апсhе iп coпsiderazione della positiva valutazione dell'attuale generale stгutturazione del
servizio, esposta nel capitolo precedente.
Е' caratterizzato da uno schema "а pettine" che si sviluppa lungo gli "assi vallivi primari", i quali definiscono
la struttura morfologica ed insediativa regionale.
Prevede, inoltre, una fог1е coper1ura dell'asse costiero tra Ancona е Pesaro, si da garantire un seгvizio
capillaгe ai numerosi е impor1anti insediamenti lungo costa. Qui vi е un'evidente sovrapposizione di
itineraio con il servizio ferroviario, ma non una sovrapposizione funzionale: il feгroviario, infatti, non pu6, ne
deve garantire un servizio capillaгe .
Prevede, infine, collegamenti di breve raggio per soddisfare la mobiJita incentrata sui capoluoghi е sulle
altre principali citta della regione.
migliore coper1ura della "Fascia Diurna". 11 cadenzamento sara percio real izzato considerando
uпitariameпte le corse di 1° Livello е quel/e di 2° Livello in "sovrapposizione di itinerario" соте sopra
precisato.
Corse "fuori fascia".
Sono согsе che, in misura prevalente. hanno orario di partenza in un'ora adiacente al\e due di estremo
della "Fascia Diuma". Alcune di esse sono, invece, propriamente notturne е oggi sono utilizzate da
specifiche componenti di domanda (ad esempio studenti universitari). Per le corse "fuori fascia" si pu6
prevedere una strutturazione ad orario non cadenzato.
Non е predefinita la produzione chilometrica associata ai Servizi di 1 • Livello, poiche essa dipende
dall'implementazione dello "schema di indirizzo della nuova rete" stabilita dai Programmi Triennali е dalle
risorse рег la contribuzione che saranno da questi allocati. lndicativamente essa corrisponde al 40...50% della
globale "produzione chilometrica base" regionale per servizi extraurbani.
1 servizi di 2° Livello corrispondono alle corse utilizzate dagli studenti delle scuole medie per gli spostamenti
casa-scuola (oltre che da altre tipologie di utenti).
L'attuale struttura di tale componente di mobilita е definita datla matrice grafica riportata nella Tavola 4.1.З .
1 servizi di 2° Livello non possono essere definiti da un Piano е, neppure, dalla programmazione triennale; essi
possono essere soltanto progettati anno dopo anno in funzione degli orari е degli indirizzi delle scuole е delle
residenze degli studenti.
Gli attuali servizi scolastici costituiscono un riferimento per quantificare il volume di tali servizi.
А tate fine sono state selezionate le corse utilizzate dagli studenti delle scuole medie.
Risultano i valori riepilogati nelta Tabella 4.1 . З, che corrispondono al 35% della globale "produzione chilometrica
base" regionale рег servizi extraurbani.
Ancona 2.253.987
М асегаtа 2.698.752
1 servizi di 3° Livetlo sono il risultato di una progettazione puntuale finalizzata а soddisfare le specif1che
esigenze di mobllita del territorio, definita contestualmenle ai servizi di 1° е di 2° Livello е in relazione al\a loro
strutlura. Tale progettazione sага definita dai Programmi Triennali Regionali.
Non е perci6 predefinita la produzione chilometrica associata ai Servizi di 3° Livello. tndicativamente essa
corrisponde al 15~20% della globale "produzione chilometrica base" regionale per servizi extraurbani.
Sono invece definiti gli indirizzi da applicare per:
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" il ritorno.
Giorno Tipo· Feriale invernale lunedi-venerdi
l'individuazione dei centri abitati da servire, ossia quelli per quali deve essere garantita almeno la
presenza di servizi di "minimo presidio territoriale",
la strutturazione degli orari, si da garantire la maggiore aderenza tra esigenze di moЬilita е strutturazione
del servizio.
L'insieme di corse di 2° е 3° Livello che agiscono su una stessa relazione tra i centri abltati (owero tra le zone
che li identificano) deve soddisfare i seguenti criteri:
а) Qualora per la (generica) relazione Zona-Zona sia prevista una sola coppia di corse (considerando tutte
quelle di 2° е 3° Livello), si applicano le seguenti regole:
0 la partenza del viaggio di andata del cittadino (dal centro abitato generatore al centro abitato
attrattore о nodo di interscamblo) deve potere essere effettuata nell'intervallo 7.00+8.30
о la partenza del viaggio di ritorno nell'intervallo 17 . 30+19 . ОО.
Se si е in presenza di corse scolastiche che non soddisfano queste regole dovranno essere previste corse
integrative che le soddisfino.
Tali regole rispondono all 'oЬi ettivo di consentire agli utilizzatori del servizio di partire al mattino е di
rientrare alla sera.
Ь) Qualora siano previste due coppie di corse (considerando tutte quelle di 2° е 3° Livello), si applicano le
seguenti regole:
le partenza dei viaggi di andata del cittadino (dal centro abitato generatore al centro abltato attrattore
о nodo di interscamЬio) devono potere essere effettuate negli intervalli 7.00+8.30 е 14.00+15.30
le partenza dei viaggi di ritorno negli intervalli 12 .З О.;.14 . 00 е 17.30+19.00.
Se si е in presenza di corse scolastiche che non soddisfano queste regole dovranno essere previste согsе
integrative che le soddisfino.
Tali regole rispondono all'oЬiettivo di consentire agli utilizzatori del servizio una maggiore flessiЬilita
nell'organizzazione dei viaggi.
с) ln presenza di un maggiore numero di corse:
0 Tutte le corse sono da distribuire all'interno della "Fascia Diurna" [6.00+19.59].
0 Рег la distribuzione delle corse all'interno della "Fascia Diurna", si applica il criterio gia esposto per le
согsе di servizi di 1° Livello а relativamente bassa frequenza, fermo restando il soddisfacimento della
regola sub Ь) .
Соте sо рга specificato, considerata la scala а cui opera il Piano, gli indirizzi relativi al servizio urbano sono
quelli volti all'integrazione con il servizio extraurbano е con il ferrovi ario.
Con entrambi l"integrazione si realizza mediante:
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PIANO REGIONALE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE _~
1'
REGIONE
MARCHE
Attestamento di linee portanti dell'urbano nelle stazioni ferroviarie е nelle au!ostazioni dell'extraurbano; le
autostazioni saranno preferibilmente realizzate in adiacenza/prossimita delle stazioni.
Coordinamento degli orari con quelli delle linee extraurbane е dei treni. 11 coordinamento deve essere
rea/izzato sempre. ossia anche nelle fasituazioni di morЬida de/ servizio. А chi arriva in treno о bus
extraurbano (е simmetricamente а chi parte) deve essere, in particolare, garantito un interscambio di
ragionevole durata. espresso in termini:
0 sia di minuti di anticipo rispetto all'orario di partenza programmata del treno/autobus con cui е
pгogrammato il rendez-vous,
sia di minuti di attesa per la partenza rispetto all'orario di arrivo programmato del treno/autobus con
cui е programmato il rendez-vous.
Con l'extraurbano deve essere anche traguardata un'integrazione funzionale, consistente nell'utilizzo рег la
moЬilita urbana anche dei servizi extraurbani di 1° е 3° Livello nell'attraversamento delle citta.
1 seгvizi di 3° Livello е i servizi urbani possono essere esercilati con la normale modalita di "servizio di linea" о
con la modalita di "servizio а prenotazione".
Sono di seguito individuati 3 modelli di esercizio di seгvizi а prenotazione. 1 3 modelli esposti non esauriscono le
tipologie di servizi
SC_1} Servizio su itinerari fissi.
11servizio е esercitato su itinerari fissi, che toccano in sequenza un predef1nito insieme di fermate. Е ' la
piu simile ad un servizio di linea, da cui si differenzia sotto i seguenti profili:
а le corse sono effettuate solo in presenza di prenotazioni;
а gli ilinerari possono essere modif1cati, prevedendo, in funzione delle prenotazioni, riduzioni di
percorso
а gli orari possono subire contenuti anticipi о ritardi in funzione delle prenotazioni.
SC_2} Servizi o su itinerari fissi parzialmente modificaЬili
Prevede. al pari del SC_ 1 itinerari ed orati predefini!i. Si differenzia da quello sotto 2 aspetti:
gli ilinerari possono essere modificati prevedendo anche contenute deviazioni rispetto all'itinerario
base
а gli orari possono essere modificati se n siЬilmen te puгche il viaggio si e sa uгisca all'interno di
definite fasce orarie
in funzione delle prenotazioni.
SС_З} Servizio ad itinerari liberi tra un insieme predefinito di punti.
Е' caratterizzato da flessibilita sia di orari che di percorsi, nel rispetto delle seguenti condizioni:
а i percorsi devono svilupparsi su una rete stradale predefinita;
0 gli orari dei viaggi devono essere contenuti entro le fasce orarie di disponibilita del servizio.
La gestione di un seгvizio а prenotazione richiede l'attivazione di una Centrale Operativa, che raccog\ie le
prenotazioni е, in base а queste, programma il servizio. La comunicazione con \а Centrale Operativa puo
aweпire iп diverse forme: la modalita base prevede l'iпterazione telefoпica соп l'operatore della Centrale iп
defiпite fasce orarie (necessariamente tramite numero verde gratuito); е opporiuпo iпteg rare tale modalita соп
rispet1o al turпo di servizio cui essa е riferita (comuпque поп maggiore di 1 giornata lavorativa)
Per i1 Modello sс_з la ргепоtаziопе pu6 essere effet1uata апсhе duraпte l'espletamento del turno di servizio cui
essa е riferita. соп anticipi dell'ordiпe di 1-2 оге (preпotazioпe on liпe).
La Ceпtrale raccoglie le prenotazioпe off liпe е le elabora uпitariame пte . si da ottimizzare la programmazioпe .
Le preпotazioni оп liпe sопо invece valutate istaпtaпea meпte (ossia all'atto della richiesta di preпotazioпe) per
verificare la possibilita di loro accoglimeпto пеl rispet1o di predefiпite regole.
Ai servizi Modelli SC_ 1 si attribuisce conveпzioпalm eпte uп costo di produzioпe miпоге dei co rтispoпde пti
Ai servizi Modelli SC_2 si attribuisce conveпzioпalmeпte uп costo di produzioпe equivaleпte а quello dei
corrispondeпti servizi di liпea.
Ai servizi SС_З si artribuisce uп costo di produzioпe maggiore dei corrispoпdenti servizi di linea.
Piu iп generale i costi сгеsсопо all'aumeпtare della ness iЬilita dell'esercizio; l'iпcremeпto di costo pu6 essere
rilevante nei servizi che coпtemplano la preпotazioпe on liпe.
1maggiori costi dei servizi SС_З devono essere "compensati" dalla maggiore possiЬilita di muoversi che essi
offroпo (sia iп termiпi di itiпerari che di orari) iп coпdizioпi di domaпda debole. L'obiet1ivo del progetto di tale
tipologia di servizio deve, perci6, essere quetlo di ot1imizzare it "presidio della domaпda di moЬilita" iп defiп ite
Le unita di misura dei servizi а preпotazioпe sопо diverse in fuпzione del Modello di esercizio:
per i servizi SC_1 е SC_2 la quantificazione del servizio е espressa iп "Produzioпe chilometrica
programmata", la quale sara ricoпosciuta (ai fiпi della coпtribuzioпe da contrat1o di servizo) anche in
assenza di preпotazioni ;
С1) per i servizi SС_З la quaпtificazione del servizio е espressa in "Ore di servizio programmate",
che saranno riconosciute anche iп asseпza di preпotazioпi .
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PIANO REGIONALE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE 38/61
___,______.
REGIONE
MARCHE
11 Piano promuove un modello di sviluppo di una moЬilita sosteniЬile е del sistema del trasporto pubЫico ,
ricercando tutte le possiЬili sinergie tra il sistema ferroviario е quello automobilistico, migliorando l'offerta dei
servizi е l'integrazione tra i due sistemi di trasporto attraverso l'integrazione modale е tariffaria, la Ьigliettazione
elettronica е l'infomobilita.
11 Piano regionale del TPL definisce dunque un nuovo assetto integrato dei servizi extraurbani su ferro (е su
gomma), che рег6 deve considerare due orizzonti temporali di riferimento.
Uno scenario а breve termine, nel quale sono state gia ridotte le risorse finanziarie р ег il t гasporto locale
е non vi sono pгevisioni di importanti camЬi di rotta, in conseguenza della si!uazione complessiva della
finanza pubЫica nazionale е regionale; in q uest' a mЬito sono traguardate ottimizzazioni е razionalizzazioni
dei servizi esistenti е sono portati а compimento i progetti gia awiati (ad esempio l'integrazione tariffaria),
che sono coerenti е spesso preliminari per la realizzazione di un sistema di trasporto piu avanzato.
Uno scenario di sviluppo, che, con il progressivo superamento degli attuali vincoli di finanza pubЫica.
possa effettivamente rea lizzare un potenziamento del sistema del trasporto locale in Regione (con
aumento rilevante dei servizi ferroviari) е completare le progettualita del Piano.
Nello scenario di breve termine sara importante lavorare, comunque, alla preparazione dello sviluppo, che
richiede tempi medio-lunghi nella realizzazione di azioni pгog ram matori e preliminaгi е si deve confrontare con le
scadenze dei Contratti di Servizio.
1servizi ferroviari sono parte della геtе di 1° livello del TPL marchigiano.
Рег ragioni infrastrutturali, l'offerta е limitala alla dorsale adriatica е alle penetrazioni vallive verso Ascoli Piceno,
Macerata/Albacina е Jesi/Fabriano. ln term ini di collegamenti infraregionali la linea ferroviaria da Falconara а
Fabriano е anche l'asse su cui intervengono i servizi interregionali da/verso Orte/Roma, tutti nel Contratto della
Regione Umbria.
1 Pag"'8
PIANO REGIONALE OEL TRASPORTO PU8BLICO LOCA LE 39161
REGIONE
MARCHE
Lo sviluppo del sislema di trasporto ferroviario passa рег alcuni snodi fondamentali:
La gestione di frequenze del servizio adeguate а migliorare le condizioni di efficacia е di f1essiЬilita
dell'offerta di soluzioni di tгаsрог1о, accompagnate da un mode/lo di orari cadenzati е regolari (mnemonici).
11 potenziamento quantitativo dei servizi offer1i per incrementare /е frequenze orarie, che realisticamente
роtга essere economicamente sostenuto dalla Regione in modo importante рег l'asse adria\ico.
L'incremento del/a qualita dei servizi е del parco rotaЬili, da realizzare anche tramite /о strumento del
Contratto di Servizio.
L'efficientamento dei cos\i di produzione da parte del gestore ferroviario, in modo da ridurre
progressivamente il costo unitario рег /а realizzazione dei servizi е liberare risorse рег lo sviluppo
autonomo, da раг1е dell'operatore, di investimenti in rotaЬili е tecno/ogie.
La definizione di una politica tariffaria regionale, che роtгеЬЬе rivedere l'attuale impostazione е misura in
cui assegna all'utente рагtе del costo del traspor1o.
11 Piano Regionale del Тгаsрог1о PubЫico Locale ridisegna l'offer1a ferroviaria realizzando /а massima
estensione del modello di orario cadenzato е l'integrazione tга i servizi ferroviari е i servizi automoЬilistici di
valenza regionale е provinciale. ln par1icolare, gli obiettivi che perseguiti con il nuovo assetto dei servizi sono:
maggiore rapidita di collegamento lungo le linee di forza della moЬilita regionale;
frequenze adeguate е piena regolarita/affidaЬilita di esercizio;
comfor1 di viaggio piu elevati е piu efficaci servizi а terтa;
11 nuovo assetto dei servizi ferroviari е comunque da intendersi in termini di offer1a oЬiettivo della Regione
Marche nel periodo di Piano е, per1anto, dovra essere oggetto di verifica е "taratura" da раг1е del Gestore della
rete ferroviaria nazionale RFI S.p.A.
Ci6 al fine di garantirne la coerenza con aspetti, rilevanti dal punto di vista tecnico, ma che non possono essere
affrontati in maniera esaustiva nella fase di pianificazione е progettazione preliminare, la quale е tesa alla
def1nizione della "griglia" di riferimento de/l'orario cadenzato con l'esplicitazione, tra gli altri, di ipotesi е oЬiettivi
relativi а:
materiale rotaЬile circolante; ogni tipologia di rota Ьile , offrendo prestazioni diverse, determina, infatti, tempi
di percorrenza differenti;
effettiva disponibilita delle tracce orarie;
eventuali sviluppi infrastrutturali previsti, anche а superamento di attua/i vincoli (ad esempio: limiti per
incroci in linee а binario unico; Ыocchi di distanziamento; possiЬilita di ricovero treni nelle stazioni chiave;
есс");
definizione di una gerarchia di stazioni (principali е secondarie, non servite da tutti i treni di passaggio) е
coerentemente di tipologie di servizi (ve/oci о con fermate diffuse), verificando /'effettiva necessita di
prevedere fermata (spesso solo per pochi treni) in stazioni scarsamente frequentate е dove е realizzaЬile
un'integrazione fra servizi automioЬilistici е ferrovia (con collegamenti a/la stazione di maggior ri/evanza di
prossimita);
REGIONE
MARCHE
valutazione degli eventuali vincoli derivanti da interruzioni del binario рег lavori di manutenzione sulla
linea;
verifica delle potenzialita di attrazione di nuova domanda da parte dei nuovi servizi.
lnollre dovra essere definita la situazione dei treni interregionali, che vedono attualmente casi di assegnazione
univoca ad una Regione (qualsiasi modifica di orario passa per la programmazione della Regione che gestisce
il Contratto di Servizio) е casi di "ripartizione" del treno rispetto alle diverse tratte regionali регсогsе, con
modifiche di programmazione che interessano entrambe le Regioni coinvolte. L'oblettivo е raggiungere accordi
tra le Regioni contermini al fine di condividere gli interventi е definire uno schema di ripartizione dei servizi che
sia sostanzialmente equilibrato nella dinamica dei viaggi andata/ritorno dei treni interregionali, in modo da
migliorare la sosteniЬilita della produzione di ogni singolo Contratto di Servizio.
l'offerta oЬiettivo del Piano si basa su un servizio strutturato е cadenzato con frequenze regolari, che punti alla
massima omotachicita е riconosciЬilita delle tipologie di servizio, rispetto al quale si dovra eventualmente
verificare е sovrapporre un sistema di treni spot а garanzia del livello di affollamento dei treni е del livello
minimo di servizio nelle stazioni minori, ossia quelle che non presentano livelli di domanda potenziale tale da
giustificare l'inserimento nel sistema base cadenzato.
AI fine di minimizzare i fabbisogni di produzione chilometrica, sono stati ipotizzati incrementi di servizio
finalizzati а garantire un cadenzamento ai 30 minuti lungo tutta ra dorsare adriatica nel periodo feriale (escluso
agosto), mentre non sono ipotizzati incrementi di servizio lungo le altre linee, nelle quali, per realizzare un
cadenzamento regolare а quantita di servizi invariata, dovranno essere valutate le opzioni alternative (ad
esempio: . fasce orarie di morЬida con cadenzamento diverso rispetto alla punta о orari al di fuori di una logica di
cadenzamen!o).
11 cadenzamento ai 30' lungo la dorsale adriatica, nella tratta Pesaro-Ancona е viceversa, considera i servizi
interregionali del Contratto di Servizio della Regione Emilia-Romagna, тentre il cadenzamento lungo la linea
Ancona-Fabriano include i servizi interregionali del Contratto di Servizio della Regione Umbria.
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PIANO REGIONALE OEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE 41/61J
REGIONE
MARCHE
Porto d'Ascoli - Ancona 5.00-21 .00 зо· Valutare rinforzi nella punta о treni рег
(entrambl sensi di marcia) servizi oltre le ore 21.00
La produzione гichiesta per realizzare lo scenario sopra descritto е pari а circa 4,88 milioni di trenikm, con un
incremento di circa il 20% rispetto ai servizi attuali.
Trenikm
Totale 4.880.200
lncremento assoluto rispetto а PdE 2014 825.200
lncremento percentuale rispetto а PdE 2014 20,4%
Tabella 4.2.2. Riepilogo degH incrementi dei servizi pianificati
11 nuovo sistema di cadenzamento pu6 essere realizzato, ne/ caso non siano disponiЬili tutte le risorse
necessarie nello stesso momento. in via progressiva ipotizzando una prima implementazione nelle оге di punta,
nella direttrice Ancona-Pesaro о Ancona-Porto d'Ascoli о altre soluzioni intermedie.
11 quadro d'azione nel breve-medio periodo anni risen te inevitaЬilmente dello scenario attuale di riduzione delle
risorse pubЫiche dispon iЬili, che potrebbe anche mettere а rischio gli attuali livelli di offerta ferroviaria.
Nel breve-medio termine dovranno essere awiate le attivita preparatorie е preliminari per poter realizzare lo
scenario di riferimento. ln particolare la Regione dovra:
Lavorare con le Regioni contermini per arrivare а definire accordi sosteniЬili ed equi per:
0 consolidare la situazione dei treni interregionali, definendo un quadro di offerta concordato е tutelato
rispetto alle scelte delle singole Regioni (eventualmente anche rideterminando l'assegnazione dei
treni ai Contratti di Servizio, con eventuali accordi di trasferimenti compensativi di risorse finanziarie
per mantenere inalterati gli attuali equilibri finanziari) in caso di interventi di razionalizzazione о
Definire l'organizzazione е l'amЬito della gara per l'affidamento dei servizi che dovra essere realizzata in
Regione (gara а lotto unico рег tuti i servizi in Regione).
Negli ultimi anni sono stati realizzati alcuni interventi infrastrutturali da parte di RFI, anche con il concorso
finanziario della Regione, finalizzati al miglioramento della qualita е della sicurezza della rete.
Restano da attivare:
La riduzione dell'altezza dei marciapiedi nelle stazioni minori;
La continuazione dell'azione di soppressione dei passaggi а livello;
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PIANO REGIONALE DEL TRASPORTO PU!rBLICO LOCALE 43161
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11 rinnovo del materiale rotabile utilizzato per i servizi in Regione deve essere realizzato а carico del gestore dei
servizi, utilizzando la leva contrattuale е gli impegni da sottoscrivere in fase di gara per l'affidamento del
servizio .
Eventuali risorse nazionali о regionali che dovessero rendersi di sponi Ьili potranno essere utilizzate in supporto а
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PIANO REGIONALE DEL ТRASPORTO PUBBLICO LOCALE
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5 Strumenti di governo.
Nel sistema dei trasporti е della moЬilita per "esternalita" si intende l'influenza dell'attivita di trasporto (di merci е
persone) sulla coflettivita. La "misura" economica di tale influenza е data dai benefici е dai costi che l'attivita di
trasporto produce а vantaggio/carico della collettivita.
1 costi sociali generati dall'attivita di trasporto sono essenzialmente l'inquinamento acustico. l'inquinamento
atmosferico, ra congestione е l'incidentalita.
11 contenimento di tali costi е un oЬiettivo strategico della pianificazione regionale. 11 Piano traguarda tale
obiettivo con azioni volte а conseguire:
una ripartizione modale meno sЬilanciata а favore del trasporto privato;
l'ammordenamento del parco veicoli;
l'incremento della velocita commerciale del trasporto pubЫico, in particolare nei contesti urbani.
11 confronto tra i dati relativi alla mobllita marchigiana е quelfi nazionali е del Centro ltalia evidenzia che fa
componente di mobllita ferroviaria е росо sviluppata nelle Marche: cio dipende da molteplici fattori, tra cui sono
soprattutto importanti i vincoli territoriali (che limitano la capacita di penetrazione della rete infrastrutturale) е la
limitata produzione chilometrica assegnata alle Marche (che impedisce l'attivazione di un servizio cadenzato).
11 Piano fornisce soluzioni per awiare una tendenziale modifica di questa situazione, si da conseguire una
ripartizione modale della mobllita piU in linea con i riferimenti nazionali. Le leve di intervento per raggiungere
questo oblettivo sono sostanzialmente:
11 potenziamento е l'intensificazione det sistema del trasporto ferroviario .
La razionatizzazione della геtе deJ trasporto pubЫico automobllistico extraurbano.
L'integrazione tга i diversi servizi. realizzata dal nuovo disegno delle reti е anche favorita dall'adozione del
sistema tariffario integrato е dall'implementazione del sistema di Ьigliettazione elettronica.
11 generale miglioramento della qualita del servizio.
La nuova offerta ferroviaria prevista dal Piano si caratterizza. soprattutto, per J'attivazione di un orario cadenzato
е ad elevata frequenza, almeno lungo la dorsale adriatica, е per il conseguente incremento dei servizi. La sua
implementazione е, tuttavia, subordinata alfa disponibllita di maggiori risorse finanziarie sia per l'esercizio che
per investimenti.
у
Tale nuovo modello di offerta mira а consolidare la componente di moЬilita sistematica е, soprattutto, а un
incremento delta moЬilita erratica. Quest'ultima, infatti, necessita un'offerta ferroviaria diffusa е regolare, соте
All'incremento della moЬilita erratica mira anche la riorganizzazione del servizio automoЬilistico extraurbano.
А tale fine una preminente importanza е riconosciuta alla rete di 1° Livello che, al pari del ferroviario, realizza un
modello di servizio cadenzato, frequente е concentrato su pochi itinerari principali. Essa costituisce la
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funzionale integrazione del ferroviario е configura, tra l'altro, l'estensione della qualita del servizio ferтoviario ai
territori che da questo non possono essere serviti.
La riorganizzazione pianificata е realizzablle anche in costanza di risorse finanziarie. ma. per esplicare al pieno
le sue potenzialita, necessita di un incremento delle risorse рег l'esercizio.
L'integrazione е il coordinamento degli orari tra servizi ferroviari, servizi automoЬi/istici extraurbani di 1° е 3°
Livello е servizi urbani realizza una геtе potenzialmente di elevata efficacia е idonea а coniugare J'obiettivo della
velocita degli spostamenti sugli itinerari principali con quello dell'accessibilita а tutte /е localita del/a regione.
La somma di riorganizzazione del servizio automobllistico е riorganizzazione+potenziamento (lungo l'asse
adriatico) del ferтoviario fomisce una buona risposta alle esigenze di moЬilita regionale, in un contesto, inoltre,
in cui J'utilizzo dell'auto privata dovrebbe essere sempre piu regolamentato in particolare negli accessi alle citta.
Fattori di faci/itazione е supporto а questa nuova organizzazione dei servizi sono la semplificazione dell'utilizzo
dei titoli di viaggio, attraverso soluzioni ampie di integrazione tariffaria (chiarezza е semplificita di comprensione
dei prezzi del viaggio) е di bigliettazione elettronica (semplificazione nelle fasi di acquisto е utilizzo dei titoli di
viaggio).
11 miglioramento della qualita del servizio, infine, е perseguito soprattutto con il rinnovo del parco mezzi da
gestire е rafforzare in sede di affidamento dei servizi.
Е' agevole prevedere che l'implementazione dei fattori di miglioramento dell'offerta di trasporto pubЬ/ico sорга
esposti potra realizzare uno spostamento della domanda di trasporto dal mezzo privato а/ mezzo pubЫico.
erтatica.
Tale oblettivo quantitativo е, in misura /argamente prevalente. subordinato ad una (maggiore) disponibllita di
Pagona
risorse, che dovrebbero essere idonee а finanziare (in conto esercizio е investimenti) il pianificalo incremento
dei servizi ferroviari .
11 mantenimento (in unita di conto costanti) delle attuali risorse consentirebbe, invece, soltanto un riequilibrio
modale di piccola (е forse росо percepiЬile) dimensione, imputaЬile al solo servizio automobllistico; la quota
maggiore di incremento atteso di domanda su ТР е, infatti, attribuita al trasporto ferroviario che роt геЬЬе
conseguirla solo se fossero d isponiЬil i le risorse рег l'attivazione dell'orario cadenzato.
Simmetricamente, ulteriori risorse finanziare, da allocare sia sull'automoЬilistico che sul ferroviario,
consentirebbero migliori perfonnance del ТР е, conseguentemente, un riequilibrio modale piu accentuato.
Е' del tutto evidente che il riequilibrio modale а favo re del ТР е frutto del comblnato disposto di due fattori:
l'incremento delle risorse finanziarie per il ТР
la capacita di spenderle bene attivando un buon servizio.
Una semplice riorganizzazione del servizio senza il sostegno di maggiori risorse risulterebbe р осо incisiva.
Nelle Marche, in analogia con quanto avviene in gran par1e del territorio nazionale, 11 traffico veicolare е la
maggiore fonte di emissione di polveri sottili primarie sia in amЬito urbano sia, stimando tutte le fonti emissive in
generale , а livello regionale, non solo con la combustione, ma a nche con l'usura degli pneumatici е dei freni .
La concentrazione degli inquinanti atmosferici prodotti dai veicoli risulta spesso critica tungo le principali strade
negli attraveгsamenti dei centri a Ьitati, in particolare di quelli ad elevata densila aЬitativa.
Nel corso degli ultimi anni, le stazioni di monitoraggio della rete di rilevamento regionale hanno registrato una
diminuzione delle concentrazioni degli inquinanti in atmosfera: ci6 si е verifrcato sia nelle stazioni di
monitoraggio del traffico veicolare, sia in quelle di "fondo urbano", dedicate al monitoraggio delle concentrazioni
degli inquinanti atmosferici а cui е esposta la maggioranza della popolazione. Tali diminuzioni sono dovute sia
al miglioramento del parco di veicoli circolante, privato е pubЫico , а seguito d el suo rinnovo (anche favorito da
specifici provvedimenti regionali), sia alla riduzione dei volumi di traffico а causa della crisi economica.
Nelle seguente tabelle sono contenuti i valori delle concentrazioni di polveri sottili РМ10 е i dati di polveri sottili
РМ2 , 5 registrati nelle stazioni di moniloraggio nel quinquennio 2009-201 З . Si rileva che le polveri sottili, in
miglioramento е comunque al di sotfo il valore limite stabllito dalla normativa (Direttiva 2008/50/СЕ) . devono
essere tuttavia tenute sotto stretto controllo. essendo piu fini е quindi molto piu pericolose per la salute umana,
potendo raggiungere le parti inferiori dell'apparato гespirato rio.
Nome Stazio ne Т1ро Stazюne Т1ро Zona 2009 2010 201 1 2012 2013
Tabella 5.3.1.
Jesi Traffк:o U rЬana 69 78 65 53 17
San Benedelto del Tronto Tra ffico UrЬana 31 35 33 - 22 Superamenti lim ite giornaliero
РМ10 (50 mg/m 3 da non
Ancona Ciltadella Fondo U rЬana 24 30 25 19 16
s uperare per piu di 35 volte
Pesaro Via Scarpellini Fondo Urbana 24 29 39 28 27 annue)
Macerata Collevario Fo ndo UrЬana 9 16 4 3 о
Nome Stazione Т1ро Stazione TrpoZona 2009 2010 2011 2012 2013
Tabella 5.3.2.
Jesi Traffico UrЬana 40,7 39,5 36.7 34,3 26,4
San Benedetto del Tronto Traffico uгьаnа 32,2 30,5 33,1 25,9 Media annuale РМ10 (valore
Ancona Crttadella Fondo UrЬana 31,б 32,2 32,6 29 28,1
=
limile 40 mg/m3)
Pesaro Via Scarpellin1 Fondo Urьana 29,2 31,8 34,6 32,3 28,9
Macerata Collevario Fondo Urbana 23,5 24,6 20,6 22,6 16,6
Genga - Рагсо Gola della Rossa Fondo Rurale 23 17,9 22, 1 22,3 18,5
Civitanova lppodromo Fondo Rurale 20 17,2 19,6 20,8 23,5
Montemonaco Fondo Rurale 12,6 10,8 13,3 13,8 9,9
Nome Stazione Tipo Stazrone Tipo Zona 2009 2010 201 1 201 2 2013
Tabella 5. З.3 .
Jesi Traffico Urbana 25,3 23,6 21 ,4 16,8 16,5
Ancona Cittadella Fondo UrЬэna 20,1 19, 1 20,8 14,5 13,3 Media annuale PM 2.s(valore
3
limite 25 mg/m da raggiungere
Pesaro Via Scarpelloni Fondo Urbana 18,9 16,3 19,7 14,9 14,6
entro il 1 gennaio 2015)
Macerata Collevario Fondo Urbana 11,6 14,9 1 2,З 10,8 -
Genga - Parco Gola della Rossa Fondo Rurale 10,9 9,5 9 ,7 9, 1 7,7
Civitanova lppodromo Fondo Rurale 11,6 11 ,5 11 11,7 13,4
Montemonaco Fondo Rurale 7,9 8 9,3 7,6 6,6
Nelle Marche rimane critica, in ambito urbano, la concentrazione degli ossidi di azoto (NOx) е, in particolare, del
valore della media annua del diossido di azoto (N02) che е emesso prevalentemente dai veicoli а
motorizzazione diesel.
Gli ossidi di azoto sono gas irritanti per l'apparato respiratorio е gli occhi, е in relazione alla loro concentrazione
е alla durata dell'esposizione, possono provocare danni anche letali per l'uomo. Sono inoltre precursori
dell'ozono troposferico е de11a formazione delle polveri sottili secondarie.
Di seguito si riportano i valori di diossido di azoto registrati nelle stazioni di tipo traffico nel periodo 2007-2011 .
Nome Stazione Tipo Stazione TipoZona 2007 2006 2009 2010 2011
Tabella 5.3.4.
Jesr Traffico urьana 34 33 33 зз 32
San Benedetto del Tronto Traffico Urbana 39 61 44 75 36 Media annuale N02 (Valore
Limite 40 mglm3)
Ancona Crttadella Fondo uгьаnа 20 22 19 20 21
Pesaro Vra Scarpellrno Fondo UrЬana 26 24 34 30 31
Macerala Collevano Fondo Urbana 14 17 15 7 8
Genga - Parco Gola della Rossa Fondo Rurale 9 9 6 7 8
Crvrtanova lppodromo Fondo Rura\e 10 7 9 11 12
Montemonaco Fondo Rurale 3 5 11 4 5
Va tenuto in debita considerazione che un veicolo diese1emette polveri sottili allo scarico in quantita anche dieci
volte superiore rispetto ad un veicolo di рагi cilindrata е di uguale anzianita alimentato а benzina.
Per tale motivo е opportuno che, soprattutto nei comuni che а rischio di superamento dei valori limite рег la
qualita dell'aria е nel periodo invernale (in cui е piu difficile la dispersion e degli inquinanti in atmosfera), sia
limilata la circolazione dei veicoli diesel е che sia favorita quella dei veicoli ad alimentazione elettrica, ibrida, а
metano о а GPL. Tale raccomandazione vale anche рег i veicoli adibital trasporto pubЫi co: sicche dovra essere
favorito il rinnovo dei parch i urbani con veicoli ad alimentazione elettrica, ibrida, а metano о а GPL.
Gli indirizzi per \а redazione dei piani del traffico sono gia contenuti nella normativa di settore:
Per i PUT/PGTU : "Direttive per la redazione. adozione ed attuazione dei piani urbani del traffico. (Art. 36
del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285. Nuovo codice della slrada)" emanate dal Ministero dei Lavori
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PubЫici .
Per i PUM: "Linee guida per la redazione dei PUM" emanate dal Ministero delle lnfrastrutture е dei
Trasporti sulfa base del "Regolamento per il cofinanziamento statale dei Piani urbani della moЬilita (PUM)",
deliberato in attuazione di quanto previsto dall'art. 22 della legge 340/2000 е approvato, in linea tecnica,
da Regioni ed Enti Locali nelfa Conferenza unificata del 14 ottobre 2002.
lnoltre, ai fiпi di concorrere agli obiettivi di coпservazi o пe е tutela delle агее naturali pгotette е dei Siti Natura
2000, occorrera tenere iп deЬita considerazione le destinazioni in essi ricadeп!i al fiпe di ridurre f'impatto
derivante dall'utilizzo di auto private.
Defiпisce, inoltre, l'oblettivo di un maggiore coordiпamento dei vari livelli di governo della moЬilita, si da
conseguire la massima integrazione е coereпza tга piaп ificazione com uпa le е regioпale е tra servizi pubЫici di
scala provinciale/regionale, reti urbaпe , mobilita privata.
direttamente goverпate dal Comu пe. si dovra argomeпtare sui motivi рег i quali l'iпterveпto
dovrebbe/potrebbe godere di finanziamento di soggetti terzi rispetto al Comuпe sia pubЫici che privati.
Nel caso di iпterventi che realizzino iпfrastrutture е/о sistemi di trasporto caratterizzati da costi е ricavi associati
alfa foro gestione, f 'aпalisi della sosteпiЬilita economica/finanziaria dovra essere estesa alla Fase della gestione.
Nel caso di iпterventi di particolare impegпo ecoпom ico che поn siaпo iп gгado di autoremunerarsi occorrera
produrre. а giustificazione dell'intervento. l 'aпalisi costi-benefici, che dovra dimostrare che i benefici prodotti
dall'intervento compensaпo i suoi costi (di realizzazione е gestioпe) поп coperti dai ricavi da esso direttamente
geпerati.
11 monitoraggio consiste in una relazione predisposta con cadenza annuale, а decorrere dall'entrata in vigore del
Piano, in cui si da conto:
degli sfasamenti temporali (anticipi е ritardi) nella realizzazione degli interventi rispetto а quanto previsto
nel Piano е delle motivazioni di tali anticipi/ritardi;
del grado di conseguimento degli obiettivi, associati ai singoli intervenli е al Piano nel suo complesso, е
5.4.3 Condivisione delle informazjoni relative а offerta е domanda di moЬi1ita е dei progetti
predisposti dalle Amministraziooi.
La condivisione riguarda:
1riferimenti topologici (Grafo) е territoriali (Zonizzazione) utilizzati dai Piani
1Programmi di Esercizio dei servizi di TPL.
1dati prodotti dai Sistemi AVM е dai Sistemi di Bigliettazione Elettronica del trasporto pubЫ ico .
1 dati di domanda prodotti da indagini realizzate dai Piani, quali matrici Origine/Oestinazione, rilievi di
frequentazione dei servizi di TPL, rilievi dei transiti veicolari, rilievi della sosta.
1progetti di riorganizzazione dei servizi di TPL.
Per realizzare la condivisione е necessario defrnire le strutture dati е i sistemi di codifrca da utilizzare. La
Regione emanera specifici indirizzi tecnici а tale riguardo.
Uno speci fico oЬiettivo che i Piani Comuna1i devono conseguire е l'incremento della velocita commercia1e del
servizio di TPL autom o Ыlistico , nel quadro di un globale generale miglioramento della mobllita.
Per incentivare tale azione, i Contralti di Servizio che saranno stipulati da Regione е Province con le lmprese
che si aggiudicheranno le gare per la concessione dei servizi di Trasporto PubЫico Locale prevederanno:
La riduzione del corrispettivo chi lometrico relativo alla Rete Urbana а fronte dell'incremen to della velocita
commerciale dei servizi di TPL della Rete, conseguente ad interventi, da parte della competente
Amministrazione Comunale, di velocizzazione del trasporto pubЫico .
L'utilizzo della riduzione del corrispettivo chilometrico per incremen tare la produzione chilomelrica nella
Rete.
11 miglioramento dei livelli di sicurezza stradale е uno degli oblettivi strategici della Commissione Europea in
materia di moЫlita . ln particolare si traguarda una costante riduzione di incidenti, feriti е morti da conseguire con
interventi volti а migliorare la sicurezza а livello di utenti, veicoli е infrastrutture, attraverso una comЫnazio ne di
misure: cooperazione, condivisione delle migliori pratiche, ricerca е studi, campagne di sensiЬilizzazione е, ove
opportuno, misure normative [vedi Comunicazione "Verso uno spazio europeo della sicurezza strada/e:
orientamenti 2011-2020 per la sicurezza stradale SEC(2010) 903]
ln questa stessa direzione si е mosso il Piano Nazionale della Sicurezza Stradale, istituito сап la Legge n.
144/99 in attuazione della direttiva Еuгореа del 1997, proponendo un sistema articolalo di indirizzi е di misure
per la promozione е l'incentivazione di piani е strumenti per migliorare i livelli di sicurezza da parte degli enti
proprietari е gestori di reti stradali, di interventi infrastrutturali, di misure di prevenzione е controllo, di dispositivi
normativi ed organizzativi. finalizzati al miglioramento della sicurezza stradale secondo gli oЬiettivi comunitari.
Situazione attuale
Le sfatistiche dell'incidentalita mostrano una progressiva riduzione nel costo degli anni, sia а livello nazionale
che regionale .
ln particolare nelle Marche il numero di morti si е ridotto del 56,6% nel periodo 2001-12 а fronte di una riduzione
media nazionale del 48,5% (99 nel 2012 contro 228 nel 2001): gia ne\ 2010 era stato conseguito l'obiettivo del
dimezzamento del numero di morti posto dal Libro Bianco del 2001.
Grafico 5.5.1
Morti in incidenti
stradali in ltalia е
nelle Marche. Anni
2001-2012.
Variazioni
percentuali in
base 2001=100
Fonte: ISTAT
Paglfla
(а) Rapporto percentuale tra il numero dei morti ed 1/ питеrо degli incideпt1.
(Ь) Rэpporto percentиa/e tra il питеrо dei fenli ed 1/ пumero degli iпcideп/1.
(с) Sono i nctuse le strade sratвli, regioпali е proviпciali fuori datl'abltato е /е comunali extraurЬaпe
Nelle Marche, circa il 72% degli incidenti del 2012 е awenuto su una strada urbana, il 4% nel tratto della А14
compreso entro i confini della regione е la rimanente quota (24%) nelle strade statali, provinciali е comunali
extraurbane. La diminuzione degli incidenti. dei morti е dei feriti risu lta maggiore per le slrade urbane е le
autostrade
ln linea con le indicazioni nazionali ed europee, il Centro di Monitoraggio costituira un valido supporto alle
amministrazioni locali chiamate а mettere in atto idonee misure di miglioramento della sicurezza ivi inclusa la
formazione ai cittadini.
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PlдNO REGIONALE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCAl.E 52/61 J
REGIONE
MARCHE
Con questo sislema gli utenti del trasporto pubЫico potranno utilizzare indistintamente ogni tipologia di mezzo
di trasporto pubЫico (autobus, treno, ... ) utilizzando titoli di viaggio memorizzati su tessera elettronica о smart-
card.
11 nuovo sistema di Ьigliettazione si basera su un sistema integrato di tariffazione riferito al percorso. Gli incassi
dovranno essere successivamente ripartiti tra i gestori con modalita appositamente definite.
L'introduzione della Ьigliettazione elettronica consentira:
l'effettuazione di spostamenti utilizzando tutti i servizi resi dagli operatori del TPL con titoli di viaggio
integrati;
un'ampia diversificazione dei titoli di viaggio;
l'ampliamento dei canali di distribuzione е la possibilita di acquisto con modalita innovative che si
affiancheranno а quelle tradizionali;
la ripartizione "certificata" dei proventi;
la riduzione dei casi di frode е contraffazione dei titoli di viaggio;
la conoscenza dell'effettivo utilizzo dei servizi, essendo tutte le oЫiterazioni in salita (obЫigatorie anche
per gli abbonati) memorizzate sui computer di bordo.
Per la realizzazione del sistema а livello regionale, е programmato un investimento complessivo di circa 12 М€
di cui il 75% а сагiсо de\la Regione, rimanendo il restante 25% а carico delle aziende di trasporto. 1 tempi di
realizzazione del sistema sono di circa 3 anni.
Nel corso del 2015 е previsto il completamento del programma (finanziato con risorse comunitarie, nazionali е
regionali) di attrezzaggio di tutti i veicoli del TPL automobilistico con AVM е delle principale ferma!e con "paline
elettroniche" alimentate dalle informazioni trasmesse dagli AVM.
11 sistema di monitoraggio basato sulle registrazioni degli AVM (che forniscono la posizione istantanea dei
veicoli) consentira:
La verifica dell'effettuazione del servizio е del rispetto degli orari sia da parte della Regione che degli Enti
di Bacino, cui е consentito l'accesso ai dati in base alla propria profilazione utente.
La comunicazione agli utenti degli orarri dei servizi in tempo reale sia nelle fermate (mediante le paline
elettroniche), sia con interrogazioni in ambiente web.
Pag1na \
Una migliore fruibllita dei servizi di TPL grazie alla tempestiva riprogrammazione dei viaggi consentita dalla
disponibllita degli orari aggiornati in tempo reale.
1 nodi di interscamblo sono i punti della rete in cui si coordinano gli orari dei treni е delle corse dei servizi
automobllistici, si da realizzare J'appuntamento tra i servizi che su di essi convergono.
Le strutture di interscambio ferro-gomma sono costituite dalla stazione ferroviaria, le cui dotazioni sono
integrate da contigui spazi scoperti per la movimentazione е sosta degli autobus е coperti (quando necessario
per insufficiente dimensione dell'edificio della stazione). Tut1i tali spazi devono essere collegati con
camminamenti pedonali protetti.
Queste strutture di interscamblo devono essere al1rezzate е gestite per fornire una pluralila di servizi di
accoglienza, informativi е di supporto alla clientela, preferibllmente condivisi е comunque rivolti ai clienti di tul1i i
servizi, sia ferroviari, sia automobilistici. La dotazione minima di servizi consiste in:
stalli, pensiline е sedute correttamente dimensionati in funzione del numero di attestamenti е della
domanda,
lerminale di infomobllita con la programmazione in tempo reale degli orari di partenza е la previsione degli
arrivi dei treni е degli autobus,
punto informativo plurilingue (anche realizzabile con terminale video-fono),
sportello plurilingue per la vendita di Ьigliel1i о emettitrice automatica,
servizi igienici,
punto di ristoro о distributore automatico di ciЬi е bevande.
Di particolare importanza е la presenza in queste strutture di aree di parcheggio рег biciclet1e, auto е moto,
dimensionate in funzione della domanda reale е collegate con la struttura di interscamЬio con camminamenti
pedonali о con bus navetta. La tariffazione della sosta di auto е moto dovra essere tale da incentivare l'utilizzo
del trasporto pubЫico е fidelizzare la clientela.
Le altre strutture di interscambio consisteranno in una о piu fermate organizzate in un'unica area а specifica
destinazione d'uso.
Esse dovranno avere una dotazione minima consistente in:
stalli, pensiline е sedute corтettamente dimensionati in funzione del numero di al1estamenti е della
domanda,
terminale di infomobllila con la programmazione in tempo reale degli orari di partenza е la previsione degli
arrivi dei treni е degli aulobus,
emetti\rice automatica di Ьiglietti.
Potranno anche essere attrezzate con uno spazio coperto attrezzato per l'attesa dei passeggeri, servizi igienici,
di ristoro е informativi .
Laddove svolgano una rilevante funzione di interscamЬio tra m oЬilila pubЬ/ica е privata dovranno essere dotate
di aree di parcheggio per Ьiciclette, auto е moto. dimensionate in funzione della domanda reale.
1 Pag1ne
PIANO REGIONAlE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE 54/61
REGIONE
MARCHE
1 nodi di interscambio individuati dal Piano come fu nzionali alla riorganizzazione dei servizi automobllistici da
esso prevista sono i seguenti (in ordine alfabetico): Ancona, Ascoli Piceno, Camerino, Castelfidardo,
Castelraimondo, Cingoli, Colbordolo (Vallefoglia}, Сu рга Marittima, Falconara, Fano, Fermo, Fossombrone,
Grottammare, Jesi, Lore to, Macerata, Montecchio (Vallefoglia), Montegranaro, Morrovalle, Osimo, Pesaro, San
Benedetto del Tronto, Senigallia, UrЬino
Tali 23 nodi non esauriscono i punti in cui possono incontrarsi servizi di 1° е 3° Livello: vi sono, infatti, realta
meno impor1anti quanto а dimensione dei volumi di traffico in cui sara comunque necessario garantire il
coordinamento degli orari per consentire l' accessiЬilita con il traspor1o pubЫico ai principali centri della regione
anche alle aree piu periferiche
La Regione pred isporra, in accordo con gli Enti Locali, uno specifico progetto della rete di Nodi di interscamЬio ,
che:
Definira lo stato di consistenza delle strutture gia presenti, esprimendo, inoltre, una valutazione di
adeguatezza е di eventuale fabЬisogno di integrazioni, tenuto conto del ruolo attribuito nelfa rete allo
specifico nodo, dei volumi di movimentazione, delle condizioni di contesto urbanistiche е viaЬilistiche, della
disponiЬilita di aree е della progettualita even tualmente gia predisposta.
lndividuera Je aree dove е possiЬile insediare le nuove strutture di interscambio, sviluppando una
vaJutazione di fattiЬilita tecnico-economica.
Quantifichera i fabblsogni di risorse finanziarie .
Definira le priorita di intervento.
11 Piano traguarda Ja re alizzazione di interventi а vantaggio dei passeggeri con ridotta capacita motoria, in
conformita а quanto previsto dal D.P.R n. 503 del 24 luglio 1996 (Regolamento recante поппе рег
l'eliminazjone delle barriere architettoniche negli edifici, spazi е servizi pubЬ/ic1) е dal О . М . 20 giugno 2003,
(Decreto di recepimento della direttiva 2001185/СЕ del 20 novembre 2001, concemente /е disposizioni speciali
da applicare ai veicoli adiblti а/ trasporto passeggeri aventi рiй di 8 posti а sedere oltre а/ sedile del
conducente). 1 passeggeri con ridotta capacita motoria sono definiti соте " chiunque abbla diffico/la nell'uso dei
trasporti риЬЬ/iсi, соте i disablli, le persone соп menomazioni agli arti, /е persone di ьassa statura, le persone
соп bagagli pesanti, gli anziani, /е donne in stato di gravidanza, /е persone соп carrel/i del/a spesa е /е persone
соп bamblni (compresi i bamblni seduti nei passeggini)".
Рег il con seguimento di tale oЬiett ivo nel servizio automoЬili stico, il Piano prevede che:
Tutti i veicoli ulilizzati per l'esercizio dei servizi di TPL siano adeguati al trasporto delle persone а ridotta
capacita moloria; essi devono essere attrezzati con pedane soJlevatrici per disaЬi li, relativo spazio
attrezzato а bordo. sedute riservate agli invalidi, sistemi di annuncio delle fermate е, nei servizi urbani,
indicatori di direzione, acuslici е luminosi, atti а favorire la moЬilita degli ipovedenti.
Tale oЬiettivo sага conseguito gradualmente:
entro il primo triennio di vigenza del Piano dovranno essere cosi attrezzati tutti gli autobus utilizzati
рег l'esercizio dei servizi di 1° Livello е dei principali servizi urbani (individuati dai Comuni, рег una
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1 _,
REGIONE
MARCHE
produzione chiometrica compresa пеl raпge 40-60% del totale del\a rete urbaпa);
0 entro la scadeпza del Рiапо tutta la flotta regioпale dovra rispettare tali criteri.
Per favorire il coпseguimento di tale oЬiettivo tutti i nuovi veicoli devoпo possedere requisiti sopra
esposti.
Nell'allocazione dei veicoli ai servizi di 2° е з• livello dovranno essere tenute iп coпsiderazioпe le
iпformazioпi derivaЬili da una specifica aпagrafica dei fabЬisogni delle persone disaЬili con specificazioпe
di Origiпe/Oestiпazione degli spostamenti а carattere sisteтatico (per motivi di studio, lavoro, cure
тediche) е relativa frequenza. Cio а\ fiпe di programтare, per quanto possiЬile, l'uti\izzo di veico\i idonei al
trasporto di queste persone.
А tali azioni si dovraппo accompagпare iпterventi di adeguamento da par1e degli Enti Locali dei percorsi
pedoпali che сопduсопо ai puпti di accesso alla rete (fermate е пodi di iпterscambio) : occorre infatti
progressivamente realizzare uпа rete di itinerari (pedonali е di traspor1o pubЫico) molto атрiа е diffusa che
consenta uпа migliore autonoma moЬilita dei passeggeri соп ridotta capacita тotoria.
Tali interveпti saranno progressivaтeпte attuati per singola linea al fiпe di rendere dispoпiЬili agli uteпti а ridotta
capacita motoria itinerari completi. L'individuazioпe delle priorita secoпdo cui attrezzare le singole liпee awerra
attraverso uпа va\utazione della Proviпcia сотреtепtе per territorio, seпtite \е Associazioпi dei disabili.
Nel servizio ferroviario, il Piano prevede un аuтепtо dei servizi е di attrezzature а favore dell'accesso е della
sisteтazione а bordo delle persone а ridotta capacita motoria.
Tale oЬiettivo sara coпseguito imponendo:
uпо standard quantitativo minimo legato alle caratteristiche dei rotabili пell'amЬito del prossimo Coпtratto
di Servizio ferroviario (% di treni circolaпti nei giorni feriali attrezzati per accesso persoпe а ridotta capacita
тotoria / totale lreni circolanti iп un giorno feriale). da migliorarsi progressivamente nell'orizzonte di Piano,
quando sara realisticamente awiata uпа successiva пuova gara per l'affidaтeпto dei servizi ferroviari iп
Regioпe ;
uno standard quaпtitativo minimo legato ai servizi di stazioпe nell'amЬito del prossimo Contratto di
Servizio ferroviario (% di stazioni attrezzate su totale stazioni preseпziate da Trenitalia).
11 gestore dell'infrastrutturta ferroviaria (RFI) dovra тaпtenere inoltre il servizio di assisteпza а terra per le
persoпe соп disabilita о а тoЬilita ridotta.
11 Programma di iпterveпti iпfrastrutturali ferroviari identifica inoltre l'oblettivo di riduzione dell'altezza dei
тarciapiedi nelle stazioni тinori соте misura geпerale di faci litazioпe dell'accesso ai rotabili ferroviari, ma che
ha ricadute importaпti anche nell'ambito dell'accesso di persone disabili о соп moЬilita ridotta .
Le flotte di тezzi рег il traspor1o pubЫico attualmente ciгcolaпti iп Regione (sia autoтoЬilistica che ferroviaria)
presentaпo uп'eta media поп adeguata. in liпea соп una situazione geпeralizzata а livello nazionale. та che
deve essere affrontata iп modo deterтiпato рег conseguire i necessaгi miglio rameпti :
degli staпdard di qualita dei servizi;
1 capitolati di gara che regoleranno i prossimi affidamenti di servizi automoЬilistici е ferroviari definiranno eta
medie е massime рег l'impiego dei mezzi. sia con riferimento all'avvio dei servizi che agli anni intermedi, in
modo da indirizzare:
un generale ringiovanimento del рагсо mezzi е un miglioramento/mantenimenlo dell'eta media nel tempo;
il miglioramento delle dotazioni tecnologiche di Ьогdо, in par1icolare con riferimento ai sistemi di
localizzazione in tempo reale е di Ьigliettazione elettronica, che dovranno costituire una dotazione
oгdinaria per tutti i mezzi in circolazione nell'amblto di servizi di traspor1o locale in Regione;
la riduzione delle emissioni inquinanti.
La realizzazione di un sistema tariffario integrato а valenza regionale ed esteso sia al servizio automoЬilistico
che al servizio ferroviario costituisce uno dei punti cardine dello sviluppo del nuovo sistema di offerta della
mobllita pubblica.
L'integrazione tariffaria е implementata prima dell'attivazione del Sistema di Bigliettazione Elettronica in forme
semplici, ma che realizzano comunque un'importante evoluzione rispetto alla situazione attuale.
Con la completa attivazione del Sistema di Bigliettazione Elettronica si passera ad una fase piu evoluta del
sistema tariffario, che consentira un'ampia diversificazione dell'offer1a di prodotti tariffari е una gestione
avanzata che prevedera integrazioni quantomeno con altri servizi рег la moЬilita (parcheggi, car-sharing, ... .).
Di seguito sono esposti i caratteri del nuovo sistema tariffario che sara avviato (prima della completa
implementazione de1 Sistema di Bigliettazione Elettronica) con i nuovi programmati affidamenti dei servizi.
1 nuovi gestori dei servizi di traspor1o pubЫico locale е ferroviario avranno l'obЫig o di adottare il nuovo sistema
tariffario previsto dalla Regione, che е ar1icolato in:
Titoli е tariffe per viaggi соп l'utilizzo di uп unico mezzo е un unico operatore. 1 titoli mono-operatore sono
definiti а livello unico regionale е sопо articolati iп titoli "obЫigatori " , da adottare iп ogni caso, е titoli
"facoltativi", che possono essere adottati nei diversi bacini / centri urbani in funzione delle valutazioni
dell'operatore.
Le tariffe extraurbaпe automobilistiche е ferroviarie sono а fascia chilometrica е le urbane а rete.
Titoli е tariffe per viaggio соп l'utilizzo di piu mezzi е piu operatori (titoli iпtegrati). 1 titoli integrati sono
obЫigatori е sопо defiпiti а livello regioпale: su ogni relazione dove е presente un iпterscambio tra tipi di
servizi е/о operatori diversi е applicata l'offerta tariffaria integrata su tutti i tipi di titoli di viaggio (ad
eccezione dei titoli agevolati previsti per alcune categorie specif1che di utenti dalla Regioпe о dai Comuni).
11 meccaпismo di definizione del prezzo dei titoli di viaggio integrati si basa su di una scontistica da
applicare alla somma del prezzo dei titoli di viaggio поп integrati che sarebbero necessari per compiere il
viaggio.
Le aziende aggiudicatarie del servizio di trasporto pubЬlico locale е fe rroviario avranno l'obЫ igo di concordare
le modalita di gestione comune almeno delle funzioni di clearing del sistema tariffario integrato. А tal fine
dovranno realizzaгe uп accordo. obЫigato riamente aperto а tutti i gestori presenti е futuri di servizi di trasporto
pubЫico automoЬilistico е ferroviario in Regione, per la gestione comuпe delle attivita.
Nell'accordo о nelle regole di goverпo della struttura che potra realizzare questa gestione comune dovraп пo in
ogni caso essere discipliпati:
Le previsioni di uscita automatica, senza peпalizzazioпi, dall'accordo о struttura пе l mome п to iп cui, per
qualsiasi ragioпe, venga meno la qualifica di gestore del servizio di trasporto pubЫico locale
automoЬifistico о ferroviario iп Regioпe ;
L'iпgresso automatico, senza penalizzazioni. nell'accordo о struttura di eveпtuali nuovo soggetti che
аЬЬiапо titolarita di uп coпtratto di servizio di trasporto pubЫico locale automo Ьilistico о ferroviario iп
Regioпe .
Nell'amЬito del Рiапо l'iпtegrazione tariffaria sara realizzata iп modo graduale secondo il seguente schema:
Coпferma , nei пuovi Contratti di Servizio, delle iпtegrazioni attualmeпte esis teпti fга servizi extraurbaпi
automoЬi listici, servizi urbaпi е servizi ferroviari (es. TreпoMarcheBus , TrenoMacerataBus, Picchio,
1 Paglna
PIANO REGIONALE ОЕ1. TRASPORTO PUBBLICO LOCALE 58/61
'""------'-- - - - - - - -·- - - - -- - -- - - -- - -···- - -
REGIONE
MARCHE
TrenoAnconaBus);
lmmediata attivazione. nei nuovi Contratti di Servizio, delle integrazioni fra servizi extrauгbani
OD"]
0
lntegгazioni dei titoli ferroviario con titoli intera rete extraurbani [lntegrazione del tipo а "Rete")
Servizi Automobilistici.
la Regione Marche е stata tra le prime in ltalia а dare attuazione all'obЫ igo di legge relativo all'affidamento di
servizi di trasporto pubЫico con procedure ad evidenza pubЫ ica .
Tali affidamenti sono in scadenza. Nell'arco di vigenza del Piano si concretizzeranno, pertanto, i nuovi
affidamenti.
Le esperienze sono ora piu mature. sia а livello nazionale che locale, е, рег tale motivo, е possibile impostare,
con i nuovi affidamenti. un rappor1o tra En ti е Concessionari dei servizi piu evoluto. che consenta agli Enti di
governare il Sistema del traspor1o pubЫico con maggiore forza е con migliori strumenti di suppor1o .
ln coerenza con il Progetto di riorganizzazione dei servizi (che е riferito ad un unico Bacino Regionale di
programmazione) alla Regione compete un ruolo centrale nei nuovi affidamenti dei servizi automobilistici che,
tuttavia, non prevalica quello dei 5 Bacini.
11 ruolo della Regione si sostanzia essenzialmente nel definire "regole" comuni, si che tutti i 5 nuovi affidamenti
dei servizi automobilistici (uno per Bacino) abblano una comune regolazione sia delle procedure di gara che
Pag.na J
La Regione, per1anto, predispone una documentazione tipo, preferibilmente condivisa con gli Enti di Bacino,
che ha carattere cogente, ma, nel contempo, lascia agli Enti di Bacino uno spazio di personalizzazione idoneo а
consentire la concretizzazione delle esigenze di mobilita espresse dal territorio е ad agevolare il subentro
(laddove awenga) dei nuovi Concessionari а quelli uscenti .
11 progetto dei servizi da mettere а gara [si da meglio rispondere alla domanda di moЬilita espressa dal
territotio) .
La Regione definisce i servizi minimi per ogni геtе (extraurbana е urbana) ed еlаЬога , in accordo con gli
Enti di Bacino, il progetto della macгo-rete extгaurbana , che risponde ai sopra richiamati requisiti di
integrazione alla scala regionale.
Gli Enti di Bacino, dopo аvеге par1ecipato all'elaborazione del pгogetto della macro-rete extraurbana, lo
possono integrare е particolarizzaгe; rediggono, inoltre, in collaborazione con i Comuni, i progetti di delle
reti urbane . ln tali azioni possono impegnare anche le eventuali risorse aggiuntive геsе disponibili dagli
Enti Locali.
La definizione della logistica essenziale dei depositi, nel rispetto di generali regole definite dalla Regione
[si da conseguire /а massima coerenza соп i/ progetto dei servizi е agevo/are il subentro dei nuovi
Concessionari а quelli uscent1].
La definizione dei criteri di attribuzione dei punteggi per le paгti specificamente relativi agli amblti di
programmazione sopra definiti.
А seguito della Legge n.56 del 7 aprile 2014, recante "Disciplia sulle citta metropolitane, sulle Province , sulle
Unioni е fusioni dei Comuni", il sistema su descгitto potrebbe ulteriormente modif1caгsi е potre bbe гo tornare in
сар о alla Regione anche le competenze гelative all'affidamento dei servizi ed alla gestione dei contratti.
ln tale caso pe гtanto la Regione non si limiterebbe piu а predisporre lo schema di documentazione da trasferire
agli Enti di Bacino (Province) ma seguirebbe direttamente tutte le fasi delle gare, dalla predisposizione dei
documenti all'aggiudicazione dei servizi alla gestione dei contгatti .
Servizi Ferroviari.
La Regione Marche ha gia attivalo la procedura per la selezione del prossimo gestore dei servizi ferroviari.
Le tempistiche di approvvigionamento del materiale rotaЬile rendono necessario un differimento impo гtante fга il
momento di aggiudicazione е l'awio del nuovo Contratto di Servizio (per ora definito соте periodo massimo di
~ 1
.._____,_ _ 1 _ PIANO REGIONALE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE
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1
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REGIONE
MARCHE
18 mesi, ma derogato, nell'esperienza in corso di altre Regioni, per consentire un piu realistico termine per
l'approvvigionamento del nuovo materiale rotaЬile, in ogni caso indicativamente non inferiore а 24 mesi) .
L'impostazione adottata prevede un unico lotto di gara corrispondente ai servizi di competenza della Regione.
Le caratteristiche prinicipali del nuovo Contratto di Servizio saranno:
Durata рагi а 8 anni;
Messa а gara di un Programma di Esercizio rig ido;
Definizione di requisiti di eta media е massima del materiale rotaЬile in grado di assicurare un
miglioramento importante dell'eta е della qualita dei mezzi;
lncremento degli standard di qualita del servizio е rafforzamento del sistema della penali;
ObЫigo di adesione al nuovo sistema tariffario е al nuovo sistema di Ьigliettazione elettronica regionale ;
lntroduzione di un sistema di reportistica gestionaJe piu ampio, in grado di migliorare la capacita di
controllo е interlocuzione da parte della Regione;
Allargamento degli obЫighi del gestore di monitoraggio della domanda.
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PIANO REGIONALE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE 61/61