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a cura di
II
Marco Palma e Cinzia Vismara
Tomo II
Copyright © 2013
Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale
Via G. Marconi 10
I - 03043 Cassino (FR)
ISBN: 978-88-8317-072-0 € 120,00
(quattro tomi indivisibili) Cassino 2013 EDIZIONI UNIVERSITÀ DI CASSINO
EDIZIONI UNIVERSITÀ DI CASSINO
COLLANA DI STUDI UMANISTICI
6
Per Gabriella
Studi in ricordo di
Gabriella Braga
II
a cura di
MARCO PALMA e CINZIA VISMARA
Elaborazione
Stella Migliarino
Centro Editoriale di Ateneo
Campus Folcara
Via Sant’Angelo in Theodice
I-03043 Cassino (FR)
Tel.: +39 0776 2993225 – Fax: +39 0776 2994806
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VERA VON FALKENHAUSEN
1
VLADIMIR ARCHIMANDRIT 1894, pp. 314-319; FONKIČ-POLIAKOV 1993, pp. 87 sgg.
2
ARCHIMANDRIT ARSENIJ 1892, pp. 84-112.
3
Ibid., p. 84.
VERA VON FALKENHAUSEN
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4
ARCHIMANDRIT ARSENIJ 1892, p. 86.
5
HOECK – LOENERTZ 1965, pp. 30-32; BECK 1959, p. 664. Si veda anche MALECZEK
1997, p. 210 n. 107. DRÄSEKE 1898, pp. 546-571, invece attribuisce il testo a Nicola di
Metone, amico di Niceforo Blemmide, e identifica l’ἀντιπρόσωπος τοῦ πάπα con il pri-
mo patriarca latino di Costantinopoli, Tommaso Morosini.
6
CARILE 19782, pp. 232 sgg.
7
In una lettera del 21 gennaio 1205 Innocenzo III acconsente all’elezione di Tom-
maso Morosini a patriarca di Costantinopoli: Die Register Innozenz’ III., VII, nr. 203, pp.
354-359; GERLAND 1905, pp. 10-16. Su Giovanni X Camatero: SPITERIS 1979, pp. 251-
255.
8
Anche Nicola Mesarite, nell’epitaffio per il fratello Giovanni fa riferimento all’or-
dine perentorio del cardinale Pietro Capuano ai Greci di sottomettersi al papa, che sa-
rebbe stato pronunciato nella chiesa di Santa Sofia durante una riunione di ecclesiastici
greci e latini: δέον οὖν ὑμῖν τοῖς Γραικοῖς τῷ ἀποστολικῷ θρόνῳ ὑποτετάχθαι καὶ μὴ
ἀντιφερίζειν πρὸς τὸν ἁπάντων ὑπερεπέκεινα (HEISENBERG 1922, pp. 48-49). In base
all’affermazione del Mesarite che questa riunione avrebbe avuto luogo due anni circa
prima dell’incontro con il nuovo legato apostolico, il cardinale Benedetto di Santa Su-
sanna, il 29 settembre 1206, Heisenberg data la riunione alla fine dell’anno 1204 (ibid.,
pp. 7, 50). Dobbiamo quindi pensare a due discussioni diverse. Ma in ogni caso, la sot-
tomissione dei Greci alla sede di Roma era il punto principale nell’agenda di Pietro Ca-
puano.
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9
ARCHIMANDRIT ARSENIJ 1892, p. 90: Ἐδιώχθης καὶ σὺ ἐκ τῆς Ἱερουσαλὴμ οὐ πρὸ
πολλοῦ· ὁ διώξας Ἄραψ. Ἄρα κατὰ τὰς σὰς ἄρχας οἱ Ἄραβες τῆς σῆς ἐκκλησίας καὶ τοῦ
προέδρου ταύτης ἀμείνονες τὴν πίστιν.
10
Ibid., p. 90: Ἀλλὰ καὶ ὁ Σκύθης καὶ ὁ Βούλγαρος κατηυμεγέθησέ σου, κατέσφαξέ σε.
Ἄρα σοῦ ἱερώτερος.
11
Ibid., p. 90.
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VERA VON FALKENHAUSEN
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La Vita Basilii si dilunga sulla sventura della flotta bizantina sotto il comando di
Adriano che a causa di venti sfavorevoli arrivò soltanto fino a Monemvasia, ove ricevette
la notizia della caduta della città da alcuni spiriti folletti, che con gioia si scambiarono
l’informazione (Chronographiae quae Theophanis Continuati nomine fertur Liber quo Vita
Basilii imperatoris amplectitur, pp. 236-242). Giorgio Monaco Continuato (ibid., p. 843)
e Simeone Magistro (p. 264), invece riferiscono che Basilio I aveva impegnato i marinai
per la costruzione della Nea Ecclesia; per questa ragione la flotta non sarebbe stata pronta
a salpare immediatamente per soccorrere Siracusa assediata. Giovanni Scilitze, che scrisse
nell’ultimo quarto del XI secolo, ha attinto a entrambe le versioni (Ioannis Scylitzae
Synopsis historiarum, pp. 158-160). In un articolo fondamentale Bruno Lavagnini (1959-
1960, pp. 268-270, ristampato in ID., Atakta. 1978, pp. 518-520, e ID., Scritti di storia
1997, pp. 188-190) ha raccolto i varî racconti presentati dalla cronachistica bizantina.
13
Niketas David Paphlagon, Vita s. Ignatii Constantinopolitani archiepiscopi, col. 573 B.
14
Nicholas I Patriarch of Constantinople, Letters 1973, ep. 75, pp. 326, 557 s.
15
Spicilegium Romanum, 4 (1840) p. XXXIX; GALLAVOTTI 1987, p. 41, nrr. 140 s.;
LAVAGNINI 1978/1979, pp. 183-190, ristampato in: ID., Scritti di storia, pp. 201-207.
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16
DEVREESSE 1955, pp. 31, 35. Fotografie dei ff. 27v e 62v con note marginali in
latino si trovano in: Hermogenis opera, tav. II, e in: FÖRSTEL – RASHED 2006, pp. 361-
371, figg. 1-2.
17
MERCATI 1935, p. 328.
18
Il testo greco è stato pubblicato da ZURETTI 1910, pp. 165-173, e ristampato da
SATTA 2007, pp. 43-45.
19
Negli anni 1600-1606 e 1612-1613 il Gaetani era incaricato di varie mansioni nel-
la Sicilia orientale e in particolare a Messina: CONTARINO 1998, p. 196.
20
Vitae sanctorum Siculorum 1657, II, pp. 272-277, Animad., pp. 102-107; SATTA
2007, pp. 59-69. Secondo il Gaetani il codice avrebbe mostrato ancora tracce di brucia-
ture, come se fosse stato salvato da un incendio.
21
LAVAGNINI 1959/1960, pp. 272-275, (rist. 1978) pp. 521-523, (rist. 1997) pp.
189-192; SATTA 2007, pp. 50-58.
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VERA VON FALKENHAUSEN
greco che non è stato ancora ritrovato22. In ogni caso, della lettera di
Teodosio finora si conosce soltanto una tradizione manoscritta ita-
logreca.
Tuttavia, la breve citazione del trattato costantinopolitano con-
tiene alcuni elementi che fanno pensare che il patriarca Giovanni X
Camatero abbia conosciuto e utilizzato la lettera del monaco e
grammatikos Teodosio:
1) in nessuno degli altri testi conosciuti relativi alla presa di
Siracusa si parla dell’arcivescovo della città. Soltanto la lettera di
Teodosio si dilunga sulle virtù del vescovo locale, fatto prigioniero
davanti all’altare della cattedrale e che deve consegnare ai conqui-
statori i sacra vasa della Chiesa. Il grammatikos Teodosio precisa
che erant autem haec omnia perfecti operis, quinque milia librarum
ponderis23. L’insistenza sul valore del tesoro sottratto alla chiesa
corrisponde in un certo senso alle parole del trattato che sarebbe
rimasto οὐδὲν λείψανον τῆς εὐπρεπείας τοῦ ναοῦ ἢ τῆς πολυτελείας
τῶν ἁγίων σκευῶν. Trasferito in un carcere palermitano, il prelato
professò la propria fede davanti all’emiro e non cedette nemmeno
di fronte alle minacce di morte. Come nella lettera di Teodosio,
così anche nella citazione del Camatero il l’arcivescovo siracusano
rimane anonimo. Bruno Lavagnini ha dimostrato in modo con-
vincente come il nome di Sofronio, che al tempo di Josaphat
Atzale e Ottavio Gaetani gli viene attribuito, sia frutto di un ma-
linteso24.
2) Ambedue i testi menzionano le macchine di distruzione, le
ἑλεπόλεις25.
22
Invano il cardinale Giovanni Mercati ha cercato il manoscritto tra quelli dell’archi-
mandritato del SS. Salvatore di Messina: MERCATI 1935, pp. 320-330. Sulla tradizione
manoscritta della lettera di Teodosio si veda ora ROGNONI 2010, pp. 206-210.
23
Vitae sanctorum Siculorum 1657, II, pp. 275-277; SATTA 2007, pp. 56, 66. Questa
parte è conservata soltanto in traduzione latina.
24
LAVAGNINI 1978/1979, pp. 183-190; ristampa in ID., Scritti di storia, pp. 201-207.
Un ampio resoconto del contenuto della lettera si trova in ROGNONI 2010, pp. 210-224.
25
ZURETTI 1910, p. 166.
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26
ARCHIMANDRIT ARSENIJ 1892, pp. 89 s.
27
Vitae sanctorum Siculorum 1657, p. 276; SATTA 2007, pp. 57, 68.
28
Ioannis Caminiatae De expugnatione Thessalonicae, pp. 18, 40-44; CHRISTIDES
1981, pp. 76-111.
29
KAZHDAN 1978, pp. 308 s.
30
Sophronii Anacreontica, nr. XIV, pp. 102-107.
31
LAVAGNINI 1978/1979, pp. 183-190; ristampa: pp. 201-207; GALLAVOTTI 1987,
pp. 57-59.
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32
AGATI 1984, pp. 615-619; EAD. 1985, pp. 584-588. Il codice è stato descritto ma-
gistralmente da Carlo Gallavotti (1987, pp. 29-42). Sulla cosiddetta Antologia Barbe-
riniana si veda ora anche LAUXTERMANN 2003, pp. 123-128.
33
Spicilegium Romanum 1840, 4, p. XXXIX; GALLAVOTTI 1987, p. 41.
34
GALLAVOTTI 1987, p. 59.
35
Ibid., pp. 60-70.
36
CRIMI 2001, pp. 45-53.
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37
GALLAVOTTI 1987, p. 70.
38
Ibid.
39
DE STEFANI 1912, p. 435.
40
DE ANDRÉS 1973, pp. 387-395.
41
MONTANA 1995, pp. 194-197.
42
Si tratta ad esempio dei codici Complut. Villamil 30, Vallic. E 37, Vat. gr. 2130,
Laur. gr. 57, 26 e 57, 42, Vat. Barb. gr. 39: LUCÀ 1995, pp. 49-58, 60-62, 64, 72.
43
Ringrazio l’amico Santo Lucà che con la consueta disponibilità mi ha dato questa
informazione. Lo studioso mi ha del resto comunicato che egli dubita della provenienza
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italogreca dei codd. Barocc. gr. 50 e Ambros. G 15 sup., proposta da Guglielmo Cavallo
(1980, pp. 214, 218).
44
Per questo codice, in passato considerato italogreco, si vedano ora Filippo Ronconi
(2007, pp. 127-130), che lo vorrebbe collocare cautamente nell’ambiente siro-palestinese e
Santo Lucà (2007, pp. 59 sg., n. 47, 101), secondo cui è stato scritto a Costantinopoli.
45
DE ANDRÉS 1973, pp. 378-380.
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BIBLIOGRAFIA
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Die Register Innozenz’ III., VII, O. HAGENEDER et al. (a cura di), Wien 1997
(Publikationen des Historischen Instituts beim Österreichischen Kulturinstitut
in Rom, Abt. II, Reihe I, 7).
ROGNONI 2010 = C. ROGNONI, Au pied de la lettre? Réflexions à propos du tè-
moignage de Théodose, moine et ‘grammatikos’, sur la prise de Syracuse en 878,
in La Sicile de Byzance à l'Islam. Études unies par A. NEF et V. PRIGENT,
Paris 2010 (De l’archéologie à l’histoire), pp. 205-227.
RONCONI 2007 = F. RONCONI, I manoscritti greci miscellanei. Ricerche su esem-
plari dei secoli IX-XII, Spoleto 2007 (Testi, studi, strumenti, 21).
SATTA 2007 = G. SATTA, La conquista araba di Siracusa con l’epistola di Teodosio
monaco in appendice, Augusta 2007.
Sophronii Anacreontica 1957 = Sophronii Anacreontica, ed. M. GIGANTE, Roma
1957.
Spiciliegium Romanum 1840 = Spicilegium Romanum, 4, ed. A. MAI, Roma 1840.
SPITERIS 1979 = J. SPITERIS OFM, La critica bizantina del primato romano nel
secolo XII, Roma 1979 (Orientalia Christiana Analecta, 208).
Symeonis magistri et logotheti Chronicon 2006 = Symeonis magistri et logotheti Chro-
nicon, rec. S. WAHLGREN, Berolini-Novi Eboraci 2006 (Corpus fontium hi-
storiae Byzantinae 44, 1).
Vitae sanctorum Siculorum 1657 = Vitae sanctorum Siculorum ex antiquis Graecis
Latinisque monumentis, et ut plurimum ex M.S.S. codicibus non dum editis
collectae, aut scriptae, digestae iuxta seriem annorum Christianae epochae et ani-
madversiones illustratae a R. P. Octavio CAIETANO, Panormi 1657.
VLADIMIR ARCHIMANDRIT 1894 = VLADIMIR ARCHIMANDRIT, Sistematičeskoe
opisanie rukopisej Moskovskoj Sinodal’noj Biblioteki, I. Rukopisi grečeskija, Moskva
1894.
ZURETTI 1910 = C. O. ZURETTI, Ἰταλοελληνικά. La espugnazione di Siracusa
nell’880. Testo greco della lettera del monaco Teodosio, in Centenario della
nascita di Michele Amari, I, Palermo 1910, pp. 165-173.
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