1)Quando e dove possiamo concretamente collocare la figura del CRISTO e la nascita e diffusione della
dottrina cristiana?(max 2,5p.)
2)Ebraismo e Cristianesimo possono a tuo parere identificarsi? Spiega le ragioni della tua risposta(max 2,5 p.)
3) Poni a confronto il Mondo Romano e il Cristianesimo ed enuncia due o più aspetti in cui essi
differiscono(max 2,5 p.)
5)Rispondi alle domande relative ai tre testi (max. 3 punti per ogni testo):
a) Qual è il comportamento che i governatori romani, come Plinio, assunsero nei processi contro i
Cristiani?i
b)I l filosofo neoplatonico Celso († 178/180), alla fine del regno di M. Aurelio attaccò con durezza il
cristianesimo nel suo Discorso vero. Queste insinuazioni. indubbiamente di bassa lega, da parte di un
esponente della cultura ellenistico-romana del II secolo sono segno della banalizzazione e del degradare
polemico delle dicerie anticristiane su Gesù il Cristo
Discorso della verità contro i cristiani
(I, 2) La loro dottrina e'barbara.I Cristiani i fanno proprio come quelli che, contro i
principi della ragione, prestano fede ai sacerdoti di Cibele, agli indovini, e al primo
venuto, comprese le apparizioni di Ecate o di altra dea o di altri demoni. Come infatti
tra quelle persone spesso degli uomini scellerati trovano facile terreno nella
dabbenaggine di chi si lascia facilmente ingannare e le portano dove vogliono, così
succede tra i cristiani. Alcuni su ciò in cui credono non sono disposti ne' a dar conto
ne' a riceverne, ma si limitano a dire: "Non indagare, ma abbi fede" e "la tua fede ti
salverà". E aggiungono: "La sapienza nel mondo e' un male, la stoltezza un bene".
(I, 27)
Alcuni Cristiani fanno le seguenti prescrizioni: "Nessuno che sia istruito si accosti,
nessuno che sia sapiente, nessuno che sia saggio (perché tutto ciò e' ritenuto male
presso di loro);[10] ma chi sia ignorante, chi sia stolto, chi sia incolto, chi sia di spirito
infantile, questi venga fiducioso!". E infatti che persone del genere siano degne del
loro dio, essi lo ammettono apertamente proprio in quanto vogliono e possono
convertire solo gli sciocchi, gli ignobili, gli insensati, gli schiavi, le donnette e i
ragazzini.[11] Come potrebbe altrimenti ritenersi un male, infatti, l'essere istruito ed
esperto nelle migliori dottrine ed essere ed apparire intelligente? Che impedimento
questo produrrebbe ai fini della conoscenza di Dio?
(I, 28) T'inventasti la nascita da una vergine: in realtà tu sei originario da un villaggio
della Giudea e figlio di una donna di quel villaggio, che viveva in povertà filando a
giornata. Inoltre costei, convinta di adulterio, [13] fu scacciata dallo sposo, falegname
di mestiere. Ripudiata dal marito e vergognosamente randagia, essa ti generò quale
figlio furtivo. [14] Spinto dalla povertà andasti a lavorare a mercede in Egitto, dove
venisti a conoscenza di certe facoltà per le quali gli egiziani vanno famosi. Quindi
ritornasti, orgoglioso di quelle facoltà e grazie ad esse ti proclamasti Dio. Tua madre,
dunque, fu scacciata dal falegname, che l'aveva chiesta in moglie, perché convinta di
adulterio e fu resa incinta da un soldato di nome Pantera.[15] Ma l'invenzione della
nascita da una vergine e' simile alle favole di Danae, di Melanippe, di Auge e di
Antiope.[16] Ma era forse una bella donna tua madre e, appunto perché bella, a lei si
unì Dio, che pur non e' naturalmente portato ad amare un corpo corruttibile? Non
sarebbe stato neppure verosimile che Dio si fosse innamorato di lei. Ella non era
donna di condizione ricca o regale, dal momento che nessuno la conosceva, nemmeno
i vicini, e, una volta venuta in odio al falegname e ripudiata, non la salvò né la divina
provvidenza ne' il Verbo della Persuasione.[17] Tutto questo, dunque, non ha nulla a
che vedere col regno di Dio.
b)Leggendo attentamente il testo, elenca due o più aspetti che sono oggetto della critica di
Celso
c)
M. Minucius Felix Octavius 9
Le caratteristiche dei cristiani secondo un pagano
c) E lenca due o più elementi delle pratiche delle comunità cristiane che nel testo appaiono
chiaramente essere stati fraintesi e illustra quale sarebbe dovuta essere la ’corretta lettura’
degli stessi.
uale è stato a tuo avviso l’aspetto più ‘rivoluzionario’ della religione cristiana? (max.1 p.)
6) Q