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Progetto H2 Filiera Idrogeno

WP 4
MOTORI AD IDROGENO CON INIEZIONE
DIRETTA A BASSA PRESSIONE
Progetto H2 Filiera Idrogeno

Un ostacolo all’uso dell’idrogeno negli autoveicoli è portarne a bordo la quantità necessaria


per una ragionevole autonomia. La densità energetica dell’idrogeno è infatti meno di un terzo
di quella, già bassa, del metano (a pari volume e pressione) e le norme italiane non
consentono di superare 200 bar. È quindi basilare utilizzare l’idrogeno fino a basse pressioni
residue e convertire la sua energia potenziale in energia meccanica con alto rendimento.
Progetto H2 Filiera Idrogeno

SISTEMA D’INIEZIONE DIRETTA D’IDROGENO IN DUE STADI


Il sistema d’iniezione d’idrogeno studiato e brevettato unisce i vantaggi dell’iniezione
diretta (alta potenza specifica, nessun ritorno di fiamma nei condotti d’aspirazione, alto
rendimento) con quelli dell’iniezione indiretta (economicità del sistema, sfruttamento
della pressione residua nel serbatoio fino a 12 bar).
Progetto H2 Filiera Idrogeno

SISTEMA D’INIEZIONE DIRETTA D’IDROGENO IN DUE STADI


Nel primo stadio l’idrogeno viene immesso in una piccola precamera nella quantità
voluta grazie ad un elettroiniettore convenzionale la cui portata è sufficiente perché può
essere tenuto aperto anche per l’intero ciclo motore. Nel secondo stadio l’idrogeno viene
iniettato con fase opportuna nel cilindro per mezzo di una valvola a fungo, la quale
consente di far passare il relativamente alto volume in un tempo molto breve.

Valvola
Valvola
d’iniezione
d’iniezione

Precamera
Precamera

Elettroiniettore
Elettroiniettore
Progetto H2 Filiera Idrogeno

SISTEMA D’INIEZIONE DIRETTA D’IDROGENO IN DUE STADI

Dopo un’approfondita attività di simulazione numerica è stato allestito un prototipo


sperimentale modificando il motore motociclistico Aprilia-Rotax 650 cm3.
Progetto H2 Filiera Idrogeno

SISTEMA D’INIEZIONE DIRETTA D’IDROGENO IN DUE STADI

La sperimentazione al banco ha dimostrato il funzionamento del tutto corretto del prototipo,


che ha fornito una potenza massima superiore a quella ottenuta con alimentazione a
benzina ed un rendimento massimo molto alto (36% all’uscita del cambio).
Progetto H2 Filiera Idrogeno

SISTEMA D’INIEZIONE DIRETTA D’IDROGENO IN DUE STADI


Progetto H2 Filiera Idrogeno

SISTEMA D’INIEZIONE DIRETTA D’IDROGENO AD UN SOLO STADIO


È stato studiato e sperimentato anche un sistema d’iniezione diretta a bassa pressione ad
un solo stadio, soluzione resa possibile utilizzando elettroiniettori di nuova generazione in
origine destinati all’iniezione diretta di benzina assistita da aria.
Progetto H2 Filiera Idrogeno

SISTEMA D’INIEZIONE DIRETTA D’IDROGENO AD UN SOLO STADIO


Il prototipo è stato realizzato modificando un motore Lombardini monocilindrico di 500 cm3,
che tra l’altro si presta come range extender di un piccolo veicolo elettrico.
Progetto H2 Filiera Idrogeno

SISTEMA D’INIEZIONE DIRETTA D’IDROGENO AD UN SOLO STADIO


Un sistema di ricircolo di gas combusti raffreddati ha consentito una riduzione fino al 98%
della produzione di ossidi di azoto, confermando che un motore a combustione interna ad
idrogeno può dar luogo ad emissioni inquinanti prossime allo zero.
Progetto H2 Filiera Idrogeno

ATTIVITÀ IN CORSO
È in preparazione una seconda fase di attività sperimentale, volta ad un più approfondito
studio dell’influenza di alcuni parametri sul funzionamento dei motori ad idrogeno.
Da qualche tempo è inoltre cominciato lo studio di una motorizzazione pluricilindrica ad
idrogeno destinata ad un veicolo da trasporto urbano.
Progetto H2 Filiera Idrogeno

CONCLUSIONI

Sono stati studiati, realizzati e sperimentati due motori prototipo con iniezione diretta
d’idrogeno a bassa pressione che consente lo sfruttamento pressoché totale del contenuto
del serbatoio.

I motori hanno dimostrato di funzionare in modo del tutto corretto fornendo risultati pari a
quelli ottenuti da altri ricercatori con iniezione diretta d’idrogeno ad alta pressione.

Con l’iniezione diretta d’idrogeno si sono potuti ottenere ottenere una potenza massima
superiore a quella ottenibile con la benzina ed un rendimento massimo molto elevato.

Il maggior pregio di un motore a combustione interna alimentato con idrogeno consiste nel
non emettere né anidride carbonica, né inquinanti, con l’eccezione degli ossidi di azoto,
dei quali è però stato possibile far scendere la produzione a valori molto modesti,.grazie al
semplice ricircolo di gas combusti raffreddati.
Progetto H2 Filiera Idrogeno

Grazie per l’attenzione

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