Metabolismo primario
Questi processi sono nel loro insieme descritti come metabolismo primario.
I prodotti del metabolismo secondario sono sostanze spesso presenti solo in alcuni
tipi di cellule specializzate e differenziate e non sono necessarie per le cellule
stesse, ma sono utili alla pianta nel suo insieme (A. Kossel,1891)
tioacetati idrolisi
tioli
Feromoni di allarme
quando le formiche vengono disturbate rilasciano feromoni di allarme, che sono stati
identificati come idrocarburi e hanno funzione di difesa
Asclepias curassavica
MS e interazione animale-animale
La farfalla Monarca è tossica e viene vomitata dalla cinciarella che la
mangia.
Presenti in foglie,
fusto e semi
Presenti in fiori e
frutti
Interazione
chimica tra
pianta e
ambiente
Metabolismo secondario nelle piante
Le piante da sempre sono state fonte di nutrimento e cura per gli esseri viventi
svolgendo un ruolo fondamentale nell’evoluzione (e coevoluzione) degli organismi
erbivori e onnivori.
Ruolo dei metaboliti secondari nella fisiologia della pianta
e nella salute dell’uomo
Metabolismo secondario nelle piante
-sostanze aromatiche
-coloranti
-sostanze di interesse farmacologico, nutraceutico, cosmetico, agro-
alimentare
Il Metabolismo primario e secondario nelle piante
Ruolo biologico dei metaboliti secondari nelle piante
Ruolo biologico dei metaboliti secondari nelle piante
licopene
eugenolo
citrale
Ruolo biologico dei metaboliti secondari nelle piante
tannino
digitossigenina
Ruolo biologico dei metaboliti secondari nelle piante
resveratrolo
juglone
acido protocatechico
Allelopatia
Comunicazione pianta-pianta
Ogni pianta nel proprio habitat comunica chimicamente non solo con gli
animali (es. insetti), ma anche con altre piante e microorganismi
(allelopatia).
Le piante, infatti, competono fra loro per la luce, l’acqua e i nutrienti nel
terreno
Il termine allelopatia, coniato dal fisiologo vegetale Hans Molisch nel 1937 è
riferito agli effetti di una specie vegetale sulla crescita e lo sviluppo di
un’altra specie, attraverso il rilascio di sostanze allelochimiche
nell’ambiente.
Allelopatia
Comunicazione pianta-pianta
Esistono due tipi di tossicità dei composti allelochimici che si distinguono sulla base
dell’effetto provocato dalla pianta donatrice (pianta che produce i composti) alla pianta
bersaglio:
Sorgoleone (benzochinone)
Einhelllig F. A., Rasmussen, J. A., Hejl, A. M., Souza I. F., 1993. Effects of root exudates sorgoleone on photosynthesis.
Journal of Chemical Ecology, 19:369–375.
Einhelllig F.A., Souza, I. F. 1992. Phytotoxicity of sorgoleone found in grain sorghum root exudates. Journal of Chemical
Ecology, 18:1–11.
MOLECOLE ALLELOPATICHE COME ERBICIDI
β-pinene
canfora 1,8-cineolo
Salvia leucophylla
Nishida N., Tomotsu S., Nagata N., Saito C., Sakai A. 2005. Allelopathic effects of
volatile monoterpenoids produced by Salvia leucophylla: inhibition of cell
proliferation and DNA synthesis in the root apical meristem of Brassica campestris Brassica campestris
seedlings. Journal of Chemical Ecology, 31 (5): 1187-1203.
MOLECOLE ALLELOPATICHE COME ERBICIDI
Uno degli esempi più significativi di utilizzo applicativo è quello che riguarda la sostanza
attiva erbicida denominata cinmethylin, un analogo dell’1,4-cineolo avente una volatilità
minore. La formulazione commerciale è stata sviluppata per il controllo delle infestanti
graminacee
1,4-cineolo cinmethylin
Duke S.O., Fayadan F.E., Romagni J.G. and Rimando A.M. 2000. Natural products as sources of herbicides: current
status and future trends. Weed Research, 40, 99-111.
MOLECOLE ALLELOPATICHE COME ERBICIDI
Il leptospermone, composto allelopatico prodotto da Callistemon citrinus (Callistemo), è
stato utilizzato da Syngenta Crop Protection come base per la sintesi del mesotrione,
erbicida commercializzato in oltre 30 nazioni con il nome di Callisto®.
mesotrione
leptospermone
Inibisce la
germinazione
De Mastro G., Fracchiolla M., Verdini L., Montemurro P., 2006. Oregano And its Potential use as Bioherbicide. Acta Horticolture.
IMPIEGO DELLE COVER CROP ALLELOPATICHE PER IL CONTROLLO
SOSTENIBILE DELLE INFESTANTI NEGLI AGRO-ECOSISTEMI
Sistema glucosinolato-mirosinasi
La produzione dei prodotti di degradazione dei glucosinolati (isotiocianati, nitrili ecc.) inizia
immediatamente dopo la trinciatura, raggiunge un picco nelle prime 12 ore e si esaurisce
nell’arco di 48 ore. E’ pertanto di fondamentale importanza ridurre al minimo la dispersione
dei composti biofumiganti, procedendo ad un rapido interramento delle piante appena
trinciate.
IMPIEGO DELLE COVER CROP ALLELOPATICHE PER IL CONTROLLO
SOSTENIBILE DELLE INFESTANTI NEGLI AGRO-ECOSISTEMI
A livello endogeno,
rappresentano una nuova
classe di ormoni vegetali
intervenendo nella
regolazione dello sviluppo
dell'apparato radicale e della
chioma ed in generale della
pianta in relazione alle
condizioni nutrizionali
(deficienza di nutrienti in
particolare fosfati).
Gli Strigolattoni sono molecole segnale (fitormoni) prodotte dalle radici della
maggior parte delle piante superiori. Hanno un doppio ruolo, endogeno ed
esogeno.
A livello esogeno
rappresentano dei segnali
chimici che vengono rilasciati
nella rizosfera e vengono
percepiti da microorganismi
che vivono associati alla
pianta, quali i funghi simbionti
con effetti benefici
sull'instaurarsi della simbiosi
Formazione di micorrize e assorbimento
radicale di fosforo
49
Orti spaziali con gli strigolattoni
2. Attualmente gli SL sono utilizzati in campo nella lotta alle piante parassite
secondo la tecnica detta "germinazione suicida". Il terreno infestato dai semi
della specie parassita viene trattato con SL in assenza della pianta ospite (di
interesse agronomico).