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STRUTTURE MOLECOLARI E FUNZIONI DELLA MEMBRANA CELLULARE

La membrana cellulare o plasmatica segna il confine tra l’esterno e l’interno della cellula racchiudendo il
materiale cellulare in modo da proteggere la cellula. Oltre alla funzione protettiva la membrana funge da
filtro di ioni e molecole regolandone gli scambi , consente il riconoscimento tra diverse cellule e mantiene il
potenziale elettro-chimico. E’ costituita da un doppio strato fosfolipidico , proteine e colesterolo (presente
esclusivamente negli eucarioti). I procarioti pur essendo carenti di molecole di colesterolo costituenti la
parete sono caratterizzati da un ulteriore rivestimento , la parete cellulare , che determina rigidità e
struttura tridimensionale alla cellula (funzione che negli eucarioti viene ovviata dall’interazione tra il
citoplasma e citoscheletro). I fosfolipidi hanno come caratteristica una coda idrofoba e apolare costituita da
due catene di acidi grassi esterificati con due dei tre gruppi ossidirilici della molecola di glicerolo, mentre il
terzo ossidrile esterificato con un gruppo fosfato corrisponde alla componente polare e idrofila. Per la
natura delle sue componenti i fosfolipidi assumono in acqua un doppio strato in cui ciascuna molecola si
dispone con l’asse maggiore perpendicolare al piano del doppio strato stesso. Questa disposizione consente
alle teste idrofile di interagire con l’ambiente acquoso, mentre le code idrofobe si associano coda contro
coda formando una regione interna del doppio strato che esclude l’acqua. Le membrane biologiche di
cellule animali e vegetali contengono tre diversi tipi di lipidi: fosfogliceridi, sfingolipidi e steroidi. I primi
due contenendo un gruppo fosfato vengono chiamati comunemente fosfolipidi. I più comuni fosfolipidi di
membrana sono quelli contenti la colina , la serina e l’etanolammina. Per quanto riguarda la fluidità del
doppio strato fosfolipidico, a basse temperature le catene degli acidi grassi saranno limitate nei loro
movimenti e si troveranno sotto fase di gel , mentre con l’aumentare della temperatura le catene
fosfolipidiche si separeranno tra di loro consentendo al doppio strato di raggiungere uno stato liquido.
Ovviamente non è solo la temperatura a regolare la fluidità di membrana, ma bensì dipende dal grado di
insaturazione delle code degli acidi grassi oltre che dalla loro lunghezza. Lo stato fluido delle membrane (a
temperature fisiologiche) consente ai fosfolipidi di compiere ampi movimenti di rotazione ma anche di
diffusione lungo i piani laterali, per tale motivo si parla di struttura a mosaico fluido . Le proteine che
costituiscono la membrana possono essere integrali , perifiche o ancorate ai lipidi. Le prime oltre che
integrali possono essere definite intrinseche perché presentano una o più zone ampiamente associate con
il doppio strato fosfolipidico, questo è possibile grazie all’interazione tra residui amminoacidici con le
catene laterali idrofobiche degli acidi grassi dei fosfolipidi, ancorando così la proteina alla membrana. Le
proteine perifiche non interagiscono con il doppio strato ma si trovano legate alla membrana tramite
interazioni deboli con proteine di membrana e teste polari dei lipidi. Inoltre la superficie esterna della
membrana è costituita da carboidrati che possono legarsi sia a proteine (costituendo glicoproteine) che a
lipidi ( formando glicolipidi), queste due componenti sono abbondanti sul versante extracellulare tanto da
determinare una struttura di rivestimento definita “glicocalice “ , con funzione di riconoscimento ricettore-
ligando e di interazione tra cellule differenti.

La membrana plasmatica gestisce gli scambi molecolari e ionici attraverso diversi meccanismi di trasporto;

diffusione semplice: riguarda il passaggio di molecole di gas che possono liberamente attraversare la
membrana date le loro piccole dimensioni, avviene per gradiente di concentrazione(da una zona
maggiormente concentrata le molecole passano ad una con minor concentrazione in modo tale da renderle
isotoniche tra di loro)

diffusione facilitata: una proteina canale o trasportatrice consente il passaggio di una molecola da un
versante all’altro della membrana senza consumo di energia ma seguendo sempre il principio di gradiente.

trasporto attivo: le molecole possono attraversare la membrana anche contro gradiente attraverso dei
trasportatori e un consumo di energia(ATP). Si parla di simporto quando vengono trasportate due specie
chimiche contemporaneamente . Antiporto se due specie chimiche diverse sono trasportate con direzioni
opposte da stesso trasportatore, come ad esempio opera la pompa sodio potassio .

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