Holst: Planets – Mars
Riprendendo il nome appunto di Mars ci reincarneremo in colui
che è “portatore di guerre”,questo pezzo lo esprime in tutto
se stesso.Scritto per grande orchestra con raddoppi di vari
strumenti della famiglia dei legni e degli ottoni avremo una
maestosità per quanto riguarda il carattere dinamico e ritmico
del pezzo.
Scritto in 5/4 essa da una sensazione di opprimenza che si
percuote per tutto il brano,già dall’inizio infatti la parte ritmica
ci riconduce a quelli che sono i i guerrieri
in cammino,essa vengono riprodotti dai violini e dal suono delle
percussioni con un’incessante moto ritmico formate
soprattutto dall’utilizzo di terzine alternate a crome e
semicrome.Il brano inizia creando una sorta di allontanza che a
poco a poco si avvicina fin quando non scoppia una guerra di
suoni,l’alternanza di questo ritmo opprimente si affianca a un
ritmo ancor più aggressivo formate da note sincopate prodotte
dal suono degli ottoni e poi riproposti dai violini.Nel bel mezzo
del brano si risultano anche vari solisti che duettano fra di loro
campeggiati dal suono dell’eufonio e della tromba che
rispondono fra loro quasi a paroganarli a due soldati che
discutono(forse sulla tattica da utilizzare in battaglia) fra loro
fino a che un climax esplosivo non culmina con un
piano(sembra sia calata la notte).Questo piano ripropone le
note sincopate riprodotte dai violini e dai legni con la risposta
degli ottoni, che creano il primo ritmo iniziale scambiandosi i
ruoli di protagonisti,essa diventa sempre più forte(sembra si
ritornerà di nuovo in guerra).
Scoppia la guerra,il ritmo iniziale viene ripreso dagli ottoni in un
climax esplosivo,poi viene esposto un soggetto in tutta la sua
maestosità dalla forza bruta degli ottoni gravi in risposta alle
trombe, che ripropongono sempre lo stesso ritmo iniziale, fin
quando avremo di nuovo un duetto formato dal eufonio e la
tromba.Terminato il duetto si sta per concludere la guerra,un
forte improvviso calma un po’ gli animi fin quando delle note
poste in maniera molto veloce suonate dagli archi segna la fine
della guerra,il ritmo iniziale si ripresenta nuovamente in tutta la
sua potenza venendo suonata da tutta l’orchestra,fin quando
una nota sforzata/coronata conclude la fine della guerra.