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Così come l'estate lascia dietro di se giornate fredde e grigie, il rinascimento arriva
e spazza via l’arretratezza dei “secoli bui”.Nel termine “Rinascimento” rientra già
un giudizio di valore implicito e inattuale rispetto all’epoca che l’aveva preceduto.
Inattuale perché oggi il Medioevo non è più considerato alla stregua di un periodo
totalmente negativo e da “superare”. E così nel solco della tradizione medievale,
all’alba del Rinascimento si profila all’orizzonte una grande attenzione per la magia
(e per le discipline affini), riscontrabili in personaggi come Ficino, o Pico della
Mirandola che addirittura esaltava la magia naturale, poichè non andava a
infrangere l'ordine del mondo.
I due campi principale della magia sono: L'alchimia, che si fonda a partire dal VIII
secolo sulla base dei testi di Ermate Trismegisto. Tal materia tentava di
transformare i mettalli in oro e produrre elisir di lunga vita; si riteneva che solo chi
avrebbe posseduto la pietra filosofale avrebbe ottenuto giovinezza eterna. E
L'astrologia ,che si basa sulla convinzione che gli astri possano condizionare le
vicende umane e che in base alla loro posizione si possa prevedere il futuro.
La filosofia della natura finisce dunque per rompere i ponti sia con la magia, sia
con l'aristotelismo.
Giordano Bruno, ricordato soprattutto per la suo vita non poco movimenta, fu
senza ombra di dubbio, uno dei più grandi geni della storia del pensiero umano,
che,affascinato più che mai dalla magia, dedicò a quest'ultima più di uno scritto:il
De magia e il De vinculis, editi in italiano dalla Mimesis sotto il titolo di La magia e
le ligature.
La prima cosa che riusciamo ad evincere da tale opera, è sicuramente l'idea che lui
aveva del mago."Mago" è un termine che si presta a equivoche interpretazioni,
ma che per l'autore, come egli stesso chiarisce sin dall'ìncipit dell'opera, significa
innanzitutto sapiente: sapienti come per esempio erano i magi dello zoroastrismo
o simili depositari della conoscenza presso altre culture del passato. La magia di
cui Bruno si occupa non è pertanto quella associata alla superstizione o alla
stregoneria, bensì quella che vuole incrementare il sapere e agire
conseguentemente. Di fatto si posso distingure più tipi di magia in bruno: La
magia naturale,La magia prestigiatori, che opera attraverso lo stupore indotto nel
prossimo mediante l'apparenza e l'impiego di forze superiori, vere o presuntea,La
necromanzia, magia oscura che impiega l'evocazione delle anime dei morti;La
magia matematica e la filosofia occulta, che impiega caratteri, formule, simboli,
sigilli, numeri sacri; La magia dei disperati, praticata da coloro che invocano
demoni e forze occulte per ottenere ciò che vogliono a prezzo dell'anima,La
teurgia,che consiste nell'evocazione di demoni o angeli mediante l'utilizzo di
simulacri, talismani o altri oggetti sacralizzati, che si fanno veicolo della divinità,La
profezia, che può essere praticata per mezzo di diversi strumenti divinatori.Infine,
vi è la forma più alta di magia, la Magia propriamente detta: la Sapienza. La vera
Magia è infatti la perfetta e compiuta conoscenza della realtà e dei nessi materiali
e spirituali che ne regolano il divenire. Tutti i precedenti generi di magia possono
essere raccolti in tre principali categorie:
Il mondo materiale, il cui divenire è regolato da fuoco e acqua, intesi come forze
elementali in grado di aggregare e disgregare le cose e dalle quali nascono tutti gli
elementi.Ed infine il mondo razionale.L'assunto fondamentale da cui il filosofo
parte è l'onnipresenza di un'entità unica, che egli chiama indifferentemente
"spirito divino, cosmico" o "anima del mondo" o anche "senso interiore",
identificabile come quel principio universale che dà vita, movimento e
vicissitudine a ogni cosa o aggregato nell'universo. Il mago deve tenere presente
che come da Dio, attraverso gradi intermedi, tale spirito si comunica a ogni cosa
"animandola", così è altrettanto possibile tendere a Dio dall'essere animato:
questa ascensione dal particolare a Dio, dal multiforme all'Uno è una possibile
definizione della "magia"Lo spirito divino, che per la sua unicità e infinità connette
ogni cosa a ogni altra, consente parimenti l'azione di un corpo su un altro. Bruno
chiama «vincula» i singoli nessi fra le cose: "vincolo", "legatura". La magia altro
non è che lo studio di questi legami, di questa infinita trama "multidimensionale"
che esiste nell'universo. Nel corso dell'opera Bruno distingue e spiega differenti
tipi di legami – legami che possono essere utilizzati positivamente o
negativamente, distinguendo così il mago dallo stregone. Esempi di legami sono la
fede; i riti; i caratteri; i sigilli; le legature che vengono dai sensi, come la vista o
l'udito.
tutte le cose del mondo sono dunque animate, e c'è un anima che è propria del
mondo nella sua totalità: l'anima del mondo, che determina l'accordo che unisce
le cose naturali, diriendole veso un unico fine.
Inoltre ogni cosa è costituita da tre primalità:il potere, il sapere e l'amore. Questi
però sono limitate dalle cose finite; vi sono quindi tre primalità del non
essere:l'impotenza, l'insipenza e l'odio. In Dio solo, che non è finito ma è infinito,
le primalità non sono limitate dal non essere.
Campanella inoltre crea la cosiddetta "Città del sole", che consiste nella
descrizione di uno Stato teologico universale, basato sulla ragione governato da
un principe sacerdote, detto Sole, assistito da tre principi collaterali:Pon,Sin,Mor,
cioè potenza, sapienza e amore ,che sono le tre primalità della metafisica. Le
caratteristiche di questo Stato sono la comunanza delle donne e dei beni e la
religione naturale. Questa relgione naturale è innata in tutti gli uomini ed è il
fondamento di tutte le religioni positive,le quali sono acquisite o sopraggiunte, e
possono essere imperfette o anche false, mentre quella innata è sempre vera