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Riccardo Bolgia
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Non è proprio vero, mi succede regolarmente di trovare modi nuovi per
perdere soldi ma con l’età mi sono fatto più accorto e ho capito che i
guadagni danno più soddisfazione delle perdite… Se vi può interessare, in
giro per il mondo trovate anche tanti altri corsi fatti da gente che in borsa ha
sempre e solo guadagnato… non serve nemmeno cercare tanto.
Mi occupo di formazione da quasi quindici anni e credo di aver
visto tutti i modi possibili e qualcuno anche inimmaginabile
con i quali la gente perde soldi in borsa.
Ho aggiunto tanta roba la mio tesoro.
Ho una collezione enorme di modi in cui si possono perdere
soldi in borsa, sono tanti anni che raccolgo dati…
E’ un vantaggio non da poco rispetto alla maggior parte di
coloro che iniziano a operare in borsa..
Ho dedicato molto meno tempo a capire come guadagnare
soldi in borsa: è infinitamente più facile.
La parte difficile è riuscire a non perderli. Se ci riesci, i
guadagni arrivano da soli…
Da anni ormai non leggo più alcun giornale che parla di borsa,
economia o finanza; non guardo alcuna trasmissione televisiva
che parla di borsa, economia o finanza, non seguo alcun sito
internet che parla di borsa, economia o finanza.
Non so nulla dei titoli che acquisto, nemmeno il loro prezzo…
Opero quasi esclusivamente sul mercato azionario italiano e la
borsa mi porta via pressappoco quindici minuti al giorno,
generalmente alla sera, quando i mercati sono chiusi...
La presente pubblicazione
ha esclusivamente finalità
didattiche.
Non deve pertanto essere
intesa in alcun modo come
consiglio operativo di
investimento né come
sollecitazione alla raccolta
di pubblico risparmio.
Tutti risultati presentati non
costituiscono alcuna
garanzia relativamente a
possibili performances future.
L'operatività sui mercati finanziari comporta sempre notevoli
rischi e chiunque la svolga lo fa sotto la propria ed esclusiva
responsabilità.
Non mi assumo quindi alcuna responsabilità circa eventuali
danni diretti o indiretti relativi a decisioni di investimento prese
dal lettore o dal partecipante corso.
Prima di partire…
Premessa
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… è la famosa legge del Massimo sforzo col Minimo risultato.
Less is More4
Il libro in una pagina, il corso in 5 minuti…
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Nel meno c’è il più - Mies Van Der Rohe
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Uno dei pochi libri (autori) che mi sento caldamente di consigliare.
ho guadagnato un po’ di soldini; se viceversa tale titolo è
sceso… ho perso un po’ di soldini.
Tutto quello che finanziariamente bisogna capire sta racchiuso
in questo semplice concetto. Credo fermamente che sia alla
portata di tutti.
Purtroppo però, sono pochi coloro che si accontentano di
accettare l'evidenza dei fatti e, semplicemente, prenderne atto.
La maggior parte delle persone ha la necessità di capire.
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Le quotazioni di un titolo sono in salita se sono via via crescenti (1,2,3); se
viceversa sono decrescenti (3,2,1), le quotazioni sono in discesa..
Se seguirai queste semplici regole potrai solo guadagnare soldi
in borsa.
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Forrest Gump
Dal punto di vista statistico l’82% di chi opera in borsa perde.9
Si tratta di una percentuale alta, dannatamente alta.
Con una probabilità di guadagno di soli 18 punti percentuali, in
teoria dovrebbero esserci veramente poche persone disposte a
rischiare i propri soldi in borsa.
In pratica, sono veramente tanti, troppi a dirla giusta, coloro
che si cimentano con l’investimento in borsa.
Solo il 18% guadagna, tutti gli altri perdono.
Ci sono tutta una serie di piccole cose che possiamo fare per
migliorare, anche in maniera molto significativa, le nostre
probabilità di guadagno.
Il modo più semplice ed immediato è quello di ricorrere alla
solita monetina lanciata per aria.
Testa si compra, croce si vende.
Sembrerà strano ma, con questo metodo, le probabilità di
successo salgono immediatamente al 50%...
Il passo successivo è quello di aprire un secondo conto di
trading, versarci un importo decisamente più alto di quello che
c’è sul primo conto e darlo in gestione ad una segretaria
assunta appositamente per questo lavoro. Non è difficile
trovare la persona adatta, basta che non capisca assolutamente
nulla di borsa e che si limiti a fare esattamente l’opposto della
nostra operatività…
Quando compro, deve vendere e viceversa…
Probabilisticamente, sul mio conto continuerò ad avere l’82%
di probabilità di perdere ma, sul secondo conto, con un capitale
decisamente più elevato, ci saranno ben l’82% di probabilità di
guadagno…
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Barber e Odean – Who Gains from Trade? Evidende from Taiwan.
Forse la ricerca più approfondita a livello statistico sui risultati del trading.
• il primo, decisamente poco importante, è quello di
guadagnare soldi;
• il secondo, decisamente più importante, è quello di
prendere coscienza che, siccome non siamo più stupidi
di una monetina, probabilmente ce la stiamo mettendo
proprio tutta per perdere soldi…
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John Davison Rockefeller (Richford, 8 luglio 1839 – Ormond Beach, 23
maggio 1937) è stato un imprenditore statunitense, grande capitalista e
industriale americano
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Vedere la parte sulle notizie, mass media e reportistica varia…
K.I.S.S. “Keep It Simple, Stupid”12
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Falla semplice, stupido! Clarence Leonard (Kelly) Johnson 1910—1990.
Prima di andare avanti, un altro piccolo passo indietro, al solo
fine di chiarire per bene quelli che ritengo siano dei concetti
chiave che purtroppo spesso vengono equivocati e confusi da
tantissima gente. Dove c’è confusione, in tutti quei casi in cui
si prendono fischi per fiaschi, difficilmente si riesce a
concludere qualcosa di buono. Quindi, a costo di sembrare
infantile, chiarirò una volta per tutte, spero nella maniera più
semplice possibile, le cose importanti, quelle che devono essere
chiare a tutti e per tutti devono avere lo stesso significato. Non
è una cosa facile da fare: purtroppo, le parole assumono
significati molto diversi a seconda di chi le legge…
Per rendersene conto, proviamo a pensare al significato della
parola casa. Non è difficile, volutamente ho preso una parola
semplice e conosciuta da tutti… Però, appare chiaro che la
‘casa’ a cui state pensando non è la stessa che ha in mente Bill
Gates o un abitante delle favelas di Rio… per non parlare di un
esquimese…
A grandi linee, se il nostro pensiero dovesse focalizzarsi su
‘una casa singola di circa 150 mq. con 4 stanze, cucina, doppi
servizi, garage e giardino di 300 mq.’, il nostro pensiero e
quello di Bill Gates sarebbero molto più vicini…
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Senza ombra di dubbio, anche un economista di primo pelo a questo
punto storcerà il naso di fronte a cotanta semplificazione. Non è mia
intenzione dare una definizione ‘universale’ ma solo specificare,
unicamente ai fini di questo trattato, cosa intendo quando parlo di economia
e finanza..
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Questa regola non vale per Warren Buffett o similari: in pratica coloro
che hanno a disposizione patrimoni talmente cospicui da potersi permettere
di fare scelte di carattere economico. Tutti noi, comuni investitori, possiamo
considerare questa regola un dogma.
… le previsioni del tempo.
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Edmondo Bernacca, Generale dell’Aeronautica militare, Meteorologo,
1915 - 1993
mano alle previsioni del tempo, e i computer hanno fatto il
resto.
L’osservazione scientifica dei fenomeni atmosferici passati
riesce sicuramente ad aiutarci a capire quella che sarà la più
probabile evoluzione del tempo nelle prossime giornate.16
Con questo, la previsione in senso stretto non c’entra nulla.
Nulla di così complicato come una previsione, solamente un
più modesto, oscuro e corposo lavoro di raccolta, osservazione
e analisi dei dati disponibili.
Il termine ‘previsione’ non mi piace, specie quando lo
associamo alla finanza.
Lasciamolo ai cartomanti e ai venditori di fumo ma cerchiamo
di evitare, sempre e comunque, chiunque asserisca di poter
prevedere l’andamento dei corsi di un titolo… ha ‘solo’ il 50%
di probabilità di imbroccarla, non una in più… e di solito si fa
pagare profumatamente.
Lo stesso lavoro può essere svolto in modo efficiente ed
economico da una semplice monetina lanciata per aria….
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Ne parleremo più avanti: potrà sembrare strano ma è uno dei capisaldi
dell’analisi tecnica finanziaria: la storia si ripete…
Prezzo e valore
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Oscar Fingal O'Flaherty Wills Wilde (Dublino, 16 ottobre 1854 – Parigi,
30 novembre 1900) fu uno scrittore, poeta e drammaturgo irlandese.
All’aumentare della pressione in acquisto il prezzo si muoverà
al rialzo; se viceversa aumenta la pressione in vendita il prezzo
scenderà. Il tutto alla ricerca di un nuovo equilibrio.
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In questo caso, lasciamo storcere il naso ai ragionieri…
Si scambia un prezzo, non un valore.
Guai a confondere il prezzo con il valore… non sono sinonimi.
La differenza non è di poco conto. E fare confusione, al solito,
porta a perdere soldi.
Il valore del titolo fa sicuramente parte del prezzo ma, per
arrivare al prezzo ‘giusto’, bisogna tener conto anche di molti
altri aspetti..
I Mass Media
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la definizione è di Leo Longanesi che di giornalisti ne capiva sicuramente
più del sottoscritto.
La gestione delle notizie.
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La Sacra Bibbia - L'Antico Testamento - I Libri Poetici e Sapienziali –
Siracide, capitolo 6 –21,22,23
Se però il nostro fine non è puramente didattico ma è operativo,
possiamo tranquillamente buttare via un bel po’ di roba.
In realtà, come abbiamo visto, possiamo buttare via quasi tutto.
Di sicuro, bisogna buttare tutto ciò che è complesso e che non
riusciamo a capire.
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Non è farina del mio sacco, se non vado errato l’ha detto un tale Warren
Buffett…
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In finanza ‘complesso’ generalmente significa ‘rischioso’…
L’hedge fund LTCM (Long Term Capital Management)
raccoglieva i principali esponenti dell’industria dei servizi
finanziari di Wall Street, banchieri con esperienza nel sistema
finanziario ed i migliori cervelli della matematica finanziaria.
Insieme avevano messo a punto uno dei più formidabili sistemi
di “scommesse finanziarie”, capace di creare profitti
nell’ordine di miliardi di dollari. LTCM riusciva a disporre di
capitali oltre la soglia dei 100 miliardi di dollari che
provenivano dalle principali banche e investitori mondiali,
ovvero da investitori che, a loro volta, avrebbero dovuto
conoscere molto bene i rischi dei sistemi finanziari. Mettendo i
capitali disponibili come garanzia, l’hedge fund poteva
impegnarsi in operazioni in derivati per un volume superiore ai
mille miliardi di dollari. Secondo il New York Times, gli
ispettori che hanno esaminato i conti di LTCM hanno accertato
che i depositi degli investitori, un capitale di 4,75 miliardi di
dollari, erano stati impiegati "come collaterale per l’acquisto di
titoli per 125 miliardi di dollari, per poi usare quei titoli come
collaterale per partecipare in transazioni finanziarie innovative
che ammontavano a 1250 miliardi di dollari". Nel team di
LTCM figuravano due Nobel per l’economia, Robert Merton e
Myron Scholes, che ottennero quel riconoscimento nel 1997
per le formule matematiche alla base delle operazioni sui
derivati. A dirigere le operazioni c’erano John Meriwether, ex
Salomon Brothers, David Mullins, ex-vicepresidente della
Federal Reserve USA ed altri operatori di fama. LTCM aveva
scommesso sul fatto che a lungo termine si sarebbe verificata
una convergenza dei tassi d’interesse delle principali nazioni
industrializzate, secondo i parametri definiti dal modello
matematico di Merton e Scholes. Alla base c’era il presupposto
teorico che ciò che è accaduto nel recente passato consenta di
prevedere ciò che accadrà nel futuro. La realtà, a differenza
della logica dei modelli dei computer, non è sempre così
lineare. I modelli computerizzati costruiti con tutte le analisi
dei dati del passato non possono prevedere la realtà che esiste
al di fuori del loro universo statistico. All’atto pratico, i modelli
finanziari di LTCM non erano stati in grado di prevedere gli
scossoni verificatisi sui mercati in Asia ed in Russia, che,
gettando il mondo finanziario nel panico, avevano portato i
risparmiatori ad investire nei titoli di stato tedeschi e
statunitensi. Quella corsa ai titoli rifugio accentuò la differenza
dei tassi d’interessi, invece del presunto riavvicinamento,
determinando le perdite colossali di LTCM. A seguito di quella
crisi, all’inizio del 1998 LTCM ha perso la sua base di capitale
passata dai 4,8 miliardi dollari a 600 milioni di dollari
registrando, nel solo mese di agosto, una perdita del 44% degli
investimenti. Le 14 banche convocate dalla Federal Reserve il
23 settembre 1998, si sono accordate tra loro per rilevare
LTCM versando 3,75 miliardi di dollari. L’alternativa sarebbe
stata quella di lasciare LTCM al proprio destino, rischiando che
il mondo finanziario implodesse di colpo sotto una reazione a
catena di insolvenze.
Analisti / Ricerca USA su 160 mila consigli emessi in 15 anni.
Maria Teresa Cometto – Il Mondo 29/06/2001.
Si guadagna di più con i sell.
Nel 2000 le azioni da vendere hanno reso il 48,7%. Contro il –
31,2% dei buy.
Non solo gli investitori hanno perso molti soldi seguendo le
raccomandazioni d’acquisto degli analisti nel 2000. Ma
avrebbero guadagnato ben di più se ne avessero comprato le
azioni bollate dagli analisti con un sell, vendere. Lo mostra uno
studio (Prophet and Losses, Profeti e perdite) appena
pubblicato su Ssrn (Social science research network electronic
library) e curato da quattro professori californiani: Brad
Barber, Reuven Lehavy, Maureen McNichols e Brett Trueman.
I quattro hanno setacciato 160 mila rating su 9.600 aziende
nell’arco di 15 anni. Se fino al 1999 i migliori analisti erano
riusciti a selezionare i titoli che facevano meglio della media
del mercato, il 2000 è stato invece un vero disastro. "L’anno
scorso le azioni meno raccomandate dagli analisti hanno
guadagnato (mediamente, su base annua) il 48,7%, mentre le
azioni più consigliate hanno perso il 31,2%" scrivono i
professori.
"Questi risultati riguardano tutti i mesi del 2000, nelle fasi di
rialzo e di ribasso di Borsa, senza distinzione fra settori
tecnologici e non". Le raccomandazioni esplicite di vendita
sono state solo 6 nel 2000 (567 i giudizi hold, tenere, che però
nel gergo di Wall Street significa vendere); colpisce il fatto che
vengano pubblicizzate quando ormai la quotazione di una
società ha già toccato il fondo o lo sta per toccare. Un
investitore che l’anno scorso avesse fatto il contrario, ovvero
comprato i titoli non amati dagli analisti avrebbe fatto la
propria fortuna. Il che, commentano Barber e colleghi,
aggiunge nuovi seri dubbi sull’utilità delle raccomandazioni
dei profeti di Wall Street.